Posts written by Aguirre

Leggo solo ora con colpevole ritardo ....

In effetti è un bel po' che leggo soltanto e mi faccio poco sentire... ma ci sono ancora!!!


Grazie a tutti quanti per gli auguri, come sempre graditissimi!!!

Non posso che condividere quanto scritto dall'ottimo Procione ...

Colgo l'occasione per pubblicare questa chicca:

Come noto Blanche Epiphanie anche in patria ha avuto una vita editoriale travagliata al punto che gli ultimi due albi non sono MAI stati pubblicati in volume dopo la loro prima apparizione su quotidiano...

La stessa La Musardine che si è occupata della ristampa in grande formato in albi cartonati dei volumi ha escluso la futura pubblicazione del quarto albo conclusivo data la difficoltà di reperire, se non gli originali, almeno delle copie dignitose delle tavole.

Ora, sono riuscito ad acquistare dalla Francia un volume, non ho idea quanto autorizzato, in edizione limitata a soli 50 esemplari, stampato da una libreria che colma questa lacuna. Il risultato, ovviamente non è ottimale, i neri sono abbastanza impastati ma, a oggi è l'unica soluzione per poter vedere la conclusione delle avventure pubblicate di Blanche .
L'albo è un cartonato da 21.5 x 30 cm.










A completamento delle ottime pubblicazioni La Musardine

Mi spiace, ma NON concordo...

Fino a quando dici che non ti piace il segno grafico, che la raffigurazione delle donne non rappresenta il tuo ideale femminile ecc. ecc. va benissimo, restiamo nelle legittimità dei tuoi gusti.

Ma affermare che il risultato è mediocre perché secondo i tuoi gusti le tette sono anonime e i volti tutti uguali, mi spiace ma è una grossa sciocchezza:

Quella è la cifra stilistica di idealizzazione della donna a cui è arrivato Pichard dopo una lunga e onorata carriera, sarebbe come contestare De Chirico o Botero per i loro inconfondibili tratti grafici .. che possano NON piacere più che legittimo , che siano modesti assolutamente NO!

Il punto, ancora una volta, è che la realtà non DEVE essere per forza rappresentata come realista e figurativa, ma si può benissimo andare oltre e rappresentarla secondo altre sensibilità ed emozioni ( che giustamente non a tutti posso piacere)

Sarebbe come dire che le donne dei mangaka giapponesi in stile lolicon sono raffigurazione pedofile.. quando invece è l'idealizzazione femminile come bambina caratteristica di una loro certa cultura...

I tratti del viso delle donne di Pichard, con gli occhi enormi pesantemente marcati di henne, le loro folte capigliature impalcate, i seno enormi tondeggianti, la strizzatura in vita, i piedi che sembrano sproporzionati rispetto al corpo sono un punto di arrivo dopo un lavoro di decine di anni a partire dai primi anni cinquanta...

Sarebbe come dire che Crepax non era capace di disegnare le donne perchè i suoi personaggi appaiono stirati o allungati o che Egon Schiele non riusciva a disegnare un corpo realisticamente perché sembrava in preda al parkinson tanto sono tremolanti..


Che possano NON piacere legittimo, che il contenuti delle tavole possano non essere in linea con la propria sensibilità ci mancherebbe, ma criticare tecnicamente un autore per la sua cifra stilistica senza alcuna ragion veduta assolutamente NO!

Che poi, non è che Magnus abbia fatto un lavoro così differente .. il viso dei personaggi femminili anche in questo caso riprende una serie di idealizzazioni che le rendono riconoscibili ad una prima occhiata.. e anche lì l'espressione è quasi sempre la stessa ..


Di più non è mica detto che la sceneggiatura sia un buon 50% di un fumetto .. dipende quale sono le intenzioni dell'autore, se di raccontare una storia o se semplicemente raffigurare alcune situazioni.. l'ultimo Pichard rientra in questa categoria, molte tavole dell'ultimo periodo sono ripetitive, ma non per questo sono meno affascinanti

Come detto la sua grande abilità nel riprodurre illustrazioni lo ha portato in carriera a produrre tantissime copertine di riviste e libri oltre che a illustrare tante opere in prosa con maestria e forte emotività (i due libri da me citati sono la parte più alta di questa grande capacità artistica) e, appunto, secondo me la parte finale della sua lunga carriera più che a raccontare storie l'ha trascorsa disegnando splendide illustrazioni.

Edited by Aguirre - 19/3/2023, 12:44

Allora: iniziamo con il dire che iniziare a leggere Pichard da "La contessa rossa" già di per sè è proprio un azzardo ( a meno di essere già consapevoli di cosa si stia acquistando)

Per quanto riguarda la verità storica non mi sembra il caso di cercarla in un fumetto che NON fa della realtà storica il suo obbiettivo ma al contrario parla per eccessi ed ellissi.

Per quanto riguarda l'aspetto grafico, fatto salvo che i gusti personali sono insindacabili e del tutto ingiudicabili, parimenti trovo del tutto irrispettoso e poco corretto parlare in questi termini di uno stile personale, frutto dell'evoluzione di una grande carriera di un maestro del disegno.


Sulla ripetitività dell'espressione dei suoi personaggi femminili, come cifra stilistica del maestro si potrebbe parlare per lungo tempo .. e in termini lusinghieri non certo di critica..

Ancora una volta bisognerebbe capire l'evoluzione del tratto del maestro e la crescita della sua tematica sulle donne prima di bollare queste tavole come ributtanti e perverse...
Ma di grazia, in base a quale giudizio tecnico e critico sarebbero ributtanti?
... etico?

Io, che mi sono procurato i lussuosi volumi francesi di grandi dimensioni rilegati con le illustrazioni del "Trois filles de leur mere" e de "La chanteuse allemande" trovo la tavole del maestro una delizia per gli occhi e questi commenti affrettati molto superficiali.

Sottoscrivo in toto ...

Io non sono stato così cattivo, ma anche volendo assecondare tutte le stramberie narrative dovute alla mancanza dei diritti sul Silmarillion, comunque la serie è piena di incoerenze interne, buchi di sceneggiatura, soluzioni risibili, montaggio e regia che sembrano veramente poco consone al budget messo in campo ...

Perché vederlo? ... per curiosità, ovvio... e poi perché l'ambientazione di alcuni tipici topoi tolkieniani non possono che intrigare gli appassionati...

.. anche se di amaro in bocco ne remane tantissimo!!!

Finalmente posso esprimere un giudizio positivo per un episodio di questa serie .. o meglio, per solo mezzo episodio, la parte riguardante la trama narrativa dei Pelopiede gli antenati degli Hobbit …
Tanto l’episodio precedente pretestuosamente cercava di mettere inutilmente ordine e qualche pezza agli errori narrativi della serie quanto questa invece riesce ad essere convincente, almeno per la traccia narrativa dei Pelopiede.
Avevo sostenuto sin dall’inizio che l’unica traccia narrativa di una certa originalità ed interesse fosse questa e, a fine della prima stagione, non solo lo confermo ma mi sento anche di dire che sia l’unica che la salva almeno in parte …

E la ragione è semplice: in questo caso gli sceneggiatori sfruttando i vuoti lasciati da Tolkien hanno ideato una trama e dei personaggi convincenti, coerenti con il legendariun dell’autore e senza paletti o scelte cervellotiche che potessero minacciarne la riuscita.
Qualcuno dirà che in questa trama c’è ben poca azione .. beh per essere nel mondo Hobbit di cose ne capitano fin troppe, stravolgendo il mondo di una comunità che sappiamo non amare le novità e tutto quanto accade al di fuori della loro comunità…
Perfino l’idea della sacerdotessa di Sauron con le sue ancelle è ben strutturata e plausibile ….uno spirito minore al servizio si Sauron padrone del fuoco (possibile anche fosse un Balrog con sembianze diverse per dirne una…) Ottimo stratagemma per certificare l’arrivo di un membro degli Istari .. che sia gandalf o un altro dei cinque citati da Tolkien poco importa.. anche se data l’alchimia con i Pelopiede Potrebbe benissimo essere proprio Gandalf…

E il resto? .. ahime solo note negative!!! Colpa di come nei precedenti episodi le scelte nella sceneggiatura abbiano condizionato lo sviluppo narrativo. Decente e plausibile nascondere Sauron dietro forma umana (al tempo era pur sempre un mutaforma) anche se non in forma elfica come negli scritti – poco importa – però a questo punto dsi evidenziano i limiti della pantomima iniziale sulla zattera in mare e nella parentesin a Numenor .. per non parlare di come l’elfo corrotto Adar non abbia riconosciuto il suo padrone..
A tal proposito si evidenziano i limiti pure di quella traccia narrativa: se per Arondir e Browyn le vicende si concludono con un nuovo inizio a Pelargir (denominata colonia numenoreana … MA dalle parole di Pharazon non dovrebbe essere possibile vista la mancanza di colonie numenoreane nella terra di mezzo…
MA SOPRATTUTTO si palesa quanto sia ridicola la messa in scena di un’eruzione per oscurare il sole e rendere Mordor abitabile dagli orchi – che ripeto NON sono vampiri e non bruciano al sole, NON si pietrificano come i troll, anche se preferiscono l’oscurità…Con i poteri di Sauron creare oscure nuvole e neri vapori per oscurare la luce del sole sarebbe una cosa da nulla … oltretutto per vivere gli orchi necessitano comunque di terre fertile da coltivare da parte di schiavi umani. Oltetutto il monte fato, a ridosso della valle di Udun sull’altipiano di Gorgoroth e la regione della Nurn non sono così vicine … Tra l’altro nell’episodio sauron stesso ammette che sono ben 1000 anni che è nelle terre del sud dopo la scofitta di Melkor .. il che, al solito, smentisce tuttòa storia di Galdriel e la sceneggiata dei primi episodi …

Stesso discorso per la traccia narrativa di Galadriel, Elrond, Durin, Celebrimbor e Gil Galad…
avendo fatto scelte molto cervellotiche (come era più semplice inventare un elfo sconosciuto assetato di vendetta contro sauron invece di stravolgere Galadriel) adesso per rendere tutto plausibile si devono fare i salti mortali..
Certo, salvo le scene di tentazione di Sauron a Galadriel, ma la creazione degli anelli è rimasta monca, perché prima dei tre – forgiati senza l’aiuto materiale di Sauron- dovevano essere creati da Celebrimbor con appunto la conoscenza di Sauron i sette destinati ai nani e i nove per gli uomini che sono all’origine dei Nazgul …altri buchi di sceneggiatura..

Restano ancora in piedi gli stravolgimenti relativi a Isildur e al marito di Galadriel Celeborn, tanto per girare il coltello nella piaga di questa sceneggiatura piena di buchi

E la recitazione? Legnosa e priva di espressione, aò solito, quella di Galdriel, sopra le righe quella di sauron, Elron, Gil Galad e Celebrimbor … aprezzabile Elendil e la regina Miriel, positiva, al solito, quella relativa ai pelopiede.

Questo sesto episodio mi sembra proprio il più sconclusionato di tutti quelli a oggi apparsi…

E il contenuto è interamente di fantasia, quindi in teoria la cosa poteva essere molto positiva vista la libertà di creazione a 360 gradi e invece brilla per buchi tremendi di sceneggiatura e incoerenza con quanto narrato fino ad ora…

Unica perla, la recitazione dell’attore che impersona l’elfo corrotto Adar e il dialogo molto intenso con Galadriel (che quanto a recitazione al confronto sembra un ciocco di legno).

Orbene, presupponiamo solo la conoscenza che possa avere uno spettatore entusiasta dei film di Jackson, niente di più…

Punto primo – il marchio, ovvero mappa misteriosa che identifica geograficamente Mordor
Galadriel NON la riconosce se non quando si imbatte in una mappa rinvenuta nella biblioteca di Numenor…MA, chi può averla compilata? Non certo gli uomini se come dice Pharazon ancora non ci sono insediamenti numenoreani nella terra di mezzo… potrebbe esser4e stata donata dagli elfi quando ancora le relazioni erano più amichevoli.. Ma in questo caso allora perché Galadriel non l’ha riconosciuta subita e dice che gli elfi ne sono all’oscuro? Oltretutto la torre di Ostirith è posta in un contrafforte interno alla catena degli Ephel Duath denteo mordor – e questo fatto lo si può vedere chiaramente indicato nelle mappe che la vengono illustrate alla regina Miriel quando chiede il tempo mancante alla destinazione..
Ora, qualcuno potrebbe spiegarmi cosa ci fa un torre di guardia degli elfi DENTRO Mordor se non per sorvegliare eventuali attività di Sauron? E si noti che in questo periodo Non ci sono ancora Minas Tirith, Minas Morgul, Cirith Ungole e le altre roccaforti di guardia che Gondor costruirà dopo la sua nascita, ma (forse) solo il nucleo originario di Osgiliath …
Quindi gli elfi NON solo conoscevano la posizione di Mordor e la sua forma geografica ma addirittura lo sorvegliavano per captare eventuali tracce di Sauron … come diversi abitanti del villaggio, su tutti Waldreg che custodiva anche l’elsa della spada-chiave , hanno confermato più volte …
Da qui emerge chiaramente l’incoerente comportamento di Galadriel frutto di un giochetto fasullo della sceneggiatura …

Ma parliamo ora di come la forze di Numenor possano in così breve tempo risalire il fiume Anduin, sbarcare la cavallerie e le truppe, risalire l’Ithilien meridionale , imboccare la valle a ridosso degli Emyn Arnen (un gruppo di colline poste al di sotto dell’ansa del fiume Anduin di fronte al monte Mindolluin dove sorgerà Minas Tirith) – tutte informazioni che si leggono chiaramente sempre nella mappa mostrata alla regina – e poi per giunta raggiungano proprio quel villaggio di uomini del sud assediati dagli orchi? Ma quando mai? Sappiamo dai film della trilogia di quanto tempo serva per navigare lungo l’Anduin (controcorrente, poi) e muovere una numerosa cavalleria nell’Ithilien …figuriamoci in una valle in mezzo ai monti …

E parliamo anche dell’assedio ad un villaggio – piccolo – di scappati di casa che qualcuno vorrebbe paragonare alla Battaglia del fosso di Elm!!! Non si capisce perché abbandonare una solida e ben difendibile roccaforte in pietra degli elfi per arroccarsi in un fragile villaggio di legno e paglia, oltretutto senza veri soldati addestrati e con le forze dimezzate dalle defezioni degli abitanti stessi … ridicolo poi pensare di difendere l’ingresso di una taverna da un ariete da assedio meglio di quanto si potesse fare in una torre di guardia in pietra con portone all’altezza!!

Fermiamoci poi a parlare di Re Halbrand…fin troppo facilmente proposto come ne “Il ritorno del re” come unico e vero signore che torna a riscattare una popolazione… peccato che sappiamo sin dall’inizio della trilogia dell’esistenza di ben NOVE anelli per dominare gli uomini e i loro regni e sottometterli a Sauron… Ora che il re stregone possa essere un principe di Numenor è cosa risaputa, magari come un altro paio… poi i rimanenti sono signorotti locali che in cambio di potere e lunghissima vita si sono trasformati lentamente prima in ombre e poi nei fantasmi dell’anello… anche perché prima della nascita di Gondor (e Arnor) ad opera di Elendil, Anarion e Isildur non esistava alcun Re degli uomini …

E veniamo al finale che inaugura un nuovo filone narrativo: il fantasy catastrofico … al di là della ridicola complessità del meccanismo che azione la distruzione della diga e dell’acquedotto, MA vogliamo fare mente locale alle costruzioni della zona? Ricordo che siamo dentro Mordor…
Da chi e quando sono state costruite tali costruzioni retaggio di una civiltà sicuramente avanzata e di cui NON esiste traccia? Non di certo dagli uomini (Gondor ancora non esiste) e il livello degli uomini del sud è quello che si vede…nemmeno ad opera degli Elfi che si sono stabiliti sulle coste, attorno al loro re supremo Gil Galad o nelle verdi e lussureggianti foreste molto più a nord..
E poi…SE veramente quello che si vede esplodere è il mote fato.. beh la cosa è ancora più inverosimile perché il mote fato è posto molto più a nord a ridosso della valle di Udun e la distanza è notevole per essere coperta da rozzi cunicoli scavati dagli orchi … tenendo presente poi poi tutto intorno al monte fato troviamo solide ed impenetrabili rocce laviche eruttive e non morbido terreno da scavare ….

Nonostante questo, poi, desidererei che qualcuno mi spiegasse come si possa sopravvivere ad una eruzione esplosiva e ai suoi gas venefici che di disperderebbero in ogni dove ad una velocità inaudita ..

Infine, l’unica nota piacevole, la scena del dialogo tra Adar e Galadriel: una vera perla in mezzo a tanta confusione, anche grazie alla bravura dell’attore che impersona Adar perché Galadriel al solito è monotematica, conosce un’unica espressione facciale… ed è un vero rimpianto, perché è la riprova di cosa si potesse creare nei vuoti del Signore degli Anelli, nel non scritto di Tolkien che tanto lascia alla creatività di chi avesse delle buone idee… in effetti il ruolo degli elfi corrotti da Morgoth o semplicemente di quelli torturati e piegati o magari solo pieni di rancore nei confronti dei loro simili che li avevano abbandonati, era una pista notevole da esplorare… (un esempio famoso e triste per i lettori di Tolkien è l’elfo Maeglin responsabile della caduta di Gondolin)..


Poi, se uno si accontenta di vedere una banda di uomini in costume che si sbudellano a cavallo o a piedi con armi da taglio in un ambientazione fantasy e catastrofica, con tanto di carica a cavallo (stile VII cavalleggeri) che salva i buoni all’ultimo secondo … buon per lui, a me sembra veramente poca cosa …

N.B. L'immagine della mappa di Mordor è stata scattata con il mio cellulare direttamente dal video di Prime video per uso esclusivamente documentativo.

Edited by Aguirre - 4/10/2022, 02:56

SE almeno funzionasse bene e fosse in grado di trasmettere emozioni, aspettative e pathos ... qui al massimo, per ora, si è vista solo qualche bella ricostruzione in CG ... e non sempre!

Per ora i personaggi che hanno un minimo di spessore sono l'elfo scuro decaduto alla testa degli orchi e lo straniero (ahimè) caduto in maniera ridicola dal cielo ...
UN po' pochetto, non trovi?

Dipende ... ti faccio il paragone con Dune (parlo del film del 1984 di David Linch e NON di quello recente del 2021 che non ho ancora visto e non conosco): anche qui c'è stato uno stravolgimento narrativo e dei piani temporali della saga però l'effetto del film preso a se stante è stato comunque impressionante..

Qui si sta sacrificando molto per ottenere poco o nulla quando sarebbe bastato maggior attenzione nella sceneggiatura per rendere il tutto più godibile.. certo, poi, se si vogliono raccontare le vicende trattate nel Silmarillion senza averne i diritti e facendole passare ancora una volta come se si trattasse del signore degli anelli ...
SE invece di puntare sul nome di un eroe famose si fosse inventato un personaggio di sana pianta inserendolo nel non scritto delle opere, non solo si avrebbe avuto più libertà di manovra, ma molto probabilmente si potevano creare situazioni e avventure molto più coinvolgenti e adatte cinematograficamente,,,

Io posso ben rinunciare alla pedissequa fedeltà dell'opera scritta ( a stravolgimenti essenziali NO, per rispetto del lavoro dell'autore) ma mi attendo un prodotto di intrattenimento all'altezza, piacevole e godibile ...

Edited by Aguirre - 26/9/2022, 09:09

Certo, quello di sicuro.. ma la mancanza di rispetto e l'atteggiamento presuntuoso restano ....MA. oltretutto per cosa? NON è proprio un espediente ben congegnato ...

Tutto il quinto episodio è fiacco ( a parte la digressione sugli antenati Hobbit) e ormai restano solo tre episodi a fine stagione .. sicuramente almeno un paio saranno dedicate alle irrinunciabili battaglie a effetto e quindi non è che poi resti molto tra le mani ...

HO visto l'episodio cinque ...

Continuo a ritenere la parte sugli Hobbit (Pelopiede) come la più interessante e valida.

Intanto questo episodio si caratterizza con la più grande minchiata in assoluto pubblicata: va bene la libertà creativa, ma quando viene meno il rispetto per i cardini portanti della storia originale non c'è creatività che tenga...

ORDUNQUE: SPOILER!!!

Per giustificare la traccia narrativa tra nani ed elfi si sono inventati una - FALSA - leggenda su un silmarill (gioielli forgiati a Valinor che trattenevano e facevano risplendere la luce dei due alberi di Valinor) intrappolato in un albero che a seguito di un lungo combattimento tra un elfo e un balrog e la caduta di un fulmine avrebbe dato origine tramite le sue radici affondate nel terreno niente di meno che al leggendario metallo scavato dai nani, il Mithril ...Ora, il Mithril sarebbe necessario, tramite l'eco della luce di Valinor, agli elfi per scongiurare la prematura scomparsa dalla terra di mezzo di tutti gli elfi a causa della dilagante oscurità che ne minerebbe l'esistenza stessa ... ( Senza poi contare che nella terra di mezzo esistono tanti elfi che a Valinor non ci sono mai andati e che quindi la luce degli alberi NON l'hanno mai vistA ...) un espediente tanto arzigogolato e astruso, quanto assurdo.

Peccato che esista addirittura un'opera di Tolkien, Il Silmarillion, curata dal figlio Christopher, che narra della storia dei tre silmarilli forgiati dall'elfo Noldor Feanor e ovviamente della loro sorte finale ...Adesso che si vada addirittura a smentire direttamente quanto scritto in un'opera fondamentale di Tolkien lo trovo assurdo, irrispettoso e francamente presuntuoso ... anche perché il risultato - come per la trasformazione in Terminator di Galadriel - è francamente molto discutibile e ben poco godibile semplicemente a livello cinematografico, a prescindere da ogni balla narrativa ...
Ma, mi chiedo, vale la pena provocare tanto tumulto per ottenere un risultato cosi piccolo e trascurabile? ... Bah ....

Direi che per ora è palese l'intento di proporla e orientarla in modo analogo al Signore degli anelli cercando di ricreare anche tra i personaggi alchimie simili a quelle della trilogia cinematografica. Per ora, secondo me, l'unica cosa che funziona in maniera egregia e che in realtà è invisa a buona parte degli spettatori e la parte narrativa dedicata agli antenati degli hobbit, un po' fracassoni e alla "Fred Flintstone" ma coerenti e frutto interamente dell'immaginazione degli sceneggiatori ...

Per il resto (oltre a stravolgimenti narrativi e temporali) gli altri filoni brillano per la poca originalità ... Galadriel è diventata una terminator vendicativa obnubilata come il peggior Boromir sotto l'influsso dell'anello, il filone, tutto di fantasia delle terre del sud con Arondir - elfo silvano di pelle nera(?!) - e Browyn, donna guaritrice, per ora appare il più deludente, nonostante la comparsa di una reliquia di potere ( elsa di una spada) alla cui ricerca si muovono schiere di orchi e un oscuro personaggio dalle sembianze elfiche che gli orchi adorano, l'amicizia tra il mezz'elfo Elrond e il nano Durin vorrebbe emulare il sodalizio tra Gimli e Legolas ma per ora tra mescolamento di linee temporali e scenari non proprio all'altezza langue..
L'isola di Numenor, a parte il notevole impatto visivo - forse l'unico fino ad ora degno di un vero applauso - a parte veloci immagini di quello che darà il suo drammatico futuro ben poco progredisce a livello narrativo se non, al solito, sovrapponendo piani temporali e inventando personaggi e situazioni mai accadute e in verità ben poco plausibili ...

Io la seguo con curiosità (voglio vedere fin dove andranno a parare) senza ormai nessuna seria aspettativa ... godendomi quel poco di buono che, secondo i miei personalissimi gusti, trovo qua e là.

Beh, ma l'interno di Moria è veramente brutto rispetto alle premesse della trilogia, il ponte della nave che trasporta Galadriel si vede che è palesemente falso, anche per un videogioco, gli effetti di luce sul mare secondo me sono imbarazzanti, non incantevoli, il villaggio distrutto dagli orchi facendolo sprofondare idem, videogioco poco curato e lo scontro con il mannaro è veramente imbarazzante ... gli occhi poi, sono proprio mal programmati ...

La matrona romana che ha preso il posto della nana barbuta invece è ridicola ...

E, ribadisco, questi sono appunti rivolti solo all'aspetto estetico, non narrativo...

Bella invece Numenor e la ricostruzione della campagna con gli antenati degli Hobbit

La storia, invece è quella che è... la si lascia scorrere e vedremo dove arriva...
La cosa più negativa resta la caratterizzazione da Terminator di Galadriel, per il resto solo abbozzi iniziali.. sono curioso di vedere come risolveranno la vicenda di Celibrimbor (figlio di Curufin figlio di Feanor forgiatore dei tre silmarilli) che è l'artefice della creazione dei tre anelli degli elfi aiutato però dalla sapienza di Sauron.

Complimenti!!!!

Per carità, capisco il punto di vista .. io, a quasi sessant'anni gioco sempre di meno con i miei amati RPG, ma quando sono dell'umore giusto, attacco il PC al videoproiettore e mi faccio una bella cavalcata con il mio personaggio (un'abile arciera di nome Xeena) per gli scenari di Oblivion o Skyrim, non importa a quale livello del gioco, semplicemente mi piace vedere gli scenari animarsi e dialogare con i personaggi che incontro...

Ecco, in un videogioco, in una serie tv ambientata nell'universo di Tolkien direi che è lecito attendersi di più...


MA, tralasciando per momento il dubbio intreccio narrativo o le minchiate polically correct tipo gli elfi di pelle nera o le nane senza barba ...parliamo dell'ambientazione grafica: guardati la terza puntata e vedrai che è un passo indietro rispetto alle prime due... mancanza di incanto e poesia... per ora la trilogia resta di un altro livello ( e purtroppo anche lo Hobbit con Smaug e la montagna Erebor)