Missione Keizo Uchiha & Ryu Akimichi

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    Missione Keizo Uchiha & Ryu Akimichi
    Missione a Servizio di:Impero del Fuoco
    Livello:A
    Esecutori della Missione:Keizo Uchiha & Ryu Akimichi
    Luogo d'Incontro:Boschi del Paese del Fuoco
    In questo momento Sunagakure è più vulnerabile che mai. Nonostante non sia ancora stata spezzata definitivamente ha perso un gran numero di Shinobi, il suo leader, e l'appoggio degli altri Paesi. Come sapete, inoltre, la breccia aperta presso le mura di Nord-Ovest richiedono ulteriori forze per la ricostruzione e la sorveglianza. Lo scopo della vostra missione è infiltrarvi nel Villaggio per una stima dei danni prodotti e della nuova organizzazione della Sabbia, informazioni essenziali per capire se sferrare il colpo di grazia o riorganizzarci in vista di obiettivi più pericolosi. E' fondamentale che non vi facciate scoprire in alcun modo, o le informazioni che riporterete potrebbero essere usate contro di noi.
    Siate prudenti dunque e non lasciate che vi prendano vivi.


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  2. krisstar96
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    narrato pensato parlato parlato Ryuvolatili


    E' finita...la Foglia ha annientato la Sabbia.
    Pensai mentre mi ero ripreso, fissando nuovamente dall'esterno le mura della città dalla quale si alzavano numerose scie di fumo e in cielo si potevano notare stormi di avvoltoio pronti a cibarsi dei cadaveri senza vita di entrambe le parti.
    Come nella natura, così nel mondo degli uomini il più debole è destinato a soccombere...ho appreso questa lezione a mie spese, non farò più lo stesso errore due volte.
    La guerra sembrava finita, o almeno lo era il mio intervento, ora non rimaneva altro che raggiungere il ruolo di ritrovo stabilito con Ice e Kenpachi e salutare quel posto desolato per tornare al covo della Fenice per fare rapporto a Pain, sempre che le sue condizioni fossero migliorate dopo lo scontro col Kyuubi.
    Cosa abbiamo guadagnato noi da tutto questo?! Spero solo che la tua scelta sia stata corretta...Kenpachi.
    Riflettei sulle sue scelte di schierarci in entrambi gli schieramenti mentre mi riaffiorava alla mente l'immagine impotente di Pain disteso su uno dei lettini nello studio medico di Han, chissà anche lui come se la stava passando.
    Il sole del deserto era ancora alto nel cielo, il mio plotone, così come tutto il resto dell'esercito, aveva deciso di ritirarsi momentaneamente per riordinare le idee e ripristinare le forze, calcolare i danni e le perdite subite e vedere di proseguire in un secondo momento l'attacco.
    L'accampamento in cui mi trovavo era stato allestito dietro le pendici di una piccola collinetta sormontata da basse dune di sabbia, in modo da essere protetta da eventuali attacchi e nascosta il più possibile da occhi indiscreti, la comunicazione con campi simili era tenuta dalla tenda centrale, quella che poteva essere considerata il quartier generale, lì dove venivano impartiti gli ordini e prese le decisioni più importanti, affiancate da strutture mediche dove erano stati sistemati alla meglio i feriti che erano stati recuperati dal campo di battaglia.
    Quello che era stato il comandante del nostro gruppo era sopravvissuto, ora stava in piedi davanti a noi, un pò malconcio ma pur sempre vivo, recava cicatrici su buona parte del corpo e una brutta bruciatura evidente su metà della faccia, nonostante tutto questo la sua aria da duro non era svanita, anzi.
    L'Impero è riuscito ad abbattere le difese del nemico, uno degli obbiettivi primari è stato portato a termine con successo...il Kazekage è morto.
    Esclamò ad alta voce il ninja, le sue parole furono accompagnate prima da un silenzio quasi surreale, successivamente da un boato di meraviglia di coloro che non avevano udito prima di quel momento quella strana notizia, altri invece erano stati come rinvigoriti da quel discorso ed erano di nuovo pronti a combattere, portando a termine ciò che avevamo iniziato quel giorno.
    Ora... Sunagakure è più vulnerabile che mai, non è altro che un villaggio in ginocchio che attende l'esecuzione del proprio boia...è solo questione di tempo prima che lama faccia il suo corso...ugghr ugghr...
    Un colpo di tosse ruppe per qualche secondo la voce dell'uomo, che ritrovò subito la forza di continuare.
    La città ha perso un gran numero di Shinobi, il suo leader, e l'appoggio degli altri Paesi, come sapete, inoltre, la breccia aperta presso le mura di Nord-Ovest richiedono ulteriori forze per la ricostruzione e la sorveglianza....ed ecco che qui entra in gioco il nostro plotone.
    Dopo aver discusso riguardo la divisione dei compiti, l'uomo scelse me e un gruppo più piccolo per una missione riguardo "ricognizione ed infiltrazione", dopo di che spiegò che cosa avremmo dovuto fare.
    Lo scopo della vostra missione è infiltrarvi nel Villaggio per una stima dei danni prodotti e della nuova organizzazione della Sabbia, informazioni essenziali per capire se sferrare il colpo di grazia o riorganizzarci in vista di obiettivi più pericolosi. E' fondamentale che non vi facciate scoprire in alcun modo, o le informazioni che riporterete potrebbero essere usate contro di noi.
    Sarà l'occasione giusta per capire quanto abbiamo indebolito la Sabbia e cosa sta succedendo al suo interno dopo la morte del vecchio...andiamo.
    Prima di partire verrete divise a coppie e vi verranno fornite uniformi e copricapi di Suna, qualsiasi stratagemma utilizziate, l'importante è entrare nel villaggio e raccogliere più informazioni possibili...ora andate e non morite, portate in alto il nome dell'Impero!
    Una mobilitazione abbastanza frenetica prese possesso del campo, i diversi gruppi di shinobi e kunoichi si muovevano in base al compito che avevano ricevuto, mentre io mi facevo largo nella folla per avvicinarmi al mio compagno che veniva diviso da parecchi metri di folla.
    Lui...mi ricordo di lui...è l'akimichi del torneo chuunin!
    Piacere, Motoi della Foglia, credo tu sia il mio compagno, dico bene!?
    Chiesi mentre la voce uscii debole filtrando fra le bende che avvolgevano il naso fino alla base del collo, ora non restava altro che farci dare le divise ed iniziare il nostro compito di spionaggio.

    ChakraFisicoMentale
    115ottimolucido.
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    kunai 9/10radiolina
    shuriken 16/20lima
    cartabomba 5/5filo metallico 30m
    palla bomba 5/5torcia luminosa
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    FoderoSettimaFianco Dx
    rotolo minoreuchiha shurikenDietro la schiena
    Tasca SupplementareBombe fumogene 2/3Gamba Dx
    ---
    Abbigliamento
    SlotDescrizione
    Coprifronte Konohaindossato
    PolsiniIndossati
    GomitiereIndossate
    Coprinaso in bendeIndossato
    ParabracciaIndossati
    Gillet di Konoha
    Armi da lancioAccessori
    palla di luce 1/2cimice
    -flauto demoniaco
    Note Sharingan disattivato
    lima sotto polsino destro
    5 cartabomba legata ad altrettanti kunai


    Edited by krisstar96 - 20/12/2014, 14:35
     
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    La guerra era finita: l'Impero aveva vinto. Mentre l'esercito abbandonava il Villaggio, molti cantavano e ballavano, già componendo canti che narravano della guerra e di come i Demoni della Foglia avessero abbattuto le porte di pietra. Ma nonostante l'esito del conflitto, i volti di molti erano rigati dalle lacrime: la vittoria, infatti, non era stata scevra di perdite e sofferenze. Molti Shinobi erano morti in battaglia e molti più ancora erano rimasti feriti, e venivano adesso adagiati su barelle realizzate alla meno peggio e trasportati agli accampamenti del Fuoco, dove i vari plotoni avrebbero dovuto attendere nuovi ordini. L' Impero, infatti, aveva momentaneamente deciso di ritirarsi, probabilmente per attendere le prossime mosse di Suna, fare una conta delle perdite e decidere se sferrare o meno il colpo di grazia. Anche perchè, agli occhi di Ryu, quella guerra pareva totalmente priva di ragioni. Sembrava più una sorta di avvertimento, un monito per tutti coloro che avessero l'intenzione di ribellarsi o opporsi all' Impero. Se provate a opporvi, questa è la fine che vi toccherà, pensò l' Akimichi mentre si voltava indietro a osservare il fumo e le fiamme che ancora coprivano il cielo al di sopra del Villaggio della Sabbia.
    L'accampamento verso cui si diresse il plotone di Ryu era stato costruito alle pendici di una collinetta, ben riparato e lontano da occhi indesiderati. Tutti i presenti all'interno dell' accampamento si divisero in base ai plotoni di appartenenza, mentre i rispettivi comandanti fornivano notizie e impartivano ordini. Ryu notò molti volti mancare all'appello e, con una stretta allo stomaco, non potè fare a meno di pensare al vecchio Jinsei, desiderando di vederlo lì di fianco a sé a offrirgli un goccio di Sake.
    Il piccolo comandante del plotone, che doveva chiamarsi Yoshiro Kuragama, sembrava sostanzialmente essere uscito indenne dalla guerra, anche se aveva perso il cappello di bambù che era solito indossare e aveva i lunghi baffi neri leggermente bruciacchiati. L'uomo prese a fare avanti e indietro davanti a loro, con le mano destra dietro la schiena e la sinistra che accarezzava meccanicamente il baffo bruciacchiato. « Voi che siete qui, ritenetevi dei privilegiati. La guerra è stata più dura di quanto l' Impero si aspettasse e i Suniani hanno opposto una strenua resistenza. Ma come avete avuto modo di constatare con i vostri occhi, l' Impero dispone di una forza bellica senza euguali », disse fulminando con lo sguardo un paio di Shinobi che sembravano borbottare parole di dissenso. « La Guerra è finita, e l'abbiamo vinta noi, ma i nostri compiti qui non sono ancora giunti a termine. Ci sono arrivate delle direttive dall'alto, e ogni singolo comandante in questo stesso istante, in ogni accampamento, sta provvedendo ad informare il proprio plotone », gonfiò il petto assumendo aria autoritaria. « Quando avrò terminato con voi, dovrete recarvi nell' edificio nella zona Est dell' accampamento, dove verrete curati al meglio dai nostri ninja medici, dopodiché avrà inizio la vostra nuova missione: verrete casualmente suddivisi in coppie e il vostro compito sarà quello di infiltrarvi all'interno del Villaggio della Sabbia, per raccogliere informazioni sulla nuova organizzazione e sulla situazione generale al suo interno », lasciò passare qualche secondo di silenzio, così che tutti i presenti potessero metabolizzare le informazioni ricevute. Infiltrarsi nel Villaggio... Una missione di spionaggio?! Ma a me che cazzo me ne frega a me!, pensò Ryu mentre si infilava un dito nel naso. « Suna in questo momento è più debole che mai: ha perso gran parte dei propri uomini, il proprio leader e l'appoggio dei Paesi alleati. Si trova sull'orlo del precipizio e in base alle informazioni che verranno raccolte starà alle sfere superiori decidere se dare a Suna... un'ultima spinta. E' importante che non veniate scoperti, perché se così fosse potrebbero fornirvi informazioni volutamente errate, ed è inutile stare a spiegarvi che conseguenze devastanti queste avrebbero sui piani dell' Impero. E in caso veniate scoperti, vedete di non lasciare testimoni o almeno... non lasciate che vi catturino vivi ». Detto questo, li congedò con un lieve cenno del capo e con un molto sostenuto « Buona fortuna, ragazzi ».
    Appena Yoshiro ebbe loro voltato le spalle, senza perdersi in chiacchiere e senza prestare attenzione alle parole di chi gli stava attorno, Ryu si diresse come da direttiva nella zona Est dell'accampamento. Il luogo indicato dal comandante fu facilmente identificabile: si trattava di un enorme struttura in legno, una vera e propria casa, e Ryu si chiese se potesse per caso essere frutto di un qualche jutsu. All'interno della struttura, numerosi Ninja medici andavano avanti e indietro senza sosta, rimboccandosi le maniche e dedicandosi a tutti i feriti che chiedevano soccorso. Nonostante Ryu non fosse gravemente ferito, una giovane e avvenente kunoichi dai lunghi capelli biondi si occupò immediatamente di lui, rimettendo in sesto le costole che si era rotto e applicando un unguento e fasciando la brutta ustione che si era beccato sulla spalla destra.
    Quando finalmente era stato rimesso a nuovo, l' Akimichi abbandonò la struttura. Come anticipato, erano stati casualmente divisi in coppie: un alto shinobi dalla lunga barba castana e dai capelli rasati che reggeva tra le mani un blocco note con diversi appunti, gli indico quello che sarebbe dovuto essere il suo compagno per quella delicata missione: alto circa un metro e settanta e quindi molto più basso di lui, il ragazzo aveva un'aria misteriosa data dalle bende che gli coprivano il volto fin sopra al naso. Il ragazzo gli si avvicinò e con voce debole gli rivolse la parola: « Piacere, Motoi della Foglia, credo tu sia il mio compagno, dico bene!? » Ryu gli porse la paffuta mano. « Sì, a quanto pare per oggi saremo compagni, Motoi. Piacere, io sono Ryu Akimichi » Il Chuunin non trovò altro da dire, quindi pensò di passare direttamente al sodo. « Immagino che il comandante del tuo plotone vi abbia informati, così come ha fatto il nostro. Non so che tipo di shinobi tu sia, ma a me le missioni di spionaggio fanno lo stesso effetto di una donna con la proboscide in mezzo alle gambe, non so se ho reso l'idea. Purtroppo da, ehm, fedele imperiale quale sono, mi toccherà portare a compimento il nostro lavoro, in un modo o nell'altro... Spero solo di non essere d'impaccio » concluse mentre si infilava un grosso indice nel naso. « Immagino che dobbiamo prendere ciò che ci serve e poi possiamo partire... » aggiunse l'Akimichi, facendo cenno verso una tenda in cui gli sarebbe stato fornito quanto necessario per entrare nel villaggio senza dare nell'occhio.

    Informazioni:

    Chakra: 115
    Stato Fisico: Ottimale
    Stato Mentale: Annoiato

    Equipaggiamento:

    Kunaix10, nella borsa
    Shurikenx20, nella borsa
    Cartabomba Fasullax5, nella borsa
    Pillole del Soldatox2, nella borsa
    Tonici Akimichi, nella borsa
    Spada Larga, agganciata alla fascia

    Abbigliamento:

    Borsa, legata al fianco destro
    Guanti chiodati, indossati
    Fascia, dietro la schiena
     
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  4. krisstar96
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    narrato pensato parlato parlato Ryuvolatili


    Sì, a quanto pare per oggi saremo compagni, Motoi. Piacere, io sono Ryu Akimichi.
    Rispose il ragazzo, porgendo la mano come in segno di amicizia, era passato circa un anno dal nostro ultimo incontro, eppure sembrava non essere cambiato, forse il tempo era trascorso solamente per me vista la numerosa catena di eventi.
    Si...lo so chi sei.
    Soffocai dentro di me queste parole, limitandomi solo ad una fugace stretta di mano, lo shinobi non aveva perso tempo ed era passato subito a pensare ad una ipotetica strategia per poter concludere al meglio quel difficile e delicato compito che ci era stato affidato.
    Immagino che il comandante del tuo plotone vi abbia informati, così come ha fatto il nostro. Non so che tipo di shinobi tu sia, ma a me le missioni di spionaggio fanno lo stesso effetto di una donna con la proboscide in mezzo alle gambe, non so se ho reso l'idea.
    Con un lieve cenno del capo lo invitai a continuare, mi ero ripromesso di parlare il meno possibile per impedire che la mia voce fosse riconosciuta, fortunatamente le bende rendevano il timbro più basso e meno acuto rispetto al normale, il che giocava a mio vantaggio, nessuna risata, nessuna scomposizione del volto, solo e soltanto apatia appariva in quel momento sulla parte superiore della faccia.
    Purtroppo da, ehm, fedele imperiale quale sono, mi toccherà portare a compimento il nostro lavoro, in un modo o nell'altro... Spero solo di non essere d'impaccio
    Il nostro lavoro? Odio le persone che utilizzano sempre il plurale...
    Non credo sia un problema, prima iniziamo a raccogliere informazioni e prima finiamo e poi ognuno per la sua strada, un travestimento o una henge credo vadano più che bene...Sappi solo che se qualcuno viene catturato o rimane indietro, l'altro deve a tutti i costi ritornare al campo base per riportare tutto ciò che abbiamo scoperto, intesi!?
    Immagino che dobbiamo prendere ciò che ci serve e poi possiamo partire...
    Iniziammo così a camminare verso una tenda leggermente più piccola rispetto alle altre, lì dove ci avevano indicato il posto in cui reperire le uniformi per poterci infiltrare.
    Sarà una bella sfida, potrei incontrarmi con Ice e Kenpachi nel punto d'estrazione stabilito e fuggire, in questo modo dovrei però prima liberarmi del ciccione, devo pensare anche a questo.
    Riflettei mentre lo fissai per qualche secondo con la coda dell'occhio prima che raggiungessimo l'entrata del piccolo edificio dalla copertura biancastra e sorretto da spessi pali di legno.
    Ci servirebbero due uniformi di Suna, una per me, una media andrà bene, l'altra...beh non so, è per lui.
    Dissi indicando l'akimichi, sperando che la sua corporatura e le sue idee improvvisate non avessero portato ripercussioni su questa prima fase della missione, così un uomo sulla trentina ritornò con quello che ci serviva.
    Questo cappuccio è l'ideale per sopportare il caldo del sole del deserto e proteggersi dalla sabbia, e i suniani lo sanno meglio di chiunque altro.
    Dissi tra me e me mentre fissavo un piccolo nastro sopra la testa in modo da avere la parte alta coperta e solamente il viso, o meglio la parte del naso in su in vista, mentre aspettavo che anche Ryu fosse riuscito ad indossare il tutto senza problemi, o almeno ci speravo.
    Cercai il suo sguardo con gli occhi, in modo da fargli cenno di partire, ci dirigemmo quindi verso la meta stabilita: la breccia di nord-ovest.
    Aspetta un attimo...Kuchiyose No Jutsu!
    Avvertii il mio compagno mentre, mordendo leggermente il pollice destro ed eseguendo gli opportuni sigilli, feci ricorso alla tecnica del richiamo in modo da evocare un piccolo aiuto che ci avrebbe dato una mano dall'alto.
    Sai già cosa devi fare, cerca di volare più in alto possibile mischiandoti in mezzo agli stormi degli altri uccelli, in questo modo darai meno nell'occhio...ora va!
    Certo.


    Kuchiyose No Jutsu - Tecnica del Richiamo

    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi dal rango Chuunin in poi. Non per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un Contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano di una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versar anche una minuscola goccia del proprio sangue per poi formare la serie di Sigilli necessari per l'esecuzione del Jutsu, che sono i seguenti: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Per riuscire ad evocare taglie Grandi è necessario il grado Sp.Jounin, per le Leggendarie quello ANBU.
    Consumo: 10 / 20 / 30 / 40

    Uccello Viaggiatore
    UccelloViaggiatore_zpsab1354ad
    Questo uccello rapace, alto circa quaranta centimetri si dimostra inutile in combattimento, ma la sua vera peculiarità è quella di poter comunicare telepaticamente con il proprio evocatore, il che la rende un' evocazione molto utile da mandare in avanscoperta. Questo rapace è in più dotato di un eccellente vista. La sua velocità è alta e potrà tenere testa ad un Jutsu di livello C, ma un colpo di arma ben assestato o un qualsiasi attacco dopo aver subito il Jutsu C lo metteranno fuori gioco.


    ChakraFisicoMentale
    115-10=105ottimolucido.
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    kunai 9/10radiolina
    shuriken 16/20lima
    cartabomba 5/5filo metallico 30m
    palla bomba 5/5torcia luminosa
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    FoderoSettimaFianco Dx
    rotolo minoreuchiha shurikenDietro la schiena
    Tasca SupplementareBombe fumogene 2/3Gamba Dx
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    Abbigliamento
    SlotDescrizione
    Coprifronte Konohaindossato
    PolsiniIndossati
    GomitiereIndossate
    Coprinaso in bendeIndossato
    ParabracciaIndossati
    Gillet di Konoha
    Armi da lancioAccessori
    palla di luce 1/2cimice
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    Edited by krisstar96 - 27/12/2014, 09:54
     
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    Motoi ricambiò fugacemente la stretta di mano dell'Akimichi, ascoltando poi quello che il grassone aveva da dire. Il ragazzo era completamente impassibile e non lasciava trasparire alcuna emozione sul suo viso, diventando sempre più misterioso agli occhi dell' Akimichi e incuriosendolo sempre di più. Che abbia mal di pancia e stia cercando di nasconderlo? pensò Ryu osservando il suo volto impassibile. « ... Sappi solo che se qualcuno viene catturato o rimane indietro, l'altro deve a tutti i costi ritornare al campo base per riportare tutto ciò che abbiamo scoperto, intesi!? » Ryu annuì silenzioso, mentre, nascosta dal mantello dei Fiori del Deserto, la mano destra scivolva lentamente in mezzo alle gambe per compiere un gesto di scaramanzia.
    Concluse le formalità, si diressero entrambi alla tenda che Ryu aveva precedentemente indicato, dove fecero richiesta per quanto necessario per infiltrarsi nel villaggio senza dare nell'occhio. « Ci servirebbero due uniformi di Suna, una per me, una media andrà bene, l'altra...beh non so, è per lui » L'uomo a cui Motoi si era rivolto, uno shinobi sulla trentina con capelli castani e occhi chiari, squadrò Ryu dall'alto in basso per poi sparire all'interno della tenda e ritornare con quanto necessario. « Non abbiamo roba della tua taglia, amico. Ho trovato solo questo Gillet di Suna, spero che ti vada ». « Andrà sicuramente benissimo! », disse l' Akimichi mentre si infilava l'indice sinistro nel naso. In pochi minuti furono pronti: Ryu adesso aveva tutta l'aria di essere un terrorista pronto a sferrare un attacco kamikaze: aveva il volto semi coperto da uno dei classici copricapo del deserto che potevano essere acquistati a cifre molto modiche in armeria e sul capo un cappello di bambù che gli dava un'aria molto da saggio eremita, e che gli sarebbe stato utile per proteggersi dal sole del deserto. Aveva poi indossato il Gillet di Suna, ripiegando alla meno peggio quello del Villaggio della Foglia e riponendolo in una borsa in cui era solito portare cibo e acqua per i viaggi più lunghi e faticosi. L'Akimichi era sicuro di essere irriconoscibile agli occhi di chiunque. Guardandosi dall'alto non potè fare a meno di commentare: « Non credi anche tu che questo gillet attilato mi slanci? » La verità era che quel gillet gli andava terribilmente piccolo, facendolo sembrare estremamente ridicolo e stupido. Fortunatamente, però, l' Akimichi aveva deciso di indossare anche il mantello dei Fiori del Deserto, che lo ricopriva integralmente non lasciando la possibilità di scorgere quel ridicolo gillet.
    Quando tutti i preparativi furono pronti, dopo uno sguardo di intesa, i due Shinobi presero a camminare, ma prima di partire, utilizzando quella che Ryu riconobbe come la tecnica del richiamo, Motoi richiamò a sé un rapace di media grandezza, che spiccò il volo e si confuse velocemente tra gli altri uccelli che solcavano il cielo. Tecnica del Richiamo... pensò Ryu, mentre i suoi occhi seguivano con lo sguardo il falchetto che si faceva sempre più piccolo ai loro occhi, non sarebbe una cattiva idea legarmi a un contratto, sicuramente farlo mi potrebbe aiutare in molte situazioni.... Tradusse poi i propri pensieri in parole, rivolgendosi a Motoi: « Immagino che il tuo piccione ci coprirà dall'alto e ci aiuterà a svolgere la nostra missione... Buona idea! Deve essere figo essere legato a un contratto... Dovrei informarmi un po' ». Certo, forse l'importanza della missione che stavano per affrontare avrebbe richiesto più serietà e minore distrazione, ma Ryu proprio non ce la faceva a non distrarsi per troppo tempo.
    Così i due si incamminarono verso il Villaggio della Sabbia, in direzione della breccia Nord-Ovest, lì dove i Demoni della Foglia avevano abbattuto le porte del Villaggio con il loro spaventoso potere, che in un certo senso Ryu non poteva fare a meno di invidiare. Si chiese come fosse possibile che quegli eletti, non trovò altro modo per definirli, avessero ottenuto una forza tanto grande quanto spaventosa. Qual è la fonte del loro potere? Dopo un po' Ryu decise che era venuta l'ora di scambiare qualche altra parola con il suo compagno di missione, visto che di camminare in silenzio e sotto il sole fino al villaggio della Sabbia non se ne parlava proprio. « Bene, adesso sembriamo due perfetti Suniani, vero? » disse mentre con la mano destra si aggiustava il pantalone nero che gli si era infilato in mezzo alle chiappe, « non so esattamente come faremo ad infiltrarci all'interno del Villaggio, ma se ci hanno indicato la breccia nord-ovest credo ci sarà un motivo. Insomma, credo che la Sabbia si trovi ancora in una situazione precaria, e forse lì, dove le difese sono più deboli, infiltrarsi sarà più facile... per non essere scoperti ci basterà non dare nell'occhio e muoverci furtivamen... » prima che potesse concludere la frase inciampò rovinosamente su un masso nascosto dalla sabbia, finendo faccia a terra con un sonoro "TUNF". Si rialzò immediatamente, con aria impacciata e con un sorriso ebete disegnato sul volto. « Eheheh, quante trappole che si trovano in questo deserto... »
    Intanto proseguivano il cammino, passo dopo passo, con il sole che batteva alto in cielo. Con la manica del braccio destro, Ryu si asciugò il sudore sulla fronte, desiderando di immergersi in una vasca d'acqua fredda. Prese la borraccia ricolma d'acqua che teneva nella borsa per le provviste e ne bevve qualche sorso, per poi riporla non prima di averne offerto al suo compagno. « Non credo manchi tanto, immagino che siamo quasi arrivati... Magari se scorgiamo qualche posto più riparato potremo fermarci qualche minuto. Non sono abituato a viaggiare nel deserto, e le poche volte che l'ho fatto era sempre scomodamente seduto tra le gobbe di un cammello » tentò di grattarsi dietro la schiena ma il movimento del braccio fu limitato dal gillet troppo stretto. « Comunque mi chiedo cosa stia succedendo a Suna in questo momento. Una nazione sconfitta messa con le spalle al muro, senza più un leader nè alleati. Ma immagino che la nostra missione sia proprio trovar risposta a queste domande... » Disse l' Akimichi ad alta voce, rivolto più a se stesso che a Motoi, mentre il pantalone lentamente gli si infilava di nuovo in mezzo alle chiappe sudate.

    Informazioni:

    Chakra: 115
    Stato Fisico: Ottimale
    Stato Mentale: Curioso
    Equipaggiamento:

    Kunaix10, nella borsa
    Shurikenx20, nella borsa
    Cartabomba Fasullax5, nella borsa
    Pillole del Soldatox2, nella borsa
    Tonici Akimichi, nella borsa
    Spada Larga, agganciata alla fascia

    Abbigliamento:

    Borsa, legata al fianco destro
    Guanti chiodati, indossati
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  6. krisstar96
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    Immagino che il tuo piccione ci coprirà dall'alto e ci aiuterà a svolgere la nostra missione... Buona idea! Deve essere figo essere legato a un contratto... Dovrei informarmi un po'.
    Si...ma se ti sentisse chiamarlo piccione non la prenderebbe un granchè bene..uhm.
    Risposi in modo ironico al mio compagno, dopo che mi aveva visto utilizzare i sigilli del richiamo e il piccolo volatile era ormai un puntino lontano nell'immensità dell'azzurro del cielo.
    Iniziammo così a metterci in marcia, uno affianco all'altro, lì dove avevamo avuto l'ordine di procedere e raccogliere quante più informazioni possibile e riportarle al generale del nostro plotone, in modo da decidere se valesse o meno compiere un ultimo attacco alla città per mettere definitivamente la parola "fine" a tutto questo.
    Questo sole...questo deserto...spero di non rivedere questo posto per molto tempo.
    Bene, adesso sembriamo due perfetti Suniani, vero?
    Prese a parlare l'Akimichi, in quell'uniforme chiunque l'avesse potuto osservare attentamente avrebbe capito che quel ragazzo con quei vestiti non aveva veramente nulla a che fare, fortunatamente aveva celato il tutto sotto un mantello che gli copriva buona parte del busto, in modo da non attirare troppe attenzioni.
    Si...proprio perfetti.
    Aggiunsi mentre con una rapida occhiata mista tra un briciolo di disprezzo e di scherno, tolsi l'attenzione dal suo grosso capoccione per cercare di scrutare all'orizzonte il punto che ci avrebbe condotti all'interno delle mura.
    non so esattamente come faremo ad infiltrarci all'interno del Villaggio, ma se ci hanno indicato la breccia nord-ovest credo ci sarà un motivo. Insomma, credo che la Sabbia si trovi ancora in una situazione precaria, e forse lì, dove le difese sono più deboli, infiltrarsi sarà più facile... per non essere scoperti ci basterà non dare nell'occhio e muoverci furtivamen...
    Come dargli torto, le cose che aveva detto fino ad ora Ryu erano pressochè esatte, improvvisamente però il suo discorso venne interrotto e un tonfo attirò nuovamente la mia attenzione, il ninja era inciampato in un macigno nascosto sotto i granelli di sabbia ed era volato a terra in una caduta imbarazzante.
    Guardai avanti a me, risparmiando i commenti e limitandomi a muovere ripetutamente a destra e a sinistra in un cenno di disapprovazione totale, quello che mi ero ritrovato davanti era lo stesso chuunin impacciato che mi ero ritrovato agli esami, ma il fatto più grave era che non mi capacitavo ancora come avessi riuscito a perdere contro un tale babbeo, era una cosa inaccettabile...anzi impensabile.
    Non credo manchi tanto, immagino che siamo quasi arrivati... Magari se scorgiamo qualche posto più riparato potremo fermarci qualche minuto. Non sono abituato a viaggiare nel deserto, e le poche volte che l'ho fatto era sempre scomodamente seduto tra le gobbe di un cammello.
    Magari desideri anche un piccolo chioschetto all'ombra, con qualche bella palma e delle sdraio su cui riposarti e sorseggiare un bel bicchiere di acqua gelata mentre ti viene portato un bel cestone di frutta fresca?! Dai andiamo su.
    Risposi in modo brusco al povero shinobi di Konoha, data la sua mole avrebbe preferito una pausa, io invece preferivo finire il lavoro il prima possibile in modo da essermi potuto ricongiungere con gli altri.
    Comunque mi chiedo cosa stia succedendo a Suna in questo momento. Una nazione sconfitta messa con le spalle al muro, senza più un leader nè alleati. Ma immagino che la nostra missione sia proprio trovar risposta a queste domande...
    Ora mi piaci...si il nostro compito è proprio questo, riferire ed osservare tutto, ogni cosa può essere importante, anche il minimo particolare che sembra insignificante può fare la differenza, noi siamo gli occhi del nostro plotone, e proprio per questo siamo anche una delle parti più vulnerabili.
    Conclusi mentre eravamo ormai imminenti ad imbatterci con il nemico, bisognava acquisire calma ed essere il più disinvolti possibili in modo da non creare problemi, anche se si prospettava una cosa difficile.
    Guarda poco davanti a noi a ore dodici, dimmi cosa vedi.
    Vedo due shinobi di guardia esternamente alla breccia nelle mura, una decina si sono sistemati sulle cinte murarie diroccate, per il resto vedo solo gente che continua da una buona decina di minuti a trasportare via i feriti ed ad ammassare i cadaveri uno sopra l'altro
    Entrare di sfondamento non fartelo nemmeno passare per la testa, ci confonderemo in mezzo ai ninja che trasportano i feriti e cercheremo in qualche modo di entrare, intesi?!
    Dissi mentre la distanza che ci divideva dalle mura era ormai minima rispetto a tutti i metri macinati per arrivare fino a dove ci trovavamo ora, feci un passo ma subito dopo mi fermai, un'idea bizzarra mi venne alla mente come un fulmine a ciel sereno.
    Ho trovato...non ci sarà bisogno di confonderci...o almeno non per tutti e due, presentarci lì davanti con aria persa attirerebbe solo inutili attenzioni, ho pensato a qualcosa di più originale.
    Dissi al mio compagno preparandomi a spiegare il tutto con calma in modo che avesse funzionato tutto alla perfezione, o almeno era quello che speravo.
    Io mi fingerò svenuto...e terrò questo impugnato sotto i vestiti, tu non dovrai far altro che trasportami fin sotto la breccia delle mura, semplice no?!.
    Così dicendo estrassi un kunai dalla borsa e lo sistemai sotto il gillet di Suna, in modo che fosse ben sostenuto e durante il trasporto del mio corpo non fosse caduto, ma allo stesso tempo anche di facile presa con la mano destra.
    A questo punto dovremo far fuori i due shinobi di guardia, credo sia questa la parte più difficile...una sola parola, anche il grido di aiuto più fioco è da evitare, oppure la nostra copertura salterà e in men che non si dica saremo circondati dai nemici, questo si che sarebbe un grosso, anzi un enorme problema.
    Terminai e decisi di dare alcuni secondi allo shinobi di Konoha per ripensare a ogni fase di quel piano, dopo di che volli vedere se fosse d'accordo o se aveva qualcos'altro da proporre.
    Questo è quanto...se non hai altro da aggiungere o vuoi fare diversamente dillo, altrimenti caricami in spalla e andiamo a prenderci queste dannate informazioni...

    ChakraFisicoMentale
    105ottimolucido, leggermente teso.
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    kunai 9/10radiolina
    shuriken 16/20lima
    cartabomba 5/5filo metallico 30m
    palla bomba 5/5torcia luminosa
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    FoderoSettimaFianco Dx
    rotolo minoreuchiha shurikenDietro la schiena
    Tasca SupplementareBombe fumogene 2/3Gamba Dx
    ---
    Abbigliamento
    SlotDescrizione
    Coprifronte Konohaindossato
    PolsiniIndossati
    GomitiereIndossate
    Coprinaso in bendeIndossato
    ParabracciaIndossati
    Gillet di Konoha
    Armi da lancioAccessori
    palla di luce 1/2cimice
    -flauto demoniaco
    Note Sharingan disattivato
    lima sotto polsino destro
    5 cartabomba legata ad altrettanti kunai


    Edited by krisstar96 - 8/1/2015, 21:09
     
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    « ... Magari se scorgiamo qualche posto più riparato potremo fermarci qualche minuto ... » « Magari desideri anche un piccolo chioschetto all'ombra, con qualche bella palma e delle sdraio su cui riposarti e sorseggiare un bel bicchiere di acqua gelata mentre ti viene portato un bel cestone di frutta fresca?! Dai andiamo su. » Gli occhi di Ryu si illuminarono, contento del fatto che il compagno condividesse il suo desiderio e fosse disposto ad accettare la sua idea. Quando però si accorse che la sua non era altro che ironia, calò lo sguardo verso terra e continuò a camminare come un cane bastonato, continuando a fantasticare su piscine di acqua gelata e cesti di frutta fresca. « Entrare di sfondamento non fartelo nemmeno passare per la testa, ci confonderemo in mezzo ai ninja che trasportano i feriti e cercheremo in qualche modo di entrare, intesi?! » disse, mentre lentamente si avvicinavano alle mura del Villaggio. Ryu annuì lentamente, sentendosi come un bambino a cui stanno facendo una ramanzina dopo averlo colto con le mani nel vaso dei biscotti. Dopodiché Motoi prese a spiegare il piano che aveva elaborato per infiltrarsi nel Villaggio della Sabbia senza dare nell'occhio:
    « Io mi fingerò svenuto...e terrò questo impugnato sotto i vestiti, tu non dovrai far altro che trasportami fin sotto la breccia delle mura, semplice no?! » disse mentre estraeva un kunai dalla borsa, nascondendolo sotto le proprie vesti. « A questo punto dovremo far fuori i due shinobi di guardia, credo sia questa la parte più difficile...una sola parola, anche il grido di aiuto più fioco è da evitare, oppure la nostra copertura salterà e in men che non si dica saremo circondati dai nemici, questo si che sarebbe un grosso, anzi un enorme problema. » Ryu guardò per un attimo nel vuoto, immagazzinando e digerendo tutte le informazioni che gli erano state fornite da Motoi. Come fa a sapere che gli Shinobi di guardia sono due? pensò mentre si infilava l'indice destro nel naso. Poi si ricordò del pollo evocato da Motoi, che adesso volava libero e guardigno nei cieli pronto a scagazzare in testa al prossimo, e tutto gli fu chiaro. « Niente male come idea. L'unica cosa... magari potremmo evitare di aggredire le guardie. Non mi piace la violenza gratuita, né tantomento uccidere la gente. E' stato versato già abbastanza sangue, quindi io direi di alzare le mani e arrivare a tanto solo se strettamente necessario... Spero tu non abbia nulla in contrario » Disse mentre sfoggiava un sorriso ebete da bravo bambino. « Questo è quanto...se non hai altro da aggiungere o vuoi fare diversamente dillo, altrimenti caricami in spalla e andiamo a prenderci queste dannate informazioni... » Ryu osservò le porte del lontano Villaggio, mentre una goccia di sudore gli scorreva lungo la guancia. « Purtroppo è 'na faticaccia! » Urlò mentre si inginocchiava a terra, per permettere al suo compagno di salirgli sopra cavalcioni, neanche fossero una coppietta di amanti in giro per Konoha. Fortunatamente il suo compagno di missione non era pesantissimo, doveva pesare sui settanta kg e quindi per Ryu non fu uno sforzo eccessivo, nonostante il sole che picchiava forte.
    Il Villaggio si faceva sempre più vicino e il paesaggio, che appariva prima distorto e sfocato, diventa adesso sempre più nitido e definito. Ryu riuscì a scorgere, finalmente, tante figure nere: ninja che ancora si trovavano sul campo di battaglia, soccorrendo i feriti e raccogliendo i corpi ormai privi di vita. Un'enorme fossa era stata scavata, probabilmente tramite l'ausilio di qualche jutsu di natura Doton, e corpi su corpi venivano adagiati all'interno. Ryu pensò inizialmente che fosse una cosa molto barbara da fare, ma avvicinandosi capì che si trattava dei corpi dei Ninja dell' Impero, a cui i Suniani stavano concedendo un riposo quanto meno dignitoso. Sicuramente meglio che lasciare le loro carogne agli avvoltoi. Pensò che il corpo di Jinsei fosse probabilmente ammucchiato lì in quella fossa, e gli si strinse il cuore.
    Ormai Ryu e Motoi erano vicini alla breccia, camminando in mezzo agli shinobi di Suna. Oguno pensava a sé e nessuno sembrò notarli o comunque prestare loro attenzione. La breccia Nord-Ovest era ancora semi-distrutta. Un gruppo di Shinobi si era posizionato sulle mura diroccate, scrutando all'esterno e all'interno delle mura, mentre un gruppetto più numeroso di persone stava lavorando alla breccia stessa, costruendo impalcature, ammassando cumoli di terra, sabbia e simili. La situazione era più difficile del previsto: se avessero aggredito le guardie, pur essendo rapidi e tutto, ci sarebbe stato il rischio di essere visti. Dovevano essere cauti, quindi Ryu rallentò leggermente il passo. « Dobbiamo fare attenzione, se siamo troppo avventati la nostra copertura salterà prima ancora che inizi la missione. Nella migliore delle ipotesi, spero che le guardie ci facciano passare senza fare domande... vediamo di non attirare l'attenzione » disse al suo compagno, parlando a bassa voce. L' Akimichi notò anche che i feriti non venivano trasportati all'interno delle mura, ma venivano portati verso Sud, dove forse doveva trovarsi un campo medico. Ormai non c'era più tempo per cambiare il piano, quindi Ryu si diresse speditamente verso l'entrata. Notò un'altra cosa: la sorta di galleria che era stata creata dagli Shinobi di Konoha all'entrata della breccia, era rimasta intatta, cosa che li avrebbe protetti dagli sguardi indesiderati degli Shinobi situati sulel mura diroccate.
    Dopo pochi altri minuti arrivarono finalmente all'entrata: c'era poca gente tutto lì intorno, ad eccezione delle guardie, e fortunatamente nessuno sembrava curarsi di loro. Entrambe le guardie erano vestite di kimoni neri dal fitto pannaggio e reggevano due lunghe alabarde tra le mani. Entrambe alte più di un metro e ottantanta, una era pelata con lunghe e sottili sopracciglia, l'altra invece portava lunghi capelli rossi stretti in una coda.
    Avvicinandosi a loro, Ryu evitò di comportarsi in maniera sospetta. Si limitò a tenere lo sguardo leggermente basso, cercando di dare l'impressione di essere un qualunque uomo stanco di portare sulle spalle un uomo ferito. Al suo passaggio le guardie rimasero totalmente impassibili, quasi come se non lo vedessero e Ryu dunque si avviò silenzioso verso il tunnel che lo avrebbe condotto all'interno del villaggio, completamente buio e pieno di luci. « Un viandante silenzioso ha sempre qualcosa da nascondere » Ryu si immobilizzò con la gamba destra ancora a mezz'aria, desiderando di poter diventare invisibile. Poi, lentamente, si drizzò, sempre con Motoi caricato sulle spalle, e si girò verso i due uomini. A parlare era stata la guardia calva, che lo osservava adesso con la coda dell'occhio. « Il viandante silenzioso potrebbe anche essere colui che porta seco grande sofferenza » soggiunse l'uomo dai capelli rossi. « Maledetto, devi sempre contraddirmi! Non ne posso più di te e della tua stupida coda! » disse l'altro, impugnando l'alabarda con due mani e inclinandola leggermente verso l'altro, con le gambe ben piantate a terra. « Ma cosa c'entrano i miei capelli! E poi parli te che con la tua pelata mi rifletti tutto il giorno il sole negli occhi! » rispose l'altro, assumendo la stessa identica posizione. Ryu rimase impalato, non riuscendo a fare altro se non infilarsi l'indice del naso. Ma che diavolo sta succedendo qui? Il battibeccho durò qualche attimo, concludendosi quando Ryu si lasciò sfuggire involontariamente un colpetto di tosse. Pensando che fosse un modo per attirare la loro attenzione, le guardie scattarono sull'attenti e si scusarono. Il mio nome è Inuhito, nominato a tempo indefinito Primo Guardiano della Breccia. Mi scuso per il comportamento che io e il mio compagno abbiamo assunto. », « Il mio nome è Nekohito, Primo e Vero Guardiano della Breccia. Sono mortificato per il comportamento che io e il mio sottoposto abbiamo assunto. » Una vena pulsò selvaggiamente sulla fronte pelata di Inuhito. « Mi correggo: il mio nome è Inuhito, Guardiano e Signore Indiscusso della Breccia e costui al mio fianco è un mio umile dipendente. Sono ADDOLORATO del nostro compor... » Prima che potesse finire, la voce dell'altro si sovrappose alla sua. « E io sono Nekohito, figlio di Nekokotei, Imperatore della Breccia e costui al mio fianco è solo un insignificante ciambellano che osa occuparsi di questioni a lui non pertinenti! Sono talmente addolorato per il comportamento che abbiamo assunto che se potessi, con la mia vita, riparare al torto fatto, allora mi taglierei le vene dei polsi seduta stante, morendo con onore! » Stavolta le vene iniziarono a pulsare sulla fronte di Ryu, e quello non era un buon segnale. Non che la situazione non lo divertisse, anzi! Quei due tizi erano comici e simpatici, e senza ombra di dubbio in una situazione normale Ryu si sarebbe fatto un paio di risate, divertendosi a stuzzicarli. Ma adesso era in missione e non aveva tempo da perdere. « E io sono Maky, figlio di Makaryu » li interruppe quindi, utilizzando i primi nomi che gli erano venuti in mente, « Sacro Soccorritore dei Feriti, ed ho fretta! Mi dispiace interrompervi e accetto le vostre sincere scuse, ma porto con me un uomo ferito e inizio a sentire la stanchezza. Con il permesso degli Onorevoli e Possenti e Fieri e Unici Guardiani della Breccia, gradirei entrare nel Villaggio senza indugiare ulteriormente » Le due guardie si ricomposero, scattando sull'attenti. « Mio Sacro Soccorritore, prometto di lasciarla andare, se prima però sarà capace di sciogliere questo dubbio: se il campo medico è stato situato al di fuori delle mura, per facilitare il trasporto dei feriti, allora perché lei sta trasportando il ferito all'interno delle mura? » Ryu, che aveva già notato il particolare dei feriti trasportati verso Sud, si era preparato una serie di scuse da poter addurre in suo favore, e dopo qualche attimo di esitazione scelse quella che gli sembrava più plausibile: « La famiglia del ragazzo ha richiesto espicitamente che il ferito fosse portato a casa » Nekohito tirò un sospiro di sollievo. « Allora se è così puoi andare! Sei un grande uomo, Saggio Soccorritore. Che il cielo ti assista! » Inuhito prima acconsentì sorridendo, poi scosse la testa come un uomo che si sveglia di soprassalto e rifilò un poderoso pugno sulla testa dell'amico. « Ma che stronzate vai dicendo, mica possiamo far passare la gente così a caso! Siamo i Guardiani della Breccia, il nostro compito è quello di evitare che il nemico possa infiltrarsi all'interno del villaggio. » Ryu divenne rosso come un pomodoro, ma il viso era fortunatamente coperto dal copricapo del deserto. Il suo corpo cominciò ad avvampare, mentre il sudore scorreva a catinelle sulla sua fronte. Quindi avevano anticipato questa possibilità... Il Kazekage potrà anche essere morto ma è rimasta gente intelligente a prendere il suo posto. Fortunatamente i tipi che hanno scelt sono più stupidi che altro. Pensò Ryu, guardando le due stupide guardie che battibeccavano ancora. Dopo essersi appaciati ed essersi scambiati alcune parole che Ryu non riuscì a percepire, presero a camminare verso di lui, petto in fuori, stringendo le alabarde e assumendo uno sguardo più sospettoso. L' Akimichi indietreggiò lentamente, cercando di assumere la faccia di colui che viene ingiustamente accusato, e quando sentì la pietra premere dietro le sue spalle, attese che i due fossero ai suoi lati. « Infiltrati... ehm, cioè... Gli sporchi imperiali ormai hanno vinto la guerra... ehm, cioè sì... che necessità avrebbero di tornare nel villaggio, ehm... E comunque le mezzestagioni non esistono più! »
    Nel pronunciare l'ultima frase, con la mano destra ancora nascosta sotto il mantello, eseguì il sigillo necessario per l'utilizzo di una delle sue tecniche preferite:
    Kengan no Jutsu - Tecnica del Pugno di Roccia
    kenganb
    Villaggio: Tutti
    Tipo: Ninjutsu
    Livello: C
    Dopo aver effettuato un unico sigillo, l'utilizzatore concentrerà il suo chakra di tipo doton attorno a un arto. Il chakra formerà un solido strato di roccia che ricoprirà l'arto dal braccio alla mano e aumenterà la resistenza e la forza dello stesso. Infatti lo strato di roccia potrà resistere a qualsiasi tecnica di livello D e a fendenti scagliati da armi inferiori a una katana (escluse armi leggendarie). Inoltre qualsiasi taijutsu di livello B o inferiore sferrato con l'arto potenziato aumenterà il proprio danno di mezzo grado. Durante l'utilizzo della tecnica non sarà possibile effettuare sigilli e/o attivare la tecnica su entrambi gli arti.
    Consumo: 4 (A Turno)

    Una possente armatura rocciosa si formò attorno al braccio destro e con un movimento repentino, che difficilmente si sarebbe aspettato da un sì grosso individuo, Ryu afferrò la testa di Inuhito, alla sua sinistra, sbattendola con forza contro il muro. L'uomo era stato colto del tutto alla sprovvista, non aspettandosi certo una reazione del genere da quel grosso e grasso omaccione che era stato tanto gentile e cortese con loro, e dunque non riuscì a reagire in alcun modo. La guardia cadde a terra priva di sensi, con il capo sporco di sangue. Contrariamente a quanto poteva sembrare, Ryu era stato piuttosto delicato: l'uomo era ancora vivo e aveva solo momentaneamente perso i sensi. Non entrare di sfondamento, aveva detto Motoi, ma in effetti era esattamente quello che avevano fatto. Nascosti nell'ombra del tunnel, avevano adesso un problema da risolvere.


    Informazioni:

    Chakra: 115 - 4 = 111
    Stato Fisico: Leggermente affaticato
    Stato Mentale: Preoccupato
    Equipaggiamento:

    Kunaix10, nella borsa
    Shurikenx20, nella borsa
    Cartabomba Fasullax5, nella borsa
    Pillole del Soldatox2, nella borsa
    Tonici Akimichi, nella borsa
    Spada Larga, agganciata alla fascia

    Abbigliamento:

    Borsa, legata al fianco destro
    Guanti chiodati, indossati
    Fascia, dietro la schiena
     
    .
  8. krisstar96
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    narrato pensato parlato parlato Ryuvolatili


    Ryu sembrò seguire passo a passo tutto quello che avevo detto fino a quel momento, fino a quando decise di esprimersi rompendo il suo silenzio di approvazione.
    Niente male come idea. L'unica cosa... magari potremmo evitare di aggredire le guardie. Non mi piace la violenza gratuita, né tantomento uccidere la gente. E' stato versato già abbastanza sangue, quindi io direi di alzare le mani e arrivare a tanto solo se strettamente necessario... Spero tu non abbia nulla in contrario.
    All'udire di queste parole, chinai per un istante il capo quasi quest'ultimo fosse stato a peso morto, prima che sul mio viso, dietro alle bende e al copricapo del nuovo abbigliamento, si disegnò un sorriso appena abbozzato nel quale si celava la mia prossima risposta.
    Sangue, dici...
    Le parole uscirono pesanti, lente, quasi il tempo si fosse fermato proprio in quel momento, dopo di che cercai lo sguardo del mio compagno.
    Non ho nulla in contrario...solo vorrei dirti una cosa. Sappi che i nostri nemici non ricambieranno questa tua compassione, preferirei non dovermi fare carico di trasportati in fin di vita nuovamente al campo se qualcosa andasse storto...solo perchè non ti vuoi sporcare le mani.
    Quindi nel caso in cui le cose si complicano, non mi farò scrupoli ne mi porrò questo tipo di problemi che sono alla fine di una lunga serie...

    Da quando avevo abbandonato il villaggio, avevo capito che la mentalità di un nukenin non era poi tanto diversa da quella di un regolare, o che almeno anche qui c'erano delle pesanti diversità da persona a persona, che il presupposto di uccidere fosse una legge dei ninja traditori non era infatti scritta da nessuna parte .
    Purtroppo è 'na faticaccia!.
    E non siamo nemmeno all'inizio...
    Aggiunsi mentre l'Akimichi si chinava in avanti leggermente, in modo da potermi afferrare più facilmente e caricare in spalla per il trasporto fino al punto che ci eravamo prestabiliti.
    Niente cazzate mi raccomando.
    Conclusi mentre la mia testa si adagiava a peso morto sulla schiena del ninja, ora non restava altro che fingersi svenuto e il resto sarebbe venuto da sè, l'unica cosa che mi preoccupava seriamente potevano essere delle reazioni avventate del mio compagno, non mi rimaneva che avere totale fiducia in lui.
    Che desolazione.
    Pensai mentre con gli occhi leggermente socchiusi iniziavo a vedere i primi corpi dei caduti, ora non si faceva tanto più distinzioni fra un villaggio o l'altro, quanto fra coloro che non erano altro che carcasse senza vita e altri che forse potevano essere ancora salvati grazie al tempismo dei propri compagni.
    Com'è la situazione da lassù?!
    Tutto normale.
    Dopo aver ricevuto confermato dal piccolo animale del mio contratto, decisi di chiudere completamente gli occhi, avrei fatto totale affidamento sull'udito e sul mio compagno, dovevo cercare di fingere meglio possibile, forse in questo il travestimento faceva il suo visto i diversi segni di usura e polvera sparsi qua e là sulla stoffa.
    Perchè ha rallentato!?
    Mi domandai tra me e me, mentre sentivo che l'oscillazione del mio corpo era diminuita come risultato della nuova andatura del mio compagno.
    Dobbiamo fare attenzione, se siamo troppo avventati la nostra copertura salterà prima ancora che inizi la missione. Nella migliore delle ipotesi, spero che le guardie ci facciano passare senza fare domande... vediamo di non attirare l'attenzione
    E' quello che diciamo dall'inizio...stupido.
    Risposi sussurrando con un filo di voce strozzato, mentre speranzoso continuavamo la nostra marcia, se fossimo stati riconosciuti immediatamente, molto probabilmente sarei morto senza nemmeno accorgermene, l'immagine di tutto ciò mi disgustava, avrei preferito perire in altri mille modi diversi, ma con quel ciccione proprio no, era inaccettabile.
    I passi continuarono ancora per pochi minuti, forse eravamo finalmente giunti al nostro traguardo tanto ambito, almeno poteva dirsi realizzato il primo passo della nostra missione, il primo di una lunga serie.
    Un viandante silenzioso ha sempre qualcosa da nascondere.
    Merda! Cosa ha combinato ora?!
    Eppure Ryu non aveva accennato una parola, che avessero riconosciuto che non faceva parte degli shinobi di Suna, o che il suo comportamento fosse sospetto, non avevo ancora certezza visto che la vista era fortemente limitata.
    l viandante silenzioso potrebbe anche essere colui che porta seco grande sofferenza
    Aggiunse, quella che a tutti gli effetti sembrava un'altra voce, il mio volatile aveva avuto ragione fino ad ora, le guardie erano due.
    Da questa distanza non posso utilizzare il kunai in modo efficace, un lancio sarebbe una cosa troppo azzardata anche se utilizzassi lo sharingan, nel caso non colpissi un punto vitale i due potrebbero dare l'allarme...sono inutile per ora.
    [...] se il campo medico è stato situato al di fuori delle mura, per facilitare il trasporto dei feriti, allora perché lei sta trasportando il ferito all'interno delle mura?
    Cazzo...non avevo pensato a questo, non peggiorare la situazione, mantieni la calma Ryu...
    Rispose quest'ultimo, le sue parole cercavano di celare eventuali incertezze, tuttavia era una cosa inventata al momento, non ci restava altro che afferrarci alle sue abilità oratorie.
    I due sembrarono inizialmente cascare nello stupido teatrino che avevamo costruito, quando improvvisamente divennero più sospettosi e udii i loro passi, quasi sicuramente si stavano avvicinando, da una parte significava che la situazione stava peggiorando, ma dall'altra che potevo agire anche io.
    Infiltrati... ehm, cioè... Gli sporchi imperiali ormai hanno vinto la guerra... ehm, cioè sì... che necessità avrebbero di tornare nel villaggio, ehm... E comunque le mezzestagioni non esistono più!
    No...non farlo.
    Pregai il mio compagno nella speranza che non si fosse lasciato prendere la mano distruggendo la galleria o facendo ulteriore baccano.
    Dietro di te, un metro sulla tua destra, un metro e settanta circa, armato di alabarda...è tuo.
    La situazione ora si faceva più chiara, approfittai dell'effetto a sorpresa, riaprii finalmente gli occhi e utilizzando il forte busto dell'akimichi come superficie d'appoggio, mi diedi una spinta con i piedi per effettuare un balzo verso la direzione del mio bersagio, disarcionare con un calcio l'arma dell'uomo e colpirlo con il kunai rapidamente alla gola, in modo che non potesse urlare nemmeno una singola parola.
    Mi sembrava di avertelo detto, nessuna pietà...sono semplicemente nemici.

    Senpuu - Turbine
    Senpuu-Turbine_zpsc55de50a
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica permette all'utilizzatore d'usare la propria destrezza per liberarsi in aria e sferrare un calcio dal raggio di ben 180 gradi. Se il bersaglio viene colpito verrà scagliato a diversi metri di distanza oltre che a subire un danno medio lieve.
    Consumo: 2


    Ora dobbiamo far sparire i corpi, cerca di ripulire eventuali traccie di sangue gettandoci sopra delle manciate di sabbia, aspettiamo la conferma del mio falco prima di proseguire oltre e nasconderli nel primo posto possibile.
    Vedi qualcuno all'uscita del tunnel?!
    Negativo, via libera.
    Guardai Ryu mentre con due dita della mano lo invitavo con un piccolo cenno a seguirmi, mentre toccava a me ora trasportare l'uomo come un sacco di patate, fissandomi l'alabarda dietro la schiena grazie al sostegno della cintura in dotazione.
    Per di qui.
    Dissi a bassa voce mentre entravo in una delle tante casupole che costituivano ufficialmente la città di Suna, all'interno l'arredo era tutto in disordine, parecchie cose distrutte sul pavimento, il disordine faceva da padrone.
    Qui dovrebbe andare bene.
    Dissi notando una porta che portava ad un accesso sotterraneo, forse una cantina o qualcosa di simile, la stanza era buia e umida, le scale erano scricchiolanti e il corrimano impolverato, c'erano delle riserve di cibo conservate in alcune scatole molto grandi, da una piccola grata filtrava un pò d'aria e un debole raggio di sole.
    Gettai il cadavere accuratamente in mezzo al casino generale, nell'angolo più oscuro di quel luogo, convinto che lì nessuno li avrebbe mai trovati, considerando tutto il lavoro che c 'era da fare in superficie, ne approfittai anche per ripulire la mia arma e rimetterla al suo posto.
    Aspettai il mio compagno, in modo da riordinare le idee su come continuare, il punto uno era però concluso, infiltrazione parziale riuscita.
    Per non attirare ulteriore attenzione sulla loro sparizione, proporrei di utilizzare la tecnica della trasformazione per prendere le loro sembianze e spostarci all'interno del villaggio molto più tranquilli, potremmo anche ritornare di guardia alla breccia e prendere informazione dai ninja che stanno lavorando direttamente sul campo, cosa ne pensi?!
    Dissi mentre componevo i sigilli per quel jutsu di difficoltà elementare, sperando che anche il mio compagno l'avesse rispolverata nella sua mente in memoria dei vecchi tempi dell'accademia.

    Henge No Jutsu; Tecnica della Trasformazione
    HengeNoJutsuTecnicadellaTrasformazione
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)


    Assunsi così le sembianze della guardia che avevo ucciso, ora ero pronto per estorcere quante più informazioni possibili, prima di uscire mi ricordai di prendere l'alabarda che era finita a terra, un particolare che stavo quasi per trascurare.
    Devo stare più attento.


    ChakraFisicoMentale
    105-2-1=102ottimolucido, leggermente teso.
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    kunai 9/10radiolina
    shuriken 16/20lima
    cartabomba 5/5filo metallico 30m
    palla bomba 5/5torcia luminosa
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    FoderoSettimaFianco Dx
    rotolo minoreuchiha shurikenDietro la schiena
    Tasca SupplementareBombe fumogene 2/3Gamba Dx
    ---
    Abbigliamento
    SlotDescrizione
    Coprifronte Konohaindossato
    PolsiniIndossati
    GomitiereIndossate
    Coprinaso in bendeIndossato
    ParabracciaIndossati
    Gillet di Konoha
    Armi da lancioAccessori
    palla di luce 1/2cimice
    -flauto demoniaco
    Note Sharingan disattivato
    lima sotto polsino destro
    5 cartabomba legata ad altrettanti kunai


    Edited by krisstar96 - 2/2/2015, 18:31
     
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    Mentre Ryu abbatteva Inuhito, Motoi utilizzò la schiena dell'Akimichi come piattaforma di slancio e si fiondò contro Nekohito, disarmandolo con un rapido calcio e tagliandogli la gola con un Kunai. « Mi sembrava di avertelo detto, nessuna pietà...sono semplicemente nemici. » Ryu lo guardò cupo. Prima che nemici, sono anche loro uomini... ma tenne i suoi pensieri per sé. A questo punto dovevano occuparsi dei corpi delle due guardie: Motoi invitò Ryu a seguirlo, si fissò l'alabarda dietro la schiena e prese a trasportare Nekohito come un sacco di patate. « Per di qui. » Ryu obbedì agli ordini, quindi a sua volta si caricò Inuhito in spalla e raccolse la sua alabarda. L'Akimichi seguì il compagno all'interno di una casupola poco lontana dall'uscita del tunnel: trovarono una porta che sembrava dare accesso ad una sorta di cantina, una stanza umida e buia completamente messa a soqquadro, con numerose scorte di cibo e oggetti di tante varietà. Motoi depositò il cadavere in mezzo al disordine generale. Ryu era indeciso sul da farsi: non poteva lasciare Inuhito lì, poiché avrebbe potuto dare l'allarme una volta risvegliato. Avrebbe potuto legarlo e imbavagliarlo e lasciarlo lì, ma questo avrebbe comunque significato condannarlo a morte certa. Chissà quanto tempo sarebbe passato prima che qualcuno lo ritrovasse lì, con polsi e gambe legate. E poi ci sarebbe stato il rischio che, una volta sveglio, fosse riuscito a liberarsi e dare l'allarme. Era un rischio che non si poteva correre. L' Akimichi adagiò il corpo privo di sensi sul pavimento, di fianco a Nekohito. Estrasse un kunai dalla borsa e lentamente conficcò l'arma nel petto della guardia, lì dove era il cuore. Il Chuunin si sentì in colpa, ad uccidere una persona priva di sensi che non aveva avuto neanche la possibilità di difendersi. Pensò che se non fosse stato per l'eccessiva fiducia che avevano riposto nei suoi confronti e per il loro "attacco a sorpresa", le due guardie gli avrebbero dato probabilmente del filo da torcere. La prossima volta Suna dovrebbe scegliere delle persone un po' più sveglie da mettere a guardia della breccia... Chiuse la porta della cantina e raggiunse Motoi.
    Il suo compagno non volle perdere tempo in chiacchiere. « Per non attirare ulteriore attenzione sulla loro sparizione, proporrei di utilizzare la tecnica della trasformazione per prendere le loro sembianze e spostarci all'interno del villaggio molto più tranquilli, potremmo anche ritornare di guardia alla breccia e prendere informazione dai ninja che stanno lavorando direttamente sul campo, cosa ne pensi?! » Dunque compose i sigilli per la Tecnica della Trasformazione e assunse le sembianze di Nekohito. « Più che sulle mura, credo che dovremmo cercare all'interno del villaggio. Inizialmente ci converrà mantenere le sembianze delle due guardie, ma più in là sarà meglio ritornare ai nostri travestimenti. Potremo incontrare qualche persona che i due conoscevano e far saltare la copertura » disse Ryu, mentre ripuliva sulle vesti il Kunai sporco di sangue e lo riponeva nella borsa, « Inoltre dovremmo trovare una giustificazione alla nostra assenza dalle mura, e anche in fretta, prima che qualcuno si allarmi. » Dopodiché utilizzò a sua volta la Tenica della Trasformazione:
    Henge No Jutsu; Tecnica della Trasformazione
    HengeNoJutsuTecnicadellaTrasformazione
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)

    Assunse dunque le sembianze di Inuhito, mentre raccoglieva da terra l'alabarda, così come aveva fatto anche il suo compagno. Adesso non gli rimaneva che partire alla ricerca di informazioni. « Bene, adesso non ci resta che fare un giro di perlustrazone » disse l'Akimichi, cercando di dissimulare una voce più profonda e mielosa della sua. Gli venne da ridere, ma riuscì a mascherare la risata con un attacco di tosse, desideroso di dimostrare serietà concentrazione.
    Ryu prese dunque a seguire la strada principale. Lui al Villaggio della Sabbia ci era già stato, in passato, ma adesso era del tutto irriconoscibile. Tutti i fuochi erano stati spenti e tutti i corpi portati chissà dove, ma le case e le strade erano diroccate e nell'aria vi era una forte puzza di bruciato. Si guardava attentamente intorno, non potendo fare a meno di pensare che qualcuno avrebbe notato l'assenza delle guardie all'entrata del villaggio. Quello era un problema che andava immediatamente risolto, in un modo o nell'altro. L' Akimichi aveva pensato alla possibilità di creare due Kage Bushin, dargli le sembianze delle due guardie e inviarli alla porta, ma sarebbe stata comunque una mossa rischiosa, oltre che a comportare un grande spreco di Chakra. Inuhito e Nekohito, o meglio Ryu e Motoi continuarono a procedere. Ryu scorse, al di là di una casupola che si era mantenuta in piedi, del fumo grigio chiaro che spirava verso il cielo, come se fosse stato acceso un piccolo fuocherello. Forse era semplicemente qualcosa che ancora andava a fuoco, ma tanto valeva controllare. Con un cenno della mano segnalò la presenza del fumo a Motoi. « Andiamo a controllare, magari è un piccolo accampamento. » Dunque si incamminò verso la direzione da cui proveniva il fumo, che risultò essere più lontano di quanto sembrasse. I sospetti del Chuunin si rivelarono esatti: si trattava di un piccolo accampamento costruito in quella che prima doveva essere una piazzetta. Al centro era stato acceso un fuoco, su cui erano stati messi a cuocere dei grossi pezzi di carne. Tutto intorno vi erano mobili bruciati che erano stati portati fuori dalle case per essere utilizzati come panche e più lontano dal fuoco, sotto una tenda, vi erano tre letti su cui erano stati adagiati tre uomini apparentemente feriti. A parte questi ultimi tre, Ryu contò circa dodici persone, tutti ninja a giudicare dai coprifronte della Sabbia che tutti tenevano in bella vista. Alcuni erano seduti con la testa tra le mani, altri parlavano a bassa voce, tracannando da otri lunghi sorsi di quello che Ryu immaginò essere Sake.
    Quando finalmente si accorsero di loro, alcuni di loro ammiccarono in segno di saluto, altri li salutarono con entusiasmo, due o tre li guardarono con sguardo torvo. « Che cavolo ci fate qui, voi due? Il vostro turno non è ancora finito! », disse uno degli uomini alzandosi di scatto. Era alto sul metro e settanta, aveva un lungo naso storto, come se fosse stato rotto di recente, e aveva una folta e lunga barba rossiccia, così lunga che la teneva infilata nella cintola del kimono. « Ma possibile che non riusciate a rispettare gli ordini dati? Scommetto che avete litigato di nuovo, stupidi idioti! Parola mia se scopro chi ha proposto il vostro nome come guardiani della breccia lo infilzo da un lato all'altro! », aggiunse agitando in loro direzione un appuntito bastone di legno con tre salsicce infilzate sopra. Ryu si sentì leggermente a disagio e venne colto un po' alla sprovvista. Ma contrariamente a quanto si potesse pensare, la situazione stava volgendo a loro favore. « Che c'è, il gatto vi ha mangiato la lingua?! Se non sparite immediatamente giuro che, mio malgrado, queste salsicce ve le infilo su per il retto! » Un altro uomo, di quelli che aveva ammiccato in segno di saluto, si alzò e poggiò le mani sulle spalle dell'altro, come per cercare di calmarlo. « Andiamo Yubuta, cerca di calmarti, sicuramente avranno una spiegazione », disse. Aveva una voce molto pacata e profonda, che infodeva calma e tranquillità. Yubuta si sedette, anche se si notava dal suo volto che avrebbe avuto ancora qualcosaltro da dire. « Scusami, Kumanoi, ho perso la calma » L'altro si limitò a sorridergli « Allora, voi due? Perché siete tornati prima che qualcuno venisse a darvi il cambio? » In pochi secondi Ryu decise sul da farsi. Quello che voleva fare era rischioso, ma non dovevano esitare in alcun modo, altrimenti la loro copertura sarebbe saltata. Speriamo che Motoi capisca e stia al gioco...
    « O grande Kumanoi, Signore Indiscusso dei Dodici Guardiani della Breccia, io e il mio umile collega siamo mortificati per il nostro comportamento, e se con la nostra vita potessimo riparare al torto fatto non esiteremo a gettarci sul fuoco immediatamente! » Guardandosi intorno osservò le facce degli altri uomini, alcune divertite e altre esasperate, e capì, tirando dentro di sé un sospiro di sollievo, di aver fatto bingo. « Con tutte le volte che avete promesso di uccidervi per riparare a un torto fatto, potrei iniziare a pensare che siate immortali, brutto idiota! », sbottò Yubuta, sputacchiando pezzi di salsiccia qua e là. Kumanoi lo ammonì con lo sguardo e fece a Inuhito-Ryu segno di continuare. « Quello che voglio dire è che non ci saremmo mai allontanati dalla breccia, interrompendo il nostro compito di Grandi Guardiani, se non per valide motivazioni! » fece una pausa, cercando di trovare le parole più giuste da dire, per evitare domande inconvenienti. « Un messaggero ha infatti raggiunto me e il mio umile ciambellano mentre eravamo totalmente dediti al nostro compito, informandoci del fatto che la nostra presenza immediata è richiesta, per motivi che non ci sono stati detti, al palazzo del Kazekage! Non so cosa si tratti, ma immagino che sia intenzione generale quella di onorarci per la grande dedizione e il tanto impegno che abbiamo dimostrato nell'assolvere il nostro compito! » Yubuta lo interruppe: « Sì certo, e io invece sarò il prossimo Kazekage! E' più probabile che sia qualcuno che voglia prendervi a calci in culo per quella storia dell'assassino spietato che si rivelò essere un gattaccio spelacchiato... » disse mentre tutti scoppiavano a ridere. L'unico a non ridere fu Kumanoi, che adesso osservava Ryu-Inuhito con sguardo pentrante dritto negli occhi. Ryu non abbassò lo sguardo, rimanendo impassibile. « Va bene, potete andare. Ma dovrete essere di ritorno per il prossimo turno » disse tenendo lo sguardo fisso su di loro. « Yubuta, sarai tu a sostituirli insieme a Kobuta a guardia della breccia » aggiunse congelando il sorriso sul volto di Yubuta. « Adesso sì che sono incazzato! Meglio per voi che spariate immediatamente, perché se finisco di mangiare e siete ancora qui vi faccio a fettine! »
    Cogliendo al volo l'occasione, con un cenno di congedo del capo, Ryu-Inuhito si voltò e prese a camminare, dirigendosi verso il centro del villaggio. Quando furono abbastanza lontani, si nascose dietro una cupola che era rimasta quasi completamente integra. Sciolse la Henge, riprendendo le proprie sembianze, e fece cadere l'alabarda a terra. « Con un po' di fortuna, anche questa è fatta! Adesso però dobbiamo sbrigarci, perché se per "il prossimo turno di guardia" saremo ancora all'interno del Villaggio... credo che potremo incontrare qualche problema » concluse infilandosi un dito nel naso.





    Informazioni:

    Chakra: 111 - 1 = 110
    Stato Fisico: Leggermente affaticato
    Stato Mentale: Sollevato
    Equipaggiamento:

    Kunaix10, nella borsa
    Shurikenx20, nella borsa
    Cartabomba Fasullax5, nella borsa
    Pillole del Soldatox2, nella borsa
    Tonici Akimichi, nella borsa
    Spada Larga, agganciata alla fascia

    Abbigliamento:

    Borsa, legata al fianco destro
    Guanti chiodati, indossati
    Fascia, dietro la schiena
     
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  10. krisstar96
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    narrato pensato parlato parlato Ryuvolatili


    Più che sulle mura, credo che dovremmo cercare all'interno del villaggio. Inizialmente ci converrà mantenere le sembianze delle due guardie, ma più in là sarà meglio ritornare ai nostri travestimenti. Potremo incontrare qualche persona che i due conoscevano e far saltare la copertura.
    Hai ragione...vuol dire che terremo conto anche di questo particolare, per adesso può andare.
    Inoltre dovremmo trovare una giustificazione alla nostra assenza dalle mura, e anche in fretta, prima che qualcuno si allarmi.
    Concluse così Ryu mentre riponeva il kunai ormai ripulito dal colore del sangue e si apprestava a comporre i sigilli per la medesima tecnica che avevo utilizzato io pochi istanti prima per assumere le sembianze del suo uomo.
    Inuhito...
    Rimbombò nella mia mente, convinto di doverlo chiamare così fino a quando non avremmo deciso di sciogliere il jutsu e riprendere le nostre vere vesti di infiltrati.
    Bene, adesso non ci resta che fare un giro di perlustrazone.
    Avanti, guardiano del cancello!
    Ripercorremmo così il percorso inverso, salimmo nuovamente la buia rampa di scale per ritornare nell'ampia sala deposito, prima di rimetterci in marcia su una delle strade che si intrecciavano oltre le mura di Suna, sentendo nuovamente quel senso di afa tipico del deserto.
    Che stia mirando a quello!?
    Pensai mentre portai una mano poco sopra gli occhi per evitare di restare abbagliato dal sole e notai una modesta colonna di fumo che si innalzava spaccando l'azzurro vivo del cielo.
    Andiamo a controllare, magari è un piccolo accampamento.
    Mi limitai ad effettuare un piccolo cenno di approvazione con il capo, tanto valeva andare andare a controllare e vedere cosa stava succedendo.
    Se ci sono problemi e vedi parecchio movimento all'entrata avvisaci subito...
    Ricevuto.
    Finalmente raggiungemmo l'origine da cui proveniva quella colonna di foschia nera, una piazzetta dalla forma arrotondata si era improvvisamente trasformata in un accampamento di fortuna, al centro ardeva un fuoco ravvivato da tutto quello che avevano potuto trovare, mentre di lato vi era una sorta di zona riservata ai feriti di guerra, tutto ciò era solo uno dei risultati che la guerra aveva portato.
    Uno...due...tre...dodici, troppi da combattere, ma in fin dei conti bastano e avanzano per sapere qualcosa.
    Non ebbi nemmeno il tempo di osservare più attentamente intorno che una voce rauca e allo stesso tempo carica di rabbia attirò per l'ennesima volta la mia attenzione.
    Che cavolo ci fate qui, voi due? Il vostro turno non è ancora finito! Ma possibile che non riusciate a rispettare gli ordini dati? Scommetto che avete litigato di nuovo, stupidi idioti! Parola mia se scopro chi ha proposto il vostro nome come guardiani della breccia lo infilzo da un lato all'altro!
    Questo tizio barbuto dovrebbe essere il capo plotone di questa zona, forse colui che ha affidato a quei due stupidi l'incarico di sorvegliare la breccia...meglio inventarmi qualcosa prima di creare problemi
    Non feci in tempo a inventarmi qualcosa che subito l'uomo di fianco si introdusse bruscamente nella conversazione nonostante la voce tranquilla e pacata anche lui voleva sapere come stavano realmente le cose, da quel poco che avevo capito si chiamava Kumanoi e aveva smentito le mie supposizioni precedente, doveva essere lui il punto di riferimento di quella zona.
    Allora, voi due? Perché siete tornati prima che qualcuno venisse a darvi il cambio?
    Beh..ecco
    O grande Kumanoi, Signore Indiscusso dei Dodici Guardiani della Breccia, io e il mio umile collega siamo mortificati per il nostro comportamento, e se con la nostra vita potessimo riparare al torto fatto non esiteremo a gettarci sul fuoco immediatamente!
    Ma che sta dicendo.
    Non osai intervenire, a dire il vero non approvai in prima battuta l'intervento del mio compagno, ma poi ripensandoci il suo modo di parlare era molto simile a quello del suo personaggio, poteva essere quindi un punto a nostro vantaggio.
    Quello che voglio dire è che non ci saremmo mai allontanati dalla breccia, interrompendo il nostro compito di Grandi Guardiani, se non per valide motivazioni!
    Avanti continua...
    Un brivido freddo mi percorse da dietro la nuca fin tutta la schiena prima di spegnersi nella mano in cui reggevo l'alabarda, la mano serrata e allo stesso tempo sudata continuava infatti a reggere in mano quell'arma come fosse parte di me.
    Un messaggero ha infatti raggiunto me e il mio umile ciambellano mentre eravamo totalmente dediti al nostro compito, informandoci del fatto che la nostra presenza immediata è richiesta, per motivi che non ci sono stati detti, al palazzo del Kazekage! Non so cosa si tratti, ma immagino che sia intenzione generale quella di onorarci per la grande dedizione e il tanto impegno che abbiamo dimostrato nell'assolvere il nostro compito!
    Va bene, potete andare. Ma dovrete essere di ritorno per il prossimo turno
    Non la deluderemo...signore!
    Aggiunsi in tono solenne mentre terminavo la frase sbattendo a terra con un leggero tocco l'alabarda in segno di congedo, ora avevamo la strada spianata davanti a noi, o meglio dietro, dove ci avviamo a raggiungere il centro del villaggio.
    Una volta abbastanza lontani da quel piccolo accampamento, Ryu decise di rilasciare la henge ed abbandonare l'arma che ci eravamo portati per quella breve parte di percorso, non esitai e lo seguii a ruota ritornando il buon vecchio Motoi.
    Con un po' di fortuna, anche questa è fatta! Adesso però dobbiamo sbrigarci, perché se per "il prossimo turno di guardia" saremo ancora all'interno del Villaggio... credo che potremo incontrare qualche problema
    Sai devo ammettere che mi hai stupito, ti sei saputo adattare perfettamente al personaggio senza creare sospetti, ora sfruttiamo questa occasione per raggiungere il palazzo del Kazekage e vedere lì com'è la situazione.
    Non sarebbe stato difficile raggiungere l'edificio che stavamo cercando, tutte le strade principali infatti convergevano quasi fossero i raggi di una ruota al cui centro vi era il palazzo del capo del villaggio della Sabbia, o almeno quello che ne rimaneva.
    Il kazekage è morto...la nostra priorità è scoprire chi gestisce le forze dell'esercito e gli approvvigionamenti...colpisci il cervello e il corpo cadrà dopo poco ai tuoi piedi senza nemmeno sporcarti...come piace a te, dico bene!?
    Procedemmo così lungo la strada che aveva imboccato l'Akimichi, ai lati si trovavano abitazioni e negozi, se i primi erano stati gravemente danneggiati dalla guerra con evidenti crolli e abbandono dei cittadini, i secondi di certo non se la passavano meglio con insegne diroccate e porte sbarrate alla buona, dopo l'attacco del giorno prima quella in cui ci trovavamo sembrava una città fantasma.
    Che desolazione...e se le nostre forze decidessero di tirare l'attacco decisivo mentre noi siamo ancora all'interno del villaggio?
    Mi passò per la testa improvvisamente quel pensiero mentre oramai dopo qualche decina di minuti eravamo arrivato nei pressi di una grande "palla" con ben visibile il simbolo di Suna, forse uno delle poche strutture che miracolosamente non era stato toccato in maniera distruttiva dalla mano mortale della guerra.
    Appena arrivati nei pressi dell'area notammo un certo movimento, dovuto forse al fatto che ci trovavamo in uno dei punti nevralgici del sistema nemico, la faccenda si faceva più complicata presentandosi davanti a noi un grande numero di shinobi e kunoichi, qualsiasi passo falso si sarebbe rivelato letale in mezzo a tutti quei nemici.
    Vediamo che sta succedendo qui, va bene!?
    Voltai leggermente la testa e fissai senza far trasparire alcun senso di preoccupazione il mio compagno, fino ad ora i nostri buoni propositi erano andati svanendo, tutto quello che eravamo riusciti a sapere era stato il nome di due stupide guardie che ora avevamo sulla coscienza.

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    Edited by krisstar96 - 7/3/2015, 14:06
     
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    « Sai devo ammettere che mi hai stupito, ti sei saputo adattare perfettamente al personaggio senza creare sospetti, ora sfruttiamo questa occasione per raggiungere il palazzo del Kazekage e vedere lì com'è la situazione. » Ryu sorrise imbarazzato, portandosi la mano destra dietro la nuca mentre l'indice sinistro rimaneva ben impiantato nel naso. « Il kazekage è morto...la nostra priorità è scoprire chi gestisce le forze dell'esercito e gli approvvigionamenti...colpisci il cervello e il corpo cadrà dopo poco ai tuoi piedi senza nemmeno sporcarti...come piace a te, dico bene!? » Ryu si limitò ad annuire, non sapendo esattamente cosa rispondere. Intanto continuavano a procedere, e più si addentravano verso l'interno del villaggio più la desolazione intorno a loro aumentava. Ok, siamo in un Villaggio che è stato appena completamente distrutto da una guerra. Probabilmente tutti coloro che non sono rimasti feriti sono stati incaricati di far qualcosa. Ma quello che mi chiedo è... dove diavolo sono finiti tutti quanti?! Si disse l'Akimichi tra sé e sé. Mentre continuavano a camminare, il filtro instagram "città fantasma" iniziò a sbiadire lentamente. Qua e là c'erano figure solitarie che rovistavano tra le macerie, portavano in grembo cose recuperate da case e negozi distrutti, oppure valutavano le condizioni di edifici miracolosamente rimasti in piedi. Erano ormai arrivati in quella che era apparentemente un'importante zona del villaggio e ben visibile ai loro occhi vi era un grosso edificio di forma sferica su cui era disegnato il simbolo di Suna, edificio che sembrava miracolosamente essere uscito indenne dalla guerra, eccetto qualche grosso buco qua e là. La zona brulicava di persone, molte delle quali sembravano dirigersi verso una stessa direzione. « Vediamo che sta succedendo qui, va bene!? » Ryu annuì. « Seguiamo la folla e vediamo dove ci porta » Rispose parlando a bassa voce, in modo che nessun altro potesse udire le sue parole. Presero dunque a camminare seguendo il corso del fiume di persone. Ryu si guardava intorno, con le orecchie come antenne pronte a captare il maggior numero di informazioni possibili, anche se era molto difficile con quel brusio di fondo. « Ho spedito quel bastardo di Konoha dritto all'altro mondo... ma si è portato via un pezzo del mio naso » disse un vecchio Shinobi alla sua destra, cui mancava visibilmente un grosso pezzo di naso. L'attenzione di Ryu però ben presto cadde sul solido fondoschiena di una giovane kunoichi che gli camminava davanti. La testa di Ryu ciondolava a destra e sinistra, seguendo i dolci movimenti di quell'opera d'arte ambulante, scolpita dai grandi maestri del passato nel minimo dettaglio. Distratto dai suoi pensieri, per sbaglio l'Akimichi rifilò una brutta spallata ad un tipetto tutto carne e ossa che gli tagliò la strada. Il tipo si girò di scatto verso di lui, tutto rosso in viso, ma resosi conto della stazza dell'Akimichi si rigirò lentamente, borbottando qualcosa a proposito degli scimmioni e delle mezze stagioni che non esistono più. Nel seguirlo con lo sguardo, l'attenzione di Ryu cadde su un gruppetto di sei uomini a volto coperto, che se ne stavano in piedi nella penombra di una casa diroccata, borbottando e bisbigliandosi cose. Ora, normalmente Ryu se ne sarebbe stracatafottuto di una mezza dozzina di uomini incappucciati che ne stanno a chiacchierare per conto loro, ma dato che la sua missione era quella di ottenere il maggior numero di informazioni possibli, quel gruppetto catturò la sua attenzione e lo insospettì. Proprio mentre stava per farne parola a Motoi, quelli presero a camminare seguendo la folla, manco avessero capito le sue intenzioni. Mi sarò solo impressionato, pensò l'Akimichi infilandosi un dito nel naso.
    Cercò dunque di concentrarsi sulle singole voci intorno a lui, ma tutto ciò che riusciva a sentire erano lamentele a proposito della guerra e della situazione del villaggio. Arrivarono infine ad un'enorme piazza, così grande da lasciar pensare Ryu che si trovassero nella zona centrale del villaggio. Nella piazza era radunata una quantità enorme di gente, gli sguardi di tutti rivolti verso un piccolo vecchietto che si ergeva sull'edificio più alto, leggermente piegato in avanti probabilmente per colpa del mal di schiena. Ai suoi lati vi erano due alti Shinobi completamente avvolti da pesanti mantelli neri, con il volto coperto dalle maschere degli Anbu della Sabbia. Guardandosi intorno, Ryu notò figure simili a quelle disposte per tutto il perimetro della piazza e capì che i Suniani temevano che l'Impero si trovasse all'interno del villaggio... e avevano ragione. L'Akimichi deglutì, sentendosi tutto d'un tratto osservato. Devo mantenere la calma. La nostra infiltrazione è stata perfetta, non c'è motivo di essere così paranoico. Trasse un profondo respiro e passò l'avambraccio destro sulla fronte per asciugare il sudore. Ryu alzò lo sguardo verso il vecchietto ricurvo in avanti, studiandone l'aspetto: anche con la schiena dritta non doveva essere più alto di un metro e sessanta, aveva un grosso naso a patata su cui poggiavano spesse lenti di forma circolare. Aveva lunghi capelli argentei raccolti in una coda che puntava verso l'alto e folti baffi grigi. Tutte le voci si spensero in un attimo quando l'uomo alzò il pugno destro, chiamando a sé l'attenzione di tutti. Le parole che pronunciò rimbombarono in tutta la piazza: la sua voce era chiara e profonda, probabilmente resa tanto potente dall'utilizzo di un jutsu. « Come tutti probabilment saprete, il Kazekage è caduto nel corso della guerra. Accerchiato dai nemici, ha combattuto fino all'ultimo istante, morendo nel tentativo di proteggere le persone a cui teneva » una lacrima gli rigò il viso, ma la voce rimase forte e tonante « La forza bellica dei nemici era più forte di quanto ci aspettassimo, e hanno sfoderato un'arma della cui esistenza nulla sapevamo » tutto intorno si alzò un forte brusio, e lo sguardo di tutti rabbuiò al ricordo dell'esercito di Demoni che l'Impero aveva scagliato contro il Villaggio della Sabbia. « Ma non bisogna abbattersi. Le ferite guariranno, le case e le mura saranno ricostruite, e il ricordo dei morti non ci abbandonerà mai. Con l'aiuto di tutti, con dedizione e sacrificio, il Villaggio della Sabbia potrà risorgere dalle proprie ceneri come l'araba fenice! » Gli animi di molti furono rincuorati e motivati da quelle parole e Ryu guardò con ammirazione quel vecchietto ricurvo, che doveva essere stato un tempo un grande leader. « Sono consapevole del fatto che alcuni di voi si sentano smarriti senza un leader alla propria guida, ma sappiate che il Consiglio si sta già adoperando per la scelta del nuovo Kazekage. Verrà intanto designato un leader provvisorio che ne farà le veci e che verrà scelto entro la fine della giornata. L'incarico era stato offerto a me, ma mi duole confessare di averlo rifiutato. Ormai sono vecchio, molto più di quanto non possa sembrare, e troppo rimbambito per occuparmi di cose troppo complesse » Sospirò, rimanendo alcuni attimi in silenzio, forse ricordando avventure e disavventure del passato. « Ora, Ninja della Sabbia, voglio concludere dicendo questo: se c'è una cosa di cui potete essere certi, è che il tradimento di Konoha non rimarrà impunito. I Konohaniani, Imperiali, o come diavolo preferite chiamarli, hanno condotto nei nostri confronti una guerra del tutto crudele e ingiustificata, che ha portato a perdite per noi incommensurabili! Non la passeranno liscia, chi è dalla parte del torto prima o poi pagherà! » Adesso l'atmosfera tutta intorno a Ryu sembrava in fiamme, e una luce sembrava essersi accesa negli occhi dei Ninja della Sabbia. Tristezza e disperazione sembravano aver lasciato posto a coraggio e voglia di ribalta, desiderio di vendetta. Forse è la verità, forse l'Impero è davvero il "male"... Ryu ripensò alle parole del vecchio Jinsei quando si erano conosciuti. "Dici che la giustizia trionferà... e se non fossimo dalla parte della giustizia?" Abbassò lo sguardo pensieroso, mentre il vecchio pronunciava parole di congedo invitando tutti ad attendere nuovi ordini e notizie. La folla intanto si disperdeva: alcuni andavano via, ritornando alle loro precedenti occupazioni, altri invece rimasero nella piazza a discutere animatamente, formando piccoli gruppetti da cui provenivano voci che cercavano di imporsi sulle altre in discussioni senza capo né coda.
    Tra i tanti gruppetti, Ryu notò quei tizi che già aveva preso d'occhio in precedenza. Sempre con il fare sospetto che aveva richiamato l'attenzione di Ryu, se ne stavano per conto loro a discutere a bassa voce. Due di loro avevano adesso il volto scoperto: uno doveva essere un ragazzo di non più di venticinque anni, l'altro invece un uomo sulla quarantina. Il primo aveva una pallida carnagione, capelli biondo platino e scintillanti occhi verdi che spiccavano sul suo viso ben curato. L'altro, invece, aveva un'aria sporca e trasandata: i lunghi e unti capelli neri gli arrivavano all'altezza delle spalle, e aveva folte sopracciglia scure che quasi nascondevano la vista degli occhi neri come la pece. Il biondo discuteva animatamente con gli altri, come si poteva notare dal mondo in cui gesticolava, cercando però di tenere la voce bassa. L'altro, invece, si accarezzava l'incolta barba nera come immerso nei propri pensieri. L'Akimichi non potè fare a meno di interessarsi, guardò Motoi e con un cenno del capo gli indicò i sei uomini. « Non so perché, ma quei tizi mi insospettiscono, e non poco. Sento puzza di stufato... o forse era bruciato, non riesco mai a ricordarmi, diamine! » Imprecò, dandosi pugno sulla coscia in gesto di stizza. « Che vogliamo fare? Per ora le uniche informazioni che abbiamo raccolto sono quelle che abbiamo appena ascoltato dal vecchio... dobbiamo darci da fare. A te la scelta »

    Informazioni:

    Chakra: 110
    Stato Fisico: Leggermente affaticato
    Stato Mentale: Dubbioso
    Equipaggiamento:

    Kunaix10, nella borsa
    Shurikenx20, nella borsa
    Cartabomba Fasullax5, nella borsa
    Pillole del Soldatox2, nella borsa
    Tonici Akimichi, nella borsa
    Spada Larga, agganciata alla fascia

    Abbigliamento:

    Borsa, legata al fianco destro
    Guanti chiodati, indossati
    Fascia, dietro la schiena
     
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  12. krisstar96
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    narrato pensato parlato parlato Ryuvolatili


    Seguiamo la folla e vediamo dove ci porta
    Disse il mio compagno bisbigliando a bassa voce, decisi di accettare la sua proposta e ci mettemmo in cammino in mezzo ai ninja del posto.
    Che strana sensazione...
    Pensai mentre una folata improvvisa di vento mi aveva fatto cadere leggermente un piccolo lembo di copricapo sugli occhi, offuscandomi per qualche secondo la vista nella folla prima che potessi risistemarlo con le mani.
    Chissà come mai tutta questa gente?!
    Ancora prima che potessi rivolgere a parole la medesima domanda al mio compagno, vidi che si era concentrato con lo sguardo su un piccolo gruppetto di individui dal volto coperto che prima di aggiungersi alla massa di gente se ne erano rimasti in disparte.
    Cosa avrà in mente...
    Continuammo a farci largo fra la folla, inciampando e sgomitando arrivammo finalmente a quella che sembrava un ampio spiazzo dove il grande afflusso di gente si era momentaneamente fermato, i capi leggermente reclinati in alto a fissare la sagoma di un uomo.
    E quel vecchio!?
    Riflettei mentre sull'edificio più alto era affiancato da un paio di anbu mascherati, altri simili a quest'ultimi circondavano tutt'intorno la zona, senza dubbio ciò che stava per accadere non doveva essere interrotto per nessun motivo, ed eventuali intrusi eliminati al momento.
    Come tutti probabilment saprete, il Kazekage è caduto nel corso della guerra. Accerchiato dai nemici, ha combattuto fino all'ultimo istante, morendo nel tentativo di proteggere le persone a cui teneva.
    Esordi successivamente l'anziana figura, all'udire della sua voce ogni brusio cessò, lasciando spazio alle parole che risuonarono largamente in quella parte di villaggio.
    La forza bellica dei nemici era più forte di quanto ci aspettassimo, e hanno sfoderato un'arma della cui esistenza nulla sapevamo.
    Kyuubi...
    Fu come se a quest'ultimo pensiero mi isolai per qualche istante dal mondo circostante, riportandomi alla mente lo scontro sanguinario e quasi mortale con quella dannata bestia il cui unico pensiero era quello di distruggere tutto ciò che gli si parava davanti...i suoi occhi ribollivano si sangue, così come il suo manto rosso amaranto.
    Ma non bisogna abbattersi. Le ferite guariranno, le case e le mura saranno ricostruite, e il ricordo dei morti non ci abbandonerà mai. Con l'aiuto di tutti, con dedizione e sacrificio, il Villaggio della Sabbia potrà risorgere dalle proprie ceneri come l'araba fenice!
    Suna non risorgerà più a meno che non venga a patti con l'Impero, quante false speranze...ed è meglio levarsi da questa faccenda il prima possibile.
    Sono consapevole del fatto che alcuni di voi si sentano smarriti senza un leader alla propria guida, ma sappiate che il Consiglio si sta già adoperando per la scelta del nuovo Kazekage. Verrà intanto designato un leader provvisorio che ne farà le veci e che verrà scelto entro la fine della giornata. L'incarico era stato offerto a me, ma mi duole confessare di averlo rifiutato. Ormai sono vecchio, molto più di quanto non possa sembrare, e troppo rimbambito per occuparmi di cose troppo complesse.
    Così come un branco di lupi affamato resta senza capo, destinati a sbranarsi l'uno con l'altro per il potere e la mancanza di cibo...così sarà la fine che spetterà a questo villaggio. Entro pochi giorni questi territori saranno destinati a scomparire da qualsiasi tipo di cartina e annessi all'impero...nulla e nessuno potrà opporsi...la morte del Kazekage ne è la prova tangibile.
    Ora, Ninja della Sabbia, voglio concludere dicendo questo: se c'è una cosa di cui potete essere certi, è che il tradimento di Konoha non rimarrà impunito. I Konohaniani, Imperiali, o come diavolo preferite chiamarli, hanno condotto nei nostri confronti una guerra del tutto crudele e ingiustificata, che ha portato a perdite per noi incommensurabili! Non la passeranno liscia, chi è dalla parte del torto prima o poi pagherà!
    Detto ciò l'uomo si congedò, al suo discorso seguitarono applausi e urla di ammirazione, la gente che si trovava in quel luogo sembrò non essere la stessa che si trovava lì pochi momenti prima delle sue parole, era ora come rinvigorita.
    Guardai Ryu, anche lui fisso a guardare avanti a sè, nei suoi occhi un misto di ammirazione e sguardo pensieroso che si perdevano ora nel vuoto, quella piccola pausa ora era finita, dovevamo tornare alla nostra missione, ma a dire il vero qualche informazione finalmente eravamo riusciti ad ottenerla.
    Non so perché, ma quei tizi mi insospettiscono, e non poco. Sento puzza di stufato... o forse era bruciato, non riesco mai a ricordarmi, diamine!
    Se il tuo olfatto non sbaglia, e a guardarti non credo, possiamo provare a dare un'occhiata.
    Risposi al mio compagno mentre la folla si andava ormai rompendosi in tanti piccoli gruppettini, alcuni presero ad allontanarsi mentre altri rimasero in piazza a discutere su quello che era appena successo.
    Per ora le uniche informazioni che abbiamo raccolto sono quelle che abbiamo appena ascoltato dal vecchio... dobbiamo darci da fare. A te la scelta
    Per me va bene, tieni sempre alta la guardia, mi raccomando.
    Ci avvicinammo così ai sei uomini visti precedentemente, due di loro avevano ora il volto scoperto, il primo era un ragazzo di qualche anno più vecchio di me, mentre l'altro di età più avanzata sulla quarantina, come tutti ora si ritrovavano a parlare sottovoce gesticolando animatamente.
    Brutta faccenda questa...
    Cercai di attirare la loro attenzione una volta che arrivato abbastanza vicino da poter essere udito, interrompendo bruscamente quello che stavano farneticando fra di loro, attirai così su di me i loro sguardi.
    Già...posso chiederti il tuo nome suniano?!
    Io sono Motoi...lui è il mio compagno Ryu, entrambi abbiamo combattuto in prima linea a livello della breccia di Nord-Ovest...è una fortuna poter essere qui e raccontare quanto accaduto.
    Capisco...anche noi abbiamo combattuto in quel settore come manipolatori della Sabbia...purtroppo abbiamo perso molti uomini... amici fidati, nel peggiore dei casi familiari che non rivedremo mai più.
    Terminò il primo, lasciando parola libera al ninja mascherato accanto a lui.
    La guerra è stata condotta in maniera inadeguata, la morte del Kazekage è stata una comune perdita minima...Suna ha bisogno di un nuovo capo, e finalmente ora ne abbiamo l'occasione...spero siate qua come la maggior parte di tutti i vostri compaesani...il vecchio vi ha spiegato la situazione e non si farà pregare.
    Iruno...smettila.
    Interruppe una voce schiacciata dallo spesso legno di una maschera che rappresentava un gallo, ma dall'altra tonalità femminile che si stagliava dietro i primi due.
    La situazione si fa interessante...credo che ci troviamo esattamente in mezzo a due fuochi, da una parte il consiglio e la possibile nomina del successore a capo del villaggio e dall'altra parte gruppi minori di rivoltosi che mirano ad attuare un colpo di stato...

    ChakraFisicoMentale
    102ottimolucido, leggermente teso, pensieroso.
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    kunai 9/10radiolina
    shuriken 16/20lima
    cartabomba 5/5filo metallico 30m
    palla bomba 5/5torcia luminosa
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    FoderoSettimaFianco Dx
    rotolo minoreuchiha shurikenDietro la schiena
    Tasca SupplementareBombe fumogene 2/3Gamba Dx
    ---
    Abbigliamento
    SlotDescrizione
    Coprifronte Konohaindossato
    PolsiniIndossati
    GomitiereIndossate
    Coprinaso in bendeIndossato
    ParabracciaIndossati
    Gillet di Konoha
    Armi da lancioAccessori
    palla di luce 1/2cimice
    -flauto demoniaco
    Note Sharingan disattivato
    lima sotto polsino destro
    5 cartabomba legata ad altrettanti kunai


    Edited by krisstar96 - 4/4/2015, 19:43
     
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    Pirata da strapazzo

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    « […] A te la scelta » Concluse Ryu guardando il proprio compagno. « Per me va bene, tieni sempre alta la guardia, mi raccomando.» L'Akimichi si ficcò un dito nel naso in segno di assenso. I due presero dunque ad avvicinarsi al gruppo sospetto. Ryu immaginò che l'obiettivo di Motoi fosse quello di avvicinarsi il più possibile senza dare nell'occhio, in modo da ascoltare o quanto meno cogliere degli stralci di conversazione. Niente del genere, l'approccio di Motoi fu molto più diretto: « Brutta faccenda questa... » Con il dito ancora infilato nel naso, Ryu sgranò gli occhi... fortunatamente nessuno se ne accorse. Ma che cazz?! Su esortazione del biondo a viso scoperto, Motoi continuò, facendo le presentazioni: « Io sono Motoi...lui è il mio compagno Ryu, entrambi abbiamo combattuto in prima linea a livello della breccia di Nord-Ovest...è una fortuna poter essere qui e raccontare quanto è accaduto. » L'Akimichi si sfilò il dito del naso, credendo di aver capito le intenzioni del compagno. Uno degli uomini mascherati si dimostrò ben disposto nei loro confronti, e dalle sue brevi parole Ryu riuscì a capire quanto bastava: quei tizi non sembravano essere tanto dispiaciuti della morte del Kazekage, anzi, sembravano avere qualcosa in mente. L'uomo stava probabilmente dicendo più di quanto avrebbe dovuto, perché una delle persone alle sue spalle, una donna a giudicare dal tono della voce, lo interruppe. « Iruno...smettila » L'altro scrollò le spalle in segno di scusa. Si sfilò la maschera, rivelando un volto giovane e bello, con il mento pronunciato e profondi occhi castani, e lanciò un rapido occhiolino a Motoi e Ryu. « Forza, adesso andiamo. Stiamo attirando troppo l'attenzione! » Soggiunse l'uomo dall'aspetto trasandato, con la sua voce simile a un latrato. Evidentemente doveva trattarsi del capo del gruppo, perché, senza dire una parola, tutti gli altri girarono i tacchi e se ne andarono, senza degnarli neanche di uno sguardo. Solo Iruno alzò la mano destra in segno di saluto prima di andarsene, rivolgendo loro un ultimo smagliante sorriso. Ryu fece un passo avanti, come per seguirli, pensando a un modo per non farli andare via e magari ottenere altre informazioni. Ma non gli venne nulla in mente, e per qualche attimo rimase lì impalato con la gamba destra protesa in avanti a mezz'aria, prima di perdere l'equilibrio e cadere rovinosamente a terra. Si rialzò immediatamente, scrollandosi di dosso sabbia e polvere. « Bel tentativo, amico. Ma a parte il biondo e quell'Iruno sembravano essere piuttosto diffidenti » disse a Motoi « ... e a buon ragione » aggiunse, ricordandosi di essere un infiltrato alla ricerca di informazioni in un villaggio nemico. Si prese qualche attimo per pensare. « Adesso che si fa?! Io proporrei di seguire quei tizi, magari potremo cercare di infiltrarci tra loro cercando un contatto con il biondo o Iruno. Come ti ho già detto, sembravano piuttosto ben disposti, o almeno più degli altri »
    Intanto un uomo si era avvicinato a loro. Era alto almeno quanto Ryu, portava ricci e folti capelli rossi e una lunga e rossiccia barba legata in una treccia. L'uomo rammentò all'Akimichi una sua vecchia conoscenza, Klurg, il leader del Clan delle Pietre Rotolanti, il barbaro che gli aveva inflitto la grossa cicatrice sul petto. Ma mentre Klurg incuteva timore e paura con la sua sola presenza, lo stesso non si poteva dire di quell'uomo, che aveva un aspetto gentile e benevolo. « Giovani shinobi, lasciate che mi presenti. Il mio nome è Osoroshi Kyodaina », porse loro la sua enorme e nodosa mano. « Io sono Ryu Uryuu. Lui, invece, è Motoi Inuzaua » disse Ryu mentre ricambiava la stretta di mano dell'uomo. Intenzionato ad utilizzare cognomi fasulli, aveva scavato nelle sue memorie, scegliendo i cognomi di due Shinobi di Suna che si era ritrovato a fronteggiare nel corso dell'esame Chuunin. Sperò che Motoi riuscisse a memorizzare immediatamente il suo, così da evitare di finire nei casini. « In cosa possiamo aiutarti? » Chiese l'Akimichi con tono curioso. « Ho visto che avete parlato con Fujitora e i suoi uomini e ci tenevo a mettervi in guardia » Ryu immaginò che Fujitora fosse l'uomo dall'aria sporca e trasandata. « In guardia da cosa? » disse, inclinando leggermente la testa di lato. « E' una lunga storia, va avanti ormai da anni. Se volete ascoltarla, venite con me. Io e i miei amici siamo riusciti a salvare un paio di barili di birra, unitevi a noi e vi racconterò tutto » Ryu socchiuse gli occhi sospettoso. « Scusami se te lo chiedo, ma perché tutta questa gentilezza con due completi sconosciuti? » Sul volto dell'uomo si aprì un grande sorriso. « Amico, siamo appena usciti da una guerra » disse con una scrollata di spalle « se non ci aiutiamo tra noi, chi lo farà? » Queste parole bastarono a convincere Ryu della sincerità dell'uomo, che comunque gli aveva da subito ispirato fiducia. « Va bene, io ci sto! Facci strada » Presero dunque a seguire l'uomo, che li condusse per strade e vicoli nascosti, mentre continuava a parlar loro delle gravi conseguenze che la guerra aveva avuto sul villaggio. Appresero che l'uomo aveva perso due dei suoi cari amici in battaglia e che aveva assistito con i propri occhi alla caduta del Kazekage. Gli occhi gli si inumidirono al ricordo dell'ormai defunto capo del Villaggio, ma la sua voce rimase ferma e decisa. Guardando la distruzione intorno a sé e il triste sguardo dell'uomo, Ryu non potè fare a meno di continuare a chiedersi se davvero la Foglia si trovasse dalla parte del giusto.
    Finalmente giunsero a destinazione: si trattava di una sorta di accampamento, molto simile a quello delle guardie. Al centro era acceso un grosso fuoco, sul quale venivano fatti abbrustolire e cuocere salsicce e altri pezzi di carne. Tutt intorno al fuoco erano seduti su grosse panche di legno sette uomini, che discutevano mentre mangiavano della carne e bevevano a lunghi sorsi da grossi boccali che stringevano tra le mani. « Sedetevi, ragazzi » disse loro Osoroshi indicando una panca di legno vuota. « Ragazzi! » aggiunse poi alzando la voce, in modo che tutti potessero sentirlo. « Ragazzi, ascoltatemi! Loro sono Ryu e Motoi. Passeranno con noi un po' di tempo. Loro come noi non hanno avuto una grande giornata, quindi non siate scorbutici come al solito » Ci furono mormorii di assenso, alcuni alzarono i calici in segno di saluto, mentre altri sbuffarono contrariati e tornarono alle proprie conversazioni. Il rosso si rivolse nuovamente a Ryu e Motoi « Bene, ragazzi. Loro invece sono Ishika e Ishita, sono fratelli. Erano nel mio stesso plotone durante la guerra. Quello lì con il braccio tatuato è Ryozuka, siamo vecchi compagni di bevute. Lui invece è Hirotaka, un mio vecchio amico, ci conosciamo dai tempi dell'Accademia Ninja. Quello alla sua destra è Goro, se gli parlate fatelo ad alta voce perché non ci sente tanto bene. E' un po anzianotto, ma sul campo di battaglia ci dà ancora dentro come uno Special Jounin durante la pubertà. Quello che legge invece è Sozen, è un ninja medico: è stato fino ad ora a curare i feriti, adesso il suo turno è finito e si è unito a noi. Infine, quello con la gamba fasciata è Takuma. Era stato gravemente ferito, ma alla fine se l'è cavata con poco. Neanche a farlo apposta è stato proprio Sozen a trovarlo sul campo di battaglia e a prestargli le cure immediate » Disse tutto ciò quasi senza prendere fiato, indicandogli prima l'uno e poi l'altro. Ryu ebbe difficoltà a seguirlo e sperò di riuscire a ricordarsi tutti i nomi. « Bene, adesso sedetevi dove volete. Se desiderate, mangiate qualcosa, intanto vado a prendere dei boccali pieni per voi... e per me »
    Il rosso tornò pochi minuti dopo, stringendo tra le mani tre grossi boccali riempiti fino all'orlo. Ryu prese quello che gli venne teso e brindarono ai caduti della Guerra. L'Akimichi portò il boccale alle labbra e ne trasse un lungo sorso, sentendosi subito meglio. La birra era ottima, aveva un gusto leggermente amaro ed era abbastanza forte. « Adesso sì che va meglio » disse l'Akimichi mentre si puliva con la mano la schiuma rimasta sul baffo. « Non male, vero? Ne abbiamo trovato un paio di barili poco lontano da qui. La parte difficile è stata trovare dei boccali che non fossero andati in pezzi » poggiò il boccale a terra, tendendosi in avanti con i gomiti sulle ginocchia e le mani l'una nell'altra, mentre teneva lo sguardo fisso su di loro. « Adesso che abbiamo terminato i convenevoli, lasciate che vi metti in guardia. Quei tizi con cui stavate parlando prima sono esponenti della famiglia Ryodo » Al pronunciare di quel nome, l'attenzione di tutti si concentrò su di loro e su quello che Osoroshi stava dicendo. Ryozuka si alzò e si sedette affianco a loro. Notando che al pronunciar di quel nome Ryu non ebbe alcuna reazione particolare, Osoroshi assunse un'aria incuriosita. « Questo nome non vi dice niente? » Ryu scosse il capo, sentendosi un po' come uno studente dell'Accademia che viene colto impreparato dal Maestro. « Inizierò dicendovi che è una storia che va ormai avanti da decenni, forse secoli addirittura. Quello di cui sono certo, è che quando sono nato io quarant'anni fa i Ryodo facevano già parlare di loro » Prese una pausa, per bere ancora dal boccale. « I Ryodo sono una delle famiglie più potenti e antiche del Villaggio della Sabbia. Sono possessori di numerosi oasi nella zona circostante al Villaggio e hanno sviluppato una grossa attività di noleggio e vendita cammelli per le traversate nel deserto » bevve un altro sorso. « Ora, il problema è che i Ryodo non sono mai stati dei grandi sostenitori del Villaggio. La loro famiglia, infatti, è ormai da tempo che rivendica la leadership del Villaggio, affermando che il territorio su cui sorge fosse in realtà un tempo proprietà dei loro antenati » Ryozuka sputò a terra, con uno sguardo sprezzante e carico d'odio. « Nel corso della storia del Villaggio, sono stati numerosi i loro tentativi di sovvertire l'ordine e cercare di salire al potere. Durante la Quarta Guerra, secondo quanti alcuni raccontano, cercarono addirittura alleanza con la fazione opposta per colpire il Villaggio dall'interno » Ryu si grattò il capo pensieroso. « Ma perché il Villaggio non ha fatto nulla per farli fuori, allora? » Osoroshi rise rumorosamente, ma fu Ryozuka a rispondere. « Perché non hanno prove, ecco perché » Aveva una voce calma e profonda, che si adattava benissimo al suo personaggio: di carnagione scura, aveva lunghe treccine che gli scendevano lungo la schiena e un folto baffo nero, così lungo che le estremità ricadevano sino al mento. « Purtroppo quei bastardi sono più intelligenti di quanto possa sembrare. E Fujitora è viscido almeno quanto i suoi unti capelli e riesce sempre a sgusciare via come una serpe. Non a caso lo hanno soprannominato la Vipera del Deserto » Strinse i pugni così forte che le nocche sbiancarono. Fu Oroshima a riprendere la parola: « Penso che abbiate capito il punto. I Ryodo sono senza scrupoli. Non si faranno problemi a sfruttare a loro favore la situazione in cui versa il Villaggio. Quello che molti di noi temono è che possano cercare di attuare un, chiamiamolo così, colpo di Stato, per far salire il loro leader al potere » Una risata forzata si sentì alle spalle dell'Akimichi, il quale si voltò per vedere chi fosse la fonte. Si trattava di Sozen, il ninja medico, il quale si era alzato in piedi, reggendo tra le mani un lungo bastone appuntito con il quale stava abbrustolendo della carne sul fuoco. « Perché voi credete che saranno gli unici? » disse con il tono di chi la sa lunga. « Chissà quante persone stanno progettando qualcosa di simile all'interno del Villaggio. E' per questo che il Consiglio deve essere rapido nella scelta del successore, o quanto meno di un sostituto. Se tarderanno nella scelta, inizieranno a farsi avanti i primi gruppi di ribelli, e senza neanche avere il tempo di accorgercene ci troveremo nell'anarchia più totale. Faremo la fine di Iwa, saremo le nuove Terre di Nessuno... » Ryu si sentì improvvisamente depresso e fu colpito da un forte istinto suicida. « Sei esageratamente pessimista come al solito, Sozen » « Io sono realista, non pessimista. Cerco solo di contemplare ogni possibilità » « Ma se cinque minuti fa parlavi della possibilità di amputarmi la gamba, medico dei miei stivali! » si levò la voce di Takuma, steso su una sorta di barella improvvisata.
    Osoroshi placò gli animi prima che la situazione degenerasse. « Andiamo, ragazzi! Di tempo per litigare ce ne sarà a sufficienza » dunque si rivolse nuovamente a Ryu e Motoi. « Bene, ragazzi, credo di avervi detto tutto ciò che dovevo. Se volete, le nostre strade si dividono qui, ma se preferite potete rimanere con noi. In qualunque caso, ogni volta che vorrete un po' di birra e compagnia, qui siete i benvenuti. Fate attenzione alla compagnia che vi scegliete e, soprattutto, fate sempre attenzione a quel che dite, non sono tutti amici! » Proprio così... pensò Ryu, cercando di nascondere il rimorso che gli stava rodendo l'animo. Così come le due guardie, aveva trovato delle persone gentili e ben disposte nei loro confronti, ignare del fatto che la loro fiducia sarebbe stata ben presto tradita. Ancora una volta, il Konohaniano si ritrovò a chidersi se ciò che stavamo facendo fosse davvero giusto. « Vi lascio da soli, se mi cercate mi trovate all'interno della tenda » detto questo si alzò, congedandosi con un piccolo inchino. Ryozuka fece lo stesso, e Ryu e Motoi si ritrovarono seduti da soli. L'Akimichi mandò giù in un sorso tutta la birra che rimaneva nel boccale. « Che si fa? Non nascondo che mi piacerebbe rimere qui, questi tizi sono simpatici. Ma il nostro compito non è questo, e dobbiamo essere più rapidi possibile. Adesso che abbiamo avuto queste informazioni, potremo cercare di metterci in contatto con i Ryodo, sapere qualcosa su di loro potrebbe essere utile per gli strateghi dell'Impero... tu che proponi? »

    Informazioni:
    Chakra: 110
    Stato Fisico: Leggermente affaticato
    Stato Mentale: Triste
    Equipaggiamento:

    Kunaix10, nella borsa
    Shurikenx20, nella borsa
    Cartabomba Fasullax5, nella borsa
    Pillole del Soldatox2, nella borsa
    Tonici Akimichi, nella borsa
    Spada Larga, agganciata alla fascia

    Abbigliamento:

    Borsa, legata al fianco destro
    Guanti chiodati, indossati
    Fascia, dietro la schiena
     
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  14. krisstar96
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    narrato pensato parlato parlato Ryuvolatili


    Adesso che si fa?! Io proporrei di seguire quei tizi, magari potremo cercare di infiltrarci tra loro cercando un contatto con il biondo o Iruno. Come ti ho già detto, sembravano piuttosto ben disposti, o almeno più degli altri.
    Non credo...finchè sono in gruppo sarà difficile sapere qualcosa di più.
    Ryu non rispose, o meglio la sua risposta venne interrotta dalla figura di un uomo alto più o meno quanto lui, il cui unico segno distintivo rispetto a tutta la massa di shinobi che era passata per quella piazza era una folta barba rossastra raccolta da un elastico.
    Buttai una rapida occhiata verso il ninja cercando di capire le sue intenzioni, rimasi in guardia col mio compagno.
    Giovani shinobi, lasciate che mi presenti. Il mio nome è Osoroshi Kyodaina.
    Io sono Ryu Uryuu. Lui, invece, è Motoi Inuzaua.
    Ma cos...
    Dopo un breve scambio di battute fra lui e Ryu, l'akimichi decise di seguire l'uomo, con lo scopo di aggiungere nuove informazioni al nostro magro bottino ma forse destinato a farsi pian piano sempre più pieno.
    Ragazzi, ascoltatemi! Loro sono Ryu e Motoi. Passeranno con noi un po' di tempo. Loro come noi non hanno avuto una grande giornata, quindi non siate scorbutici come al solito.
    Ci presentò ai suoi l'uomo, il luogo in cui eravamo finiti era sistemato in modo molto simile al primo accampamento dei soldati in cui ci eravamo abbattuti, un grosso fuoco al centro faceva da punto di riferimento per i ninja presenti.
    Bene, adesso sedetevi dove volete. Se desiderate, mangiate qualcosa, intanto vado a prendere dei boccali pieni per voi... e per me.
    Che strano questo tizio...e questo posto.
    Il barbuto si congedò per qualche secondo prima di vederlo tornare con due boccali pieni di birra pronti per essere gustati, mentre il compaesano di Konoha non se lo fece ripetere due volte io reclinai l'offerta.
    Adesso che abbiamo terminato i convenevoli, lasciate che vi metti in guardia. Quei tizi con cui stavate parlando prima sono esponenti della famiglia Ryodo.
    [...] I Ryodo sono una delle famiglie più potenti e antiche del Villaggio della Sabbia. Sono possessori di numerosi oasi nella zona circostante al Villaggio e hanno sviluppato una grossa attività di noleggio e vendita cammelli per le traversate nel deserto. Ora, il problema è che i Ryodo non sono mai stati dei grandi sostenitori del Villaggio. La loro famiglia, infatti, è ormai da tempo che rivendica la leadership del Villaggio, affermando che il territorio su cui sorge fosse in realtà un tempo proprietà dei loro antenati.
    Osoroshi fece una piccola digressione sulla storia della famiglia e mettendoci in guardia sui loro reali scopi, a questo punto l'attenzione di tutti gli uomini lì presenti si fece focalizzò sul nostro discorso al solo accenno di quel cognome.
    Nel corso della storia del Villaggio, sono stati numerosi i loro tentativi di sovvertire l'ordine e cercare di salire al potere. Durante la Quarta Guerra, secondo quanti alcuni raccontano, cercarono addirittura alleanza con la fazione opposta per colpire il Villaggio dall'interno. Penso che abbiate capito il punto. I Ryodo sono senza scrupoli. Non si faranno problemi a sfruttare a loro favore la situazione in cui versa il Villaggio. Quello che molti di noi temono è che possano cercare di attuare un, chiamiamolo così, colpo di Stato, per far salire il loro leader al potere.
    Un...colpo di stato!?
    A questo punto spuntarono opinioni contrastanti all'interno del gruppo, chi pensava che la famiglia Ryodo non fosse la sola a mirare a questi bassi scopi, altri speravano poi che ciò non accadesse vista la situazione attuale del villaggio, altri ancora credevano che ciò fosse inevitabile e che una guerra civile fosse oramai prossima.
    Bene, ragazzi, credo di avervi detto tutto ciò che dovevo. Se volete, le nostre strade si dividono qui, ma se preferite potete rimanere con noi. In qualunque caso, ogni volta che vorrete un po' di birra e compagnia, qui siete i benvenuti. Fate attenzione alla compagnia che vi scegliete e, soprattutto, fate sempre attenzione a quel che dite, non sono tutti amici!
    Finito il discorso il vecchio si congedò, i presenti ritornarono alle loro discussioni e io e il mio compagno ci ritrovammo da soli seduti faccia a faccia, ora dovevamo decidere sul da farsi.
    Che si fa? Non nascondo che mi piacerebbe rimere qui, questi tizi sono simpatici. Ma il nostro compito non è questo, e dobbiamo essere più rapidi possibile. Adesso che abbiamo avuto queste informazioni, potremo cercare di metterci in contatto con i Ryodo, sapere qualcosa su di loro potrebbe essere utile per gli strateghi dell'Impero... tu che proponi?
    Direi che possiamo considerarci a metà del lavoro.
    Dissi mentre osservavo il sole all'orizzonte destinato in un paio di ora a calare e lasciare il posto alla notte, proprio questa poteva essere il momento per sferrare l'attacco decisivo dalle forze dell'impero...attaccare nell'ombra e fare piazza pulita. Dovevamo tornare al nostro plotone prima di sera o massimo poco dopo il calare del sole, altrimenti il rischio di rimanere colpiti fra due fuochi si sarebbe rivelato reale.
    Facendo forza sulle ginocchia mi alzai sgranchendomi la schiena e presi ad uscire dall'accampamento, imboccando la strada che avevamo percorso in precedenza per tornare nuovamente nel centro città.
    Abbiamo avuto notizie sul Kazekage, su coloro che si battono per impedire che la situazione si complichi e peggiori ulteriormente... e che io chiamerei "i fedeli di Suna" o come vuoi definirli poca importa ha... non ci resta altro che prendere qualche informazione su coloro che sono contro la Sabbia e il gioco è fatto. Avanti non ci resta molto tempo, pensiamo a come ritrovare quei tizi.
    La grande piazza nella quale ci eravamo fermati per sentire le parole del vecchio ora era molto meno affollata, sembrava ritornato un certo ordine, tuttavia erano presenti ancora diversi shinobi e kunoichi che si spostavano da una parte all'altra.
    Come li troviamo...è proprio una bella domanda.
    Improvvisamente si udì un boato improvviso molto simile a un esplosione, una colonna di fumo nero si innalzò in lontananza verso il cielo.
    Che diavolo è!?

    ChakraFisicoMentale
    102ottimolucido, leggermente teso, pensieroso.
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    kunai 9/10radiolina
    shuriken 16/20lima
    cartabomba 5/5filo metallico 30m
    palla bomba 5/5torcia luminosa
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    FoderoSettimaFianco Dx
    rotolo minoreuchiha shurikenDietro la schiena
    Tasca SupplementareBombe fumogene 2/3Gamba Dx
    ---
    Abbigliamento
    SlotDescrizione
    Coprifronte Konohaindossato
    PolsiniIndossati
    GomitiereIndossate
    Coprinaso in bendeIndossato
    ParabracciaIndossati
    Gillet di Konoha
    Armi da lancioAccessori
    palla di luce 1/2cimice
    -flauto demoniaco
    Note Sharingan disattivato
    lima sotto polsino destro
    5 cartabomba legata ad altrettanti kunai


    Edited by krisstar96 - 10/4/2015, 21:46
     
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    Pirata da strapazzo

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    « [...] tu che proponi? », chiese Ryu grattandosi il capo. « Direi che possiamo considerarci a metà del lavoro », rispose Motoi osservando il Sole che lentamente declinava verso Ovest, pronto ad immergersi nel mare e lasciare spazio alla notte. L'Akimichi non la pensava come il proprio compagno, a suo opinione erano ben lontani dall'essere a metà del lavoro. Anzi, erano ancora all'inizio e questo lo preoccupava. Dobbiamo riuscire ad andarcene il prima possibile, altrimenti ci troveremo in una brutta situazione. Se dovessero scoprire la scomparsa delle guardie mentre ancora siamo all'interno del Villaggio, la fuga potrebbe diventare problematica. I pensieri del Chuunin vennero interrotti dalla voce di Motoi: « [...] non ci resta altro che prendere qualche informazione su coloro che sono contro la Sabbia e il gioco è fatto. Avanti non ci resta molto tempo, pensiamo a come ritrovare quei tizi ». I due dunque abbondonarono l'accampamento dei nuovi amici, che Ryu salutò sventolando la paffuta mano. Come per un tacito accordo, i due Konohaniani si diressero verso la piazza dove avevano assistito al discorso del vecchio e parlato con Osoroshi. Non avendo conoscenza delle strade e dei vicoli della città, ci impiegarono più tempo rispetto all'andata, dove erano stati guidati da Osoroshi, dunque quando arrivarono a destinazione la piazza era ormai molto meno affollata. Ryu si guardò intorno, nella speranza di vedere gli uomini che stavano cercando, ma la sua speranza fu vana. Motoi espresse in parole i suoi pensieri: « Come li troviamo...è proprio una bella domanda ». Di tutta risposta, Ryu si ficcò l'indice destro nel naso.
    Nell'attimo stesso in cui il dito si infiò nella narice si sentì un'esplosione che prese di sprovvista l'Akimichi, spaventandolo. Lo Shinobi estrasse lentamente il dito dal naso, guardando il proprio indice con occhi sgranati. Io... ho... IL POTERE!, pensò puntando il dito sporco di mocio in avanti come se fosse la più temibile delle armi. Tornò poi in sé, sperando che nessuno si fosse accorto della sua momentanea sconnessione. Il suo sguardo si posò su una colonna di fumo nero, che sembrava apparentemente innalzarsi dalla zona in cui Ryu e Motoi si erano trovati fino a poco tempo fa. L'esplosione non era stata fortissima, ma aveva comunque catturato l'attenzione di tutti coloro che ancora si trovavano nella piazza, alcuni dei quali presero a correre verso la posizione da cui arrivava il fumo. « Che diavolo sarà successo? Il fumo sembra provenire dalla zona in cui c'era l'accampamento di Osoroshi... andiamo a controllare! » L'Akimichi prese a correre in direzione della colonna di fumo, mentre nella sua mente si affollavano possibili idee a proposito della causa del fumo stesso. La prima cosa che gli era venuta in mente è che si potesse trattare di altri infiltrati dell'Impero, cui era stato affidato il compito di causare ulteriori danni all'interno del Villaggio sconfitto. Ma se così fosse stato, sarebbe stato molto stupido da parte loro fare un qualcosa di così scenico, allertando le sfere superiori della Sabbia. Speriamo che Osoroshi stia bene...
    Finalmente arrivarono a destinazione: come temuto da Ryu, il luogo dell'esplosione era stato proprio l'accampamento di Osoroshi e i suoi amici. I due Konohaniani si trovarono di fronte a una scena degna di un film: le fiamme avvampavano, avvolgendo la grossa tenda ed espandendosi, lentamente, ad edifici vicini. Fuori dal perimetro delle fiamme, due gruppi di persone si stagliavano l'uno di fronte all'altro urlandosi parole e bestemmie incomprensibili, ma alla fine due voci riuscirono a prevalere su quelle degli altri. Ryu riconobbe immediatamente le due voci: una era quella di Osoroshi, che nonostante la situazione continuava a non scomporsi e mantenere la calma, l'altro era Fujitora, che sbraitava e urlava con la sua voce simile a un latrato. « Tu sei fuori di testa! », urlò Osoroshi in direzione dell'altro, mentre alle sue spalle Sozen e il vecchio Goro, che dovevano evidentemente padroneggiare il Suiton, tentavano di domare le fiamme sparando getti d'acqua dalla bocca. « Non ti rendi conto che siamo appena usciti sconfitti da un conflitto? Dovremo collaborare, non farci la guerra! » Ryozuka sputò a terra in maniera teatrale, come se la sola idea di collaborare con i Ryodo gli provocasse disgusto. Fujitora rise, risata che sembrava più il verso di un cane. « Parli come se queste fiamme fossero causa nostra, noi ci trovavamo qui di passaggio. Nessuno ti sta facendo la guerra, amico », pose particolare enfasi sull'ultima parola. « Sicuramente noi non andiamo in giro a sparlare di te, come sembra che invece facciate tu e i tuoi amici », disse con tono innocente e offeso. Questo sembrò essere troppo per Ryozuka, che estrasse dal fodero la lunga katana che portava legata dietro la schiena. Osoroshi allargò immediatamente il braccio destro, come per bloccare il proprio compagno. « Sappi solo una cosa, Fujitora. Tutti i nodi vengono al pettine e prima o poi la pagherete cara per tutto quello che state facendo e che avete intezione di fare ». Quelle parole lasciarono Fujitora leggermente scosso. L'uomo si guardò intorno: ormai il luogo era pieno di persone che erano state attratte lì dal fumo. Intanto, le fiamme erano state domate da Sozen e Goro, ai quali erano venuti in soccorso altri ninja provenienti dal "pubblico". Evidentemente Fujitora dovette pensare che fosse il momento di andarsene, perché si inchinò goffamente in avanti. « Credo che per noi sia giunta l'ora di andare. E' sempre un piacere incontrarti, Osoroshi. Ci vediamo alla prossima, amico ». Si inchinò di nuovo, dopodiché girò i tacchi e scomparve in una piccola e buia stradina con i propri uomini che lo seguivano.
    Vedendo che lo spettacolo era finito, molte persone presero ad andarsene, mentre un gruppetto minore di gente si chiuse in cerchio attorno ad Osoroshi e i suoi amici, per prestare aiuto e ascoltare la versione integrale dei fatti. Ryu faceva parte di quel gruppetto, ma rimase indietro per non farsi vedere da loro. Da quanto raccontarono, c'era stato un improvviso boato e la tenda aveva improvvisamente preso fuoco. Al suo interno vi erano Osoroshi, Sozen e Takuma ma fortunatamente nessuno dei tre era rimasto ferito, il solo Osoroshi si era rimediato una leggera ustione poiché era il più vicino rispetto al punto dell'esplosione. Ovviamente non avevano prove che ad appiccare il fuoco fossero stati i Ryodo, ma pensare che la loro presenza lì fosse solo una coincidenza andava contro ogni logica. A quanto pare Fujitora doveva essere piuttosto impopolare, almeno tra le persone lì presenti, perché molti inveirono contro di lui affibbiandogli i più strani e volgari epiteti. Fu inevitabile, poi, che il discorso arrivasse alle parole di Fujitora e al suo invito a non parlare più male di lui e del suo gruppo. « Ve lo dico io di chi è la colpa », sbottò Ryozuka guardandosi intorno come chi cerca approvazione, « la colpa è di quei due shinobi di prima! Il mingherlino e il ciccione... Ryu e Motoi, come diavolo si chiamavano! » Una vena si gonfiò sulla tempia di Ryu nel sentirsi chiamato "ciccione". « Appena hai finito il tuo bel discorsetto, sono andati a spiattellare tutto a Fujitora e i suoi scagnozzi, questa è la mia opinione », disse rivolgendosi ad Osoroshi in particolare. Questi rimase inizialmente in silenzio, limitandosi a scuotere il capo. « No, è impossibile », esordì, sempre parlando in tutta calma. « Quei due erano tipi a posto, o quanto meno Ryu lo era sicuramente. Non sapevano naenche chi fossero gli Ryodo, e non avevano alcun motivo per avere a che fare con loro », concluse con tono fermo. Stavolta a parlare fu Hirotaka, amico di vecchia data di Osoroshi secondo quanto Ryu ricordava. « Amico mio, non ti è passata neanche per la mente l'idea che quei due potessero mentire? Sei solito dire "attenzione a quel che dici, non sono tutti amici", eppure sei il primo a non farlo. Contrariamente a quello che dici e vuoi far sembrare, ti fidi troppo delle persone », disse guardando il proprio compagno dritto negli occhi. Questi si limitò a scrollare le spalle, mentre spostava lo sguardo su quel che rimaneva dell'accampamento. « Speriamo che i barili di birra si siano salvati... », disse a bassa voce.
    Ryu intanto era lì che ascoltava, arrabbiato più che mai con il mondo. Avrebbe voluto farsi largo tra la folla e dire a Osoroshi di non aver tradito la sua fiducia, di non aver detto nulla a Fujitora ed i suoi uomini. Ma l'Akimichi capì che fare qualcosa del genere avrebbe portato solo a cattive conseguenze per lui e Motoi. Si limitò a rimanere in silenzio, e per alcuni minuti desiderò di non essere lì. Non era per questo che era diventato un Ninja. Quello che stava facendo era sbagliato: uccidere persone innocenti, tradire la fiducia delle persone, infierire su di un Paese che era ormai già sconfitto. Dentro di lui si stava lentamente generando un vero e proprio sentimento d'odio nei confronti dell'Impero e di quello che li stava costringendo a fare. Cercò di sopprimere questi pensieri e strinse i pugni così forte che le nocche sbiancarono e le unghie si conficcarono nella carne, ma dopo pochi attimi riuscì a ritrovare la calma e ritornare in sé. Dopo un po' pensò che la cosa migliore fosse allontanarsi da lì, dunque invitò Motoi a seguirlo con un eloquente gesto della mano e si infilò nella buia stradina che era stata imboccata dai Ryodo. Preferì non parlare di quello che era appena successo e andare direttamente al sodo: « I Ryodo sono passati per di qui. Se la nostra intenzione è sempre quella di cercare di entrare in contatto con loro, non ci resta che scoprire dove sono. Che si fa? »

    Informazioni:
    Chakra: 110
    Stato Fisico: Leggermente affaticato
    Stato Mentale: Irato
    Equipaggiamento:

    Kunaix10, nella borsa
    Shurikenx20, nella borsa
    Cartabomba Fasullax5, nella borsa
    Pillole del Soldatox2, nella borsa
    Tonici Akimichi, nella borsa
    Spada Larga, agganciata alla fascia

    Abbigliamento:

    Borsa, legata al fianco destro
    Guanti chiodati, indossati
    Fascia, dietro la schiena

     
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