Missione Galatea Shishi & Tae Nobunaga

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    Missione a Servizio di: Kirigakure no sato
    Esecutori della Missione: Galatea Shishi & Tae Nobunaga
    Luogo d'Incontro: Ingresso dei bagni termali Toshima, Kiri
    Appuntamento alle Ore:15.00

    Il direttore delle terme di Toshima è arrivato stamane esasperato dalle continue intrusioni nel suo stabilimnto da parte di un guardone, un piccolo pervertito che si diverte a spiare, quando non direttamente a toccare le giovani donne che frequentano le sue terme. Da quanto ci ha descritto, si tratterebbe di un ragazzo piuttosto giovane, sui dodici anni e si tratterebbe di un apprendista che ha iniziato a padroneggiare le prime tecniche. Di fatti, si fa vedere sempre dopo la fine delle lezioni.
    Andate a prendere quel piccolo tempistello che sta portando disonore sull'immagine di tutti i ninja del mondo e riportatelo all'accademia, dove verrà punito come si deve.
    Buon lavoro.



    Come nell'Esame Genin dovrete fare a turno per rispondere. L'impegno da mettere in ogni risposta dev'essere almeno pari a quello messo nell'esame Genin. La traccia vi è stata data e da qui decidete voi l'evolversi del tutto. Io interverrò a fine esame.
    Mi raccomando attenti alle descrizioni ed ai dettagli. Due "paginette" per questa missione non è sufficiente; voglio almeno due pagine fatte bene. Voglio vedere come arrivate, come vi incontrate, cosa decidete e così via!

    -Inizia Basil.
     
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    narrato pensato parlato parlato Agave

    Galatea era particolarmente soddisfatta per vari motivi. Entrando nell'ufficio della Mizukage per richiedere una missione non si aspettava di trovarne una disponibile e adatta al suo livello. Invece per sua fortuna proprio quella mattina era giunta una richiesta d'aiuto che la Mizukage, o chi lavorava per lei, Galatea questo non lo poteva sapere, aveva ritenuto alla portata di due genin. Così la giovane si era ritrovata subito con la missiva tra le mani. Tempismo a parte, era il contenuto della missiva l'altro grande motivo di soddisfazione: si trattava di un "lavoretto" da sbrigare proprio lì, a Kiri, e quindi almeno per quella volta si sarebbe risparmiata un lungo e faticoso viaggio; era una questione che riguardava esclusivamente il suo villaggio, cosa che la motivava ancor di più; magari ci sarebbe scappata una bella zuffa, e di certo non avrebbe perso occasione di tirare due sonori schiaffoni a quel giovane pervertito, e questa ipotetica circostanza la allettava particolarmente. Sarebbe stata addirittura indignata nel sentire che un futuro ninja si divertiva quotidianamente a spiare e importunare le ragazze alle terme, sia come kunoichi sia come ragazza, se non fosse che la kiriana non era propriamente il tipo moralista e bacchettone. La questione la infastidiva comunque, perciò aveva una motivazione in più per impegnarsi al massimo. Insomma, non avrebbe affrontato la missione solo per il compenso e iniziare a fare carriera, ma con la volontà, o il desiderio, di risolvere il problema.
    E poi, dato che riguarda solo la vita nel villaggio, probabilmente lavorerò con un altro shinobi di Kiri, finalmente. Quantomeno spero il villaggio non sia in condizioni tali da richiedere l'aiuto di altri villaggi per risolvere una cosuccia così. Finora ho avuto un sensei di Suna e uno di Konoha, e ho collaborato con uno di Kumo. Sarebbe anche ora che lavori con gli altri ninja di Kiri.
    Per tutti questi motivi, la giovane sorrideva e fischiettava allegramente mentre si dirigeva verso casa. Erano passate da poco le dieci di mattina, e dato che le terme Toshima distavano non più di mezz'ora di cammino da casa sua, aveva tutto il tempo per pranzare a casa e poi recarsi all'appuntamento con l'altro genin all'orario previsto. A proposito dell' "altro genin", anche questo aspetto della missione era uno dei motivi del buon umore di Galatea. Ai tempi dell'accademia, che alla giovane sembravano lontanissimi anche se non era passato che qualche mese, c'erano solo altre due ragazze oltre a lei e, Mizukage a parte, non aveva incontrato molte kunoichi nel villaggio. Quindi leggere il nome di Tae Nobunaga affianco al suo nella missiva, nome chiaramente di una ragazza, le aveva fatto piacere, anche se non lo aveva mai sentito prima. Perché poi dovrebbe farti piacere lavorare con un'altra ragazza... sei cresciuta con fratelli e cugini maschi, non dovrebbe certo essere un problema lavorare in un ambiente prettamente maschile. Forse perché sapeva che una ragazza avrebbe affrontato quella particolare missione con atteggiamento diverso rispetto ad un giovanotto, o forse perché inconsciamente sperava di avere almeno una amica kunoichi; quale che fosse la ragione, Galatea era contenta.
    Ma', mi hanno dato la prima missione. Oggi alle tre alle terme. Galatea quasi assalì la madre Agave quando a mezzogiorno rientrò a casa. Agave guardò la figlia sorridente, vestita di tutto punto con parastinchi e parabraccia, la borsa con le armi legata in vita. E quindi hai deciso di rimanere conciata così tutta la mattinata? Potevi almeno toglierti quei cosi alle braccia e alle gambe. Comunque di che si tratta? Qualcosa di pericoloso?
    Non credo, dobbiamo conciare per le feste un guardone alle terme. Sembra sia un giovane apprendista dell'accademia. Galatea non fece minimamente caso al rimprovero della madre.
    Bah, già mi immagino quello che direbbe tuo padre: questi giovani, chissà che fine farà il villaggio in mano a questa gente, ai miei tempi queste cose non si sentivano... la solita solfa. Dategli due sganassoni e vedete che mette la testa a posto.
    No mamma, la missiva dice solo di prenderlo e riportarlo all'accademia, non di pestarlo. Anche se l'idea non mi dispiace affatto.
    E quindi? Nella baruffa due sganassoni possono sempre scappare. Sarebbero ben giustificati! Coi tuoi fratelli lo hai sempre fatto no?
    Galatea rise all'affermazione della madre: non era stata entusiasta nel sapere che la figlia voleva diventare una kunoichi, quindi vedere ora che quasi la incitava ad usare le maniere forti era divertente.
    Con chi andrai? La missione intendo, non è in singolo vero?
    No, ai genin solo missioni in coppia. Con una certa Tae Nobunaga.
    Perfetto, un'altra ragazza, quindi doppia serie di ceffoni per il malcapitato! disse Agave facendo l'occhiolino alla figlia.
    Mentre la madre preparava il pranzo, Galatea si preparò per la missione. In realtà non aveva nulla da preparare: era vestita di tutto punto, la borsa era pronta e non voleva certo iniziare a pensare ad un piano d'azione senza prima consultarsi con Tae. Anche se ho già qualche sospetto su come andranno a finire le cose. Passò quindi il tempo ad aggiustarsi il coprifronte, poi parabraccia e parastinchi, che aveva deciso di tenere solo per avere l'aspetto riconoscibile di una kunoichi, e a sistemare kunai e senbon nella borsa.
    Dopo pranzo, madre e figlia uscirono di casa: la prima per tornare a lavoro, la seconda per iniziare la sua prima missione. Fecero un tratto di strada insieme, si separarono davanti al palazzo in cui lavorava Agave, che augurò buona fortuna alla figlia baciandola sulla fronte, quindi Galatea proseguì verso le terme Toshima da sola. Non era agitata, né particolarmente sovreccitata. Camminava sorridendo e fischiettando, proprio come qualche ora prima aveva camminato verso casa, non facendo caso agli altri passanti. Si riscosse da quella sorta di beata ipnosi solo quando la facciata principale delle terme Toshima divenne visibile. Si fermò a qualche metro dall'entrata, appoggiò la schiena al muro e si guardò intorno, il viso leggermente corrucciato. In strada c'erano molte persone, e proprio davanti l'entrata delle terme una folla di anziani e ragazze. Solo allora le venne il dubbio. Eccoci qua. E adesso come la riconosco Tae Nobunaga?

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    Toc toc. C'è qualche missione disponibile ?
    L'uomo dietro al bancone, probabilmente preso completamente dalla lettura del suo libro, sobbalzo; emh..si, si...allora vediamo un po...che tipo di missione stavi cercando ? livello D tesoro. Ok, eccola qui, disse porgendo una paergamena a Tae, troverai tutte le informazioni all'interno della pergamena, ci vediamo, disse ritornando subito a leggere.
    Uscita fuori, Tae, non attese oltre, tanta era la curiosità.
    Vediamo un po cosa c'è da fare oggi...
    Oh, a Kiri, che fico, non devo neanche spostarmi...terme di Toshima...intrusioni nel suo stabilimento...un guardone apprendista ? mmm, sembra abbastanza semplice. Il mio collega sarà...oh, una collega, Galatea Shishi, che nome strano. In ogni caso è mattina e manca ancora tempo prima di iniziare la missione...mi farò una passeggiata.

    TRE ORE DOPO

    Era ora, anzi, doveva già trovarsi sul luogo dell'incontro; la ragazza non era una che ignorava gli orari di solito, ma la scelta della felpa adatta le aveva fatto perdere più tempo del previsto. Diavolo, è tardi...non vorrei far aspettare troppo l'altra ragazza...sopratutto non vorrei mandare all'aria la missione...oh merda...oggi dovrei indossare quella verde ma, oggi è una giornata nuvolosa...non è intonata...uuuu, che nervoso...ok, vada per la felpa blu.
    Indossata la felpa uscì velocemente fuori di casa ed iniziò a correre. Per sua fortuna l'abitazione della giovane era centrale, le terme di conseguenza non erano molto distanti. Venti minuti a piedi, Tae ce ne impiego cinque anche se, arrivò comunque in ritardo. Davanti allo stabilimento termale, iniziò a guardarsi in torno cercando di capire quale potesse essere la ragazza che cercava; in giro c'era molta gente, e lei non aveva mai incontrato questa Galatea, il suo metro di giudizio era il seguente: cercare la ragazza con l'aria più sfastidiata; lei era in ritardo, verosimilmente la collega sarebbe stata un po innervosita.

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    Avrei dovuto pensarci prima. Adesso che faccio? Fermo tutte quelle che assomigliano a un ninja? Oppure mi metto a urlare "Tae, Tae" come una pazza? Galatea continuava a guardarsi intorno, indecisa sul da farsi. Eppure nessuna di queste ragazze sembra una kunoichi. Tutte con vestiti normali, niente armi, niente borse. Nulla di riconoscibile. Si grattò senza convinzione la testa, sempre più indecisa e dubbiosa. Sono comunque in anticipo, magari non è ancora arrivata. Aspetto ancora dieci minuti, poi farò qualcosa. La giovane rilassò la schiena poggiata contro il muro e iniziò a studiare le persone che aveva intorno, iniziando dal gruppetto di donne che era proprio davanti l'entrata delle terme: tre, anzi quattro donne anziane, i capelli raccolti in una acconciatura molto austera, schiena diritta, lo sguardo severo e ammonitore, vestiti che la giovane reputava orribili; provò ad ascoltare cosa dicessero, ma la confusione generale e il loro modo di parlare, con voce bassa e impastata, glielo impedì. Vicino a loro un gruppetto di signore di mezza età, che sembravano conoscersi molto bene ed essersi date appuntamento; mamme scansafatiche che fanno la puntata quotidiana alle terme, finte signorotte. Guardale, belle tronfie, fanno a gara a chi si vanta di più! sentenziò mentalmente Galatea. Reputando inutile una ulteriore analisi delle signore in questione spostò lo sguardo: una mamma con la figlia, tre giovani, poco più grandi di lei a giudicare dall'aspetto, pensò Galatea. Due si assomigiano, saranno sorelle, o al massimo cugine. Allargò ulteriormente lo sguardo, osservando i passanti, gli edifici circostanti: di fronte alle terme tre bambini erano fermi davanti ad una bancarella posizionata in modo strategico per accogliere tutta la clientela che entrava e usciva dalle terme, offrendo dolciumi e spuntini vari, per quanto riuscisse a vedere da lì la kiriana. Poi notò due signore anziane affacciate ad una finestra sul lato opposto della strada; che stanno facendo esattamente quello che sto facendo io: guardano, giudicano e spettegolano. Comunque non mi pare di vedere nessun giovanotto, e nemmeno qualcuno da solo: se conosce alcune tecniche basi non è da escludere che il piccolo pervertito si trasformi in una ragazzina o giù di lì per intrufolarsi meglio. Sembrano tutti in compagnia, o in gruppo addirittura. Nel frattempo la giovane aveva infilato la mano destra nella borsa, preso un kunai e usando l'indice come perno aveva iniziato a farlo roteare: lo faceva spesso quando doveva aspettare a lungo, gli impediva di farsi prendere dall'ansia o dal nervoso. E poi si divertiva a rallentare e accelerare improvvisamente la rotazione. Stava anche per scivolare lungo muro e accovacciarsi ma si bloccò di colpo. No! Meglio di no. Ci manca solo che scrivi il tuo nome su un cartoncino e ti metti a fare le elemosina; già me le immagino le occhiatacce di quelle vecchiacce.
    Rimase a fissare ancora per qualche secondo il kunai, poi si riscosse quando con la coda dell'occhio vide finalmente una figura solitaria, una ragazza che si guardava intorno. E' lei si disse, e sempre con il kunai in mano si staccò dal muro e si diresse verso la giovane appena arrivata. Impostò un sorriso gioviale in volto e quando le fu vicino le disse: Ehmm, Tae Nobunaga? Sei tu Tae Nobunaga?
    La giovane si girò verso di lei e la osservò con sguardo stranito, poi con un sorriso di comprensione le rispose: No, mi dispiace, deve essersi confusa. Galatea avvampò per la vergogna, si scusò in modo piuttosto goffo e confuso, poi si voltò e si allontanò di fretta. Ci manca solo che inizi a fare figuracce in giro per Kiri; adesso mi metto davvero a urlare come una pazza fino a che non incontro questa Tae. Si diresse di nuovo verso il muro a cui era appoggiata prima ma non si fermò; preferì piuttosto passeggiare a caso di fronte l'entrata delle terme. Magari mi è sfuggita qualche ragazza ferma ad aspettare da qualche parte. Ma camminando nella zona non notò nessuno in attesa. Dopo circa cinque minuti, quando ormai si era quasi convinta ad andare in giro con un cartoncino con su scritto il suo nome o a iniziare a gridare all'impazzata il nome di Tae, vide una ragazza correre lungo la strada, fermarsi trafelata di fronte le terme e guardarsi intorno. A parte la felpa che non nascondeva affatto il seno procace della giovane, Galatea notò immediatamente la borsa e il rotolo. Stavolta non posso sbagliarmi. La gente comune non va in giro con un rotolo di quel tipo e la borsa dell'armeria. E di certo non può esserci un ritrovo di shinobi di Kiri davanti le terme. Almeno spero. Rimettendo in borsa il kunai che, si rese conto solo allora, aveva ancora in mano, si diresse verso la giovane e tentò, per la seconda volta: Tae Nobunaga? Stavolta evitò di stamparsi in faccia un sorriso ebete e cercò di parlare con un tono più rilassato e naturale possibile.

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    Tae stava affannosamente cercando una ragazza tra i dodici anni e i diciotto anni con aria scocciata, la ricerca però non sembrava portare a nessun risultato; oh diavolo, ho fatto una cazzata...e se si fosse stufata di aspettare e se ne fosse andata ? se fosse andata al palazzo a fare rapporto ? oh no ! e se fosse già dentro ? e se avessi mandato all'aria la missione ? non posso permettermi certi errori...diavolo...che faccio adesso ? la donna squalo si stava disperando, aveva fatto un abbondante ritardo e si sentiva molto incolpa. All'improvviso le si avvicinò una ragazza, dai capelli molto chiari.
    Tae Nobunaga ? è lei ! si si, sono io, tu sei Galatea vero ? con le mani giunte Tae abbassò la testa, dispiaciuta, ed iniziò a chiedere scusa alla bella ragazza, scusami, scusami tanto se ti ho fatto aspettare ! ero in casa a scegliere i vestiti ed ho perso la cognizione del tempo. In ogni caso, piacere, disse allungando la mano, io sono Tae Nobunaga, piacere di conoscerti, ho quindici anni è sono una genin. vista l'ora, forse è il caso di muoversi. Che ne dici di iniziare la missione ?
    Tae aspettò una risposta della giovane kunoichi, poi si incamminò verso l'entrate delle terme ed entrò. L'ingresso era molto accogliente e colorato, proprio davanti alla porta d'ingresso vi era un bancone, alla destra partiva un corridoio che, probabilmente portava alle terme. Sulla sinistra c'era una rampa di scale che portava al piano superiore. Proprio dietro al bancone vi era un uomo sulla quarantina, stempiato con la barba nera, curata. L'uomo, notò il coprifronte legato alla gambe di Tae, e si avvicinò con sorriso a trentadue denti.
    Ohhh, siete voi, siete arrivate, grazie al cielo. Io sono Jinta Toshima, il proprietario delle terme, siete già al corrente della situazione ? Piacere, io mi chiamo Tae e lei è Galatea, si, ci hanno già detto su per giù cosa succede ma, ci sarebbe utile conoscere i fatti accaduti anche da lei. Certo certo..allora, il tutto va avanti da quasi una settimana ormai; un ragazzino dai capelli rossi, viene sempre verso le sedici...ormai mancano dieci minuti...e riesce sempre ad intrufolarsi nei bagni femminili. Per noi è un grave problema, perchè questo teppista si diverte a spiare e a palpeggiare le ragazza; queste non si sentono al sicuro, di conseguenza la nostra attività sta iniziando ad andare male, se continua così saremo chiusi nel giro di tre mesi !
    Capisco...bene, io e la mia collega ci ritiriamo un attimo per elaborare una strategia, stia tranquillo, risolveremo tutto noi due.
    Grazie signorine.
    L'uomo si allontano sollevato, tornando al suo lavoro; Tae invece si voltò verso la giovane genin per sapere cosa pensava della faccenda e se magari aveva già in mente qualcosa.
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    Edited by filippomustdie - 6/11/2012, 12:29
     
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    Galatea spalancò gli occhi e rimase un poco interdetta di fronte alla reazione quasi veemente di Tae. Si si, sono io, tu sei Galatea vero? Scusami, scusami tanto se ti ho fatto aspettare! Ero in casa a scegliere i vestiti ed ho perso la cognizione del tempo. Vedere la giovane che congiungeva le mani e abbassava la testa in segno si scusa, accompagnando con i gesti le parole, mise in ulteriore imbarazzo Galatea, che provò a tranquilizzare la giovane compagna. No no, non c'è... Non ebbe tempo: Tae allungò la mano e finì di presentarsi. Galatea strinse la mano della compagna sorridendo. Piacere mio! Però, si è ripresa in fretta. E che occhio! Non è umano quell'occhio. Quando è furiosa quello sguardo deve far venire i brividi.
    Che ne dici di iniziare la missione? Sì, si è decisamente ripresa. Certo, andiamo pure. Entrarono nell'edificio e mentre Galatea si guardava intorno per studiare l'ambiente un uomo avvicinò le due giovani, un ampio sorriso stampato in volto. In quel momento Tae prese l'iniziativa e iniziò a parlare con il tizio. Galatea si limitò ad ascoltare. Toshima, deve essere il proprietario della baracca qui. Tae mi sembra molto spigliata, non deve essere la sua prima missione Dopo le brevi presentazioni, Toshima riepilogò brevemente la situazione. Non disse nulla che le due giovani già non sapessero, se non fosse per un particolare: ragazzino dai capelli rossi? Quindi non si preoccupa nemmeno di nascondersi in qualche modo? Essendo dell'accademia avrei giurato che sfruttasse la Henge per intrufolarsi dentro, trasformandosi in qualche giovinetta. Proprio un giovane sfrontato!
    Dopo che l'uomo ebbe ringraziato le due genin, Tae si voltò verso Galatea. Al momento non mi vengono in mente molte alternative. Qui c'è solo il bagno all'aperto, quindi il mascalzone sarà sicuramente lì, o al massimo negli spogliatoi. Direi che una delle due potrebbe fare da esca, anche se una volta dentro si può indossare solo un asciugamano. Non per fare la vanitosa, ma mi pare di vedere che possiamo permettercelo entrambe. Se è un giovanotto dell'accademia non dovrebbe essere un problema per nessuna di noi fermarlo, con le buone o con le cattive! Hmm, meglio con le cattive. L'altra magari resta qui all'entrata, nel caso riesca a scappare. Meglio tagliare tutte le vie di fuga, preferirei finire il lavoro in giornata! Tu che ne pensi? Sono alla prima missione, non ho molta esperienza in queste cose.

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    Galatea Shishi, che fino a quel momento era stata in silenzio, iniziò a parlare a raffica non appena Tae gliene diede l'occasione:
    Al momento non mi vengono in mente molte alternative. Qui c'è solo il bagno all'aperto, quindi il mascalzone sarà sicuramente lì, o al massimo negli spogliatoi. Direi che una delle due potrebbe fare da esca, anche se una volta dentro si può indossare solo un asciugamano. Non per fare la vanitosa, ma mi pare di vedere che possiamo permettercelo entrambe. Se è un giovanotto dell'accademia non dovrebbe essere un problema per nessuna di noi fermarlo, con le buone o con le cattive! che sia stata zitta tutto questo tempo per colpa mia ? che abbia parlato troppo ? a volte sono troppo logorroica. "Con le buone o con le cattive", a prima vista sembrava che la kunoichi, conterranea di Tae, avesse già in mente una pre-punizione; in ogni caso la sua analisi era corretta, la donna squalo si trovava d'accordo con lei ma, non le piaceva molto l'idea di essere lei l'esca. Entrare dentro il bagno termale significava, come aveva detto la sua collega, spogliarsi e restare solo con l'asciugano. Il corpo di Tae non era niente male, era alta, formosa, soda ma l'idea di mostrare le sue branchie le dava parecchio fastidio.
    L'altra magari resta qui all'entrata, nel caso riesca a scappare. Oh, evviva ^^
    Meglio tagliare tutte le vie di fuga, preferirei finire il lavoro in giornata! Tu che ne pensi? Sono alla prima missione, non ho molta esperienza in queste cose.
    Che carina ! sei vergine, disse la ragazza con un sorriso amichevole, vergine di missione intendo, in questo caso credo che dovresti essere tu la fortunata esca. Sei molto carina, non dovresti avere problemi. Io aspetterò seduta su una di quelle sedie lì. Mi tramuterò in una anziana vecchietta per non dare nell'occhio. Se malauguratamente ti dovesse scappare, lo fermerò io...ma sono sicura che non ci saranno problemi. ...Henge no jutsu ! ...Utsusemi no Jutsu !
    Henge no Jutsu
    HengeNoJutsuTecnicadellaTrasformazione
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    costo: 1 (a turno)
    Utsusemi no Jutsu
    UtsuseminoJutsu-TecnicadellamanipolazionedellaVoce
    Villaggio: Tutti
    Livello E
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite l'ausilio del chakra, convogliato nelle corde vocali, sarà possibile per qualunque ninja modificare la propria voce, facendola assomigliare ad un'altra già udita o semplicemente rendendola irriconoscibile. La tecnica ha inoltre il vantaggio di poter essere usata come un vero e proprio ventriloquismo, facendo sembrare che la propria voce provenga da un punto qualsiasi a scelta dell'utilizzatore in un'area di 20 metri.
    Consumo: 1

    Dopo una semplice serie di sigilli, a seguito di una nuvoletta di fumo, la giovane donna squalo assunse l'aspetto di una anziana signora. I capelli divennero bianchi raccolti dietro e tenuti da uno spillo. Uno Yukata fuori moda e delle tette cadenti, era irriconoscibile. Utilizzando la tecnica della manipolazione della voce, questa divenne molto più rauca e più simile a quella che avrebbe una donna anziana. Tae si sedette allora in una delle sedie vicine al bancone dove, di solito, si siedono le persone che attendono di poter entrare quando magari, i bagni sono pieni. Buona fortuna ammaliatrice; disse poi salutando la sua compagna genin.
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    Che modo curioso di esprimersi, e come si è sbrigata a lasciarmi l'onore di fare da esca. Non che io mi faccia problemi! Pare che non abbia proprio alcuna intenzione di entrare dentro. Timidezza? Magari si sente un po' a disagio nel mettersi a nudo. Beh, andiamo a fare la sensualona, cara Galatea.
    Nel frattempo, Tae si era appena camuffata in modo ineccepibile, prendendo l'aspetto di una donna anziana che subito prese posto in una delle sedie destinate alle persone in attesa. In attesa di cosa poi, se dovessi aspettare qualcuno che è dentro mi farei un giretto qua fuori. La voce con cui le si rivolse Tae la colse di sorpresa. I sigilli della Utsusemi no Jutsi le erano sfuggiti.
    Buona fortuna ammaliatrice
    Quindi anche lei sa usare Utsusemi e Henge. Chissà quali altre capacità nasconde. Quegli occhi... mah, meglio pensare alla missione. Osservò l'anziana seduta, quindi con un sorriso malizioso le disse: Grazie! E mi raccomando, occhi aperti e sguardo vispo, cara la mia vecchietta!. Quindi, accompagnando con un occhiolino le ultime parole, ricambiò il saluto e si diresse verso il corridoio che portava ai bagni termali. Per farlo passò dinanzi al proprietario dello stabilimento, il quale, pensando che la giovane genin le stesse per rivolgere la parola, si affrettò a dire, con un tono tra l'accorato e il conciliante: Non penserà mica che le farò pagare l'ingresso. Può entrare tranquillamente, si figuri. Ci manca solo che mi tocca pagare per farti un favore. Vabbé, già che ci sono... riassumendo un'espressione seria dopo lo scambio di battute con Tae e il finto sorriso di ringraziamento che aveva rivolto a Toshima, chiese: Mi scusi, solo una domanda. Ha detto che il ragazzo, il guardone, ha i capelli rossi. Lo ha visto lei direttamente mentre spiava oppure è quanto le hanno riferito le clienti importunate? L'ho visto io stesso, anche se non ho potuto osservarlo bene in volto perché l'ho visto mentre usciva di corsa dai bagni, sgattaiolando via. Quindi non lo ha propriamente colto sul fatto. No, non io. Ma le clienti hanno fornito la stessa descrizione. E nessuna lo ha visto in viso o riconosciuto... Galatea non diede tempo al signor Toshima di rispondere, non le interessava. Più che rivolgersi al proprietario delle terme era stato un pensiero ad alta voce, un commento rivolto a se stessa. Infilò direttamente il corridoio, sovrappensiero. Non so perché, mi sono fissata su questa idea che deve per forza camuffarsi. Per quanto ci hanno detto finora dev'essere un ragazzino sfrontato, che non si vergogna affatto. Forse perché ci hanno detto che sa padroneggiare le prime tecniche, allora ho dato per scontato che in un caso come questo abbia usato la henge. Non vedo quale altra tecnica possa essergli utile... d'altronde qualcosa dovrà pure aver fatto, non possono dirci con certezza che è un apprendista solo perché arriva all'orario di chiusura dell'accademia.
    Il ragionamento fu interrotto davanti la porta degli spogliatoi alla sua destra. Galatea entrò e si guardò intorno: sulla sinistra si aprivano quelli che Galatea avrebbe definito "locali vip": una sorta di cabine, o camerini, destinate alle donne più schizzinose, che preferivano spogliarsi e rivestirsi lontano dagli occhi indiscreti delle altre clienti che invece si accontentavano dei normalissimi armadietti posizionati sul lato opposto della stanza. Il perché poi me lo dovrebbero spiegare, visto che dopo escono comunque nude per entrare nei bagni. Chiaramente per usufruire dei "camerini" era richiesto un sovrapprezzo rispetto al normale costo dell'ingresso. Il che rende la cosa ancora più assurda per me. Bah! Dal lato opposto a quello della porta da cui era appena entrata Galatea, un'ulteriore porta conduceva alle docce. Anche lì erano disponibili docce "pubbliche" e docce "private". Galatea notò che c'era solo un'altra ragazza negli spogliatoi: davanti ad uno degli armadietti, indossando solo l'asciugamano intorno al corpo per coprire il seno e l'inguine, evidentemente pronta ad abbandonare gli spogliatoi e dirigersi verso i bagni termali. Le dava le spalle, per cui Galatea fece finta di nulla e si diresse verso uno degli armadietti vuoti. Iniziò a slacciare i parastinchi; in quel momento la ragazza le passò di fronte, dirigendosi verso la porta. Si scambiarono un veloce saluto di cortesia, quindi Galatea rimase da sola nello spogliatoio. Pensavo di trovarlo strapieno, vista la folla che c'era lì fuori. Saranno già tutte dentro? Meglio così, posso guardarmi intorno e spogliarmi con calma. Si alzò e girò per lo spogliatoio: tranne la porta d'uscita, o d'entrata a seconda dei punti di vista, e la porta che conduceva alle docce non c'erano altre aperture. Nei camerini non sembrava nascondersi nessuno, nelle docce non c'erano posti per nascondersi. Una ricerca inutile, dato che il guardone è così sfacciato. Sempre meglio essere scrupolosi comunque. A proposito, se dovessi spogliarmi veramente, dovrei lasciare armi tuta e tutto il resto qui dentro ed entrare solo con l'asciugamano. Mettersi poi ad inseguire o a lottare con un ragazzino tutta nuda sarebbe scomodo e poco pratico. Oltre al fatto che potrebbe anche diventare imbarazzante. Se solo scappasse non credo che nella foga del momento mi fermerei a ragionare. E vorrei evitare qualche sconcezza e qualche denuncia perché mi metto a rincorrere un bambinetto per tutta Kiri completamente nuda. Mi prenderebbero per pedofila come minimo. A conclusione del soliloquio, Galatea mise in atto il piano che aveva pensato: si piazzò davanti uno dei due specchi appesi all'unica parete libera del locale, si accertò di essere sola, quindi compose i sigilli per la henge.
    Henge No Jutsu; Tecnica della Trasformazione
    HengeNoJutsuTecnicadellaTrasformazione
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    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)

    Riflessa nello specchio, Galatea vide se stessa, ma con un aspetto leggermente diverso: i capelli erano raccolti sulla nuca, con una acconciatura che difficilmente avrebbe potuto ricreare senza trucchetti; invece della tuta bianca con i vari accessori, indossava solo un asciugamano bianco stretto intorno al corpo, allo stesso modo della ragazza uscita poco prima. Fece qualche posa sensuale, quindi scoppiò a ridere e si diresse verso i bagni. Certo questa soluzione non è che sia poi così tanto più comoda dell'altra, ma almeno posso affrontare ogni evenienza senza patemi. Devo solo stare attenta a non dare botte, non urtare per sbaglio qualcuno, evitare pacche sulle spalle, insomma... meglio starsene in disparte, o almeno a debita distanza di sicurezza dalle altre. Uscì nel corridoio, guardò alla sua sinistra, quindi aprì la porta scorrevole che conduceva ai bagni esterni.
    Chakra: 70-1=69/70
    Stato fisico: ottimale
    Stato mentale: tranquilla

    Equip:
    Borsa: Kunai 10/10 ; Senbon 20/20 ; Cartabomba 5/5
    Parastinchi e parabraccia indossati. Coprifronte legato al collo.

    Con la henge: solo un asciugamano bianco avvolto intorno al corpo
     
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    Mai sanguinare davanti agli squali

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    Grazie! E mi raccomando, occhi aperti e sguardo vispo, cara la mia vecchietta! dopo questa semplice frase ed un occhiolino come gesto d'intesa la giovane kunoichi si avviò, senza indugi, verso i bagni femminili. Tae, seduta su una sedia ed ancora trasformata in una vecchietta, non sapeva esattamente come fare; anche nel caso in cui il teppista le fosse passato davanti non l'avrebbe sicuramente riconosciuto. Non era la prima volta che si recava li ed era stato visto, anche se di sfuggita, dal proprietario delle terme, Jinta Toshima, quindi so sarebbe sicuramente camuffato. Da quanto c'era scritto sulla pergamena, il nostro obiettivo è un apprendista...ci sono diverse tecniche base che permettono di intrufolarsi, mmm se utilizzasse l'Inseguimento Silenzioso o la Tecnica della trasformazione non potrei notarlo mai...non mi resta che sperare in questa Galatea Shishi. A proposito, che ragazza riservata, a giudicare dallo sguardo che ha fatto non deve aver gradito molto la battuta di prima...be, mi farò perdonare una volta finita la missione, magari le offrirò qualcosa da bere.. I minuti trascorrevamo molto lentamente mentre la ragazza squalo, annoiata guardava persone entrare ed uscire dalla porta. Nessuno di loro sembrava avere un fare sospetto ne, sembravano corrispondere alla descrizione del teppista, un ragazzino dell'accademia con i capelli rossi e molto sfrontato. Tae iniziava a pensare di aver fatto la scelta sbagliata mandando avanti la sua collega, lei si sarebbe sicuramente divertita di più, per quanto possa essere divertente catturare un apprendista. Probabilmente la ragazza si divertirà però. Non ne sono sicura ma credo che si senta particolarmente toccata, si è presa a cuore questa missione, quando lo prenderà gonfiare la faccia di quel teppista di schiaffi. Lei non sarebbe mai andata, a meno di una chiara richiesta da parte dell'altra; non che le mancasse fiducia in se stessa, ma potendo evitare di mostrare a qualche riccastra o alle loro figlie, le sue origini "animalesche", non ci pensava due volte a tirarsi indietro. Tae seduta in modo spudoratamente scomposto, non proprio da persona anziana, attendeva annoiata qualche gridolino, qualche rumore proveniente dai bagni per intervenire a tornarsene a casa; una ragazza attirò la sua attenzione: una giovane donna, che dimostrava all'incirca vent'anni dai capelli rossi appena entrata alle terme. La genin della nebbia riprese subito una posizione composta ed iniziò a guardare attentamente la donna: alta più di Tae, capelli rossi, lunghi fino alle spalle, molto formosa con vestiti scollati, una battona ? la ragazza non sapeva esattamente il perchè, ma non le dava un idea molto femminile, anche perchè aveva il vizio di "grattarsi" la zona dove, normalmente vi è il pacco maschile più o meno ogni nove passi.
    Mmm, non ho un reale motivo per sospettare...lascerò che se ne occupi Galatea, magari è solo un po "particolare" o ha qualche malattia.
    Sf: Ottimale
    Sp: Ottimale
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    Edited by filippomustdie - 8/11/2012, 00:22
     
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    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
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    Galatea era già stata in quelle terme in precedenza, ma lo stile di quei bagni la affascinava sempre in modo particolare. Aprendo la porta scorrevole posta di fronte l'entrata degli spogliatoi l'effetto sorpresa era notevole. La giovane si fermò qualche secondo ad osservare la scena: alla sua destra e alla sua sinistra c'erano delle aiuole che proseguivano circondando interamente la vasca, interrompendosi solamente ai lati della porta scorrevole, sostituite da un tipico pavimento da esterno. Al centro del giardino la vasca termale, da cui si innalzava costante del vapore. Solo una stretta passerella la divideva dalle aiuole circostanti. Impossibile descrivere la forma della vasca con poche parole: prima si allargava, poi si restringeva fino a divenire solo uno stretto corridoio su cui passava un ponte in legno. Cosa ci fosse dopo era nascosto dal vapore. L'impressione generale era di uno splendido e curatissimo giardino giapponese che coronava l'imponente vasca centrale. Mancavano solo le ninfee sulla superficie dell'acqua nella vasca, forse per motivi igienici o più probabilmente a causa del calore dell'acqua stessa. In quell'ambiente ovattato e nebbioso, molte donne si godevano i piaceri delle acque termali, chiacchierando a bassa voce in gruppetti di due o tre. Altre che preferivano starsene per conto loro sedevano sul bordo della vasca, oppure stavano in acqua con la testa poggiata sul bordo, chi con gli occhi chiusi, chi osservando placidamente l'ambiente circostante.
    Galatea entrò chiudendosi la porta alle spalle. Prima di dirigersi verso la vasca osservò con cura le persone più vicine a lei: nessuna le sembrava sospetta, con atteggiamenti poco femminili, nessuna che sembrava spiare, guardare in modo troppo curioso, tantomeno importunare le altre clienti. Insomma, sembrava tutto placido e tranquillo: del guardone sfrontato nemmeno la minima traccia. Almeno così le sembrava. Non dirmi che adesso è diventato cauto e discreto. Sempre guardandosi bene intorno, la giovane si avvicinò alla vasca, proseguì verso destra e si diresse verso il punto in cui la vasca iniziava a restringersi. Lì si sedette, le gambe immerse nel'acqua fino al ginocchio, l'asciugamano sempre in posizione intorno al corpo, le braccia tese lungo i fianchi con i palmi delle mani a terra.
    Alla sua destra, poco distante, una giovane ragazza in acqua, le braccia piegate sul bordo della vasca e la testa poggiata sulle mani. Aveva gli occhi chiusi, ma li aprì non appena Galatea si sedette. La giovane kiriana le rivolse un sorriso e disse: Posto magnifico vero? E' davvero rilassante, sia per il fisico sia per la mente.
    Già, si sta una meraviglia. E l'acqua calda è sempre un piacere, soprattutto oggi!
    Ah, non c'è nulla come le terme per riposarsi e riprendersi dalle fatiche della vita si intromise una signora di mezz'età poco distante alla sua sinistra. Le altre due signore che facevano gruppo lei annuivano convinte e sussurravano qualcosa che Galatea ipotizzò fossero commenti di approvazione. Ecco che si inizia con i luoghi comuni. Ora arriveranno una sfilza di commenti su quanto faticano ogni giorno, si spaccano la schiena a non far nulla e su come le terme siano una grazia divina. Fammi divertire un po'...
    Ah, parole sacrosante. Però sentivo dire all'entrata che ultimamente ci sono stati dei problemi qui. Molte clienti si sono lamentate, non ho capito bene se per problemi di igiene o per un guardone. Forse addirittura qualcuno che le avrebbe importunate... voi ne sapete qualcosa?
    Le altre risposero quasi in contemporanea.
    Problemi di igiene lo escludo proprio. Sono le terme migliori del paese, di altissima qualità. Figurarsi, non potrebbero mai permettersi cose del genere. La risposta del gruppetto di signore, che si potrebbe dire parlarono in coro, fu molto più accorata e scandalizzata. Un guardone! Un molesto! Ma quando mai. A me non è successo nulla del genere. Una signora rispettabile come me... non avrebbe certo taciuto la cosa. E non mi sarei mai fatta scappare quel mascalzone dalle mani, anzi, assicuro che quattro ceffoni non glieli avrebbe risparmiato proprio nessuno. No no, nego assolutamente queste ipotesi, deve aver capito male. Sì come no, si vede lontano un miglio che stanno mentendo. Chissà quale nobile rispettabilità devono proteggere. Certo che se quello sfacciato non si ferma nemmeno davanti a... queste signore, la cosa è proprio preoccupante!
    Devo dire che anch'io ho sentito queste voci. Anzi, un'amica mi ha detto che qualche giorno fa c'era un giovanotto che si divertiva a spiare le ragazze.
    Questa poi. Ci sarà stato un ragazzetto, un inserviente nel corridoio e come al solito voi giovani ingigantite le cose. Figurarsi se sarei venuta qui se ci fosse stato un guardone in giro. Me ne sarei guardata bene dal farlo!!
    Galatea si era quasi dimenticata della missione da svolgere: la scena davanti ai suoi occhi era quasi esilarante. L'atteggiamento compito e scandalizzato delle signore lì vicino era quanto di più finto le fosse capitato di vedere in sedici anni di vita. La voce roca che le giunse da dietro le spalle la sorprese. Ma che è venuta pure Tae? Girandosi vide una vecchietta che però non assomigliava affatto a quella in cui si era trasformata poco prima la sua compagna di missione. Le parole dell'anziana signora furono lente, pacate e dirette, senza giri di parole.
    E invece è proprio successo. Io testimone. Fino a qualche giorno fa si limitava a spiare, da oltre il muro, nascosto nei giardino qui dietro, anche negli spogliatoi. Dall'altro ieri ha cominciato anche a importunare, toccando le ragazze più giovani.
    Stavolta le signore moraliste non si azzardarono a smentire la vecchietta. Galatea si mostrò subito interessata.
    E lo ha anche visto? In viso intendo.
    Hm, ho una certa età signorina, la mia vista non è più buona come una volta. Capelli rossi ricordo. Quelli erano abbastanza riconoscibili.
    E le altre signore? Cos'hanno fatto? Non hanno reagito?
    Lei è giovane, piena di energie. Cosa vuole che possano fare delle vecchiette decrepite come me o delle signorotte di mezza età con un giovanotto furbo e agile? Starnazzavano di qua e di là, gridando scandalizzate. Anche se dubito che quel ragazzo stesse rivolgendo a loro le sue intenzioni. Qui non c'è nulla di interessante da vedere concluse, indicando la pelle rugosa e cadente. Tutte le signore del gruppetto vicino erano arrossate in volto. Sicuramente la donna parlava anche di loro.
    Non hanno reagito nemmeno le ragazze importunate?
    Se anche ci hanno provato non sono riuscite a far nulla. Quel giovanotto si è dimostrato molto scaltro.
    Si direbbe quasi che lo sta elogiando!
    Le due ragazze e la vecchietta risero, guardate con malcelata malevolenza dalle signore. Quindi cadde il silenzio. Mentre le altre sembravano rilassarsi, Galatea pensava alla situazione. Non mi pare di aver saputo nulla di nuovo. Lo spione sembra molto furbo e agile, ma sempre dal punto di vista di comuni cittadini. Per una kunoichi, anche se alle prime armi come me, non dovrebbe rappresentare un problema. Qui la situazione si fa noiosa. Possibile che ancora non succeda nulla? Proprio oggi ha deciso di non presentarsi? Ho completamente perso la cognizione del tempo. Toshima aveva detto che erano quasi le quattro. Saranno le quattro e mezzo? Le cinque? Non ne ho idea. Ma perché non si fa vedere? Che stia nascosto qui da qualche parte a guardare? Automaticamente iniziò a scrutare nel giardino, prima alle sue spalle, poi dall'altro lato dei bagni. Se ha deciso di spiare soltanto che dovrei fare? Mettermi a cercare come un segugio? Certo che con tutto questo vapore non so cosa riesca a vedere, forse per questo si è fatto più intraprendente. La kiriana iniziava a spazientirsi. Con le dita ticchettava sul pavimento, muoveva le gambe come per nuotare a dorso. Non dirmi che devo davvero mettermi a fare la sensualona e spogliarmi per farlo uscire. Spogliarmi poi, più di così.... E se lo avesse fermato Tae all'entrata? No, probabilmente mi avrebbe fatto avvertire.
    L'urlo improvviso la fece sobbalzare. Proveniva decisamente dalla porta d'entrata. Ma dato che era abbastanza attutito, Galatea pensò venisse dagli spogliatoi. Finalmente si è fatto vivo. Andiamo a dargli una bella lezioncina! Senza preoccuparsi minimante di riprendere il suo aspetto originario, e ignorando anche la reazione di chi le stava attorno, Galatea scattò in piedi e, controllando il chakra sotto le piante dei piedi, iniziò a correre sull'acqua, dirigendosi dritta verso la porta d'entrata. Evitò agilmente qualche signora che le intralciava la strada, lasciandosi dietro gridolina di sorpresa, quindi con veemenza aprì la porta delle terme, sbucando come una furia nel corridoio. Lì una signora tra i trenta e i quaranta anni gridò spaventata dall'ingresso violento della kiriana, quindi balbettò: L-là.. c'è... c'è.... Galatea non attese che completasse la frase. Non ne aveva bisogno e non le interessava. La lasciò nel corridoio e continuò come una furia verso gli spogliatoi; anche in questo caso Galatea non controllò l'euforia e la foga del momento. Spalancò la porta senza controllare la forza; questa ruotò a gran velocità intorno ai cardini e sbatté con gran fragore contro il muro. Il rumore fu assordante. Lui era lì, di spalle, capelli rossi, di un rosso molto acceso. E ci credo che tutti si ricordavano solo di quello! Forse il rumore improvviso lo aveva spaventato, o forse era solo la sorpresa, ma sobbalzò e si voltò verso Galatea. Dietro di lui una ragazza, molto carina, che cercava di coprirsi il corpo con l'asciugamano bianco dello stabilimento; la ragazza, che la genin ipotizzò essere la fonte dell'urlo udito pochi secondi prima, aveva urlato di nuovo all'ingresso veemente di Galatea. Ma che hanno tutte che urlano? Bene bene... e io che ti aspettavo dall'altra parte. Un sorriso quasi felino si dipinse sul volto di Galatea. Da qui non scappi, se non legato per benino come un insaccato.
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    Edited by H.Basil - 11/11/2012, 00:04
     
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    Che palleeee ! Tae attendeva l'arrivo del teppistello pervertito da parecchio tempo ormai, era stato il proprietario delle terme stesso a dire alla kunoichi che il ragazzo era solito presentarsi li per le quattro, eppure non vi era ancora alcuna traccia della sua presenza: niente urla, niente casino, tutto stava andando bene, un placido e noioso pomeriggio alle terme. La donna squalo di guardò in torno in cerca di un orologio, curiosa di sapere quanto tempo aveva buttato fino ad allora. Niente...che palle....Utsusemi no Jutsu !
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    Tramite l'ausilio del chakra, convogliato nelle corde vocali, sarà possibile per qualunque ninja modificare la propria voce, facendola assomigliare ad un'altra già udita o semplicemente rendendola irriconoscibile. La tecnica ha inoltre il vantaggio di poter essere usata come un vero e proprio ventriloquismo, facendo sembrare che la propria voce provenga da un punto qualsiasi a scelta dell'utilizzatore in un'area di 20 metri.
    Consumo: 1

    Per chiedere l'ora, la ragazza, dopo aver eseguito gli opportuni sigilli modificò nuovamente la sua voce rendendola più rauca e senile; dopo tutto che senso avrebbe avuto assumere l'aspetto di una vecchia signora se la voce ne avrebbe, sistematicamente tradito l'età ?
    Tae appoggiò gentilmente la mano sinistra sulla spalla di una donna sulla trentina che sedeva sulla sedia vicina alla sua, poi disse, mi scusi signorina...sa per caso che ore sono ? sono circa le cinque. le cinque ? ma che cazzo ! la ringrazio molto. le cinque ? che fine a fatto quello ? vuoi vedere che abbiamo scelto come giorno per fare la missione, l'unico in cui non sarebbe venuto ? mi scusi...non vorrei sembrare opportuna, ma ho notato quello strano movimento delle mani che ha fatto prima di parlarmi...che cos'era ? Ouch...che sciagurata...soffro di tremori alle mani, non riesco a controllarmi a volte...
    "AAAAAAHHH!" qualcuno che strillava attirò l'attenzione di Tae, non tutti se ne erano accorti nella stanza, poichè l'intensità era stata attutita dalla distanza. Il grido proveniva dal corridoio, con ogni probabilità in direzione dei bagni, però era impossibile per la ragazza, che iniziava a sperare di non aver buttato via del tempo inutilmente, distinguere il sesso dell'autore del grido, poteva anche essere un uomo scivolato che, magari, si era fatto male. "L'avete sentito tutti ?" "ma l'ho sentito solo io ?" "ti giuro, era proprio un grido"; la stanza si riempì di queste frasi delle poche persone che erano riuscite a sentire lo strillo; un mormorio parecchio fastidioso per la kiriana che, cercava di concentrarsi il più possibile affinché non le sfuggisse un eventuale richiamo d'aiuto o qualche altro rumore sospetto. Maledizione...un po di silenzio e che diavolo...niente da fare, la genin della nebbia fu quindi costretta quindi ad avviarsi verso i bagni e gli spogliatoi, anche se, più che il sospetto era la speranza a farla muovere.
    Come lei, anche la sua collega Galatea, aveva sentito il grido e senza troppe cerimonie si era lanciata alla ricerca della fonte dove era sicura di trovare l'obbiettivo delle due. Nella corsa, la ragazza fece non poco rumore, arrivando a sfondare anche una porta. Al suono dei cardini che si spaccavano e della porta che sbatteva contro il suolo, Tae non aveva più dubbi. Era, finalmente, arrivato il momento di intervenire, rilasciò la trasformazione ed iniziò a muoversi velocemente in direzione del trambusto. Dai che finalmente si comincia. Il momento più bello di una missione, la lotta.

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    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
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    Hmm, forse ho esagerato un pochino, non trovi?
    Gli occhi di Galatea e del guardone puntavano verso la porta, che dopo aver sbattuto contro il muro era crollata al suolo, divelta dai cardini che ora per metà rimanevano attaccati al muro e per metà erano per terra intorno alla porta. La povera ragazza importunata spostava lo sguardo dall'uno all'altra confusa e terrorizzata allo stesso tempo. Sfruttando la distrazione del ragazzo indietreggiò pian piano, avvicinandosi verso l'armadietto.
    Bene, allora che si fa? Che ne pensi di lasciare andare questa bella ragazza? Senza nemmeno accorgersene, Galatea aveva iniziato a parlare e ad atteggiarsi in modo molto provocante. Comunque sembrava aver attirato totalmente l'attenzione del ragazzo, che fissava Galatea quasi ipnotizzato, quindi continuò su quella strada. Mentre parlava, la giovane poteva finalmente studiare con attenzione l'aspetto del ragazzo. Come era tipico delle persone con i capelli rossi, il viso era pieno di lentiggini, che sembravano addensarsi nella zona del naso per poi irraggiarsi su tutto il viso. La pelle era leggermente pallida, ma questo potrebbe anche essere causa della situazione, il viso del tutto insignificante. Se non fosse per quei capelli che parevano andare a fuoco, il giovane sarebbe passato completamente inosservato. Indossava dei pantaloni lunghi fino al ginocchio, sandali, una maglietta con il colletto largo che lasciava intravedere le clavicole sporgenti e le maniche che arrivavano fin oltre il gomito. Il suo aspetto generale non diceva assolutamente nulla a Galatea. Non si capisce se è di buona famiglia o un poveraccio Tu. Non toccare di nuovo quella ragazza, non provare a scappare, non far nulla. Non vorrai dire addio prematuramente alla tua brillante carriera da ninja, vero? Galatea sorrise in modo sempre più provocante e minaccioso. Bah, non ci capisco proprio più nulla. Non era un giovane sfrontato? Ero convinta che mi sarebbe saltato addosso, che sarebbe scappato come un animale. E invece guardalo lì, immobile. Che starà pensando? A come fuggire? Oppure è proprio in confusione? Comunque, mi sto divertendo. Voglio giocare ancora un po' con lui.
    Galatea rimase sulla soglia di quella che fino a pochi secondi prima era la porta degli spogliatoi, per evitare di lasciare anche la minima possibilità di fuga al pervertito. Prima che ti prenda a schiaffi, cosa che farò tra pochi secondi, non ti preoccupare, vorresti dirmi il tuo nome? Non mi diverto altrimenti, adoro chiamare per nome le mie vittime!
    Mentre attendeva una risposta, compose l'unico sigillo necessario per la Gomu Nawa.
    Gomu Nawa - Frusta di Gomma
    frustayouton
    Tipo: Ninjutsu
    Livello: D
    Grazie a questa tecnica è possibile creare una frusta composta dalla particolare variante di gomma tipica dello Youton. Il vantaggio della frusta non sta particolarmente nei danni che attribuisce ma sorprattutto alla sua capacità d'avvolgere un oggetto; oppure se colpito una persona. La frusta avrà una lunghezza massima di quattro metri e si dissolve per volere dell'utilizzatore o dopo ventiquattro ore.
    Consumo: 2

    Sentiva il chakra Katon e quello Doton mescolarsi in gola, quindi iniziò a "sputare" la frusta di gomma. Dato che il loro compito era di riportare il giovane pervertito all'accademia, aveva intenzione fin dall'inizio di usare la frusta per legarlo come un salame. Afferrò una delle estremità dell'arma appena creata con la destra e agitò rapida il polso. La frusta scattò in aria, per poi tornare verso la giovane seguendo il movimento del polso. Non era un'arma d'attacco, ma la giovane voleva bluffare per spaventare un po' il ragazzo. Intanto aveva sentito dei passi affrettati avvicinarsi sempre più. Immagino sia Tae. Con tutto questo macello che ho fatto starà sicuramente venendo a controllare. La ragazza importunata sobbalzò spaventata. Era ancora lì, semi-impalata, non sapendo bene cosa fare. Non si era nemmeno decisa a rivestirsi.
    Allora non rispondi?
    Che vuoi? Non mi fai paura. Posso scappare quando voglio. Non mi faccio mettere sotto da una femmina.
    Se fino a quel momento Galatea si sarebbe accontentata di qualche scappellotto, dopo quella risposta sentiva sempre più la voglia di vedere quel visetto insignificante gridare pietà. No. Calmati. Devi solo riportarlo all'accademia. Vivo. Aspetta Tae, meglio decidere insieme cosa fare. Si sforzò di mantenere il controllo e proseguire con il bluff, senza far trasparire quello che stava provando in quel momento. Avrebbe rovinato l'atmosfera e probabilmente perso il controllo sul giovane.
    Non hai paura? Dovresti. Senti questi passi? E' la mia collega, e a differenza di me non sa trattenersi. Tende a uccidere in modo abbastanza macabro chi denigra i suoi ideali. E mi dispiace per te ma è una femminista convinta.
    Stronzate. Stai facendo finta. Il giovane azzardò uno scatto verso la porta, ma un nuovo movimento fulmineo della frusta lo bloccò immediatamente. Ecco il giovanotto sfrontato. Finalmente. Anche se sembra che se la stia facendo sotto. Non sa come comportarsi con una ragazza che non si fa intimorire. Non sa che fare. Mi piace. Sembra sempre di più un animale braccato. Chiudendo gli occhi e scuotendo la testa disse: No no no, non ci siamo. Ti avevo detto di stare fermo, no?
    Nessuna femmina mi dice quello che devo fare!
    Di nuovo si ripeté la scena precedente: il pervertito tentò uno scatto, il movimento fulmineo della frusta lo bloccò. Ti stai scavando la fossa da solo. Ci hanno dato libertà d'azione. Possiamo fare di te quello che vogliamo! Stai fermo e mi limiterò a legarti e a darti qualche sberla. Anzi, se mi dici il tuo nome potrei anche risparmiarti gli schiaffi. Forse stai un po' esagerando. Dovresti solo legarlo e portarlo via. L'altra ragazza presente nello spogliatoio fissava con occhi sbarrati Galatea. Impossibile dire se fosse spaventata dalla situazione o totalmente confusa. Certo non deve essere piacevole.
    Attese che la sua compagna fosse a portata di voce per dire: Allora Tae, che ne pensi? Che si fa? Sarà anche il caso di riprendere un aspetto decente. Annullò l'henge, ritornando nei panni della kunoichi in tuta bianca e capelli sciolti lungo la schiena. Avrebbe voluto guardare in volto Tae, ma preferiva non distogliere lo sguardo dal giovane. Non sembrava più pensare all'altra ragazza, ma le continue provocazioni della genin avrebbero potuto pur sempre scatenare delle reazioni impreviste. E di certo Galatea non voleva che quella ragazza ci andasse di mezzo ulteriormente. Hai rischiato Galatea. Non potevo attaccare liberamente, ma anche provocarlo è stato ugualmente rischioso. Io non ci avrei pensato su due volte a minacciarla o a usarla come ostaggio. Invece questo qui sembra totalmente imbambolato. Fai questo effetto sui maschietti?
    Chakra: 68-1-2=65/70
    Stato fisico: ottimale
    Stato mentale: arrabbiata, concentrata

    Equip:
    Borsa: Kunai 10/10 ; Senbon 20/20 ; Cartabomba 5/5
    Parastinchi e parabraccia indossati. Coprifronte legato al collo.
    Frusta in gomma nella mano destra

    Con la henge: solo un asciugamano bianco avvolto intorno al corpo
     
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    Mai sanguinare davanti agli squali

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    Seguendo la "scia di distruzione" lasciata dalla sua collega Tae arrivò agli spogliatoi femminili: la porta era stata sfondata e all'interno vi era Galatea, i suoi capelli erano raccolti sulla nuca, ed al posto della sua tuta bianca con i vari accessori, indossava solo un asciugamano bianco stretto intorno al corpo mmm, molto sexy ^^; all'interno degli spogliatoi vi era anche una giovane ragazza semi-nuda, scioccata e confusa e, davanti a lei l'obbiettivo della missione, un ragazzino di circa quattordici anni con i capelli di un rosso acceso e delle antiestetiche lentiggini sul viso, era bassetto e magrolino, tutt'altro che minaccioso, faceva quasi pena. Toc Toc, disse la donna squalo mimando il gesto di bussare, ho interrotto qualcosa ? Allora Tae, che ne pensi? Che si fa? be, direi che hai la situazione in pugno; è il caso di catturarlo, vediamo però di risolvere tutto senza creare ulteriori disastri. Tae fece lentamente dei passi avanti, arrivando al fianco delle genin, poi si voltò in direzione del ragazzino, sperava di farlo ragionare, e di evitargli così un doloroso pestaggio. Io mi chiamo Tae, vuoi dirmi come ti chiami ? mpf ! e a te che ti frega ? oh, no niente, era solo per fare conoscenza...vedo però che tu non ci tieni molto. Arriviamo al punto allora, ti arrendi oppure hai intenzione di fare resistenza ? il ragazzino deglutì nervoso evitando di rispondere, sono sicura che la mia amica ti ha già detto perchè siamo qui, dobbiamo riportarti all'accademia dove riceverai l'opportuna punizione.
    Cosa ??! l'accademia ? si, è la nostra missione, non glie l'avevi detto Galatea ?
    Mi chiamo Obito ! mmm ? il ragazzino sembrò terrorizzato all'idea di ritornare all'accademia per essere punito, stranamente gli faceva più paura il pensiero di ricevere la sua punizione li piuttosto che essere picchiato da altri due ninja, per altro donne.
    Che il suo sensei sia un tipo violento ? oppure ha paura di essere preso in giro dai suoi compagni ?...in ogni caso non è molto sveglio, per quale altro motivo lo staremmo cercando se non per riportarlo li ? sentite signore, possiamo sistemare la questione tra noi no ? io giuro che non verrò mai più a spiare le ragazze qui alle terme, d'accordo ? cosa ? no, hahaha. Noi abbiamo una missione da portare a termine. Poi qual'è il problema ? ti beccherai una ramanzina e magari qualche schiaffo, sopravviverai.
    No, no davvero, non posso, i miei compagni mi prenderanno in giro, le ragazza mi uccideranno ed il mio sensei...lui è spaventoso. Obito, lo stolto ragazzino codardo si inginocchiò e giunse le mani in preghiera, mentre nei suoi occhi iniziavano ad intravedersi dei lacrimoni; vi supplico, non lo farò mai più !
    Mi dispiace, non se ne parla...Galatea hai mica del filo metallico o una corda ? aspetta...cos'ha in mano ? è..una frusta ?
    potresti legarlo con quella specie di arma ? poi andiamo, dovrebbero essere le cinque passate ormai. Tae non poté non provare un forte senso di potere e soddisfazione nel vedere il ragazzino piangere ed implorare perdono, si voltò un altra volta verso di lui e sorrise, mostrando la sua serie di minacciosi denti aguzzi, che destino beffardo vero ? sono state proprio due donne a rovinarti.
    Sf: Ottimale
    Sp: Ottimale
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    narrato pensato parlato parlato Tae parlato Obito

    be, direi che hai la situazione in pugno; è il caso di catturarlo, vediamo però di risolvere tutto senza creare ulteriori disastri.
    Sì, scusa, non mi sono regolata. In realtà Galatea non aveva pronunciato quelle parole con tono di scusa; rispose alla ramanzina appena accennata della sua compagna serenamente, anzi quasi divertita dal guaio commesso. Riconosceva comunque, anche se a cuor leggero, di aver leggermente esagerato. Da quel momento lasciò la situazione in mano alla compagna, che pareva affrontare la cosa con più pragmatismo ed esperienza, accompagnando la discussione che stava avendo luogo davanti ai suoi occhi con commenti a bassa voce.
    Io mi chiamo Tae, vuoi dirmi come ti chiami ? mpf ! e a te che ti frega?
    No, proprio non vuole dircelo. Che peccato! Ma quella ragazza ha intenzione di rimanere lì fino alla fine dei suoi giorni? Perché non si riveste invece di star lì impalata a coprirsi con l'asciugamano.
    Riprese il filo della conversazione in un momento che sembrava cruciale: Cosa??! l'accademia? si, è la nostra missione, non glie l'avevi detto Galatea?
    Ops, no, ho tralasciato quel punto... Mi chiamo Obito! Beh? Che fa adesso? Diventa ragionevole così all'improvviso? Il seguito del discorso la sorprese ancora maggiormente. sentite signore, possiamo sistemare la questione tra noi no ? io giuro che non verrò mai più a spiare le ragazze qui alle terme, d'accordo? Da quando sono signora? No, no davvero, non posso, i miei compagni mi prenderanno in giro, le ragazza mi uccideranno ed il mio sensei...lui è spaventoso. vi supplico, non lo farò mai più!
    O mamma, ma davvero? Ma... no vabbé è ridicolo. Addirittura che piange? No, questo non può essere il futuro di questo villaggio, non si può affidare la salvezza di Kiri a questo bamboccio. Ad uno che ha paura degli altri bambinetti che lo prenderanno in giro. Devi diventare uno shinobi, cavolo, devi rischiare la vita, farti nemici.... Galatea sentiva come se ciò che provava e pensava in quel momento fosse sbagliato ed esagerato. Almeno umanamente. Davanti ad una scena del genere avrebbe dovuto forse provare pietà per Obito, cercare di confortarlo ed incoraggiarlo. Invece sentiva crescere una rabbia pazzesca: avrebbe voluto prendere quel ragazzino piagnucolone e scuoterlo e malmenarlo. Sapeva che avrebbe agito senza rimorsi, del tutto indifferente alle sue suppliche, anzi, ogni sua richiesta avrebbe solo aumentato la rabbia e il compiacimento con cui lei lo avrebbe ricondotto all'accademia, legato come un delinquente, dal sensei che tanto lo terrorizzava, davanti agli occhi dei suoi compagni che, come lei, non avrebbero avuto pietà, massima dimostrazione della crudeltà innata dei giovani.
    potresti legarlo con quella specie di arma ? poi andiamo, dovrebbero essere le cinque passate ormai.
    Sì certo, avevo intenzione di farlo fin dall'inizio, anche se non è il massimo. La voce che prima era stata suadente e poi serena era diventata ora fredda. Galatea era partita con l'intenzione di affrontare seriamente la missione, di risoverla in breve e punire giustamente il ragazzo. Rimase lei stessa sorpresa di quanto seriamente la stava ora affrontando.
    Che destino beffardo vero? sono state proprio due donne a rovinarti. Due donne che non provano nessuna pietà. Galatea si avvicinò ad Obito, che era ancora lì in ginocchio, la mani ora lungo i fianchi. Ti fai legare oppure dobbiamo bloccarti come se fosse un pestaggio? Obito non rispose; si limitò ad alzare lo sguardo. Gli occhi erano imploranti, ma davanti la freddezza e la severità dello sguardo che Galatea stava contraccambiando emerse la rassegnazione del giovane. Dato che non sembrava voler reagire, Galatea procedette all'"arresto". Girando intorno al ragazzo, piegandosi in avanti gli prese le braccia, portandole dietro la schiena, quindi gli legò i polsi con una delle estremità della Gomu Nawa meglio che poté. Non era proprio l'arma più adatta a legare qualcuno per le mani, per la lunghezza, la consistenza ma soprattutto il diametro. Il risultato fu piuttosto approssimativo, tuttavia pareva efficace contro quel giovane che sembrava aver perso ogni velleità di reazione, se mai ne aveva avuta davvero una. Alla fine Galatea si rialzò, tenendo in mano l'altra estremità della frusta e rivolgendosi prima alla ragazza, poi a Obito: Ehi tu, guarda che puoi anche muoverti eh! Non c'è bisogno di rimanere pietrificati tutto il tempo. Forza piccolo Obito, andiamo. Anzi guardati prima allo specchio: sembri un cane al guinzaglio appena bastonato. Sei contento ora? Pensa agli sguardi del tuo sensei o dei tuoi compagni quando ti vedranno arrivare così all'accademia. Dimmi: ne valeva davvero la pena? Quindi senza attendere una risposta che tanto non sarebbe arrivata, spintonò il ragazzo verso l'uscita facendolo camminare davanti a sé. Solo in quel momento si accorse del capannello di gente che si era riunita in corridoio ad osservare l'intera scena. Lo spettacolino è finito, potete tornare a godervi le terme. Scusate per il trambusto. Oh signor Toshima, sono desolata per i danni, mi spiace molto. Il villaggio si occuperà di ripagarla quanto prima. Noi due dobbiamo portare a termine la missione. Attese qualche attimo per vedere se Tae volesse aggiungere qualcosa, quindi si incamminò lungo il corridoio dirigendosi verso l'uscita dello stabilimento. Alle spalle sentiva il chiacchiericcio confuso provenire da quella folla prettamente femminile. Riuscì anche a distinguere qualche commento di soddisfazione, qualcuno più severo e moralista. Osservava pensosa Obito. Mi chiedo perché venire qui a spiare le ragazze, cosa lo spingesse veramente. Non credo fosse solo una sua perversione. Quella risposta, il modo in cui teme la reazione dei compagni e del sensei... non credo sia molto popolare all'accademia. Chissà se lo faceva per qualche scommessa, per darsi delle arie, per cercare solo attenzione da parte di qualcuno. Dovrei provare pietà, ma proprio non ci riesco. Provo solo rabbia, una rabbia infinita!
    Usciti dalle terme si incamminarono nella folla verso l'accademia. La strada era molto più affollata rispetto a quando erano arrivate: giovani e bambini che erano ormai usciti da scuole o accademia, chi tornava a casa dal lavoro, chi semplicemente girava per fare delle compere. Nonostante la nebbiolina onnipresente tipica di Kiri il villaggio era molto vivo e vivace a quell'ora. Molta gente si girava incuriosita a guardare quel trio, due giovani shinobi che "tenevano al guinzaglio" un ragazzino dai capelli rosso fuoco. Se avesse avuto almeno un briciolo di compassione, Galatea avrebbe tenuto Obito al suo fianco, cercando almeno di nascondere quelle manette improvvisate che gli bloccavano le braccia e il resto della frusta che da quel nodo partiva per fermarsi nella mano destra della kunoichi, che inveitabilmente attiravano gli sguardi delle persone circostanti. Non se ne preoccupò minimamente.
    Quantomeno non dobbiamo trascinarlo via con la forza. Che ne pensi Tae? E' stato abbastanza semplice vero?
    Per arrivare all'accademia avrebbero dovuto proseguire lungo quella via principale per almeno duecento metri, quindi svoltare a sinistra al primo incrocio. L'accademia non era molto distante da lì. Tuttavia la strada si faceva via via più affollata: c'erano in quella zona molti negozi e su entrambi i lati della strada si accalcavano anche numerose bancarelle. Quindi tra le gente ferma a far compere, chi rallentava per osservare la merce in mostra, chi si fermava a chiacchierare con qualche conoscente, la situazione diventava sempre più confusa e caotica. In alcuni punti si faticava addirittura a camminare e si era costretti a zigzagare tra i vari "ostacoli".
    A quel punto Obito, che doveva essere davvero terrorizzato dall'idea di essere ricondotto all'accademia, in quel modo oltretutto, sfruttò a suo vantaggio la confusione per liberarsi dalla morsa della Gomu Nawa e tentare la fuga.
    Nawanuke no Jutsu - Tecnica d'Evasione
    NawanukenoJutsu-TecnicadEvasione
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Grazie a questa tecnica, lasciare un Ninja legato con delle semplici funi risulterà totalmente inutile se non con l'unico scopo di bloccarli temporaneamente. Il vantaggio di questa tecnica è l'avere una vasta conoscenza delle funi e la capacità di fare i nodi più complessi; e di conseguenza saperli anche sciogliere.
    Consumo: N/A

    Galatea fu presa alla sprovvista, distratta sia dalla folla sia, in parte, dalla curiosità tipicamente femminile di osservare i prodotti in vendita. Sentì la tensione della frusta allentarsi, quindi la scia dei capelli rossi perdersi tra la folla.
    Cazzo ho parlato troppo presto!
    Per un secondo sentì la morsa del panico avvolgerle lo stomaco, ma reagì subito. Cercò uno sguardo d'intesa con Tae, quindi si lanciò all'inseguimento, la frusta sempre saldamente in mano. Però, l'ho sottovalutato. Stavolta non ne esce illeso!

    Chakra:c65/70
    Stato fisico: ottimale
    Stato mentale: arrabbiata, preoccupata, concentrata

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    Borsa: Kunai 10/10 ; Senbon 20/20 ; Cartabomba 5/5
    Parastinchi e parabraccia indossati. Coprifronte legato al collo.
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    Mai sanguinare davanti agli squali

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    Usciti finalmente dalle terme le due ragazze ed il loro nuovo cagnolino, si avviavano a svolgere l'ultima parte della missione: riportare il ragazzino all'accademia per essere punito e "riabilitato". Le strade si erano riempite di gente che passeggiava e faceva compere e, benché ci fosse la solita fastidiosa nebbia che dava il nome al villaggio, si poteva dire una bella giornata. Il gruppetto di tre non passava certo inosservato, anzi, l'attenzione di tutti i passanti era attirata dal ragazzino con i capelli rossi legato dalla frusta di gomma, tanto che Tae doveva continuamente spiegare che erano ninja e non sequestratrici.
    Quantomeno non dobbiamo trascinarlo via con la forza. Che ne pensi Tae? E' stato abbastanza semplice vero?
    Be, non è che come missione fosse tutto questo granché...uno stupido ragazzino, disse voltandosi, che non è neanche in grado di spiare senza essere scoperto...non preoccuparti però Obito, c'è speranza anche per gli incompetenti come te, questo mondo è strano, magari un giorno diventerai d'un tratto fortissimo. Voltatasi nuovamente verso la giovane kunoichi, Tae riprese a conversareQuesta era la tua prima missione vero ? vedrai che le missioni classificate come C, saranno molto più interessanti...avrai anche la possibilità di viaggiare. Tutto pagato dal villaggio ovviamente ^^. La conversazione era piacevole: Tae era una ragazza tranquilla e che non si dava arie, e la sua collega gli era simpatica, voleva sapere di più di lei, iniziò così ad abbassare la guardia:
    senti...non vorrei sembrarti indiscreta...ti posso chiedere quanti anni hai ? che ti piace fare ? chi sei insomma ^^. Mentre parlavano, le due raggiunsero il mercato del villaggio, bancarelle e fiumi di persone; Obito lo sfigato ne approfittò quindi, per liberarsi e fuggire. Cazzo ho parlato troppo presto! non preoccuparti, non scappa ! Tae si lanciò all'inseguimento del ragazzino, che anche se con un discreto vantaggio, era distante da lei due kunoichi non più di dieci metri.
    Ghghgh... Galatea vieni alle mie spalle, Mizuame Nabara no Jutsu !
    Suiton: Mizuame Nabara - Tecnica del Campo di Sciroppo
    SuitonMizuameNabara-TecnicadelCampodiSciroppo
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questo Jutsu un possessore del Suiton potrà creare un "manto" di liquido che ricoprirà un area di venti metri in lunghezza ed otto in larghezza. L'utilizzatore di tale tecnica saprà muoversi alla perfezione sull'acqua, a differenza di chi non è in possesso di questo jutsu. Questo infatti si muoverà a velocità dimezzata e per il primo turno sarà anche parzialmente immobile.
    Consumo: 4

    La giovane "vomitò" uno strano liquido appiccicoso che interessò un arena di quindici metri in larghezza sopra il quale, lei era l'unica a poter camminare senza rimanere "attaccate" a questo. Tae quindi evocò dal rotolo minore il suo sansetsukon continuando sempre a correre in avanti facendo largo tra i poveri civili rimasti coinvolti nel jutsu. Qualche metro dopo, Obito eri li, che tentava di tirar fuori la gamba destra con le braccia, rabbrividì, quando si accorse che la donna squalo l'aveva raggiunto; lei lo colpì subito alla nuca con un forte colpo, lui perse subito i sensi. Passata l'adrenalina, Tae si rese conto di aver fatto una cazzata. Si voltò verso i cittadini urlanti, alcuni spaventati, altri semplicemente infuriati. Ok Ok ! ASCOLTATEMI ! vi chiedo scusa...ripresero immediatamente gli strepiti, UN ATTIMO ! allora, questo liquido non vi arrecherà alcun danno, sarete però impossibilitati per qualche minuto a muovervi..scusate ancora. Galatea, tu resta li, se non camminarci sopra mi raccomando. Tirare fuori il ragazzino si rivelo particolarmente difficile, tanto che la ragazza impiegò alcuni minuto, rendendole Obito ancora più antipatico, nel frattempo il sansetsukon era tornato a posto. "Estratto", se lo caricò sulla spalla e riprese a camminare, andiamo Gala-chan
    Sf: Ottimale
    Sp: Ottimale
    Ch: 61
    Borsa: kunaix10 - shuriken t.p.x30 - cartabombax5
    Rotolo m: Sansetsukon


    Edited by filippomustdie - 19/11/2012, 01:24
     
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21 replies since 4/11/2012, 12:00   377 views
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