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John Abruzzi
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| Un uomo di Houston è stato arrestato a causa di una soffiata di Google al National Center for Missing and Exploited Children. Cosa è accaduto? Google ha allertato il Centro di alcune immagini sospette presenti all’interno casella email, il Centro ha avvertito la Polizia, che ha utilizzato le informazioni trasmesse da Google per ottenere il mandato. L’uomo era un molestatore sessuale registrato, condannato per aver aggredito sessualmente un bambino nel 1994 ( qui i dettagli sul caso). Una squadra perfetta e un caso in cui l’uso della tecnologia meriterebbe certamente un applauso, forse penserete. Ma l’altro lato della medaglia è il grande dibattito privacy – tecnologia in corso da tempo. La domanda che in molti si sono posti a questo punto è infatti stata: “Cosa possono aspettarsi gli utenti in termini di privacy quando utilizzano le email di Google?” In una parola, niente. Nell’aprile dello scorso anno Google ha aggiornato i suoi termini di servizio per avvertire gli utenti che stava analizzando le loro email automaticamente. Normale, se si pensa che l’azienda in questione sta lavorando per combattere gli abusi sessuali online sui minori dal 2006. Giusto? Sbagliato? 50 e 50? A voi la parola. fonte: wired
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