Titolo: L’uovo
Autore: Reoplano – maggio 2014
Tipologia: One shot
Rating: per tutti
Genere: Comico
Personaggi: Severus Piton, l’uovo
Pairing: Nessuno
Epoca: HP 1° anno
Avvertimenti: AU
Riassunto: Una dimenticanza, un uovo! Una tragedia: la vita continua.
Nota: Storia scritta per l’iniziativa “A tavola con Severus” nell’ambito della Severus House Cup del Forum “Il Calderone di Severus”.
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
Parole totali 823
L’uovo
- Un uovo! Mi è rimasto un solo, misero uovo!
Severus Piton pronuncia queste parole mentre con ambo le mani tiene aperte le ante della sua dispensa.
Ed eccolo là, il misero uovo, solitaria piccola collina che si erge al centro dello scaffale desolatamente piatto. Un uovo nemmeno tanto grande, un comune uovo di gallina come ce ne sono tanti.
La mano destra di Piton abbandona l'anta per raccogliere l'uovo. Lo rigira tra le dita, stando ben attento a non lasciarlo cadere, senza imprimere troppa forza, dopotutto un uovo è fragile, e questo uovo è tutto ciò di cui dispone per fare colazione.
La colazione, il breakfast inglese, è considerato nei paesi anglosassoni il pasto più importante della giornata; normalmente si tratta di consumare una serie di piatti che vanno dalle uova fritte, con o senza pancetta, servite con pane nero, al pudding. Il tutto accompagnato con caffè o te, a seconda dei gusti. L'idea è che dopo aver mangiato per benino, si possa affrontare meglio una dura giornata di lavoro.
Tutto questo Severus Piton lo sa benissimo, e sa anche che se mangiasse tutta quella roba sarebbe ben presto preda di quella che lui ama definire, non senza una discreta dose di autoironia, “pitonite”: ovvero uno stato di sonnolenza dovuta alla digestione che gli renderebbe difficoltosa almeno metà della mattinata. Ecco perché generalmente la sua colazione si basa su di una tazza di caffè, meglio se espresso, forte e nero, con la giusta dose di zucchero, bevuto mangiando un poco di pane e marmellata, molto poco, e occasionalmente dopo aver mordicchiato qualche frutto. Insomma, una colazione leggera, adatta al suo ruolo di insegnante che richiede zuccheri per mantenere sveglio il cervello e cose facilmente digeribili per evitare la “pitonite”. Se poi riesce a fare tutto questo con indosso la sua vestaglia preferita (quella nera) mentre sta seduto nella sua poltrona preferita (quella nera) guardando fuori dalla finestra le nuvole (nere, il tempo a Hogwarts è quello che è) passare nel cielo, la colazione rasenta la perfezione.
Ma oggi nella sua dispensa non si vedono né pane né marmellata, nemmeno il caffè: l'unica cosa presente è un uovo, anzi, l'uovo!
- Come ho fatto a dimenticarmi di rifornire la credenza? - borbotta il nostro tra sé e sé.
- Eppure lo sapevo che gli elfi domestici di Hogwarts oggi non ci sono, è l'unico giorno dell'anno che si prendono di riposo.
Dove vadano gli elfi domestici in questa giornata non si sa, e tutti quelli che hanno cercato di seguirli o di carpire il loro segreto si sono ritrovati con uno strano buco di memoria, come se un giorno della loro vita non fosse mai trascorso. Si fanno illazioni di ogni genere su questa giornata, dalle più lecite ad altre davvero sconvenienti. Piton ha notato che Silente sorride sotto i baffi (e la barba) quando sente queste domande poste ad alta o bassa voce, avvalorando l'ipotesi che lui (Silente) conosca la verità, ma se la tenga per sé.
Severus Piton guarda di nuovo, l'uovo, e di certo l'uovo guarderebbe Severus Piton se avesse gli occhi, per cui non è del tutto errato dire che i due si fissano per un po' di tempo.
- Di certo non posso aspettare che ti trasformi in un pollo...
E' incredibile il numero di piatti che si possono cucinare con un uovo, dal semplice uovo sodo o alla coque alla frittata, dall'uovo strapazzato a quello al tegamino, oppure semplicemente crudo, praticando due piccoli fori, uno per parte, sul lato lungo dell'uovo e suggendolo con forza o, perché no, l'uovo sbattuto che ha allietato l'infanzia di molti di noi. E questo senza aggiungere altri particolari ingredienti solo, all'occorrenza, un poco di burro, sale o zucchero.
Un uovo può essere cucinato proficuamente con una quantità incredibile di ingredienti, dai formaggi a svariati tipi di verdure, carne, salumi e questo per rimanere nel”salato”, perché passando ai dolci si arriverebbe ad un numero di ricette che definire elevato è riduttivo.
'Ho visto degli asparagi selvatici qui vicino' pensa Severus Piton, scartando poi l'idea di uscire in pigiama, il suo preferito (quello nero), all'aperto, con il rischio di incontrare qualche studente e perdere qualcosa in dignità, una cosa inammissibile per lui.
Mentre Severus Piton si domanda come può risolvere a suo favore quella che ormai è diventata una sfida tra lui e l'uovo, l'uovo sceglie per lui e, dopo una caduta di circa un metro, si spiaccica sul pavimento: frittata è fatta!
Severus Piton guarda l'uovo, anche quella parte che per effetto dello spiaccicamento gli ha leggermente sporcato le pantofole, le sue preferite (quelle nere), guarda la sua mano, che lasciando scivolare l'uovo si è resa inconsapevole attrice di un dramma ormai concluso, guarda di nuovo la dispensa, vuota come non mai. Dopo un rispettoso minuto di silenzio Severus Piton alza le spalle e dice a se stesso:
- Oh beh, mi vesto e vado a fare colazione in Sala Grande.
