Missione Ryu Akimichi & Ren Shizuka

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    Missione a Servizio di: Erborista Funjiji
    Esecutori della Missione: Ryu Akimichi & Ren Shizuka
    Luogo d'Incontro: Cancello Nord di Konohagakure no Sato
    Appuntamento alle Ore: 12.00

    Quest'oggi la vostra missione sarà di raccogliere alcune erbe da consegnare all'Erborista Funjiji. Secondo le istruzioni ottenute esse si trovano nei pressi delle colline di Hinamoto. Precisamente le erbe da recuperare sono tre, le cui foto sono allegate alla missiva. Una volta recuperate portatele a destinazione e poi tornate a fare rapporto all'Hokage.
    Buon lavoro.



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    Ryu aveva appena finito di cenare abbondantamente e ora era sul divano, rileggendo per l'ennesima volta il rotolo contenente la missiva della sua prima missione di livello D, mentre sgranocchiava rumorosamente dei biscotti:
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    Esecutori della Missione: Ryu Akimichi & Ren Shizuka
    Luogo d'Incontro: Cancello Nord di Konohagakure no Sato
    Appuntamento alle Ore: 12.00

    Quest'oggi la vostra missione sarà di raccogliere alcune erbe da consegnare all'Erborista Funjiji. Secondo le istruzioni ottenute esse si trovano nei pressi delle colline di Hinamoto. Precisamente le erbe da recuperare sono tre, le cui foto sono allegate alla missiva. Una volta recuperate portatele a destinazione e poi tornate a fare rapporto all'Hokage.
    Buon lavoro.

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    L'Akimichi era sconcertato. Raccogliere delle erbe? Ma che idiozia! Potevano mandare anche un Apprendista a svolgere una missione del genere! Mah, sarà che è la mia prima missione e vogliono mettere alla prova le mie capacità... E comunque l'essere un grande Ninja significa anche portare a termine tutti i compiti assegnati! Non riuscì però a trattenere l'ennesimo sbuffo di delusione. Per quanto mi sforzi non riesco a trovare proprio niente di positivo in questa missione. Quanto meno l'incontro è fissato per le 12 di domani alla porta Nord di Konoha, quindi non dovrò compiere alcun lungo viaggio. Era già sera e il sole declinava a Ovest lasciando spazio all'oscurità. Le stelle e la luna, che era nella fase crescente, irradiavano di luce i volti dei Kage scolpiti nella roccia, ben visibili dalla finesta della stanza di Ryu. L'Akimichi si perse per un po nei suoi pensieri, poi decise di andare a dormire: non c'è niente di meglio, dopo una bella mangiata, che una bella dormita! Così si spogliò e andò a coricasi in mutande. Si addormentò quasi immediatamente e il suo fu un sonno profondo e benefico. Il giorno dopo si svegliò in forze come non mai. Aveva fissato la sveglia per le dieci ma si era svegliato autonomamente alle nove e trenta. Ci diede dentro con la colazione, ingurgitando biscotti senza neanche masticarli e bevendo qualcosa come cinque litri di latte. Dopo aver coronato la colazione con un poderoso rutto che fece tremare le pareti di casa, si lavò e si vestì, indossando per l'occasione dei sandali neri, una tuta lunga del medesimo colore e una camicia fuxia a maniche corte dai ricami floreali gialli. Probabilmente il tutto insieme dava un effetto un po' sgradevole, ma a Ryu piaceva. L'Akimichi caricò la borsa che aveva avuto in omaggio in armeria con Kunai e Shuriken, che aveva comprato all'armeria stessa, dunque se la legò al fianco destro. Indossò i guanti chiodati e dunque scese di casa quando ancora erano le undici. Siccome aveva tempo da perdere, decise di dedicarsi alla "seconda colazione". Dico seconda colazione tra virgolette, perché più che una seconda colazione era un primo pranzo. Si recò infatti al famoso Ichiruka Ramen e trangugiò ben tre scodelle di Ramen, il tutto naturalmente a carico del povero Hokage. Gli Akimichi in questo senso erano stati sempre una spina nel fianco per l'Hokage. Per non rimanere poi sprovvisto di cibo per l'ora del secondo pranzo, il ragazzo comprò anche cinque scodelle di Ramen in scatola, di quello che è buono da mangiare anche freddo. Insomma, l' Ichiruka Ramen andava avanti grazie ai soldi di Ryu (e dell'Hokage). Comunque alle undici e quaranta Ryu si trovava seduto su una panchina in legno fuori la porta Est del Villaggio, in attesa del suo compagno di missione. Chissà che tipo è questo Ren, ehm - estrasse la missiva dalla tasca destra della tuta e rilesse il nome del suo compagno di missione - questo Ren Shizuka... certo, credo di non averlo mai sentito nominare, sarà anche lui un Neo-Genin... E dopo tutto, se non lo fosse, sicuramente sarebbe stato affidato a qualche missione più impegnativa del cercare qualche erba!

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    Edited by Arathorn - 20/10/2012, 14:12
     
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    Dopo essere tornato a casa cercai di leggere il contenuto della pergamena affidatami dal kazekage ma le parole di quest'ultimo mi rimbombavano ancora in testa e trovai qualche difficoltà a concentrarmi sulla missiva.

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    Quest'oggi la vostra missione sarà di raccogliere alcune erbe da consegnare all'Erborista Funjiji. Secondo le istruzioni ottenute esse si trovano nei pressi delle colline di Hinamoto. Precisamente le erbe da recuperare sono tre, le cui foto sono allegate alla missiva. Una volta recuperate portatele a destinazione e poi tornate a fare rapporto all'Hokage.
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    xqji38


    La missione sembrava abbastanza facile, non bisognava far altro che raccogliere alcuni tipi di erbe e consegnarli ad un erborista di nome Funjiji. Non sembrava un granché ma del resto era una missione di livello D e quindi il livello di difficoltà doveva essere molto basso, la cosa più difficile sembrava essere quella di raggiungere Konoha, non ci ero mai stato ed anche se sapevo che fosse il villaggio principale del paese del fuoco che si trova ad oriente rispetto a quello del vento, non sapevo assolutamente nulla riguarda alla strada da seguire. Come se non bastasse l'orario segnava le dodici del giorno seguente e quindi avrei dovuto mettermi subito in viaggio per raggiungere il luogo di incontro in tempo. Almeno sono solo le dieci... Pensai cercando di consolarmi un po'. Ero un ragazzo dai molti pregi come il grande acume e l'ottima parlantina, ma uno dei miei più grandi difetti era proprio quello di perdere la mia calma naturale quando si trattava di fare tutto in fretta. Andai a lavarmi per la seconda volta in tre ore e quindi andai a cambiarmi i vestiti già zuppi di sudore. Indossai la mia solita tunica attillata, annodai al fianco sinistro le borse contenenti l'argilla e la piccola borsa che mi era stata regalata in armeria in seguito al superamento dell'esame genin, infilai il coprifronte in una delle molte tasche interne della tunica ed infine legai al fianco destro il fodero dove era riposta la mia nuova katana assicurandomi che il nodo fosse ben stretto. Intanto si erano fatte le dodici, mangiai il mio pranzo in meno di cinque minuti, infilai qualche striscia di carne essiccata ed un paio di bottigliette d'acqua che avevo precedentemente comprato nella borsa ed uscii di casa. Mancavano esattamente ventiquattro ore all'appuntamento, ero molto teso per i problemi già citati e stavo cercando di fare tutto con estrema rapidità, per fortuna il mio appartamento era situato proprio difronte al portone est e quindi raggiunsi la parte esterna del villaggio in meno di cinque minuti. Un enorme folla di persone stava uscendo ed entrando nel villaggio, dovevano essere mercanti o qualcosa del genere, comunque mi diressi verso la stalla dove trovai un uomo seduto su un carro di legno trainato da due grossi cavalli. Dev'essere un mercante... vediamo se ho fortuna. Feci uno strano cenno con la mano (cercando di nascondere la mia "deformità") in modo da richiamare la sua attenzione e quindi gli spiegai tutto sperando in un suo aiuto. Scusi buon uomo, sono un ninja di Suna, dovrei arrivare a Konoha entro le dodici di domani ma ho qualche problemi nel raggiungerla, purtroppo non dispongo di un cavallo o qualcosa del genere ed è per questo che mi chiedevo se... Se lei potesse essere così gentile da darmi un passaggio fino a lì, sempre se deve andare da quelle parti... L'uomo sorrise, all'apparenza sembrava un uomo per bene e bastò quel sorriso per farmi fidare di lui. Certo ragazzo... sali su, mi stavo dirigendo proprio lì quindi non ci sono problemi, se partiamo adesso ci arriveremo entro quell'ora lì. Salii a bordo, mi sedetti sul "sedile" di destra e partimmo. Durante il viaggio io e l'uomo facemmo amicizia. Diceva di chiamarsi Kuzukawa e che era un mercante di origini Suniane che però viaggiava spesso verso Konoha perchè lì il commercio era molto più lucroso rispetto agli altri villaggi. Durante il viaggio mangiai e bevvi le provviste che mi ero portato da casa offrendole anche a Kuzukawa. Comunque alle dodici precise del giorno seguente eravamo fuori la porta nord del villaggio. Salutai il mio nuovo compagno, scesi dal suo carro e mi dirigetti verso il luogo di incontro. Lì seduto su di una panchina c'era un grosso omaccione con qualche capello grigio, indossava uno strano abbigliamento per essere un ninja ma il coprifronte che indossava sul braccio non lasciava dubbi. Mi avvicinai ed iniziai a parlare sperando che il "Ryu Akimichi" della missione fosse proprio lui. Salve, tu devi essere Ryu, Ryu Akimichi, io sono Ren Shizuka ed è un vero piacere fare la tua conoscenza. Ovviamente non allungai la mano per non far notare i miei palmi, quindi aspettai una sua risposta.


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    Edited by .:Ren Shizuka:. - 18/10/2012, 21:16
     
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    Ryu era lì in attesa, con il grosso indice della mano destra infilato nel naso, quando improssivamente gli si avvicinò un ragazzo sul metro e ottantacinque dalla carnagione rosea e dalla folta chioma castana che arrivava fin sopra le spalle, con diverse ciocche ribelli che cadevano libere sul viso, comprendolo in parte. «Salve, tu devi essere Ryu, Ryu Akimichi, io sono Ren Shizuka ed è un vero piacere fare la tua conoscenza.» Ryu scattò subito in piedi, sovrastando il compagno di missione dall'alto del suo metro e novantotto. «Sì, sono proprio io! Piacere di conoscerti!» Porse la mano destra al compagno che però non ricambiò il gesto. A quanto pare qui abbiamo un bel simpaticone... Poi si ricordò che l'indice della mano che aveva porto al ragazzo era appena fuoriuscito dalle sue narici. Facendo finta di niente l' Akimichi si strofinò la mano destra sul pantalone, tentando di darsi una pulita senza dare nell'occhio e per distrarre il neo-arrivato intavolò immediatamente una conversazione: «Bene, tu non sei del Villaggio, vero? Mi pare di non averti mai visto...» Dissi grattandomi il capo con l'indice sinistro, quello pulito, mentre cercavo di scorgere il suo Coprifronte. «Se è così, farò io strada! Come saprai la nostra eccitantissima missione ci porta alle colline di Hinamoto, una cittadina a circa un'ora e mezza di marcia da qui... Se partiamo immediatamente dovremo essere a casa prima d'ora di cena, quindi direi di mettersi in marcia.» Senza perder altro tempo presi a camminare ad ampi passi, com'ero solito fare, sperando che lo Shizuka riuscisse a starmi dietro. Questo è il cancello Est, quindi dobbiamo procedere verso Nord-Ovest. Seguirono il sentiero che si allontanava dal Villaggio e al primo incrocio svoltarono a sinistra, in direzione Nord. Tutto intorno di estendeva un'immensa prateria verde, qua e là interrotta da grossi massi bianco-grigi o piccoli gruppetti d'alberi. Non era niente male, il Paese del Fuoco. Il sole splendeva alto su di loro, ormai aveva raggiunto l'apice del proprio percorso e le ombre che i loro corpi proiettavano sull'erba fresca erano quasi invisibili. Stanco del silenzio che li stava accompagnando, Ryu tentò nuovamente di avviare una conversazione. «Bhe, non so tu ma io credo non ci siano piani da fare per questa missione... Insomma, arriviamo lì, al massimo ci dividiamo, e troviamo quello che dobbiamo trovare. Niente di più semplice. » Intanto estrasse dalla tasca della tuta la missiva della missione, osservando con attenzione la foto delle erbe che avrebbero dovuto cercare. Nella prima foto c'era qualcosa di vagamente familiare, ma Ryu non riusciva a capire dove l'avesse già vista... Aggrottò la fronte.


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    Edited by Arathorn - 18/10/2012, 23:41
     
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    Sì, sono proprio io! Piacere di conoscerti! Il ragazzo che tutto sembrava fuorché un "ragazzo", diceva di chiamarsi Ryu Akimichi proprio come c'era scritto sulla missiva che avevo ricevuto, si alzò in piedi e mi sentii quasi come se una grossa montagna stesse sorgendo dalla terra che stavo calpestando ergendosi maestosa difronte a me, non tanto per i suoi dodici centimetri di altezza in più, ma piuttosto per la sua enorme e possente stazza, due o tre volte superiore alla mia. Dovetti alzare lo sguardo per poterlo guardare in faccia, fortunatamente non ero un ragazzo molto orgoglioso e quindi tutto questo non mi disturbò più di tanto. Bene, tu non sei del Villaggio, vero? Mi pare di non averti mai visto... Continuò il ragazzo che sembrava stare nascondendo qualcosa. Effettivamente no, vengo da Sunagakure, un villaggio del paese del vento, ma sono sicuro che tu ne abbia già sentito parlare. Notai che mi stava fissando con molta attenzione, quasi non si fidasse di me. Quindi per eliminare ogni dubbio riguardo la mia identità estrassi da una delle tasche interne della mia tunica nera il coprifronte con sopra inciso il simbolo del villaggio da cui provenivo. Ora il mio nuovo compagno sembrava molto più calmo e quindi riprese a parlare. Se è così, farò io strada! Come saprai la nostra eccitantissima missione ci porta alle colline di Hinamoto, una cittadina a circa un'ora e mezza di marcia da qui... Se partiamo immediatamente dovremo essere a casa prima d'ora di cena, quindi direi di mettersi in marcia. Ovviamente le parole del ragazzo erano sarcastiche, anche un bambino avrebbe intuito che quella che Ryu sperava di ricevere fosse una missione dove ci sarebbe stato bisogno di "utilizzare le mani", le sue enormi mani. Bene, effettivamente prima facciamo meglio è, anch'io avrei preferito una missione un po' più impegnativa e che si adattasse ai miei "modi di fare" ma purtroppo le missione sono tali perchè ci vengono assegnate e di conseguenza non possiamo scegliere quelle che più ci aggradano. Comunque basta parlare, incamminiamoci. L'Akimichi prese un piccolo e stretto sentiero che si faceva largo in mezzo ad un folto boschetto di pini i cui rami e foglie impedivano il passaggio della maggior parte dei raggi solari creando così un atmosfera che alcuni potevano definire "tetra", ma che a me piaceva, era rilassante e calma, inoltre uno spettacolo simile era praticamente impossibile da vedere nel paese del vento e proprio per questo cercai di godermi tutti i rumori e le sensazioni che quel luogo poteva trasmettermi. Dopo poco più di quindici minuti ci trovammo difronte ad un piccolo incrocio senza tuttavia dei cartelli che potessero indicarci la strada da seguire, fortunatamente il mio compagno sapeva dove andare e senza pensarci due volte prese la via che portava verso nord, uscimmo dal boschetto solo per ritrovarci in un ampia prateria poco curata e tuttavia di gradevolissimo impatto agli occhi, qui i raggi solari non avevano alcun problema a raggiungerci riscaldando così la nostra pelle. Non c'era dubbio, il paese del fuoco era sicuramente uno dei luoghi più belli che io avessi mai visto, e devo dire che in quel momento speravo vivamente di poterci venire a vivere. Bhe, non so tu ma io credo non ci siano piani da fare per questa missione... Insomma, arriviamo lì, al massimo ci dividiamo, e troviamo quello che dobbiamo trovare. Niente di più semplice. Ryu cercò di rompere un po' il ghiaccio spezzando il silenzio che c'era stato fino ad ora. Effettivamente è vero, non dobbiamo far altro che trovare queste erbe, sembra troppo semplice e infatti ieri, quando ho ricevuto il rotolo, mi stavo proprio chiedendo perchè non hanno mandato qualcun'altro a prendere le erbe. Voglio dire, è un lavoro che potrebbe fare anche un normale uomo, non credo ci fosse bisogno di mandare due genin per svolgere un incarico simile. Comunque parlando d'altro... Riguardo la tua famiglia ... Ho già sentito da qualche parte quel cognome, Akimichi... Fai parte di un clan abbastanza conosciuto vero? Aspettai la risposta del mio compagno e intanto osservavo la sconfinata pianura che ci circondava affascinato sempre più da quel luogo. Mancava ancora molto al nostro arrivo a Hinamoto, se Ryu non aveva sbagliato, avremmo dovuto camminare ancora per un oretta prima di raggiungere il villaggio.

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    Edited by .:Ren Shizuka:. - 20/10/2012, 16:25
     
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    A quanto pare Ren era un Genin di Sunagakure e per cancellare ogni dubbio estrasse il Coprifronte da una delle tasche della sua tunica nera, per mostrarlo a Ryu. Era passata circa mezz'ora di marcia dal loro incontro e l'Akimichi stava ancora spremendo le meningi, nel tentativo di ricordare dove avesse già visto quello strano tipo di foglie. Ren si mostrò anch'egli insoddisfatto della missione ricevuta, e dopo tutto come sarebbe potuto essere altrimenti? «Ho già sentito da qualche parte quel cognome, Akimichi... Fai parte di un clan abbastanza conosciuto vero?» Fu il turno del Suniano di fare domande. Ryu ripose la missiva nella tasca destra della tuta e guardò alto in cielo. Il sole brillava felice su di loro e le nuvole bianche candide come la neve si inseguivano allegre nel cielo. «Certo che hai sentito il nome degli Akimichi, è uno dei Quattro Nobili di Clan di Konoha, uno dei più potenti del villaggio!» Una bagliore rosso gli si accese negli occhi, come una fiammella pronta a divampare e scatenare un grande incendio. Se c'era una cosa di cui Ryu andava davvero fiero, era la sua appartenenza al Clan Akimichi. Per quanto i suoi membri venissero spesso derisi a causa della loro eccessiva massa, quasi tutti si erano dovuti ricredere a suon di pugni in faccia. Il Clan era sin dall'inizio stato uno dei più potenti del villaggio e i suoi membri avevano sempre dimostrato il loro valore in battaglia, nonché la loro bontà di spirito e di cuore e il loro attaccamento agli amici. E difatti, Ryu avrebbe volentieri rischiato la vita per salvare il suo amico Sheen Nara. "Famiglia e amici prima di tutto", era quello che si ripeteva sempre il giovane Genin di Konoha. «Siamo sempre stati temuti in battaglia e forse un giorno avrai modo di vedere le mie abilità... » In effetti l'esame Chunin era ormai alle porte e Ryu non vedeva l'ora di poter raggiungere i requisiti per richiedere l'iscrizione. Immaginò che anche Ren fosse interessato all'Esame. Diventare Chunin era attualmente l' obiettivo primario dell' Akimichi, che voleva raggiungere Sheen e tentare addirittura di superarlo. Ma certo, dall'essere Genin al diventare Sp. Jounin sarebbe passato un bel po di tempo. Intanto continuavano a camminare e il paesaggio intorno a loro non accennava a cambiare di una virgola. «Niente male il Paese del Fuoco, vero?» Ryu non era mai stato nel Paese del Vento e tanto meno a Suna, ma sapeva con certezza che si trattava di un immenso deserto, un mare di sabbia ininterrotto se non qua e là da qualche solitaria oasi. Gli era stato detto che viaggiare nel deserto non era tanto facile: bisognava evitare le ore più calde del giorno e quelle più fredde della notte. Era praticamente impossibile trovare un sentiero tracciato da seguire e in più bisognava sempre fare attenzione al vento, se non si voleva finire seppelliti sotto una duna di sabbia. E non a caso si parla proprio di "Paese del Vento" e "Villaggio della Sabbia". «Niente a che vedere con il Paese del Vento, immagino.» Riprese dopo pochi secondi di pausa. Intanto il loro sentiero arrivò a un punto in cui era tagliato da un grosso corso d'acqua e dovettero attraversare un solido ponte in legno, abbastanza largo da permettere ad un grosso carro di passarvi sopra. Se non fosse stato per quel leggero cambiamento del paesaggio Ryu avrebbe iniziato a pensare di essere vittima di un illusione e star camminando in tondo...

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    Edited by Arathorn - 21/10/2012, 16:58
     
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    Mentre il tempo passava io ed il mio compagno Ryu parlavamo del più e del meno giusto per rendere quel viaggio così noioso e stancante un po' più rilassante e divertente. Parlammo dei nostri villaggi, di come le condizioni climatiche del Paese del Fuoco fossero molto più "sopportabili" rispetto a quelle del Paese del Vento dove invece di un venticello leggero che ti accarezza la pelle ed un sole tiepido che te la riscalda si trova un vento impetuoso pronto a ricoprirti di sabbia ed un sole che, se non affrontato con il giusto equipaggiamento, potrebbe perfino ucciderti. Ryu mi rivelò anche qualcosa riguardo al suo clan, mi disse che non solo era abbastanza conosciuto, ma era uno dei quattro clan più importanti di Konoha il che mi sorprese molto. Se quello di Ryu era uno dei quattro clan più importanti del villaggio allora ce ne dovevano essere come minimo altri tre... A Suna non ci sono tutti questi clan importanti. L'unico di cui puoi aver sentito parlare è quello della famiglia Chikamatsu. I suoi membri sono famosi per la loro maestria nel controllare le marionette. Ah ma non sto parlando di marionette normali, quelle che utilizzano sono vere e proprie armi mobili, le personalizzano con gli accessori più letali e subdoli che gli vengono in mente e le fanno combattere al posto loro. Personalmente non credo sia molto versatile come abilità, voglio dire... Dipendono completamente da quegli aggeggi e quindi se l'avversario riesce a distruggerlo per loro è finita, comunque questa è solo una mia ipotesi, non ho mai combattuto contro qualcuno con quella abilità quindi non posso esprimere un parere oggettivo. Decisi di parlargli delle abilità del mio villaggio perchè in qualche modo lui mi aveva rivelato alcune cose riguardo a quelle del suo villaggio, Konoha, e quindi sentivo di dovergli "restituire il favore", comunque non gli parlai delle mie abilità, non potevo certo rivelarle a qualcuno come Ryu che sarebbe potuto essere un mio potenziale avversario nelle eliminatorie del torneo Chuunin. Quello era un asso nella manica che non potevo certo rivelare, l'avrei utilizzata solo al momento opportuno, quando ce ne sarebbe stato bisogno. In quello stesso istante cercai di far rientrare ancor più le mani nelle lunghe e larghe maniche della mia tunica e mentre lo facevo notai che eravamo arrivati ad una specie di piccolo torrente che interrompeva la pianura che stavamo attraversando. Lì vicino c'era un piccolo ponte di legno vecchio di una cinquantina d'anni, lo si poteva intuire dalle assi di legno mancanti e da quelle crepate, comunque il ponte nel complessivo sembrava abbastanza resistente, magari non avrebbe retto una carovana, ma di certo un ragazzo nella media ed un bestione di cento chili non sarebbero stati un problema. Attraversammo il ponte e proseguimmo il nostro viaggio. La pianura si estendeva anche oltre il fiumiciattolo ed infatti continuammo a camminarci sopra, purtroppo però l'erba secca si stava facendo sempre più folta ed alta e quindi dovetti fare passi più lunghi per poter procedere alla stessa velocità di prima, inoltre ora potevamo intravedere alcune abitazioni, fattorie e costruzioni, alcune delle quali abbandonate, che erano situate nella prateria ad intervalli regolari di quaranta-cinquanta metri l'una dall'altra segno che ci stavamo avvicinando al villaggio di Hinamoto. Siamo quasi arrivati finalmente, credo che manchi poco più di mezz'ora, qualche tempo fa lessi un libro che parlava di questi luoghi, diceva che vicino ad i villaggi più grandi si trovavano quasi sempre varie case ed abitazioni sparpagliate un po' qui e lì, proprio come ora... dissi indicando con lo sguardo le strutture alla mia destra.

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    Edited by .:Ren Shizuka:. - 22/10/2012, 20:02
     
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    «...non sto parlando di marionette normali, quelle che utilizzano sono vere e proprie armi mobili, le personalizzano con gli accessori più letali e subdoli che gli vengono in mente e le fanno combattere al posto loro...» Ryu fece schioccare le dita delle mani. Che modo ridicolo di combattere, non c'è niente di meglio di una bella scazzottata... Le marionette sono roba da checce. Intanto avevano oltrepassato il ponte e l'erba ai loro piedi incominciava a farsi più alta, anche se questo non fu un grosso problema per Ryu data la sua altezza. Tutto intorno incominciarono a vedersi, qua e là, delle abitazioni in legno e dei ruderi, alcuni dall'aspetto apparentemente abbandonato, altri invece abitati. «...qualche tempo fa lessi un libro che parlava di questi luoghi, diceva che vicino ad i villaggi più grandi si trovavano quasi sempre varie case ed abitazioni sparpagliate un po' qui e lì, proprio come ora...» Ryu scacciò una mosca che gli stava ronzando nelle orecchie. Non ci voleva certo un libro per capirlo, eh. Tenne il suo pensiero per sé e si limitò ad annuire. La loro marcia continuava e il silenzio ridiscese su di loro, interrotto periodicamente dal belare di qualche pecora al pascolo lì nelle vicinanze o dal muggire di una mucca. Una cittadina di agricoltori e allevatori, a quanto pare ricordavo bene. Il terreno iniziava ad inclinarsi leggermente e da questo Ryu capì che il sentiero che stavano seguendo si stava inerpicando su di una collina. «Credo che manchi poco, ci troviamo sulla zona collinare vicino al nostro punto d'arrivo.» La cittadina di Hinamoto si trovava infatti al centro di una zona collinare abbastanza ampia. Le colline non raggiungevano grandi quote ed erano tutte ricoperte da erba e alberi, anche se il terreno era leggermente più brullo rispetto alle pianure circostanti. Lì su quelle colline era facile imbattersi in pastori che portavano a spasso il loro gregge di pecore. Era una zona tranquilla, però a volte poteva capitare che nei vari gruppetti di alberi sparpagliati per le colline si nascondessero piccoli gruppetti di ladruncoli e briganti da quattro soldi, che per lo più rubavano le pecore dei poveri pastori che vagavano per quelle zone, in modo da rivenderle a qualche mercato vicino e cose del genere. Ora il sentiero che stavano seguendo prese a scendere e finalmente in lontananza fu ben visibile il profilo di una piccola cittadina rurale. Finalmente siamo arrivati. Ryu sentì il proprio stomaco brontolare ma cerco di mascherare il suono tossendo in maniera palesemente finta. «Ehm... ehm, sì, bene! Finalmente siamo arrivati!» Avevano appena varcato i cancelli della cittadina. Niente di particolare, ma sicuramente niente a che vedere con Konoha: la maggior parte degli edifici erano tutti in legno, salvo qualche costruzione in pietra, e l'intero villaggio era circontado da un'alta palizzata in legno, alta sui tre metri circa. Al contrario di quanto ci si potesse aspettare all'interno della cittadina vi era molto movimento e miriadi di persone andavano avanti e indietro cercando di vendere i propri prodotti e di fare affari. «Direi che è inutile addentrarci ulteriormente all'interno della città. Credo che la cosa migliore sia separarci, in questo modo potremo trovare quello che cerchiamo più velocemente... Mettiamola così, tu perlustri le colline ad Est del villaggio, io quelle ad Ovest. Ci ritroviamo qui tra, mmm... Due orette dovrebbero bastare.» Disse più a sé stesso che a Ren. «Ci ritroviamo qui tra due ore! Sei d'accordo?» Attese risposta.

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    Edited by Arathorn - 24/10/2012, 17:36
     
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    Credo che manchi poco, ci troviamo sulla zona collinare vicino al nostro punto d'arrivo. Finalmente uscimmo dalla grande pianura nella quale stavamo camminando e scendendo lungo una piccola collina di pochi metri d'altezza. Un piccolo manto d'erba verde e vivace si sostituì all'alta e secca erba che si trovava nella pianura appena percorsa, alcuni castagni e tigli erano sparsi un pò qui e lì creando delle magnifiche zone d'ombra ideali per schiacciare un pisolino ed effettivamente l'idea mi allettava molto, adoravo leggere un libro o disegnare un paesaggio sotto l'ombra di un albero lontano da tutto e da tutti ma vivendo a Suna erano veramente poche le occasioni per farlo, nonostante ciò non potevo certo dormire nel bel mezzo di una missione del genere ma mi ripromisi di tornare in quel luogo un giorno o l'altro. Ed era proprio in mezzo a quell'immenso prato erboso che si trovava la città di Hinamoto, un piccolo villaggio composto per la maggior parte da strutture in legno ed interamente circondato da una palizzata alta circa tre metri. Lo spettacolo era magnifico, il villaggio sorgeva proprio in mezzo ad una decina di colline che lo circondavano quasi completamente dando così l'impressione che la terra fosse sprofondata dando vita a quel magnifico spettacolo naturale, purtroppo però a rovinare l'atmosfera fu il brontolio dello stomaco di Ryu che cercò di "nasconderlo" dicendo qualcosa a caso. Una piccola smorfia mi apparve in volto però d'altronde anch'io avevo molta fame quindi cercai di compatirlo. Cacciai dalla borsa cinque strisce di carne, me ne infilai due in bocca e le rimanenti le porsi al mio compagno. Ecco a te, non credo ti sazierà completamente ma cerca di fartelo bastare, è tutto quello che ho. All'interno della palizzata un bel po' di mercanti cercavano di attirare la gente a comprare i propri prodotti. Direi che è inutile addentrarci ulteriormente all'interno della città. Credo che la cosa migliore sia separarci, in questo modo potremo trovare quello che cerchiamo più velocemente... Mettiamola così, tu perlustri le colline ad Est del villaggio, io quelle ad Ovest. Ci ritroviamo qui tra, mmm... Un'oretta dovrebbe bastare. Ci ritroviamo qui tra un'ora circa! Sei d'accordo? Perfetto, allora sbrighiamoci a trovare queste tre erbe e riscuotere la ricompensa... Uscii nuovamente dal villaggio e mi diressi ad est, salii una delle rapide collinette che circondavano il villaggio e mi incamminai lungo un piccolo sentirero battuto ai piedi di un ruscello. Aprii il rotolo della missione ed osservai le tre piantine che io e Ryu avremmo dovuto trovare, ogni due-tre secondi alzavo lo sguardo per vedere se li intorno ci fosse stata una delle piantine disegnate sulla pergamena. Passarono molti minuti senza che riuscissi a trovare nulla. Chissà come se la stava cavando Ryu in quel momento...


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    Edited by .:Ren Shizuka:. - 24/10/2012, 21:17
     
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    «Ci ritroviamo qui tra un'ora circa! Sei d'accordo?» La risposta di Ren non si fece attendere: «Perfetto, allora sbrighiamoci a trovare queste tre erbe e riscuotere la ricompensa..» Dunque senza troppi giri di parole il ragazzo si avviò in direzione Est. Ryu lo osservò allontanarsi mentre rosicchiava le tre striscette di carne esiccata che gli erano state gentilmente offerte dal compagno di missione. Certo, è stato gentilissimo... Ma non posso campare con queste fino a fine missione, e sinceramente il Ramen in scatola preferirei conservarlo per il viaggio di ritorno! Lo stomaco brontolò nuovamente. Intanto Ren era completamente scomparso alla sua vista. In questa cittadina ci sarà sicuramente qualche ristorantino, e poi Ren è lontano... E dopotutto sono veloce a mangiare, nessuno si accorgerà di nulla! Mentre la sua mente cercava di opporre resistenza per una semplice questione di rispetto nei confronti del suo compagno, il corpo si muoveva quasi automaticamente verso la strada principale della cittadina, e senza neanche accorgersene dopo due minuti e nemmeno, Ryu si guardava a destra e sinistra alla ricerca di qualche ristorantino dall'aspetto invitante. Per semplice preucazione l' Akimichi aveva slegato il coprifronte dal braccio destro e l'aveva riposto delicatamente all'interno della propria borsa. Il flusso di persone che camminavano all'interno di quella città era impressionante, era praticamente un mercato gigante. Gente che urlava dei propri prezzi stracciati, altri che cercavano di trascinare qualche mucca stanca di camminare, altri che trattavano per comprare roba a basso prezzo e chi più ne ha più ne metta! E così Ryu camminava facendosi strada nella folla e torreggiando su tutti coloro che gli camminavano intorno. Finalmente, dopo aver percorso circa una cinquantina di metri, notò una locanda dal quale interno provenivano voci allegre e spensierate. Una grossa insegna era affissa all'entrata e su di essa vi era disegnato un cavallo irto sulle zampe posteriori. Sopra di esso vi era scritto in allegri caratteri scuri "Il Puledro Impennato". Direi che ho trovato dove andare. La taverna era molto accogliente: era uno dei pochi edifici in pietra (ed anche per questo Ryu l'aveva facilmente individuata) e in maniera molto caotica al suo interno erano disposti tavoli di legno per quattro persone. Vicino alla parete di fronte la porta si stendeva un lungo bancone stracolmo di boccali vuoti e pieni e dietro di esso un uomo grassoccio e dai lunghi baffi sembrava molto indaffarato. Quasi tutti i tavoli erano occupati e tutti bevevano e mangiavano in allegria, alcuni parlando e altri cantando. Niente male, come posto. Si sedette ad uno dei pochi tavoli liberi e immediatamente fu raggiunto dall'oste grassottello. «Benvenuto al Puledro Impennato, signor...» «Ryu, mi chiami pure Ryu.» «Bene, signor Ryu! Benvenuto alla nostra taverna! In cosa posso esserle utile?» L' Akimichi si grattò il capo. «Sono qui per mangiare. Mi porti qualunque cosa vogliate, l'importante è che sia buona e sostanziosa! Non importa il prezzo...» Sogghignò. L'oste rimase un po spiazzato dall' "ordinazione" del ragazzo, ma comunque si riprese immediatamente e deciso a cogliere al volo l'occasione per spennare il nuovo cliente, urlò con forza: «Masashi! Idiota! Vieni qui, in fretta!» Un ragazzo che doveva all'incirca avere diciotto anni e che stava raccogliendo delle ordinazioni a un tavolo vicino corse immediatamente verso di loro, rischiando di rompersi l'osso del collo scivolando su della birra caduta per terra. «Se fossi un poco più lento cammineresti all'indietro! Allora, Masashi, il qui presente signor Ryu è un cliente di tutto rispetto! Fagli preparare immediatamente il più prelibato dei maiali salati con insalata di contorno! Forza, corri!» E fece il gesto di sferrargli un bel calcio nel didietro, sicché il ragazzo corse a tutta velocità in direzione delle cucine, poi sospirò e si rivolse nuovamente verso Ryu. «Quel ragazzo è proprio un buon diavolo, ha solo bisogno di una scrollatina ogni tanto... se potesse dormirebbe fino alla fine dei tempi! Comunque si tratta di aspettare qualche minuto, per mangiare. Ora, se volete scusarmi, ho altri clienti da servire!» Dunque, dopo essersi congedato, si diresse dai clienti che il giovane Masashi aveva abbandonato al richiamo del proprio capo. Che gente simpatica! Ora c'era solo da aspettare, ma per fortuna il tempo passò velocemente grazie ad una combriccola di giovani ragazzi che avevano deciso di dare spettacolo, iniziando a ballare sul loro tavolo e a cantare di un giovane ninja ubriacone chiamato Hisato che, dopo aver alzato il gomito più del solito, aveva inventato una tecnica per arrivare sulla luna grazie a un grosso peto e dopo averla utilizzata non era stato mai più visto; solo alcuni dicevano che nelle notti di luna piena, fosse possibile udire la voce del ninja che cantava provenire dalla luna stessa. Esattamente quando l'ultima parola della canzone fu cantata e tutti, Ryu compreso, applaudivano i giovani ragazzi, la porta delle cucine di spalancò e, pari all'apparizione di Dio in terra, dalla porta uscì di gran carriera Masashi, che trasportava un carrello carico di un immenso maiale con una grossa mela ficcata in bocca e circondato da una foresta di lattuga e di rucola. Quando quell'immensa opera d'arte gli fu posta davanti, Ryu rimase immobile, con un rivolo di bava che gli colava dall'angolo destro della bocca. Improvvisamente tutto ciò che accadeva intorno a lui divenne irrilevante, se non addirittura inesistente. Afferrò le posate e senza troppi complimenti si cimentò in quello che sarebbe stato uno dei suoi duelli preferiti. Scontato era chi sarebbe stato il vincitore. Dopo circa dieci minuti di isolamento dal mondo, davanti a lui non rimanevano che le ossa del povero maiale: aveva mangiato persino il torsolo della mela. La gente lo guardava esterrefatta e alcuni affermavano che bisognasse addirittura scrivere una canzone sulla sua impresa. Nessuno sapeva che Ryu avrebbe volentieri fatto il bis, però purtroppo, ora che era parzialmente sazio, la ragione iniziava a prendere il sopravvento sull'istinto e quindi il ragazzo si sentiva in dovere di andare a svolgere la sua missione. Pagò ben 100 Ryo il maiale salato e, dopo aver bevuto in un sorso un bicchiere di birra offertogli dalla casa, se ne andò tra le urla degli altri clienti che cantavano di un uomo capace di mangiare tutto quello che gli veniva messo sul piatto. Quando Ryu tornò alle porte del villaggio era più allegro che mai. Bene, direi che è ora di mettersi a lavoro! In quello stesso momento Ren si stava chiedendo come se la stesse cavando l' Akimichi..

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    Edited by Arathorn - 25/10/2012, 00:34
     
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    Avevo appena iniziato a cercare una delle tre piante che poi avremmo dovuto portare ad un erborista di nome Funjiji, non sapevo dove cercare e quindi mi limitai ad osservare attentamente tutto l'ambiente circostante. Da quando mi ero separato da Ryu avevo percorso un bel po' di strada, avevo risalito una delle colline situate intorno al villaggio e da lì avevo percorso circa quattrocento-cinquecento metri in direzione nord raggiungendo così una piccola zona soleggiata che si trovava in mezzo a due grosse pareti di pietra bianca. L'intera zona sembrava quasi un enorme "corridoio" che si estendeva per vari chilometri prima di sparire completamente dalla mia vista mentre invece il manto erboso che ricopriva l'intero tratto sembrava il "tappeto" del medesimo corridoio. Ero sempre più affascinato dalla stravaganza, la sconfinatezza e la varietà dei paesaggi del paese del fuoco ed infatti il mio sguardo era più attento alla bellezza che quei luoghi potevano offrire piuttosto che alla ricerca delle piante. Magari ad uno del posto questa mia "ossessione" per quei luoghi poteva sembrare un po' eccessiva, ma io ero un tipo che amava quelle cose e pensando che nel paese del vento non esistevano paesaggi del genere per me era quasi una novità e quindi non volevo perdere neanche il più piccolo dettaglio di quel luogo. Comunque si stava facendo tardi, oramai era passata già mezz'ora da quando avevo lasciato il villaggio e quindi decisi di mettermi "seriamente" alla ricerca di quelle piante, inoltre il sole che si rifletteva sulle pietre bianche che componevano le due pareti rocciose era talmente forte da poter essere paragonato a quello di Suna, un motivo in più per lasciare quel luogo. Accelerai il passo e finalmente raggiunsi la fine del "corridoio" che si apriva in un ampia valle costellata da vari salici piangenti e qualche ciliegio, al centro si trovava un piccolo laghetto abitato da qualche pesce che non avevo mai visto prima, comunque come sempre la zona era interamente rivestita da uno strato di erba non troppo alta ed in più c'erano alcuni macigni e rocce di vario tipo sparse un po' in giro. Presi per l'ennesima volta la pergamena che mi aveva consegnato il Kazekage e guardai l'immagine che raffigurava le piante che io e Ryu avremmo dovuto raccogliere.

    CITAZIONE

    xqji38


    Osservai per bene le tre piante cercando di carpire più informazioni possibili, la prima e la terza mi erano del tutto sconosciute, ero certo di non averle mai viste prima di allora, per quanto riguardava la seconda, ero sicuro di averla già vista da qualche parte durante il tempo in cui avevo lasciato il villaggio, magari proprio in quella valle ma non ne ero sicuro, quindi iniziai a cercarla. Vicino al laghetto non c'era nulla di particolare, qualche margherita e per il resto solo l'erba tipica di quel luogo quindi mi spostai verso gli alberi ma anche li sotto non c'era nulla di particolare, infine cercai vicino i macigni di quella valle e notai che dentro una crepa di un macigno si distingueva vagamente la sagoma di quello che poteva essere un fiore. Decisi di provare a prenderlo ma purtroppo il mio braccio non entrava in quella piccola crepa quindi l'unica soluzione era distruggere il masso. Concentrai una piccola porzione di chakra nella mia mano destra che quindi chiusi a mo di pugno, quindi diedi un bel pugno proprio sopra la crepa che quindi si "aprì" così tanto da dividere il masso in due parti. Avevo ottenuto proprio ciò che volevo e cioè distruggere il masso senza però intaccare minimamente l'integrità del fiore che sembrava essere proprio quello che stavo cercando. Ne presi cinque per sicurezza e li misi delicatamente dentro la borsa. Ovviamente ce ne erano altri nella valle che magari non ero riuscito a vedere o trovare ma l'importante era che finalmente ero riuscito a trovare ciò che stavo cercando. Perfetto, ora non mi resta che tornare indietro e raggiungere Ryu, dev'essere passata più di un ora e mezza da quando l'ho lasciato al villaggio quindi farei meglio a sbrigarmi, chissà se lui a trovato qualcosa...

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    Edited by .:Ren Shizuka:. - 26/10/2012, 15:57
     
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    Una volta tornato alle porte del villaggio Ryu imboccò il sentiero che portava a Ovest, la zona che gli toccava perlustrare. Si stava massaggiando la pancia con la grossa mano destra, intento a digerire il maiale salato. Il solo ricordo gli faceva rivenire l'acquolina in bocca e decise che un giorno sarebbe ritornato in quel posto solo per farsi una bella mangiata di quella prelibatezza. Sbadigliò rumorosamente. Ora ci vorrebbe una bella dormitina, ma già mi sono riposato abbastanza! Diamoci una mossa a trovare queste maledettissime erbe. Riestrasse la missiva dalla tasca destra della tuta e osservò per la terza volta le erbe che avrebbero dovuto cercare per conto dell' erboristeria Funjiji. La prima foto continuava ad avere un aspetto vagamente familiare e per chissà quale motivo gli riportava alla mente il volto di Sheen, il suo migliore amico. Comunque Ryu, diretto alle colline della zona Ovest, iniziò già da subito a guardarsi intorno, nella speranza di trovare ciò che cercava. Più ci si avvicinava alle colline, più il terreno diventava brullo e sabbioso e l' erba e i cespugli si trasformavano in un'immensa distesa di steppaglia, interrotta qua e la da qualche ciliegio solitario e spoglio. Il sentiero prese a inerpicarsi sul fianco della collina e, stranamente, pian piano che Ryu saliva di quota la steppaglia si ritrasformava in erba verde e fresca e gli alberi tornavano a fiorire felici. Forse la zona sottostante è stata recentemente colpita da un incendio che è stato spento prima di giungere sul fianco della montagna... chi lo sa! L' Akimichi continuava a guardare avanti, dietro, a destra e asinistra, girando continuamente il capo, tanto che temette potesse venirgli il torcicollo a forza di cercare quelle erbette. Improvvisamente il silenzio fu interrotto da un continuo belare che si faceva più forte man mano che risaliva il fianco della collina. Ben visibile, più in alto rispetto alla sua posizione, vi era un gregge di pecore lasciate al pascolo dal proprio pastore e controllate da un grosso cane delle dimensioni di un san bernardo e dal pelo lungo e completamente nero. Ryu si avvicinò al gregge, continuando a guardarsi intorno. Le pecore era di una puzza bestiale e il loro continuo belare era talmente fastidioso che ben presto l' Akimichi si stancò e decise di ridiscendere il fianco della collina. Proprio quando aveva completamente perso le speranze di trovare ciò che stava cercando, vide a circa sette metri di distanza delle erbe che sembravano tanto quelle raffigurate nella terza immagine della missiva. Ryu non riuscì a trattenere un sussulto di gioia e si diresse immediatamente di gran carriera verso le erbe, pronto a coglierle. Fu troppo lento: un paio di pecore dal fare innocente si "fiondarono" sulle erbe e le trasformarono nel loro pranzo. L' odio di Ryu per quelle bestie salì alle stesse: «Maledette! Risputate immediatamente quello che state mangiando!» Fece per assestare un bel calcio nel didietro di uno dei due animali, ma improvvisamente il grosso cane nero prese ad abbaiare e a correre verso di lui. «Ma che cazz?» In preda al terrore a causa della sua paura fottuta per i cani che abbaiano (non credeva al detto "can che abbaia non morde"), soprattutto se grossi quasi quanto un orso, Ryu prese a correre con tutta la sua forza. Per sua sfortuna la natura quel giorno era contro di lui ed inciampò nella grossa radice di un faggio. Perse l'equilibrio e, trovandosi in discesa, prese a rotolare, non prima però che il cane nero gli assestasse un doloroso morso sul didietro, portandosi via parte della tuta e lasciandolo la natica destra al vento. «Porca putt-» Un bel ciuffo d'erba verde gli si infilò in bocca mentre rotolava, impedendogli di finire la frase. Di certo la forma quasi sferica del corpo di Ryu non aiutava e così quando il ragazzo fermò la propria caduta aveva ridisceso già quasi metà fianco della collina. «Bleah! Puh, pppphf, puah!» Sputò tutta quella vegetazione che gli era entrata in bocca. «Avrei decisamente preferito un altro maiale salato.» Disse ad alta voce disgustato, mentre continuava a sputacchiare qua e là e a passarsi l'avambraccio sulla bocca. Stavolta però la fortuna fu dalla sua parte e volle che egli si fermasse proprio sotto un grosso pino ai piedi del quale crescevano felici delle piantine che sembravano tanto corrispondere proprio a quelle della terza immagine. Controllando che intorno non ci fosse nessuna pecora pronta a mangiare il suo bottino, Ryu colse parte di quelle piantine e le ripose delicatamente in una tasca della borsa, facendo attenzione che non finissero schiacciate. Meno uno! Pensò. Chissà se Ren ha trovato qualcosa... Ormai le due ore dovrebbero essere quasi trascorse. Superata l'emozione del ritrovamento delle erbe, si rese conto di essere malridotto. La sua natica destra era felicemente accarezzata dal vento e la sua camicia era diventata quasi tutta verde e marrone, a causa dell'erba e del terreno. Speriamo queste macchie si levinò. Pensò mentre si assestava delle pesanti manate sul corpo nel tentativo di ripulirsi. Ora però il problema principale era quello di coprirsi il didietro... Intanto ritornò al luogo in cui si era lasciato con Ren, attento a non rotolare più che non era una cosa che gli aggradava molto, se non quando utilizzava la tecnica del Protiettile Umano Travolgente. Non vedo l'ora di sperimentarla all'esame Chunin! Sogghignò mentre aspettava il ritorno del compagno.

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    Avevo finalmente trovato uno dei tre tipi di erbe che poi io e Ryu avremmo dovuto portare al signor Funjiji ed effettivamente potevo ritenermi soddisfatto, uno su tre non era niente male considerando il fatto che in quel momento anche Ryu stava cercando gli altri tipi di erbe, inoltre oramai le due ore che ci eravamo dati per cercare le erbe erano oramai terminate e quindi decisi di ritornare al villaggio per non far attendere troppo il mio compagno. Uscii dalla piccola valle dove avevo appena raccolto i cinque fiori e quindi riattraversai il sentiero che si faceva largo attraverso le due grandi ed imponenti pareti rocciose e quindi dopo aver ripercorso i cinquecento metri che separavano quel luogo dalle colline che si ergevano intorno al villaggio ci entrai dentro. Naturalmente riuscii a percorrere il tutto in modo molto più veloce rispetto all'andata dove invece ero stato costretto a "tenere gli occhi aperti" ed osservare tutto con molta cura ed attenzione per non farmi sfuggire una delle erbe che mi interessavano. Comunque attraversai l'arco di legno che segnava l'ingresso del villaggio e raggiungetti il centro del villaggio. La folla non era diminuita, ma anzi era aumentata ed ora i mercanti e la gente che percorreva quelle strade era raddoppiata se non triplicata rendendo difficile perfino muoversi di pochi metri. Tuttavia trovare il mio compagno fu relativamente facile, anche con tutta quella folla la sua stazza e la sua altezza erano le prime cose che saltavano all'occhio, quindi mi feci largo attraverso la gente che si trovava in mezzo e finalmente lo raggiunsi, era girato di spalle e quindi dovetti toccargli la schiena per farmi notare. Ehi Ryu, eccomi qui... Certo che per essere un piccolo villaggio è pieno di gente... Neanche a Suna ho mai visto una massa così grande di persone che percorrevano la strada tutti insieme. Comunque bando alle ciance... Misi una delle mani nella borsa dove conservavo le piante e ne estrassi una. Ecco qui, purtroppo sono riuscito a trovare solo questa pianta, però meglio di niente no? Comunque ne ho raccolte cinque, non si può mai sapere... Piuttosto, tu cos'hai... Fatto? Noto che ti sei dato un bel po' da fare... Indicai la sua "giacca" che si era colorata di un verde smorto e non riuscii a trattenere un piccolo sogghigno. Perchè questo cambio repentino di abiti? Comunque passando alle cose serie, cos'hai fatto con le piante? Sei riuscito a trovare qualcosa? Dissi sperando di non vedergli cacciar fuori da qualche parte la stessa pianta che avevo trovato io.

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    Ryu si guardava intorno alla ricerca di un qualcosa con cui comprire la sua chiappa destra e finalmente vide una sorta di venditore ambulante che vendeva delle felpe al modico prezzo di 10 Ryo. Che affarone! L'Akimichi ne comprò una nera e se la legò in vita, in modo che coprisse il suo posteriore. Così va meglio! Intanto continuò ad aspettare il compagno e quando le due ore dovevano essere ormai vicine allo scadere, sentì qualcuno toccargli le spalle da dietro: era Ren. «Ecco qui, purtroppo sono riuscito a trovare solo questa pianta, però meglio di niente no?» Estrasse dalla borsa un pallido fiorellino bianco. Ryu si esibì in un sospiro di sollievo. Aveva infatti temuto che il compagno avesse trovato la stessa delle tre erbe che aveva trovato lui, ma gli era andata bene. «Perchè questo cambio repentino di abiti?» Ryu, dimenticandosi di aver rotolato per il fianco di una collina sporcandosi di erba e di terreno, pensò che il ragazzo si riferisse alla nuova felpa che teneva legata in vita. «Sei riuscito a trovare qualcosa?» Finalmente venne il suo turno di parlare, quindi l' Akimichi estrasse a sua volta dalla sua borsa una delle piantine verdi che aveva colto. «Ecco tutto quello che ho trovato! Speravo tu avessi trovato le altre due, ma a quanto pare ce ne manca ancora una... Evidentemente delle tre è la più rara, dovremo prestare più attenzione e frugare anche nei posti più nascosti!» Tralasciò alcuni dettagli, come quello che metà del tempo dedito alla ricerca lui lo aveva passato ingozzandosi nella taverna de "Il Puledro Impennato". «A questo punto è inutile dividerci ancora, forse lavorando insieme ci saranno meno possibilità che ci sfugga qualche piantina ben nascosta... Quattro occhi sono meglio di due!» Dunque, sperando che Ren lo seguisse, ancora una volta varcò i cancelli della cittadina di Hinamoto. Speriamo di concludere in fretta, non vedo l'ora di tornare a casa. Per la quarta volta osservò l'immagine delle tre erbe allegata alla missiva, soffermandosi soprattutto sulla prima, quella mancante. Quell'erba continuava ad avere un aspetto familiare e riportargli alla memoria l'immagine di Sheen. Qualcosa gli sfuggiva dalla mente, e più cercava di ricordare più i ricordi sbiadivano. Intanto stavano seguendo il sentiero che si allontanava da Hinamoto in direzione Nord. Ryu si guardava attentamente intorno e ogni tanto si avvicinava a qualche cespuglio per quardarvi dietro oppure si fermava ai piedi di una corteccia per scrutarne attentamente le radici. Niente di niente. Pian piano si stavano allontanando sempre di più dalla cittadina. Il Sole brillava sempre felice in cielo, seppur meno caldo rispetto alle ore precedenti, e le nuvole erano completamente state spazzate via dal vento, lasciando spazio a un cielo azzurro quasi cristallino. Il clima perfetto per schiacciare un pisolino e prendere del thé con gli amici, e invece mi tocca cercare delle piante! Strinse i pugni, pensando a Sheen che probabilmente ora era a casa a dormire, oppure a fumare mentre sorseggiava del thè. Il thè... Il thé! Si sentì come se un mattone gli avesse colpito la testa e tutto ciò che non riuscivà a ricordare gli balenò in mente. Se quelle foglie richiamavano a Ryu il volto di Sheen, c'era un motivo: alcuni mesi prima il Nara si era presentato a casa dell'Akimichi in tutta allegria, dicendo di avere una sorpresa in serbo per lui. Aveva dunque estratto delle foglie dalla borsa e aveva dichiarato che un infuso fatto con quelle erbe era capace di stimolare al massimo le capacità intelettive di uno Shinobi e trasportarlo in un modo dominato dall'arte del Genjutsu. In realtà non era stato molto chiaro su quei dettagli, ma comunque ne sembrava abbastanza contento ed era corso via come un bambino di quattro anni a cui è stato comprato un nuovo giocattolo. Delle erbe, oltre che la forma, Ryu ricordava anche l'odore pungente, quasi fastidioso ma allo stesso tempo benefico. Gli sembrava quasi di sentirlo... Anzi, no! Lo sentiva davvero! Iniziò a produrre quello strano suono che si fa quando si cerca di odorare qualcosa ("sniff sniff", per intenderci). Si trovavano in un piccolo boschetto di sempreverdi e quelle piante non potevano essere tanto lontano!

    Informazioni:

    Chakra: 70
    Stato Fisico: Leggermente malmesso a causa della caduta
    Stato Mentale: Allegro

    Equipaggiamento:.

    Kunaix10, nella borsa
    Shurikenx20, nella borsa

    Abbigliamento:
    Borsa, legata al fianco destro
    Guanti chiodati, indossati
    Coprifronte, nella borsa
     
    .
  15. .:Ren Shizuka:.
        +1   -1
     
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    Narrato Parlato Pensato Parlato d'altri


    Purtroppo Ryu era riuscito a trovare solo un'altra delle tre erbe che dovevamo cercare, speravo di finire la missione il prima possibile ma a quanto pare ciò non sarebbe stato possibile, così l'Akimichi propose di continuare la ricerca dell'ultimo tipo di pianta insieme in modo da facilitarne l'avvistamento. A questo punto è inutile dividerci ancora, forse lavorando insieme ci saranno meno possibilità che ci sfugga qualche piantina ben nascosta... Quattro occhi sono meglio di due! Ed effettivamente aveva ragione, probabilmente anche prima ero passato vicino qualche pianta senza però riuscire ad accorgermi della sua presenza. Bene, andiamo! Posai con cura le piantine che avevo mostrato al mio compagno e quindi ci incamminammo sul sentiero che da Hinamoto proseguiva verso nord. Notai che Ryu stava osservando pensieroso la pergamena della missione e non era la prima volta, molto probabilmente aveva già visto quella pianta da qualche parte e stava cercando di ricordare dove. Passarono alcuni minuti quando improvvisamente il mio compagno cambiò completamente espressione come se gli si fosse accesa una lampadina in testa. Magari era riuscito a capire dove aveva visto quella pianta, ma le mie supposizioni furono "bruscamente" interrotte dal mio compagno che improvvisamente iniziò ad odorare l'ambiente circostante, quasi come se fosse dotato di un super-olfatto, magari era una peculiarità del suo clan, anche se ero molto dubbioso riguardo a questo. Comunque mentre osservavo un po' con stupore e un po' con "interesse" il mio compagno alcune piante dal colore verde catturarono la mia attenzione. Mi voltai di scatto e mi accovacciai per osservarle da vicino. Le piante erano verdi ed avevano otto foglie seghettate ai lati, ce n'erano veramente tante ed ero sicuro che fossero ciò per cui eravamo venuti ma prima di avvertire il mio compagno che intanto stava ancora "odorando" l'ambiente, decisi di riprendere la missiva per accertarmi del tutto. Le foglie combaciavano come gli steli ed il colore, sembravano proprio quelle e quindi avvertii Ryu. Ehm... Ryu, credo di averle trovate... Ne raccolsi una decina dato che ce n'erano in abbondanza e le portai al mio compagno. Cosa ne pensi??

    Chakra: 70
    Stato fisica: ottimale
    Stato mentale: ottimale

    Kunai 10/10
    Shuriken 20/20
    Cartebomba 5/5
    Fumogeni 5/5
     
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21 replies since 18/10/2012, 10:13   310 views
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