Piedini Viaggiatori, 1999

Sono sempre stato come vi ho più volte detto un amante dei piedini, questa passione nata fin da piccolo l'ho "sfogata" con i piedini delle cugine e dal 1999 in poi con le mie ragazze fino ad oggi, facendo incontri pay solo dal 2008 in poi.

quindi per farla breve dalla metà degli anni 90 alla fine del millennio tranne qualche fugace leccatina a piedini conosciuti non ho mai praticato e cos' è stato anche in questa situazione che mi si è prospettata in una notte di primavera (se non ricordo male) del 1999 quando ero ancora single...

Già allora lavoravo in Piemonte ma non nell'attuale località e durante il rientro da un permesso decido per non perdere una giornata di viaggio, di farlo di notte con un treno che copriva la tratta Pisa Torino...(in abbondanti 4 lunghe ore)

Allora un adoro 20 enne abbastanza timido ed impacciato si ritrovò nella seguente situazione:

Salito a Pisa già assonnato alle 2 di notte, il viaggio avvenne su in Intercity notte (treni sui quali devi stare con 4 occhi aperti), ci gira di tutto dai ladri, a maniaci e il riposo è l'ultimo dei tuoi pensieri.

Ero in uno scompartimento da 6 posti e misi il selettore sulla modalità "luce notturna" che faceva si, che ci fosse una leggera luce che fa vedere poco più di una penombra.

Tirai le tendine e solo soletto partivo lasciando alle spalle i piacevoli giorni passati con gli amici ed i familiari a Firenze.

Arrivati a La Spezia sentii aprire la porta del mio scompartimento, balzai come un grillo ed una ragazza mi chiese se fosse libero e poteva accomodarsi.

Le dissi che avrebbe potuto certamente accomodarsi. Erano le 3 e la ragazza sembrava stanchissima (tra me e me pensai dato il suo abbigliamento succinto e provocante che fosse una OTR).

Questo pensiero fu ulteriormente confermato pochi minuti dopo, quando sfilando dalla sua testa una parrucca sul rossiccio, liberò dei lunghi capelli biondi, e si mise appoggiata al poggia testa per riposare....

Sinceramente si vedeva molto poco, si intuiva comunque che fosse una bella ragazza (non una figa assurda) che calzava un paio di decolté nere senza calze....

continua

Si intenda poteva anche essere una ballerina di lap dance o semplicemene una ragazza che era uscita da una festa, ma la parrucca un trucco vistoso e altri particolari facevano pensare a ben altro.
Con questo nessun problema anzi avevo una compagna di viaggio per qualche ora.

Ad un certo punto accavallò le gambe e cominciò a fare con le decolté scoprendo la parte del tallone, io le ero di fronte e facevo il vago guardando quella scena aspettando che la scarpa si sfilasse.

Si lasciò sfuggire che era stata in piedi molte ore e che aveva i piedi gonfi così mi chiese se poteva metterli distesi sul sedile accanto al mio.

A tale richiesta mi diventò subito barzotto, pregustando nel mio immaginario gli sviluppi che potevano seguire.

Mise un giornale sul sedile davanti a lei e distese i piedi (ad occhio un 38-39) scalzandoli dalle decolté.

Smalto nero, dita segnate (o meglio arrossate) dalla costrizione delle scarpe, ma la cosa che ancora oggi mi rimane impressa, l'odore... una puzza tremenda che invase lo scompartimento una sorta di camera a gas.
Le piante erano sporche tinte di scuro probabilmente il colore della soletta interna col sudore aveva tinto i suoi piedi....

Credetemi ero eccitato per avere 2 piedi non male accanto, ma un po' schifato da quell'odore.

Nel frattempo il treno fermò a Genova e nel nostro scompartimento non salì nessuno, dopo Genova le chiedo dove sarebbe scesa e lei mi disse ad Asti.

Nel mezzo solo una fermata Alessandria ma almeno un'ora abbondante di treno.

Vi dico solo questo, quando lei scese ad Asti io prosegui per Torino, dove avevo un ultimo treno da prendere per raggiungere in pochi minuti la destinazione, ancora odoravo della puzza dei suoi piedi che mi avevano letteralmente impestato gli indumenti

Così dopo averle chiesto di dove era e spiegandomi che tornava a casa per il week, ho dimenticato di dire che stavo viaggiando un venerdì sera su sabato notte, riprovammo ad appisolarci, ma io non riuscii, il mio membro era sempre in tiro, i suoi piedini erano sempre sotto la mia vista e la puzza era incredibile (della serie altro che feticciosa).

Così ad un certo punto il treno rallentò bruscamente credo per dare una precedenza, e lei aprendo gli occhi mi sorprese a guardare i suoi piedi, chiedendomi: cos'è ti piacciono?

Beh io senza far trapelare la mia passione feticista, le dissi che non erano male e lei mi replicò dicendo "avrei tanto bisogno di una massaggino..."

Alchè tra me e me ero indeciso in quanto abbastanza sporchi e odorosi...

Presi coraggio e iniziai dolcemente a massagiarli e lei con aria risalassata godette per una mezz'ora buona del mio servizio.

Massaggiarli si mi piace ma la cosa che mi piace di più è baciarli e soprattutto leccarli, ma credetemi anche se c'erano tutte le condizioni per poter riuscire nella cosa, non ce l'avrei mai fatta causa la puzza tremenda.

Arrivati ad Asti lei scese salutandomi e ringraziandomi ed io mi pulii le mani con una salviettina imbevuta.

per la cronaca la ragazza aveva circa 30 anni....


Ad oggi non so se mi sarei comportato così... credo mi sarei inventato qualcosa di diverso.

Edited by adoropiedini - 10/5/2015, 11:04

vedrò... sono a firenze, rientro stasera chissà che il pomeriggio non riservi sorprese... non torno in treno però....