Posts written by H.Basil

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    Non appena il clone percepì il nucleo di chakra spegnersi, invece di esplodere, comprese che il Barile era riuscito a sopraffare nei tempi idonei il nascente Globo di Lava. Il fatto che il chakra lavorato non era sparito del tutto, soppresso, annichilito, ma vagheggiava appena percepibile ma nitido al centro del petto, le diede la conferma che il Barile non aveva annullato il Globo di Lava, ma lo aveva correttamente sospeso a tempo indefinito. Messo in pausa temporanea. Tenuto al guinzaglio e con la museruola dietro un cancelletto che solo lei, al segnale convenuto, avrebbe potuto aprire, in modo che la bestia si scatenasse nell'arena. Successo, quindi, trionfo gioia e giubilo, perché voleva dire che oramai le restava un solo ultimo gradino prima che l'addestramento potesse considerarsi concluso a buon fine. Sempre che Kisuke non abbia in programma di proseguire aumentando ancora la difficoltà. No, non voglio credere che Kisuke abbia intenzione di insistere ancora. Beh, non che non sarebbe capace di farlo. In effetti tutta questa sicurezza mica ce l'ho. E' implacabile. Ne sarebbe capacissimo. Ma voleva restare positiva e concentrarsi solo su quell'ultimo passo mancante: il rilascio del Jutsu. L'aveva addormentato, ora però doveva dimostrare di riuscire a risvegliarlo e terminarlo e farlo possibilmente all'esterno del suo corpo. Kisuke parlò di prova del nove. La prova conclusiva. Sospirò di sollievo mentalmente: a meno che non fossero parole dette un po' a caso, era arrivata al traguardo.
    Va bene doverlo rilasciare, non ho intenzione di tornare a casa con qualche decina di chili di potenzale lava accucciata tra le costole. Ma a che scopo avere te come obiettivo? domandò piuttosto scettica la kunoichi. Non che abbia la presunzione di temere che qualche zampillo di lava ti faccia del male. Ti disconoscerei se dovesse succedere. Farti ferire da una kunoichi semipensionata... non ne vedo proprio il motivo ai fini dell'allenamento. Posso prendere qualsiasi altra cosa come bersaglio, no? Dove sputo, sputo, ci sarà qualche Fuuinjutsu che assorbirà la lava come fosse un sifone. E te la risputerà addosso, dovesse essere un Sigillo con i controcoglioni a difesa di qualcosa di davvero oscuro. Ma meglio non fantasticare troppo con le possibilità qui
    «Se ha detto che ci pensa lui, ci pensa lui. Non allunghiamo il brodo» intervenne sbrigativo il clone. Forse perché era lui sotto torchio alla cattedra del professore, a dover fornire le risposte e dimostrare l'esito del proprio studio, ma il clone sentiva un affaticamento che alla Galatea originale sfuggiva, come se lo passasse per intero ad ogni copia creata e, alla sua dissoluzione, tornasse a riceverlo e sentirlo. E aveva perciò ancora più intenzione di chiudere la questione quanto prima. «Tu piuttosto, sciò. Meglio non dover spillare altro chakra anche per difendersi.» Accompagnò le parole con un eloquente gesto della mano, affinché l'originale si facesse da parte, fuori dalla portata di eruzioni vulcaniche improvvise. Non dovrei avere tutte le complicazioni che ho avuto nel formare il Barile rifletté il clone. Alla fine, ho tra le mani la stessa identica situazione precedente: due Jutsu distinti, li percepisco divisi anche perché hanno natura differente. Riesco quasi a figurarmi la superficie di separazione. L'unica differenza è l'ammontare di energia, molto maggiore. Devo infrangere una barriera molto più resistente per liberare e tornare a manipolare una quantità di chakra molto più ingente rispetto ad una Endan. Mi ci vuole più... irruenza, ma anche più controllo. E rapidità elencò. Aveva bisogno di equilibrare quegli elementi: disfare un Barile più consistente avrebbe richiesto più tempo, che non aveva se non voleva perdere controllo dello Youton. Per cui iniziò a pensare diversamente, rispetto a come lavorato prima. Invece di agire sul chakra in sé, poteva tentare un approccio più... violento! Pensò di bombardare il guscio del Barile con altro chakra in modo di mandarlo in frantumi rapidamente ed omogeneamente. Così risolveva la questione tempistica. Un approccio del genere però rendeva molto più fragile il comparto controllo: se avesse esagerato con il bombardamento, avrebbe colpito lo Youton con chissà quale conseguenza. Ma d'altronde un lavoro accurato come aveva già fatto le avrebbe preso troppo tempo e, come nei suoi primi tentativi, il Globo di Lava si sarebbe completato prima ancora che lei si ricordasse di riprenderlo sotto le sue redini. No, ho deciso. Tanto uno dei due aspetti è da sacrificare. Essere troppo cauta non mi porterà da nessuna parte, quindi vada per la risoluzione più decisa.
    «Ti sei allontanata abbastanza?» chiese retoricamente a se stessa. «Tu sei pronto?» Altra domanda retorica, a Kisuke.
    Si concentrò sul chakra dormiente fino ad avere la certezza di riuscire a distinguere chakra del Barile e chakra del Globo di Lava. Analizzò il totale di energia, per regolarsi su quanta altra ne sarebbe servita e su come usarla per non andare a colpire gli strati più interni di chakra. Quindi, con risoluzione, impastò chakra al centro del ventre e lo convogliò verso l'alto e, senza ulteriori esitazioni, iniziò a bombardare tutta la superficie di contenimento del Barile. Sentì il guscio frantumarsi come avrebbe sentito lo spezzarsi di un osso, chiaro, netto, quasi con uno schiocco. Si insinuò tra i cocci e tra le schegge e, idealmente, accolse il nucleo bollente di Youton tra le mani. Era intatto, illeso, innocente come lo era alla sua creazione. Quasi avrebbe voluto tenerlo lì che le riscaldasse il petto. Ma non poteva, né aveva tempo. Ora che il giogo del Barile era stato eliminato, tutto era ritornato sotto il suo controllo. E quel controllo, su una tecnica in piena formazione, non aveva modo di mantenerlo a lungo. Non aveva modo di mantenerlo affatto. Una volta effettuato il passaggio di consegne, il Globo di Lava doveva essere rilasciato, prima che trovasse con la forza la sua via d'uscita. Era accaduto tutto in una frazione di secondo. I resti del Barile Fantasma erano lì che iniziavano a dissolversi e il clone portò il chakra Youton verso l'alto, su per la laringe, la gola, sulla lingua, come se il processo iniziato minuti prima non fosse mai stato interrotto. Sentì che il calore tra i denti non era più una sensazione, ma stava diventando realtà: l'input affinché l'energia diventasse materia era stato dato. Il clone soffiò via dalle labbra una colata di calda, purpurea, sensuale lava che si raggruppò in una sfera e volò verso Kisuke.


    Chakra: 160-8=152-8=144-8=136-4-2=130-8=122-4-2=116-8-4=104/160
    Stato fisico e mentale: incoraggiata
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    Per tutti i tuoi Dèi della Nebbia, sei senza pietà esclamò sconfortata Galatea. Colpa sua che si era impuntata a voler apprendere qualcosa dal suo adorato compagno, ben sapendo che nel lavoro era peggio di un mulo, un caprone, un bue o un qualunque altro animale cocciuto testardo e quadrato ci fosse sulla terra combinati insieme. Aveva voluto la bicicletta, ora non poteva che continuare a pedalare. In salita su una strada sconnessa. Con la catena arrugginita. E senza borraccia. E dentro un tunnel di cui vedeva la luce finale che si rivelava di volta in volta essere solo una lampada, passata la quale il tunnel proseguiva verso la luce successiva. La confortava che alla fine la luce del sole sarebbe arrivata, insieme al dolce sapore del successo, del Jutsu conquistato e di Kisuke che l'aspettava orgoglioso. Chissà in che ordine li vorresti trovare. La Endan era stata archiviata: il clone aveva trasformato quella sensazione di vaga permanenza di chakra al centro del petto in fiamme vere e proprie; aveva infranto il Barile Fantasma in mille schegge di chakra e convogliato l'ascesa della Endan verso le labbra, dove aveva mutato natura da energia pura a fuoco reale. Era strano, era come liberarsi di uno starnuto di cui senti la minaccia infingarda e persistente. Per qualche istante si sentì svuotato di qualcosa che era stato parte di sé, o forse liberato. Ma il senso di vuoto svanì ben presto. Ora doveva mettersi alla prova con qualcosa di più impegnativo, che la costringeva a riconsiderare e modificare tutti i paletti che si era creata per avere successo. Una tecnica di livello superiore, che richiedeva un quantitativo quasi doppio di chakra da maneggiare e controllare, sia per il Jutsu base sia per il Barile. Ovviamente per addormentare una maggior quantità di chakra, serviva ancora più chakra. E bilanciare il tutto a dosi maggiorate sarebbe stata una bella sfida. Una tecnica Youton, che prevedeva una manipolazione del chakra completamente differente. Se prima aveva costruito un Jutsu e solo in seguito l'aveva imbevuto di chakra elementale, stavolta le sarebbe stato impossibile. Stavolta era costretta a lavorare direttamente sul chakra elementale, a fonderlo e trasformarlo come solo lei, per mera combinazione genetica, poteva fare. Un trucchetto che a lei risultava ovvio per quanto naturale, ma che per quasi tutti gli altri sarebbe stato impossibile. Quindi niente scorciatoie: per riuscire nel suo intento, doveva necessariamente combinare alla perfezione le tempistiche delle due tecniche. Il successo o il fallimento sarebbe dipeso soltato dal tempismo.
    «Va bene se provo con i Globi?» Un globo pensò in un lampo Galatea. «Giusto per avere un minimo di analogia. Sfera per sfera, sai com'è.»
    Inspirò ed soffiò profondamente e si mise al lavoro, decisa a percorrere la "strada ufficiale" senza trovarsi prima alcuna scorciatoia. Richiamò chakra base, chakra Katon e chakra Doton e iniziò a fonderli in un unico miscuglio denso di energia, finché non iniziò a cambiare natura: da tre elementi distinti piano piano se ne formò uno solo, viscoso, ribollente. Il chakra Katon divenne man mano predominante, connotando il miscuglio di un carattere focoso, lavico. Lo Youton prese sembianza di magma e quando il composto aveva ottenuto la natura desiderata dalla kunoichi, il clone fece volteggiare le mani per plasmare quella che ormai quasi sentiva sulla lingua come lava in un globo compatto. Avrebbe dovuto sputare via tutto, ma le mani non si fermarono, né si arrestò la mente. Richiamò altro chakra base e lo condusse fin dentro la bocca, dove i globi di lava dovevano soltanto formarsi. Le dita si mossero con precisione e sveltezza nei sigilli richiesti per eseguire il Barile Fantasma e la seconda ondata di chakra fu diretta ad avvolgere il nucleo di Youton, a circondarlo in una stretta ferrea senza comprimerlo in alcun modo. Senza corromperlo e snaturarlo. Se tutto era andato liscio, il doppio impasto di chakra sarebbe scivolato dormiente al centro del petto. Se aveva sbagliato la tempistica, o le dosi, o la meccanica del Jutsu, allora lo Youton avrebbe fuso prima il chakra del Barile e poi, trasformatosi in lava, tutto ciò che avrebbe incontrato lungo il suo percorso. La testa del clone in primis.

    Chakra: 160-8=152-8=144-8=136-4-2=130-8=122-4-2=116/160
    Stato fisico e mentale: incoraggiata
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    L'ipotesi che il cervello la stesse ingannando ebbe vita breve; questione di attimi. Forse per un istante poteva essere un'allucinazione, uno scherzo dell'immaginazione. Ma dopo tre, quattro, cinque, sei secondi, il fantasma di chakra che percepiva al centro del petto non poteva che essere realtà. Proprio come prima, la Endan era stata formata e addormentata e ora giaceva quiescente dentro di lei. La riconferma giunse con un misto di sollievo e soddisfazione, condita da un pizzico di autocompiacimento che mise Galatea di buonumore e nella giusta predisposizione per proseguire, più rilassata e incline all'ironia. Rispose a Kisuke con un occhiolino sbarazzino accompagnato da un lievissimo cenno del capo. Una piccola celia prima di tornare a bomba sull'addestramento e sulla serietà. D'altronde Kisuke non faceva sconti o concessioni.
    Sì, è un po' evasiva ma riesco a percepire distintamente anche i due diversi chakra, il Katon della Endan e quello base del Barile intervenne la kunoichi, a metà della lezione, ammettendo quanto era riuscita a sentire con chiarezza poco prima; la tecnica tenuta in sospeso era un po' come la nausea, c'era ma non era una presenza ben definita. Se ci pensava allora sembrava fin troppo evidente e invasiva, ma bastava una minima distrazione e non era più così presente. Ne restava solo un sentore. Come un alone. Una vaga sensazione che però non mollava mai la presa e restava lì aggrappata subdolamente ai suoi nervi.
    Qui l'unica cosa che rischia di esplodere e vaporizzarsi è il mio clone e con lui il chakra che sto usando non poté far a meno di commentare a seguito del resto della spiegazione di Kisuke. L'assist era di una precisione chirurgica, il piatto di un argento lucido e sfavillante: chissà se aveva fatto quella scelta di parole appositamente per punzecchiarla, ma cadevano a pennello nella situazione in cui si trovavano. E lei certi servizi difficilmente riusciva ad ignorarli.
    «Avanti, prova così.»
    «Che fai, scappi?» ironizzò il clone, prima di girarsi in direzione opposta rispetto a Kisuke e al suo creatore e chiudere gli occhi. Due punti doveva tenere ben chiari: spaccare il Barile tutto in un colpo e non dimenticarsi di agevolare la fuoriuscita della Endan. Non sarebbe risalita lungo la gola fuori dalle sue labbra da sola: se non l'avesse sospinta, sarebbe esplosa lì, al suo interno. Doveva terminare il processo che aveva solo messo in pausa: se normalmente era lei che spingeva fuori il chakra mente assumeva forma fisica, anche adesso doveva essere lei a riprendere quel chakra e accompagnarlo verso l'esterno. Era fondamentale proprio perché aveva del tutto trascurato quest'aspetto nel suo primo e unico tentativo.
    Prima, però, doveva aprire le porte della prigione e farlo diversamente da prima. L'avrebbe aiutata conoscere anche un solo Jutsu con una meccanica simile, così improvvisa e veemente, a cui potersi rifare e usare come esempio. Ma a livello di lavorazione, o disfacimento, di chakra, non conosceva nulla di analogo. L'unico appiglio veniva sempre dal mondo dei Fuuinjutsu, dal processo di trasferimento: un po' con il Tenrou, che veniva trasmesso con una sonora esplosione, istantanea. Solo che sono due procedimenti che non ci azzeccano niente l'uno con l'altro. Niente analogie, doveva procedere a tastoni, improvvisare, inventare. La tecnica tenuta in congelatore si manifestò come un piccolo globo di chakra, man mano che su di lei focalizzava tutta la sua attenzione: un guscio di fredda barriera e un caldo nocciolo di fiamme. Non era semplice? Bastava ridurre lo strato esterno in briciole e convogliare all'esterno il draghetto interno che scalpitava. Molto più semplice che manipolare dell'energia intangibile e trasformarla in fiamme reali, in lava, magma, gomma, terra, carne e ossa, per dire. Cos'era quello scherzetto al confronto? Eppure tutto quello sai farlo senza nemmeno sapere perché e di fronte ad un uovo da rompere sei del tutto handicappata. Avesse avuto natura tangibile, Galatea avrebbe girato e rigirato il globo di chakra tra le mani come fosse un scrigno di cui non trovava alcuna apertura, nessuna serratura per la chiave o, più pertinentemente, nessuna fessura su cui fare pressione e forzare come con un piedi di porco si forza una serranda qualunque. Ma non stava trattando con un oggetto estraneo. Stava lavorando sul suo chakra, su una parte di sé, su se stessa. Ficcatelo bene in testa. Puoi farci quello che vuoi. E con ritrovata determinazione, affondò sul globo di chakra con tutte le sue energie e tornò a lavorarlo come fosse energia pura ancora intatta, appena accumulata. Non pensare che è una tecnica fatta e finita può essere un buon punto d'inizio. E' solo chakra, il tuo chakra che puoi manipolare come vuoi. Divise mentalmente strato esterno e materiale interno, che non doveva turbare o colpire per non intaccare la Endan, e si impegnò per frantumare tutta la patina di chakra che costituiva il Barile. E man mano che picconava, spinse su il chakra Katon come fosse appena lavorato e lo trasformò in fiamme, cercando di soffiarlo via dalle labbra.

    Chakra: 160-8=152-8=144-8=136-4-2=130-8=122-4-2=116/160
    Stato fisico e mentale: incoraggiata
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    La sensazione di bruciore intenso, asfissiante, che le pervase il petto e i polmoni quasi anticipò il macabro fuoco d'artificio che fu il tentativo del suo clone di rilasciare la Endan immagazzinata. Kisuke, complice il suo occhio magico, anticipò ulteriormente l'esito, domando in una colonna di vapore le fiamme, prima ancora che potessero esprimersi pienamente. La Endan era letteralmente esplosa. Prima di essere spedito nel regno delle copie defunte, il clone aveva percepito, senza più poter rimediare, la palla di fuoco che deflagrava, spaccando quel che restava del guscio del Barile. Più che un errore nell'aprire le porte della prigione in cui la Endan era stata rinchiusa, Galatea aveva l'impressione che il problema fosse l'aver dimenticato di espellere la palla di fuoco. Come se avesse eseguito la tecnica, ma non l'avesse soffiata via dalle labbra, bensì lasciata sfogare ancora in gola. Era rimasta troppo concentrata sull'eliminare la copertura di chakra per accorgersi che, al minimo varco, il Katon avrebbe cercato di manifestarsi per quel che era: fuoco. E invece di convogliare la sua potenza verso l'esterno, come avrebbe dovuto fare da subito, aveva permesso che si manifestasse al suo interno. Più che disfare tutto il Barile Fantasma, devo ricordarmi di eseguire la tecnica che sto liberando. Non l'ho messa in pausa, l'ho solo rinchiusa. Se apro uno spiraglio, quella viene fuori e si completa, dove sta, sta. Un accenno di vento aiutò la dispersione del vapore nell'aria, lasciando dell'incidente solo il ricordo nella memoria della kunoichi e la sensazione di ustione. Peccato non potesse portare via anche quella.
    Creo un altro clone sì. Non ho alcuna intenzione di farmi tutti gli organi allo spiedo. Accolse la pausa con un misto di gratitudine e risentimento. La foga dell'allenamento faceva passare in secondo piano il peso che l'utilizzo così intenso e continuato di chakra aveva sul corpo e un po' di riposo giungeva ben gradito. Però quei venti minuti la costringevano a ripartire dal principio, a ripensare non solo al rilascio, ma anche all'immagazzinamento del Ninjutsu. Per una manciata di minuti quel capitolo era passato, chiuso con successo, parola fine e punto. Ora ritornava all'inizio, a dover pensare e scrivere la prima lettera maiuscola del paragrafo. L'illusione che fosse ormai un processo assodato e non un work in progress era stata incoraggiante. Più di tutto, doveva dimostrare a Kisuke che era stato tutto merito suo, non una mera botta di culo passeggera. Era una scocciatura, ma era parte dell'addestramento e se non voleva deludere il Jounin non poteva permettersi di rilassarsi del tutto: il fisico riposava, la mente lavorava. Non aveva tanto da sviluppare, quanto da ripassare, ricordare, memorizzare, imprimere nelle cellule nervose ogni singolo step che le aveva permesso di eseguire correttamente la nuova tecnica. In fondo, era appena agli inizi per potersi permettere di deviare dal seminato per semplificare tutto il programma esecutivo che si era creato, per raggiungere un metodo che fosse più universale e non costruito a pennello sul Jutsu contingente, la Endan.
    Venti minuti più tardi, quando ormai aveva ripercorso tutto il procedimento di creazione del Barile Fantasma tante di quelle volte da farle passare la voglia di imparare l'Hijutsu, tornò alla parte prediletta: l'azione. Creò il clone, si allontanò, si mise all'opera. Ricordava tutto il programma come se lo avesse scritto su un foglietto a mo' di lista: la lavorazione della Endan, l'infusione di chakra Katon e nel frattempo l'intervento del Barile, la mente che si divideva su tre processi differenti e simultanei, che controllava e badava all'energia, la plasmava e la domava. Con i sigilli sancì il completamento dell'Hijutsu di Kisuke e si arrestò davanti al nulla che puntualmente arrivava al termine dell'esecuzione.
    Allora? Hai qualche suggerimento particolare? O vuoi rivedere la Galatea esplosiva di prima?
    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    GVXt
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più Chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)


    Chakra: 160-8=152-8=144-8=136-4-2=130-8=122/160
    Stato fisico e mentale: incerta
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    Era buffo che ogni volta aspettavano con trepidazione che non accadesse nulla: poteva essere andato tutto a buon fine oppure no e loro non potevano saperlo. Beh, Kisuke poteva, ma escludendo Kisuke dallo scenario, Galatea si sentiva membro di una platea riunitasi ad assistere a uno spettacolo grottesco: il trucco di magia era stato eseguito. Era riuscito? No? Guardavano il clone gesticolare e sapevano - o si fidavano - che stava combinando qualcosa, poi si fermava e... che non accadesse nulla di nulla era proprio quanto doveva succedere. Ma il fatto che non fosse accaduto nulla non significava che fosse successo. Quella situazione di stallo era al contempo sinonimo di vittoria e di sconfitta, successo e insuccesso, miracolo e disastro. Era tutto ed era niente. Ma ciò che più di tutto rendeva la situazione buffa e grottesca era che nemmeno il clone - attore, protagonista unico di quello sceneggiato - sapeva se il trucco fosse riuscito oppure o no: lui ci aveva provato, ora lo spettacolo era finito e ognuno se ne poteva tornare a casa interpretando la scena come preferiva. Nello scenario però Kisuke c'era e Kisuke poteva sapere. Anzi, "vedere".
    «Ok, stiamo buoni e calmi...»
    E chi si muove... Galatea alzò le mani davanti le spalle. E poi sopra, in segno di esultanza: Kisuke aveva sentenziato, il trucco era riuscito, la Endan soggiogata dal Barile Fantasma. In effetti aveva ragione: il clone percepiva la permanenza del chakra al centro del petto, come uno spiritello che fluttuava tra i polmoni. Era come un alone, evanescente, eppure lo percepiva chiaramente, senza dubbio: non era affatto un'allucinazione della sua mente, un malessere da ipocondriaco. Per un attimo ebbe timore anche solo di respirare, come se il più piccolo movimento muscolare potesse far esplodere quell'alone in ciò che veramente era, una palla di fuoco. Un respiro e lo spiritello rimase pacioso. Rilassò la schiena, gonfiò e sgonfiò il petto e dallo spiritello ancora nessuna risposta. Si mosse e ancora nulla. Si calmò: il Barile Fantasma era del tutto indipendente, quasi estraneo rispetto al resto del corpo. Poteva agire quasi dimenticandosi di avere una tecnica dormiente al centro del petto. Si chiese come avrebbe reagito non appena avesse provato ad impastare chakra per una tecnica differente, ma la risposta doveva essere fin troppo ovvia: fosse bastato un nuovo Jutsu a far crollare la prigione del Barile Fantasma, Kisuke non sarebbe stato lì ad insegnargliela. Si risparmiò la domanda, quasi più per risparmiarsi la risposta del Momochi.
    Se deve sciogliersi omogeneamente, pensare a un intrico di fili non mi aiuta molto. Anzi, mi sale il nervoso solo a immaginarmi la scena. Non ha parlato di rottura perché forse un'azione improvvisa e violenta rischia di corrompere la tecnica protetta. Già che ci siamo, con una palla di fuoco, meglio pensare ad una pellicola che si scioglie al calore.
    Iniziò concentrandosi fino a sentire la presenza evanescente per quel che davvero era: un ammasso di chakra, isolato e stabile, ma pur sempre chakra. Ne riconobbe la doppia natura, l'esterno basico e l'interno Katon. S'impegnò per distinguere nettamente le due superfici: doveva sfaldare solo quella più esterna e non intaccare in alcun modo quella interna. Non doveva liberare con la forza la bestia rinchiusa, quanto era la bestia a dover emergere feroce dalla sua prigione. La natura elementale della tecnica coinvolta la aiutava notevolmente in tal senso: la transizione tra un Jutsu e l'altro si notava piuttosto evidente. Esitò qualche istante prima di procedere, incerta sul metodo ottimale per farlo. Un'azione rapida ma "indolore", fluida, naturale. Pensarci troppo non avrebbe certo risolto la cosa. Iniziò a sfaldare il guscio, come un Fuuinjutsu che si libera della sovrastruttura runica e si manifesta come puro chakra. Lo sfogliò dall'alto, petalo dopo petalo, fino a raggiungere la polpa all'interno, la Endan che aveva finalmente via libera.

    Chakra: 160-8=152-8=144-8=136-4-2=130/160
    Stato fisico e mentale: incerta
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    Ma che bel draghetto! E che adorabile sensazione di carne alla brace esclamò Galatea con sarcasmo, tastandosi delicatamente la pelle del volto come se realmente temesse di sentirla ustionata sotto i polpastrelli. Grazie mille, me stessa. Ne sentivo proprio il bisogno... Le era rimasto in testa l'intero tentato svolgimento del doppio Jutsu da parte del clone, oltre alla sensazione di bruciato, e soprattutto la sensazione di un vulcano che erutta e della lava che crepa la superficie aprendo un nuovo cratere. Sì, era una metafora piuttosto calzante per quanto era appena accaduto: il Barile Fantasma stava accerchiando la Endan, ma il rubinetto aperto del Katon era stato troppo aperto, il suo flusso rapido e violento quando ormai non poteva più intervenire per rallentarlo e la Endan si era formata troppo in fretta, con troppa veemenza, con troppa pressione. Aveva squarciato il velo del Barile ed era esplosa all'esterno. In faccia a me. Al clone. Le parole di Kisuke confermarono quella sensazione e il passo necessario per porre rimedio: evitare che la Endan si trasformasse in una pentola a pressione con un coperchio tutt'altro che saldo. Va bene ridurre il chakra, potrei diminuire la quantità di Katon da immettere alla fine usandone una parte all'inizio per formare il Jutsu. Però se arrivo alla fine con meno chakra da lasciare in autonomia, mi rimane meno tempo per completare il Barile Fantasma. Metto una toppa da una parte e apro un buco da quella opposta. Devo diminuire la pressione della Endan, ma soprattutto rallentarla. Devo solo fare in modo che il Katon fluisca più lentamente: la Endan ritarda, non preme sul Barile, io lo completo e tutti a nanna. Certo, ci penso come se dovessi solo girare più o meno a destra una manopola, ma non ho idea se e come sia invece fattibile la cosa. Sto stravolgendo il processo di creazione della Endan come fosse una routine qualsiasi da riorganizzare. Almeno non devo ripensare tutto da capo, solo intervenire su un piccolo particolare. Bon, proviamoci.
    Prima che potesse gettarsi ancora nell'allenamento, Kisuke si avvicinò per trasferirle parte del suo chakra. Le posò una mano sulla spalla. Galatea sospirò, sorridendo.
    Dai, Kisuke, sto bene. Non posso dividerlo troppo, ma non mi sto mica prosciugando di chakra. Le proteste non valsero a nulla, lo sapeva fin dal principio. Non ce n'era bisogno fu il suo modo di ringraziarlo, sfiorandogli la mano quando sentì che il chakra ricevuto in dono fosse sufficiente. La sensazione di calore sulla spalla sembrò propagarsi lungo tutto il corpo, come se il chakra di Kisuke, più che fondersi con il suo, stesse liberamente vagando sotto la pelle. Una fantasia della sua mente, un'allucinazione, eppure la fece sentire accudita e protetta. Creò il clone per ricacciarla in un angolino della mente.
    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
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    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più Chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)

    La copia sapeva già cosa fare: si discostò di qualche metro, premurandosi di non rivolgersi nella direzione di Galatea e del suo istruttore: meglio sparare un eventuale proiettile di fuoco fuggitivo altrove, verso chissà quale primitivo Fuuinjutsu che l'avrebbe addomesticato. Iniziò ad eseguire sigilli, replicò esattamente quanto fatto dal suo predecessore. Poteva programmare dal principio, nel chakra Katon accumulato, la velocità con cui avrebbe dovuto impregnare il chakra base? Doveva lavorarlo, istruirlo, ma probabilmente non sarebbe bastato. Serviva anche un suo sforzo cosciente: era il suo chakra, doveva essere in grado di controllarlo, anche se concentrata su un secondo processo. Poteva, per stare sicuri, plasmare il chakra base affinché la quantità di chakra Katon in grado di ricevere simultaneamente fosse limitata. Non stava più creando un Jutsu, ma un automa, un complesso macchinario fatto di tubi e guarnizioni, collegamenti, valvole, capienze, capacità, predefinito in ogni sua funzione, che si sarebbe attivato con la sola pressione di un interruttore, ma che in fondo lei avrebbe comunque dovuto guidare, controllare, condurre. La sua mente era divisa: la maggior parte dei suoi pensieri era ormai rivolta alla formazione dell'Hijutsu di Kisuke, i sigilli che aiutavano la volontà della kunoichi nel manipolare il chakra in una culla sferica in cui la Endan si sarebbe addormentata. Ciò che le restava di attenzione e coscienza, teneva a bada il chakra elementale affinché non vorticasse ruggente con troppa foga, ma si insinuasse gradualmente nel globo che sarebbe dovuto divenire solo poi, sotto il suo preciso comando, una sfera di fuoco. E le due sezioni della mente cooperavano, perché l'azione dell'una e il controllo dell'altra fossero sincronizzati e coerenti, e il coperchio del Barile si chiudesse solo quando l'ultima goccia di Katon fosse penetrata nella culla.



    Chakra: 160-8=152-8=144-8=136/160
    Stato fisico e mentale: incerta
  7. .
    narrato
    parlato
    pensato
    «parlato altri»
    pensato altri


    Galatea provava la stessa sensazione di quando si trattiene il fiato per bloccare uno starnuto: il bruciore intenso seguito dal vago pizzicore nelle narici che si eclissa progressivamente fino a sparire del tutto, anche se il cervello ancora crede si sentirlo lì in agguato per ripresentarsi ancora con la stessa veemenza e repentinità. Aveva sentito il chakra accumularsi e quasi incendiarsi tra petto e gola, il calore della Endan pareva già scaldarle la pelle, doveva solo soffiarla via dalle labbra come una splendente bolla di sapone fiammante; e invece aveva "trattenuto il fiato", soffocato il Jutsu sotto la coltre del Barile Fantasma - o almeno era quanto stava provando a fare - e quanto le era rimasto era la sensazione che il Jutsu fosse ancora lì, evanescente e tiepido al centro del petto, quiescente, respinto ma non annullato. Il cervello credeva di sentirlo lì, in agguato, per ripresentarsi non appena lei lo avesse volontariamente richiamato. E' questa la sensazione del Jutsu tenuto in sospeso? si chiese, vittima dell'illusione del suo stesso cervello. No, non lo era. Non perché lo avesse capito in qualche modo - per quanto ne sapeva, la sensazione poteva benissimo essere quella anche nel momento in cui avrebbe avuto successo con il Barile Fantasma - ma perché Kisuke era partito in quarta facendole capire che no, non aveva congelato proprio un bel niente.
    Frena frena frena. Non ci ho capito un tubo.
    Completarsi da solo? mormorò tra sé e sé. Quel concetto le era del tutto nuovo ed estraneo. Mai sentito, mai affrontato, mai nemmeno pensato prima. Pareva lo step successivo, estremizzato, del suo metodo di precompilare una tecnica: non semplicemente impostare sul chakra le caratteristiche che avrebbe dovuto assumere poi, ma impostare le caratteristiche e lasciare solo poi che il chakra fluisse e le permeasse. Pareva folle. Lo era. E' pensabile per tecniche elementali forse. Lavoro sul chakra base, imposto la quantità di chakra Katon da aggiungere e lascio poi che fluisca da solo. Sì, potrebbe. Come se preparassi un piccolo serbatoio mentre scolpisco la tecnica e aprissi poi il rubinetto: la mia azione cosciente finisce con l'apertura del rubinetto, il chakra Katon che fluisce va in automatico da sé e io intanto lavoro su altro. Forse Kisuke non lo intende ad un livello così... radicale, ma non saprei come altro interpretarlo.
    «Signorsì, ricevuto!» esclamò con una convinzione non del tutto reale il clone tirato in causa dal Jounin. I dubbi di Galatea erano logicamente condivisi anche dalla sua copia. «Quindi va bene se invece di fondere le due tecniche cerco di creare con la tua una specie di... guscio, una membrana intorno alla mia tecnica.»
    Prova a programmare in anticipo quanto chakra Katon usare e a farlo fluire solo alla fine suggerì quasi sottovoce Galatea. Erano la stessa persona, ma non era certo che avessero ragionato alla stessa maniera, lei e la sua copia. Mentre il Jutsu base si impregna di chakra Katon dovresti avere il tempo di lavorare per bene sul Barile Fantasma. Se avesse funzionato, quella soluzione avrebbe risolto i suoi problemi su qualunque Jutsu elementale e una volta capito a dovere il meccanismo, lo avrebbe applicato su tutte quelle tecniche che non le garantivano la scorciatoia di attendere che il Chakra elementale entrasse in azione.
    «Va bene, ci provo. Al massimo sentirai un po' di bruciore al petto. Niente di insopportabile.»
    Il clone si preparò mentalmente tutti i vari gradini del processo, ripassando da capo come sapeva creare a memoria la Endan e come avrebbe dovuto strutturare la sua preparazione, come un cuoco che ricontrolla le quantità di ogni singolo ingrediente prima di iniziare a preparare la pietanza. Non appena fu certo di avere ben chiaro in testa il piano d'azione, iniziò a richiamare il chakra al centro del petto, eseguì i sigilli, vi impose come un demiurgo tutte le caratteristiche che avrebbe dovuto assumere. Si fermò. Non le quadrava del tutto il procedimento. Dissolse quanto fatto e ricominciò, richiamando il chakra base e in contemporanea anche l'alterazione Katon che avrebbe dovuto impregnare la Endan, ma senza fonderle direttamente. Impastò il chakra base, con l'ausilio dei sigilli lo plasmò e codificò fino a formare il seme di una Endan priva del suo elemento più evidente, il fuoco. Ci furono attimi in cui nemmeno lui sapeva più se quanto stava facendo avesse un senso o meno, ma ancora non era esploso, per cui proseguì. Distrusse la barriera immaginaria che aveva tenuto eretta tra chakra base e alterazione elementale e mentre le due si fondevano passò alla tecnica successiva. Bue, Topo, Tigre, Topo, Cane, Serpente. Accumulò altro chakra e lo impastò come una patina contenitiva intorno a ciò che sarebbe dovuto diventare una palla di fuoco, cercando di non fondere i due processi, di non alterare il primo con il secondo e viceversa e mandare tutti gli equilibri a puttane.

    Chakra: 160-8=152-8=144/160
    Stato fisico e mentale: incerta
  8. .
    narrato
    parlato
    pensato
    «parlato altri»
    pensato altri


    Galatea si ridestò da una specie di ipnosi. A qualche metro da lei, vide, il suo clone se ne stava steso supino, le mani dietro la nuca, i capelli adagiati sull'erba come se fossero stati trascinati da un'improvvisa folata di vento. Immaginava come stesse ossessivamente riflettendo su quanto aveva fatto fino ad un quarto d'ora prima, come aveva ragionato e dove quel ragionamento si era rivelato fallace. Probabilmente era anche preda di una certa smania di agire, provare, scoprire, capire se quanto stava pensando era vero o meno, se stava per fare un ulteriore passo avanti o sarebbe retrocessa. Le sarebbe bastato spostare le mani da sotto la testa e agire, invece di rimuginare. Forse aveva speso qualche minuto buono correndo dietro quel filo di pensiero, chiedendosi se quella pausa fosse necessaria e saltando via di palo in frasca fino chissà dove, ma poi alla fine era tornata alla nube gassosa, al barile fantasma e a cosa le stesse mancando perché i due Jutsu si sposassero alla perfezione. Lei, doveva riconoscerlo, negli ultimi minuti si era distratta. A sua discolpa, non aveva molto su cui riflettere, era stato il clone a far pratica; a lei era stata riservata solo qualche nozione teorica, una figura meschina e uno sbuffo di fallimentare gas. Avrebbe piuttosto dovuto aspettare che l'esperienza del Bunshin confluisse nella sua. Non era però partita per la tangente. Si era arrestata quasi subito. All'interno della radura. Su Kisuke. Come era serioso in quelle situazioni, professionale, istituzionale. Non uno sgarro, non un secondo di distrazione o rilassamento. Aveva detto quindici minuti per riflettere ed era stato quindici minuti zitto, muto, in disparte a lasciarla riflettere. Non sapeva se esserne ammirata o scocciata, ma di certo non ne era sorpresa. Era Kisuke, era fatto così e Kaito si impegnava per emularlo con una precocità sorprendente: era uno scricciolo, eppure ci riusciva alla grande. Non faticava ad immaginare che carattere avrebbe avuto tra dieci, quindici anni. Ed ecco che stava partendo per la tangente pure lei, ad immaginarsi chissà quale ipotetica circostanza futura tra loro e Kaito e chissà quale pischella avrebbe rimorchiato un giorno. Si alzò con un mezzo sorrisetto sulle labbra ed eseguì alla lettera le istruzioni del maestro senza fiatare. L'improvvisa mole di pensieri del clone le invase le cervella come un'onda anomala che si abbatte su una spiaggia e, con delusione, constatò che le restava ben poco su cui riflettere: il clone aveva ben pensato ad ogni causa e conseguenza, aveva stabilito il menù e lo aveva anche cucinato, lasciando a lei il solo compito di servirlo a tavola al commensale Kisuke affinché lo giudicasse. Che metafora di merda
    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    GVXt
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più Chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)

    Incrociò le dita e fece apparire un nuovo clone, ultimo ereditiero di tutta l'esperienza accumulata.
    Scusa Kisuke, ma non credo di riuscire a creare anche un secondo clone. Non ho tutte quelle riserve di chakra si giustificò la kunoichi nel disobbedire alle istruzioni del suo compagno. Una terza Galatea avrebbe significato suddividere troppo l'energia e lasciarne ben poca riserva per allenarsi a dovere. Avrebbe provato lei, se proprio il Jounin avesse voluto che fossero in due ad esercitarsi. Cambiare tecnica di partenza complicava un po' le cose, non tanto per la difficoltà in sé della tecnica, quanto perché avrebbe dovuto adattare un meccanismo ancora imperfetto a delle fondamenta differenti. Doveva partire dalla sensazione che il chakra stesse svanendo che aveva avuto il clone durante l'ultimo tentativo. Probabilmente non era quella la sensazione del congelamento, bensì quella del gas che scivolava via non ancora domo. Ma era altrettanto fondamentale, perché se non doveva riottenerla, doveva senza dubbio evitarla. Rielaborò la Endan come fosse un programma in punti progressivi, particolare dopo particolare. Un'idea malata. Senmon creperebbe al solo pensiero. Iniziò a comporre i sigilli, a intagliare nel chakra tutte le caratteristiche che avrebbe dovuto assumere, calore, ampiezza, longevità. Non poteva anticipare ulteriormente il Barile Fantasma o non avrebbe completato del tutto la Endan. Doveva migliorare nella fusione dei due Jutsu, affinché parte del primo non sfuggisse al secondo e il secondo non soffocasse il primo, ma lo cristallizzasse a crisalide. Si chiese se non fosse possibile creare prima il guscio e solo dopo il Jutsu da rinchiuderci. Ci avrebbe pensato, un giorno. Completò la seconda serie di siglli e restò in attesa.

    Chakra: 160-8=152-8=144/160
    Stato fisico e mentale: imbarazzata
  9. .
    narrato
    parlato
    pensato
    «parlato altri»
    pensato altri


    Galatea sbuffò. Mollò il controllo sul chakra e lasciò defluire il concentrato d'energia dalla mano come se avesse aperto uno spiraglio in una diga contenitiva. Il rossore si attenuò rapidamente e la sensazione di calore svanì di colpo. No, non era un prova per il tuo Hijutsu. Era per te. Le fruste non ti piacciono, magari preferivi qualcosa di più... estremo. Dissimulò l'imbarazzo dietro un atteggiamento tra il deluso e lo scontento. Gliel'aveva detto? In quel momento, presa con le mani nel barattolo della marmellata e con la mente concentrata a far funzionare un Jutsu di cui non coglieva bene il funzionamento, lo aveva del tutto rimosso. Zero, nulla, oblio totale. Era passato talmente tanto tempo, da quando aveva chiesto che tipo di tecnica fosse, ad esserne interessata, a convincerlo a insegnargliela nonostante il suo status di kunoichi ritirata, che doveva aver lasciato fuggire dal cassetto dei particolari qualche innocuo elemento. Sospirò. Ci era andata proprio convinta, sul velluto, che ora quasi la vedeva come un'ingiustizia. Per un istante, si calò nei panni di Kaito ed Elie quando ricevevano un no senza possibilità di replica o vedevano deluse le loro speranze bambinesche. Che peccato che lei non poteva strepitare e battere i piedi per terra. Al massimo, ci avrebbe lavorato poi sopra. Quando sarebbe riuscita a capire come diamine collegare quel Barile Fantasma ad un Jutsu qualunque. Un Ninjutsu si rimproverò mentalmente, ancora incapace di capire come potesse aver eliminato una simile informazione dal cervello. Non si sa mai cosa si può scoprire di nuovo, anche dopo tanti anni che ci conosciamo. Passò in una posizione a gambe incrociate, braccio destro poggiato sul ginocchio e guancia adagiata sul pugno chiuso. Magari così avrebbe anche dissimulato il broncio. Nota di merito. Non sei morta di rossore per la vergogna. Guarda il lato positivo. Fai progressi. Dopo appena un lustro.

    Qualche colpo di tosse non le fu risparmiato. Si immaginava piccole nuvolette di gas davanti le labbra ad ogni convulsione, come un draghetto dei fumetti che invece di espellere una fiammata possente dalle narici finisce per strozzarsi e tossire solo qualche pecorella di fumo. Dèi tutti, che figura di merda pensò, suddividendo equamente la colpa ad un onesto novantanove percento alla sua sorgente ed un incoraggiante un percento al suo fallimento. D'altronde, se l'aveva detto Kisuke che aveva fatto un buon lavoro... c'era da fidarsi. Perché lei non lo vedeva da nessuna parte. Ripercorse mentalmente tutto il procedimento appena svolto, gradino dopo gradino, per regolarsi su come modificare la procedura per il tentativo prossimo. Aveva agito nuovamente in ritardo, perché il gas si era formato, ma il Barile Fantasma non era riuscito ad intervenire in tempo per "sigillare" la tecnica all'interno. E forse stava proprio lì l'errore. Se avesse continuato a far prendere forma fisica al chakra, anche solo per un battito di ciglia, non ci sarebbe più stato modo di arrestare il Jutsu. Doveva intervenire nell'istante stesso in cui il chakra iniziava la sua mutazione o nell'istante immediatamente precedente. Avrebbe scoperto quale fosse il punto giusto dei due solo provandoci. Non poteva lavorare sui Fuuinjutsu, ma forse poteva pensare come un Fuuinjutsu, per dirimere la questione: lavorare sul chakra fino a completare del tutto la programmazione del codice di funzionamento del sigillo, ma non premere alla fine il tasto che avrebbe dato il via libera al funzionamento effettivo. Così attuava quotidianamente i suoi Jutsu sigillanti, così poteva provare a rielaborare anche un Jutsu generico. Era un notevole salto pindarico, perché tra Fuuinjutsu e Ninjutsu la differenza era sostanziale, ma un tentativo poteva valere la pena.
    Iniziò la sequenza dei sigilli della Kasumi Enbu, la mente focalizzata su ogni singola modifica attuata sul chakra, per non farsi sfuggire il momento propizio. Stabilì tutti i paletti in base ai quali la tecnica avrebbe dovuto funzionare: modellare il chakra in modo da raggiungere l'estensione massima e la giusta reattività, plasmarlo per conferirgli la velenosità possibile, eliminare eventuale colori. Quando mancava solo l'input affinché il chakra effettivamente diventasse gas, le dita iniziarono a legarsi nei sigilli che componevano la Taru Yuurei no Jutsu.

    Chakra: 160-8=152/160
    Stato fisico e mentale: imbarazzata
  10. .
    narrato
    parlato
    pensato
    «parlato altri»
    pensato altri


    E' che a usarle provo un certo godimento ribatté Galatea, fingendo noncuranza. Su quei soggetti che non amano essere sottomessi soprattutto aggiunse, penetrando con lo sguardo l'unica iride visibile del suo compagno. Quei botta e risposta erano immancabili, tra di loro. Tra due caratteri così orgogliosi e focosi era quasi inevitabile: volevano colpire e non accettavano di essere gli ultimi a ricevere il colpo. Sospirò.
    E va bene. Niente frusta. Si inginocchiò, le gambe strette quasi con forza, i glutei a poggiare sui talloni, come irrigidita in una formale cerimonia del tè. Posò entrambi i palmi sulle cosce tese. Vorrà dire che proverò con qualcosa di meno umiliante per il tuo Hijutsu. Poi non venire a rimpiangere le fruste.


    Il clone soffocò l'ultimo attacco di tosse trattenendo il respiro e irrigidendo la gola. Accumulò un po' di saliva e deglutì cercando di distendere i muscoli della gola, nella speranza di far svanire quella sensazione di prurito che, ogni volta che provava a respirare, la faceva tossire di nuovo. Quindi distese la schiena e gonfiò il petto, prendendo stavolta una boccata d'aria a pieni polmoni. Bene pensò. Il peggio pareva essere passato. Si passò le dita lungo il bordo delle palpebre per asciugare l'umido delle lacrime che la convulsione le aveva provocato e fu pronta a prestare attenzione alle parole del suo insegnante. Tutta quella trafila l'aveva distratta dall'inizio del discorso, ma le spiegazioni su dove intervenire riuscì ad ascoltarle tutte. Devo concatenare i due jutsu alla perfezione. Devo quasi sovrapporli. Elaborò per qualche attimo quelle informazioni, una mano sul fianco e l'altra a grattarsi la testa appena sopra la tempia. Cercava di schiarirsi le idee sul processo, come se stesse svolgendo mentalmente una moltiplicazione in colonna e dovesse accuratamente ricordare sequenza e posizione dei totali da sommare.
    «E' un attimo confusionario» ammise infine. «E' come se dovessi fermarmi quando ancora il Jutsu principale non è del tutto completo per bloccarlo con la tua tecnica. Più o meno è questo il concetto.» Rielaborò i pensieri nuovamente e proseguì. «Ma se lo blocco prima per passare all'Hijutsu, vado ad agire sul nulla perché il primo Jutsu sarà monco. Se lo completo però non riesco più a fermarlo.» Aveva come la sensazione di trovarsi di fronte un paradosso: la prima situazione era un fallimento assicurato, ma lo step immediatamente successivo lo sarebbe stato altrettanto. Era una scala in cui le mancava il gradino intermedio, quello corretto. Ci pensò su un paio di secondi, poi sbuffò rassegnata. D'altronde Kisuke l'aveva detto chiaramente, che quel gradino non era insegnabile teoricamente, ma doveva trovarlo da sé. Come se dovessi ri-sviluppare per me la tecnica, dal principio.
    Si preparò ad eseguire la Kasumi come prima, cercando di concentrarsi sul momento esatto in cui il chakra assumeva manifestazione fisica trasmutandosi in gas. Mentalmente lo figurava come un processo che poteva studiare dall'esterno, con calma, come uno scienziato che osserva il gas formarsi e solo a quel punto interviene con il reagente congelante. Ma fisicamente non c'era alcuna separazione tra le fasi. Non c'era tempo. I sigilli Bue, Topo, Tigre, Topo, Cane, Serpente seguirono l'ultimo sigillo della Kasumi senza nemmeno una frazione di pausa.


    Galatea era immobile, gli occhi chiusi. Il chakra Katon quasi emanava calore sul palmo della mano destra, mentre il Fuuinjutsu veniva elaborato tassello dopo tassello. Sollevò le mani dalle gambe ed eseguì i sei sigilli del Barile Fantasma, nel tentativo di addormentare al proprio interno il Katon Tenrou già formato.

    Chakra: 160-8=152/160
    Stato fisico e mentale: ottimo
  11. .
    Sì, rimborso che è segnalato in modifica schede.

    CODICE
    <p align="center">[size=9]<b>[font=Optima]CREDITI[/font]</b>[/size]</p>

    <b><i><u>[font=Optima][size=4]Metodo 1:[/size][/font]</u></i></b> 0/2
    <b><i><u>[font=Optima][size=4]Metodo 2:[/size][/font]</u></i></b> 0/2
    <b><i><u>[font=Optima][size=4]Metodo 3:[/size][/font]</u></i></b> 0/1
    <b><i><u>[font=Optima][size=4]Metodo 4:[/size][/font]</u></i></b>
    <b><i><u>[font=Optima][size=4]Metodo 5:[/size][/font]</u></i></b>
    <b><i><u>[font=Optima][size=4]Metodo 6:[/size][/font]</u></i></b> 0/1
    <b><i><u>[font=Optima][size=4]Metodo 7:[/size][/font]</u></i></b> 0/4 - cambiati con 2000 ryo
    <b><i><u>[font=Optima][size=4]Metodo 8:[/size][/font]</u></i></b>
    <b><i><u>[font=Optima][size=4]Metodo 9:[/size][/font]</u></i></b> 0/0


    Così può bastare per avere almeno sta modifica alla scheda? Son passate tre settimane per una specifica che non influisce sulle role di base, non ha importanza immediata visto che non sto facendo movimenti/acquisti coi crediti, l'eventuale parte importante manco mi riguarda perché non ho mai usato crediti per hijutsu e che credo si sia capito non ho intenzione di non fare per essere quello speciale che può non seguire le regole, non ho proprio tempo materiale da spenderci ora.
    Avessi voluto nel frattempo richiedere una missione per iniziare a pensarci con calma mi sarebbe passata la voglia, per una questione che posso aggiornare senza alcuna conseguenza o intoppo quando sarà davvero necessario. Io capisco, capirai pure tu, mi auguro.
  12. .
    sì, avevo capito, ma è passato un lustro da quando ho speso quei crediti e coi miei tempi mi ci vorranno sei mesi a recuperare tutto.
    Non mi interessano cambi annullamenti rimborsi o risarcimenti vari. Se non ricordo male, ho speso i crediti per delle armi e li ho cambiati in soldi e non ho intenzione di cancellare quanto fatto. Ho messo quella parte di modifica solo perché i crediti che avrei attualmente permettono scelte limitate e almeno così si capisce quali sono.
  13. .
    chiedo due crediti anzianità (anno scorso e quest'anno) e uno con metodo nove

    - Il Primo Incarico
    - Usuraio a New Port

    - In Tre Contro il Delitto
    - Un Delitto Avrà Luogo

    - Lavoro di Coppia


    I'm on the case YOYz

    - Tobi


    Edited by Tobi © - 26/9/2018, 23:57
  14. .
    - dovrei cambiare la descrizione del controllo del chakra
    CODICE
    <b>Controllo del Chakra</b>
    [IMG=G4XV]http://ultraimg.com/images/2017/07/18/G4XV.png[/IMG]
    È una capacità che permette a chi la utilizza di far fluire il Chakra sui palmi delle mani o sulle piante dei piedi per ottenere aderenza e appoggio, potendo così camminare sugli alberi senza usare le mani, camminare su superfici acquatiche, attrarre un kunai sotto la pianta del piede e scagliarlo con un calcio e via dicendo. Il Controllo del Chakra aiuta anche a rimanere maggiormente in equilibrio in momenti di precaria stabilità.
    <u>Non consente in alcun modo di insonorizzare i propri passi o di attutire eventuali danni da caduta atterrando sui piedi.</u>


    - aggiungere tra descrizione ed esami svolti la sezione crediti
    CODICE
    <p align="center">[size=9]<b>[font=Optima]CREDITI[/font]</b>[/size]</p>

    <b><i><u>[font=Optima][size=4]Metodo 1:[/size][/font]</u></i></b> 0/2
    <b><i><u>[font=Optima][size=4]Metodo 2:[/size][/font]</u></i></b> 0/2
    <b><i><u>[font=Optima][size=4]Metodo 3:[/size][/font]</u></i></b> 0/1
    <b><i><u>[font=Optima][size=4]Metodo 4:[/size][/font]</u></i></b>
    <b><i><u>[font=Optima][size=4]Metodo 5:[/size][/font]</u></i></b>
    <b><i><u>[font=Optima][size=4]Metodo 6:[/size][/font]</u></i></b> 0/1
    <b><i><u>[font=Optima][size=4]Metodo 7:[/size][/font]</u></i></b> 0/4
    <b><i><u>[font=Optima][size=4]Metodo 8:[/size][/font]</u></i></b>
    <b><i><u>[font=Optima][size=4]Metodo 9:[/size][/font]</u></i></b> 0/0


    - aggiungere tra le capacità i sigilli ad una mano. Anche di questi non trovo un code .-.

    - modifica doro bunshin e spostamento tra le C
    CODICE
    <b>Doton: Doro Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni di Fango</b>
    [IMG=YIyd]http://ultraimg.com/images/2017/08/25/YIyd.png[/IMG]
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Con questo Jutsu è possibile ricreare dei cloni di consistenza fisica composti di fango, i quali avranno capacità fisico-motorie di un grado inferiore all'utilizzatore e non potranno utilizzare Jutsu. In compenso, avranno a disposizione delle armi clonate e, nel caso in cui subiscano almeno una ferita d'entità lieve, si trasformeranno in fango. Di conseguenza, se ad esempio si colpisce il clone con un'arma o un attacco fisico, ci si ritroverà con l'arma o con l'arto in questione incastrato in una sagoma che si rivelerà essere una trappola fangosa. Ciò comporta rimanere bloccati così per due Turni, a patto che non si sia utilizzato alcuna forma di Jutsu per sferrare l'attacco. Una volta distrutto il clone, l'utilizzatore può ricrearlo a piacimento dalla sua stessa pozza di fango, purché entro un raggio di dieci metri da sé. Ovviamente è da pagare di nuovo il costo in Chakra. Inoltre, è possibile combinare questo Jutsu con la Kawarimi no Jutsu, per eludere la necessità di quest'ultima nel dover cercare un sostituto. Pagando il costo della Kawarimi no Jutsu in aggiunta a quella del clone, l'utilizzatore può creare il clone e sostituirsi ad esso istantaneamente, ma per poterlo fare devono essere ugualmente rispettate le medesime condizioni della normale Kawarimi no Jutsu.
    <u>Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.</u>
    Consumo: 4 (A Clone)


    - rimozione endan e kuyoi rensa dalla lista delle c e modifica petali fuggitivi:
    CODICE
    <b>Kuyoi Nawabi no Jutsu - Tecnica dei Petali Fuggitivi</b>
    [IMG=GVSR]http://ultraimg.com/images/2017/07/04/GVSR.jpg[/IMG]
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Genjutsu
    Per mettere in atto questo Genjutsu, è necessario essere nel raggio visivo del bersaglio, poiché egli dovrà vedere almeno una minima parte dell'esecuzione dei Sigilli. Se la tecnica viene eseguita con successo la vittima vedrà l'utilizzatore dissolversi in numerosi petali rosa, scomparendo alla vista. In realtà sarà sempre lì, ma se si avvicina a meno di tre metri dal bersaglio l'illusione si annulla. Inoltre, solo l’utilizzatore sarà invisibile mentre qualsiasi attacco verso il bersaglio sarà visibile. Se durante l'esecuzione del Genjutsu l'utilizzatore ad esempio ha un soggetto o un oggetto particolare sulle proprie spalle il tutto scomparirà con lui, ma dovrà a quel punto rimanere costantemente a contatto con l'utilizzatore altrimenti tornerà visibile agli occhi della vittima. Il Genjutsu dura finché il bersaglio non subisce una ferita almeno di medio-lieve entità, non è dissolvibile con il Kai.
    Con un ulteriore apporto di Chakra, per l'utilizzatore è possibile ampliare ed estendere l'illusione, mostrando al bersaglio come anch'egli si stia dissolvendo in una nube di petali rosa insieme all'utilizzatore. Ciò causa ad esempio l'illusione di non avere i propri arti o il proprio corpo a disposizione. In questa variante è possibile utilizzare il Kai per dissolvere il Genjutsu, ma solo nei primi tre secondi, ovvero prima di perdere l'utilizzo delle mani. In alternativa, il Genjutsu termina non appena la vittima subisce una ferita di almeno media entità. Tuttavia, se si utilizza il Kai, sarà solo la parte finale ad essere dissolta, lasciando comunque l'utilizzatore invisibile. Per utilizzare questa variante non si potrà attaccare direttamente la vittima, dovendosi concentrare sull'illusione, che comunque si svolge in pochissimi istanti. Il malus nel subire la Tecnica in questa variante consiste in un calo fisico-motorio pari ad un grado per due Turni.
    Consumo: 4 (+4 per estendere il Genjutsu)


    - modifica kaen senpuu:
    CODICE
    <b>Katon: Kaen Senpuu - Turbine di Fiamme</b>
    [IMG=Gpvw]http://ultraimg.com/images/2017/07/05/Gpvw.png[/IMG]
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questo potente jutsu crea dall'atmosfera intorno all'utilizzatore, dopo una breve serie di Sigilli, un turbine di fiamme con diametro di sei metri e lungo dieci che si formerà davanti allo Shinobi, il quale procederà in linea retta per una distanza massima di cinquanta metri muovendosi ad alta velocità per poi dissolversi. Se colpito l'avversario riporterà ferite di grave entità anche se di striscio.
    Consumo: 15


    - modifica pure alla fuja hoin della spec in fuuinjutsu (le avete modificate tutteh)
    CODICE
    <b>F&#363;ja H&#333;in - Soppressione del Segno Maledetto</b>
    [IMG=GV7M]http://ultraimg.com/images/2017/07/04/GV7M.png[/IMG]
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Fuuinjutsu
    L'utilizzo di questa tecnica può essere di due tipi: una complessa e meno adatta alla battaglia, l'altra più rapida ma con effetti meno durevoli; entrambi hanno lo scopo di sopprimere o contenere il Segno Maledetto. Nella prima, sarà necessario che lo Shinobi disegni con un Kunai o simile una lunga serie di kanji in un cerchio dal raggio di due metri. A quel punto per attivare la tecnica sarà necessario che la vittima entri nel cerchio; i kanji a quel punto prenderanno vita dirigendosi direttamente sull'avversario per poi avvolgersi intorno al Segno Maledetto in un intricato disegno a sole intorno ad esso. L'utilizzatore potrà scegliere se applicare effetti negativi o positivi al Segno con esso. Nel caso in cui scelga l'effetto negativo, il Fuuinjutsu neutralizzerà il Segno Maledetto, impedendo alla vittima di poterne utilizzare fino alla fine dell'incontro. Se si sceglie l'effetto positivo, la tecnica permetterà d'usufruire del proprio Segno Maledetto per un Turno in più e di cumulare il bonus al Surplus di Chakra dei vari Stadi, senza che questo venga perduto da un passaggio all'altro. Nel caso si utilizzi sul Segno Maledetto Alternativo, esso potrà essere utilizzato una seconda volta durante il combattimento, ricevendo per quell'utilizzo un nuovo surplus di Chakra ma aumentando il malus fisico motorio al termine della tecnica a due gradi per due turni. La versione più breve, invece, consiste in una breve serie di Sigilli e di toccare subito dopo il proprio bersaglio munito di un qualsiasi tipo di Segno per inibirne l'utilizzo per i prossimi sei Turni, il bersaglio infatti vedrà apparire intorno al proprio segno altri kanji, seppure in forma minore e meno elaborati per via della battaglia che gli impediranno di ricorrervi.
    Consumo: 8



    - aggiungerei la capacità dello studioso eccezziunale. Non ricordo di aver acquistato tecniche con i crediti, quindi non dovrei fare modifiche ulteriori :Eoc6FbH:

    - dovrei aggiungere 2d 2c e 1b fuuinjutsu in scheda (grazie eh, ci fosse almeno un minimo di varietà tra cui scegliere).

    CODICE
    <b>Kaif&#363; no Jutsu - Tecnica di Sigillo</b>
    [IMG=GM4P]http://ultraimg.com/images/2017/07/13/GM4P.png[/IMG]
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Fuuinjutsu
    Questa tecnica è un Fuuinjutsu particolare che necessita di una conoscenza e perizia superiori per essere appreso. Tramite questa tecnica, che necessita dell'utilizzo di una Pergamena Minore o di una Carta Sigillante, sarà possibile sigillare all'interno di esse un qualsiasi oggetto si desideri, oltre che utilizzare le relative Tecniche. La Tecnica dovrà esser pagata per Sigillare Armi od Oggetti e solo l'utilizzatore potrà sigillare gli oggetti. Invece chiunque potrà, senza nessun costo di Chakra, dissigillare gli oggetti, basterà semplicemente tenere in mano la Pergamena o la Carta e immettere una irrisoria quantità di Chakra per liberarli.
    <u>Necessaria la Specializzazione in Fuuinjutsu</u>
    Consumo: 2

    <b>Kaif&#363;jutsu: Kamifubuki - Tecnica di Sigillo: Valanga di Carta</b>
    [IMG=GM4U]http://ultraimg.com/images/2017/07/13/GM4U.png[/IMG]
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Fuuinjutsu
    Tramite questa tecnica, sarà possibile sigillare all'interno di una Carta Sigillante o di una Pergamena Minore una innumerevole quantità di fogli di carta per poi rilasciarli, sotto forma di valanga di carta, allo scopo di ostruire la visuale per tentare una offensiva o una ritirata strategica. La valanga di carta, si espande per un raggio di quindici metri a trecentosessanta gradi intorno all'utilizzatore, oscurerà la vista a meno di un metro di distanza da chiunque ne rimanga coinvolto. Permane nel campo di battaglia fino alla fine del turno.
    La tecnica deve essere pagata nel momento in cui viene sigillata all'interno dell'oggetto e il procedimento richiederà cinque secondi e farà apparire il Kanji "Confetti" al centro della Formula di Sigillo. Al momento in cui si rilascia il sigillo, la tecnica necessiterà di un singolo Sigillo ad una mano mentre con l'altra si tiene la Carta, o di nessun sigillo nel caso di una Pergamena, e di nessun costo in Chakra.
    <u>Una volta sigillata all'interno di una Carta Sigillante o di una Pergamena Minore, essa verrà considerata un oggetto Monouso fino a quando la tecnica non verrà rilasciata.
    Necessaria la Kaif&#363; no Jutsu - Tecnica di Sigillo in Scheda.</u>
    Consumo: 2

    <b>Kaif&#363;jutsu: Bakury&#363;geki - Tecnica di Sigillo: Esplosione della Bomba del Drago</b>
    [IMG=GOPk]http://ultraimg.com/images/2017/07/14/GOPk.png[/IMG]
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Fuuinjutsu
    Tramite questa tecnica, sarà possibile sigillare all'interno di una Carta Sigillate o di una Pergamena Minore un drago infuocato che una volta liberato, procederà in linea retta ad una velocità medio-alta per un massimo di venti metri e avrà un diametro di tre causando una esplosione nel punto in cui impatta dal diametro di sei e una ferita grave da ustione a chiunque ne verrà coinvolto. La particolarità di questo Drago è che non è creato con l'elemento Katon ma soltanto con puro Chakra, quindi non risentirà di debolezze o vantaggi di natura elementale.
    La tecnica deve essere pagata nel momento in cui viene sigillata all'interno dell'oggetto e il procedimento richiederà cinque secondi e farà apparire il Kanji "Drago" al centro della Formula di Sigillo. Al momento in cui si rilascia il sigillo, la tecnica necessiterà di un singolo Sigillo ad una mano mentre con l'altra si tiene la Carta, o di nessun sigillo nel caso di una Pergamena, e di nessun costo in Chakra.
    <u>Una volta sigillata all'interno di una Carta Sigillante o di una Pergamena Minore, essa è considerata un oggetto monouso fino a quando la tecnica non sarà rilasciata.
    Necessaria la Kaif&#363; no Jutsu - Tecnica di Sigillo in Scheda.</u>
    Consumo: 4

    <b>Kaif&#363;jutsu: Maki Kemuri - Tecnica di Sigillo: Turbine Vorticante di Fumo</b>
    [IMG=GSQK]http://ultraimg.com/images/2017/07/01/GSQK.png[/IMG]
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Fuuinjutsu
    Tramite questa tecnica, sarà possibile sigillare all'interno di una Carta Sigillante o di una Pergamena Minore una enorme quantità di gas allo scopo di rilasciarla sotto forma di una nube maleodorante, ostruendo la vista e l'olfatto del nemico per tentare una offensiva o una ritirata strategica. La nube di gas, una volta rilasciata, si espanderà a trecentosessanta gradi intorno all'utilizzatore per venticinque metri di raggio. oscurerà la vista fino a due metri e impedirà di utilizzare l'olfatto a chiunque vi rimanga dentro. Permane nel campo di battaglia per due turni.
    La tecnica deve essere pagata nel momento in cui viene sigillata all'interno dell'oggetto e il procedimento richiederà cinque secondi e farà apparire il Kanji "Fumo" al centro della Formula di Sigillo. Al momento in cui si rilascia il sigillo, la tecnica necessiterà di un singolo Sigillo ad una mano mentre con l'altra si tiene la Carta, o di nessun sigillo nel caso di una Pergamena, e di nessun costo in Chakra.
    <u>Una volta sigillata all'interno di una Carta Sigillante o di una Pergamena Minore, essa è considerata un oggetto monouso fino a quando la tecnica non sarà rilasciata.
    Necessaria la Kaif&#363; no Jutsu - Tecnica di Sigillo in Scheda.</u>
    Consumo: 4

    <b>Kunaish&#299;ranto - Tecnica dei Kunai sigillanti</b>
    [IMG=GVX7]http://ultraimg.com/images/2017/07/04/GVX7.jpg[/IMG]
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Fuuinjutsu
    Lo Shinobi esperto nell'Arte dei Sigilli sarà in grado di imprimere una serie di ideogrammi sigillanti su dei pezzi di carta. Tramite questa tecnica potrà dunque creare delle vere e proprie <b>Pergamene di Sigillo</b>, identiche a quelle acquistabili in Armeria. Una volta posto il sigillo sui pezzi di carta solo l'utilizzatore potrà attivare la tecnica nel momento che ritiene più opportuno.
    Le Pergamene create hanno la resistenza della normale carta, ma gli ideogrammi non svaniscono fino alla fine della missione/scontro, oppure finché l'utilizzatore sceglie di non rigenerare il proprio Chakra (sottraendo cioè ad inizio Missione/Scontro quello delle pergamene precedemente create che intende mantenere attive).
    <u>Richiede Carta</u>
    Consumo: 8 (A Pergamena)


    non ho problemi per le d, elimino la dosekidake tra le C, non dovrei avere problemi nemmeno tra le B visto che la muon è acquistata da pergamena, right?

    - aggiunta di ste due missionone c con aggiornamento del contatore
    CODICE
    - [URL=https://tuttoanimemanga.forumcommunity.net/?t=60199918]Missione 1[/URL]
    - [URL=https://tuttoanimemanga.forumcommunity.net/?t=60561813]Missione 2[/URL]


    - +900 ryo. 4521 + 900 =5421


    SCHEDA

    per qualsiasi problema let me know, grazie
  15. .
    ah, 'kay. Mi son dovuto leggere 3 pagine di lavori in corso e quella nuova regola non credo di averla vista.
    Copincollo di là, grazie.
2975 replies since 19/9/2011
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