Nevischio
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Fine Ottocento. Nel famoso ospedale psichiatrico della Salpêtrière, diretto dall'illustre dottor Charcot (uno dei maestri di Freud), prende piede uno strano esperimento: un ballo in maschera dove la Parigi-bene può "incontrare" e vedere le pazienti del manicomio al suono dei valzer e delle polka.
Commento :
É chiaro e cristallino, sin dalle primissime pagine, che si tratti di un'opera prima. Sicuramente ben scritto, pur non azzardando mai, quasi a non voler rischiare. Storia molto lineare, personaggi descritti superficialmente ... con poche sfumature, tranne forse che per Geneviève, di cui l'autrice fa un ritratto un po' più profondo rispetto ad altri personaggi; Eugenie, avrebbe avuto tutte le carte in regola per diventare un'eroina tanto amata... Se solo ce l'avesse fatta conoscere di più, e lascia anche Thérèse e Louise, personaggi secondari ma molto interessanti , nel limbo di una descrizione quasi embrionale. Per non parlare di Charcot. Chiuso il libro ho avuto la sensazione che ci fosse qualcosa di irrisolto.... Come se l'autrice fosse rimasta in superficie rinunciando ad approfondire aspetti, anche storici, culturali e del contesto (approfondimenti che io avrei gradito molto) , oltre che delle vicende stesse. Potrei,dunque,definire la storia un po' banale,non certo per i temi trattati, quanto per il modo in cui sono stati narrati. È comunque una lettura scorrevole e piacevole, non rimpiango di averlo letto. Lo si legge in due giorni.
Ora faccio click e pubblico la mia prima recensione.... Poi mi metto nell'angolino a pregare e sperare di non aver combinato disastri postando in una sezione sbagliata o di aver aperto un post inutile perché c'è già una recensione dedicata (giuro che ho controllato) 😥🙏
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