Gay Boys Reloaded

Posts written by alienogr

  1. .
    mi auguro che tu continui a scrivere, è sempre più raro trovare racconti ben scritti e devo dire che i tuoi sono scritti bene, devi solo arrivare al sodo...... aspetto il prossimo racconto.
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    come idea non è male dovresti iniziare a metterci un po di "pepe", un pò di sesso non guasterebbe tralasciando un pò di lungaggini, secondo me il racconto non sarebbe male con la giusta dose di sex,
  3. .
    racconti interminabili che non portano a niente, forse hai sbagliato sito dove postarli
  4. .

    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSUALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



    ========================================================
    .... Filippo aveva appoggiato il suo cazzo sulle mie labbra, provai a dire qualcosa ma come aprii la bocca me lo mise dentro e iniziò a scopare la mia bocca, ogni tanto affondava di più e provavo un senso di soffocamento dopo alcuni minuti finalmente venne, affondando il cazzo fino in gola, costringendomi ad ingoiare tutto, intanto era arrivato anche Daniele e ci guardava incuriosito, si stava masturbando e come Filippo si allontanò da me si avvicinò reclamando la sua parte ma io corsi in bagno a lavarmi mi sentivo sporco, ero appena entrato in doccia quando si aprì la porta erano Daniele e Filippo, mi fecero inginocchiare e prima che potessi dire niente iniziarono a pisciarmi addosso poi mi lasciarono li andandosene vantandosi di quello che avevano fatto e deridendomi.
    Finalmente rientrarono i miei genitori e tornai alla solita vita, dopo due giorni dovevo andare in piscina ed ero un pò preoccupato, come al solito Daniele mi venne a prendere ma non mi disse niente e dopo la piscina mi riaccompagnò a casa salutandomi, ero sollevato ma in qualche modo anche deluso, passarono i giorni la scuola era finita e anche la piscina, ero finalmente libero di fare quello che volevo senza altri impegni, una mattina mia madre uscì resto di casa per andare a lavoro e uscendo mi chiese se più tardi potevo portare della roba alla Maria così dopo colazione ancora con il pigiama bussai ai vicini, nessuno rispondeva stavo per andarmene quando si aprì la porta, era Daniele e mi invitò ad entrare aveva solo i boxer e devo dire che aveva davvero un bel fisico, mi disse che la madre era in bagno a prepararsi per uscire e che potevo lasciare la roba a lui, poi feci per andarmi ma quando stavo per uscire Daniele si precipitò verso di me schiacciandomi contro la porta, si strusciava e mi sussurrava nell'orecchio cose sconce, mi aveva abbassato il pigiama e mi toccava il buchino con le dita poi mi spinse nella sua camera mi buttò sul letto e mi iniziò a scopare con forza e io gemevo, poco dopo si aprì la porta, era la signora Maria, mi prese il panico ma lei senza battere ciglio disse al figlio che usciva raccomandandosi di ripulire quando avevamo finito, sapevo che era una donna con una mentalità aperta ma non pensavo così, poi mi salutò e uscì, Daniele riprese a sbattermi ancora con più forza mi diceva che ero una troia e quelle come me dovevano essere usate poi lanciò un urlo e scaricò il suo carico dentro di me.
    Ero sconvolto da quello che era successo ed eccitato allo stesso tempo, avevo paura che la Maria dicesse qualcosa a mia madre ma fortunatamente non fu così, le cose erano tranquille la solita vita intervallata dai miei incontri con Daniele che quando aveva voglia, cioè tutti i giorni, mi invitava da lui e andavamo nella sua stanza, ormai ero il suo svuotapalle, così mi chiamava lui la sua troia personale, un giorno dovevamo andare dai nonni ma io non avevo voglia allora la signora Maria disse a mia madre che se voleva potevano lasciarmi a dormire a casa sua tanto per lei non era un disturbo, il marito era sempre fuori per lavoro, così mi lasciarono in consegna e partirono, il pomeriggio la Maria mi fece il bagno, avevo un pò di vergogna ma la lasciai fare, mi fece anche un clistere poi mi portò in camera sua e mi fece mettere un perizoma poi un vestitino corto da donna, mi truccò gli occhi e mi mise il rossetto, voleva che quella sera fossi carina, dopo un pò saranno state le 18 arrivò Daniele insieme a 4 ragazzi del gruppo, si avvicinò a me e mi disse che sembravo proprio una troia e che dovevo fare la carina con i suoi amici che vedendomi così conciata non persero tempo iniziando a palparmi e spogliarmi poi a turno mi scoparono, mi sentivo indolenzito e con il culo slabbrato, la signora Maria mi aiutò a sistemarmi e mi mise una crema sul buchetto che ormai era diventata una voragine, poi mi disse che la cena era pronta, mangiai poco mi sentivo pieno, forse per la sborra che mi ero bevuto, poi stanco morto andai a letto, sul tardi Daniele mi svegliò dicendomi che ero stata brava e che quella notte mi avrebbe fatto un regalo, non capivo poi vidi che non era solo, c'era un ragazzo di colore con lui Abdul, era nudo e aveva un cazzo enorme, Daniele mi disse che Abdul mi avrebbe sfondato a dovere, avevo paura avevo un cazzo di 25 cm e molto largo mi avrebbe sventrato, mi divincolavo ma Daniele mi teneva fermo mentre Abdul si stese su di me e nonostante le mie suppliche mi entrò dentro con forza, un dolore atroce, Daniele temendo che gridassi mi aveva tappato la bocca infilandoci il cazzo, Fortunatamente Abdul poi fu molto delicato capendo la situazione, la cosa iniziava a piacermi essere preso da 2 ragazzi contemporaneamente mi eccitava molto, aveva ragione Daniele ero veramente una piccola troietta.
    Da quella sera non sono più stato dai vicini, poi fortunatamente si sino trasferiti, a distanza di tempo ho saputo che la signora Maria era stata arrestata perchè gestiva insieme al figlio una casa di appuntamenti e ho realizzato che probabilmente quella sera si erano fatti pagare dai ragazzi, con Abdul abbiamo continuato a vederci per un pò non potevo farmi scappare un cazzo come il suo......
  5. .

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    .... Filippo aveva appoggiato il suo cazzo sulle mie labbra, provai a dire qualcosa ma come aprii la bocca me lo mise dentro e iniziò a scopare la mia bocca, ogni tanto affondava di più e provavo un senso di soffocamento dopo alcuni minuti finalmente venne, affondando il cazzo fino in gola, costringendomi ad ingoiare tutto, intanto era arrivato anche Daniele e ci guardava incuriosito, si stava masturbando e come Filippo si allontanò da me si avvicinò reclamando la sua parte ma io corsi in bagno a lavarmi mi sentivo sporco, ero appena entrato in doccia quando si aprì la porta erano Daniele e Filippo, mi fecero inginocchiare e prima che potessi dire niente iniziarono a pisciarmi addosso poi mi lasciarono li andandosene vantandosi di quello che avevano fatto e deridendomi.
    Finalmente rientrarono i miei genitori e tornai alla solita vita, dopo due giorni dovevo andare in piscina ed ero un pò preoccupato, come al solito Daniele mi venne a prendere ma non mi disse niente e dopo la piscina mi riaccompagnò a casa salutandomi, ero sollevato ma in qualche modo anche deluso, passarono i giorni la scuola era finita e anche la piscina, ero finalmente libero di fare quello che volevo senza altri impegni, una mattina mia madre uscì resto di casa per andare a lavoro e uscendo mi chiese se più tardi potevo portare della roba alla Maria così dopo colazione ancora con il pigiama bussai ai vicini, nessuno rispondeva stavo per andarmene quando si aprì la porta, era Daniele e mi invitò ad entrare aveva solo i boxer e devo dire che aveva davvero un bel fisico, mi disse che la madre era in bagno a prepararsi per uscire e che potevo lasciare la roba a lui, poi feci per andarmi ma quando stavo per uscire Daniele si precipitò verso di me schiacciandomi contro la porta, si strusciava e mi sussurrava nell'orecchio cose sconce, mi aveva abbassato il pigiama e mi toccava il buchino con le dita poi mi spinse nella sua camera mi buttò sul letto e mi iniziò a scopare con forza e io gemevo, poco dopo si aprì la porta, era la signora Maria, mi prese il panico ma lei senza battere ciglio disse al figlio che usciva raccomandandosi di ripulire quando avevamo finito, sapevo che era una donna con una mentalità aperta ma non pensavo così, poi mi salutò e uscì, Daniele riprese a sbattermi ancora con più forza mi diceva che ero una troia e quelle come me dovevano essere usate poi lanciò un urlo e scaricò il suo carico dentro di me.
    Ero sconvolto da quello che era successo ed eccitato allo stesso tempo, avevo paura che la Maria dicesse qualcosa a mia madre ma fortunatamente non fu così, le cose erano tranquille la solita vita intervallata dai miei incontri con Daniele che quando aveva voglia, cioè tutti i giorni, mi invitava da lui e andavamo nella sua stanza, ormai ero il suo svuotapalle, così mi chiamava lui la sua troia personale, un giorno dovevamo andare dai nonni ma io non avevo voglia allora la signora Maria disse a mia madre che se voleva potevano lasciarmi a dormire a casa sua tanto per lei non era un disturbo, il marito era sempre fuori per lavoro, così mi lasciarono in consegna e partirono, il pomeriggio la Maria mi fece il bagno, avevo un pò di vergogna ma la lasciai fare, mi fece anche un clistere poi mi portò in camera sua e mi fece mettere un perizoma poi un vestitino corto da donna, mi truccò gli occhi e mi mise il rossetto, voleva che quella sera fossi carina, dopo un pò saranno state le 18 arrivò Daniele insieme a 4 ragazzi del gruppo, si avvicinò a me e mi disse che sembravo proprio una troia e che dovevo fare la carina con i suoi amici che vedendomi così conciata non persero tempo iniziando a palparmi e spogliarmi poi a turno mi scoparono, mi sentivo indolenzito e con il culo slabbrato, la signora Maria mi aiutò a sistemarmi e mi mise una crema sul buchetto che ormai era diventata una voragine, poi mi disse che la cena era pronta, mangiai poco mi sentivo pieno, forse per la sborra che mi ero bevuto, poi stanco morto andai a letto, sul tardi Daniele mi svegliò dicendomi che ero stata brava e che quella notte mi avrebbe fatto un regalo, non capivo poi vidi che non era solo, c'era un ragazzo di colore con lui Abdul, era nudo e aveva un cazzo enorme, Daniele mi disse che Abdul mi avrebbe sfondato a dovere, avevo paura avevo un cazzo di 25 cm e molto largo mi avrebbe sventrato, mi divincolavo ma Daniele mi teneva fermo mentre Abdul si stese su di me e nonostante le mie suppliche mi entrò dentro con forza, un dolore atroce, Daniele temendo che gridassi mi aveva tappato la bocca infilandoci il cazzo, Fortunatamente Abdul poi fu molto delicato capendo la situazione, la cosa iniziava a piacermi essere preso da 2 ragazzi contemporaneamente mi eccitava molto, aveva ragione Daniele ero veramente una piccola troietta.
    Da quella sera non sono più stato dai vicini, poi fortunatamente si sino trasferiti, a distanza di tempo ho saputo che la signora Maria era stata arrestata perchè gestiva insieme al figlio una casa di appuntamenti e ho realizzato che probabilmente quella sera si erano fatti pagare dai ragazzi, con Abdul abbiamo continuato a vederci per un pò non potevo farmi scappare un cazzo come il suo......
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    Ciao, sono Claudio dopo le mie esperienze al campeggio non era più successo niente, la mia vita andava avanti tranquillamente, una nuova scuola e nuovi amici, passarono velocemente i mesi tra scuola e corsi di nuoto, era passato un altro anno avevo 14 anni anche se ne dimostravo decisamente meno, la scuola era quasi finita e avevo tanto tempo libero per me, frequentavo ancora la piscina visto che i miei genitori ex atleti credevano molto nello sport come una attività che avrebbe formato il mio fisico e il mio carattere, io non ero molto entusiasta della cosa ma non potevo fare come volevo quindi accettavo le loro imposizioni, visto che mio fratello si era trasferito in Inghilterra per studio, spesso mi accompagnava il figlio dei nostri vicini, Daniele un 17 enne non molto raccomandabile secondo me, ma essendo il figlio della Maria la migliore amica di mia madre lei lo riteneva affidabile.
    Daniele era il classico teppistello che non perdeva occasione di infastidire le matricole della scuola, era quasi un metro e ottanta e con un fisico delineato dalla palestra e dal calcio, che si prendeva cura di me perché la madre lo assillava e anche perché i miei ogni tanto gli davano qualche soldo per il disturbo, quindi mi tollerava anche se spesso mi diceva che ero solo un peso per lui, un giorno i miei genitori decisero di prendersi una settimana di vacanza e visto che ancora avevo la scuola mi avrebbero lasciato dai genitori di Daniele che era tutt'altro che felice di dividere la sua stanza con un moccioso, così mi considerava.
    Arrivò il giorno della partenza e i miei dopo le varie raccomandazioni si diressero verso l'aeroporto, avrei voluto andare con loro ma non sentirono ragioni, presi la mia roba e mi trasferii a casa della signora Maria, iniziarono subito primi problemi, Daniele il pomeriggio usciva e sua madre gli disse di portarmi con lui altrimenti non lo avrebbe fatto uscire, mi sentivo fuori posto avrei voluto starmene a casa ma Maria non sentì ragioni, Daniele era su tutte le furie doveva accudire a un moccioso, ma non avendo altre possibilità mi portò con lui, frequentava un gruppo di ragazzi da tutti ritenuti dei bulli che infastidivano tutti nel quartiere, naturalmente presero subito di mira me, mi sfottevano mi facevano dei dispetti in continuazione, non mi facevano fare vita, per tutta la settimana Daniele mi portava con se ma io mi sentivo fuori posto , ogni volta mi vedevano mi toccavano il culo a volte mi facevano vedere la forma dei loro attributi, mi dicevano che non ero un ragazzo ma assomigliavo più a una ragazzina, parlavano in continuazione di sesso, ma secondo me erano solo degli sfigati e l'ultimo giorno prima del rientro dei miei, glielo dissi visto che non c'era nemmeno una ragazza nel loro gruppo, risultato che iniziarono a inveire contro di me e contro il loro amico che mi aveva portato lì, Daniele era furioso.
    Rientrammo a casa che era già ora di cena, i suoi genitori erano partiti per andare dai parenti della Maria, Daniele faceva finta di niente anche se vedevo la rabbia in lui, dopo cena andai subito a letto dicendo ce ero stanco, lui invece uscì, rientrò piuttosto tardi e mi svegliai, non era solo, c'era anche Filippo un suo amico che tutte le volte che mi vedeva si prendeva per i fianchi e mimava una scopata sentivo odore di alcool e fumo, non mi dissero niente però vidi che si tolsero tutti i vestiti e rimasero completamente nudi, io sbirciavo cercando di non farmi vedere, Daniele aveva uno strano sorrisetto sulle labbra, poi si rivolse a me e mi disse che il pomeriggio se non ci fosse stato lui i suoi amici mi avrebbero ammazzato di botte per le cose che gli avevo detto, ero solo una ragazzina viziata e che ora lo dovevo ringraziare e dovevo fare la carina con lui e il suo amico, io non capivo a cosa si riferiva, si avvicinò e prima che potessi dire qualcosa si tolse le mutande e si mise a cavalcioni sul mio petto, avevo il suo cazzo davanti alla faccia era molto grosso e pieno di vene, puzzava di piscio cercai di respingerlo ma era troppo forte per me, disse di fare la brava che tanto avrebbero fatto quello che volevano quindi mi conveniva collaborare, mi avrebbero fatto divertire ma io non volevo perché sapevo che poi m avrebbero sputtanato in giro, quindi anche se eccitato dalla cose continuavo a respingerlo anche se ne profondo speravo che non desistessero.
    Dovevo tenere la parte, non dovevo far vedere che mi piaceva, ma Filippo che era più sveglio si accorse che avevo il pisello in tiro e subito iniziò a dirmi che ero un ricchione succhia cazzi e sapeva lui come trattarmi, mi fecero girare mi tolsero i pigiama e senza complimenti Daniele entrò in me, fu una sensazione bellissima, ci sapeva davvero fare, mi scopò per pochi minuti poi ansimando si scaricò nel mio intestino, poi lasciò il posto a Filippo che era più rude e deciso negli affondi, andò avanti per dieci minuti poi si accasciò su di me rimanendo con il suo cazzo piantato dentro, l'alcool e chissà quale altre cose avevano fatto il loro effetto, erano letteralmente crollati, riuscii a liberarmi e andai a farmi la doccia, la mattina mi svegliai con uno strano sapore in bocca, avevo il cazzo di Filippo sulle labbra .... ma questa è un altra storia
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    ... non riuscii a dormire tutta la notte poi alle 10 andai all'appuntamento, ma non trovai nessuno, seppi più tardi che il ragazzo con la famiglia erano dovuti partire improvvisamente, mi sentii sollevato ma allo stesso tempo deluso, avrei voluto sapere cosa voleva da me, passo un giorno e Raffaele era andato via per una settimana e Artemio per i fatti suoi, la mattina dopo Artemio mi chiese di andare al mare, passammo tutta la mattina in spiaggia poi dopo pranzo visto che i suoi erano andati via mi disse di andare da lui, parlammo un pò poi senza giri di parole mi disse che voleva fare sesso ma che le ragazze non ci stavano, era ancora vergine e dovevo aiutarlo, io non capivo cosa c'entravo io se le ragazze non ci andavano non ne conoscevo nessuna disponibile, ma Artemio aveva le idee chiare su cosa voleva, io dovevo essere la "donna" con cui perdere la verginità, non mi dette il tempo nemmeno di dire niente che già aveva tirato fuori il pisello e me lo aveva messo in bocca, io assistevo passivamente, lui mi usava, ogni tanto lo toglieva e per sottomettermi a lui si avvicinava con la faccia e mi sputava in bocca, ormai ero nelle sue mani, mi disse che quando avremo avuto l'occasione giusta mi avrebbe fatto sentire chi era il maschio, passai il pomeriggio a succhiare e bere da lui.
    Ci trovammo la sera come al solito e ormai ero nelle sue mani, mi disse che la sera dopo era solo in roulotte e che appena i miei fossero andati a dormire dovevo andare da lui, aveva voglia, passammo la giornata al mare poi la sera come al solito mi preparai per la notte, aspettai un pò e andai da Artemio, già mi aspettava era già nudo e bello in tiro, mi disse di stare calmo che mi avrebbe fatta divertire, si rivolgeva a me al femminile, mi faceva sentire apprezzata, mi faceva i complimenti dicendomi che ero brava a succhiare ma che voleva una prova oltre l'amicizia, voleva che fossi la sua ragazza quella sera, voleva che lo aiutassi a sverginarsi, io avevo paura non lo avevo mai fatto e non volevo, mi disse che sarebbe stato meglio che collaboravo altrimenti lo avrebbe fatto ugualmente con la forza, mi fece alzare e mi baciò sulla bocca mi diceva che ero la sua ragazza e
    che dovevo stare tranquilla, mi avrebbe fatto diventare donna, mi fece stendere a pancia in giù poi prese una crema e me la mise sul buchino, iniziò a entrare con un dito, poi due continuò per diversi minuti fino a mettere anche il quarto, mi stavo rilassando e quel suo servizio mi stava piacendo, poi si staccò da me mi fece mettere un cuscino sotto al bacino e si appoggiò a me, lentamente spingeva e lentamente mi allargavo, poi appena entrata la cappella spinse e entrò tutto in me, faceva un pò male ma mi piaceva, iniziò a scoparmi sempre più forte, non durò molto venne copiosamente e si accasciò su di me, soddisfatto per non essere più vergine, restammo ancora un pò poi mi pulii e andai in bagno a pulirmi.
    Arrivato in bagno mi lavai alla meglio, stavo per uscire quando qualcuno mi chiamò, era il ragazzo svizzero, mi disse che sperava di trovarmi perchè il giorno dopo partiva, gli dissi che era tardi e che dovevo rientrare, non sentì ragioni, mi prese per un braccio e mi portò in un bungalow vuoto, mi abbassò i pantaloni e si abbassò davanti a me prendendomi il pisello in bocca, venni quasi subito nella sua bocca, poi mi disse che mi voleva, ma non potevo aveva un pisello davvero grande e poi mi faceva male il culo per prima, ma non sentì ragioni mi buttò su un materasso mi salì sopra sputò sulla sua mano e con o sputo bagno il mio buchetto, poi appoggiò la punta e entrò con un solo colpo, un male atroce, mi disse di stare zitto che era meglio per me, mi scopò per un venti minuti poi venne dentro le mie viscere, mi fece alzare si mise davanti a me a pecorina e volle che lo penetrassi, così feci, anche io quella sera avevo perso la mia verginità, poi mi baciò e tornai in roulotte.
    La mattina ero assonnato e avevo il culo in fiamme, camminavo a gambe larghe, per tutta la durata del campeggio sono stato la ragazza di Artemio e poi di Raffaele che al suo ritorno a voluto la sua parte, a volte lo abbiamo fatto anche in tre, loro attivi e io la ragazza che li doveva accontentare, ho passato un estate indimenticabile, ma il ricordo più bello è il ragazzo svizzero di cui non conosco nemmeno il nome, che mi ha usata come una donna ma poi mi ha fatto sentire uomo dandomi il suo culo, sono passati degli anni ma lui rimarrà per sempre l'amore della mia vita. Spero vi sia piaciuto.
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    .... era passato un anno dai giochi con mio fratello, la mia vita continuava tranquillamente un nuovo anno di scuola era passato e finalmente la scuola era finita, avevo ormai 13 anni e quell'estate visto che i miei avevano le ferie solo in agosto l'avrei passata in campeggio in una località vicina dove i miei zii avevano messo una roulotte per l'intera stagione, eravamo io mia nonna e 2 miei cugini, Lucia di 3 anni più grande di me e Stefano di 6 anni più piccolo, il campeggio non era molto grande e ben presto feci amicizia con 2 ragazzi più grandi di me, Raffaele un 15enne romano e Artemio figlio di amici dei miei zii un 16enne di Pistoia.
    Spesso quando non andavo al mare con mia nonna e i cugini, organizzavamo qualcosa con Raffaele e Artemio, o meglio loro organizzavano e io mi aggregavo essendo il più piccolo, a volte giocavamo a pallone a volte andavamo a pescare, eravamo inseparabili, loro parlavano sempre di ragazze io invece ero ancora un bimbo molto immaturo e ancora molto ingenuo, un giorno ci trovammo io e Raffaele da soli, non sapendo cosa fare decidemmo di andare in perlustrazione nella pineta, parlavamo tranquillamente poi i discorsi finirono sul sesso, Raffaele mi chiedeva se mi facevo le seghe, io onestamente non sapevo di cosa stesse parlando, allora vedendo che non capivo Raffaele mise la mano dentro i pantaloncini e iniziò a mimare una sega per spiegarmi di cosa stava parlando, allora per non fare la figura del bambino che non sa niente gli dissi che sapevo come si faceva e ingenuamente come se fosse una cosa normale gli dissi che l'avevo fatta a mio fratello.
    Passarono alcuni secondi di silenzio poi Raffaele con una espressione strana mi disse che forse era meglio rientrare in campeggio, appena rientrati andammo alla sua roulotte e entrammo dentro, iniziammo a parlare ma inevitabilmente i suoi discorsi cadevano sempre sulle seghe, se mi era piaciuto farla a mio fratello, se avevamo fatto anche altro, ma per vergogna gli dissi che ci eravamo limitati a quello, intanto Raffaele continuava a toccarsi, poi senza tanti problemi si abbassò i pantaloncini mettendo in mostra un pisello niente male per la sua età, mi disse che eravamo amici e tra amici queste cose sono normali e mi chiese di fargli vedere cosa avevo fatto con mio fratello, io mi avvicinai e iniziai una lenta sega come mi aveva insegnato mio fratello poi vedendo che Raffaele gradiva e mi incitava dicendomi che ero un vero amico e che ero bravissimo, mi abbassai e glielo presi in bocca iniziando a succhiarlo per un pò, quando mi rialzai Raffaele aveva una strana luce negli occhi, si alzo, mi fece mettere in ginocchio davanti a lui e mi spinse il suo pisello fino in gola, mi teneva ferma la testa e noncurante dei miei conati per i suoi affondi usò la mia bocca fin quando non lo sentii irrigidirsi e scaricò il suo liquido dentro di me e io come mi aveva insegnato Roberto mandai giù tutto.
    Raffaele mi fece un sacco di complimenti dicendomi che ero stato un vero amico, e io ero contento del suo apprezzamento, la sera dopo cena di ritrovammo e dopo poco ci raggiunse anche Artemio, giocammo un pò poi Raffaele e Artemio si misero in disparte a parlare e ogni tanto vedevo che guardavano verso di me e ridevano, poi la serata continuò tranquillamente, erano quasi le 23 e tutti e tre dovevamo rientrare nelle rispettive roulotte, a prima di separarci Artemio che era il più grande e quindi il capo mi disse che quella sera appena i nostri si fossero addormentati, con la scusa di essere andati in bagno se ci scoprivano, ci dovevamo trovare per fare un raid notturno, appuntamento all'una davanti ai bagni.
    Rientrai in roulotte e mi preparai per la notte, fortunatamente io dormivo in veranda quindi potevo uscire senza rischiare di svegliare qualcuno, non chiusi occhi per paura poi di non svegliarmi in tempo, poi finalmente arrivò l'ora e mi avviai ai bagni, vidi Artemio e mi avvicinai, era solo e mi disse che aveva detto solo a me di venire, iniziò a parlare facendo discorsi sull'amicizia, intanto camminavamo e arrivammo in un posto isolato dove c'era il depuratore, a un certo punto iniziò a accusarmi dicendomi che non ero suo amico, io provavo a spiegare che si sbagliava, per me era un amico e in più era il capo del nostro gruppo, io ci rimasi male e gli dissi che per dimostrarglielo avrei fatto tutto quello che voleva, allora si calmò e mi disse che se davvero ero suo amico come dicevo dovevo far godere anche lui come avevo fatto con Raffaele, non aspettò una mia risposta visto il poco tempo a disposizione, spinse con forza sulle mie spalle e mi fece inginocchiare davanti a lui, mi ritrovai già il suo pisello sfoderato che senza tanti complimenti mise nella mia bocca, mi scopò la bocca con forza poi mi disse di leccargli le palle, mentre si segava, poi senza preavviso venne abbondantemente sulla mia faccia e sui miei capelli, ero pieno del suo sperma, non potevo rientrare così, allora mi disse di andare alle docce che lui andava a prendere sapone e asciugamano.
    Fortunatamente non c'era nessuno in giro, riuscii a entrare in doccia e poco dopo mi raggiunse Artemio che aveva ancora voglia e come prima mi fece abbassare e iniziai a succhiare e mi incitava a voce alta, poi sentimmo un rumore e per paura se ne tornò in roulotte mentre io mi lavavo, mi asciugai e feci per uscire ma mi trovai davanti un ragazzo straniero, di fece segno di stare zitto e mi disse di seguirlo, parlava poco italiano, era svizzero ed era in campeggio con i genitori, mi portò in un ripostiglio dove il custode teneva le sue cose e mi fece entrare, avevo un pò di paura, non lo conoscevo e poi era più grande, credo avesse non meno di 17 anni, mi disse di stare zitto altrimenti avrebbe raccontato a tutti quello che avevo fatto con il mio amico, mi fece sdraiare e mi mise i pisello in bocca, iniziai a succhiarlo e diventava sempre più grande continuo per un po poi schizzò abbondantemente, si alzo e mi disse che doveva rientrare e che se non volevo problemi la mattina dopo dovevo andare da lui alle 10. segue...
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    Sono passati ormai molti anni ma ricordo ancora con nostalgia quei giorni, mi chiamo claudio avevo circa 12 anni ma ne dimostravo sicuramente meno ero castano e avevo qualche chilo di troppo ma non grasso, in famiglia eravamo in quattro, mio padre e mia madre che per lavoro uscivano la mattina presto rientravano per un pranzo veloce poi tornavano al loro lavoro fino alla sera dopo le 19, io e mio fratello roberto più grande che all'epoca aveva quasi 16 anni, mi ricordo che quel pomeriggio di fine giugno eravamo andati a tagliarci i capelli, da un barbiere amico di mio padre, appena arrivati io fui il primo e vista l'età non avevo particolari esigenze sul taglio da fare e dopo pochi minuti ero pronto, mio fratello invece essendo più grande voleva un taglio alla moda e ci volle un bel pò di tempo, io mi annoiavo e non sapendo che fare mi misi a guardare delle riviste poi vidi su uno sgabello vicino una cosa che mi incuriosì, c'era una rivista porno, non ne avevo mai vista una, c'era un uomo steso su un lettino con un pisello molto grosso e una mano di un altra persona che lo afferrava, questa fù l'unica immagine che riuscì a vedere, mi vergognavo troppo per poterlo sfogliare, dopo un po' anche mio fratello aveva finito e quindi uscimmo.
    Arrivati a casa confidai a mio fratello Roberto quello che avevo visto, lui sembrava più curioso di me voleva sapere di preciso cosa stavano facendo, poi mi disse che non capiva bene e mi propose di fargli vedere, si distese sul letto e si tirò giù pantaloni e mutande mettendo in mostra il suo pisello che era barzotto e mi disse di fargli vedere cosa stesse facendo l'altra persona, allora con un pò di impaccio afferrai il suo pisello però non sapevo cosa fare, quella era l'immagine che avevo visto, niente di più, ma mio fratello molto più sveglio di me mi disse di provare a muovere la mano, mi guidava lui, e mi accorsi che il suo pisello cresceva nella mia mano e diventava sempre più duro, non avevo mai visto un adulto nudo e tanto meno in erezione ero un pò frastornato paragonandolo al mio ancora piccolo ma la sensazione di calore mi piaceva, poi tutto finì li.
    La mattina dopo i nostri genitori uscirono verso le 10 per andare a un funerale di un parente che abitava in una città a circa 150 km da noi e quindi non sarebbero rientrati prima della sera, dopo le varie raccomandazioni mia madre disse a mio fratello mi farmi fare il bagno che poi la sera andavamo a cena dagli zii, poco dopo eravamo soli eravamo ancora a letto e iniziammo a giocare, io ero il paziente e Roberto il medico, mi fece spogliare e mi fece la visita poi mi disse che mi dovevo misurare la febbre, si abbassò le mutande e aveva il pisello duro, mi fece aprire la bocca e me lo mise in bocca, quello era il termometro e io dovevo tenerlo in bocca per vedere se tutto andava bene, lo spingeva e ritraeva in continuazione poi me lo tolse e lo vidi correre in bagno, io intanto mi alzai per fare colazione dopo poco mio fratello mi raggiunse e mi disse che prima di pranzo dovevo fare il bagno, così mi preparai riempiendo la vasca da bagno mi spogliai ed entrai dentro l'acqua.
    Passarono pochi minuti e arrivò Roberto dicendo che per fare prima sarebbe entrato anche lui a lavarsi, tanto la vasca era grande e c'entravamo comodamente in due, si spogliò rapidamente e si posizionò alle mie spalle, mi lavava la schiena e oggi tanto con la scusa di lavarmi meglio mi attirava a se e sentivo il suo pisello premermi sulla schiena, mai io ero piuttosto ingenuo non ero ancora malizioso e non ci facevo caso, poi mi chiese se lo aiutavo a lavarsi, si alzò davanti a me e iniziai a insaponarlo, il suo pisello era durissimo e vedevo mio fratello strano,agitato e non capivo il motivo poi si avvicinò mi prese la testa fra le mani e mi disse di aprire la bocca che mi avrebbe fatto assaggiare qualcosa di buono, io lo assecondai e lui senza indugiare mi mire il pisello in bocca, andava avanti e indietro a volte mi sembrava di soffocare poi mi disse di prepararmi che mi avrebbe dato da bere il suo latte, pochi istanti dopo mi trovai a bocca piena di un liquido che mio fratello mi disse di ingoiare che mi avrebbe fatto bene, avevo fatto il mio primo pompino con ingoio e nemmeno lo sapevo.
    Nei giorni successivi Roberto non perdeva occasione per mettermi il pisello in bocca e io da bravo fratello lo lasciavo fare, di solito il pomeriggio usciva con i suoi amici e mi lasciava solo a casa, ma da quando avevamo iniziato con questo nuovo gioco rimaneva a farmi compagnia e quindi ero contento, passarono un paio di settimane e i nostri genitori dovevano andare alla casa in montagna per fare dei lavori, quindi la mattina sul presto, le sei, partirono lasciandoci dormire, fuori c'era il temporale con lampi e tuoni, mio fratello mi disse di alzarmi e di andare nel lettone dei nostri genitori, lo raggiunsi e si mise dietro di me stringendomi forte, sapendo che io avevo paura dei tuoni, mi accarezzava e mi rilassai addormentandomi quasi subito.
    Passò circa un ora quando mi risvegliai,avevo una strana sensazione, avevo freddo e non capivo cosa mi stava succedendo, sentivo come qualcosa di bagnato sul mo culetto, non capivo cosa era girai la testa e mio fratello era sotto le coperte, sbirciai un pò e vidi che la sua testa era appoggiata al mio culetto, non mi piaceva questa cosa era strana la sensazione allora feci per allontanarmi,ma Roberto mi teneva fermo, cercai di liberarmi dalla sua presa ma era più forte di me, gli dissi che mi volevo alzare ma per risposta mi disse che mi sarei alzato solo dopo, prima voleva divertirsi un pò, io non capivo come voleva divertirsi, lo capii poco dopo, mi girò pancia sotto e mi si appoggiò sopra di me lo sentivo ansimare, poi qualcosa di duro iniziò a premere sul mio buchetto, mi faceva male allora Roberto accorgendosene mi disse di rilassarmi che sarebbe piaciuto anche a me, così feci ma il dolore aumentava, allora non insistette più di tanto, si strusciò sul buchetto fino quando non venne sulla mia schiena, ci furono altre occasioni ma non andammo mai oltre, poi lui si fidanzò con una ragazza e tutto finì. Diventai geloso, mi mancava mio fratello e i nostri giochi ma ormai lui aveva altri interessi, così continuai la mia vita tranquillamente fino all'estate successiva... segue.
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