Posts written by .Every.

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    Solita sera, solito umore, solito vuoto al centro esatto del petto. Non passava giorno ormai in cui Every Westwood si domandasse cosa avesse fatto di male in una vita passata per meritarsi tutto il male, tutto il dolore che provava. Era stata fedele a suo marito per oltre 10 anni nonostante lui girasse il Mondo e si infilasse sotto le lenzuola di ogni essere vivente, amava la sua famiglia, aveva accettato anche i momenti bui, aveva perdonato, aveva amato Nik con i suoi pregi ed i suoi difetti, aveva accolto in casa suo figlio... pensava di essere sempre stata una brava madre, una brava moglie, una brava sorella.. faceva beneficienza, andava in Chiesa la domenica e non aveva mai dato un insufficienza a nessuno dei suoi studenti. Perché doveva essere punita in quel modo? Era questa la domanda che la torturava in quel momento, mentre camminava, scarpe rigorosamente in mano perché troppo alte e doloranti, decisamente alticcia. Sì, la diligente ed impeccabile Every Westwood era tornata ad avere 17 anni, a quando si crede di poter trovare la risposta a tutti i dilemmi esistenziali della vita nell'alcool, e stupidamente, alla soglia dei 50 anni lei ci aveva creduto come allora, a tal punto da convincersi che quel vuoto che sentiva divorarle l’anima potesse essere colmato solo con tanto, tantissimo Pinot Grigio. Si sentiva a pezzi, terrorizzata all'idea di tornare in una casa ormai troppo silenziosa, buia, vuota. C'era solamente un posto in cui voleva recarsi in quel momento, l'unico posto che sentiva sicuro. Recuperò dalla borsa le chiavi della villetta costruita in mezzo al nulla, con quelle grandi finestre che affacciavano sull'Oceano che le aveva dato così tanto sollievo in uno dei momenti più bui della sua vita, dopo che era stata liberata, e da quel momento era diventato il suo porto sicuro, il suo e di Castiel che spesso vi si rifugiava. Armeggiò qualche minuto con la serratura prima di realizzare che aveva sbagliato, che quelle chiavi non avrebbero aperto niente se non la cantina del negozio a Diagon Alley, le chiavi della villa erano rimaste, assieme alla bacchetta, sul tavolo della cucina di casa sua. Le sembrava di aver sentito un rumore provenire dall'interno, di aver visto una fioca luce accendersi in chissà quale stanza, ma non poteva permettersi di fare troppo rumore, se davvero ci fosse stato Castiel non poteva rischiare di farlo scoprire, diede così solo qualche piccolo colpo con le nocche della mano destra. E attese così la dolce Westwood, per qualche istante con il pugno sollevato a mezz’aria, prima di lasciarsi scivolare, sconsolata, per terra, seduta sul gradino freddo di quella casa e la schiena appoggiata alla porta. Forse non le avrebbe aperto, forse era quello il suo destino, ritrovarsi a fare cose completamente stupide e pagarne poi le conseguenze, ritrovarsi sola, avvolta dal freddo e dal buio di una solita, banale notte londinese, con un vuoto dentro incolmabile, con la consapevolezza di aver nuovamente sbagliato tutto.



    Edited by .Every. - 1/10/2022, 22:30
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    CITAZIONE (;take control @ 21/4/2022, 13:03) 
    Wj4eYsBTgfodX3
    con il bianco e nero sono una frana, però ho fatto del mio meglio ç_ç

    No mi piace 😍😍😍 solo se si può...riesci a togliere la piccola immagine nel blend?
    Altrimenti tranquilla, ti chiedo solo se mi scrivi "Morgan" sull'avatar perché sono pirla e me ne sono dimenticata in richiesta
    Grazie 😍😍😍
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    Wyldflower, Davis e Finnick <--- Avete trovato gran parte delle piante che vi è stato richiesto di trovare. peccato che abbiate scelto metodi abbastanza discutibili per segnalarli. La scelta di Ralph non è errata, il leprecauno vi avrebbe trascinati in una trappola, ma ancora una volta avete sbagliato i modi e prendere a calci una creatura non è mai una scelta saggia. Per vostra fortuna la professoressa Westwood non vede come le arriva addosso il povero leprecauno e questo vi impedisce di perdere punti.

    Hollingsworth, Everett-Millais e Morgan <--- siete la squadra che ha trovato più piante e quelli che sono riusciti nel modo più corretti a segnalarli. Le azioni di Marsilda portano alla salvezza di Christian e Dexter. Brava, sei riuscita a portare alla vittoria la tua squadra. Christian, purtroppo la tua reazione invece fa perdere punti alla tua casata, Every è costretta ad intervenire dividendovi.

    Lancaster e Villanueva <---avete perso entrambi, la professoressa è costretta a venirvi a cercare prima di porre fine alla lezione.



    VOTAZIONI

    étoile 20 punti per la lezione + 35 punti per la casata in quanto le piante trovate non sono state tutte e sei.
    Ðex 20 punti per la lezione + 35 punti per la casata in quanto le piante trovate non sono state tutte e sei.
    ChristianMorgan 20 punti per la lezione + 35 punti per la casata in quanto le piante trovate non sono state tutte e sei MA - 10 punti per la fiaschetta portata a lezione e la violenza verso il compagno. Alla prossima lezione dovrai portare un saggio da 50 pagine sui fertilizzanti.

    alexander lancaster (il player penso abbia cancellato il pg) 5 punti per la lezione
    Lighthouse; 5 punti per la lezione

    freaky friday 20 punti per la lezione
    -Ralph 20 punti per la lezione
    echò 20 punti per la lezione
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    Every lasciò che tutti gli studenti prendessero le proprie cose e si dividessero in piccoli gruppi da due e tre persone per poi far loro strada all'interno del bosco incantato. Il loro compito era meno facile di quello che poteva sembrare all'apparenza, entrambe le piante che i ragazzi avrebbero dovuto trovare al fine di far guadagnare punti alla propria casata erano ben nascoste, solo la Professoressa sapeva la loro esatta ubicazione e per tale motivo era capace di intervenire rapidamente al minimo pericolo. Non avrebbe mai permesso, così come spiegato precedentemente alla giovane Corvonero, che qualcuno si facesse del male nonostante volesse spronarli tutti quanti a mettere in moto l'ingegno sia nel trovarli che nel doverli, in caso, affrontare. Li seguiva con lo sguardo e fu tentata, per ben due volte, di accelerare il passo e correre in soccorso di ben due gruppi, ma sapeva che avrebbero saputo cavarsela perfettamente, era anche quello oggetto di valutazione e lei non poteva lasciarsi trasportare da quell'istinto materno che la contraddistingueva e tenerli tutti quanti sotto la propria ala protettrice. Quello che più di tutto la preoccupava era l'assenza del biondo serpeverde e della grifondoro che si erano allontanati in solitaria.

    Lancaster e Villanueva <--- vi siete persi entrambi. Il bosco ha centinaia di viottoli naturali, tutti molto simili fra loro. Decidete se essere in squadra assieme oppure continuare in solitaria e trovare il modo di ritrovare la giusta via

    Wyldflower, Davis e Finnick <--- siete liberi dalle morse del Tranello del Diavolo grazie al Lumos che fa ritirare i tentacoli della pianta e alla prontezza della Signorina Davis. Ora cercate il Frullobulbo ma prestate bene attenzione perchè è nascosto. Vi appare davanti un Leprecauno che, in cambio di qualche moneta è disposto a portarvi dove si trovano le piante che cercate. Vi fidate?

    Hollingsworth, Everett-Millais e Morgan <--- Marsilda hai ragione, ambienti bui ed umidi sono il luogo ideale per la crescita del Tranello del Diavolo, ed è proprio in sua prossimità che vi trovate... uno dei suoi rami si avvolge attorno alla caviglia di Dexter trascinandolo con se. Dexter stai attento perchè più ti agiti e più la pianta si stringe attorno a te... il tuo incantesimo involontario colpisce Christian (così impari a portare fiaschette alla mia lezione u.u ) che, perdendo i sensi, cade e finisce dritto fra le grinfie di un secondo Tranello del Diavolo. Marsilda, chi deciderai di aiutare?



    scusate l'incredibile ritardo...
    Prossimo post il 10 febbraio <3
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    Ogni volta che entrava in una nuova aula Every scrutava ogni studente, cercava sui loro volti anche una sola espressione che potesse confermarle quello che temeva più di ogni altra cosa negli ultimi anni, temeva che, quando si presentava, qualcuno potesse soffermarsi sul suo cognome, su quel cognome così importante. Un tempo era tutto più semplice, era più semplice quando lo si associava a suo padre, il Professor Theodore Westwood, quando era legato alla fama di sua sorella Vernita fra gli studenti figli di Salazar ma adesso... adesso era un cognome macchiato, sporco del sangue versato da suo fratello, da quel fratello che lei stessa aveva nascosto. Quel giorno però nessuno sembrava aver colto il collegamento fra lei ed il mangiamorte, almeno non all'apparenza, e questo le fece tirare un piccolo sospiro di sollievo. Si ritrovò spiazzata con la mano destra intrappolata fra quella di uno studente più audace del previsto che le rivolse un baciamani da manuale.
    "La prossima volta basta un buongiorno Mr. Morgan" rise e scosse leggermente la testa divertita anche dalla battuta del giovane Grifondoro. Lei era così, totalmente incapace di arrabbiarsi, di rimproverare gli studenti solo per un linguaggio più colorito di quanto consentito dalla società. Come aveva sperato non tardarono ad arrivare le prime risposte e, per fortuna, anche le prime domande, e non furono poche, anzi, le mani si alzavano ed uno dopo l'altro tutti gli studenti snocciolavano interessanti quesiti. Sorrise, uno di quei suoi caldi e leggeri sorrisi, agli studenti, cercando di annotarsi mentalmente i nomi ed associarli ai loro volti per le lezioni successive, prima di rispondere ad ognuno di loro con studiata attenzione
    "Domanda interessante Mr. Wyldflower, si dice che alcune piante possano nascere e crescere solo in luoghi il cui terreno è denso di magia, ci sono infatti specie diverse in ogni zona del Mondo Magico, specie che non troverete in nessun altro territorio, ciò che troverete nel bosco che circonda il nostro Castello non è detto che lo troverete attorno all'accademia di Durmstrang ad esempio. Piante meno 'speciali', per così dire, le potete però coltivare anche a casa vostra, basta concimare il terreno con elementi magici, possono essere erbe, bacche, pozioni o pietre o, banalmente, gli escrementi di alcune creature magiche. Chi sa dirmi gli escrementi di quale creatura aiutano le piante a crescere molto in fretta e a diventare estremamente robuste?" chiese Every, dopo aver risposto al quesito interessante del giovane figlio di Godric. Il suo sguardo poi cambiò direzione rivolgendosi alla bella ragazza che temeva che quella lezione potesse trasformarsi in qualcosa di molto pericoloso. Le sorrise Every cercando di rassicurarla il più possibile.
    "Non si preoccupi Miss Everett-Millais, nessuno verrà messo in pericolo e chiunque si azzardi anche solo a pensare a scherzi simili non solo toglierà 100 punti alla propria casata ma dovrà portare un saggio di 50 pagine sui fertilizzanti naturali" quello che i ragazzi non sapevano è che i Tranelli del Diavolo presenti in quel bosco erano stati incantati affinché nessuno ci lasciasse le penne ed in modo che emettessero un suono qualora qualcuno fosse stato in pericolo.
    "Avete tutti risposto correttamente. Il frullobulbo ed il tranello del diavolo sono due piante che, esteticamente sono praticamente identiche, sono infatti composte entrambe da una massa di viticci e rampicanti morbidi ed elastici che possiedono il senso del tatto. Il frullobulbo è però totalmente innocuo e, come anticipato da Mr. Hollingsworth, per tale motivo viene spesso utilizzato da maghi e streghe come pianta ornamentale da tenere in casa o in giardino. Al contrario il Tranello del Diavolo utilizza i suoi rami per intrappolare chiunque la tocchi, legandone braccia e gambe fino a soffocare la povera vittima, più si prova a resistere alla sua morsa, a lottare, più velocemente e più strettamente essa la lega, bisogna quindi mantenere la calma e rilassarsi, solo così allenterà la presa'' come se fosse facile riuscire a mantenere la calma in situazioni così pericolose, conosceva Every maghi adulti che, nonostante fossero maghi esperti, perdevano totalmente il controllo in situazioni di grande stress e, di fronte al pericolo, tornavano ad essere studenti dei primi anni. Cercava di spiegarsi nel modo più chiaro e conciso che conosceva, anche perchè quando iniziava a parlare di qualcosa che amava davvero era capace di non fermarsi per ore.
    "Come giustamente detto da Miss Villanueva e Mr. Finnick il Tranello del Diavolo preferisci luoghi bui e umidi ed ha un punto debole, la luce. La luce lo fa ritirare. Quale metodo o incantesimo utilizzereste voi se foste intrappolati?" chiese Every mentre camminava tranquillamente in quel bellissimo bosco godendosi il tepore del Sole che accarezzava loro la pelle. Era giunto però il momento di passare un po' alla pratica, non voleva annoiarli dilungandosi in ulteriori spiegazioni.
    "In questo bosco troverete due tranelli del diavolo e tre frullobulbo. Vi chiedo di dividervi in squadre da due o tre, non per forza della stessa casata, ed individuarli. La prima squadra che trova tutte e cinque le piante farà guadagnare 50 punti alla propria casata. Buon divertimento"



    PROSSIMO POST IL 30 GENNAIO <3
    siete liberi di inventarvi quel che preferite, se necessario Every è pronta ad intervenire. divertitevi :panda:
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    Anno nuovo. Vita nuova. Forse. Queste almeno erano le speranze della dolce Westwood mentre, con piccoli colpi di bacchetta, apportava le ultime modifiche alla serra n. 4. Esattamente sette anni prima aveva varcato la stessa porta per svolgere la sua prima lezione, seppur come supplente della Lacroix, ma era stato molti, moltissimi anni prima, quando ancora indossava la propria mantellina svolazzante dai colori della casata di Tosca, il momento esatto in cui, fra quelle pareti di vetro, aveva capito che quello era il suo mondo, anni in cui la che avrebbe voluto averci a che fare per sempre. Per quella sua prima lezione del 2022 attendeva gli studenti del primo e secondo anno, a cui aveva dato appuntamento per il primo pomeriggio. Every era felicissima di iniziare con i più piccoli fra gli studenti che percorrevano i corridoi del Castello, ma la cosa la preoccupava sempre un po', non tanto per l'argomento della lezione, ma perchè erano proprio loro i più difficili da gestire proprio per le loro menti in sviluppo. Quelli erano gli anni più importanti della propria vita, gli anni in cui avrebbero scelto che uomini e donne diventare e anche un solo Professore, o un argomento, avrebbe potuto influenzarli per sempre. Sapeva di dover essere in grado di essere gentile ma non troppo, severa il giusto, simpatica ma non troppo, doveva attirare la loro attenzione, doveva saper parlare, saperli coinvolgere... Doveva essere e fare tutto.
    "Buongiorno a tutti ragazzi...per chi ancora non mi conoscesse sono la Professoressa Every Westwood, e anche per quest'anno sarò la vostra docente di Erbologia" furono queste le prime parole che Every rivolse alla classe accogliendoli in una serra un po' diversa da quanto forse ricordavano. Alle sue spalle un grande telo blu notte copriva l'aula e non vi era nessun appoggio per i ragazzi che erano, almeno per quel momento, costretti ad attendere in piedi l'inizio della lezione.
    "Il mio desiderio è che, in quest'aula, vi sentiate liberi, liberi di fare domande e mettere in questione anche quello che dico io stessa. Ricordate che siamo qui per imparare e non per essere giudicati, non per fare i modo che qualcuno possa sentirsi in difetto" mentre parlava il suo dolce sguardo si posava su ognuno di quei visini che l'avrebbero accompagnata per tutto l'anno scolastico cercando di memorizzarli. Lei era fatta così, da sempre materna, da sempre disponibile, con la porta dell'ufficio sempre aperta per accoglierli.
    "Vi accolgo quindi nel magico mondo dell'erbologia..." e così dicendo, con un rapido movimento di polso, spalancò le tende che si aprirono come una porta su un immenso bosco. I ragazzi potevano percepirne i suoni, i profumi, gli odori, le foglie sfaldarsi sotto i propri piedi, l'umidità colpirli in volto.
    "Siete liberi di girare, di osservare, di toccare... ma prestate bene attenzione, perchè qualcosa si nasconde all'interno di questo bosco, qualcosa di bello e qualcosa di oscuro. Parleremo oggi infatti del Frullobulbo e del Tranello del diavolo. Che cosa sapete dirmi di queste due piante tanto simili quanto diverse fra loro?"



    benvenuti a tutti :quo:
    prossimo post il 23 gennaio
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    Non lo aveva mai visto così, non aveva mai sentito Nik così triste, così insicuro e titubante su qualcosa, lui era sempre stato il classico uomo che sapeva esattamente quello che voleva, in ogni occasione, o sapeva come ottenerlo ed era anche questo che l'aveva conquistata dal primo momento, il senso di sicurezza che le dava, la sicurezza di cui aveva bisogno nella gran confusione che era la sua vita. E leggere quell'incertezza nei suoi occhi, in quel momento, la destabilizzava... per Merlino, era sempre stato Nik quello forte, era lui quello che l'aveva sostenuta così tante volte, era lui la sua roccia. Come avrebbe fatto a sostenerlo? Non sapeva Every dove avrebbe trovato le parole giuste per appoggiarlo, per consigliarlo e convincerlo a fare la cosa giusta, le parole che non lo avrebbero infastidito maggiormente... era arrabbiato e non era mai una bella cosa quando esprimeva le sue emozioni ad alta voce, le rendeva così dannatamente vive e, per lui, difficili da gestire. Si accomodò sulle sue gambe Every e gli accarezzò dolcemente i capelli posando le labbra sulla sua fronte, come a voler far suoi i pensieri che lo tormentavano, in questo era sempre stata brava, nell'ascoltare le persone e rimanere sempre al loro fianco, in qualsiasi situazione, anche la più complicata, soprattutto quando si trattava delle persone che amava. E per Morgana, lei quell'uomo lo amava da impazzire, anche se ancora lo stava negando a se stessa e a lui. "Temo che queste domande tu debba farle a lui, tesoro... ma prima di tutto devi capire se tu vuoi o meno essere parte della sua vita." certo, non aveva mai dimostrato grande voglia di paternità o amore per i bambini, ma suo figlio era ormai un adolescente, non avrebbe dovuto vivere tutti i momenti più complicati, quelli che ti facevano domandare se fosse stata una buona idea mettere al mondo un figlio... ok, no, forse era proprio l'adolescenza quel periodo... "sono certa però che quel ragazzo merita di averti accanto... ha passato vent'anni senza una figura paterna vicino, so che non ami tuo padre o il modo in cui Bill fa il padre, ed è proprio per questo che dovresti fargli da guida, perchè anche lui diventi un brav'uomo come sei tu" forse Nik non lo avrebbe mai ammesso, lo avrebbe negato con tutto se stesso, ma era cambiato, era cambiato da quando lo aveva conosciuto e la prima cosa che aveva fatto era stato provarci con lei solo per infastidire sua sorella Cressida, e poi avevano avuto quel qualcosa di inclassificabile ed indecifrabile che li aveva portati solamente a farsi del male a vicenda, a discutere... ma ora era tutto completamente diverso fra loro proprio perchè erano cambiati, Nik era maturato, aveva raggiunto quel tipo di maturità che lo avevano reso un compagno fedele, amorevole e monogamo, uno con cui quasi conviveva e che poteva essere, sicuramente, un bravissimo padre. "Prova a pensare a quante cose potresti insegnargli, lo so che il Corvonero dentro di te ama farlo... Non ti deve chiamare papà già da domani mattina e tu puoi prenderti tutto il tempo necessario per conoscerlo, un po' come se fosse un tuo studente, solo un po' speciale.." e tutto sommato non le sembrava una cattiva idea

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    Every rimase a bordo piscina intenta a studiare le esercitazioni di ognuno di loro, ognuno dei suoi ragazzi, era pronta ad intervenire in qualsiasi momento nonostante fosse consapevole che non correvano alcun pericolo, quella creatura era abbastanza innocua essendo un cucciolo e lei, nel corso dei suoi anni di insegnamento, ci aveva già avuto a che fare.

    SCOTT: Il Kelpie è un cucciolo e la tua presenza in acqua lo spaventa. Si agita e, dopo aver afferrato il manichino per la gamba prova a trascinarlo sempre più a fondo schivando velocemente il tuo incantesimo.
    ALEX: Rimanere a bordo piscina sembra funzionare e l'incantesimo colpisce il bersaglio solo per pochi istanti però, il tono alto della tua voce lo spaventa e riesce a sfuggire allontanandosi però dalla preda per cercarti.
    SAMAEL: il testabolla funziona e ti permette di essere in acqua e muoverti con facilità. L'incantesimo è buono ma non abbastanza potente...mettici più convinzione.
    SAULE: Bel colpo! Il kelpie però aveva già afferrato gli arti del manichino, ora sono entrambi intrappolati dal tuo incantesimo
    PRIYANKA: Quella di rimanere a bordo piscina è un'ottima che ti permette di avere la giusta visuale. L'incantesimo va a buon segno ma è abbastanza potente da imbrigliare il Kelpie abbastanza a lungo?
    DHAKI e FRANKIE: l'esercitazione per voi prosegue assieme. Il Kelpie continua a trascinare sott'acqua il manichino che repentinamente cambia sembianza fra le vostre madri. Frankie, Every non ti interrompe e ti lascia aiutare Dhaki, trovate il modo di collaborare per imbrigliare definitivamente il Kelpie... Attenzione, state perdendo già molto tempo, potrebbe rivoltarsi contro di voi.
    EVERLEIGH: Come per Pryanka il colpo va a buon segno ma tutto sta al Kelpie, se hai usato la giusta potenza per incatenarlo fino a farlo svanire.
    GENNAYA: Genna non sei abbastanza veloce, il Kelpie si accorge della tua presenza e delle vibrazioni emanate della tua bacchetta. E' spaventato e ora punta dritto verso di te, sei tu il suo bersaglio ora.


    bimbi belli :quo: se riuscite vi chiedo di provare a mantenere lo stesso ordine dell'esercitazione precedente
    Prossimo Post il 29 Maggio

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    Siediti. Le aveva detto di sedersi, proprio come aveva fatto lui eppure non riusciva minimamente ad immaginarsi seduta in quel momento, voleva camminare...avanti e indietro, avanti e indietro per tutta la cucina con il calice di vino in mano, anzi...decisamente meglio la bottiglia. Poteva farsi vedere in quelle condizioni? Come un'ubriacona nervosa? No. Decisamente meglio di no. Il bicchiere però lo prese bevendone un lungo lunghissimo sorso fino a finirlo e a versarlo nuovamente. Non riusciva a sedersi, non riusciva a calmarsi, cosa che invece era molto capace di fare Nik. Ma come ci riusciva? Sì, sembrava preoccupato, teso, forse anche incazzato, ma era in grado di rimanere molto più lucido, più impostato...ecco dove sbagliava lei, si lasciava sempre travolgere come un fiume in piena dall'emotività e questa cosa doveva assolutamente finire. Posò il calice sul bancone e si avvicinò a Nik, piegandosi, senza inginocchiarsi completamente visto quanto le era difficile con la gonna, prendendo le sue mani mentre lo ascoltava attentamente. Era positivo che il ragazzo non puntasse ai suoi soldi, questo in parte la tranquillizzava ora a preoccuparla erano i mille pensieri che sicuramente si affollavano nella mente di Nik. Lui era fatto così, si teneva tutto dentro ed Every era una delle pochissime persone che riusciva, anche se ancora raramente, a farlo parlare dei propri sentimenti. “Tesoro...ehi, ascoltami... non pensi sia il caso di informarci su dove alloggia il ragazzo? - non avrebbe mai permesso che un ragazzo di appena vent'anni dormisse in qualche posto strano, Londra era una grande città, era una città a volte insidiosa, soprattutto per i giovani – Non devi fare niente che non ti senti di fare, chiaro? Se pensi che questo ragazzo meriti un po' delle tue attenzioni allora devi farlo... devi seguire, per una volta, il tuo cuore... so che ti sta già dando le risposte che cerchi!” provò a sorridergli Every stringendo con forza le sue mani per poi allungarne una verso il suo viso accarezzandone i lineamenti marcati, soffermandosi con i polpastrelli sulla sua barba. “Qualsiasi cosa io sono al tuo fianco, ok? Non ti lascio solo, nemmeno se tu lo volessi!” gli sarebbe rimasta accanto in qualsiasi caso, a qualsiasi costo. "Mi dici come ti posso aiutare ed io ti prometto che farò del mio meglio!"

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    Era bello essere lì, era bello sentirsi nuovamente a casa. Sì, Hogwarts lo era stata per molto tempo ed Every era sicura che non avrebbe mai smesso di sentire quel legame speciale, che il Castello ed i suoi 'abitanti' non avrebbero mai smesso di accoglierla come il primo giorno di molti anni prima quando era solo una giovane studentessa di Tassorosso che si aggirava fra i suoi lunghi corridoi con la sua divisa svolazzante. Sapeva, da ciò che le aveva detto Rya, che gli studenti degli ultimi anni non sarebbero stati molti ma questa cosa non le dispiaceva affatto perchè avrebbe potuto dedicarsi a loro a pieno e rendere la lezione un po' più movimentata. Aveva chiesto alla Preside la possibilità di renderli partecipi in un esercizio interattivo perchè a lei, dopotutto, non le erano mai piaciute le lezioni monotone, le lezioni in cui gli studenti avrebbero assistito solamente al monologo del professore, ed era a quello che si sarebbe impegnata a fare.
    “Buongiorno Gennaya... sto bene, grazie mille!E' un piacere anche per me rivederti” sorrise alla dolce Tassorosso... come era cresciuta! Se la ricordava ancora così piccola intenta ad affrontare le sue prime lezioni, così dolcemente timida... in lei si era rispecchiata Every, aveva visto molto di se alla sua età, quell'amore smisurato che solamente il primo approccio alle lezioni di Cura delle Creature magiche può dare.
    “Ottima domanda Alexander. Il Kelpie è presente nelle leggende di molti Paesi del nord Europa. E' presente nel folclore celtico e si crede infesti i laghi ed i fiumi della Scozia e dell'Irlanda ma anche nel folclore scandinavo col nome di Bäckahästen ed in quello dell'Isola di Man con il nome di Alastyn. Per questo motivo si crede che il mostro di Loch Ness possa essere in realtà un Kelpie dalle enormi dimensioni che quindi viene visto non come un cavallo ma come un Plesiosauro. Ovviamente non se ne ha ancora l'assoluta certezza e molti maghi hanno indagato a fondo sulla questioni... ci sono ipotesi che si tratti di un Kelpie molto ma molto antico...” rispose Every alla domanda del giovane figlio di Rowena accennando un lieve sorriso prima di concentrasi sul prefetto Grifondoro.
    "Corretto! Il crine di Kelpie veniva usato in realtà molti anni fa. Dopo diversi studi si è compreso che non era uno dei materiali più idonei perchè rendeva poco ed il crine doveva essere cambiato più volte. Le bacchette con questo nucleo erano poi troppo imprevedibili nella riuscita degli incantesimi e molto facili da convertire alle Arti Oscure... è per questo molto raro trovare al giorno d'oggi bacchette con crine di Kelpie!" disse recuperando poi la sua bacchetta ed avvicinandosi al bordo della piscina dando per qualche istante le spalle agli studenti.
    "Oggi non voglio però dilungarmi in noiose spiegazioni che potete tranquillamente trovare sul vostro volume di Cura. Oggi ci dedicheremo ad un po' di pratica, che ne dite?" sorrise e con un colpo di bacchetta trasformò la piscina in un vasto e profondo Lago dalle acque verdastre e salmastre. Successivamente animò un manichino che aveva posizionato al suo interno facendolo emergere leggermente.
    "Come ha anticipato Priyanka è possibile domare il Kelpie con l'Imposium ed è quello che faremo questa mattina!" era sempre stata dell'idea che era meglio insegnare ai ragazzi come comportarsi con le creature, come domare quelle pericolose, piuttosto che lunghe nozioni inutili che avrebbero potuto apprendere dai libri, credeva che bisognava insegnare loro la vita vera.
    "Vi chiedo quindi, uno alla volta, di avvicinarvi alla piscina e provare ad affrontare il cucciolo di Kelpie che si trova sul fondo di questo piccolo lago... non abbiate paura, io sarò al vostro fianco e vi assicuro che non sarà pericoloso! Qualcuno si offre volontario per iniziare?" se li conosceva sapeva che nessuno di loro si sarebbe tirato indietro.



    Eccoci, scusate il ritardo. :quo:
    Mi fido pienamente di voi quindi vi chiedo di evitare, come sempre, il powerplay, di provare per quanto possibile a movimentare il vostro post così da divertirci. Se riuscite vi chiedo inoltre di non concludere l'azione così da poter proseguire nel prossimo giro di post con il risultato del vostro incantesimo. Se sarà il caso interverrò con dei post spoiler.
    Quello che non sapete è che il manichino prenderà la forma della persona a cui tenete maggiormente e questo potrebbe influire sul risultato. Nessuno degli altri studenti vedrà il manichino animato ma solo chi si sta dedicando all'esercizio.
    Forza, credo in voi :quo:
    Se avete dubbi chiedete vivitantobi
    prossimo post il 18 Maggio

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    Lo accolse fra le proprie braccia Every, senza esitazioni, era raro che Nik si lasciasse andare a certe esternazioni ed il modo con cui la strinse, il modo in cui nascose il viso nell'incavo del suo collo la allarmarono. Passò dolcemente una mano sulla sua nuca accarezzandogli lentamente i capelli mentre sentiva il cuore batterle all'impazzata. Era chiaro che ci fosse qualcosa che non andava e, quando Nik decise di prendere parola, sentì la sensazione di uno schiaffo in pieno viso. Dobbiamo parlare. Dovevano parlare, lui doveva parlare, doveva dirle qualcosa. Ma cosa? Cosa aveva sbagliato la dolce Westwood? O cosa aveva fatto lui... voleva interrompere quella loro strana relazione? No. Forse si sentiva in colpa per qualcosa visto il modo in cui cercava le sue attenzioni. E se è andato con un'altra? Il pensiero la scosse a tal punto da farla distanziare di qualche passo da lui.
    “Nik mi stai facendo preoccupare... che è successo?” chiese guardandolo, perplessa, confusa, in uno stato d'ansia tale da non saper descrivere. Lo guardava Every aggrottando le sopracciglia afferrando poi il suo calice di vino bevendone un lungo sorso, era sicura di aver bisogno di aiuto alcolico. Ok, qualche giorno prima si era presentato un ragazzo alla sua porta, e fin qui c'era... un ragazzo che gli aveva detto di essere suo figlio. Suo figlio. Nik. Un figlio, il figlio di Nik. Un ragazzo. Ma lo era effettivamente? Oppure gli stava per dire che questo fantomatico ragazzo aveva massimo 6 anni, ovvero quando si erano frequentati anni prima? Per qualche strano motivo sentiva l'aria mancarle.
    “Un ragazzo... di quanti anni?” chiese prendendo il certificato di paternità del San Mungo cercando con lo sguardo il nome e la presunta data di nascita. 8 Agosto 2000. Socchiuse leggermente gli occhi sorridendo internamente, si sentiva stupida ed egoista ad essere sollevata della cosa, non avevano l'esclusiva quindi non avrebbe potuto arrabbiarsi se il ragazzo fosse stato in realtà un bambino. Quello che la faceva sentire bene era però il fatto che Nik, per la prima volta da quando lo conosceva, si era appoggiato a lei, aveva chiesto la sua opinione, un suo consiglio.
    “Nik... sai benissimo come la penso – disse prendendogli dolcemente le mani tornando a guardarlo negli occhi, a specchiarsi in quei grandi occhi di ghiaccio così smarriti in quel momento – Ha un posto dove stare questo ragazzo? E' qui da solo o c'è anche sua madre?” e lei che vuole esattamente da te? Ma non si lasciò scappare questa domanda, avrebbe indagato in seguito sul tipo di rapporto che c'era fra i due.
    “Cosa vogliono esattamente da te? Soldi o cosa?” Nik era un uomo influente e sicuramente con un ottimo conto in banca e la dolce Westwood temeva che potessero puntare solamente a quello, voleva evitare che qualcuno provasse a conquistare la fiducia di Carradine per poi provare ad approfittarne, non lo avrebbe mai permesso, perchè lei lo conosceva, lo conosceva davvero, sapeva quanto fosse grande il suo cuore, anche se lo nascondeva bene, e se in qualche modo si fosse affezionato ritrovandosi deluso beh...la sua rabbia sarebbe stata immensa.

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    Era felice Every, non si sentiva così felice da tanto, tantissimo tempo. Erano belle giornate e la primavera ormai aveva sprigionato tutti i suoi profumi, i suoi colori mettendola incredibilmente di buon umore. Si svegliava la mattina e si sentiva una delle donne più fortunate del pianeta solo perchè viva, terribilmente viva e con un uomo accanto, un uomo che amava e che, forse, l'amava a sua volta. Erano mesi ormai che lei e Nik si erano fermati in pianta stabile a Londra, non sentivano il bisogno o la fretta di ripartire, avrebbero organizzato altre tappe del loro viaggio con più calma anche se ormai Every era totalmente incapace di vivere sola, così era fermata al vecchio appartamento da 'single' di Nik senza pensare troppo a quante si erano fermate in quello stesso letto, senza più pensare a quante donne si erano guardate attorno cercando di scoprire di più sul carattere di quel mistero che era Nik Carradine... non le importava più, lei aveva già scavato nel suo cuore. A fasi alterne però gli lasciava i propri spazi e passava giornate nella sua vecchia casa oppure passava al negozio che finalmente aveva riaperto ed ora tornando, seppur saltuariamente, ad Hogwarts. Quella mattina aveva avuto una supplenza e non si era mai sentita così viva. Ne aveva approfittato per fermarsi a pranzare con Rya e poi, dopo aver chiuso il negozio, era passata al mercato a fare un po' di spesa per preparare la cena. Si era fatto tardi quindi, appena arrivata a casa, si diresse subito in cucina, ancora vestita, per mettersi all'opera. Voleva preparare una bella cenetta, aveva comprato verdure fresche e un'ottima bottiglia di vino rosso per innaffiare l'agnello che ancora attendeva di essere cucinato. Accese la radio e, dopo essersi legata alla bene e meglio i capelli, con l'utilizzo della magia iniziò a preparare tutto l'occorrente. Canticchiava, felice, leggera e di buon umore, non avrebbe permesso a niente e nessuno di toglierle il buon umore. Sfilò i tacchi, che iniziavano a farle male, e recuperò delle grosse patate dal sacchetto di carta posato sul divano. Fu proprio in quel momento che sentì la porta di casa chiudersi.
    "Ciao amore..." sorrise sentendo i passi di Nik raggiungerla fino in cucina, ormai non aveva più nemmeno bisogno di vederlo per riconoscerlo, per riconoscere il rumore dei suoi passi, il suo respiro, il suo profumo.
    "Stavo preparando l'agnello per cena, ti va bene?" disse sollevandosi leggermente, essendo piegata vicino al forno, e cercando il suo sguardo. Qualcosa non andava, decisamente. Aveva un espressione strana, cupa e la cosa spense quasi subito il suo di sorriso.
    "E' tutto ok?" chiese pulendosi le mani sul grembiule che aveva stretto attorno ai fianchi e avvicinandosi appena a lui passandogli, dopo averlo riempito, un bicchiere di vino.

  13. .

    "Non ti preoccupare... ho tutto sotto controllo! Giuro! Preside Rei, ci conosciamo da anni, non ti fidi più di me?"sorrise Every ammiccando alla ex collega ed ora Preside uscendo dal suo ufficio. Aveva tutto sotto controllo ed era felice dell'opportunità che Rya aveva deciso di donarle, non erano stati anni facili quelli lontani da Hogwarts per Every e l'amica questo lo sapeva bene, sapeva bene quanto fosse stato difficile per lei prendere la decisione di lasciare la sua amata cattedra, sapeva quanto avesse passato e si era resa partecipe alle ricerche quando era stata rapita ormai due anni prima... aveva un cuore grande Rya e l'aveva resa felice ricevere la sua pergamena, la sua richiesta di aiutarla per una lezione di Cura delle Creature Magiche. Era felice di essere di nuovo lì, era felice di poter nuovamente varcare le soglie del Castello, di quel Castello che era stato, per la seconda volta, una casa per lei. Il rumore quasi ritmico dei tacchi, per via del passo rapido e coordinato di Every, rimbombava per il corridoio troppo silenzioso. Erano passati tanti anni, eppure quel posto non sembrava affatto cambiato, erano identiche le sensazioni che si provavano a percorrere quel corridoio e che in quel momento stringevano lo stomaco della dolce Westwood. Non era più una ragazzina, non una giovane Tassorosso con la sua mantellina svolazzante e l'aria sognante, non era stata convocata dal Preside per subire una qualche punizione, anzi, ci usciva incolume da quell'ufficio, e non era più una Professoressa alle prime armi, per questo non riusciva a comprendere l'ansia che la stava torturando. Cosa avrebbero detto gli studenti? Chi l'avrebbe riconosciuta? Sapeva che il caso del suo rapimento era stato pubblicato anche sulla Gazzetta del Profeta, ma non aveva mai avuto il coraggio di approfondire quindi non sapeva chi e come potesse esserne a conoscenza. Sarebbe stata ancora capace di relazionarsi a così tanti giovani? Molti di loro li aveva salutati che erano dei bambini, i suoi bambini, ed ora li avrebbe ritrovati giovani adulti.
    Aveva dato appuntamento a tutti per quella mattina alla Piscina del Castello, riservata solamente per quella lezione, specificando di portare anche un costume ma di indossare, come sempre, la divisa. Ne varcò la soglia ispirandone il profumo di cloro e sorrise, sorrise mentre sistemava alcune panche con dei cuscini per far star tutti comodi, in attesa dei primi studenti, studenti che non mancarono ad arrivare, come sempre in piccoli gruppetti. Attese che tutti fossero all'interno e li invitò ad accomodarsi.
    "Buongiorno! Venite, accomodatevi! Spero abbiate fatto una buona colazione" una piccola pausa mentre anche gli ultimi ritardatari varcavano la soglia della Piscina e riprese a parlare.
    "Non molti di voi mi conoscono, quindi mi presento. Sono Every Westwood e per oggi sostituisco il Professor Lynch" ed il caldo sorriso di Every le incurvò dolcemente le labbra mentre con lo sguardo si posava su ognuno di loro, cercando visi conosciuti... Per Merlino quanto erano cresciuti, quanto erano cresciuti quei cuccioli che aveva accolto molti anni prima, ancora piccoli ed indifesi.
    "Oggi parleremo di una creatura magica molto affascinante quanto pericolosa, il Kelpie. Cosa sapete dirmi in merito?"

    quanto tempo bimbi ç___ç :quo:
    Prossimo Post il 6 Maggio

  14. .

    Sorriso, oh quel sorriso riusciva a riempirle il cuore di qualcosa di intenso, qualcosa che non provava più da tanto, tantissimo tempo ormai. Lo guardava Every ed era felice, veramente felice, felice nel vederlo così di buon umore e non solamente per la notte fantastica che avevano passato, non solo per il sesso e l'alcool come sarebbe stato anni prima, no, forse Nik era felice per qualcosa di più, per loro. Loro. Quelle quattro lettere davano al tutto un che di surreale ed al tempo stesso gli donavano corposità, lo rendevano vero, finalmente. Non se lo stavano dicendo ma erano i loro occhi a parlare, a dichiararsi, a sancire quel rapporto in modo esclusivo. Una coppia, ecco cosa erano, una coppia felice.
    "E lo hai scoperto solamente ora?" lo prese in giro Every lasciandolo tornare sotto le coperte a riempirla di baci su tutto il corpo tanto da farla sospirare più volte.
    "Nik..dai Nik..sta arrivando la colazione... Stai fermo..." rideva ricambiando i suoi baci nonostante Nik non riuscisse a stare fermo, soprattutto con le mani, ed Every amava le sue mani... le sue mani che si muovevano sapienti, le sue mani forti e capaci di infilarsi ovunque...
    "NON LI!!" spalancò gli occhi cercando di contenersi, almeno lei, per entrambi. Non si aspettava in realtà che la cameriera salisse fino alla loro camera ma facesse semplicemente apparire la loro colazione in camera, forse qualcosa era andato storto con l'incantesimo o forse, molto più probabilmente, Anthony aveva obbligato la ragazza ad assicurarsi che tutto filasse per il verso giusto, era sempre stato molto protettivo nei confronti della dolce Westwood e l'averla vista ad una festa con un accompagnatore, dopo tutto quello che le era capitato, forse lo preoccupava.
    "Vai ad aprire e poi torni qui...e copriti, che non voglio che ammirino tutti il tuo ben di Dio" sorrise spingendolo fuori dal letto con il piede prima di mettersi a seduta ed avvolgersi con il lenzuolo
    "Ma fa freddo..." rispose lamentandosi al suo ammonimento lasciando che la seta le carezzasse solamente la pelle delle spalle scoprendole il seno.
    "E va bene, ma solo perchè è il tuo compleanno, sia chiaro!" gli fece spazio sul letto afferrando il cornetto che Nik teneva fra le mani direttamente coi denti senza smettere di sorridere, leccandosi poi la crema dalle labbra. Programmi per la giornata... per Merlino! Non ci aveva affatto pensato perchè già erano invitati a cena a casa O'Toole.
    "Mmm so che ti piacerebbe moltissimo restare qui al calduccio fino all'ora di andare a cena dagli O'Toole e mi boccerai la visita alla Biblioteca che mi ha promesso l'amico studioso di Anthony che ha animato gli spaventapasseri... Quindi potremmo andare a pranzo in un posticino qui vicino che ha anche un maneggio e poi farci un giro per i boschi. Questa zona è bellissima" e chi se non lei poteva davvero apprezzare tutta la natura che li circondava?
    "Oppure possiamo fare tutto, ma proprio tutto quello che vuoi" e stava scandendo ogni parola con un dolce bacio sulle labbra di Nik, il suo Nik. "sei tu il festeggiato" e lei lo avrebbe accontentato, in tutto



    Edited by .Every. - 29/4/2020, 00:58
  15. .

    Fecero l'amore. Sì, per la prima volta forse in vita loro, la prima volta da quando si conoscevano, Nik ed Every fecero veramente l'amore. E fu lento, e fu intenso e passionale, e fu bellissimo. Il sorriso non era mai scomparso dalle labbra della dolce Westwood ed entrambi non avevano mai smesso di guardarsi negli occhi, oh quegli occhi...quei maledettissimi occhi di Carradine che sembravano brillare di una luce nuova, di un fuoco più caldo e vivo che mai. Come sapeva guardarla lui non aveva mai saputo fare nessuno nella vita. E sfinita e felice aveva lasciato che Morfeo la trascinasse nel mondo dei sogni mentre ancora era stretta ed al sicuro fra le braccia di Nik, del suo Nik, il suo uomo. Non aveva mai dormito bene come quella notte, non si era mai sentita tanto amata, non si era mai sentita così sul punto di esplodere di felicità e urlare al cielo quanto fosse pronta ad uscire dal proprio guscio fatto di paura ed affrontare la vita, e godersela fino all'ultima goccia. Furono le prime calde luci del mattino a farla risvegliare dal torpore della notte, a farla mugolare svogliata, desiderosa di rimanere ancora un po' sotto le lenzuola incredibilmente calde nonostante fosse nuda, calde perchè qualcuno non era sgattaiolato fuori abbandonandola, qualcuno ancora le era accanto e le carezzava i capelli ed il viso con una dolcezza che non le aveva mai riservato, non così, lo percepiva che c'era qualcosa di diverso Every, lo sentiva nella bocca dello stomaco pieno di farfalle e nel cuore che batteva senza sosta.
    Sorrise aprendo piano un occhio, con le mani incrociate sotto il viso, sorrise guardando il profilo di Nik prendere forma illuminato dalle prime luci di quel Sole irlandese.
    "Buongiorno mio bel vecchietto..." rise appena ricambiando quel suo bacio con altrettanti mille baci a fior di labbra. Istintivamente lo tirò a se per farlo tornare sotto le coperte, stretto a se.
    "Pensi davvero che io non mi ricordi che giorno sia?Pensi davvero che non abbia già pensato a come recuperare le energie?" un sorriso più ampio le illuminò il viso mentre recuperava la bacchetta per avvisare la proprietaria della locanda che poteva far apparire in camera loro la ricca colazione.
    "Auguri..." e si allungò verso di lui per rubargli un nuovo bacio. Un bacio più lungo. Un bacio carico di tutto quell'amore che provava dentro di se e che non voleva più nascondere, ne al mondo ne, tanto meno, a se stessa.

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