Altra trasferta dopo il giramento di coglioni colossale di Alessandria, col misero punto raccattato contro gli scarti della Juventus U23 ed i soliti gol ridicoli sbagliati.
La situazione sta iniziando a farsi un po' preoccupante, non tanto per la classifica (che rimane cortissima, a conferma del livello tutto sommato simile di tante squadre e dell'annullamento del fattore campo causa stadi chiusi), quanto per il filotto di partite senza vittoria: non portiamo a casa i 3 punti da quasi un mese, ovvero dal 3-0 al Sinigaglia col Como (11 ottobre). Dopo quella partita, due soli punti frutto dei pareggi casalinghi con la Carrarese (0-0, e in quell'occasione perdemmo la vetta a vantaggio proprio del Renate) e 1-1 con la Juve, con in mezzo le due disastrose sconfitte di Pontedera e col Piacenza.
La classifica è questa:
Una cosa positiva è che ieri la Juve U23 ha recuperato l'ultima partita mancante, quella di Livorno, 1-1 e non ci hanno scavalcato ma solo agganciato, ed il Livorno rimane a -2.
Rimangono 2 i punti che ci separano dal primo posto, virtualmente 5 dato che la Pro Vercelli ha una gara in meno (quella casalinga con la Giana, che recupererà il 18 novembre). Oltre ai vercellesi, rimane il Como a quota 13 che potrebbe andare a 16 (anche loro recuperereranno il 18, con la Pro Patria).
Altre gare da tenere d'occhio:
Grosseto-Carrarese (14 e 13 punti)
Novara-Juve U23 (13 e 12 punti)
Pro Patria-Pro Sesto (13 e 12 punti)
Tanti scontri diretti (del resto, avendo 11 squadre in 2 punti è ovvio che vada così).
Veniamo ai renatesi, dunque, una squadra con tanti legami con noi: dal presidente Spreafico (rimpiazzato, ahinoi, da Invernizzi anni fa e non diciamo altro), allo storico segretario Ivan Corti, il direttore Crippa, passando da Gioacchino Adamo, viceallenatore, Maurizio Monguzzi (preparatore dei portieri), ed il prof Esteban Anitua, preparatore atletico. Pure la loro sede legale è a Lecco. Di recente si era vociferato di un possibile ingresso di Spreafico nel Lecco, per affiancare Di Nunno, voce smentita dallo stesso Spreafico (con un ambiguo "per ora").
Di loro sappiamo tutto: nerazzurri perché i fondatori erano tifosi dell'Inter, sono a tutti gli effetti una società modello di una piccola realtà locale, gestita con competenza che è arrivata nei professionisti nel 2010, in terza serie nel 2014 e da allora stabilmente lì, a giocarsi spesso playoff e alta classifica.
L'anno scorso la famigerata classifica "calcolata" li ha visti concludere al terzo posto, posizione valida per i playoff nazionali, dove hanno perso al primo turno contro il Novara.
Questo il loro percorso quest'anno:
Come detto sopra, il Renate ci fregò il primo posto dopo il derby, col nostro pareggio casalingo a Carrara; da lì è iniziata una mini crisi anche per loro, 2 sconfitte con le non certo irresistibili Albinoleffe e Livorno, ed un pareggio a Piacenza, e vetta persa anche per loro.
Lo scontro diretto di sabato assomiglia dunque tantissimo ad un'ultima spiaggia per entrambe: se si vuole mantenere l'ambizione di vincere il campionato, si passa da qui.
Basta chiacchiere, quindi. Adesso è ora di tirare fuori le palle e passare ai fatti.
VINCERE.