Fulmine del quattro luglio

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  1. Jack930
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    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    Quel giorno, quei due ragazzi non credevano che le loro vite si sarebbero intrecciate in questo modo, e neanche i loro amici lo pensavano.
    Era il quattro luglio del 2011 e tutti e due si erano recati al compleanno di una loro amica in comune in centro a Firenze, in un ristorante in via Nazionale.
    Il moro era arrivato con la festeggiata e altre due ragazze, il castano era arrivato in ritardo con un ragazzo.
    Prima di entrare tutti si presentarono, erano una ventina, ma i due ragazzi rimasero incantati l'uno dall'altro.
    Dopo le presentazioni entrarono nel ristorante e loro due si misero uno difronte all'altro.
    “Quindi siete tutti amici di scuola giusto?”. Chiese il castano.
    “Si, ci siamo incontrati a scuola, tre anni fa e non ci siamo più lasciati”. Rispose il moro.
    Parlarono per tutta la cena, tra di loro, con gli altri, con le amiche, con quelli che avevano accanto, ma gli sguardi tornavano sempre ad incrociarsi, e sempre un sorriso appariva sul loro volto.
    Dopo due bottiglie di vino tutti erano più rumorosi e più allegri.
    Arrivati al dolce tutti erano sazi e continuarono a festeggiare la loro amica nei suoi nuovi 18 anni.
    Uscirono dal ristorante dopo la mezzanotte e cominciarono a girare per Firenze: il Duomo, via dei Calzaiuoli, piazza della Signoria, e si avviarono verso l'Arno.
    I due ragazzi erano in fondo alla coda di ragazzi urlanti nei loro festeggiamenti.
    “Be' parlami un po' di te, hai la ragazza?”. Chiese il castano.
    Il moro guardò avanti nella folla di amici e guardò una ragazza dagli occhi verdi e i riccioli neri.
    “Non proprio, ho una specie di inciucio, ma nulla di che... te?”.
    Il cuore del castano batteva forte. “Single”. Disse timido.
    L'altro sorrise.
    “Be' dai troverai la persona adatta a te”. Disse lui poggiandogli una mano sulla spalla.
    “Lo spero, ne ho incontrate tante, ma quella giusta è difficile”.
    “No, non è così difficile.. è difficile trovare la persona giusta al momento giusto, ne ho trovate tante al momento sbagliato”. Disse lui ridendo.
    Gli altri ragazzi si stavano allontanando, ed il moro urlò loro di aspettarli, ma non lo sentirono.
    “Senti, ti va uno shot? Tanto non credo si offendano se ci separiamo per una o due orette”. Disse il ragazzo moro.
    “Ok, certo”. Rispose l'altro girando verso il pub.
    “No, non li, c'è un posto dove me li danno gratis”. Disse il moro prendendo per il polso l'altro.
    “Seguimi”.
    Passarono accanto alla fontana del Biancone, fiancheggiarono le mura di Palazzo Vecchio passando per via Dei Gondi, ammirando gli stendardi viola e rossi con il meraviglioso Giglio di Firenze che si muovevano leggeri alla brezza estiva; entrarono in Borgo dei Greci e continuarono a ridere e parlare di loro, così per conoscersi.
    “Sai potremmo diventare ottimi amici”. Disse il castano, mentre il cuore gli batteva velocemente.
    “Lo credo anche io”. Disse il moro sorridendo.
    Arrivarono in Santa Croce, la quale era ripiena di turisti di ogni nazione e di ragazzi leggermente brilli che ridevano, scherzavano, festeggiavano la fine degli esami di stato.
    “Hai avuto l'esame quest'anno?”. Chiese il castano.
    “No, sono stato bocciato al primo anno, dovevo, ma nulla, l'anno prossimo, te?”.
    “L'anno prossimo anche io, non credevo che fossi solo un anno più grande di me”.
    “Hei, avere 19 anni non vuol dire essere più grandi di quelli di 18, vuol dire solo aver fatto un anno in più di cazzate”. Disse continuando a ridere.
    Mentre attraversavano la piazza, sembrava che una festa li avesse circondati: musica, risate, bottiglie di vino e birra che venivano aperte, bicchieri che venivano passati a tutti i presenti, e poi entrambi si ricordarono che era il quattro luglio, il giorno dell'indipendenza Americana, e molti dei presenti erano americani.
    Il moro cominciò a parlare per pochissimo tempo con un ragazzo biondo e alla fine gli rubò due bicchieri di vino facendogli l'occhiolino.
    “Ecco a te, bianco frizzante d'Abruzzo del 2008, un annata decente”. Disse ridendo.
    “Ti intendi anche di vini?”. Chiese il castano.
    “Certamente, non ho studiato tutta storia del vino e tutto quello che c'è dietro per nulla”. Disse fingendo di essere un secchione.
    “Questo era lo shot che dicevi?”. Chiese il ragazzo castano.
    “Oh no! Questo è un aperitivo! Bevi veloce e andiamo a cercare la fatina verde”.
    “Fatina verde?”. Chiese ancora il castano.
    “Seguimi e non fare domande dai”. Continuò il moro dando un piccolo sbuffo con la mano sul sedere dell'altro.
    Il cuore del castano cominciò a battere veloce nuovamente.
    “Dai seguimi”. Disse lui a circa 10 metri di distanza.
    “Arrivo”. Urlò lui bevendo di un sol soffio il vino.
    Passarono sotto il Dante, il magnifico poeta, il Divino di Firenze, l'Esiliato che non aveva mai smesso di amare la propria città e di odiare i dittatori che la governavano.
    Entrarono in via San Giovanni e percorsero tutta la fiancata della basilica di Santa Croce.
    “Mi dici dove stiamo andando?”. Continuò a chiedere il castano.
    “Ora lo vedrai”. Disse lui. “Vieni da questa parte”.
    Girarono in via De' Macci e il moro sorrise portando il suo nuovo amico davanti ad uno dei bar più allegri, simpatici e divertenti che ci possano essere a Firenze.
    Il cuore del ragazzo castano batteva sempre più forte.
    Lui aveva intuito al primo sguardo che quel ragazzo poteva essere come lui, ma non lo credeva fino all'ultimo.
    “Dai, entriamo”. Disse il moro prendendolo per la mano.
    Entrarono nel locale e un'atmosfera di felicità ed allegria li invasero.
    “Andiamo al banco”. Continuò il moro con un sorriso enorme.
    I suoi occhi castano scuro avevano ipnotizzato il giovane castano.
    Arrivati al banco il moro si sporse all'interno per salutare la barista e sussurrandole all'orecchio cosa avrebbero voluto.
    Lei guardò il ragazzo accanto a lui e sorrise: “Reggerà?”. Chiese guardando il moro.
    “Se così non fosse, sarò il suo bastone”. Disse lui guardandolo.
    La ragazza alzò le mani in segno di resa, prese tre bicchierini, e una bottiglia da un liquido verde.
    “La fatina verde vuole la vostra anima”. Disse versando i tre bicchieri.
    “Ecco a voi, e alla vostra!”. Prese un bicchierino, lo batté sul banco e buttò giù in un sol colpo.
    Scosse la testa velocemente con un sonoro “WOOO!”.
    Il moro la imitò e buttò giù tutto in un sol fiato. Dei brividi lo scossero dal fondo della schiena fin dietro la nuca.
    “Dai butta giù e vivi!”. Disse il moro avvicinandosi all'orecchio dandogli un piccolo bacio sul collo.
    Il castano prese il bicchiere e lo buttò giù di colpo facendo una faccia molto strana appena aveva finito di ingoiare.
    “WOAO! Fortino!”.
    “Assenzio! La droga dei poeti”. Disse il moro riavvicinandosi.
    La musica era alta, e le canzoni erano divertenti, rimasero un po' in quel bar a parlare, e nessuno dei loro amici mandò loro un messaggio.
    “Senti devo andare in bagno, vieni anche te? Le porte non si chiudono bene”. Disse il moro quasi supplicando.
    “Ehm, ok, andiamo”. Andarono nel piccolo bagno e il castano si mise davanti alla porta mentre il moro faceva quel che doveva.
    Il moro era si estroverso, vivace e non si vergognava facilmente, e ci voleva provare.
    “Te devi farla?”. Chiese all'altro.
    “Si effettivamente”.
    Il moro si girò mentre rimetteva a posto il suo arnese circondato da corti peli ricci scuri.
    Il cuore dell'altro ragazzo batteva sempre più forte quando lo sguardo ricadde su quella cappella rosea.
    Dentro di lui qualcosa si era smosso, ma non voleva darlo a vedere, si diresse verso il gabinetto e tirò fuori il suo.
    Lo sentiva, si stava gonfiando, e lui era entrato in tilt, aveva dei pantaloni troppo stretti per permettersi un erezione in un bagno con un ragazzo bellissimo.
    Dietro sentì un rumore come un chiavistello che si chiudeva, si voltò a guardare cosa succedeva e vide il moro dietro di lui che chiudeva la porta.
    I due si guardavano, entrambi con i pantaloni sbottonati e i cuori in gola.
    Il moro prese coraggio e si avvicinò, prese il nuovo amico per la maglietta e lo avvicinò a se.
    I loro respiri erano vicini, troppo, le loro labbra si sfiorarono e da li il nirvana li raggiunse...
    Le mani cominciarono a correre per tutti i loro corpi, il petto, il fondo schiena, il collo, i capelli, ed infine il culmine del piacere.
    Rimasero chiusi nel bagno a baciarsi, leccarsi e conoscersi ancora meglio di quel che si aspettavano da quella serata entusiasmante.
    Quando il castano venne la bocca del moro era li ad aspettare il succo, che buttò giù come fosse l'assenzio di poco prima, e quando venne il moro il castano fece uguale, tutti e due avevano goduto, raggiunto il punto di non ritorno dal godimento e dalla loro nuova amicizia.
    Si ripulirono, vestirono e continuarono per un altro po' a baciarsi.
    Uscirono dal bagno e tornarono al bancone dalla ragazza.
    “Rose, altri due”. Disse il moro.
    La ragazza di avvicinò prese tre bicchierini.
    Versò l'assenzio e bevvero tutti insieme.
    Si avvicinò al castano, guardò attentamente i suoi occhi e sorrise.
    “I tuoi bellissimi occhi celesti ti fregano, oh vi siete fatti una canna o avete scopato”.
    Il ragazzo scostò lo sguardo da quella ragazza invadente e sorrise in direzione dell'amante.
    “Noi andiamo, ci becchiamo Rose”.
    Uscirono dal bar

    Edited by Elchicoloco - 16/6/2014, 19:24
     
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    Bellissimo tenero eccitante emozionante continua
     
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    Nico

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    Ok, sei bravissimo. Mi é piaciuto un casino il racconto e come lo hai scritto. Complimenti :)
     
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    Crescere significa anche assumerci la responsabilità delle nostre scelte e dei nostri errori. Ma crescere significa anche puntare a migliorare ogni giorno, fosse anche di poco...

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    davvero molto bello! in queste poche righe hai riassunto quello che molti giovani vorrebbero trovare facendo festa con gli amici! complimenti!! :lol:
     
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3 replies since 7/1/2014, 21:14   1840 views
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