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samurai_girl+4
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SPOILER (clicca per visualizzare)h provato di nuovo a usare il punto di vista di un maschio, cercando quindi di immedesimarmi nei suoi pensieri e nel suo linguaggio. Non so se ci sono riuscita, a volte mi sembra molto più "maschiaccio" la Carlotta di "18 anni e schiava"
Altra cosa: ho iniziato a scirvere il racconto ieri sera e l'ho concluso stamattina sull'autobus, mi sono fatta venire la nause a forza di scrivere al telefono in movimento, quindi siate buoni e perdonate gli errori (ho cambiato il tempo verbale spesso, è una scelta voluta per dare l'impressione del linguaggio parlato più che di uno scritto).
I "like" you!
La nostra relazione è iniziata così: lei mette qualche "mi piace" ad alcune mio foto su facebook, io restituisco la cortesia, poi la richiesta di amicizia, qualche messaggio e...eccoci qui. Lei è a gattoni sul suo letto, stringe tra le mani il cuscino. Io sono dietro di lei e la penetro con foga, stringo tra le mani le sue natiche.
Lei si chiama Astrid, 31 anni, sposata. Io mi chiamo Nicola, 20 anni e sono il suo amante.
Ma facciamo un passo indietro, ve la farò breve anche se breve non è stata. Diversi mesi sono passati per arrivare dal nostro primo contatto online… al mio cazzo dentro di lei.
Io sono un appassionato di alpinismo, quasi tutte le domeniche vado in montagna: arrampicate, sci, ghiacciaio, a seconda delle stagioni. Immancabilmente le foto delle mie escursioni finiscono su facebook. Un giorno noto che tra i vari "like" ce n'è uno di una persona che non ho tra gli "amici". Oltre a questo mi attira il suo nome insolito: Astrid. Clicco e mi trovo davanti la foto profilo di una bella ragazza dai capelli castano scuro, grandi occhi azzurri e un sorriso radioso. Non posso accedere alle informazioni ma a qualche altra foto si. Difficile darle un'età, in alcune immagini sembra una ragazzina di 16 anni, in altre dimostra almeno qualche anno più di me. Così facendo scopro che anche lei ama la montagna e, più per cortesia che per altro, lascio anch'io qualche "mi piace". La cosa si ripete di settimana in settimana: lei alza il pollice alle foto delle mie uscite, io faccio altrettanto, tutto qui. Poi un giorno, scorrendo il suo profilo annoiato davanti al pc, trovo una foto delle sue vacanze estive. Si vede lei che, in bikini, esce dall'acqua del mare e sorride al fotografo sulla spiaggia. Una foto normale, per nulla maliziosa, resto però colpito dal suo fisico, che posso vedere bene per la prima volta. Non sarà alta più di 1.60, senza un filo di grasso addosso, eppure ha un seno particolarmente prosperoso per essere così minuta...ci penso qualche istante poi mi dico "massì, chi se ne frega!" e lascio il "like". Qualche ora dopo ricevo un messaggio privato: "piace anche a te il mare della Grecia? ". L'allusione è evidente, sto al gioco e iniziamo una piacevole conversazione che passa subito al tema "montagna". Da li scatta la richiesta di amicizia che mi permette di scoprire molte cose:
1. Ha 31 anni...altro che 16!
2. Lavora in un ufficio comunale della mia città.
3. È sposata.
Le cose andarono avanti così per un po', "like" e qualche messaggio a tema montagna finché un giorno lei non mi chiese consigli dettagliati su una mia escursione che vuole ripetere. Dopo alcuni messaggi io la butto li: "perché non ne parliamo di persona mentre ci beviamo un caffè?". Mettiamo in chiaro le cose, mentirei se non dicessi che provavo attrazione per lei, ma nulla di più dell'interesse che un ragazzo può provare per una bella ragazza con interessi in comune, non volevo provarci davvero! Eppure lei risponde in modo evasivo, sembra imbarazzata, io non insisto e la cosa finisce li. Qualche settimana dopo però è lei a scrivermi di nuovo un sabato sera. Si lamenta che il marito e via e l'amica con cui doveva fare un giro in montagna il giorno seguente le ha appena dato buca. Di andare da sola non se la sente ma sta male all'idea di sprecare una bellissima giornata. È una proposta? Io decido di sì, disdico i miei impegni e mi offro di accompagnarla. Inizialmente lei rifiuta ma capisco che è solo per cortesia, dopo pochi messaggi è fatta, appuntamento sotto casa sua domani mattina alle 6.30.
Ho già usato la "scusa" di un giro in montagna per provarci con una ragazza, ma questa volta è diverso, quella mattina mi ritrovo a chiedermi spesso quali sono le mie reali intenzioni. Voglio davvero provarci con una che nemmeno conosco, che ha 11 anni più di me ed è pure sposata? La mia è solo curiosità di vedere cosa succede? Non lo so, quindi senza scopi specifici, se non quello di godermi la giornata in montagna, vado al nostro appuntamento. Lei è davvero bella e l'abbigliamento tecnico le dona: magliette e pantaloni attillati mettono in mostra il suo seno formoso e un sederino perfetto, rotondo e non troppo magro nonostante lei sia davvero un perso piuma. Le conferme arrivano anche per quanto riguarda il suo carattere, allegro, spontaneo e solare, entriamo subito in confidenza, non sembra sia il nostro primo incontro reale. L'escursione è tranquilla e piacevole, lei si muove bene e si vede che è allenata. Quando mi ritrovo a camminarle dietro i miei occhi non si staccano dal suo culetto, sono stato con diverse ragazze della mia età, tutte carine e in forma, ma il sedere di questa 30enne non ha nulla da invidiare a quelli delle 20enni...anzi! Camminiamo, ridiamo, scherziamo e in un attimo la giornata è finita e ci ritroviamo, stanchi e sudati, in auto di nuovo sotto casa sua.
“Beh, ciao, e grazie della bella giornata!”. Sarebbe potuto finire tutto così, con queste sue parole, però lei si sporge dal sedile verso di me, i classici due baci sulle guance come saluto. Tutto è durato qualche frazione di secondo ma io l’ho vissuto come al rallentatore, le nostre teste che si avvicinano come hanno fatto migliaia di volte con amici e parenti, quando stiamo per toccarci però entrambi rallentiamo, vedo che lei ha gli occhi chiusi, il suo volto è fermo, non palesemente scostato di lato per porgere la guancia. Per me è molto facile, basta variare di qualche grado la rotazione della mia testa, impercettibili movimenti di collo e schiena e…le nostre labbra si toccano. Forse non se lo aspettava, o forse si, in ogni caso è pronta: le nostre labbra si muovono, poi si schiudono, entrano in scena le lingue che fanno la reciproca conoscenza con movimenti piccoli e lenti, che piano piano diventano sempre più intensi.
Ecco, lo so, avevo promesso una introduzione breve, ma meno di così non potevo raccontare. Ora siamo sul suo letto, siamo saliti in casa quasi di corsa, senza dire nulla, ci siamo strappati di dosso i vestiti tecnici che ora sono abbandonati un po’ nell’atrio e un po’ nel salotto, solo l’intimo è arrivato fino alla camera da letto. Quando mi ha abbassato gli slip ha pronunciato un sincero “Oh cazzo!”, non per vantarmi ma sono abbastanza dotato, nulla di disumano, ma evidentemente per lei era una novità. Con una mano mi accarezzava i testicoli mentre con l’altra percorreva la mia asta dalla base fino al punto in cui le sue labbra abbracciavano la mia cappella. Era un lavoretto ben fatto ma la foga mi ha travolto, lo spinta con la schiena sul materasso e ho baciato il suo seno come se volessi divorarlo. Ero stato con ragazze sicuramente più tettone di lei, ma nessuna univa un seno florido a un torace stretto e un ventre perfettamente piatto, l’ho percorso tutto con i miei baci fino ad arrivare alla sua intimità. L’ho fatta urlare, in questo sono bravo, e quando non ne poteva più sono entrato in lei così, senza preservativo e senza il minimo problema. Dopo un po’ baciare le sue labbra, il suo collo e il suo seno non mi bastò più, sono sgusciato fuori, l’ho fatta girare e finalmente mi sono trovato davanti quel capolavoro del suo culo.
Ed eccoci finalmente al punto di partenza, lei stringe il cuscino, io le sue natiche, lei geme e io voglio dire qualcosa, voglio provocarla ma non voglio rischiare di essere troppo volgare.
“Sai, è tutto il giorno che, appena posso, ti guardo il culo e sogno di toccarlo.”
Lei prende fiato e risponde con lo stesso tono.
“Sai, è tutto il giorno che, appena posso, penso al tuo cazzo dentro di me.”
Non mi aspettavo una risposta così, lei scopa con passione, ma anche con dolcezza, si capisce che non è una ragazzina alle prime armi come certe mei partner del passato, ma è anche molto meno smaliziata e “porca” di certe minorenni con cui sono stato.
Continuo a spingere e non parliamo più, comunichiamo sono con gemiti e con i movimenti del corpo. Lei viene, e quando riprende fiato dice solo “vieni dentro”. Io ubbidisco e sento il mio seme schizzare libero dentro di lei, mi lascio scappare dei versi gutturali, da orco, e quando estraggo il cazzo un rivolo di sperma lo segue scivolandole lungo le cosce. Per qualche minuto restiamo così, stesi sul suo letto matrimoniale, poi lei guarda la sveglia.
“Cazzo, eh meglio che vai via ora…sai…mio marito…”
È rossa in viso, imbarazzata, tenera, ora sembra di nuovo una 16enne. Le chiudo la bocca con un bacio.
“Si certo, scappo subito…ma chiamami Nicola..non Cazzo!”.
Ride, in un attimo sono rivestito e sono alla porta, lei è dietro di me, si copre con una coperta. Ci salutiamo, sta per chiudermi la porta alle spalle quando la sento dire:
“Mi piacerebbe andare ancora in montagna con te…”
Non ho il tempo di girarmi, riesco solo a dire:
“Mi piace!”.. -
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Un'altro bel racconto, mi piace 
. Il fatto che ci sia di mezzo facebook gli dà un certo realismo che apprezzo.
Ora ci starebbero bene dei capitoli in cui si approfondisce il loro rapporto. -
samurai_girl .
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ne ho già in mente uno, a breve lo scriverò 
grazie dei complimenti. -
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Che tenere le battute finali!
Racconto molto carino!. -
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Bel racconto davvero, mi piace un sacco.
Secondo me hai colto in pieno il punto di vista maschile rapportato a quella età, il giusto mix tra desiderio e sentimenti.
Bel lavoro.. -
samurai_girl+1 .
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Bel racconto davvero, mi piace un sacco.
Secondo me hai colto in pieno il punto di vista maschile rapportato a quella età, il giusto mix tra desiderio e sentimenti.
Bel lavoro.
grazie, il tuo giudizio mi fa molto piacere!. -
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Vive la mort, vive la guerre, vive le sacré mercenaire
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Bel racconto, fluido nella lettura. . -
samurai_girl .
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grazie
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