Missione Ryu Akimichi & Hanzo Senju

Livello B

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Darth Eragon
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    Missione Ryu Akimichi & Hanzo Senju
    Missione a Servizio di:Konohagakure No Sato
    Livello:B
    Esecutori della Missione:Ryu Akimichi & Hanzo Senju
    Luogo d'Incontro:Portone Sud di Konohagakure no Sato
    Appuntamento Ore:08.00
    Già da tempo un nostro Sp.Jounin di nome Kuroi Matsumoto si è infiltrato all'interno di una organizzazione criminale, comunemente nota come "Occhi di Gatto" con sede a Komen. Si tratta di una organizzazione non troppo pericolosa, ma che ci sta creando parecchi problemi a causa del continuo spaccio illegale di armi di ogni genere, spesso rubata dai nostri carri merci. Essendosi infiltrato già da un anno, è in possesso di tutte le prove che ci servono per incastrarli, ma avrà ovviamente bisogno di aiuto per catturarli. Qui entrate in gioco voi: gode di una grande fiducia da parte del proprio capo, e per questo pensa che questo sia il momento adatto per presentarvi a lui, in maniera tale da potere attaccare l'organizzazione direttamente dall'interno. L'organizzazione è piuttosto numerosa, ma fortunatamente la maggior parte dei sottoposti sono dei semplici banditi: gli unici Shinobi, oltre al capo, saranno solo i suoi più stretti collaboratori, e corrispondono in potenza ai nostri Chuunin. Il capo invece, secondo le nostre fonti, dovrebbe essere paragonabile ad uno Sp.Jounin. Uccidete chi volete, ma cercate almeno di portarci vivo il loro capo.
    Inizia Sergio.
     
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Pirata da strapazzo

    Group
    Member
    Posts
    656

    Status
    Offline
    Narrato, Pensato, "Parlato"


    Ryu si svegliò bruscamente con un sussulto, il cuore che batteva a mille e la fronte madida di sudore: da quando era tornato dalla battaglia di Yuge, ogni notte gli incubi avevano tormentato la sua mente, trascinandolo puntualmente in un sonno agitato e nervoso. Rimase per un po' steso nel letto, lo sguardo fisso sullo spoglio soffitto della sua stanza, mentre cercava di ricordare l'incubo che lo aveva svegliato così di soprassalto. Le immagini erano ancora chiare nella sua mente, come se stesse guadando un film alla tv: ricordava di trovarsi su un grande veliero in mezzo al mare tempestoso, circondato da figure senza volto (non avrebbe saputo dire se si trattasse di nemici o amici). Le onde si abbattevano violente sulla grande imbarcazione, mentre lui era intento a lottare contro muri furiosi di schiuma; ma i suoi pugni erano inutili e le acque si avvinghiavano a lui come dei tentacoli, trascinandolo giù nel mare e poi ancor più giù, nella profondità e nell'oscurità degli abissi.
    Con un groppo in gola, si sedette sul letto, mentre con l'avambraccio sinistro si asciugava il sudore dalla fronte. Controllò la sveglia sul comodino: erano le sei e mezza del mattino; la sveglia sarebbe suonata da lì a poco, quindi rimettersi nel letto non avrebbe avuto senso... tanto valeva alzarsi direttamente. Lo aspettava una lunga giornata, almeno in questo modo avrebbe avuto più tempo per dedicarsi ai preparativi: gli era stata infatti affidata, per quel giorno, la sua prima missione livello B! La missiva gli era stata recapitata proprio il giorno prima, da un Anbu che aveva bussato alla sua porta, per poi scomparire in una soffice nuvoletta di fumo a consegna effettuata. Mentre mangiava affamato la sua colazione (latte e cereali al miele), il grassone rilesse la missiva:
    CITAZIONE
    Già da tempo un nostro Sp.Jounin di nome Kuroi Matsumoto si è infiltrato all'interno di una organizzazione criminale, comunemente nota come "Occhi di Gatto" con sede a Komen. Si tratta di una organizzazione non troppo pericolosa, ma che ci sta creando parecchi problemi a causa del continuo spaccio illegale di armi di ogni genere, spesso rubata dai nostri carri merci. Essendosi infiltrato già da un anno, è in possesso di tutte le prove che ci servono per incastrarli, ma avrà ovviamente bisogno di aiuto per catturarli. Qui entrate in gioco voi: gode di una grande fiducia da parte del proprio capo, e per questo pensa che questo sia il momento adatto per presentarvi a lui, in maniera tale da potere attaccare l'organizzazione direttamente dall'interno. L'organizzazione è piuttosto numerosa, ma fortunatamente la maggior parte dei sottoposti sono dei semplici banditi: gli unici Shinobi, oltre al capo, saranno solo i suoi più stretti collaboratori, e corrispondono in potenza ai nostri Chuunin. Il capo invece, secondo le nostre fonti, dovrebbe essere paragonabile ad uno Sp.Jounin. Uccidete chi volete, ma cercate almeno di portarci vivo il loro capo.

    Sembra roba interessante, pensò impaziente, mentre il latte che sbrodolava dalla bocca si perdeva nel suo ispido pizzetto. Essendo quella la sua prima missione di livello B, non gli era mai capitato di dover affrontare un compito apparentemente così difficile. Avrebbe avuto a che fare con una vera e propria organizzazione criminale e si sarebbe trovato a confronto con uno Special Jounin e ben due Chuunin. Certo, avrebbe potuto contare sull'effetto sorpresa grazie al loro contatto, oltre che all'aiuto del suo compagno di missione, ma sicuramente non sarebbe stata una passeggiata. Dell'intera missiva, la frase che aveva maggiormente catturato la sua attenzione era l'ultima: "Uccidete chi volete, ma cercate almeno di portarci vivo il loro capo". Uccidere, eh?, pensò mentre ripiegava la pergamena ingiallita. Fino a qualche mese prima, l'idea di dover uccidere qualcuno lo avrebbe letteralmente terrorizzato: non aveva mai avuto una particolare propensione alla violenza, soprattutto quando era evitabile, e difatti lì dove era possibile preferiva sempre evitare lo scontro, cercando di risolvere ogni problema con le belle parole e un po' di diplomazia. Ma era cambiato... la Guerra lo aveva cambiato. Gli aveva insegnato che nel mondo Ninja, a volte, non c'è spazio per le parole, né tanto meno per l'onore e la pietà: schiaccia i tuoi nemici prima che loro possano schiacciare te.
    Erano le otto meno venti quando uscì di casa: il Sole già splendeva alto nel cielo azzurro, pronto ad affrontare il lungo cammino che a fine giornata si sarebbe concluso con un tuffo nel mare; l'aria era ancora fresca e un leggero venticello accarezzava gli ispidi capelli di Ryu. Per l'occasione, l'Akimichi aveva indossato una appariscente camicia arancione a decorazioni floreali rosse e gialle, sopra una comoda tuta nera che aveva la gamba un po' più corta di un classico pantalone, lasciandogli le caviglie scoperte. Legato al braccio sinistro, portava il taschino da braccio, al cui interno aveva accuratamente riposto gli Shuriken a tre punte. Legata al fianco destro, invece, portava la borsa, nella quale aveva invece riposto il suo solito arsenale da battaglia. Infine, legata alla fascia dietro la schiena, la Sesta sporgeva sulla destra sopra la spalla.
    Così conciato, camminava a passo rapido verso la Porta Sud di Konoha, il luogo di incontro con il suo compagno di missione. Hanzo Senju, pensò, mentre, camminando, rileggeva la missiva per l'ennesima volta. Un Senju eh? Immagino sarà un compagno interessante. Essendo un membro del Villaggio della Foglia, Ryu sapeva bene chi fossero i Senju: annoverati tra i Clan più importanti del Villaggio, e più in generale del mondo Ninja, i Senju erano (insieme agli Uchiha) uno dei Clan fondatori di Konoha. Non sapeva però molto delle loro abilità, anche se sapeva con certezza che avevano a che fare con la manipolazione del legno, abilità di cui aveva avuto dimostrazione anche nel corso della guerra stessa. Chissà che tipo sarà, si chiese quando era ormai giunto alla porta Sud. Era da un bel po' che non svolgeva una missione in coppia, e il fatto che si trattasse di una missione di livello così alto lo metteva leggermente in ansia. Speriamo di andare d'accordo e che tutto vada bene... Con il mignolo della mano sinistra infilato nel naso, si appoggiò con la schiena alla corteccia di un grosso albero , in attesa del suo compagno.

    Informazioni:

    Chakra: 115
    Stato Fisico: Ottimale
    Stato Mentale: In attesa

    Equipaggiamento:

    Kunaix10, nella borsa
    Shurikenx20, nella borsa
    Cartabomba Fasullax4, nella borsa
    Pillole del Soldatox2, nella borsa
    Tonici Akimichi, nella borsa
    Radiolina, nella borsa
    Shuriken a Tre Punte, nel taschino da braccio
    Sesta, nella fascia

    Abbigliamento:

    Borsa, legata al fianco destro
    Taschino da Braccio, legato al braccio sinistro
    Guanti chiodati, indossati
    Fascia, legata dietro la schiena
     
    .
  3. -Pilaf-
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    Narrato
    Parlato
    Pensiero


    Quel giorno Hanzo aveva messo la sveglia presto.
    Era sempre stato una persona molto puntuale però gli piaceva anche parecchio dormire, quindi quando non aveva impegni particolari la mattina preferiva starsene a letto e riposare da una vita che si faceva più dura e stressante man mano che i giorni passavano. Quel mattino, in particolare, si sarebbe dovuto recare alle otto in punto al Portone Sud di Konoha per partire con un suo compagno di villaggio a svolgere una missione. Era andato a prelevare il rotolo contenente la missione la mattina precedente, verso ora di pranzo, e aveva avuto tutto il tempo per leggerla adeguatamente e studiarne con cura tutte le richieste e i dettagli: lui ed un altro ragazzo di Konoha, del clan Akimichi, si sarebbero dovuti recare nel covo di una organizzazione criminale e catturare il loro capo, un Ninja Traditore le cui abilità sono paragonabili a quelle di uno shinobi che all'interno di un Villaggio si vedrebbe riconosciuto il rango di Sp.Jounin, quindi su carta più abile ed esperto del Senju.
    Una volta alzato dal letto e andato in cucina, Hanzo constatò che suo fratello era già andato al lavoro, come sempre, ma questa volta aveva avuto la premura di lasciargli sul tavolo della cucina dei pasticcini al cioccolato: Hanzo amava il cioccolato. Consumò rapidamente la propria colazione, anche perchè si sarebbe dovuto presentare al Portone Sud, non particolarmente vicino a casa sua, quindi aveva bisogno di lavarsi, vestirsi ed equipaggiarsi a dovere. Aveva già svolto molte missioni e tra i ranghi di Konoha si vociferava che lui sarebbe stato uno dei prossimi ad essere selezionati per svolgere l'esame di passaggio di grado, quindi quasi non avvertiva più quel misto di paura ed eccitazione che coinvolge ogni piccolo passo della carriera di uno shinobi, però era contento di svolgere, dopo tanto tempo, una missione insieme ad un altro compagno. Negli ultimi tempi infatti era stato spesso impiegato dalle forze della Foglia per svolgere delle missioni in solitaria, e quasi si era dimenticato come fosse collaborare con un compagno, decidere insieme le mosse, avere più opzioni per affrontare ipotetici combattimenti, che vista la missiva in questione erano un'ipotesi quasi obbligata. Hanzo si lavò di fretta e si vestì: indossava dei pantaloni lunghi neri, una maglia attillata con maniche a tre quarti anch'essa nera, sulla quale chiuse con orgoglio il proprio Gilet di Konoha. Attorno alla fronte era legato il coprifronte del Villaggio della Foglia, attaccato ad un nastro nero parzialmente coperto dai suoi lucenti capelli viola, e così vestito fu pronto a partire.
    La giornata era molto bella e piacevole, il sole splendeva alto in un cielo azzurro e quieto, e un lieve venticello agitava gli indomabili capelli del Senju, che senza perdere tempo si diresse al punto di ritrovo.
    Quando vi arrivò, vide che il suo compagno era già li: un omaccione molto alto e corpulento con una molto poco sobria camicia floreale lo attendeva, tronfio dell'imponenza fisica divenuta un marchio di fabbrica del clan Akimichi di Konoha. La chioma nera era brizzolata ai lati e un poderoso bastone emergeva da dietro la schiena di quell'omaccione.
    Molto piacere, io sono Hanzo Senju! Tu devi essere Ryu...
    Hanzo sfoggiò il suo solito sorriso carismatico e tese la mano senza incertezze al suo compagno di missione, nonostante l'evidente differenza di stazza e di età.

    Chakra: 115
    Condizioni fisiche: Ottime
    Condizioni mentali: Ottime

    Borsa:
    Radiolina
    Cimice x3
    Olio infiammabile x2
    Shuriken x16
    Kunai x9
    Cartabomba x5
    Cerbottana

    Fodero:
    Spada larga (non estratta)

    Gilet tattico:
    Palla gelo x4

    Note:
    1 palla gelo legata ad un kunai
    2 cartabomba legate ad altrettanti kunai
     
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Pirata da strapazzo

    Group
    Member
    Posts
    656

    Status
    Offline
    Narrato, Pensato, "Parlato", "Parlato Hanzo Senju"


    Appoggiato all'albero, vide uno Shinobi avvicinarsi a lui: doveva avere non più di diciotto anni ed era alto circa un metro e ottanta; aveva lunghi capelli di un singolare color viola e portava lunghi pantaloni neri, sotto una maglia attillata del medesimo colore. "Molto piacere, io sono Hanzo Senju! Tu devi essere Ryu...", esordì quando furono vicini, con un largo sorriso stampato sul volto. Ryu afferrò la mano che gli veniva porta, stringendola vigorosamente. "Sono proprio io! Piacere di conoscerti, Hanzo", rispose allegramente. "Bene... ora che le presentazioni sono fatte, direi che possiamo andare", disse in tono piatto: l'idea di dover affrontare il viaggio fino a Komen non lo entusiasmava affatto. Senza perdersi in inutili cerimonie si mise in marcia, imboccando il sentiero che, dalla porta del Villaggio, si dirigeva verso Sud.
    "Allora, Hanzo", esordì Ryu, dopo alcuni attimi di silenzio, "non so tu, ma questa è la mia prima missione di livello B!", disse con un sorriso colpevole stampato sul volto. "Fino ad ora ho avuto sempre e solo a che fare con banditi e briganti, al massimo qualche Genin scapestrato; ora le cose mi sembrano farsi molto più serie. Non ti nasconderò che mi sento un po' sotto pressione... speriamo che tutto vada per il meglio!". Il sentiero che stavano seguendo procedeva verso Sud, tagliando in due le immense distese verdi tipiche del Paese del Fuoco. "Se procediamo a passo veloce, credo che dovremmo riuscire a raggiungere Komen prima del tramonto", disse, parlando più a se stesso che al suo compagno di missione, "a quel punto non ci resterà che cercare il nostro contatto e coordinarci con lui!" La missione, detta così, sembrava una passeggiata... la parte difficile sarebbe stata mettere fuori gioco i due Chuunin e lo Special Jounin, oltre che tutti i loro scagnozzi. Si coprì la bocca con la mano destra, mentre sbadigliava silenziosamente. Quanto mi piacerebbe farmi una bella dormita, pensò affranto.
    Intanto, la luce del Sole iniziava a picchiare forte sulle loro nuche; fortunatamente, il sentiero che stavano seguendo si tuffò in un folto boschetto di alberi dagli alti ed esili tronchi bianchi: le fitte chiome verdi lasciavano trapelare ben poca luce, e i due Shinobi poterono godere della loro ombra. Il sentiero procedeva pianeggiante, ma il grassone doveva costantemente fare attenzioni alle radici degli alberi, che contorte e intrecciate cercarono più volte di giocargli qualche brutto tranello. Le chiome degli alberi diventavano, man mano che avanzavano, sempre più fitte, tanto che ad un certo punto neanche un filo di luce riusciva a trapelare attraverso le loro fronde. Ryu iniziò a domandarsi se avrebbe mai rivisto la luce del Sole, ma per la sua felicità la luce iniziava ad aumentare man mano che procedevano. Sentendosi incoraggiato affrettò il passo, fino a quando non sbucò fuori dagli alberi, ritrovandosi ancora una volta in un'ampia prateria. Emise un grande fischio di sollievo, mentre volgeva lo sguardo verso l'alto. "Cavolo", disse rivolto al suo compagno, "credevo che non ne saremmo più usciti!" Prese una grande boccata d'aria fresca.
    Dopo pochi metri, il sentiero giungeva ad un crocevia, diramandosi in quattro differenti direzioni. Una serie di cartelli in legno indicavano le differenti direzioni. Uno dei cartelli recitava "Komen", indicando sulla sinistra. Ryu si grattò il capo confuso: evidentemente, senza che se ne accorgesse, il sentiero doveva averli condotti eccessivamente verso Ovest. Tanto meglio, pensò, dovremmo aver tagliato leggermente. Imboccò il sentiero verso Komen, mentre cercava di intavolare una nuova discussione con il suo compagnoo: "Allora... Senju! Un nome altisonante, eh? Durante la battaglia di Yuge ho avuto modo di combattere al fianco di qualcuno dei vostri." Lo sguardo gli si oscurò, al ricordo dello scontro che gli era quasi costata la vita.
    Informazioni:

    Chakra: 115
    Stato Fisico: Ottimale
    Stato Mentale: In attesa

    Equipaggiamento:

    Kunaix10, nella borsa
    Shurikenx20, nella borsa
    Cartabomba Fasullax4, nella borsa
    Pillole del Soldatox2, nella borsa
    Tonici Akimichi, nella borsa
    Radiolina, nella borsa
    Shuriken a Tre Punte, nel taschino da braccio
    Sesta, nella fascia

    Abbigliamento:

    Borsa, legata al fianco destro
    Taschino da Braccio, legato al braccio sinistro
    Guanti chiodati, indossati
    Fascia, legata dietro la schiena
     
    .
  5. -Pilaf-
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    Narrato
    Parlato
    Pensiero
    Ryu


    La presentazione andò piuttosto bene, il giovane con la corporatura imponente si presentò ad Hanzo come Ryu Akimichi, e senza perdere tempo i due si diressero immediatamente verso Komen. La cittadina non era poi così lontana da Konoha, poteva andargli certamente peggio e avrebbero potuto dover svolgere le loro mansioni in luoghi ben più lontani e difficili da raggiungere, ma comunque non si trattava di una passeggiata di un paio di ore, quindi era necessario partire alla svelta e, se ci fosse stato da parlare, c'era tutto il tempo per farlo anche durante la strada che portava a Komen.
    Allora, Hanzo ci pensò Ryu ad interrompere il silenzio che si era già generato tra i due shinobi, dopo pochissimi minuti dall'inizio della loro missione assieme non so tu, ma questa è la mia prima missione di livello B! (...) Fino ad ora ho avuto sempre e solo a che fare con banditi e briganti, al massimo qualche Genin scapestrato; ora le cose mi sembrano farsi molto più serie. Non ti nasconderò che mi sento un po' sotto pressione... speriamo che tutto vada per il meglio!
    E' davvero la sua prima missione di questo livello? Caspita, ha circa dieci anni più di me... chissà per quale motivo non è riuscito ad essere inaggiato prima per incarichi di questo rilievo Hanzo rimase serio, e camminava a discreta velocità mantenendo la testa bassa mentre il suo compagno di missione si rivolgeva a lui. A un certo punto, quando Ryu ebbe finito, il Senju si rivolse vero il ragazzone e continuò la conversazione, parlando piuttosto lentamente ma con un'intonazione chiara e sicura data anche dalla sua voce grave e calda. In realtà io ne ho fatte già abbastanza di missioni di questo tipo... e fai bene ad essere teso. Hanzo non voleva intenzionalmente spaventare il suo avversario ma cercò di essere più franco possibile: non voleva illudere un compagno sulla facilità dell'incarico per poi magari trovarsi con un partner mal preparato dal punto di vista psicologico davanti al nemico, convinto di dover e poter fare le cose che normalmente si permetteva in situazioni di minor pericolosità. Il livello della sfida è diverso, e anche le informazioni consegnateci dagli ANBU sono chiare in merito... si parla addirittura di Sp.Jounin, quindi è chiaro che dovremo considerare come oro colato le parole del nostro informatore, e tenere gli occhi apertissimi.
    I due passeggiarono silenziosamente per un bel po' di tempo, immergendosi passo dopo passo nel cuore della foresta del Paese del Fuoco e, quasi contemporaneamente, in una specie di tenebra boschiva che dava pienamente l'idea di quanto la natura, il legno, la vegetazione fosse la forza dominante da quelle parti, e nessuno poteva mettere in dubbio il suo regno. Dopo un tratto nei boschi che pareva sconfinato, reso ancora più pesante dalla vegetazione estremamente fitta che lasciava trapelare pochissima luce e costringeva gli shinobi a deviazioni di percorso per evitare grossi rami o alberi che all'improvviso si paravano davanti a loro, la luce sembrava ricominciare a filtrare, come a voler segnalare una sosta da quella macchia verde opprimente per dare un po' di luce e di tregua ai due Chuunin di Konoha che cercavano di uscire da quelle foreste. Cavolo, credevo che non ne saremmo più usciti! Caspita, veramente... Ryu aveva ben espresso con quella specie di sfogo molto naturale ciò che anche Hanzo pensava. Nonostante fosse nato e cresciuto in quelle foreste e lui, più di moltissimi altri, era in piena sintonia con la vegetazione e la natura, quella passeggiata si era fatta molto pesante, anche a causa della mancanza di argomenti di conversazione tra i due Ninja. Proprio sotto questo punto di vista, fu nuovamente Ryu a fare il primo passo e a provare a intavolare nuovamente un dialogo, poco dopo che i due imboccarono il sentiero che secondo le indicazioni conduceva a Komen. Allora... Senju! Un nome altisonante, eh? Durante la battaglia di Yuge ho avuto modo di combattere al fianco di qualcuno dei vostri. Hanzo si lasciò sfuggire un mezzo sorriso, piegando leggermente verso l'alto l'angolo sinistro della bocca, ma guardando il suo compagno si accorse che la reazione non fu la stessa. L'Akimichi aveva certamente un brutto ricordo della battaglia di Yuge che aveva appena rievocato, e l'improvvisa cupezza assunta dal suo volto ne era chiaramente testimone. Hanzo si affrettò quindi a rispondere anche per sollevare il morale a Ryu, non tanto perchè veramente gli interessasse del morale di una persona che conosceva da pochissimo tempo, ma per lo stesso motivo di prima: voleva un partner pienamente preparato e capace per la missione che li stava attendendo, e come sempre la missione ha priorità totale, assoluta. Eh, si! E' un cognome piuttosto pesante, ma in realtà il mio nucleo familiare ristretto ne ha sempre risentito poco, tradizionalmente ci si occupa di altro... ed era vero: dai tempi di suo nonno, il suo nucleo familiare aveva scelto di accantonare la strada dei Ninja per intraprendere quella del commercio di armi che aveva portato davvero tanto benessere ed agio, fino agli spiacevoli eventi che hanno segnato la vita di Hanzo costringendolo a prendere in mano il kunai e seguire la via dello shinobi. Avendo combattuto con uno del mio clan probabilmente avrai visto alcune delle abilità peculiari che hanno reso i nostri antenati molto famosi nel mondo Ninja... ma probabilmente anche tu sai cosa significhi! Akimichi non è proprio un cognome qualunque da queste parti!
    E anche qui Hanzo si era permesso il lusso di essere sincero: Konoha era particolarmente ricca di clan secolari che da generazioni si tramandano abilità segrete molto particolari, e tra i tanti che affollavano il Villaggio della Foglia c'erano anche gli Akimichi, di cui Ryu era certamente un componente. Nel frattempo, Hanzo fu lieto di notare che il sentiero che avevano intrapreso era molto meno boschivo del tratto precedente di strada che avevano percorso, ed era caratterizzato da un sentiero piuttosto largo in terra battuta chiara, accompagnato ai lati da una fresca e verde vegetazione da cui partivano alcuni alberi che tendevano verso il cielo, senza mai oscurare del tutto la luce del sole e creando piuttosto un'atmosfera rilassata e piacevole.

    Chakra: 115
    Condizioni fisiche: Ottime
    Condizioni mentali: Ottime

    Borsa:
    Radiolina
    Cimice x3
    Olio infiammabile x2
    Shuriken x16
    Kunai x9
    Cartabomba x5
    Cerbottana

    Fodero:
    Spada larga (non estratta)

    Gilet tattico:
    Palla gelo x4

    Note:
    1 palla gelo legata ad un kunai
    2 cartabomba legate ad altrettanti kunai
     
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Pirata da strapazzo

    Group
    Member
    Posts
    656

    Status
    Offline
    Narrato, Pensato, "Parlato", "Parlato Hanzo Senju"


    Hanzo dimostrò di essere un piacevole interlocutore: gli disse che di missioni di quel genere ne aveva già svolte parecchio, e che avrebbe fatto bene a preoccuparsi. L'Akimichi rimase leggermente sorpreso, scoprendo come il Senju, apparentemente molto più giovane di lui, avesse molta più esperienz sul campo. "Eh, si! E' un cognome piuttosto pesante, ma in realtà il mio nucleo familiare ristretto ne ha sempre risentito poco, tradizionalmente ci si occupa di altro...", gli raccontò, mentre il sentiero che stavano attraversando si allargava sempre di più. "Avendo combattuto con uno del mio clan probabilmente avrai visto alcune delle abilità peculiari che hanno reso i nostri antenati molto famosi nel mondo Ninja... ma probabilmente anche tu sai cosa significhi! Akimichi non è proprio un cognome qualunque da queste parti!" A quelle parole, il ricordo dello scontro scomparve completamente dalla mente del grassone, sul cui volto si aprì un ampio sorriso. "Beh, sì!", disse gonfiando il petto con fierezza, "il Clan Akimichi è uno dei Clan nobili del Villaggio della Foglia, e mi sono sempre impegnato nel tentativo di onorare la mia casata", disse con una punta di orgoglio, mentre infilava il grosso indice destro su per la narice. Hanzo gli era sempre più simpatico.
    Intanto procedevano rapidamente, mentre il Sole continuava il suo percorso verso Ovest. Il sentiero era adesso costeggiato da alti alberi, le cui ombre si stagliavano lunghe e sottili sull'erba, che stava lentamente diventando folta e alta. Iniziava a fare particolarmente caldo, ma delle soffici nuvole bianche apparvero ad occidente, nascondendo a tratti il Sole oscurandone la luce. L'Akimichi decise di esplicitare alcuni dubbi che aveva riguardo il compito che li attendeva: "Comunque, mi chiedevo cosa dovremo fare una volta arrivati a Komen", disse con espressione confusa. "Ci toccherà entrare in contatto con il nostro uomo, certo... ma come facciamo a trovarlo? Sulla missiva non si diceva nulla a proposito di un incontro! E per di più non sappiamo neanche quale sia il suo aspetto..." Erano problemi a cui prima non aveva pensato, e sperò che il suo più esperto compagno sapesse risolvere i suoi dubbi.
    Il sentiero che stavano seguendo, intanto, era diventato leggermente pendente: si stavano inerpicando lungo i fianchi di una collina, il che rese la marcia più faticosa. Non gli ci volle però molto a raggiungere l'ampia e piatta sommità della collina: il vento lì su soffiava più forte, scompigliando loro i capelli, e da lì avevano una buona panoramica dell'intera valle. "Quassù si sta benissimo!", disse allegro al suo compagno, "sarei tentato dal proporre una sosta, ma preferirei arrivare a Komen prima di domani... chi si ferma è perduto!" concluse, mentre estraeva qualcosa dalla borsa. "Biscotto?", chiese in tono innocente al suo compagno, porgendogli un pacco di biscotti al cioccolato al latte.

    Informazioni:

    Chakra: 115
    Stato Fisico: Ottimale
    Stato Mentale: Allegro

    Equipaggiamento:

    Kunaix10, nella borsa
    Shurikenx20, nella borsa
    Cartabomba Fasullax4, nella borsa
    Pillole del Soldatox2, nella borsa
    Tonici Akimichi, nella borsa
    Radiolina, nella borsa
    Shuriken a Tre Punte, nel taschino da braccio
    Sesta, nella fascia

    Abbigliamento:

    Borsa, legata al fianco destro
    Taschino da Braccio, legato al braccio sinistro
    Guanti chiodati, indossati
    Fascia, legata dietro la schiena
     
    .
  7. -Pilaf-
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    Narrato
    Parlato
    Pensiero
    Ryu


    La passeggiata proseguiva ormai da molto tempo e l'ambiente attorno stava cominciando a cambiare: il percorso infatti si era fatto leggermente in salita, visto che i due shinobi avevano iniziato a salire una collina che aveva reso la situazione da un lato più faticosa per la naturale difficoltà che si incontra in un percorso in salita, dall'altro più piacevole dal punto di vista del luogo in cui i due si trovavano. La collina che stavano risalendo infatti aveva reso l'aria più fresca e limpida, aveva finalmente posto fine all'immensa distesa arboricola che caratterizza gran parte del territorio del Paese del Fuoco, e aveva concesso ai due shinobi una vista davvero niente male.
    Nel frattempo Ryu, che pareva sentirsi sempre più a suo agio con il suo compagno di missione, aveva esposto dei dubbi in merito ad una parte della missione che non gli era chiara, e che a pensarci bene non era chiara nemmeno ad Hanzo. Una volta arrivati a Komen, in quale modo sarebbero riusciti a trovare l'infiltrato di cui avevano bisogno? Quel tale, Kuroi Matsumoto, come avrebbe fatto a sapere del loro arrivo per combinare il fatidico incontro che avrebbe dato inizio al cuore della missione? Erano degli interrogativi seri e per nulla scontati, che avevano iniziato a tormentare il giovane Chuunin del Legno, i cui capelli indaco svolazzavano inquieti mossi dal vento, sempre più forte.
    Effettivamente è un interrogativo piuttosto serio... le informazioni forniteci dagli ANBU sono in questo senso lacunose, abbiamo un nome ma nessun volto. E probabilmente anche avendo il volto non potremmo farcene molto, credo proprio che uno shinobi di quel livello sappia usare piuttosto bene una Henge no Jutsu... mmm, mi sa proprio che dovremo fare una cosa che detesto
    Temo toccherà improvvisare.. la voce profonda di Hanzo, che nonostante il tempo continuasse a passare rimaneva sempre inadatta per un ragazzo di quell'aspetto e di quella età, si diffondeva in modo serio ed uniforme dalla vetta di quella collina che i due ragazzi avevano conquistato senza troppa fatica, mantenendosi in linea con le previsioni fatte in relazione alla tabella di marcia.
    Mi spiego meglio... dovremo arrivare a Komen innanzitutto, e farlo quanto prima. Poi una volta arrivati dovremo veramente pensare a qualcosa per entrare in contatto con questo personaggio, anche qualcosa di strano. L'importante è non finire nel rocambolesco o nel patetico..
    Biscotto? Ryu aveva proposto quasi per scherzo una sosta al suo compagno, cambiando immediatamente argomento e offrendo al Senju un delizioso biscotto al cioccolato al latte. Hanzo, come spesso ripete a sè stesso, ama il cioccolato, quindi fu davvero lieto di vedere che il suo compagno di missione gli offrì un dolcetto del genere Lo accetto molto volentieri! Anzi... direi che possiamo andare avanti ancora per un paio di ore, e poi fermarci a pranzare... ok avere fretta, ma non ha senso stremarsi, dai.. andiamo! Hanzo mise in bocca il buonissimo biscotto al cioccolato e potè sentire dettagliatamente i frammenti grezzi di quella incredibile materia tropicale frantumarsi rumorosamente sotto i suoi denti. Il cioccolato era davvero la più grande creazione della natura, e giorno dopo giorno il Senju ne era convinto, non vedendo l'ora che arrivasse il momento di pranzare solo per poi mangiare un po' del cioccolato che si portava sempre dietro in missione, e che avrebbe offerto sicuramente al suo compagno, anche solo in ossequio alla rigida e nobiliare educazione che aveva ricevuto nel corso di tutta la sua infanzia, fin quando gli eventi non presero la piega che il Senju conosce fin troppo bene.
    Una volta giunti alla sommità della collina, dove i due si erano fermati pochi secondi per consumare il biscotto, il resto del percorso era un'agevole discesa che non faceva altro che accelerare ulteriormente il già spedito passo adottato dai due di Konoha, i quali potevano contare su questi piccoli aiuti della natura per guadagnare qualche prezioso minuto sulla tabella di marcia. Ancora era ignoto il prosieguo di quella missione, e tutti gli elementi erano ancora da concordare tra i due, i quali fino a quel momento si erano limitati a frasi di circostanza e a scambi di cortesie che sono leciti tra persone che a malapena si conoscono, ma poco funzionali per l'obiettivo che entrambi si erano posti. Visto che nel corso della giornata era stato sempre Ryu a rompere il ghiaccio, il Senju ritenne opportuno iniziare a concordare di propria iniziativa alcuni elementi della missione, anche perchè il suo atteggiamento pragmatico esigeva risposte certe e in largo anticipo, in modo da poter studiare ogni possibilità e poter contare su un valido sostegno nel momento in cui ce ne sarebbe stato bisogno.
    Allora, secondo le previsioni dovremo essere a Komen a fine giornata. A quel punto avremo due scelte: o iniziare a improvvisare sin da subito, magari dopo aver cenato, avendo così il favore delle tenebre ma una giornata intera di viaggi sulle spalle, oppure trovare un posto dove dormire e poi avere tutto il tempo possibile per muoverci... chiaro, va detto che trovare un'associazione illecita in pieno giorno magari è meno semplice. Tu che dici?

    Chakra: 115
    Condizioni fisiche: Ottime
    Condizioni mentali: Ottime

    Borsa:
    Radiolina
    Cimice x3
    Olio infiammabile x2
    Shuriken x16
    Kunai x9
    Cartabomba x5
    Cerbottana

    Fodero:
    Spada larga (non estratta)

    Gilet tattico:
    Palla gelo x4

    Note:
    1 palla gelo legata ad un kunai
    2 cartabomba legate ad altrettanti kunai
     
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Pirata da strapazzo

    Group
    Member
    Posts
    656

    Status
    Offline
    Narrato, Pensato, "Parlato", "Parlato Hanzo Senju"


    Neanche Hanzo seppe risolvere quelli che erano i suoi dubbi. "Temo toccherà improvvisare..", aveva risposto, suggerendo però di non finire nel rocambolesco e nel patetico. Ryu cercò di nascondere il suo sguardo colpevole... Il rocambolesco era la sua specialità, se non addirittura il suo mestiere.
    Successivamente, il suo compagno accettò di buon grado il biscotto che gli fu offerto, proponendo di procedere per un altro paio d'ore prima di fermarsi per il pranzo: "Ok avere fretta, ma non ha senso stremarsi, dai.. andiamo! ", aveva concluso, prima di rimettersi in marcia. Ryu si limitò ad annuire vigorosamente, mentre sgranocchiava un altro dei suoi amati biscotti.
    Stavano adesso discendendo lungo il fianco della collina, il che rendeva la loro marcia meno faticosa e più piacevole. Il grassone immaginò quanto sarebbe stato divertente utilizzare la Tecnica dell'Espansione per rotolare verso i piedi della collinetta, ma tenne quello stupido pensiero per sé: per quanto potesse essergli simpatico Hanzo, sembrava una persona piuttosto precisa, pragmatica e meticolosa. Si limitò dunque a procedere in silenzio, godendosi il vento fresco che ancora accarezzava i loro volti. Arrivati ai piedi della collina, si ritrovarono nella immensa radura che avevano già avuto modo di ammirare dalla cima del colle. Quell'infinito mare verde si estendeva a perdita d'occhio, interrotto solo qua e là da coraggiosi gruppetti di sempreverdi o da grossi macigni di un grigio tendente al bianco.
    Il sentiero procedeva dunque verso Sud-Ovest, zig-zagando tra i grossi macigni o passando attraverso i gruppi di alberi cui accennavo prima. Il Sole spendeva adesso alto in cielo e il calore iniziava a diventare insostenibile per il grassone, che si passò l'avambraccio destro sulla fronte per asciugare il sudore, mentre quasi rischiava di spezzarsi la schiena inciampando su un piccolo macigno. Era sul punto di imprecare pesantemente, ma la sua attenzione fu catturata da Hanzo, che prese per la prima volta l'iniziativa, rompendo il cordiale silenzio che era sceso tra di loro: "Allora, secondo le previsioni dovremo essere a Komen a fine giornata", esordì, "a quel punto avremo due scelte: o iniziare a improvvisare sin da subito, magari dopo aver cenato, avendo così il favore delle tenebre ma una giornata intera di viaggi sulle spalle, oppure trovare un posto dove dormire e poi avere tutto il tempo possibile per muoverci...". Ryu ascoltò con attenzione le parole del suo compagno: inutile dire che avrebbe di gran lunga preferito riposare la notte, in modo da riprendersi dalle fatiche del viaggio... ma fu immediatamente smontato dalle parole del suo compagno, che mise immediatamente in chiaro quale fosse la scelta che preferiva: "chiaro, va detto che trovare un'associazione illecita in pieno giorno magari è meno semplice. Tu che dici?". Il grassone assunse l'espressione di un cane bastonato. "Credo che convenga metterci all'opera appena arrivati: prima iniziamo, prima finiamo...", mentì, cercando allo stesso tempo di auto-convincersi che quella fosse effettivamente l'opzione migliore.
    "Sai, ripensavo alla missione", disse Ryu dopo alcuni minuti di silenzio, "ci ho ragionato un po' e... credo che la cosa migliore, una volta arrivati a Komen, sia di cercare informazioni sull'organizzazione, Occhi di Gatto o come diavolo si chiamano. Se cercassimo con troppa insistenza Kuroi, l'infiltrato, potremmo attirare attenzioni indesiderate... o peggio: potremmo far saltare la sua copertura. Forse ci converrà fare a meno della sua mediazione, almeno fino a quando non riusciremo a reperire informazioni più dettagliate. Cosa ne pensi?". Il grassone ci aveva pensato parecchio e aveva constatato che la missione sarebbe stata parecchio problematica, molto più di quanto non si sarebbe aspettato; per un attimo, rimpianse le missioni livello D in cui gli era toccato andare a caccia di gatti ed erbe. I suoi pensieri furono però interrotti da un rumoroso suono: il brontolare del suo stomaco. "Ehm, non so se siano passate le due ore... ma proporrei di fermarci per il pranzo!", disse con espressione mortificata.
    Avanzarono ancora per un po', quando finalmente adocchiò un posto perfetto per un riposino. "Sistemiamoci qui!", suggerì, mentre si lasciava cadere sulla soffice erba, all'ombra di un un grosso olmo solitario. L'albero sembrava essere molto antico: alto circa otto o nove metri, aveva uno spesso tronco ricoperto da una corteccia scura e piena di solchi, mentre i folti rami frondosi proiettavano larghe ombre sul terreno, riparando i due Shinobi dal sole cocente. Ryu si appoggiò con la schiena al tronco, mentre dalla borsa estraeva abbondanti quantità di carne essiccata e una ciotola di Ramen da mangiare freddo: sicuramente non un pranzo degno di un re, ma bisognava pur arrangiarsi ogni tanto.

    Informazioni:

    Chakra: 115
    Stato Fisico: Ottimale
    Stato Mentale: Rilassato

    Equipaggiamento:

    Kunaix10, nella borsa
    Shurikenx20, nella borsa
    Cartabomba Fasullax4, nella borsa
    Pillole del Soldatox2, nella borsa
    Tonici Akimichi, nella borsa
    Radiolina, nella borsa
    Shuriken a Tre Punte, nel taschino da braccio
    Sesta, nella fascia

    Abbigliamento:

    Borsa, legata al fianco destro
    Taschino da Braccio, legato al braccio sinistro
    Guanti chiodati, indossati
    Fascia, legata dietro la schiena
     
    .
  9. -Pilaf-
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    Narrato
    Parlato
    Pensiero
    Ryu


    ci ho ragionato un po' e... credo che la cosa migliore, una volta arrivati a Komen, sia di cercare informazioni sull'organizzazione, Occhi di Gatto o come diavolo si chiamano. Se cercassimo con troppa insistenza Kuroi, l'infiltrato, potremmo attirare attenzioni indesiderate... o peggio: potremmo far saltare la sua copertura. Forse ci converrà fare a meno della sua mediazione, almeno fino a quando non riusciremo a reperire informazioni più dettagliate. Cosa ne pensi?
    Il ragazzo, o forse era meglio dire l'uomo, continuava ad essere preoccupato da alcuni dettagli della missione, e non si faceva problemi a condividere i suoi dubbi e perplessità con il compagno di missione, com'è giusto che sia. Nel fare i suoi ragionamenti ad alta voce e nel chiedere dritte al compagno di missione, Ryu mostrava una certa lucidità ed una buona abilità strategica, prestando attenzione a parecchi dettagli utili al miglior compimento della missione. Ciò che proponeva Ryu in questo caso era addirittura di agire senza l'aiuto dell'infiltrato che tanto aveva fatto affinchè i due Chuunin potessero infiltrarsi nell'associazione illecita e aveva spianato il terreno affinchè la missione degli shinobi di Konoha fosse più facile ed agevole possibile. Per quanto potesse essere un ragionamento particolare e fuori dagli schemi, l'idea sembrava poter funzionare: perdere tempo cercando assiduamente il contatto, di cui non avevano informazioni particolarmente utili, poteva essere non solo un'operazione inutile ma addirittura dannosa ai fini della missione stessa. Effettivamente due sconosciuti che arrivano all'improvviso in un piccolo villaggio e iniziano a cercare senza sosta una persona sono molto sospetti, e avrebbero potuto mettere nei guai sia loro stessi che l'infiltrato, Kuroi. Sai cosa? Mi sembra davvero una buona idea... se davvero questo Kuroi ha fatto un buon lavoro, sarà lui a sapere del nostro arrivo e probabilmente sarà lui a palesarsi, non ci resta che arrivare là e provare.
    Il combattimento era solo l'ultimo, apicale momento della vita di uno shinobi. Tantissimi erano gli elementi che conducevano al successo di una missione e Hanzo era intenzionato a studiarli tutti in vista di quello che si vociferava come un sempre più vicino passaggio di grado. Il Senju era determinatissimo a diventare un'arma al servizio della Foglia, e per raggiungere questo obiettivo non si era solo messo a lavorare duramente al combattimento e agli aspetti prettamente fisici e tecnici, ma anche ad altri elementi di natura più strategica e psicologica, che giocavano un ruolo di discreta importanza. Con Ryu stava applicando alcune di queste tecniche, valorizzandolo e avvisandolo del pericolo quando necessario, perchè per quanto l'Akimichi avesse circa dieci anni più di Hanzo, in base al piccolo confronto avuto appena incontrati, il Senju era ben più esperto ed abituato a situazioni di questo tipo, ed era suo compito tenere alto il morale delle "truppe". Dopo alcune ore di camminata i due si fermarono a fare la pausa pranzo di cui iniziavano entrambi ad aver bisogno, a giudicare dal concerto di brontolii di stomaco che vivacizzava quella lunga e silenziosa traversata delle terre di confine. I due si sedettero all'ombra di un albero che Hanzo non perse l'occasione di analizzare ed osservare con cura: per quanto ormai fosse quasi stufo dei tantissimi alberi che circondavano Konoha, il legno era pur sempre il suo elemento e la sua vita, quindi quando aveva l'occasione di poter ammirare gli alberi si soffermava sempre ad analizzarne le forme, i colori, le venature e gli odori.
    L'Akimichi mangiò un pasto notevole, mentre il Senju preferì tenersi più leggero mangiando del riso con del pollo e del curry che si era portato da casa, tutto accompagnato da parecchia acqua e da una bella barretta di cioccolato come dessert. Anche il Senju si sedette sul soffice manto erboso a consumare il proprio pasto vicino al suo compagno di missione. Si sta davvero bene da queste parti...
    Tieni, se vuoi ti do una barretta di cioccolato al latte! Ne sono pieno... che dici, ripartiamo?
    I due avevano praticamente deciso di provare a chiudere la questione in giornata, per questo risparmiare il tempo era diventato ancora più prioritario e i due dovevano muoversi ogniqualvolta non fosse strettamente necessario fermarsi. Hanzo si alzò di scatto e mise la mano davanti alla fronte per scrutare in lontananza la direzione verso cui i due dovevano rivolgersi, in modo da riparare gli occhi dal sole di quella giornata piuttosto calda.
    Chakra: 115
    Condizioni fisiche: Ottime
    Condizioni mentali: Ottime

    Borsa:
    Radiolina
    Cimice x3
    Olio infiammabile x2
    Shuriken x16
    Kunai x9
    Cartabomba x5
    Cerbottana

    Fodero:
    Spada larga (non estratta)

    Gilet tattico:
    Palla gelo x4

    Note:
    1 palla gelo legata ad un kunai
    2 cartabomba legate ad altrettanti kunai
     
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Pirata da strapazzo

    Group
    Member
    Posts
    656

    Status
    Offline
    Narrato, Pensato, "Parlato", "Parlato Hanzo Senju"


    Hanzo si dimostrò essere d'accordo con Ryu, dicendo che sarebbe stato effettivamente meglio non forzare un contatto con il loro infiltrato: "Sai cosa? Mi sembra davvero una buona idea... se davvero questo Kuroi ha fatto un buon lavoro, sarà lui a sapere del nostro arrivo e probabilmente sarà lui a palesarsi, non ci resta che arrivare là e provare.", aveva detto.
    Seduto sotto il vecchio olmo, Ryu consumò la sua carne essiccata e la ciotola di Ramen freddo; il suo compagno, invece, si tenne più leggero, consumando del riso con pollo e curry. Il silenzio del pasto fu interrotto dallo stesso Hanzo: "Tieni, se vuoi ti do una barretta di cioccolato al latte! Ne sono pieno...", disse cordialmente, "che dici, ripartiamo?", concluse, alzandosi di scatto. Ryu si alzò con lui, dopodiché afferrò la barretta di cioccolato che gli veniva offerta. "Grazie mille!", disse con un ampio sorriso stampato sul volto, sentendosi come un bambino goloso a cui è stato offerto un pacco dei suoi biscotti preferiti.
    Si rimisero dunque in marcia, con nuove forze e energie. Avrei preferito riposarmi un altro po', pensò Ryu con un po' di sconforto, voltandosi indietro a guardare il grande olmo che diventava sempre più piccolo man mano che si allontanavano. Ma non avevano tempo da perdere: si erano posti come obiettivo quello di arrivare a Komen entro quella notte, quindi ogni secondo era prezioso: accelerò il passo, cominciando a camminare ad ampie falcate. Intanto, la vegetazione intorno a loro diventava sempre più scarna: il manto erboso dapprima verde e soffice divenne gialla e pungente, mentre i rigogliosi alberi che si stagliavano alti verso il cielo furono sostituiti da arbusti spogli e contorti. 'Akimichi avrebbe preferito marciare in un paesaggio diverso, ma considerò quel cambiamento un buon segno: stava probabilmente a significare che erano ormai ben oltre i confini del Paese del Fuoco, e che dunque si erano avvicinati a quella che era la loro destinazione.
    Sbuffò annoiato: le energie dovute al riposo erano gradualmente svanite, lasciando spazio a un leggero senso di fatica e sonnolenza. Decise di intavolare una nuova discussione, per tenere la mente occupata, e dunque esplicitò quelli che erano i suoi pensieri: "A giudicare dal graduale cambio del paesaggio, direi che siamo ormai ben oltre i confini del Paese del Fuoco!", disse esultante. "Significa che abbiamo percorso più della metà della strada... un altro piccolo sforzo e saremo a destinazione!", concluse soddisfatto, rivolgendosi più a se stesso che ad Hanzo. "Non so te, ma io a Komen non ci sono mai stato", continuò pensieroso. Nel corso delle sue missioni si era spesso allontanato dal Villaggio: Hinamoto, Nami, Hoshi, Kagero, Yuge... erano solo alcune delle destinazioni dei tanti viaggi che aveva svolto al servizio di Konoha! Ma di Komen, in realtà, non ne aveva neanche mai sentito parlare. "... Immagino si tratti di una città non troppo grande!" Intanto il cielo imbruniva, con il Sole che declinava lentamente verso Ovest. La sonnolenza gli era completamente passata e, carico di nuove forze, accelerò leggermente il passo.
    Il paesaggio era cambiato nuovamente, poiché il sentiero si era immerso in una buia e fitta foresta; gli alberi sembravano trovarsi lì da millenni: le loro cortecce erano ricoperte da foglie secche e avvizzite, che sembravano far loro da armatura, mentre muschi e licheni ricoprivano tutto il terreno circostante. Ryu dovette chinarsi più di una volta per evitare di battere con la testa contro rami troppo bassi, ma con lo sguardo rivolto verso l'alto rischiò più volte di inciampare nelle grosse radici degli alberi, nascoste dai muschi e dagli arbusti. "Che posto inospitale!", sbottò, dopo aver rischiato per l'ennesima volta di rompersi l'osso del collo. Per di più, aveva la sensazione di essere osservato: quel posto sembrava perfetto per tendere un'imboscata.
    Per questi motivi, fu ben felice quando ritornarono sotto il cielo aperto, che nel frattempo si era tinto di sfumature arancioni cangianti. Cercò di scrutare l'orizzonte, sperando di scorgere lo scuro profilo di Komen in lontananza."Non credo manchi molto", disse speranzoso.

    Informazioni:

    Chakra: 115
    Stato Fisico: Ottimale
    Stato Mentale: Speranzoso

    Equipaggiamento:

    Kunaix10, nella borsa
    Shurikenx20, nella borsa
    Cartabomba Fasullax4, nella borsa
    Pillole del Soldatox2, nella borsa
    Tonici Akimichi, nella borsa
    Radiolina, nella borsa
    Shuriken a Tre Punte, nel taschino da braccio
    Sesta, nella fascia

    Abbigliamento:

    Borsa, legata al fianco destro
    Taschino da Braccio, legato al braccio sinistro
    Guanti chiodati, indossati
    Fascia, legata dietro la schiena
     
    .
  11. -Pilaf-
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    Narrato
    Parlato
    Pensiero
    Ryu


    Il tramonto stava arrivando, e con lui la sera.
    Mentre il sole abbracciava l'orizzonte ad Ovest, anche lo scenario naturale che i due Ninja stavano percorrendo aveva iniziato a mutare, come a voler sancire il definitivo passaggio dai territori del Paese del Fuoco a quelli che si trovavano in prossimità del piccolo villaggio di Komen. L'erba, prima verde e rigogliosa, si faceva sempre più rada e arida, ingiallita da un suolo più brullo che impediva un processo di crescita e mantenimento della vegetazione armonioso come era avvenuto fino a poche centinaia di metri prima. Il cielo era ormai del colore della notte, anche se in lontananza si potevano vedere le sfumature arancioni e rosa che tinteggiavano le poche nuvole presenti in quella specie di dipinto che per tutta la giornata aveva concesso ai due Chuunin un viaggio piacevole e tranquillo, senza nebbia o pioggia. Hanzo, dal canto suo, iniziava ad avvertire una certa fame e sapeva di aver bisogno di fermarsi seriamente in un posto, magari al coperto, e mangiare lentamente un pasto sufficientemente nutrienti da permettergli di affrontare al meglio delle forze il combattimento che, nella migliore delle ipotesi, si sarebbe verificato nel giro di poche ore. I capelli indaco del Senju avevano preso una colorazione molto più scura, violacea, quando il sole era tramontato, e anche la temperatura era leggermente scesa, dettaglio che non dispiaceva per nulla ad Hanzo.
    Non credo manchi molto... Ryu si era messo a scrutare l'orizzonte e lo stesso aveva provato a fare il Senju, dopo che i due avevano attraversato una fitta ed inospitale macchia di vegetazione, probabilmente l'ultima prima di avvicinarsi veramente a Komen, destinazione del loro breve viaggio. Ryu aveva ragione, dopo una ventina di minuti di camminata i due scoprirono di trovarsi sulla sommità di un punto soprelevato, dal quale si poteva vedere una tenue discesa che conduceva verso un villaggio fiocamente illuminato. Quel luogo, che i due shinobi potevano vedere da quel punto di vista privilegiato, era senza ombra di dubbio il villaggio di Komen: un corso d'acqua sembrava attraversarlo da un lato all'altro, quasi al centro del villaggio stesso, con dei piccoli ponticelli che ne permettevano l'attraversamento, ponticelli le cui caratteristiche precise erano difficili da comprendere da quella distanza. Hanzo guardò il suo compagno, e senza dire molto altro si incamminò per primo giù da quella dolce discesa quasi sabbiosa che conduceva senza tante difficoltà all'ingresso del villaggio, e quando i due furono sufficientemente vicini ma non troppo da farsi vedere da chi vi era all'interno, Hanzo si fermò. La sua attenzione fu catturata da un cartello in legno scuro, illuminato da un paio di torce, che riportava una scritta di cui gli abitanti del villaggio sembravano essere fieri, vista la sua posizione e il modo in cui era illuminata affinchè tutti potessero leggerla, anche di notte.
    CITAZIONE
    Komen, Villaggio delle Stelle.
    <<there's a Starman waiting in the Sky>>

    Hanzo fu incuriosito da quel cartello e istintivamente alzò lo sguardo verso il cielo: ormai la notte aveva preso interamente il posto del giorno, e da quel punto il cielo era effettivamente costellato da una quantità di stelle davvero notevole, che da quella specie di conca in cui si ergeva il villaggio di Komen si vedeva straordinariamente bene. Che meraviglia... Questo probabilmente spiegava l'illuminazione fioca del villaggio che si vedeva dall'alto ed era confermata ora che Hanzo e il suo compagno erano piuttosto vicini. Probabilmente Komen aveva tratto dell'orgoglio, e del guadagno, da una postazione così privilegiata per vedere le stelle, e la scarsa illuminazione cittadina permetteva di godere dello spettacolo che gli astri offrivano, che tra le altre cose era così evidente e luminoso da sopperire alla delicatezza dell'illuminazione pubblica, rendendo comunque la visibilità ottima in quella zona. Dall'ingresso del villaggio si potevano vedere già alcuni dettagli del posto stesso, e soprattutto si poteva già notare come per le strade di ciottoli non ci fosse già nessuno. Hanzo ficcò una mano nella sua borsa, staccò un quadratino di cioccolato dalla sua barretta, e con la bocca ancora piena di cioccolato si rivolse al suo compagno di squadra
    Quella sul cartello dev'essere la citazione di un qualche artista locale... vabbè! Siamo arrivati Ryu... direi che adesso entriamo, facciamo una bella mangiata ed iniziamo un po' a capire cosa fare. Che dici? Sai fare una Henge? Credo non sia bene entrare belli vestiti da shinobi della Foglia
    Ad Hanzo sembrava la soluzione migliore: per quanto gli indumenti da Ninja di Konoha avrebbero permesso all'infiltrato di capire molto facilmente che era arrivato il momento di agire, mostrare il loro vero aspetto sarebbe stato estremamente controproducente, in quanto sarebbe stato impossibile per Kuroi introdurli all'interno dell'organizzazione permettendogli così di agire.
    Mokuton Henge - Trasformazione di Legno
    MokutonHenge-TrasformazionediLegno
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è simile alla classica Henge No Jutsu con la differenza che il Senju non potrà tramutarsi in qualcosa di più piccolo di se stesso ma bensì solamente qualcosa di pari grandezza o al massimo due volte più grande. La tecnica avvolge completamente l'utilizzatore con il legno permettendogli così di beneficiare d'una protezione, anche se minore, che potrebbe schermarlo da un attacco portato con armi da lancio o da colpi non derivanti da Jutsu. Basterà una ferita anche lieve per annullare la Henge, anche se la struttura di legno rimarrà intorno all'utilizzatore. La tecnica richiede un minuto d'immobilità per essere eseguita.
    Consumo: 2

    Dei rami avvolsero Hanzo e rimasero attorno a lui per circa un minuto, terminato il quale uscì dall'involucro di legno un uomo di circa venticinque anni, con i capelli biondi tenuti molto corti e una leggera stempiatura che lasciava le tempie prive di capelli, una barbetta incolta bionda e gli occhi verdi. Il naso era molto grande e sembrava fosse stato rotto in passato, e sul mento c'era una fossetta così profonda che era visibile nonostante ci fosse della barba a coprirla.

    Chakra: 115-2=113
    Condizioni fisiche: Ottime
    Condizioni mentali: Ottime

    Borsa:
    Radiolina
    Cimice x3
    Olio infiammabile x2
    Shuriken x16
    Kunai x9
    Cartabomba x5
    Cerbottana

    Fodero:
    Spada larga (non estratta)

    Gilet tattico:
    Palla gelo x4

    Note:
    1 palla gelo legata ad un kunai
    2 cartabomba legate ad altrettanti kunai
    Trasformato con Henge no Jutsu
     
    .
  12.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Pirata da strapazzo

    Group
    Member
    Posts
    656

    Status
    Offline
    Narrato, Pensato, "Parlato", "Parlato Hanzo Senju", "Parlato locandiere"


    Le previsioni dell'Akimichi si dimostrarono giuste: dopo circa venti minuti di marcia si ritrovarono sulla sommità di un'altura; in basso, in lontananza, si intravedeva lo sfocato profilo di una piccola città. "Finalmente!", esclamò esultante. Si diressero verso la città, percorrendo il leggero pendio: ad un certo punto i loro occhi caddero su un cartello, illuminato da un paio di torce. "Komen, Villaggio delle Stelle... there's a Starman waiting in the Sky", lesse Ryu a bassa a voce. E che cazz signific? Notò il suo compagno volgere lo sguardo verso l'alto e per istinto fece la stessa cosa: un magnifico spettacolo si prestò ai suoi occhi! La notte aveva ormai completamente soppiantato il giorno e il Sole era sparito all'orizzonte, sostituito da una luminosa Luna in fase crescente; miriadi di stelle brillavano intensamente, come gemme incastonate in quella sfera blu notte che era il cielo.
    "Quella sul cartello dev'essere la citazione di un qualche artista locale... vabbè!", disse improvvisamente Hanzo, rompendo quel magico silenzio. "Siamo arrivati Ryu... direi che adesso entriamo, facciamo una bella mangiata ed iniziamo un po' a capire cosa fare". Lo stomaco dell'Akimichi brontolò rumorosamente, manifestando così il suo assenso. "Che dici? Sai fare una Henge? Credo non sia bene entrare belli vestiti da shinobi della Foglia". Il grassone annuì, mentre congiungeva le mani per compiere i sigilli necessari alla Henge no Jutsu:
    Henge No Jutsu; Tecnica della Trasformazione
    HengeNoJutsuTecnicadellaTrasformazione
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)

    Assunse l'aspetto di un uomo sui trent'anni: piuttosto in carne (come l'originale, del resto), aveva folte sopracciglia nere e lunghi capelli ramati dall'aspetto sporco e trasandato, oltre che una folta barba rossiccia. Dovette attendere per circa un minuto il suo compagno, il quale era stato avvolto da delle spire di legno. Ma che cazz?! Deve trattarsi di una particolare Henge legata alla sua innata..., pensò l'Akimichi leggermente confuso, senza riuscire a trattenersi dal picchiettare le nocche contro il duro legno.
    Così trasformati, totalmente irriconoscibili rispetto al loro precedente aspetto, fecero ingresso a Komen: la città era perimetrata da una cinta muraria alta non più di quattro metri, e dovettero attraversare un grosso portone in legno; le strade erano quasi completamente deserte, probabilmente a causa della tarda ora. Procedevano silenziosi, mentre Ryu si guardava intorno alla ricerca di una locanda dove poter rifocillarsi. Il suo sguardo si illuminò quando, sulla destra della strada, vide un grosso edificio da cui sembrava provenire un gran baccano. Avvicinandosi, riuscì a scorgere quella che era una grossa insegna ovale in legno, che recitava a caratteri cubitali "il Drago Rosso". Arrivati all'entrata della locanda, prima di spalancare la porta, il grassone scambiò uno sguardo di intesa con il suo compagno: "Mi raccomando... cerchiamo di non attirare l'attenzione!", disse, ma sapeva che con Hanzo gli avvertimenti non erano necessari... in genere quello che si cacciava nei guai era lui.
    Con l'indice destro infilato nel naso, Ryu fece il suo ingresso nella locanda: si ritrovarono in un'ampia stanza piena di tavoli e sedie, stipati qua e là a casaccio. Il caos regnava sovrano, con persone sedute ai tavoli che mangiavano a più non posso, bevendo alcolici e raccontandosi storie... Quell'atmosfera gli piaceva! Con passo sicuro si recò al bancone: il locandiere era una persona dall'aspetto simpatico, completamente calva e con due lunghi e folti baffi castani. "Buonasera, viaggiatori!", disse loro con voce calda e accogliente, "in cosa posso aiutarvi?" "Vorremmo qualcosa di fresco da bere e di caldo da mangiare" "Allora siete entrati nel posto giusto! Accomodatevi pure a quel tavolo...", disse, indicando loro un piccolo tavolo non troppo lontano dal bancone. "Ordinate subito o dopo?!" "Per me del riso con manzo e curry!", gli urlò Ryu, ripensando al pranzo di Hanzo di quel pomeriggio. "E del Saké!", aggiunse, mentre prendeva posto al tavolo.
    La cena fu assolutamente di suo gradimento: mangiò a sazietà, ordinando una seconda porzione di riso e accompagnando il tutto con una modica ma sufficiente quantità del liquore dolciastro. Quando ebbe pulito per bene anche la seconda ciotola, Ryu stese la schiena sullo schienale della sedia, lasciandosi scivolare leggermente verso il basso. "Mi ci voleva proprio 'sta mangiata!", disse con espressione soddisfatta. "Quali sono i nostri programmi, adesso?". Certo, avrebbe preferito riposarsi in un comodo letto, almeno per quella notte... ma lui e Hanzo avevano già affrontato l'argomento, e avevano deciso che si sarebbero messi immediatamente all'opera.
    Non gli restava che decidere come muoversi.

    Informazioni:

    Chakra: 115 - 1 = 114
    Stato Fisico: Ottimale
    Stato Mentale: Riposato

    Equipaggiamento:

    Kunaix10, nella borsa
    Shurikenx20, nella borsa
    Cartabomba Fasullax4, nella borsa
    Pillole del Soldatox2, nella borsa
    Tonici Akimichi, nella borsa
    Radiolina, nella borsa
    Shuriken a Tre Punte, nel taschino da braccio
    Sesta, nella fascia

    Abbigliamento:

    Borsa, legata al fianco destro
    Taschino da Braccio, legato al braccio sinistro
    Guanti chiodati, indossati
    Fascia, legata dietro la schiena


    Edited by [S]ergio - 12/1/2016, 00:43
     
    .
  13. -Pilaf-
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    Narrato
    Parlato
    Pensiero
    Altri
    Ryu


    Quali sono i nostri programmi, adesso?
    I due erano entrati nel villaggio da un po' e avevano trovato una locanda aperta in cui sedersi, riposarsi un po' e consumare un meritato ed abbondante pasto nelle tranquillità che la Tecnica di Trasformazione gli garantiva. Il locale scelto casualmente dai due era parecchio affollato e pieno di persone felici e serene che mangiavano, bevevano e chiacchieravano spensieratamente. Il gestore del locale aveva fatto accomodare i due in un tavolo dopo aver preso rapidamente le ordinazioni al bancone: Ryu aveva preso del riso con del manzo e del curry, Hanzo ordinò una zuppa a base di pesce e spaghetti di riso, i due si accomodarono e finirono il pasto parecchio velocemente, visto che erano molto affamati. Ryu ordinò anche del sakè, in realtà poteva farlo anche Hanzo visto che era trasformato in un soggetto che aveva l'età per consumare quel tipo di bevande, ma nonostante la curiosità preferì mantenersi lucido e non rischiare, bevendo dell'acqua frizzante. Beh... adesso direi che ci riposiamo un attimo. Poi...
    Hanzo fu interrotto dalla porta del locale che si spalancò improvvisamente, producendo un forte boato accompagnato dal silenzio dei clienti che fino a quel momento avevano prodotto un discreto baccano. Il baffuto gestore della locanda, sorridente e solare, si fece improvvisamente serio e scambiò uno sguardo piuttosto nervoso con la ragazza che si occupava di servire i tavoli, che sparì immediatamente sul retro. Hanzo notò quel particolare scambio di sguardi e questo lo rese molto curioso di vedere chi sarebbe entrato in seguito a quel forte boato che era stato in grado di rovinare l'atmosfera piacevole e rilassata del locale.
    Un gruppo di uomini, tutti di età diversa ma compresa all'incirca tra i venti e i trentacinque anni, fece ingresso nel locale. Alcuni di loro sghignazzavano mentre gli altri rimanevano seri, con un'espressione da duro di quelle stereotipate da divi del teatro. Il loro aspetto non era per niente raccomandabile e tra di loro si capiva immediatamente quale fosse il leader, visto che camminava davanti a tutti e spesso c'erano sguardi di ammirazione dei suoi compagni nei suoi confronti, e ogni volta che uno di loro faceva una battuta, cercava il suo sguardo per vedere se stesse ridendo. Era un uomo alto e corpulento, con dei lunghi capelli castani tenuti legati in uno chignon maschile molto stretto, una barbetta non particolarmente folta dello stesso colore, e una benda sull'occhio destro. Indossava dei tirapugni color oro molto appariscenti e aveva un sorriso beffardo perennemente stampato sul volto. Hanzo fissò il suo compagno di squadra, per verificarsi se anche lui stesse iniziando a sospettare la stessa cosa. Hm... da come si comportano, è probabile che siano parte di un gruppo ben organizzato
    Hanzo non voleva sbilanciarsi, non voleva pensare che quelle persone facessero parte del gruppo Occhi di Gatto a cui i due stavano dando la caccia, ma la prepotenza con cui il gruppo era entrato nel locale, il cameratismo che caratterizzava il loro modo di agire assieme e il terrore che erano riusciti ad incutere semplicemente sbattendo la porta, dava l'inconfutabile impressione di essere davanti ad un gruppo di teppisti piuttosto noto da quelle parti.
    Vecchio! Dacci da bere eheheh a prendere parola fu proprio quello che secondo Hanzo era il capo, che si sedette su uno sgabello posto a ridosso del bancone, seguito dai suoi compagni che fecero lo stesso. Il signore portò loro delle bottiglie di birra, ma l'energumeno sembrava essere piuttosto contrariato. Vecchio! Ripeto... DACCI DA BERE!!! Il modo in cui disse "dacci da bere" era effettivamente da brividi: il bestione si era proteso verso il suo interlocutore, gli aveva afferrato i baffi e aveva urlato quelle parole con così tanta forza da fargli diventare tutta la faccia rossa. Così, il gestore della locanda portò svariate bottiglie di sakè da quasi un litro ciascuna, e sul suo volto si potevano vedere chiaramente delle lacrime, presto coperte dai corpi di quegli uomini, che ridendo e dimenandosi avevano reso difficile vedere cosa accadesse dall'altro lato del bancone.
    Mi sa che non si può fare nulla a riguardo. Se interveniamo, salta la copertura e con lei la missione. Mi dispiace per questa povera gente, ma la missione ha sempre la priorità. Hanzo guardò nuovamente il suo compagno per capire se lui, che sembrava più istintivo e meno pragmatico di Hanzo, stesse pensando la stessa cosa. E sperava fosse così.

    Chakra: 113
    Condizioni fisiche: Ottime
    Condizioni mentali: Ottime

    Borsa:
    Radiolina
    Cimice x3
    Olio infiammabile x2
    Shuriken x16
    Kunai x9
    Cartabomba x5
    Cerbottana

    Fodero:
    Spada larga (non estratta)

    Gilet tattico:
    Palla gelo x4

    Note:
    1 palla gelo legata ad un kunai
    2 cartabomba legate ad altrettanti kunai
    Trasformato con Henge no Jutsu
     
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Pirata da strapazzo

    Group
    Member
    Posts
    656

    Status
    Offline
    Narrato, Pensato, "Parlato", "Parlato Hanzo Senju", "Parlato bandito (1)", "Parlato bandito (2)"


    Henge No Jutsu - Tecnica della Trasformazione
    HengeNoJutsu-TecnicadellaTrasformazione_zps5e07cdd0
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)

    "Beh... adesso direi che ci riposiamo un attimo. Poi..." Le parole del suo compagno furono interrotte da un forte boato: qualcuno doveva aver fatto ingresso nella locanda, sbattendo la porta con violenza. L'atmosfera dapprima allegra e festosa del locale fu immediatamente congelata. Tutte le voci si spensero immediatamente, lasciando spazio ad un silenzio carico di tensione. Con il dito destro infilato nel naso, Ryu si voltò verso la porta: un gruppo di uomini dall'aspetto poco affidabile aveva fatto ingresso nella locanda, apparentemente capitanati da un grosso energumeno dall'aria spaventosa, che camminava spavaldo con un grosso sorriso stampato sul volto. Hanzo gli rivolse uno sguardo sospettoso... probabilmente lo stesso pensiero gli era balzato in testa: Che siano dei membri degli Occhi di Gatto?!
    Gli uomini presero posto sugli sgabelli posizionati davanti al bancone; quello che sembrava apparentemente il capo sbraitò contro l'oste, ordinandogli di portare da bere. L'oste si fece immediatamente piccolo piccolo e obbedì al comando in silenzio. Intanto Ryu si guardava intorno: tutti avevano chinato il capo sui propri piatti e bicchieri, nel silenzio più totale, come se avessero paura anche solo di aprire bocca... la tensione era palpabile nell'aria. Il grosso uomo non si mostrò soddisfatto della quantità di alcolici che gli era stata portata e arrivò a minacciare fisicamente l'oste, tirandogli i folti baffi e urlandogli contro. L'Akimichi strinse con forza i pugni, cercando di controllarsi: per quanto quella scena potesse infastidirlo, erano pur sempre in missione, e non poteva farsi coinvolgere. Se fosse intervenuto avrebbe mandato all'aria la loro copertura, oltre che sprecato una buona opportunità: infatti, se quei banditi fossero realmente stati membri degli Occhi di Gatto, a Ryu ed Hanzo sarebbe bastato pedinarli per un po' e aspettare che, ignari di essere seguiti, quegli uomini li conducessero alla loro base operativa.
    Intanto il locandiere, con il volto letteralmente rigato dalle lacrime, portò ai banditi ingenti quantità di alcolici. Non appena quelli presero a dimenarsi e brindare rumorosamente, l'atmosfera tesa all'interno della locanda si sciolse. Tutti i presenti ripresero le proprie conversazioni, seppur mantenendo i toni più bassi rispetto a prima. Sul volto di Ryu si dipinse un'espressione perplessa, mentre mandava giù un intero bicchiere di saké. Si chiese come fosse possibile che tutti rimanessero nel silenzio di fronte ad una scena come quella... non fosse stato per il fatto che si trovava in missione sotto copertura, avrebbe già provveduto a prenderli a calci in culo; a giudicare poi da come si era svolta la scena, episodi del genere dovevano essere anche abbastanza abituali. Ma un piccolo sorriso si aprì sul volto dell'Akimichi: se la loro missione fosse andata per il meglio, presto gli abitati di Komen non avrebbero avuto più alcun problema.
    Notò che lo sguardo del Senju si era nuovamente posato su di lui: probabilmente temeva che potesse perdere il controllo. Ryu gli fece un rapido occhiolino, per fargli capire che era tutto a posto. Si chinò leggermente in avanti: "Penso che tu abbia pensato la stessa cosa... ma credo che questi tizi siano parte degli Occhi di Gatto. Non ci resta che seguirli e scoprire dove si trova il loro nascondiglio!", disse a bassa voce e guardandosi intorno, assicurandosi che nessuno stesse origliando la loro conversazione.
    Rimasero dunque in attesa, ma i banditi sembravano avercene ancora per molto. Intanto, Ryu iniziava a sentire un forte stimolo di andare al bagno: il saké doveva evidentemente aver completato il suo ciclo, e adesso il grassone aveva un'impellente bisogno di svuotare la vescica. Cercò di trattenersi il più possibile, ma quando il bisogno divenne incontrollabile si alzò di scatto. Guardò il suo compagno con espressione mortificata, dicendogli "Scusami ma devo fuggire al bagno!" dopodiché fuggì al bagno. Liberarsi fu una soddisfazione incredibile, anche se si sentiva un po' dispiaciuto: uno Shinobi del suo grado che non riusciva neanche a trattenersi durante quello che, da una semplice cena, si era trasformato in un vero e proprio appostamento... chissà che avrebbe pensato Hanzo di lui! Uscito dal bagno si diresse al proprio tavolo. Mentre passava davanti al bancone, urtò per sbaglio uno degli uomini, facendogli cadere di mano la bottiglia di saké. Zio porcone... le cose non si stavano mettendo bene.
    "Ma che cazzo fai!", gli urlò quello contro, guardandolo in cagnesco. Ryu cercò di fingersi dispiaciuto, mentre dentro di sé malediceva la sua goffezza. "Mi scusi tanto, signore", disse, "permetta che le offra un'altra bottiglia, signore". Quello sembrò incazzarsi ancora di più: "Offrire?! Non è mica per quello... posso avere tutto quello che voglio senza sganciare un soldo!". Ryu lo osservò confuso. "Allora non vedo quale sia il problema..." Quello perse completamente le staffe, mentre i compagni alle sue spalle se la ridevano. "Ma allora sei ritardato!", gli urlò contro, "Spiegami se ci sei o ci fai... Non hai capito con chi stai avendo a che fare?!" "Dai Shin, basta così!", intervenne un secondo uomo, dall'aspetto e dalla voce rilassato e gentile, "Lascia stare, ti ha chiesto anche scusa... Va a sederti, tu!", aggiunse poi rivolto a Ryu, con voce più dura e imperiosa. Suo malgrado, l'Akimichi abbassò lo sguardo e, dopo essersi scusato un'ultima volta, girò i tacchi e si diresse verso il suo tavolo. "Sì esatto! Sparisci dalla mia vista, che oltre che brutto sei anche grasso!"
    Ryu si fermò di botto, mentre una vena iniziò a pulsare minacciosamente sopra il sopracciglio destro. Rivolse a Hanzo uno sguardo mortificato, mentre faceva retrofront con un dito infilato nel naso. Si avvicinò lentamente all'uomo che aveva avuto il coraggio di definirlo "grassone", che intanto si era girato verso il bancone, dandogli le spalle. Quando gli fu dietro, l'Akimichi picchiettò l'indice sulla sua spalla. "Sei ancora qui, grassone?! Che cavolo vuoi, sparisci dalla mia vista prima che mi venga voglia di prenderti a calci quel grosso culone flaccido." Ryu non ci vide più dalla rabbia e senza preavviso, rifilò una violenta testata sulla fronte dell'avversario.
    Ci fu un attimo di suspance: la Henge no Jutsu, di cui l'Akimichi si era completamente dimenticato, si dissolse in una nuvoletta di fumo che lo nascose per alcuni attimi alla vista degli uomini. Non appena il fumo bianco si diradò, l'Akimichi si ritrovò sommerso dai suoi avversari, che gli saltarono addosso in massa cercando di immobilizzarlo, mentre urlavano cose del tipo "Bloccatelo, non lasciate che compia dei sigilli!" oppure "Attenti, è un Ninja!". Cercò di opporsi, dimenandosi, scalciando, mordendo, ma nonostante fosse uno Shinobi e nonostante i suoi avversari fossero dei semplici banditi, fu sopraffatto dalla loro superiorità numerica. L'ultima cosa che vide fu il grosso pugno del leader dei banditi che si dirigeva dritto verso la sua faccia, dopodiché la sua testa fu infilata in un sacco e si sentì trascinare via, tra le urla generali.
    Zio porcone!, pensò, mentre due uomini lo trascinavano via di forza afferrandolo da sotto le braccia. Gli avevano legato le mani dietro la schiena e svestito di tutte le sue armi: gli avevano tolto la borsa, la fascia con la Sesta e persino il taschino legato al braccio. In che guaio mi sono cacciato!, pensò quasi sul punto di scoppiare in lacrime. Probabilmente, comportandosi in quel modo così stupido, aveva compromesso irrimediabilmente la missione! Ma era più forte di lui, quando gli davano del grassone proprio non ce la faceva a trattenersi... Tentò di riprendere la calma e analizzare la situazione: era stato catturato, certo, ma c'era comunque Hanzo! Il suo compagno avrebbe sicuramente avuto il buonsenso di seguirlo e aiutarlo... non lo avrebbe mai abbandonato, nonostante si fosse comportato così stupidamente. Dove mi staranno portando?! Immagino alla loro base..., pensò. Beh... alla fine ho solo trovato un modo più rapido per arrivare al loro nascondiglio!, si disse, senza poter fare a meno di ironizzare sulla sua infelice situazione. Spero solo che la mia cattura non mandi a farsi benedire la copertura del nostro infiltrato!.
    Tese le orecchie per captare ciò che gli uomini attorno a lui stavano dicendo, ma tutto ciò che sentì furono persone che si lamentavano del suo peso. "Sperate di non capitare sotto le mie mani!", gli urlò incazzato. Di risposta, ricevette un violento pugno nello stomaco.

    Informazioni:

    Chakra: 114 - 1 = 113
    Stato Fisico: danni da impatto al volto (entità medio-lieve); danni da impatto allo stomaco (entità medio-lieve).
    Stato Mentale: Arrabbiato

    Equipaggiamento:

    Kunaix10, nella borsa
    Shurikenx20, nella borsa
    Cartabomba Fasullax4, nella borsa
    Pillole del Soldatox2, nella borsa
    Tonici Akimichi, nella borsa
    Radiolina, nella borsa
    Shuriken a Tre Punte, nel taschino da braccio
    Sesta, nella fascia

    Abbigliamento:

    Borsa
    Taschino da Braccio
    Guanti chiodati, indossati
    Fascia


    Edited by [S]ergio - 13/1/2016, 01:21
     
    .
  15. -Pilaf-
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    Narrato
    Parlato
    Pensiero
    Ryu
    Parlato altri


    Dopo che il gruppo di teppisti aveva fatto il suo teatrale ingresso nel locale, accompagnato dalla giusta dose di terrore ed intimidazione, la situazione si fece più rilassata, il che rese molto meno richiesto un intervento dei due Ninja che, se fosse stato per Hanzo, non sarebbe mai arrivato. Ciò che il Senju non avrebbe mai potuto calcolare, era che a mettere a rischio l'operazione stessa sarebbe stato Ryu, il suo compagno di squadra, che dopo esser andato in bagno fece la peggiore delle cose possibili in quel momento: attirare l'attenzione di quel gruppo di gentaglia e iniziare a litigare con loro. In realtà, nel primo scambio di battute e angherie l'Akimichi si comportò piuttosto bene, accettando di avere un ruolo di vittima piuttosto che reagire e far saltare la copertura, ma quando quelli dissero una parola di troppo, tutte le speranze di autocontrollo che Hanzo riponeva nel suo compagno andarono a farsi benedire, dal momento che cominciò una piccola rissa.
    Ma che cazzo fa?! Se lo scoprono era la fine! Hanzo era furibondo, il suo compagno aveva agito in maniera impulsiva e l'aveva combinata così grossa che nella collutazione con i teppisti si era sciolta sua tecnica di trasformazione, rivelando l'identità della persona che si celava sotto quelle false sembianze, grazie al lucente ed inconfondibile Coprifronte del Villaggio della Foglia. La scoperta animò i teppisti i quali, avuta la certezza di avere per le mani un ambitissimo shinobi del detestato Villaggio di Konoha, si adoperarono in ogni modo per catturarlo e infine ci riuscirono. In quel momento Hanzo doveva mantenere tutta freddezza di cui disponeva per valutare in gran velocità cosa fare e quale fosse la migliore da fare, mentre il gruppo di teppisti trascinava fuori lo shinobi in mezzo al silenzio, la paura e l'omertà di tutti i presenti. Intervenire in quel momento gli avrebbe permesso di sgominare con una discreta facilità quel gruppo di teppisti, specie se aiutato da Ryu, però gli avrebbe impedito di avere le informazioni di cui aveva bisogno, e ben presto il Senju si rese conto che la cosa che aveva fatto il suo compagno era più utile di quanto entrambi potessero immaginare.
    Aspetta... adesso presumibilmente lo porteranno nel loro covo, mi basta fare finta di niente per ora, e poi trovare il modo per seguirli... bravo Ryu, non so se questa cosa che hai fatto fosse spontanea o meno, ma hai reso la nostra missione parecchio più facile...
    Hanzo doveva utilizzare tutta la precisione e il tempismo di cui disponeva per fare la prossima mossa, dalla quale sarebbe dipeso uno svolgimento molto più rapido ed agevole della missione, almeno per la parte preliminare di ricerca di informazioni.
    Mokuton Shīdo - Seme Ligneo
    MokutonShdo-SemeLigneo
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica l'utilizzatore sarà in grado di creare un seme che può servire per rintracciare una persona o capire se si trova in pericolo. Infatti se una persona inghiotte il seme quando userà il chakra l'utilizzatore si accorgerà immediatamente che stà combattendo e saprà subito la sua posizione finché si trova in un raggio di dieci chilometri quadrati. Invece se il seme non viene inghiottito l'utilizzatore potrà comunque sapere dove si trova ma non potrà percepire nulla di particolare, e dunque non potrà capire se il soggetto sta combattendo o simile. Questo può servire in un inseguimento se si riesce a posizionare il seme addosso all'avversario. Un seme ingerito avrà effetto per dodici ore e poi verrà distrutto dal sistema digerente. Un seme all'aperto durerà per quarantotto ore e poi si sgretolerà.
    Consumo: 2

    Il Senju generò rapidamente un seme, strumento piccolo ma estremamente utile per questo tipo di situazioni. Il Senju attese che il gruppo che stava trascinando fuori il suo corpulento compagno di missione passasse davanti a lui per lanciare con grande precisione il seme, che fortunatamente entro dentro una tasca della appariscente camicia di Ryu. I teppisti uscirono dal locale e si allontanarono, e con grande fortuna erano così carichi e contenti dell'idea di aver catturato un vero Ninja di Konoha, da non aver perso tempo a verificare chi fosse la persona che era seduta con lui al tavolo, che era appunto Hanzo. Dopo poco, la situazione si fece più normale nel locale anche se non tornò come era all'inizio. Le persone avevano ripreso a parlare ma le conversazioni erano state monopolizzate dalla presenza di shinobi di Konoha nel piccolo villaggio di Komen e della rissa che era stata creata proprio in mezzo a loro, che aveva trasformato una tranquilla serata in un locale in una delle tante rovinate da episodi di violenza. Hanzo attese pazientemente seduto al proprio tavolo, sapeva di poter attendere ancora un po' prima di poter finalmente uscire e partire all'inseguimento del suo compagno, quindi rimase finchè non potè ritenersi sicuro di non poter essere più visibile dal gruppo di teppisti, ed una volta che fu sicuro di ciò andò a pagare. Ecco ragazzo... sono venticinque Ryo... facciamo venti dai... Il signore della locanda non era assolutamente lo stesso che li aveva accolti quando erano entrati, era triste e mortificato, infatti dopo un breve momento in cui il Senju pagò la cena di entrambi, prese nuovamente la parola Ragazzi mi dispiace... so che non siete di queste parti e mi dispiace che abbiate dovuto assistere a scene di questo tipo. Sono mortificato, mi dispiace...
    Non si preoccupi signore, sono cose che possono capitare. Arrivederci.
    Hanzo uscì dal locale e si trovò davanti al villaggio di Komen praticamente vuoto, le strade erano sgombre e il silenzio pareva dominare. Era il momento per raggiungere il suo compagno, ed agire.

    Chakra: 113-2=111
    Condizioni fisiche: Ottime
    Condizioni mentali: Nervoso

    Borsa:
    Radiolina
    Cimice x3
    Olio infiammabile x2
    Shuriken x16
    Kunai x9
    Cartabomba x5
    Cerbottana

    Fodero:
    Spada larga (non estratta)

    Gilet tattico:
    Palla gelo x4

    Note:
    1 palla gelo legata ad un kunai
    2 cartabomba legate ad altrettanti kunai
    Trasformato con Henge no Jutsu
     
    .
45 replies since 7/1/2016, 18:05   729 views
  Share  
.
Top