Esistono alternative al cappotto?

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  1. vignaden
     
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    un'osservazione, in che classe energetica sei ? in che zona climatica ?

    sai, potrebbe essere che il riscaldamento a pavimento sia inadatto.
     
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  2. dani_ele83
     
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    Classe energetica attuale dell'edificio "G" zona climatica "E"
     
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    mmmm allora facendo i conti non farei il cappotto... visto che il resto è inevitabile.. e risparmierei per qualche anno per poi farlo come si deve... magari facendo posare già i serramenti prevedendo il successivo cappotto

    PS la vmc non è per case passive.. è per un maggior risparmio durante l'inverno e un miglior vivere.
    PSS Fatti fare bene i conti perchè il riscaldamento a pavimento potrebbe soffrire... e con i termostati.. soffri pure tu ;)
     
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    Sulla vmc puoi optare come suggerito per il 4clima, e ha senso averlo con il cappotto.
    La classe energetica attuale dell'abitazione è G perchè semplicemente non ci sono classi inferiori, questo significa che non sono descritti i veri problemi che attualmente l'involucro ha.
    Il cappotto è una soluzione economica per risolverli al 60%, rimangono esclusi altri due elementi importanti.
    In piccola parte la platea e in particolare il tetto.
    Ultima questione essendo in zona climatica E e avendo un'abitazione relativamente grande è troppo rischioso trascurare il costo di manutenzione, riscaldamento, raffrescamento .... si cercano soluzione/compromessi non sulle tecniche di restauro bensì sul budget. O si procede consapevolmente verso una strada in cui + persone ti hanno consigliato di non spendere soldi sull'intonaco termico perchè non risolve o sostituisce nulla!

    P.S.
    Ma poi perchè termostati in ogni stanza con riscaldamento radiante. Capisco con il radiatore ...
     
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  5. dani_ele83
     
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    Grazie di nuovo,comunque a questo punto seguirò il consiglio di fringuì e aspetterò che le mi finanze me lo permettano.
    Comunque per il tetto non ci sono problemi perchè sono a piano terra e sopra di me ho un appartamento riscaldato.
    I termostati in ogni stanza per gestire la meglio le temperature quando servono e dove servono.
     
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    Prendi a pugni chi ti ha progettato l'impianto a termostati ;)

    Il riscaldamento a pavimento ha una forte inerzia, i termostati servono solo a spendere soldi e a far funzionare mare l'impianto.
    La caldaia deve girare 24/24, far circolare l'acqua di continuo all'interno delle chiocciole e non fermarsi mai, la T di mandata deve essere scelta dalla caldaia usando la sonda esterna per compensare le perdite dell'involucro.
    Occhio a scegliere bene la caldaia con una escursione molto elevata verso il basso (quando l'involucro sarà apposto dovrà scendere e pure di parecchio)...

    Il segreto di un impianto a bassa temperatura, è poter usare al meglio la BASSA temperatura.
     
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  7. vignaden
     
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    hai già il calcolo della legge 10 del termotecnico ?

    secondo me con un cappotto interno (lo so, non lo vuoi) di 5 cm in fibra di legno con barriera al vapore e riscaldamento a radiatori a bassa-media temperatura (con i termostati) puoi ottimizzare il rapporto tra l'investimento fatto ed il risparmio che avrai.

    il riscaldamento a pavimento non può avere una T superficiale maggiore di 29°, quindi il termotecnico valuterà se ci stai o meno.

    ovviamente se vivi poco la casa la soluzione a radiatori e cappotto interno è la più indicata.
     
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  8. dani_ele83
     
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    Grazie a tutti,adesso valuterò bene il tutto.
    Ma perchè non dovrei fare il riscaldamento a pavimento?
    Io so che questo tipo di impianto al momento è la miglior soluzione (o comunque tra le migliori) per risparmio e confort,inoltre installando un termostato in ogni stanza dovrei ottimizzare i consumi e perchè no il confort gestendo il caldo dove e "quando" voglio.
     
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    CITAZIONE (dani_ele83 @ 22/6/2011, 08:09) 
    inoltre installando un termostato in ogni stanza dovrei ottimizzare i consumi e perchè no il confort gestendo il caldo dove e "quando" voglio.

    al contrario, con il riscaldamento a pavimento il termostato in ogni locale ti fa aumentare i consumi e diminuire il confort..
    segui il consiglio di fringui75!!
     
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  10. dani_ele83
     
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    siccome sono una persona curiosa e mi piace imparare,c'è nessuno che mi sa spiegare il motivo?
     
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    Sei nella mia stessa situazione, solo che io ho rinunciato al riscaldamento a pavimento in primis per motivi tecnico/economici, ma successivamente perchè mi son reso conto che sarebbe stato abbastanza inutile e troppo dispendioso.
    Pure io vivo al pianterreno e sopra di me c'è un altro appartamento.
    I termostati sulle stanze servono per gestire i termosifoni (bastano le valvole termostatiche) e non il riscaldamento a pavimento:
    un termostato apre e chiude la valvola di mandata verso il circuito: che senso ha immettere acqua a 100* gradi per 2 minuti e poi spegnere il circuito ? Mi sembra la stessa tecnica dei termosifoni o sbaglio ? Il radiante a pavimento è utile soptrattutto perchè si evita di riscaldare eccessivamente l'acqua ottenendo un buon risparmio in bolletta. Come ti diceva Fringui, i termostati li metti coi termosifoni mentre il riscaldamento a pavimento deve avere i tubi liberi 24/24 h ed autoregolarsi per tenere la temperatura costante.
    Io sto progettando il mio sistema con convettori a media temperatura: la caldaia a condensazione lavora egregiamente fino ai 40/45 gradi ... (oltre non condensa più e consuma carburante come la tradizionale ed uno sproposito di energia elettrica.
    L'effetto dovrebbe avvicinarsi all'impianto a pavimento ... con investimenti minimi.
    Inoltre, sto valutando di fare un isolamento interno con barriera vapore. Per questioni puramente tecnico/economiche metto un pacchetto composto da 4cm di isolante, barriera al vapore e 9mm di cartongesso = 5 cm incollati direttamente alle pareti esterne mi dovrebbero abbassare notevolmente la dispersione termica senza dare problemi di umidità residua interna al muro.



    * i 100 gradi sono volutamente sparati in modo oltre che esagerato
     
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  12. dani_ele83
     
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    Quindi se non ho capito male mi state dicendo che con il riscaldamento a pavimento una volta raggiunta la temperatura voluta (es.20°)non bisogna toccare più niente e far lavorare l'impianto e sarebbe controproducente continuare a variare la temperatura e di conseguenza 4 termostati (nel mio caso) sarebbe un inutile spesa?

    Per quel che riguarda il cappotto interno vorrei evitarla come soluzione perchè non avendo una zona notte e il bagno di grandi dimensioni anche soli 5cm a parete potrebbero essere troppi.
     
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    La caldaia a condensazione condensa con il ritorno, non con la mandata... quindi per assurdo puoi condensare anche con i termosifoni a "100°", basta avere un ritorno freddo, ad esempio mettendo come ultimo elemento un termoconvettore.

    Il riscaldamento a pavimento ad alta inerzia, e proprio per questo motivo.. fa girare l'acqua 24/24, tenendo una temperatura costante dell'acqua pari alle perdite della casa, se fuori aumenta o diminuisce la temperatura questa cambia di conseguenza.. si parla di qualche grado, non di variazioni di 20°/30°.
    Per questo motivo serve una caldaia in grado di modulare al massimo la potenza, proprio perchè se l'acqua del ritorno è 21° e tu devi mandarla a 25° non servono 24kW, ma magari ne bastano 2kW.. e una caldaia non in grado di scendere così tanto rischia di fare l'effetto pendolo (on/off ogni pochi secondi).. per esempio la mia faceva 6" accesa e 10" spenta.. ovviamente errore di progettazione dell'impianto.. fatto con termostati e testine.

    Quando "accendi" il riscaldamento a pavimento solitamente lo fai con i primi freddi e lo spegni quando fuori non ne fa più.. in un certo senso hai un comfort minore nelle mezze stagioni perchè la "fiammata" alla sera non la puoi fare.




    Ma con il termico a svuotamento vuoi fare anche l'integrazione del riscaldamento?

    Il riscaldamento a pavimento, avendo una bassa temperatura ma una grandissima superficie può scaldare casa, ma ha dei limiti, per legge non puoi superare i 29° sulla superficie del pavimento (il che non vuol dire acqua a 29°)... però appunto, se la tua casa disperderà ancora tanto una volta fatti i lavori devi verificare se con la temperatura di progetto il tuo sistema sarà in grado di scaldarti.. altrimenti rischi di avere freddo nei momenti "peggiori"... e o integri con qualche cos'altro.. tipo una stufa a pellet... oppure devi mettere qualche maglia in più, nell'attesa del cappotto.
     
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    Eppure dai calcoli che mi son fatto, con soli 5 cm non arrivo ad avere di certo na classe A e non elimino i ponti termici, ma dovrei dimezzare la dispersione termica che comporta non credo dimezzare i consumi ma quasi.

    Si, i 4 termostati secondo me sarebbero un'inutile spesa con il riscaldamento a pavimento.
    Ricordo che lo svantaggio del radiante a pavimento è proprio l'impossibilità di regolare nei brevi periodi la temperatura del locale se non areando abbondantemente lo stesso con ovvio spreco di energia termica.
    Qualcuno sul forum chiedeva come fare a rinfrescare dopo che se ne sono andati gli amici dalla sala da pranzo: apri le finestre e stop.
     
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    Aggiungo.. se hai voglia di leggerti un po questo post.... LINK...

    Riporto la mia esperienza sul riscaldamento a pavimento progettato male.. e poi "curato"
     
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72 replies since 21/6/2011, 09:50   9052 views
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