| Sperando che sia gradita, posto qui una mia intervista a Scarlet, dato che spesso passa anche di qui...se ho sbagliato sezione chiedo all'amministrazione di spostarla in una sezione più adatta. , Scarlet Lis comincia la sua carriera pubblica come modella, è giovane bella, piace, sa farsi ammirare e non passa certo inosservata, a sua volta attenta osservatrice e ottima ascoltatrice del genere maschile prende in mano la situazione e con audacia comincia a percorrere le vie del BDSM fino ad acquisire totale consapevolezza del proprio potere femminile, sa domare gli uomini con mente e corpo, questa è la vita questo è il piacere e ...sarai lei stesa a raccontarvi come..."
Scarlet, partiamo dall’inizio, cominci la tua carriera pubblica come modella, quali sono stati inizialmente i generi nei quale ti sentivi a tuo agio e nei quali ti sentivi rappresentata ? Sicuramente il genere glamour: velature nascondono il corpo e allo stesso tempo ne esaltano le forme. Raffinato e sensuale. Ma fondamentale è l’espressività del volto!
Nel tempo come è cambiato il rapporto con la fotografia, con la tua rappresentazione, a cosa hai nel tempo abbandonato e cosa invece hai mantenuto e cosa hai cambiato ? La fotografia generalmente è un pretesto attraverso il quale i fotografi hanno modo di “possedere” una donna. La donna è quindi soggetto passivo, una preda. Io ora sono una donna forte, sicura di me, che vuol essere parte attiva nell’azione e che denota una sua personalità. Sono la stessa di sempre, ma con la consapevolezza acquisita riporto la relazione col fotografo su un piano di parità, di scambio. Non a tutti piace.Però l’attrazione verso la fotografia potrebbe essere anche una semplice ricerca estetica e artistica, ci possono essere fotomodelle consapevoli e attive rispetto l’artista così come altrettante pornoattrici inconsapevoli e passive. Qual è e cos’è quindi per te l’acquisizione della consapevolezza ? Quando si diventa consapevoli di un dato fatto di una data situazione che si sta vivendo ? Ci sono persone che non sono consapevoli neppure del proprio corpo: il cuore batte, l’organismo funziona, ma loro non se ne accorgono. C’è poi una inconsapevolezza dei pensieri, con persone che replicano all’infinito ciò che hanno appreso, che hanno acquisito, perfettamente ignare dei loro veri pensieri, delle loro vere necessità. Persone a cui se chiedi “chi sei?” ti rispondono “che cosa hanno fatto”. Io, oggi, so rispondere alla domanda “chi sono?” e so anche “chi e come voglio diventare”.Un’altra immagine importante è data dalla tua presenza come Mistress , come e quando ha iniziato ad appassionarti al mondo del BDSM ? C’è stato un evento che ritieni particolarmente significativo che ti ha fatto capire questa tua predisposizione alla dominazione? Conosco il mondo BDSM da 5-6 anni ma l’ho coltivato negli ultimi due. Una forte passione che mi ha spinto a diventare Mistress. L’episodio scatenante è stato quello di essere contattata come modella da un feticista per realizzare dei video inerenti il genere… così tutto è iniziato…
Di che tipo di fetish si trattava e cos’è che ti ha davvero convinta a livello emozionale ? Si trattava di trampling e devo ammettere che inizialmente mi ha lasciata perplessa l’idea di calpestare un uomo. Poi, a livello emozionale, l’idea di trovarmi ad essere fisicamente sopra il maschio, di togliergli – letteralmente – il fiato, di usare i miei tacchi appuntiti per manifestare la mia presenza, e se vuoi vederci una metafora fallica ci puoi mettere anche questo…, ha smosso qualcosa di profondo. Qualcosa che andava portato in superficie, qualcosa che domandava urgentemente di venire allo scoperto…Quali sono le pratiche che ritieni più soddisfacenti per te stessa, e quali in base alla tua esperienza sono invece quelle più appaganti per gli slaves ? Le pratiche che più mi soddisfano sono quelle più intense e umilianti, per cui la frusta, il trampling, le torture ai genitali in particolare, lo strap-on. Per gli schiavi sicuramente il foot-job (sega con i piedi), il face-sitting (sedersi sulla faccia togliendo il respiro), l’adorazione del corpo della Padrona e…lo strap-on nuovamente! Non sai quanti mi chiedono di essere inculati….A tuo parere questa predisposizione è significativa di una componente omosessuale, che spesso non si vuole ammettere o invece è la volontà di essere totalmente dominati da una donna che possa umiliarli e annichilirli completamente ? Da un uomo non accetterebbero mai lo stesso trattamento immagino… Non sono una psicoanalista e nemmeno una psicologa: per fortuna perché mi sembra che anche in psicoanalisi si cambino spesso idee rispetto a specifiche manifestazioni e orientamenti sessuali. Tornando alla tua domanda: no, non credo si tratti di componenti omosessuali, altrimenti vorrebbe dire che tutte le donne sono tendenzialmente masochiste. Al contrario, credo si tratti di un’onda lunga di reminiscenza infantile. Della confusione affettiva originaria che mescola le sgridate e le punizioni materne con l’affetto e il perdono, lo spasmodico bisogno di attenzione che i bambini spesso nutrono verso chi li tratta male o semplicemente chi su di loro esercita una forma di autorità.Da poco hai scelto di percorrere la strada dell’hard, e al femdom sex, una scelta abbastanza importante nella tua vita, cosa ti ha convinto ad entrare nel settore ? La proposta di fare un film mi è arrivata dopo il Bergamo Sex, fiera dell’eros a cui ho preso parte col mio stand in qualità di Mistress e dove sono stata addocchiata. Così dopo un mese ero sul set con uno degli attori più conosciuti, Omar Galanti, a girare il mio primo film.Come prima esperienza com’è andata ? Spesso Galanti nei suoi video si fa vedere dominante con una certa predisposizione maledom, di umiliazioni anche abbastanza fastidiose nei confronti delle pornoattrici, tutta scena ? e soprattutto questo non va mai in conflitto con la tua identità dominante ? Come molti maschi Omar è molto galante (nomen omen…) prima della “conquista”, poi magari non ti manda i fiori … Nel film specifico doveva sostenere una parte che nella sceneggiatura non era particolarmente dettagliata, per cui abbiamo girato in modo spontaneo, fuori dal ruolo e si è trattata di un’esperienza, come dire…, stimolante ;-) Non ho vissuto il ruolo come conflittuale rispetto alla mia identità: sono una donna-donna che partecipa l’azione, che partecipa e condivide, che “scambia” con il partner. Ricorderete come l’ho spinto sul divano…
Vedo che nell’ambiente delle Mistress, questa tua scelta è parecchio criticata, una Mistress che si espone sul fronte della pornografia non viene ritenuta coerente con concetto purista del S/M cosa risponderesti in battuta a questa affermazione ? Ritengo che l’interpretazione sia non solo soggettiva ma soggettiva, bigotta, ipocrita cioè italiana. Se questi puristi girassero l’Europa o leggessero i libri più importanti relativi al BDSM, scoprirebbero che si tratta di un genere erotico. L’erotismo è una cultura. Non basta trattare male qualcuno per definirsi Padrona. Si è soltanto volgari e violenti. Io pratico BDSM ed erotismo perché come insegna De Sade l’alternanza del dolore e del piacere è il principio fondamentale dell’erotismo. Come insegna Freud, l’alternanza di Eros e Thanatos è alla base della psicologia umana. Ma è una cosa raffinata, non per tutti. Il BDSM viene vissuto e interpretato diversamente da ognuno. Mistress è sinonimo di Padrona, e per me padrona vuol dire in primis essere padrona di me stessa, del mio corpo, delle mie decisioni, della mia volontà. La Padrona non usa gli schiavi per il proprio piacere? Ebbene io faccio hard perché mi piace e i partner sul set mi danno piacere.Però sul set spesso non si trovano appunto solo slaves, ma anche puristi del porno e del piacere canonicamente inteso come piacere sessuale. La visione poi può sempre comunque risultare duplice: o quello di fare comunque il gioco dei desideri maschili, o comunque quello di avere in effetti pieno controllo del proprio corpo e usarlo a proprio vantaggio; le cose in realtà non viaggiano di pari passo? Cioè dall’una dipende anche l’altra ? E quando parli di piacere intendi sia fisico che psicologico con i tuoi partner ? Li puoi scegliere su di un set ad esempio ? come funziona ti vengono proposti e tu decidi o ci sono altre vie ? Fino ad oggi il porno, soprattutto italiano, ha presentato il piacere solo dal punto di vista dell’eiaculazione maschile, anche perché è facile da riprendere, mostrare e capire. Il piacere femminile è molto più complicato, e fortunatamente anche molto più intenso. Il maschio medio raramente riesce a capire se la sua partner è soddisfatta o meno: lo deve chiedere e, a volte, si accontenta anche di una pietosissima bugia. C’è poi la bufala del desiderio che sarebbe solamente o prioritariamente maschile, ma si tratta, appunto, di una bufala. Certo, nei film il piacere è essenzialmente fisico, mentre col proprio partner è sostanzialmente psicologico. Quando un produttore mi chiama mi chiede sempre se mi va bene girare con Tizio o con Caio: è normale che ci si debba conoscere e apprezzare a vicenda, altrimenti ogni scena sarebbe un disastro … soprattutto per un uomo, per il quale sostenere e mantenere a lungo un’erezione senza provare desiderio è praticamente impossibile
Gli slaves invece cosa ne pensano di questa tua scelta ? Nessuno ha avuto niente da ridire, anzi c’è chi ha sostenuto che in questo modo sono una donna completa. E soprattutto rispettano le mie decisioni in quanto Mistress.Qualcuno si è preso troppe libertà dopo questa esposizione, o ti sei sentita comunque rispettata ? Le uniche vere “libertà” se le sono prese alcune colleghe, soprattutto per invidia o perché per età e condizioni non si possono permettere di esporsi come faccio io.Come hanno manifestato questa invidia ? Ti è in qualche modo dispiaciuto o lo hai ritenuto un colpo basso ? Normalmente si tratta di recensioni negative scritte da persone che sai di non avere mai incontrato: slaves al soldo di qualche Mistress che scrivono cattiverie sotto dettatura o le stesse “colleghe” che criticano e giudicano, ovviamente sempre senza conoscere. Mi sono fatta delle gran risate … non arriverò mai a certi mezzucci per sopravvivere … meglio tornare a lavorare in pizzeria, credimi …
Desideri maschili, quindi quali sono i più ricorrenti ? La maggior parte degli uomini ha bisogno di essere capita e ascoltata. Credo che chi fa il nostro lavoro debba essere un’attenta ascoltatrice una capace professionista. Non basta il talento naturale…
Com’è il rapporto con le altre ragazze che fanno porno, e come quello con le Mistress ? Trovi che ci siano molti pregiudizi ancora legati alla scelta di esporsi pubblicamente su un fronte così penalizzato in Italia ? Il rapporto con le colleghe è molto positivo. Al di fuori dei ruoli ci confrontiamo su problematiche reali che tutte noi viviamo consapevolmente. Personalmente ritengo che non esista libertà individuale laddove non esiste libertà sessuale. Se qualcuna critica qualcun’altra è perché non è libera mentalmente e riconosce negli altri ciò che non vuole vedere in se stessa.
Una pornostar del passato e una attuale che stimi particolarmente… Il fatto di essere tremendamente giovane mi impedisce di avere un’idea precisa sul passato. Ho apprezzato molto, per sentito dire e per quanto ho potuto capire, il ruolo anche sociale e politico che hanno avuto Ilona Staller e Moana Pozzi nell’Italia degli anni ’70 che scopriva a fatica la libertà sessuale e il femminismo. Di Moana posso dire che con la sua affermazione “io sono il mio corpo” ha mandato a gambe all’aria le impostazioni che aveva appreso da bimba, relative alla distinzione tra corpo e spirito. Le pornostar di oggi ? Ammiro quelle che hanno saputo trasformare il proprio corpo in un’azienda dalle mille capacità produttive (film, spettacoli, chat, live, blog): in fin dei conti io sono la mia azienda, sono il prodotto e l’ufficio marketing, lavoro per il mio pubblico di oggi ma devo costruire il mio mercato di domani.
Non hai qualche timore che in futuro potresti pentirti di questo percorso ? E la domanda che sorge spontanea la tua vita privata è cambiata e nel caso come ? Condiziona la tua vita sessuale privata tutto questo ? Quante domande… Nulla di più imprevedibile del futuro… La mia filosofia consente di avere rimorsi ma non rimpianti. Ho una sola vita e intendo sperimentare tutto ciò che mi è possibile, che mi consente di valutare e superare i miei limiti. Le conclusioni e le valutazioni le traggo dopo. La mia vita privata? Una meraviglia! Decisioni condivise e la sicurezza di un rapporto saldo su cui contare.Spesso i compagni delle pornoattrici hanno tendenze cuckold, come nel caso di Valentina Nappi, è necessario che il proprio compagno goda della libertà della propria compagna, e anzi provi eccitazione e piacere in tutto questo, o è meglio che separi nettamente la questione lavorativa dalla vita privata ad esempio… Guarda, nel corso delle riprese dell’ultimo film il mio compagno si è messo in cucina a preparare la pappa per tutta la troupe. Quando è venuto a vedere cosa succedeva sul set si è appisolato, poi lo hanno messo al ciack, almeno si sentiva utile. È un uomo maturo, appagato, che afferma che devo godermi la vita e la mia sessualità, che mette al primo posto la sincerità e detesta l’idea che sia costretta, come molte donne, a fare le cose di nascosto.
Qual è stato il video girato nel quale ti sei divertita di più ? Imprevisti sul set ? Twilight Suckers sicuramente, per la qualità delle persone e del film. Imprevisti? Il nylon delle calze può essere molto irritante…. vedere per credere!Pensi di poter portare una visione più innovativa riguardo la classica pornografia, e se sì come ? Si, assolutamente. Sono convinta che il mondo occidentale stia vivendo una profonda trasformazione in chiave femminile e desidero improntare il porno in un’ottica del piacere femminile con un’immagine di donna forte, motivata, indipendente. Non ne posso più del modello Barbie! In più credo fondamentale riportare l’erotismo nell’hard italiano. Però l’immaginario collettivo vede comunque la donna che fa porno, come sottomessa e sminuita alle voglie maschili, è difficile portare avanti un’operazione simile senza un produttore che sappia guidare un progetto del genere ? I produttori con cui ho parlato hanno sorriso con un sorriso particolarmente scettico: capisco che temano di perdere le simpatie del mercato acquisito…Gli stereotipi del porno italiano sono i figli un po’ deformi dei film per la truppa degli anni ’70 e ’80, dei Lino Banfi e dei Pierini. La naja obbligatoria è finita da un pezzo e si continuano a fare film per militari allupati. Il mondo è cambiato, il mondo sta cambiando. Persino in Sud America il 50% dei presidenti nazionali è donna. Diamoci una svegliata, altrimenti tutto il mercato finirà in altre mani…
La prima gang bang? un'esperienza come quella che mi dicono abbiano i pittori, gli scrittori o i musicisti durante la fase creativa del loro lavoro. Un "flow", un'immersione totale nella percezione fisica che non teneva conto del passare del tempo.e l'esperienza più eccitante della tua mia vita? la prima volta che ho preso l'aereo. staccarsi dal suolo coinvolge anche mentalmente, come se lasciassimo a terra le preoccupazioni, le ansie ... viaggiamo verso il futuro che ci attende, si aprono prospettive... guardiamo le nuvole da sopra e non più da sotto ... siamo angeli ... La questione economica invece ha inciso in qualche modo nella tua scelta, o non è stata poi così rilevante… La questione economica ha inciso pesantemente nelle mie scelte quando … non facevo la porno star e inseguivo lavoretti, co.co.co., contratti a progetto, rapporti instabili con paga oraria(poca) e pacche sul sedere (tante). Se il denaro facile fosse stato il mio obiettivo mi sarei data alla politica !Cos’è che ti conquista in una persona ? La mente.Cosa apprezzi nelle persone cosa disprezzi ? Ciò che apprezzo maggiormente è la forza di volontà. Ciò che disprezzo è l’ipocrisia.A cosa non rinunceresti mai … All’amore.Progetti futuri ? Tanti, troppi: stiamo lavorando a importanti progetti televisivi che coinvolgono autori e sceneggiatori, poi c’è il cinema con molte collaborazioni internazionali, e poi ci sarebbe una casa in riva al mare…. Cinque aggettivi per descriverti… Passionale, viva, vera, eclettica, temerariaUna frase che vorresti dire a tutti…. Vivete appieno, vivete felici. Carpe diem, quam minima credula postero ! Alla faccia di Orazio, naturalmenteSITO WEBCONTATTO FORUMPROFILO FB UFFICIALE PROFILO FB PERSONALEIntervista di Gisela Scerman - © Edited by Gisy Scerman - 8/3/2014, 12:34
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