Affari e scaglie

x Neko

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  1. MidoriNoBakeneko
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    Chiedo venia per l'immensa attesa! Dovrei finalmente tornare attiva da qui in poi. <3

    Juri non poté far altro che annuire con un cenno secco del capo, quando Shagaru ribadì quanto avesse bisogno di lei per scoprire di più su questo tizio e su quella presunta famiglia facoltosa. In sintesi non avevano quasi niente in mano, ma la giovane era del tutto decisa a guadagnarsi la fiducia che il drago aveva riposto in lei. Che si stesse addolcendo un po' troppo? Per i suoi standard decisamente sì, proprio per questo non aggiunse altro e dopo aver offerto la mano per sancire quel patto, la ritirò iniziando a far finta di temporeggiare sui fogli. Non trattenne il respiro in attesa della risposta di quella montagna di muscoli oscuri, ma quando il suo odore la investì in pieno, la sua testa scattò immediatamente a fissarlo. La stava lasciando a secco da settimane e per i suoi gusti era decisamente troppo vicino e ancor più troppo figo con quella cazzo di camicia. Già, la dannata camicia. Fortunatamente lui che faceva ironia era cosa così rara che la colse alla sprovvista, strappandole una mezza risata più simile a uno sbuffo poiché si accorse subito di star ridendo... e doveva assolutamente evitarlo. Ridere alle sue battute sarebbe stato un livello di rilassamento che con lui non poteva decisamente permettersi.
    Ti lasceresti abbordare da una "ragazzina", Shaggy? Suppongo che dovrei essere onorata... Ce la metterò tutta. Faresti meglio a prepararti.
    Non perse affatto la spavalderia o il sorriso malizioso e sembrò in tutto e per tutto una minaccia, ma non lo guardò negli occhi come al solito, tornando presto a frugare con lo sguardo su tutti quei fogli pieni di informazioni disordinate. Non pensava di averne reale bisogno, ma di certo faceva comodo avere qualcosa da fare, specie quando avevano appena finito di flirtare indisturbati, con Juri sessualmente frustrata e Shagaru che riponeva in lei aspettative lavorative di una certa importanza. Sbatterlo sulla scrivania mandando all'aria tutte quelle cartacce non sarebbe stato propriamente professionale in quel contesto... per cui decise che era meglio smettere di provocarlo, soprattutto ora che aveva ottenuto l'appuntamento desiderato. Si schiarì la voce dunque, mettendosi ancora più dritta sulla sedia e ondeggiando leggermente i fianchi per far aderire al meglio il suo culo perfetto alla sedia, segno che intendeva concentrarsi. Quando iniziò realmente a farlo, notò alcune cose: il tipo cercava aiuto da uno che palesemente temeva, e la cosa per quel che la riguardava non aveva molto senso. Poteva sicuramente essere un babbeo che si era lasciato ingannare dall'aspetto minaccioso di Shagaru e non aveva notato quanto invece fosse di buon cuore, oppure... era una mela marcia, e le mele marce hanno sempre paura dell'eroe di turno. Lei lo sapeva in prima persona. Rabbia, odio, paura... i tre principali sentimenti che aveva provato al loro primo incontro. Ironico, vedendoli adesso. Nella sua mente si fecero strada le più disparate possibilità, ma non sapeva a quale dar voce. In ogni caso era contenta di poter assistere, sembrava una situazione promettente, fosse anche per assorbire un po' di emozioni da spettro.
    Questo tizio non mi convince... Hai fatto bene a chiamarmi. Da questa roba sembra quasi che ti tema... Perché chiedere aiuto a uno di cui si ha paura? Te lo sei chie- Sentendosi circondare da lui e percependolo così vicino, Juri sollevò immediatamente l'attenzione dal lavoro per fissarlo. Forse era la suggestione per i pensieri appena avuti sul misterioso sconosciuto da interrogare, o forse semplicemente a volte era decisamente troppo adolescente nonostante la morte e tutte le stronzate vissute, ma si ritrovò a sgranare gli occhi e schiudere le labbra proprio mentre finiva non senza fatica la propria domanda. -sto?
    La sua faccia fu un susseguirsi di espressioni diverse che dovevano essere un vero spettacolo, non importava che non fosse tipa da arrossire timidamente o farfugliare quando era agitata. Dapprima le labbra si schiusero per la sorpresa, gli occhi spauriti di un coniglietto che fissa i fari dell'auto che sta per investirlo... poi l'arcata superiore dei suoi denti si chiuse sul labbro imbronciato mentre le palpebre si facevano un po' più pesanti, le folte ciglia sbattevano e lei fissava dapprima il braccio con cui la stava circondando, poi il muso che la fissava. Sentì il suo fiato addosso e rabbrividì, non solo fino alla radice dei capelli, ma anche e soprattutto fin dentro le mutandine. Fu costretta a indietreggiare con il collo e inarcare la schiena per poterlo tenere a una "distanza" di sicurezza tale da non cedere all'impulso di saltargli addosso, nel frattempo lo maledì tra sé. Fottuto bastardo sexy.
    Se vuoi che restiamo professionali... ti consiglio di allontanarti, Shaggy. In questo momento ho una dannata voglia di baciarti e se ti sfioro adesso giuro che quel tizio ti troverà steso a terra con la mia fica sul muso. Sei avvisato.
    Era decisamente difficile mantenere un tono di voce normale e il drago avrebbe potuto vedere e sentire perfettamente quanto fosse in difficoltà: aveva un lieve fiatone e il suo petto si muoveva fin troppo sotto la camicetta, messa a dura prova da ciò che tentava invano di contenere. Nonostante si sforzasse di mantenere l'espressione neutra e minacciosa, era decisamente poco credibile visto che divenne improvvisamente sboccata, segno di quanto fosse nervosa. Non era poi da dimenticare che da quando aveva bevuto il suo sangue per la prima volta, facendone una grossa scorta, le sue tette strabordavano da qualsiasi reggiseno avesse mai posseduto (ne aveva addirittura rotti alcuni), per cui tutto quell'ansimare non era decisamente salutare per la sanità mentale di entrambi, poiché presto si sarebbe ritrovata mezza nuda e con più di un bottone saltato via. Ammesso che poi il suo corpicino umano avesse un qualche tipo di potere sull'eccitazione del drago... Di sicuro in quel momento lui ne aveva decisamente fin troppo sulla sua. Nonostante questo, non poteva deluderlo. Non sapeva di preciso perché né che razza di malattia si fosse presa ma... ci teneva alla sua fiducia, e Shagaru avrebbe potuto capirlo dai palmi che gli si posarono sul petto per tenerlo lì dove stava. In qualsiasi altro contesto quell'atteggiamento da parte di una donna sarebbe stato un rifiuto bello e buono, ma in quello decisamente no. Conoscendo la libido di Juri quella era in tutto e per tutto una prova di determinazione superata con successo, segno che stava già ascoltando il suo consiglio di "rimanere professionali" e che aveva preso il compito che gli stava affidando MOLTO seriamente. Quando però il drago aggiunse quell'ultimo avviso, Juri non fu più sicura che si riferisse al rimanere professionali per via della sua malizia e la sua espressione si fece ancora più seria. Troppo, seria.
    So che detto da me è parecchio strano ma... Mi stai spaventando. C'è qualcos'altro che dovrei sapere prima che entri questo bastardo? Perché sai quanto io sia poco incline a -Tolse le mani dai suoi immensi pettorali il tempo necessario a mimare le virgolette con le dita- "Mantenere il giusto distacco".
    Lo guardò dritto negli occhi, o comunque nel punto dove avrebbero dovuto essere i suoi, aspettandosi la verità. Sembrava quasi che Shagaru stesse cercando di tranquillizzarla su qualcosa, ma era così abituata a essere vista come una stronza insensibile che le sembrava una premura decisamente sospetta da parte sua. E se (per l'appunto) prima di quell'incoraggiamento Juri era stata fin troppo tranquilla -bollori a parte- beh, ora non lo era più. Anche per questo si sforzò di ignorare il calore che aveva percepito in quel "Risolveremo tutto insieme", fin troppo simile a un "noi" che non aveva mai avuto.
     
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