I giovani di oggi

per Deva

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    Il sole era caldo, l'aria era profumata più o meno. La primavera era finalmente arrivata. Con essa però arrivavano anche i problemi come le allergie per alcuni esseri umani, ma erano anche i tempi degli amori dove i ragazzi e le ragazze si guardavano attorno. Dove gli animali cercavano il proprio compagno e si prodigavano in danze di seduzione, esattamente come quell'uccellino che Blume stava fissando. Era un piccolo passerotto che cercava di attirare l'attenzione di una passerottina facendole vedere le sue ali, gonfiando il petto rossiccio. Erano tenerissimi da vedere. Blume si trovava al parco dove stava facendo una piccola pausa dai suoi allenamenti. Era seduta su una panchina del parco di città, fra le mani aveva una bottiglietta d'acqua e di fianco a lei c'era un asciugamano che aveva usato per asciugarsi il sudore sul collo. Indossava un paio di pantaloncini di stoffa scuri aderenti, un top a bretelle rosso scuro che le lasciava un poco scoperto l'ombelico, i capelli erano legati in una coda da cavallo, ai piedi invece portava un paio di semplici scarpe da ginnastica. In realtà non faceva così caldo ma allenandosi Blume soffriva sempre molto di caldo ed odiava sudare troppo ecco perché era vestita in modo così leggero. Era appena passato l'ora di pranzo, e l'area del parco dove si trovava lei era abbastanza desolato, a lei infondo piaceva allenarsi in solitudine. Poteva essere la giornata perfetta se non fosse stato per un problema che le portava la primavera, e non era di certo l'allergia ai pollini. Bensì un tipo molto diverso di problema, anche lei si sentiva in stagione di amori. Ovvero il suo corpo rispondeva ai sintomi primaverili e la faceva sentire spesso eccitata ed in momenti di solitudine era anche peggio perché se si rilassava il corpo inizava a chiedere un certo tipo di attenzioni. Sentiva un certo languore fra le cosce e si ritrovò a pensare che era parecchio che non faceva sesso con qualcuno, o che si masturbasse. Quello di sicuro era il posto più sbagliato al mondo per sbrigarserla da sola, avrebbe dovuto tornare a casa, ma lungo il tragitto probabilmente sarebbe finita con il flirtare con qualcuno pentendosene il giorno dopo. Sentiva che quel bisogno non poteva più essere ignorato come aveva fatto fino a quel momento. Così decise di trovarsi un angolino appartato dove soddisfarsi da sola, così da non ricorrere a rischi inutili. Qundi si addentrò nella vegetazione del parco, cercando uno spazio dove un cespuglio potesse nasconderla. Trovò un piccolo cerchio di erba pulito e vuoto circondato da dei cespugli ed un albero. Si nascose lì sdraiandosi a terra. Chiuse gli occhi e prese un profondo respiro, poi iniziò a carezzarsi lentamente. Lasciò scorrere le mani sulle cosce immaginandosi di essere assieme ad un uomo bellissimo a cui non poteva resistere. Una mano andò ad afferrarsi un seno, immaginandosi che quella mano fosse la mano di un virile uomo che non riusciva a resisterle. L'altra mano andò sul suo pube massaggiandosi sopra i pantaloncini iniziando a stuzzicarsi in quel modo. La povera Blume aveva trovato quel posto ma non aveva fatto molto caso al fatto che quel posto era stato in un certo senso creato dalla mano dell'uomo. In realtà quello era il rifugio "segreto" di alcuni bambini che ci andavano spesso a giocarci. Bambini che quel pomeriggio ci sarebbero tornati. Blume però non lo sapeva e continuò alla ricerca del piacere, sentendo che non le bastava più toccarsi in quel modo, infilando le mani sotto la stoffa cercò i suoi capezzoli, ed iniziò a massaggiarsi le labbra vaginali con le dita. Intanto i famosi ragazzini giunsero al loro covo segreto e quando trovarono che era occupato si nascosero nella vegetazione vicina pensando inizialmente che si trattasse di un animale. Poi però i ragazzini notarono che non era un animale ma una donna. Tirarono fuori il cellulare iniziando a scambiarsi messaggi per non farsi sentire dalla donna che avevano trovato.
    Ehi hai visto? è una ragazza e si sta masturbando cazzo!
    Sì ho visto, cazzo hai visto che tette? Me la farei subito!
    Smettila coglione quella non sa manco che esisti.
    Uno dei due ragazzini fece cenno all'altro di guardare verso il suo schermo e gli mostrò di aver attivato la camera del suo smartphone ed iniziò a registrare di nascosto la povera Blume che ignara continuava a toccarsi.
     
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    La ricerca di quel dannatissimo Dangerous Zombie si rivelò fallimentare su tutta la linea, tanto che leonhart iniziò a pensare che le parole di Titania in verità non erano altro che un grande e grosso scherzone.
    Con un Leonhart che iniziò seriamente a pensare che forse DZ si trovasse effettivamente in un'altro continente o che comunque avesse fatto sparire del tutto le sue tracce per non essere rintracciato da Kun Lan.
    Decise di portare la sua ricerca di informazioni sul suolo Americano, anche perchè così facendo avrebbe avuto la possibilità di frequentare una fiera della musica chiamata: "Rock n' Roll Expresse". L'evento si sarebbe svolto all'interno di un centro commerciale di New Vegas dove sarebbe stata esposta una notevole quantità di materiale musicale nuovo o comunque vintage, così da prendere due piccioni con una fava.
    Il viaggio da Londra a New Vegas durò alcune ore con il rosso entusiasta di mettere finalmente piede in una nazione diversa rispetto a quella in cui aveva sempre vissuto, e se fosse riuscito a portare a termine le due piccole missioncine che si era prefissato di certo non gli avrebbe fatto schifo!
    Leonhart grazie alle indicazioni presenti sulla cartina virtuale del suo smartphone si incamminò fino a raggiungere quello che a tutti gli effetti era un vero e proprio parco, sgranando gli occhi sorpresi nel vedere quanto verde fosse presente in quella zona. Iniziò a sentire un leggero peso sulla sua testa iniziando a pensare che quella sensazione fosse dovuta proprio al Jet Lag tanto che nel toccarsi la testa si accorse che invece era ben altro. Infatti uno scoiattolino aveva pensato bene di trovare rifugio fra i suoi capelli, Leon lo prese di peso con la mano destra evitando di fargli male mentre andava a posarlo sull'avambraccio sinistro.

    E tu piccolino? Mi hai preso forse per la tua casetta personale?
    Il ragazzo si rivolse con fare scherzoso all'animaletto andando ad accarezzarlo sulla schena con l'indice, l'intento di Leonhart era di far capire all'animaletto che lui in realtà non era affatto un nemico.
    Mentre continuava a coccolare l'animaletto decise di dare un'occhiata nettamente migliore a quel posto, accorgendosi ce sulla sua destra e a circa 10 metri era presenti tre ragazzetti all'incirca sui tredici anni, davanti ad una piccola serie di cespugli. Che stessero cercando un pallone? Anche perchè vedere dei ragazzini fissare senza motivo dei cespugli di certo non era la cosa più normale del mondo.

    Hei piccolino, che ne dici di tornare a casa?
    Il rosso si avvicinò ad un albero li vicino andando a posare il suo piccolo e peloso amico dandogli un leggero buffetto sulla testa, congedandosi da lui. Si diresse verso il gruppo di ragazzini intento ad aiutarli, notando come uno di essi avesse un telefono in mano.
    Il ragazzino col telefono in mano era vestito con una maglietta bianca ed un cappellino nero, mentre il suo amico indossava una maglietta blu e dei pantaloncini militari mentre l'ultimo indossava una maglietta rossa e degli occhiali da sole.

    Vi è per caso caduto il pallone nei cespugl...
    Chiese aio ragazzetti con fare gentile, pentendosi però amaramente subito di averlo fatto!
    Mamma mia che tette, questo si che è degno materiale, altro che i porno!
    Altro che le tette delle nostre compagne di classe, vorrei metterlo li in mezzo… Dopo mi passi il video vero?
    Questo è materiale di alta classe, se entriamo qui dentro possiamo approfittare della situazione!
    Certo, altri 5 minuti e poi quando torniamo a casa te lo passo! No fermo John, non fare rumore e tieni fermo le mani
    Infatti il ragazzino col capellino intimò quello con la maglia rossa di non fare eccessivo casino mentre Leonhart osservava sempre più perplesso la scena dietro di loro. Quei ragazzini stavano veramente guardando un porno li in bella vista pensando che dei cespugli rendessero la cosa meno sgamabile.
    Leon si piegò verso il ragazzino col cappellino disarmandolo del telefono attirando l'attenzione dei tre marmocchietti, il rosso però non si era accorpo che nel frattempo il dispositivo aveva salvato quella strana clip.

    Hei! Non vi hanno per caso insegnato che i porno non si guardano davanti agli occhi di tut… AH, FERMO! non ci provare.
    Il ragazzino con la maglia blu cercò di buttarsi contro Leonhart con l'intento di disarmarlo fallendo però miseramente, il rosso alzandosi completamente guardò con fare severo i tre marmocchietti. Avrebbe voluto rimproverarli ancora una volta ma dal telefono sequestrato iniziarono a partire dei strani gemiti, attirando l'attenzione del ragazzo.
    Spostando lo sguado sullo schermo Leon si rese conto di aver già visto quei cespugli ma la scena successiva lo lasciò ancora più perplesso e sensa parole.
    Infatti il filmato mostrò una ragazza dalla pelle scula vestita da training, coi capelli rossi e delle orecchie simile a quelle dei cani soddisfare i suoi bisogni fisici. Mosse il dito velocemente così che i ragazzini non se ne accorsero cancellando il video, comprendeva i loro ormoni impazziti ma per la miseria almeno non farlo in pubblico!

    Se dovete spippettarvi almeno non fatelo in luoghi pubblici. Tieni, andate a casa a fare i compiti che è meglio.
    Leonhart riconsegnò il telefono al ragazzino col cappello che insieme ai suoi amici se la diedero a gambe piuttosto in fretta, col rosso che sbuffò in modo piuttosto evidente nel constatare quanto fossero già precoci i bambini a quell'età.
    Si fermò un attimo a guardare quei cespugli, notando come fossero simili a quelli del video, che quei ragazzini avessero effettivamente beccato quella ragazza a masturbarsi li in mezzo? Naa impossibile...

    E se...?
    Si abbassò di nuovo andando ad inserire gran parte della faccia rendendo ben visibile il volto, accorgendosi che quello che avevano filmato i ragazzini erano del tutti reali! C’era effettivamente una ragazza che si stava masturbando dietro a quei cespugli col rischio di venir scoperta dalle autorità finendo in situazioni ben poco piacevoli. Leon si portò la mano sinistra sul volto facendo un enorme e plateale facepalm, prima di rivolgersi alla donna.
    Hei tu! Ti sei accorta che ti stai masturbando in un posto pubblico e dei ragazzini ti stavano filmando?
    Inutile negare come Leonhart in quel momento esordì a gamba tesa verso la donna, senza mostrare imbarazzo anzi a dirla tutta era ancora più perplesso di prima.
    Comprendeva il desiderio che poteva provare una donna ma farlo li dietro quei cespugli di certo non era una mossa intelligente. Oppure c'era qualcosa che ignorava?
     
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    Blume ignara di tutto continuava a pizzicarsi i capezzoli scoprendosi un seno per poterlo fare meglio, portandosi uno dei seni alla bocca e leccarsi da sola i suoi capezzoli rosati. Una mano continuava a ravanare dentro le sue mutandine tintillandosi la clitoride furiosamente per poi carezzarsi con le dita ed insinuarle dentro di lei. Pensava erroneamente di potersi dare un contentino che masturbandosi sarebbe stata molto meglio dopo, invece mentre continuava a toccarsi aveva la sensazione di rendersi solo più affamata di prima. Le sue dita non bastavano riuscivano solo a calmarla un pochino sul momento ma la voglia di avere un grosso cazzo fra le proprie cosce la tormentava. Si sentiva frustrata da quella sensazione, lei non voleva assolutamente cercare nessuno per soddisfarsi, non aveva bisogno di nessuno, non voleva nessuno però il suo corpo la tradiva in quel modo. Il piacere iniziò a muoversi in lei aiutandola a rilassarsi, ma quando stava per arrivare sul più bello vide improvvisamente un volto spuntare da dei cespugli che la bloccarono sul posto. Non capì se fosse una specie di allucinazine dovuta alla masturbazione, ma poco dopo si fece avanti un ragazzo che le puntò un dito contro accudandola di starsi masturbando in pubblico. Ovviamente la prima reazione di Blume fu quello di strillare per lo spavento, AAAAAAH!coprendosi immeditamente i seni con il suo top. Afferrò un sasso nelle vicinanze e fu pronta a tirarlo contro il ragazzo, ma prima di farlo alle sue orecchie arrivarono le parole "ragazzini ti stavano filmando". Agitata strinse le gambe e si portò una mano sul seno come se volesse coprirsi o almeno coprire i capezzoli che erano rimasti turgidi e si vedevano da sotto i vestiti.
    Chi? Cosa?! balbettò confusa ed agitata.
    Mi stavi spiando brutto maiale? Mi hai filmato? Come ti permetti? Blume era in totale confusione, non aveva idea di come gestirsi quella situazione ma era sicura che una gran voglia di picchiare il ragazzo si fece largo in lei, sia per l'estremo imbarazzo che per difendersi da un possibile maniaco.
    Con me caschi male, ti spacco la faccia! fece agitatissima tirandogli finalmente il sasso che aveva raccolto poco prima. Era evidente che serviva un attimo una spiegazione più calma per farle capire cosa era successo.
     
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    Fu strano per Leonhart, ma doveva dare atto alle parole parole dei ragazzini riguardo la ragazza che si stava masturbando dietro a quei cespugli, anche se farlo in pubblico di certo non era una cosa intelligente nonostante il suo corpo non fosse per niente male!
    Il seno abbondante straripava in modo irruento da quel top forse fin troppo piccolo per le sue misure, mentre fra un gemito e l'altro la ragazza si stava ancora masturbando.
    Leon era convinto che se i ragazzini fossero ancora stati li avrebbero fatto carte false pur di filmare per intero quella scena, e se il video fosse stato caricato sull'internet che avrebbe fatto la ragazza? Ridacchiò beffardamente quando la ragazza si accorse di essere effettivamente spiata cercando di inserire in modo piuttosto raffazzonato il suo straripante seno dentro a quel top. Leonhart in quel momento però fu piuttosto sorpreso nel vedere che i tratti somatici di quella ragazza ricordavano realmente quelli canini, che sotto sotto fosse un licantropo? Difficile dirlo, anche perchè se il suo sospetto si fosse rivelato vero, i guai non avrebbero tardato molto ad arrivare!

    Filmato? Spiato? Bhe si l’ultima parte si e forse non è neanche stata una cattiva idea
    Ridacchiò divertito nel rispondergli a quella domanda, come a volerla prendere in giro per quella situazione tragicomica anche se però la ragazza sembrava di non essere molto dell'idea di scherzare.
    Infatti coprendosi col braccio sinistro i suoi capezzoli ancora turgidi sotto quel top ed andò ad impugnare un sasso con la destra, Leonhart in quel momento alzò il sopracciglio piuttosto perplesso, voleva veramente minacciarlo con un sasso?

    Wo wo wo, zia calmat...
    La risposta alla sua domanda non tardò molto ad arrivare dato che la ragazza senza pensarci ulteriormente andò a tirargli quel sasso, quasi come se fosse un riflesso incondizionato la mano sinistra del rosso venne avvolto da delle strane fiamme nere.
    Il fuoco nero non solo andò a cingere la mano in una piccola sfera attorno alla mano, ma le fiamme crearono una bruciatura piuttosto evidente sul cespuglio. Leonhart nel tentativo di intercettare con un pugno quel sasso si espose fin troppo, entrando letteralmente con gran parte del busto dentro quel dannato cespuglio.
    Come un idiota Leonhart in quel momento si trovò imprigionato in un groviglio di rami e a pochi centimentri dal corpo della ragazza.

    Ma che cazzo?
    Stavo dicendo, calmati!

    Quanto effettivamente potevano essere convincenti le parole di un ragazzo imprigionato con gran parte del corpo su quel groviglio di rami, specialmente nei confronti di una ragazza che fino a pochi istanti prima si stava bellamente sgrillettando dietro a quella muraglia di verde?
    Poco e niente, ma doveva darne atto e fare i complimenti alla ragazza che aveva scelto una prigione naturale per intrattenersi.

    Non stavo spiando, o meglio si lo stavo facendo.
    Prima però che arrivassi e mi mettessi in questa posizione del cazzo. Dei ragazzini erano davanti a questi cespugli filmandoti, mentre tu ti davi molto da fare.
    Sicuramente per dei ragazzini della loro età, trovare una donna con le tue forme che si intratteneva, sicuramente era una quantità di materiale audio visivo accattivante. Ma se il video si fosse propagato sulla rete?

    Il ragazzo cercò di spiegare dal suo punto di vista quell'ambigua situazione che si venne a creare in quel momento. Capiva e comprendeva benissimo gli sbalzi ormonali dei ragazzini più giovani, ma se il video fosse veramente finito sul web che avrebbe fatto la ragazza? Avrebbe rischiato sicuramente di rovinare la sua immagine rischiando anche di diventare una fenomena del web, per i motivi sbagliati però.
    Il rosso non era sicuro che le sue argomentazioni fossero servite allo scopo ma doveva liberarsi da quella prigione, anche perchè un ramo lo stava bellamente infastidendo al testicolo destro.
    Sciolse il boltex oscuro così da rendere al 100% libera la sua mano per liberarsi da quella prigione di rami, Leon si spostò leggermente in avanti peggiorando però la situazione. Infatti Leonhart con quel vano tentativo di uscire da quei rami rischiò di travolgere quasi del tutto la ragazza, fermandosi di colpo a pochi centimetri dal suo viso.
    In quel momento il ragazzo si infilò in una situazione spinosa che però non fece altro che peggiorare ogni minuto che passava. Con Leonhart che iniziò ad auto maledirsi in modo piuttosto vigoroso, pensando che spesso e volentieri era meglio farsi gli affari propri e lasciar perdere.


    Edited by Deva - 16/5/2019, 22:24
     
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    Blume guardò esterefatta il ragazzo quando non negò che l'aveva spiata e filmata, ma non gli aveva fatto finire la frase dato che gli aveva tirato il sasso per l'indignazione. Che faccia tosta che aveva! Le diceva pure di calmarsi nonostante quello che la stava spiando fosse lui? Certo magari ciò che stava facendo lei non era del tutto una cosa normale o pudica, ma pensava di essere ben nascosta alla folla. Cosa che a quanto pare non era vera, se quel ragazzo era lì significava che non era poi così nascosta come pensava. Si vergognava da morire, il suo volto era arrossato ed era agitata. Il giovane rispose al suo piccolo attacco mostrando una prontezza di riflessi impressionante dato che creò qualcosa di oscuro fra le mani che andò ad intercettare il suo sasso e lo fece sbilanciare in avanti finendogli molto vicina. Blume si irriggidì si sentiva vulenrabile dato che era ancora seduta a terra.
    Oh! Ehi! esclamò agitata portando una mano in avanti per piazzarla contro il petto del ragazzo e spingerlo piano via, o comunque impedirgli di avvicinarsi ancora di più verso di lei. Un gesto che la destabilizzò non poco dato che l'odore del ragazzo le riempì le narici e sentì il calore del suo petto contro le sue dita. Il guaio era che essendo in calore certe cose fisiche imprimevano nel suo cervello un peso diverso. Infatti l'odore di quello sconosciuto le parse un buon odore, invitante che solleticò la sua natura ferina femminile. Dopotutto dopo essersi toccata il suo fisico sentiva un bisogno più forte di un maschio e quello che aveva troppo vicino era effettivamente un maschio. Infatti se fosse stato in una situazione normale avrebbe già dato un bel pugno al ragazzo spedendolo lontano da sé, ma quel buon odore glielo impedì, facendola esitare fin troppo. Grazie a quel difetto però lui provò a spiegare meglio la situazione. A quanto pare dei ragazzini la stavano spiando e l'avevano filmata. La notizia agitò Blume che strinse la mano sul petto del ragazzo afferrandogli la maglietta quasi come se volesse minacciarlo, ma in realtà lo guardò nel panico sempre più rossa in faccia.
    Che cosa?! E dove sono? disse agitata prima che il rosso provò a liberarsi dai rovi finendogli ancora più vicina. Blume si zittì e lo guardò di nuovo in apprensione notando i suoi bei occhi ed il suo bel viso da vicino. Guardò le sue labbra e per un momento solo le passò per il cervello la domanda se fosse stato bello baciarlo, ma un pensiero assai più urgente riuscì a farla uscire da quella vergognosa voglia e posò l'altra mano sulla faccia del ragazzo e lo spinse via sgusciando via gettandosi verso i cespugli alla ricerca dei ragazzini. Spostava le piante ma non trovò nessuno, allora si alzò in piedi e non vide nessuno nelle vicinanze. Si afferrò i capelli disperata.
    Oh merda! Non ci sono! Sarò già in rete, oddio qualcuno starà già guardando il video! era sempre più agitata, la coda le si posizionò fra le gambe in una posizione di paura ed agitazione, le orecchie si abbassarono. Si voltò poi di scatto verso il ragazzo.
    Dove sono andati? Devo prenderli prima che pubblicano su internet! se il ragazzo avesse esitato, lo avrebbe afferrato per le spalle con le mani e avrebbe iniziato a sgrullarlo per farsi rispondere.
    Come erano? devo trovarli!
     
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    La distanza fra i due era veramente vertiginosa, infatti sarebbe bastato un no nulla per far si che Leonhart si schiantasse direttamente sul corpo della ragazza. In quella posizione il rosso poteva effettivamente vedere quanto in realtà fosse carina la ragazza e soprattutto quanto fosse imbarazzata, anche perchè il suo viso stava via via diventando sempre più rosso!
    Leonhart sentì la mano calda della ragazza sul suo petto rimanendoci in un certo senso di stucco pensando a cosa volesse mai fare in quella precaria posizione?

    Oh! Ehm…. Non pensavo che la situazione subisse un drastico colpo di sfiga come questo.
    Non è che potresti darmi una mano a rialzarmi o meglio, a liberarmi?

    Chiese con fare gentile alla ragazza, fu parecchio frustrante notare il susseguirsi di sfighe incredibili non appena mise piede in quella strana situazione. Non aveva di certo un naso un naso sopraffino come lei, ma in quella posizione poteva sentire chiaramente il suo profumo femminile invadergli il naso e la mente, un aroma invitante e tremendamente femmineo giusto giusto per rendere le cose ancora più difficili.
    La canina non rispose per nulla alla sua richiesta di aiuto, anzi serrò la presa sulla maglietta e facendo perno con l'altra mano andò a liberarsi da quella posizione ambiguia. Era palpabile nell'aria il disappunto e l'agitazione da parte della ragazza nonostante tutto gran parte della colpa era da attribuire a lei stessa, una decisione sciocca e che avrebbe potuto farla pentire per il resto della sua vita.
    Leonhart cercò però in quel momento di attutire nuovamente la caduta con le sue braccia, sempre più perplesso del mancato aiuto da parte della cagnolina.

    Stavolta c’è mandato poco…. Veramente ti avrei chiesto una mano!
    Provò nuovamente ad interagire con lei, stavolta con un tono nettamente più severo, venendo ancora una volta ignorato. Era evidente che la ragazza avrebbe vopluto vendicarsi di quei bambinetti con tutte le sue forze, e per carità era un obbiettivo sacrosanto e giusto, ma non sapeva che Leonhart in qualche modo le aveva parato quelle invitanti terga.
    Anche perchè non glielo avrebbe detto nemmeno se fosse morto, insomma una bella ripicca quella del ragazzo.
    La vide avvicinarsi nuovamente a lui ma con uno sguardo che non prometteva nulla di buono, mentre l'agitazione era talmente palpabile da tagliarsi quasi con un coltello. Leon venne preso per le spalle dalla canina, che iniziò a percuoterlo in modo piuttosto evidente.

    Uhm? Hei, smettila… Se continui cos...
    In quel momento la proccupazione iniziò non solo ad invadere Leonhart ma gli si dipinse pure sul volto, se fossero stati in una posizione migliore sicuramente avrebbe tirato un cazzotto sul muso!
    Si sentì un sonoro CRACK provenire dal cespuglio e sbilanciando in modo evidente il ragazzo. Quelle percosse riuscirono a liberare finalmente il rosso da quella prigione, mentre il suo corpo andò a schiantarsi contro quello della ragazza.
    Infatti nel tentativo di attutire la caduta, non solo il suo volto andò a scontrarsi contro il prosperoso seno della canina, ma con la mano sinistra andò ad aggrapparsi al suo top tirandolo con forza.
    Il ragazzo ancora stordito cercò di alzarsi dopo quel fattaccio incredibile, nel farlo però mise la mano su qualcosa di estremamente comodo. Riaprendo gli occhi Leonhart si trovò davanti ad una scena piuttosto assurda, era finito letteralmente sopra la ragazza mentre la mano sinistra era aggrappata al seno sinistro della ragazza.
    Gli fu subito chiaro come fosse stato lui stesso in quel momento a strappare completamente il top della ragazza. Giusto perchè una sfiga non era troppa si era trovato anche fra le cosce della ragazza, il piccolo ramo che si attaccò alla cintura di Leonhart ora invece era li che premeva contro l'intimità di lei.

    SCUSA!!!!!
    Non volevo di certo finire in quella situazione...

    Era evidente che nemmeno Leonhart sapesse cosa dire in quel momento, sul suo volto si dipinse però un'espressione di disappunto palpabile mentre cercava di scusarsi con lei.
    Ti sei fatta male?
    Comunque tranquilla... il video l'ho eliminato personalmente

    Lasciò andare la presa sul seno, in quel momento voleva sincerarsi che la ragazza stesse bene, però al tempo stesso doveva ammettere che vederla in quella posizione e col top rotto fu qualcosa di paradisiaco.
     
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    Blume era troppo agitata per sentire le prime richieste di aiuto di Leonhart, difatti non fece molto caso al fatto che fosse rimasto impigliato nella vegetazione vicina. Facendo ancora meno caso al fatto che in parte era stata colpa sua. Blume non aveva nessuno al mondo da poter deludere se su internet ci fosse finito un suo video porno, tuttavia poteva diventare problematico per le sue indagini, se qualcuno la riconosceva non l'avrebbe più presa sul serio, sarebbe finita per aizzare risse e litigi per via di stupidissime battute inerenti a quel video. Doveva risolvere prima che le cose precipitassero, ecco perché scuoteva Leonhart disperata. Il crack che si sentì attirò anche l'attenzione di Blume che si accorse finalmente della posizione precaria in cui era finito il povero ragazzo. Poco dopo lui le ricadde addosso, con il volto proprio fra i suoi seni, a quel contatto mollò la presa e cercò di piegarsi indietro per sfuggire a quel contatto fin troppo intimo per i suoi gusti ma mise il piede in fallo e finì per inciampare a sua volta. Il risultato fu che cascarono entrambi, Blume finì con il sedere a terra ed avendo il peso di Leonhart addosso finì anche per battere le spalle e poi la testa contro il suolo. Sentiva anche un piccolo bruciore sulle spalle dato che li era stracciato il top facendola finire con il reggiseno in bella vista che tuttavia lasciava ben poco all'immaginazione dato che aveva una stoffa sottile e semi trasparente. Era un modello sportivo visto l'attività che stava facendo ma i suoi capezzoli erano comunque visibili. Dopo la botta Blume ci mise un attimo a riprendersi e si accorse che la mano del ragazzo stava proprio stringendo uno dei suoi seni, come se non bastasse uno dei rami le finì contro l'intimità ancora umida, la sensazione le fece scappare un mugugno eccitato. Era in calore quindi era particolarmente sensibile. Si vergognò da morire per quel suono che le era scappato e si tappò la bocca con una mano. Avrebbe dovuto guardare malissimo il ragazzo, prepararsi ad una valanga di rimproveri, invece si limitò a chiudere gli occhi forte per non cadere in chissà quali strane tentazioni per colpa della sua condizione fisica. Quando finalmente le lasciò il seno, Blume si preoccupò subito di portare la mani contro il petto del ragazzo e spingerlo via da sé, lo fece con una certa urgenza, per poi sollevarsi con le spalle e rimettersi seduta sul manto erboso. Aveva il respiro affannato, i capezzoli erano turgidi e ben visibili anche sotto la sottile stoffa. Cercò di non guardare verso il ragazzo, poi lui però le disse che poteva stare tranquilla e che aveva cancellato il video lui stesso. A quel punto si voltò verso di lui incredula.
    Davvero? chiese speranzosa.
    Non mi prendi in giro vero? Sei sicuro di aver cancellato bene? chiese sentendosi sollevata da tutto quel casino. Poco dopo cercò di sospirare si rannicchiò su se stessa infilandosi una mano fra i capelli frustrata. Guardò verso il ragazzo, diventando più che consapevole che se lui aveva cancellato il video significava che l'aveva vista mentre si masturbava. Arrossì violentemente e si coprì il volto con entrambe le mani.
    Aaah maledizione lo sapevo che non dovevo uscire di casa oggi. Non devo mai uscire di casa in queste condizioni! disse fra sé e sé.
     
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    Quel momento fu talmente assurdo che Leonhart assecondò pienamente le spinte della ragazza, spostandosi da sopra di lei per poi sedersi a qualche centimetro di distanza, mentre nella mente del rosso era ancora ben visibile la plateale figura di merda che aveva fatto strappandogli il top.
    In quel momento Leonhart si grattò la nuca con la mano piuttosto perplesso e per certi versi imbarazzato data la situazione che si venne a creare, di solito non aveva particolari problemi a parlare con qualcuno ma quella situazione aveva preso effettivamente una piega ridicola. La vide alzarsi e nel farlo Leon si accorse di quanto ancora fossero duri i capezzoli della canina, nonostante fossero coperti da un reggiseno semi trasparente.

    Bhe certo che sono sicuro ho premuto il tasto cancella, comunque ti pare possibile che i bimbetti di adesso già al età di circa tredici anni siano già così attivi? No cioè seriamente.
    Cercò di sdrammatizzare potendo una contro domanda alla ragazza, era sicuro di aver eliminato quel video dal telefono del ragazzino ma doveva anche porre rimedio al fatto di averle lacerato il top.
    Decise quindi di sfilarsi la giacca posandola sulla sterpaglia davanti alla canina, voleva essere il più gentile possibile con quell'azione nonostante sentì qualcosa di leggermente appuntito premergli contro il fianco destro mentre si sfilò quell'indumento.

    Tieni, mettiti questa… Almeno eviti di avere le tette troppo in bella vista, non che sia un problema però.
    Non sapeva se la ragazza avrebbe accettato quella sorta di richiesta di pace da parte del rosso, ma se lo avesse fatto avrebbe potuto notare quanto fosse effettivamente calda e dall'odore pungente la giacca di pelle di Leonhart. In quel momento però la canina poteva vedere pienamente com'era vestito Leon, un paio di anfibi neri accompagnati da dei jeans color blu scuro e con una t-shirt biacca e sulla parte sinistra coperta da motivetti tribali.
    Leonhart distolse lo sguardo dalla ragazza portandolo verso ciò che lo aveva appena punto, scoprendo che non era altro che un ramo ancora impigliato ancora nella sua cintura ed evidentemente la causa che lo aveva bloccato dentro quel cespuglio.

    Allora sei tu eh piccolo bastardo?
    Disse in quel momento con fare interrogativo e togliendo quel rametto di messo, tornandola a guardare in modo perplesso dopo le sue parole. Che voleva dire? Forse stava facendo riferimento alla sua condizione fisica non proprio pronta ad allenarsi?
    Che intendi? Voglio dire vederti in quella situazione però è stata una manna dal cielo, lo ammetto non solo per quei ragazzini ma anche per me, però avrei preferito una situazione diciamo più privata ahahah
    Decise di lasciarsi scorrere di dosso quell'imbarazzo punzecchiandola però in modo vistoso, nonostante ciò che disse il rosso non fu altro che la pura e genuina verità.
    Nonostante Leon trovò piuttosto stupido masturbarsi dietro a quei cespugli, doveva ammettere che vedere una bella ragazza come lei darsi da fare era di certo accattivante e nel dirglielo ridacchiò in modo piuttosto vistoso.

    Comunque anche se non è la situazione migliore per presentarsi, piacere Leonhart. E tu come ti chiami, dolce ragazza dai tratti canini?
    Leonhart in quel momento cercò di metterla a suo agio con quel modo di fare beffardo, sperò vivamente che la ragazza avesse indossato quella giacca, così che potesse nuovamente mettersi in una posizione più consona evitando di pensare che fosse letteralmente a tette quasi del tutto di fuori.
    Sperando anche che si presentasse a sua volta!
     
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    Il ragazzo si spostò di dosso, lasciandole modo di rannicchiarsi su se stessa seduta sull'erba sempre più confusa e imbarazzata. Lui le disse che aveva cancellato il video e commentò il fatto che trovava incredibile che già così piccoli i ragazzi fossero piuttosto attivi a livello "sessuale". La ragazza cercava di coprirsi con le braccia ma lui fu così gentile da prestarle la propria giacca. Blume alzò lo sguardo sulla giacca ancora un poco agitata per via di ciò che era successo e titubante allungò una mano verso di essa, accettandola.
    Grazie sei gentile. gli disse per poi portarsi la giacca addosso e chiudere la cerniera, così da coprire finalmente i suoi seni. La giacca le veniva leggermente grande sulle braccia ma stretta sul petto per via della sua taglia abbondante. Leon sembrò curioso riguardo a ciò che aveva detto e ciò che aveva appena fatto. Sembrava un ragazzo solare e molto estroverso, non si vergognava a parlare di cose intime. Era molto diretto e ciò rassicurò un poco Blume, ma allo stesso tempo la imbarazzava perché non sapeva se poi avesse chiesto troppi dettagli intimi di cui provava vergogna. Blume iniziò a chiedersi perché mai il ragazzo fosse intervenuto per aiutarla, forse sperava che lo ringraziasse in modi lascivi visto il modo in cui l'aveva trovata? Oppure voleva ricattarla in seguito dicendole che in realtà aspettano un suo segnale per pubblicare il video? Non sapeva cosa pensare, ma alla fine lui si presentò con il nome di Leonhart. Blume finalmente si decise a guardarlo negli occhi, non sembrava intenzionato a dire cose strane, anzi il suo sorriso ed il suo modo di fare sembravano volerla mettere a suo agio. Forse si stava solo facendo mille pippe mentali ed in realtà era davvero un bravo ragazzo che aveva cercato di aiutarla e magari voleva starle vicina per assicurarsi che non arrivasse qualcun'altro a darle fastidio visto il modo in cui l'aveva trovata.
    Il mio nome è Blume. gli rispose mentre si sedeva più composta al suolo con le mani poggiate a terra, le ginocchia leggermente alzate dal terreno così che potesse poggiare tutta la pianta del piede sull'erba.
    Di solito non faccio queste cose, o per lo meno non all'aperto. Ma ecco... io come vedi non sono umana e la primavera mi influenza... e insomma... spiegò arrossendo un poco e distogliendo lo sguardo.
    S-sono in calore. disse infine con un sospiro disperato.
    Durante la primavera questi impulsi sono molto forti e se non faccio qualcosa per calmarmi rischio di aggredire il primo che mi capita per accoppiarmi, ecco perchè mi ero nascosta qui, per darmi una calmata. continuò a spiegare per poi piegarsi con la schiena in avanti, poggiando la fronte contro le ginocchia ed abbracciando le proprie gambe con il resto delle braccia.
    Pensavo di poter controllarmi oggi ed invece mi sbagliavo. disse sempre più mortificata.
     
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    Sorrise vistosamente sentendosi anche piuttosto orgoglioso nel vedere la ragazza indossare finalmente la giacca, così che finalmente le sue abbondanti forme potessero trovarsi nuovamente al sicuro.
    Ma non fu proprio così, infatti il rosso tossì in modo plateale nel notare quanto la zip stesse effettivamente faticando a trattenere così tanta prosperosità iniziando a pensare che non ci avrebbe voluto molto prima che Blume si ritrovasse nuovamente con le sue grazie completamente ben esposte.

    Il piacere è mio Blume.... Si lo avevo capito che non eri umana al 100% ma che intendi dire con l'essere in calore?
    Leonhart in quel momento pensò di aver capito effettivamente male anche perchè non seppe darsi una spiegazione efficace a ciò che disse Blume, tanto che iniziò a pensare che la testata contro il seno della canina lo avesse tramortito più del dovuto.
    Ma alla fine dei conti che intendeva con l'essere in calore? Forse il corpo della ragazza funzionava proprio come quello di un animale domestico oppure c'era qualcosa che Leon non riusciva a carpire profondamente. Gli dispiacque sentire Blume in quello stato, stando alle parole della ragazza quella situazione doveva essere veramente tanto di cacca, infatti il ragazzo cercò di avvicinarsi nuovamente a lei mettendole una mano sulla spalla.

    Hei hei cucciona, non è colpa tua se sei finita in una situazione del genere.
    Provò in qualche modo a rincuorarla nonostante quella situazione difficile e surreale iniziò a far credere a Leonhart che forse il problema della ragazza era 100% vero.
    Credo di non essere mai piombato in una situazione del genere, ma come bisognerebbe agire a riguardo?
    A pensarci meglio per il rosso quella era la prima volta in assoluto che si trovava in una situazione simile e naturalmente non aveva la minima idea di come reagire, anche perchè le donne normali di certo non avevano problemi simili. Spostò la mano dalla spalla al capo di Blume, massaggiandole delicatamente la chioma rossa. Iniziando a pensare che forse ci doveva comunque essere un modo per aggirare quel problema che stava affliggendo la ragazza.
    Blume forse è meglio che ci leviamo dalle balle, stando qui dietro rischiamo di farci sgamare... E tu hai bisogno di cambiarti la parte superiore del corpo.
    Non sò quanto la mia giacca riesca a trattenere dentro il tuo seno.

    Infatti non solo in quel momento erano nascosti dietro a quella piccola pigione di rovi ma se li avessero anche scoperti era conscio che la legge gliela avrebbe fatta pagare molto cara, senza contare che la giacca sembrava essere sempre di più al limite.
    Non sono molto pratico di New Vega, quindi conosci per caso un posto migliore di questo?
    Non conosceva molto New Vegas e soprattutto se Blume voleva essere in qualche modo aiutata dal rosso dovevano levare le tende, anche perchè facendolo il ragazzo avrebbe potuto chiedere alla ragazza un frappè come moneta di scambio per averla aiutata!
     
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    Leonhart era davvero gentile e premuroso. Cercò di consolarla dicendole che non era colpa sua dopotutto, anche se non sembrò capire realmente il problema che aveva preso alla sprovvista Blume. Stranamente il tocco sulla spalla non le diede fastidio ma quando le chiese altre spiegazioni Blume arrossì per poi guardare un punto vuoto davanti a lei.
    Sono in calore, mi succede la stessa cosa che succede ai cagnolini, agli animali. Mi viene un forte impulso di fare sesso. spiegò con la voce ancora mortificata.
    Voi umani normali non avete questo tipo di problemi, ma per me è davvero una seccatura perché diventa un chiodo fisso, non riesco a fare le cose normalmente, se non mi sfogo, se non faccio sesso questo bisogno peggiora sempre di più. E' come se mi inibisse sempre di più la mia ragione, se ignoro questo bisogno fisioligico divento sempre più simile ad una belva. Divento aggressiva, e sarei capace di stuprare qualcuno. Ho provato a soddisfarmi da sola, ma non mi è passato. spiegò tutto in un fiato con il viso triste. Per Blume quello era un serio problema e da quando aveva perso la sua verginità il problema si era aggravato. La domanda di Leonharti quindi sembrò più che spontena nel chiederle cosa dovesse fare per risolvere il problema. Inizialmente volle ignorare quella domanda, le sembrava imbarazzante doverglielo dire ad alta voce. Seguì però l'invito di Leonhart ad alzarsi in piedi e togliersi da quella zona. Annuì per poi spostarsi e andare verso il viale vicino così da poter uscire dalla riserva.
    Beh, ci sono un sacco di locali qui vicino. Però non mi sembra giusto rubarti la giacca. Se andiamo a casa mia mi cambio e ti restituisco la giacca. gli disse per poi incamminarsi per le strade.
    Devo fare sesso. Per risolvere il problema è l'unico modo. affermò sospirando disperata. A quel punto sollevò lo sguardo verso di lui imbarazzata, si strinse con le braccia attorno al corpo. Lei era una femmina in calore e lui era un bel ragazzo dolce e gentile. Poteva sembrare la cosa più naturale del mondo ma l'aveva già aiutata con il video cancellandolo dal cellulare dei ragazzini. Come poteva chiedergli anche di aiutarla a soddisfare quel tipo di problema? Non sapeva nemmeno se potesse piacere a lui. Insomma era assurdo che una sconosciuta chiedesse ad un'altro perfetto sconosciuto di fare sesso, così su due piedi. Non ci riuscì, le sembrava troppo imbarazzante, troppo invadente così abbassò di nuovo lo sguardo fissando la strada davanti a sé per non cadere in tentazione.
     
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    Leonhart alzò il sopracciglio destro sempre più perplesso dalle parole della ragazza, era innegabile come il problema che stesse affliggendo ora Blume era bello grosso e da non sottovalutare, tanto che che lo aiutò a capire meglio il perchè si fosse cacciata in quella situazione nascondendosi dietro a quei cespugli.
    Sicuramente per un comune umano come il rosso era difficile da capire e comprendere quanto effettivamente fosse per certi versi limitante la situazione della canina. Tanto che Leonhart immaginò anche quanto potesse essere difficile stare a contatto con l'esterno e soprattutto stare a contatto invece col sesso maschile. Una bella mazzata nei denti senz'altro.

    Non serve mortificarsi Blume, è la tua natura e non puoi fartene una colpa eccessiva dai....
    In quel momento cercò di essere il più comprensivo possibile, specialmente notando l'espressione mortificata di Blume, ma alla fine che colpa ne aveva la ragazza? Di certo nessuna, anche perchè quella era una cosa che forse solo col tempo la canina avrebbe imparato a controllare o almeno a volgere a proprio vantaggio.
    Va bene Blume, fai strada. Come ti ho detto non essendo molto pratico una guida fa sempre bene no?
    Stavolta chiese con fare ironico alla canina, in fin dei conti a Leonhart sembrava proprio che Blume fosse alla fine dei conti una brava ragazza ed era oltremodo sicuro che avrebbe sicuramente trovato un compagno per sfogare il suo problema. Una volta alzati il rosso seguì la ragazza fino all'esterno della riserva, notando nel frattempo quanta bella vegetazione vi fosse in quel posto.
    Di certo doveva darne atto, l'America non era poi così male come posto anche se in quel frangente sul volto del rosso si dipinse un'espressione curiosa del scoprire dove abitasse effettivamente Blume.

    Potrei aiutarti io! Una sorta di scambio per averti prestato la giacca, che dici? Ahahaha
    Leonhart la punzecchiò dritto per dritto e senza ripensamenti, ridacchiando però sotto i baffi nel farlo. Doveva ammettere che vista da un'altro punto di vista quella situazione era tremendamente esilarante nonostante però non gli sarebbe dispiaciuto affatto approfondire al meglio la conoscenza del problema che affliggeva Blume. Leonhart non si fece eccessivi problemi in quel momento curioso di scoprire come avrebbe reagito Blume.
    A proposito dei locali di prima, non mi dispiacerebbe sorseggiare qualcosa di freddo sai?
    Ma a parte questo, quando si manifesta questa tua voglia di accoppiarsi? Voglio dire, va a periodi immagino?

    Voleva capirne di più di come funzionasse quello strano e strambo stato fisico e mentale che affliggeva Blume, sperando che la ragazza risolvesse quel suo piccolo rebus una volta per tutte.
     
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    Leonhart cercò di consolarla, di dirle che infondo non era colpa sua se soffriva certi problemi e non aveva tutti i torti, ma per Blume era parecchio fastidioso ritrovarsi con pulsioni così forti da farle perdere il controllo. E se poi rimaneva seriamente incinta come avrebbe fatto a proseguire i suoi piani di vendetta? No forse avrebbe abbortito soprattutto se si trattava di un figlio fatto con un tizio incontrato per caso quando appunto era in calore. Cercò di non stare troppo vicino al ragazzo mentre camminavano per paura di diventare improvvisamente aggressiva, sentiva il suo odore per via della giacca che indossava e si sentiva sempre più strana. Era ancora fradicia fra le cosce dato che non aveva avuto modo di ripulirsi per bene ed ogni passo che faceva le ricordava quanto si sentisse insoddisfatta. Mentre camminavano ad un certo punto Leonhart si propose di aiutarla, lo fece in modo così candido e genuino che pensò che la stesse prendendo in giro. Si voltò a guardarlo arrossendo vistosamente, poi abbassò lo sguardo e le orecchie guardando in un punto vuoto. In effetti Leonhart era un ragazzo molto carino, sarebbe stato decisamente meglio farsi aiutare da lui che da un maniaco qualsiasi che poteva incontrare per caso.
    I-io no so se... è il caso. Io ecco... dai non prendermi in giro è un problema serio. fece un pochino indispettita.
    E' un problema che si presenta spesso, non ho capito bene se coincide con l'arrivo del ciclo, ma quando arriva la primavera i miei istinti diventano molto più forti del normale. Se tu adesso provassi a toccarmi. Io ecco, mi ecciterei tantissimo. Potrei aggredirti per fare sesso, e non voglio farti del male. Quindi... se vuoi aiutarmi devi andare fino in fondo o potrei perdere il controllo. gli disse rallentando il passo fino a fermarsi davanti a quello che sembrava un condominio di un quartiere modesto.
    Eccoci, casa mia è qui. disse avvicinandosi al portone. Aprì la porta e si voltò verso Leonhart non sapendo ancora cosa avesse deciso di fare.
    Puoi entrare in casa se vuoi, così ti do la giacca. Altrimenti se mi aspetti un attimo mi cambio e riscendo con la giacca. gli disse aspettando di vedere cosa avrebbe scelto.
     
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    Sogghignò divertito nel vederla reagire in quel modo, una reazione piuttosto imbarazzata da parte di Blume che forse per quell'attimo nemmeno lei sapeva dove andare a parole. Nonostante a Leon però non sarebbe affatto dispiaciuto intrattenersi con la ragazza in quella divertente pratica, però cercò di scacciare quei pensieri facendo attenzione al discorso di Blume.
    Ascoltando quelle parole il ragazzo andò a grattarsi il mento con la mano destra, perplesso.

    Uhm...
    Ancora pensieroso dopo il discorso di Blume, come se stesse in qualche modo metabolizzando ciò che disse la ragazza. Ciò che affliggeva la canina durante questi periodi era effettivamente una palla al piena, con Leon conscio che la situazione per lei fosse peggiorata quando lui le cadde addosso.
    Alzò però il sopracciglio destro nel sentire quella sorta di minaccia velata lanciata da Blume.

    Tesorino, mi stai forse minacciando?
    Non smise mai di guardarla un po' male ma comunque mantenendo un tono serio, era curioso di constatare fino a dove si sarebbe spinta la ragazza. Ma Leonhart non riuscì a mantenere attiva quella recita fasulla ancora per molto, esplodendo con una grossa e grassa risata.
    Ahahahahah! Ti stavo prendendo in giro, comunque potresti provarci a farlo. Credo riuscirei a reggere l'urto!
    Disse con un tono squillante che probabilmente Blume non aveva ancora avuto il piacere di constatare, di certo non si sarebbe fatto problemi a reagire ad un assalto da parte della canina, con i giusti modi ovviamente.
    Finalmente dopo una lunga camminata per i dintorni di New Vegas arrivarono entrambi a quella che si poteva considerare a tutti gli effetti la dimora di Blume. Notando con piacere però che in fin dei conti la ragazza sembrava vivere in un condominio per nulla male!

    Certamente entro!
    Anche perchè non mi dispiacerebbe bere qualcosa di fresco.... Ah Blume, attenta a toglierti la giacca e a non rompere la zip!

    Si mostrò irriverente e sfacciato in quel momento il rosso, facendogli non solo l'occhiolino ma pure la linguaccia come un bambino pestifero.
    Avrebbe ancora una volta raggiunto Blume arrivando quasi sul ciglio della porta, lasciando che ancora una volta fosse naturalmente la canina a fare gli obblighi di casa. Un Leonhart sempre più curioso e smanioso di scoprire dove effettivamente era situato l'appartamento della ragazza.
     
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    Leonhart era un ragazzo simpatico e vivace. Sembrava estroverso e di buona compagnia, non si imbarazzava a parlare di sesso come invece succedeva a lei e la ragazza si ritrovò ad invidiare questa sua particolarità.
    Ma no non è una minaccia, sono preoccupata. disse sincera. Leonhart era carino e se i suoi ormoni prendevano il sopravvento rischiava davvero di saltargli addosso per stuprarlo. Certo magari lui non sarebbe stato così dispiaciuto, ma a Blume non piaceva quando i suoi istinti prevalevano sulla ragione. Arrossì poi vistosamente quando Leonhart la invitò a provarci a stuprarlo facendole capire che era robusto e avrebbe retto volentieri un paio di botte. Che tipo: come faceva a parlare in modo così naturale di cose imbarazzanti come quella?
    Il ragazzo scelse di seguirla in casa dove senza tanti complimenti le chiese anche di offrirgli da bere. Blume ridacchiò divertita scuotendo leggermente la testa. Aprì la porta e guidò il ragazzo per le scale del condominio fino ad arrivare davanti alla porta del suo appartamento. Era un bilocale modesto. C'era una camera da letto, un bagno, ed un salone dove vi era anche l'angolo cottura. Blume invitò il ragazzo ad accomodarsi ed una volta dentro si tolse la giacca. Si diresse verso il frigorifero e prese del thè freddo portando anche due bicchieri su un piccolo tavolino.
    Non ho spesso degli ospiti, spero che ti piaccia il thè freddo, non ho altro purtroppo. affermò servendo poi da bere. Prese i due bicchieri e ne porse uno al ragazzo, bevendo dal suo, guardando di sottecchi il ragazzo. Bevve tutto in un fiato poi sospirando decise di farsi avanti.
    Senti ma prima dicevi sul serio o scherzavi quando dicevi che saresti stato disposto ad aiutarmi con il mio problemino? gli chiese giocherellando nervosamente con le dita sul bicchiere. Si sentiva così strana a chiederlo in modo così diretto. Di solito le capitava di flirtare e di passare una serata interessante, invece si era ritrovata a chiedere ad un perfetto sconosciuto se gli andava di sedare il suo bisogno fisiolgico. Posò il bicchiere sul tavolino della cucina e provò ad avvicinarsi a lui, se non si fosse allontanato avrebbe portato le mani sulle spalle del ragazzo carezzandole per poi scivolare con esse sul petto di lui. Si sentiva parecchio imbarazzata, ma non ce la faceva più. Era umida di umori per via della masturbazione interrotta, sentiva il suo odore di maschio riempirle le narici e non riusciva a smettere di pensare al sesso. Si vergognava e per quel motivo teneva la testa abbassata fissando la stampa sulla maglietta del ragazzo senza nemmeno vederla veramente. Le sue orecchie erano abbassate e la coda era ferma dietro di lei.
    Ci ho provato a farlo da sola, ho provato anche con oggetti, ma non funziona... continuo ad avere voglia. se non si fosse allontanato si sarebbe avvicinata ancora di più a lui fino a posare i suoi seni contro il suo petto.
    Lo so che sembra assurdo, che ci conosciamo appena, quindi ti prego se non vuoi vai via, perché inizio a sentirmi sempre più strana. sussurrò mentre le orecchie si alzavano e sentiva chiaramente la voglia di baciarlo, difatti sollevò poco poco lo sguardo per fissare le labbra di Leonharti iniziando a desiderarle ardentemente. Cosa avrebbe fatto Leonhart? L'avrebbe respinta scappando oppure avrebbe deciso di aiutarla?
     
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