Posts written by Daken Akihiro

  1. .
    ghghg

    Takumi Ehime
    Lv: Chuunin

    Parlato/"Pensato"/"Isobu"
    Parlato Umiku
    Parlato Hanzo
    Parlato Kamabuza
    Parlato Hiota
    parlato Yukio
    Parlato Generico

    Parlato Capo nemici
    Parlato Manipolatore sabbia


    In meno di una manciata di secondi attorno alla carovana era scoppiato il caos più totale. Takumi, seguito a pochi passi di distanza dal suo clone, correva a perdifiato verso l'arena di coda. Era appena uscito dall'arena dell'acqua e vide in lontananza tutti gli shinobi della carovana che erano rimasti chiusi fuori dalle arene. Stavano combattendo contro un gruppo ben nutrito di assalitori, ma lo scontro che li vedeva coinvolti sembrava alla loro portata, Takumi quindi avanzò senza troppi pensieri raggiungendo l'arena di coda e tramite il controllo del chakra la scavalcò per trovarsi con un grosso salto dall'altra parte delle mura. Il kiriano fece un tonfo nel suolo roccioso e sabbioso dopo il salto, poi fu il turno del suo clone. La situazione, come già annunciato da Yukio, era identica a quella delle altre arene. Takumi corse verso il centro dove c'era la lotta e vide i tre assalitori, uno dei tre era lo stesso della prima arena. Guardò per un attimo il suo clone, poi partì all'attacco approfittando del diversivo fornitogli dai ninja della carovana.
    Il giovane dal ciuffo bianco attaccò alle spalle uno dei due avversari coinvolti nello scontro con un calcio rotante, ma il suo avversario parò l'attacco con un cumulo di sabbia.
    "Tsk, un altro manipolatore"
    Poco male, perchè il kiriano ricadde a terra poggiandosi sul braccio, e usandolo come perno con la forza aggiunta del calcio sferrato poco prima sfoderò un secondo colpo che stavolta trovò il fianco del suo avversario facendolo cadere indietro di qualche metro.
    Senpuu Rendan - Attacco Concatenato Turbinio
    SenpuuRendan-AttaccoConcatenatoTurbinio
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    Per effettuare questa semplice combo di Taijutsu, l'utilizzatore inizialmente scatterà fulmineamente in avanti, fino a trovarsi a circa un metro di distanza dall'avversario. Quindi, se in possesso del Senpuu - Turbine, l'utilizzatore potrà continuare la combo.
    Utilizzando la sopracitata tecnica, infatti, proverà un calcio rotante in aria piuttosto semplice da schivare o da parare e perciò fungerà più che altro da diversivo: invece di atterrare sulle gambe, infatti, l'utilizzatore poco dopo poggerà una mano a terra e, facendo perno su essa, proverà un ulteriore spazzata orizzontale, solo mirata più in basso. La rotazione conseguita inoltre apporterà maggiore potenza al secondo calcio, che così riuscirà ad infliggere un colpo ben più duro di quello del classico Senpuu.
    Richiede la tecnica Senpuu - Turbine in scheda
    Consumo: 4

    Sabaku No Jutsu - Tecnica della Sabbia
    SabakuNoJutsu-TecnicadellaSabbia_zps7bf61753
    Villaggio: Suna
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Allo shinobi che possiede questa innata è possibile muovere la sabbia che è presente nell'area o nella propria giara fino ad un massimo di quindici m³. Questo permette ovviamente il comprimere la sabbia per formare scudi, attaccare o usare le relative tecniche. La sabbia compressa ha la resistenza della dura terra, permettendo di bloccare Armi fino a Minori non infuse di Chakra e colpi di Taijutsu massimo di livello D. La sabbia può essere controllata fino a trenta metri dall'utilizzatore, dopodiché se ne perde il controllo. A partire da questo livello, è possibile creare uno strato di sabbia sotto l'utilizzatore e quindi sfruttarlo per far levitare sopra il terreno il proprio corpo.
    Consumo: 4 (A Turno)

    Vedendo il suo attacco sortire gli effetti sperati Takumi quasi si distrasse per qualche secondo, finchè il suo clone che si stava occupando di soccorrere gli shinobi della carovana non lo avvisò di un attacco alle sue spalle. Istintivamente Takumi si piegò nelle ginocchia e si vide un pugno arrivargli sopra la testa, quindi usando come molla le ginocchia che aveva piegato colpì il pugno stesso senza troppa violenza, ma sbilanciando l'avversario all'indietro il tempo necessario a farlo girare. Il suo avversario quindi riprendendo equilibrio tornò di nuovo a sganciare un pugno, ma stavolta Takumi era pronto, ed estraendo rapidamente la sua Katana bloccò il colpo con l'elsa della sua spada per poi sfruttare il contraccolpo sull'avversario colpendolo in pieno volto con un violento Senpuu.
    Jinsokuna Senko wa - Pugno Rapido
    Direttorapido
    Villaggi: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Quest'attacco consiste in un pugno molto più rapido del normale. L'utilizzatore distende il braccio in un istante, per colpire in fretta e tornare in guardia. Poiché l'attacco sfrutta più la velocità che la potenza causa solo danni medio-lievi.
    Consumo: 2


    Eruzasutoppu - Elsa Bloccante
    Eruzasutoppu-ElsaBloccante_zps0123e956
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Kenjutsu
    Sfruttando l'elsa d'una Wakizashi, Katana o qualunque altra Arma ne rispecchi le caratteristiche, sarà in grado parare efficacemente un colpo di taijutsu livello D o non derivante, che utilizzi gli arti superiori del corpo. Questa tecnica sfrutta sopratutto l'impreparazione del nemico, che una volta bloccato il colpo rimarrà per un istante scoperto. Però più si usa, meno diventa efficace e sarà più facile per il nemico trovare una controffensiva.
    Consumo: 2

    Senpuu - Turbine
    Senpuu-Turbine_zpsc55de50a
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica permette all'utilizzatore d'usare la propria destrezza per liberarsi in aria e sferrare un calcio dal raggio di ben 180 gradi. Se il bersaglio viene colpito verrà scagliato a diversi metri di distanza oltre che a subire un danno medio lieve.
    Consumo: 2


    Takumi vide il suo avversario cadere al suolo e tirò un attimo un sospiro per calmare la frenesia dell'incontro, ma dietro di lui il manipolatore di sabbia si era già ripreso e stava tornando all'attacco cercando di colpire Takumi con una violenta botta di sabbia. Stavolta a rispondere al colpo fu però il clone di Takumi, il quale vedendo ciò che stava succedendo, dopo una rapida serie di sigilli colpì il Suniano con una violenta Mizurappa.
    Suiton: Mizurappa - Colpo dell'Onda
    SuitonMizurappa-ColpodellOnda_zpsade1b972
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica permette all'utilizzatore di "sparare" un forte getto d'acqua dalla bocca una volta eseguiti i sigilli opportuni. La tecnica ha un raggio di otto metri per tre ed arriva a causare ferite medie.
    Consumo: 4

    Il manipolatore venne ributtato di nuovo al suolo perdendo il controllo del colpo che stava per infliggere a Takumi, che quando si girò vide solo un ammasso di sabbia cadere senza pericolosità ai suoi piedi.
    Ottimo lavoro
    disse rivolto al clone per poi rigirarsi e dare il colpo di grazia al suo avversario, ma quando si girò si trovò davanti il terzo nemico, il loro leader. L'uomo aveva una fronte spaziosa dietro la quale partivano lunghi capelli neri e mossi che gli arrivavano fino alle spalle. Una giacca smanicata di pelle nera e due grossi guanti dello stesso colore, naso e sopracciglia ricoperti di pearcing metallici.
    E tu dovresti essere il famoso Jinchuricki? O magari è il tuo amico?
    Nemmeno il tempo di rendersene conto e Takumi fu investito da un velocissimo e potentissimo pugno nello stomaco.
    Domu - Armatura di Terra
    Domu-ArmaturadiTerra_zps4ebed022
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Mediante questa tecnica si rende il proprio corpo duro come una roccia. In questo modo ogni danno derivante da tecniche Taijutsu di grado B e inferiore vengono completamente annullati. Qualsiasi arma metallica non potrà scalfire il Ninja. Stessa cosa vale per esplosioni derivanti da carte-bomba e da altri oggetti acquistabili in armeria purché non siano esplosioni derivanti da Ninjutsu. La tecnica può anche essere utilizzata per coprire parzialmente e non totalmente il corpo dell'utilizzatore. In questo caso il suo utilizzo sarà più veloce non necessitando di alcun sigillo ma semplicemente concentrando il Chakra nella zona interessata.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Il colpo fece prima piegare Takumi sullo stomaco, poi il suo avversario lo sbalzò via sollevandolo come nulla fosse e facendolo rotolare nella sabbia, dove il suo clone andò a soccorrerlo. Intanto gli altri due nemici un pò malconci si avvicinarono ai due lati del loro leader che con un sorriso spavaldo incrociò le braccia ricoperte dalla sua armatura davanti al petto. Takumi non poteva fare altro che guardarlo in cagnesco da terra con la coda dei suoi occhi magenta.
    Che grossa delusione

    Spoiler Status:

    Stato
    ChakraFisicoMentale
    119-4-2-2-4= 107Ferita media da impatto allo stomacoDoorante - preoccupato
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x 10Telescopio
    Shuriken x 20Radiolina
    Cartabomba x 5Maschera Respiratoria
    Pupazzi esplosivi x 5-
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    FasciaTavola di legnodietro la schiena
    Arma Leggera--
    FoderoSpada Lunga - Dipu Seigifianco destro
    FoderoKatanafianco sinistro
    Mantello scuro-addosso
    Abbigliamento
    IndossatiNon indossati
    Guanti rinforzatiCoprinaso e coprifronte Kiri
    Bende e Gomitierevecchio coprifronte Konoha
    Note-


    Edited by Daken Akihiro - 7/5/2015, 08:35
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    ghghg

    Takumi Ehime
    Lv: Chuunin

    Parlato/"Pensato"/"Isobu"
    Parlato Kamabuza
    Parlato Kisuke
    Parlato Generico


    Il suo attacco era stato semplice, diretto, niente tatticismi o sotterfugi. Puro istinto. Pretendere che anche solo uno dei due colpi andasse a segno voleva dire offendere la memoria che aveva di Kisuke. Ma difatti non ce ne fu bisogno. Il suo vecchio insegnante era anche migliore di cole lo ricordava. Quando Takumi vide il braccio nemico avvinghiare la sua frusta e strattonarlo a se fece un sorrisetto.
    "Bravo Kisuke, ma prevedibile"
    I riflessi di Kisuke erano mostruosi, ma prima di poter perdere la stabilità Takumi lasciò la presa della grusta che venne tagliata in due da una spada corta mentre il kiriano si parava dal colpo di lama anteponendo ad essa la sua tagliateste. Quando Takumi se la ritrovò di fronte non riuscì a fermare la girandola del fendente e la sua lama cozzò violentemente contro quella più grossa del nemico facendolo rimbalzare indietro riassestandosi a circa un metro dalla lama stessa.
    "Ma Quest..."
    Non ebbe nemmeno il tempo di finire di pensare la frase che, usando la tagliateste come spinta, il suo avversario era già sopra di lui, la mano pronta a fare dei sigilli. Solo una mano, poi dalla sua bocca fuoriuscì un potentissimo getto d'acqua. Takumi grazie al rimbalzo sulla tagliateste era già ad un metro dall'epicentro del colpo, ma come ricordava i colpi suiton di Kisuke erano davvero micidiali. Mai vista una semplice Mizurappa tanto grossa. Takumi ebbe solo il tempo di dare un rapido e scoordinatissimo calcio alla tagliateste per poterla usare come spinta. Riuscì a stento a rotolare fragorosamente nella neve, ma almeno era fuori dall'enorme getto della tecnica nemica.
    Quando Kisuke ricadde con eleganza al suolo Takumi si trovava con il culo sommerso per tre quarti nella soffice e gelida neve, gli occhi sgranati e increduli. Nemmeno lui sapeva come era riuscito a schivare il colpo, vista la velocità con cui era stato lanciato. Intanto Kisuke lo fissava riprendendo la sua spada e portandola di nuovo dietro la schiena, quasi come se non fosse successo nulla. Ai suoi piedi la neve era scomparsa e vi era solo gelido e umido terriccio. La potenza del getto l'aveva in buona parte sciolta, la restante era stata sparata lontano.
    Takumi si rialzò e deglutì. Avrebbe voluto ridere, fare una delle sue solite battute strafottenti e ciniche, ma non gli venivano. Di fronte a tale potenza non provava timore, ma solo una forte forma di rispetto. il Kiriano guardava il potere del suo avversario e pensava ad una cosa sola.
    "Lo voglio, voglio quel potere!"
    Rinfoderò subito a sua volta la sua katana e rimase fermo per qualche secondo, poi sguainò la sua Dipu Seigi e la piantò con la punta nella neve.
    Bella lama. Non c'è che dire...
    Subito dopo attuò una serie rapida di sigilli e una coltre di nebbia ricoprì immediatamente la foresta innevata.
    Kirigakure no Jutsu - Tecnica del Velo di Nebbia
    KirigakurenoJutsu-TecnicadelVelodiNebbia_zpsfdfcc0d5
    Villaggio: Kirigakure No Sato
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    E' una tecnica segreta del Villaggio della Nebbia, ed anche se di basso livello è una delle più rappresentative dell'intero paese. La tecnica genera una nebbia fittissima che si espande per un raggio di cento metri che delimita il campo visivo di coloro che sono al suo interno; i soggetti non vedranno nulla oltre i due metri; l'unico modo per vedere attraverso tale nebbia è essere in possesso del Byakugan.
    Pur trattandosi di un ninjutsu non basterà colpire la nebbia per annullare la tecnica. Infatti qualsiasi ninjutsu riuscirebbe a far disperdere la nebbia lungo il suo percorso ma subito questo spazio libero verrà nuovamente ricoperto da nuova nebbia continuamente generata dall'utilizzatore.
    A differenza di quasi tutti i ninjutsu questo non potrà espandersi/essere usato sott'acqua in quanto le particelle d'acqua sospese normalmente nelll'aria si mescolerebbero semplicemente con la massa del liquido diventando parte di essa.
    Consumo: 2 (A Turno)

    Il velo di nebbia da solo contro un kiriano sarebbe stata una tecnica a dir poco inutile. Quasi tutti gli shinobi di kiri sapevano come eludere i limiti di quella tecnica con l'omicidio silenzioso, ma se se la giocava bene Takumi di certo poteva renderla utile alla causa. Afferrò subito un Kunai dalla sua borsa e vi appuntò vicino al manico un pupazzo esplosivo. Quindi il kiriano dal ciuffo bianco concentrò il chakra nelle corde vocali.
    Utsusemi no Jutsu - Tecnica della Manipolazione della Voce
    UtsuseminoJutsu-TecnicadellamanipolazionedellaVoce_zps0a7b3d02
    Villaggio: Tutti
    Livello E
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite l'ausilio del Chakra, convogliato nelle corde vocali, sarà possibile per qualunque Ninja modificare la propria voce, facendola assomigliare ad un'altra già udita o semplicemente rendendola irriconoscibile. La Tecnica ha inoltre il vantaggio di poter essere usata come un vero e proprio ventriloquismo, facendo sembrare che la propria voce provenga da un punto qualsiasi a scelta dell'utilizzatore in un raggio di venti metri.
    Consumo: 1 (A Turno)

    Attorno a Kisuke, da ogni lato, si sentiva la voce di Takumi.
    Sei bravo solo ad impipparti mentalmente...sto per attaccarti...sono qui...o forse qui...sono vicino...stavolta non ti salverai.
    Le frasi che venivano da lati diversi diventavano via via più sibilanti e inquietanti. Mero diversivo, puro teatro, ma adesso almeno oltre alla vista teneva occupato anche il senso dell'udito. Per quel che ne sapeva lui Takumi poteva davvero essere una di quelle voci.
    Con i movimenti lenti e aiutato dal soffice silenzio della neve che non opponeva resistenza Takumi riafferrò la sua Dipu Seigi, la sua spada lunga, poi lanciò verso la posizione di Kisuke il Kunai. Sicuro come la morte l'avrebbe deviato o schivato lo stesso, le voci non bastavano come diversivo per uno come lui, ma sapere che al kunai era legato il pupazzo esplosivo era tutt'altra cosa. Quindi appena fu vicino alla posizione dell'obbiettivo Takumi richiamò il chakra per far detonare il pupazzetto e lo fece esplodere. Se Kisuke aveva usato l'omicidio silenzioso per muoversi nella nebbia, come avrebbe fatto ogni buon kiriano shinobi, magari avrebbe anche schivato la detonazione uscendone fisicamente illeso, ma l'esplosione l'avrebbe stordito con il suo forte rumore. Allora Takumi partì all'attacco un secondo dopo la detonazione, cercando di colpire Kisuke con un fendente della sua grossa lama personale, il tutto ovviamente, coperto dal rumore della sua stessa voce e delle sue frasi che continuavano a coprirlo.
    non potrai sfuggirmi...attento,attento, sono dietro di te...o forse davanti ehehe...

    Spoiler Status:

    Stato
    ChakraFisicoMentale
    120ConcentratoOttimo
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x 9Telescopio
    Shuriken x 20Radiolina
    Cartabomba x 5Maschera Respiratoria
    Pupazzi esplosivi x 4-
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    FasciaTavola di legnodietro la schiena
    Arma Leggera--
    FoderoSpada Lunga - Dipu Seigifianco destro
    FoderoKatanafianco sinistro
    Mantello scuro-addosso
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    Indossatiindossati
    Guanti rinforzatiCoprinaso e coprifronte Kiri
    Bende e Gomitierevecchio coprifronte Konoha
    Note-
  3. .
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    Takumi Ehime
    Lv: Chuunin

    Parlato/"Pensato"/"Isobu"
    Parlato Umiku
    Parlato Hanzo
    Parlato Kamabuza
    Parlato Hiota
    parlato Yukio
    Parlato Generico


    Takumi ascoltò in silenzio le parole del compagno per tutta la sua durata, assorbendole come una spugna assorbe l'acqua. Yukio pensava di non aver risposto in maniera comprensibile, ma il kiriano dal ciuffo bianco aveva capito ogni singola parola. Erano state parole dirette, forti e veloci come un pugno nello stomaco, ma stranamente...delicate. Sopratutto l'ultima frase fece riflettere molto Takumi, mentre tutt'attorno gli altri stavano cominciando a sistemarsi per la notte, alcuni già dormivano mentre gli altri preparavano i turni di veglia come di li a breve avrebbero fatto lui e Yukio.
    "Uno scopo abbastanza grande da sopportare il peso...il peso di sporcarsi le mani"
    Takumi rimase ancora a riflettere, poi rispose.
    Se questo è il tuo credo Yukio, credo che abbiamo scoperto un'altra cosa che abbiamo in comune oltre all'essere considerati demoni...una volta...una volta durante una missione vidi un bambino morire davanti ai miei occhi, ucciso da un mercenario. Non ce l'avevo con lui, faceva un lavoro di merda, ma era pur sempre un lavoro, e per essere un mercenario aveva un codice d'onore cosi ferreo che dopo aver ucciso il bambino lo stronzo fece harakiri facendosi trafiggere dalla mia stessa spada...ma prima...prima in preda alla rabbia gli tagliai la mano di netto, quella che usava come spadaccino, quella con cui aveva ucciso. Da quel giorno il mio credo divenne: "Se mai la pace potrà essere raggiunta io contribuirò a quell'obbiettivo, il come non ha molta importanza, basta crederci!"
    Takumi fece un sorriso amaro e abbassò lo sguardo.
    Belle parole vero? Da allora questo sono rimaste...parole. Io...
    Mentre i due parlavano un medico esperto nel campo dei veleni si avvicinò ai due shinobi interrompendoli con volto spaesato.
    Signori, mi duole...o mi rallegra, informarvi che la sostanza che mi avete dato da esaminare non è un veleno, non nel senso stretto del termine quanto meno. Si tratta solo di olio di ricino...altresì nota come una semplice sostanza purgante. Una sostanza tossica senz'altro, ma non così tanto dannosa se non assunta in quantitativo abnorme.
    A sentire quella spiegazione Takumi rimase profondamente disorientato per qualche istante. Un lassativo? Tutto ciò non aveva senso, a meno che non si trattasse di:
    Era un diversivo!
    Disse Takumi sottovoce, più a se stesso che agli altri due, un diversivo atto a creare solo disagio. l'Ehime si alzò di scatto e come un lampo a ciel sereno ricordò di aver visto durante il combattimento con il manipolatore della sabbia un cinturino al collo che teneva ferma un auricolare. Aveva una radiolina, come avevano potuto non pensarci prima?
    Aveva una radiolina Yukio, allerta la carovana, siamo finiti in un agguato.
    Un finto agguato che nascondeva un agguato, probabilmente assai più grande. La radiolina poteva voler dire solo che era in contatto con alleati assai vicini. Takumi scattò vicino a Yukio.
    Dobbiamo stare molto attenti, potrebbero nascondersi ovunque. Potrebbero essercene molti...
    La verità è che non avevano alcun dato. Sapevano solo che con il silenzio radio del manipolatore morto che si prolungava, presto avrebbero capito che i loro amici erano morti, e avrebbero attaccato.
    Nemmeno un minuto dopo la terra cominciò a tremare sotto i piedi della carovana, e da essa fuoriuscirono delle spesse lastre di roccia chiuse a forma circolare. In una dozzina di secondi circa la carovana fu divisa da queste tre grandi arene. Una attorniava la zona medica, una quella delle riserve d'acqua e una la coda della carovana, dove vi erano tutti i feriti dall'andamento più lento. Solo la testa della carovana rimase di fatto "chiusa fuori" da queste arene.
    Tetsu No Keimusho - Tecnica della Prigione d'Acciaio
    Iron_Prison
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa potente tecnica di tipo Doton permette all'utilizzatore di modificare grandemente il terreno intorno a sé, poggiando una mano a terra e facendo confluire il proprio chakra nel terreno fino a far sprofondare di cinque metri un'area di cento metri quadrati avente come centro l'utilizzatore stesso. Lungo il perimetro dell' "arena" appena creatasi spunteranno quindi una serie di lastre d'acciaio alte quindici metri, larghe due metri ciascuna e spesse un metro per impedire che il nemico riesca a fuggire con facilità. Ogni lastra d'acciaio potrà resistere a due jutsu di livello A prima di venire distrutta.
    Consumo: 15

    Takumi e Yukio, insieme ai loro cloni erano tutti nell' "arena dell'acqua". L'Ehime si avvicinò ad un muro d'acciaio e gli diede un pugno più per frustrazione che per altro.
    Maledizione, vogliono dividerci, renderci vulnerabili.
    Improvvisamente delle urla si udirono dall'altro lato dell'arena. Una duna sabbiosa si dissolse all'istante investendo con la sua sabbia tutti gli shinobi nei paraggi. Dalla duna fuoriuscirono tre shinobi, uno dei quali se ne stava immobile a braccia incrociate, uno dei due ai suoi lati aveva una giara sulla schiena.
    La prigione d'acciaio ha funzionato signore.
    Avevi qualche dubbio sulla mia tecnica forse? C'era solo bisogno di un bel po di chakra.
    Contemporaneamente nelle altre due arene succedeva la stessa identica cosa, con le dune che si scioglievano mostrando il gruppo di shinobi nascoste sotto di esse, in ognuna c'era un manipolatore di sabbia e un clone dell'uomo dalle braccia incrociate, posizionato strategicamente per attivare la tecnica, ma l'unico originale era nel reparto dell'acqua.
    Cominciarono a sentirsi urla anche dalle altre arene mentre gli shinobi partivano all'attacco degli uomini stremati della carovana. Un'informazione via radio da uno shinobi della "testa" avvisò Takumi e Yukio che c'erano tre arene.
    Merda, non abbiamo altra scelta, dobbiamo separarci, teniamoci in contatto radio, io e il mio clone andiamo in quella con il reparto medico, tu che sei più forte manda il tuo nella coda.
    Takumi attese qualche altro secondo per vedere se il compagno aveva qualche idea migliore o qualcosa da aggiungere, se così non fosse stato si era già preparato a scattare verso l'altra arena immediatamente.

    Spoiler Status:

    Stato
    ChakraFisicoMentale
    119Ferita media da impatto allo stomaco (in via di guarigione)Teso - preoccupato
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    Kunai x 10Telescopio
    Shuriken x 20Radiolina
    Cartabomba x 5Maschera Respiratoria
    Pupazzi esplosivi x 5-
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    FasciaTavola di legnodietro la schiena
    Arma Leggera--
    FoderoSpada Lunga - Dipu Seigifianco destro
    FoderoKatanafianco sinistro
    Mantello scuro-addosso
    Abbigliamento
    IndossatiNon indossati
    Guanti rinforzatiCoprinaso e coprifronte Kiri
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    Takumi Ehime
    Lv: Chuunin

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    Non appena Takumi vide sopraggiungere Yukio nel combattimento con il Suniano fece un grosso respiro e si piegò su un ginocchio usando la sua katana come bastone d'appoggio e portando l'altra mano all'altezza dello stomaco. Quel colpo a bruciapelo era stato particolarmente violento, e ora che poteva permetterselo si stava prendendo un secondo per riprendersi dal dolore, ma manteneva lo sguardo fisso sul compagno nel caso in cui gli servisse una mano. Nemmeno il tempo di pensarlo che al suniano arrivò un taglio in piena gola che lo fece accasciare al suolo. Strisciava come un verme senza onore in una pozzanghera del suo sangue, allora Takumi sputò per terra quasi come se lo facesse sentire meglio dopo il colpo alla bocca dello stomaco, poi si rialzò e rinfoderò la sua katana mentre si dirigeva a prendere la sua Dipu Seigi.
    Niente di personale...
    Alle sue spalle sentì Yukio dire queste parole, poi un rumore secco di una lama che squarciava la carne. Takumi non guardò il gesto, ma digrignò i denti e strinse gli occhi con frustrazione, poi ripose anche la sua Dipu Seigi e si girò passando proprio affianco a Yukio che si era appena alzato dal cadavere del nemico.
    Maledetta guerra...
    Per essere uno che la odia ti ci adatti che è una meraviglia!
    Gli uscì spontaneo. Un secondo dopo si rese conto che quella frase poteva risultare offensiva, ma il tono di Takumi era totalmente neutro, senza rimprovero o elogio, l'aveva semplicemente detta come quello che era, un dato di fatto, quindi sperava che il compagno non se la prendesse. Quando gli chiese come stava Takumi si reggeva lo stomaco con una mano e fece cenno con l'altra che andava bene, semplicemente alzandola, ma senza girarsi mentre si riavvicinava alla carovana. Yukio ordinò ai due cloni di prendere il contenitore e di avvisare qualche shinobi di seppellire i nemici, poi si riavvicinò a Takumi mentre i due cloni portavano il contenitore nella zona dei medici della carovana.
    Il partner gli chiese le sue conoscenze delle tecniche di Suna, Takumi stette zitto per qualche secondo, poi sentì una voce urlare a distanza.
    Abbiamo dieci minuti di pausa, poi si riparte!
    Allora si sedette lentamente per terra, reggendosi sempre lo stomaco con una mano, mentre con l'altra faceva scivolare lentamente fra le dita della sabbia che aveva raccolto poco prima.
    Nemmeno io sono un grande conoscitore. Conosco solo qualche tecnica dell'arte che hai visto prima, la manipolazione della sabbia...avevo un'amico che la praticava una volta.
    La memoria si spostò subito a Juuken. Definire quello stronzo un "amico" non era esattamente esatto, ma visto quello che condividevano i due gli sembrava la parola più adatta nonostante tutto.
    Gente subdola e pericolosa per lo più. Esperti di tattiche attendeiste. Giocano sulla difensiva come una tartaruga che rientra nel suo guscio solo per cacciare la testa fuori e morderti nel momento giusto. In un posto come questo sono praticamente invincibili...o quasi...
    Disse spostando lo sguardo dietro Yukio e osservando degli shinobi che mettevano un lenzuolo bianco sopra il corpo degli attentatori.
    Manipolano la sabbia entro un certo raggio che non conosco attorno a loro. Ne possono muovere quantitativi enormi e farne qualsiasi cosa. Di solito la sabbia la portano nella giara che hanno alle spalle, ma con tutta quella che c'è qui non mi sorprenderebbe sapere che ogni stramaledetta duna può nascondere uno di loro. Da adesso in poi se ci si presenta l'occasione è meglio camminare su terreni più compatti, anche se si dovesse allungare un po' il percorso.
    Mentre i due parlavano un medico esperto nel campo faceva i dovuti accertamenti sul contenuto del barile. Ma ci sarebbe voluto un po' per dei risultati attendibili, intanto la carovana avanzava, così come il lento inesorabile crepuscolo si avvicinava. Si erano stanziati per la notte ai piedi di un collinetta rocciosa che li proteggeva dai venti che spiravano da Ovest, tuttavia non erano stati in grado di trovare un territorio roccioso, su cui giacere, quindi rimanevano in mezzo alle dune, scoperti come nervi pulsanti e dolorosi. Ogni volta che intravedeva una dunetta l'Ehime soffermava il suo sguardo su quella.
    Solo dopo che la carovana si fu totalmente assestata Takumi mandò il suo clone a chiedere nella zona medica se erano finiti gli accertamenti sul probabile veleno. Intanto tirò fuori parte delle sue provviste, si sedette e mangiò qualcosa e bevve un po' d'acqua fresca dalle sue riserve personali prima di versarsene un po' nella mano a coppa e portarla poi fra i capelli per raffreddarsi la testa.
    In mezzo a questo deserto mi sento un pesce fuor d'acqua.
    Confessò Takumi al compagno. Almeno a breve avrebbe scurato notte e le temperature si sarebbero abbassate. Forse anche troppo, ma il kiriano preferiva il freddo al caldo. Calò per qualche istante il silenzio, il ragazzo divenne serio in volto.
    Come? Come fai a uccidere altre persone con tanta freddezza?
    Gli chiese alla fine Takumi senza esitazione.
    Quante persone hai dovuto uccidere prima di diventare così...efficiente? Anche io affrontai una guerra un annetto fa. Quella di L. Non ricordo nemmeno bene com'è finita, ricordo solo la bolgia, noi contro quegli schifosi esseri bianchi. Pensavo di essere all'inferno, ma ora capisco di dover ringraziare di non essermi trovato di fronte altri shinobi, gente che come te combatte per un ideale che gli appartiene, solo che è un ideale diverso. chi ci arroga la capacità di scegliere che lui deve morire perchè è in torto e non noi. Così facendo non prevale la logica e la giustizia ma solo la legge del più forte...suppongo di doverci fare l'abitudine vero?
    Chiese alla fine Takumi guardando il compagno mentre incrociava pensieroso le mani davanti al volto.

    Spoiler Status:

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    119Ferita media da impatto allo stomacoPensieroso - preoccupato
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    Edited by Daken Akihiro - 2/4/2015, 09:53
  5. .
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    Takumi Ehime
    Lv: Chuunin

    Parlato/"Pensato"/"Isobu"
    Parlato Umiku
    Parlato Hanzo
    Parlato Kamabuza
    Parlato Hiota
    parlato Yukio
    Parlato Generico


    Alle parole di Yukio il clone di Takumi rispose con un cenno affermativo della testa mentre Yukio si voltava. Il clone però interruppe per un secondo il suo avanzare poggiandogli una mano sulla spalla.
    Sta attento, i passato abbiamo avuto a che fare con un manipolatore di sabbia come questo. E' gente pericolosa. Gioca sulla difensiva per costringerti ad avvicinarti e poi contrattaccano con un'imprevedibilità allarmante.
    Dopo l'avviso il clone di Takumi lo fece proseguire verso il suo scontro. Yukio venne però notato e partì uno scontro che vide subito due morti fra le fila nemiche. Appena ravvisò lo scontro Takumi si avvicinò ai nemici estraendo la sua Dipu Seigi, ma si bloccò per un istante nel vedere la freddezza con cui Yukio aveva trapassato il collo di un ragazzino con il suo Sai.
    "Mio Dio, era un ragazzino..."
    Vide Yukio estrarre la lama dal collo creando un fiotto di sangue che sgorgava copiosamente al suolo. Il ragazzino rimase impalato in piedi per inerzia per qualche istante, lo sguardo che da sgranato divenne vitreo, poi lentamente vuoto e spento, finchè il corpo esanime cadde al suolo come un sacco di patate, continuando ad inzuppare la sabbia di rosso. Takumi rimase pietrificato, vide i granelli di sabbia entrare negli occhi indifferenti del ragazzino che rimanevano spalancati. Il cuore gli andò a mille.
    "Concentrati maledizione, sei nel bel mezzo di un combattimento!"
    Il richiamo di Isobu fece scattare qualcosa in Takumi, che sembrò destarsi da un sonno durato pochi secondi, quindi proseguì verso il manipolatore di sabbia a spada estratta. Arrivato ad un paio di metri dall'avversario Takumi fece partire un fendente di spada a due mani. ma la spada si incastrò in un muro di sabbia che il suniano sollevò a sua difesa.
    Sabaku No Jutsu - Tecnica della Sabbia
    SabakuNoJutsu-TecnicadellaSabbia_zps7bf61753
    Villaggio: Suna
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Allo shinobi che possiede questa innata è possibile muovere la sabbia che è presente nell'area o nella propria giara fino ad un massimo di venti m³. Questo permette ovviamente il comprimere la sabbia per formare scudi, attaccare o usare le relative tecniche. La sabbia compressa ha la resistenza di un legno duro, permettendo di bloccare Armi fino a Medie non infuse di Chakra. Può bloccare Taijutsu di livello C e arrivare a fermare anche Ninjutsu di livello D. La sabbia può essere controllata fino a quaranta metri dall'utilizzatore, dopodiché se ne perde il controllo. A partire da questo livello, è possibile creare uno strato di sabbia sottostante a cose o persone e quindi sfruttarlo per far levitare sopra il terreno tali corpi.
    Consumo: 8 (A Turno)

    A quel punto Takumi lasciò la presa doppia della sua spada conservandola solo in una mano e ruotando su se stesso scagliò un rapidissimo pugno sul volto del nemico.
    Jinsokuna Senko wa - Pugno Rapido
    Direttorapido
    Villaggi: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Quest'attacco consiste in un pugno molto più rapido del normale. L'utilizzatore distende il braccio in un istante, per colpire in fretta e tornare in guardia. Poiché l'attacco sfrutta più la velocità che la potenza causa solo danni medio-lievi.
    Consumo: 2

    Nonostante il colpo il manipolatore però rimase immobile, solo una piccola crepa gli si creò sul volto, dove Takumi l'aveva colpito.
    Suna No Yoroi - Armatura di Sabbia
    SunaNoYoroi-ArmaturadiSabbia_zps4378c7c0
    Villaggio: Suna
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Una vera e propria armatura di sabbia che ricopre l'intero corpo dell'utilizzatore. Può difendere da attacchi fisici molto violenti. L'armatura potrà resistere ad Armi Piccole, una tecnica di Taijutsu di livello C oppure due di livello D, o un'esplosione di potenza paragonabile a quella di una cartabomba purché non derivi da Ninjutsu, dopodiché la parte colpita non sarà più coperta e riparata. Altre armi saranno dunque efficaci, ma i danni riportati dal Ninja saranno d'un grado inferiore.
    Consumo: 4 (+ 1m³ di Sabbia)

    Takumi rimase interdetto, quest'abilità non l'aveva mai vista usare a Juuken. Mentre gli era vicino il manipolatore mosse la mano alzandola leggermente dall'altezza della cintura, con il palmo verso l'alto, formando una pallina di sabbia. Quando però Takumi la vide era troppo tardi.
    Suna No Dangan - Proiettile di Sabbia
    SunaNoDangan-ProiettilediSabbia_zpsb1666466
    Villaggio: Suna
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Mediante la manipolazione della sabbia, sarà possibile creare dopo tre secondi di preparazione un proiettile, delle dimensioni di un pugno, talmente compresso da essere duro come la roccia. Il proiettile, una volta creato, verrà lanciato contro il proprio avversario ad una velocità medio-alta e procederà fino a dieci metri di distanza, provocando danni medi da impatto. La sua propulsione sarà talmente alta che potrà persino sbalzare indietro di un paio di metri il bersaglio colpito. La traiettoria del proiettile, una volta lanciato, non può essere modificata in alcun modo.
    Consumo: 4 (+1/4m³ di sabbia)

    Il proiettile gli finì in pieno stomaco facendogli mancare il fiato e sbalzandolo all'indietro di un paio di metri. Takumi perse la presa della sua spada e rotolò al suolo, rimanendoci. Si piegò nella schiena e portò le mani doloranti allo stomaco mentre sbavava sulla sabbia.
    Cazzo...
    Ebbe solo la forza di dire.
    "Questo stronzo è più forte di Juuken"
    A solo un paio di metri da lui si ergeva ancora il manipolatore di sabbia, pronto a dargli un pestone, ma il ragazzo trovò la forza di rotolarsi su se stesso e di rialzarsi estraendo dal fodero l'altra sua lama, la sua katana. Lo sguardo dei due avversari si incrociò per un istante, poi Takumi lo spostò verso la sua Dipu Seigi al suolo, proprio sotto i piedi del manipolatore. I due si riguardarono, poi Takumi sorrise mentre ansimava. Stava facendo il suo, lo stava distraendo, distraendolo da Yukio, fornendo al compagno una finestra d'attacco piuttosto ampia.
    Intanto gli Shinobi della carovana non si muovevano dalle loro postazioni, un po per difesa l'uno dell'altro, un po per stanchezza, dopo quella guerra nessuno aveva ancora voglia di combattere.

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    Takumi Ehime
    Lv: Chuunin

    Parlato/"Pensato"/"Isobu"
    Parlato Kamabuza
    Parlato Kisuke
    Parlato Generico


    Kisuke sembrò rifletterci sopra per qualche istante. Al che Takumi fece un ghigno, non cattivo, ma assai sornione e spavaldo.
    Che c'è? Hai bisogno di ragionare anche su questo?
    Comunque sia... sì, la mia offerta è ancora valida, ovviamente
    A quell'affermazione si grattò la cicatrice sul volto e scostò lo sguardo di lato, fingendo noncuranza, in realtà ne stava approfittando anche per analizzare il territorio. Non esattamente l'ideale per uno che come lui gioca molto sulla velocità e il corpo a corpo, ma Takumi poteva vantare anche qualche trucchetto a distanza, e sopratutto era l'ideale per giocare d'astuzia, cosa di cui per sua sfortuna non era carente nemmeno Kisuke però.
    Voglio darti un consiglio, la prossima volta lancia una monetina. Almeno riduci il tuo margine di scelta a due opzioni.
    Non appena il giovane kiriano finì la frase scostò il mantello con un plateale movimento del braccio facendolo finire con uno slancio alle sue spalle.
    Ill suo avversario lo invitò ad aprire le danze e Takumi con un sorrisetto fece un piccolo passo avanti, riducendo la distanza fra i due a cinque metri scarsi. Il volto cambiò espressione passando ad uno sguardo serio, il controllo del chakra pesantemente indotto verso i piedi. Attuò una rapida serie di sigilli e improvvisamente nella mano destra comparve una frusta d'acqua di 3 metri, con l'altra mano sguainò invece la sua katana.
    Mizu no Muchi - Frusta Acquatica
    MizunoMuchi-FrustaAcquatica_zps2298dc97
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica è possibile creare una frusta composta d'acqua. Il vantaggio della frusta non sta particolarmente nei danni che attribuisce ma sorprattutto alla sua capacità d'avvolgere un oggetto; oppure se colpito una persona. La frusta avrà una lunghezza massima di 3 metri e si dissolve per volere dell'utilizzatore o dopo ventiquattro ore.
    Consumo: 2

    "E' la mia occasione per testare i miei miglioramenti tattici"
    Rimase immobile per qualche secondo mentre il vento gli sferzava sul volto provocando un secco fruscio nell'aria. No appena aumentò leggermente l'intensità di quest'ultimo Takumi scattò fulmineo verso il suo avversario. In una lunga falcata gli fu a meno di tre metri di distanza e cominciò un movimento rotatorio su se stesso. Allungò la mano destra facendo schioccare la frusta ad altezza del collo di Kisuke, cercando di soffocarlo. Inutile dire che sapeva fin dall'inizio che l'avversario avrebbe schivato un colpo così diretto, così semplice, sopratutto perchè non faceva l'errore di pensare che nell'ultimo anno non fosse migliorato anche lo stesso Kisuke. Anzi, non era difficile credere che fosse migliorato anche più di Takumi. Mentre il colpo della frusta si avvicinava Takumi continuò la rotazione su se stesso stando attento ad accelerarla il più possibile nel frangente in cui era di spalle, allungando anche la spada in difesa. Proprio quest'ultima nella giravolta stava acquistando le fattezze di un forte fendente stile trottola. Con un distacco temporale fra un attacco e l'altro davvero irrisorio.
    Un inizio semplice e diretto, ma era giusto per riscaldarsi, del resto il clima lo richiedeva.

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    123ConcentratoOttimo
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    Takumi Ehime
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    Parlato/"Pensato"/"Isobu"
    Parlato Kamabuza
    Parlato Kisuke
    Parlato Generico


    Dall'alto della sua impertinenza il viandante che aveva di fronte Takumi sembrò assumere un atteggiamento di superiorità. Come se il suo intuito avesse preso a gridare "ahaaah ti ho beccato". Ma a Takumi poco interessava, era stato diretto, vero, ma in quel momento e in quel contesto i giochini di parola erano l'ultima cosa in cui voleva intrattenersi.
    Permettetemi di dubitare.
    Takumi lo interruppe quasi istantaneamente, leggermente scazzato.
    E voi permettetemi di fare altrettanto nei confronti di uno sconosciuto che mi parla di pericolosità esponendo teorie sul mio essere indifeso. dovrete scusare la mia risposta poco elegante, ma è una frase che mi aspetterei di sentire da un ladruncolo spaccone prima di un attacco.
    Ecco, ci era cascato, inutili giochi di parole alla: "Io ce l'ho più grosso!" anche se dalla sagoma dello spadone che vedeva sulle spalle del viandante doveva ammettere che, si, ce l'aveva più grosso, ma non sempre le dimensioni fanno la differenza.
    Il viandante cercò di tornare indietro sui suoi passi, e dopo l'ennesima ramanzina rifilata a Takumi sembrò cercare una soluzione più accomodante per entrambi, salvo tornare quasi immediatamente sui suoi passi.
    Anzi, che ne dite di lasciar decidere a me se le vostre capacità di difesa sono valide e vi appartengono? Il mio nome è Kisuke. Kisuke Momochi e vi sto proponendo un combattimento.
    Mentre il viandante parlava Takumi strinse ancora più saldamente l'elsa della sua arma, ma rallentò di scatto non appena sentì il nome del suo interlocutore. I due piombarono in un attimo di silenzio surreale, poi Takumi scoppiò a ridere.
    ahahahahah non ci credo, per quanto questo mondo sia grande evidentemente non lo è mai abbastanza.
    Disse poggiando le mani sulle ginocchia e piegandosi leggermente in avanti, dopodiché si abbassò il cappuccio del suo mantello e fece altrettanto con le bende davanti al volto avvicinandosi leggermente di qualche passo per farsi riconoscere. Nel tempo i suoi lineamenti erano diventati un po' più maturi, e aveva cambiato radicalmente sia taglio di capelli sia colore dall'ultima volta che aveva frequentato Kisuke, ma confidava che la larga cicacrite che gli percorreva la guancia sotto l'occhio sinistro, insieme al suo particolare colore magenta degli occhi avrebbero aiutato il kiriano a riconoscerlo.
    Solo tu potresti essere così paranoico da sentirti minacciato dalla presenza di un viandante su un sentiero qualunque.
    Esordì Takumi con un sorriso leggermente denigratorio, ma non cattivo, anzi.
    Da quant'è che non ci vediamo? Sarà passato un anno su per giù.
    Takumi si girò a tre quarti e guardò il sole che cominciava a schiarire oltre la tormenta. Non sarebbe durato molto, e le temperature rimanevano glaciali tanto da far continuare comunque la nevicata. Il giovane Kiriano ci rifletté un po' su, poi riportò lo sguardo a Kisuke.
    E' ancora valida la tua sfida? Potrebbe essere un occasione per vedere quante cose sono cambiate nel tempo. E poi voglio ancora la rivincita dopo l'ultima volta.
    Takumi finì la frase con un sorriso tranquillo, poi prese a stringersi leggermente le bende sul collo, ma non sul volto, per cercare di tenere un po' al caldo almeno quello.

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    Takumi Ehime
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    Parlato/"Pensato"/"Isobu"
    Parlato Kamabuza
    Parlato Kisuke
    Parlato Generico


    Il fiato gli si condensava in una piccola nube ad appena un centimetro dalla sua faccia, appena lo cacciava fuori. I piedi ad ogni passo scivolavano nella soffice neve candida che ricopriva il suolo come un bianco manto. Il kiriano nonostante la sua ottima resistenza al freddo ebbe un tremito che gli percosse tutta la schiena, poi riprese a camminare.
    Maledetto Kamabuza, inizio a pensare che ci goda del mandarmi in giro per il mondo.
    Disse ad alta voce quasi come a riscaldarsi e farsi compagnia da solo mentre si stringeva ancora più saldamente nel suo manto scuro, maledicendo il fatto di non avere a portata di mano una protezione più pesante. Mentre il ragazzo procedeva lasciandosi il territorio montuoso alle spalle sul suo sentiero pensava a quanto avesse vagato nell'ultimo anno insieme al suo sensei. Si era nascosto a Maguma, poi a Shimo, Enrai e anche nelle sperdute lande paludose a Est di Kirigakure. Si sentiva come un Wotan, e proprio come lui ogni volta cercava di sfruttare gli elementi per sopravvivere al meglio, ma doveva ammettere che il paese in cui si trovava ora era particolarmente ostico.
    Kamabuza l'aveva mandato li perchè delle informazioni giunte da un suo contatto vociferavano di un arma leggendaria custodita in quelle terre, e Takumi, speranzoso che potesse essere l'oggetto della sua ormai lunga ricerca (La spada Nera) si era recato subito sul punto preciso, ma per ora ancora niente. Il vento gli scompigliava il ciuffo bianco che sporgeva dal cappuccio, le bende coprivano il suo volto fino agli occhi magenta acceso che da sempre lo caratterizzavano.
    Stava per sprofondare l'ennesimo passo sulla neve quando improvvisamente alle sue spalle sentì una voce.
    Hei buon uomo. Come mai proprio da queste parti? Non è troppo pericoloso girare da soli ed indifesi?
    A Takumi quella frase sembrò molto una velata minaccia, come di qualcuno che gli suggerisse che era li, nel posto sbagliato, al momento sbagliato. Il Chuunin sospirò con rabbia.
    Mai che io possa stare tranquillo, mai!
    Provò ad afferrare l'elsa della sua Dipu seigi ma era troppo ingombrante e il movimento sarebbe stato subito notato da un occhio un pelo più attento. Per non rischiare quindi sfruttò la copertura del suo mantello scuro per poggiare la mano pronta sull'elsa della Katana normale. Con passo lento quindi si girò, per non far pensare al suo "interlocutore" di avere intenzioni bellicose.
    Rilassati amico di viaggio, non ho intenzioni...
    Appena si girò totalmente vide un uomo in lontananza, dalla corporatura abbastanza slanciata, che gli dava un certo deja-vu, ma da lontano non riuscì a mettere a fuoco nient'altro che un volto coperto per la maggior parte da bende.
    Non ho intenzione di creare problemi. Non sono una minaccia, i miei affari qui mi appartengono se permetti, le mie capacità di difendermi pure!
    Lo apostrofò Takumi intimandogli quindi con garbo di non porre altre domande, e mentre parlava avanzò di un passo tenendo la mano libera alta, con molta tranquillità, in segno di pace, ma intanto i suoi piedi concentrarono il chakra, pronti a scattare cercando di ridurre al minimo termine l'intralcio della neve in caso di attacco subito. Non appena fu un pelo più vicino allo straniero Takumi riuscì a scorgere capelli scuri, e la sagoma ingombrante di un grosso spadone sulla schiena del suo possibile avversario. Affascinato dalla lama Takumi prese a scrutarla, o quanto meno cercava di farlo, ma poteva ben poco. In altre condizioni non avrebbe avuto difficoltà a riconoscerla come la taglia testa. In quanto amante delle spade conosceva quelle leggendarie tramandate dal suo popolo, e sperava che un giorno una di quelle potesse diventare la sua, ma in mezzo alla tormenta, e con l'interlocutore di faccia a coprirla, proprio non la riconobbe.

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    125TranquilloOttimo
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    Takumi Ehime
    Lv: Chuunin

    Parlato/"Pensato"/"Isobu"
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    Parlato Kamabuza
    Parlato Hiota
    parlato Yukio
    Parlato Generico


    Le parole di Yukio colpirono il giovane kiriano come un pugno nello stomaco. La gente stava ancora morendo. Chissà perchè nella mente di Takumi la situazione avrebbe dovuto essere stabile, ma come si può dopo uno scontro di quella portata? Cosa potrà mai più essere stabile nei primi tempi dopo quell'avvento? Takumi strizzò gli occhi per un istante e quasi la voce di Yukio nella radiolina gli giunse ovattata, distante. Nella sua mente Ehime riviveva la sua di battaglia, e per un istante un pensiero codardo ebbe la meglio sulla sua fibra coraggiosa.
    "Forse è stato meglio che io non ci fossi!"
    Takumi non sapeva che nonostante le sue disavventure non aveva ancora visto niente. Lui si era scontrato contro quegli strani esserei bianchi, non contro altri uomini, non aveva sentito l'odore della carne e del sangue che si mescolavano a polvere e lapilli, e sperava quanto meno di non doverlo scoprire a breve.
    ...Sembra quasi di potere vedere gli shinigami ballarci sopra le teste.
    ...Capisco.
    Capiva certo, ma non poteva immaginare. E da un lato era meglio così.
    Comunque, no. Per ora niente.
    Lo rassicurò alla fine Yukio, con Takumi che subito dopo richiuse la conversazione con un secco:
    Bene!
    Almeno una buona notizia dopo quel vortice di angoscia. Il gruppo comunque procedette il suo cammino per un'altra ora in silenzio. Un'ora in cui Takumi vide avvicinarsi un gruppo di shinobi con 20 botti da circa un centinaio di litri ciascuna. Rallentarono un pochettino l'andamento e le riempirono una per una. All'improvviso ci fu un tonfo sordo alle spalle di Takumi, che rapido come un fulmine e fluido come uno scorrere d'acqua estrasse la sua katana dal fodero e la puntò in direzione del rumore. Quando si girò però vide alle sue spalle solo uno shinobi imbranato che aveva fatto cadere una delle botti versandone il contenuto sulla calda sabbia. Tutti lo guardarono storto, alcuni imprecavano nel veder sprecati in un momento prezioso quelli che a tutti gli effetti potevano essere 100 litri di vita. Takumi con sguardo freddo si limitò a rinfoderare la sua lama e seguì con lo sguardo i vari shinobi che, una volta finita l'operazione, si allontanavano verso la coda e verso la punta della carovana in movimento per portare l'acqua a chi ne avesse bisogno. Si asciugò il sudore dalla fronte spostando il ciuffo bianco che gli si era attaccato in testa e poi prese un po' d'acqua da una delle tre bottigliette personali che aveva saggiamente portato da casa. Fu in quel momento che Yukio interruppe il silenzio radio informandolo di tre uomini che stavano, all'apparenza, avvelenando una fonte d'acqua li vicino. Takumi analizzò un attimo la situazione.
    Questo può voler dire che l'acqua è un loro obbiettivo...
    Takumi fece cenno allo shiobi degli orango di avvicinarsi e poi gli disse a voce bassa.
    Allerta gli shinobi intorno alle cisterne, chiamane almeno altri due a protezione, forse potremmo essere sotto attacco a breve.
    L'altro fece un cenno affermativo e avvisò prima i suoi oranghi che passarono da uno sguardo tranquillo ad un cipiglio alterato in pochi secondi, poi si allontanò per chiamare rinforzi. Takumi intanto teneva la mano poggiata sull'elsa della sua "Dipu Seigi".
    Mentre il gruppo si avvicinava all'oasi Takumi era sempre più in tensione, finchè non si trovarono di passaggio proprio li vicino, ma ovviamente dei tre uomini non c'era più traccia. Takumi fece cenno al clone di Yukio di rimanere vicino alle cisterne pronto all'azione, mentre lui si avvicinava lentamente alla fonte d'acqua. Dopo una deviazione di un centinaio di metri Takumi arrivò all'acqua e piegandosi sulle ginocchia la sfiorò con la punta di due dita e la annusò. Nessun odore insolito, il colore era limpido e naturale, limpido almeno quanto gli permetteva di essere un fondale sabbioso. Un po' titubante avvicinò le due dita alla bocca e ne saggiò il sapore, poi sputò prontamente a terra per non ingerirla. Anche il sapore sembrava inalterato. Se era stata avvelenata era un veleno particolarmente difficile da rintracciare senza mezzi. Dopo questa prima ispezione Takumi contattò Yukio mentre si riuniva al gruppo.
    L'acqua ad un primo impatto sembra buona, ma non essendo un esperto non mi ci giocherei la vita di un gruppo di shinobi. Yukio chiedi a qualcuno del reparto medico, ci sarà di sicuro un esperto in veleni e intossicazioni che la può analizzare in maniera meno superficiale di me. Se il risultato sarà negativo potremmo calmarci, magari era solo un gruppo di mercanti che trattavano l'acqua per renderla potabile e quindi vendibile. Non mi sorprenderebbe sapere che qui è un mercato assai remunerativo.
    Appena finì di parlare Takumi sputò nuovamente a terra per non rischiare troppo di ingerire un possibile veleno. Quello che però continuava a non convincerlo era il dettaglio della giara dietro la schiena di uno dei tre. Fortuna che Yukio gli aveva riferito quello che all'apparenza era anche un dettaglio frivolo, perchè Takumi una giara simile l'aveva vista solo dietro la schiena di Juuken, e il paragone con il suniano non lo rassicurava per niente, vista la sua particolare abilità con la sabbia e visto che loro di quella sabbia erano circondati.

    Poco Lontano

    nascosto dietro un ammasso roccioso a cento metri dall'oasi si cela un occhio di sabbia, che levitando inosservato osserva a sua volta gli altri. Vede Takumi di spalle allontanarsi con il braccio poggiato fisso sull'elsa. Vede la carovana di passaggio. La sua pupilla si muove frenetica a destra e sinistra, poi si dissolve nel nulla, ricompattandosi alla sabbia sul suolo.
    Daisan No Me - Terzo Occhio
    Daisan_zps46ceb1b2
    Villaggio: Suna
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica permette di creare un terzo occhio di sabbia che funzionerà come un vero e proprio occhio dal quale lo Shinobi potrà liberamente tenere sott'occhio l'ambiente. L'occhio potrà levitare in aria ed essere comandato mentalmente dall'utilizzatore, fino alla distanza massima in cui il ninja potrà controllare la sabbia in base al suo livello. Fintanto che l'utilizzatore vorrà vedere ciò che l'occhio osserva, dovrà poggiare il dito indice e il medio di una mano su uno dei propri occhi, attraverso il quale giungerà poi la visione di ciò che l'occhio sta osservando. Sarà tuttavia possibile mantenere attivo l'occhio senza usufruirne in maniera diretta. L'occhio si muoverà ad una velocità medio-bassa.
    Consumo: 2 (A Turno) (+ una quantità minima di Sabbia)

    A quaranta metri il ninja che utilizzava la tecnica si celava sotto una duna di sabbia artificiale che controllava mentalmente.
    Sabaku No Jutsu - Tecnica della Sabbia
    SabakuNoJutsu-TecnicadellaSabbia_zps7bf61753
    Villaggio: Suna
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Allo shinobi che possiede questa innata è possibile muovere la sabbia che è presente nell'area o nella propria giara fino ad un massimo di venti m³. Questo permette ovviamente il comprimere la sabbia per formare scudi, attaccare o usare le relative tecniche. La sabbia compressa ha la resistenza di un legno duro, permettendo di bloccare Armi fino a Medie non infuse di Chakra. Può bloccare Taijutsu di livello C e arrivare a fermare anche Ninjutsu di livello D. La sabbia può essere controllata fino a quaranta metri dall'utilizzatore, dopodiché se ne perde il controllo. A partire da questo livello, è possibile creare uno strato di sabbia sottostante a cose o persone e quindi sfruttarlo per far levitare sopra il terreno tali corpi.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Sotto quest'ultima si celavano anche i suoi due compagni. La radiolina al suo orecchio si attiva.
    Aspettiamo ordini...

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    Non appena fu raggiunto sul posto dal clone di Yukio Takumi lo osservò negli occhi per qualche secondo, come ad aspettarsi un commento o delle novità, nonostante si fossero separati da massimo cinque minuti. Il clone infatti non avendo nulla da dire semplicemente lo fissò di rimando e stette zitto. Il kiriano quindi si fece raggiungere dal clone e poi si riaccostò all'enorme Orango, l'uomo con cui stava parlando invece era qualche metro più avanti. La marcia proseguì a passo lento per un paio di minuti, poi Takumi sentì un fruscio nell'orecchio e pochi istanti dopo dalla radiolina uscì la voce di Yukio.
    Anche le riserve acquatiche hanno qualche guardia?
    Takumi fissò i tre oranghi e poi rispose.
    Dipende, tre enormi Oranghi sono considerabili come guardie?
    Takumi esitò per qualche secondo guardandosi attorno e poi diede la risposta seria.
    Vedo due shinobi oltre me e il clone, e ci sono questi tre oranghi che trasportano le cisterne. Direi che tutto sommato dovremmo essere abbastanza protetti in caso di attacco.
    Appena finì di parlare chiuse la trasmissione in attesa di un'eventuale contro-affermazione. riteneva inutile chiedergli come andasse dalle sue parti. Quell'"ANCHE" usato da Yukio sottintendeva che lui era a sua volta accompagnato da shinobi, e la cosa aveva un senso, visto che con i feriti ancor più delle cisterne c'era in ballo la vita degli shinobi stessi. Almeno Takumi sperava che questo fosse il motivo.
    La carovana camminava ormai da quasi un'ora e mezza, ma l'andamento era parecchio lento. Così lento che Takumi poteva sentire la cartilagine delle ginocchia cristallizzarsi, quasi a creargli un prurito fastidioso. Come se dicessero: "Hei, piegaci un po' più velocemente o ci ingolferemo!"
    Il controllo costante del chakra sotto i piedi gli impediva di sprofondare nella sabbia, ma i carri delle cisterne avevano avuto più volte problemi, costringendo in un occasione il gruppo a fermarsi. Due oranghi avevano dovuto sollevare una ruota che era sprofondata nella distesa dorata della sabbia, ci avevano messo pochi minuti a risolvere il problema per fortuna, ma era stato comunque fastidioso e il viaggio sarebbe stato ancora molto, molto lungo. Ogni tanto Takumi per passare il tempo sollevava lo sguardo verso i volatili di Yukio. Si sarebbe intrattenuto in qualche chiacchiera con il clone, ma la carovana avanzava in un così innaturale silenzio che a Takumi sembrava quasi poco ossequioso interromperlo con il suo chiacchiericcio, così per combattere la noia più che per utilità, decise di contattare in radio il vero Yukio.
    Come va li dietro Yukio? tutto tranquillo? Gli uccelli hanno avvistato qualcosa di interessante?
    Appena Takumi chiuse la conversazione in attesa di una risposta poggiò la mano sull'elsa della sua fidata lama "Giustizia profonda", un modo come un altro in quel momento di far passare il tempo.

    300 metri più avanti: nella carovana

    L'uomo che usava la tecnica dell'imitazione assoluta continuava a camminare perfettamente mimetizzato nella folla, ma appena trovò l'occasione adatta si distanziò per qualche istante e riprese a parlare in radiolina.
    Mi sentite? Ripeto, mi sentite?
    Era da un po che l'uomo cercava di contattare i compagni, ma evidentemente erano fuori dalla portata della radiolina. Almeno fino ad ora.
    ...Skrrr...ti sentiamo, il segnale è debolissimo però...skrr...evidentemente siamo ai limiti della portata della radiolina.
    Noi siamo a Est di Suna, la carovana procede lentamente. probabilmente entro sera arriveremo a un quarto del percorso dal confine del Paese del Vento, a circa un'ottantina di Kilometri da Suna. Consiglio di attaccare questa notte, con il favore del buio.
    ...skrr...hai sentito dove si...skrr...accamperanno?
    Ho sentito delle proposte, si parlava ai piedi del monte Chasuyama, per proteggersi dal vento delle tempeste sabbiose. Dovremmo attacarli allora, mentre dormono.
    Deciderà il...skrrr...capo. Abbiamo perso il contatto con due delle squadre ed è inc...skrr...come una bestia. Sta agitando la clava da un'ora. Mi raccomando, tu rimani in posizione Shogu. Non fare come quelle...skrr...ste di cazzo. ci aggione...ftsssssssssssssss...
    Mi sentite? Mi sentite? Cazzo!
    La linea era caduta bruscamente. Shogu digrignò i denti per rabbia, poi si riavvicinò alla carovana che intanto continuava ignara il suo percorso.

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    Edited by Daken Akihiro - 24/1/2015, 09:26
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    Takumi Ascoltò per tutto il tempo il compagno che rispondeva al suo piano evidenziandone alcuni problemi, primo fra tutti il fatto che non poteva comunicare telepaticamente con i corvi. Il Kiriano dal ciuffo bianco fece schioccare la lingua in un gesto nervoso che era un misto di rabbia e auto-rimprovero.
    "Merda, avevo dato per scontato che potesse comunicare telepaticamente. Un errore grossolano!"
    Che in realtà non era nemmeno tanto vero. Viste le sue esperienze personali di evocazione e le esperienze a cui aveva assistito nella guerra contro L gli era infondo concesso un errore simile. Ogni persona che aveva conosciuto aveva un contatto telepatico con le sue evocazioni, fino ad ora almeno.
    Allora procedi con la spiegazione, ti ascolto!
    Disse un ligio Takumi mentre ascoltava la risposta del compagno. Voleva che si creasse un clone per coprire più spazio e creare un eventuale superiorità/parità numerica veloce, inoltre voleva spostare 2 corvi ad ogni lato del convoglio. Mentre ascoltava Takumi si infilò la radiolina nell'orecchio sinistro e la sintonizzò manualmente sulla frequenza di canale 22. Alla fine si alzò in piedi e buttò il bastoncino che aveva in mano di lato.
    Ora rimane da considerare la necessità di esplorazioni a più lungo raggio. Pensavo semplicemente di compiere un ulteriore evocazione, questa volta con una o due creature capaci di comunicare con me. Per le mie riserve di chakra sarebbe meglio una singola creatura, ma il terreno potrebbe essere troppo. Quindi, due sarebbero meglio.
    Takumi si grattò il mento e si prese qualche istante per riflettere quando sentì i rumori della carovana che partiva.
    Non so quanto chackra hai, quindi riguardo al numero dell'evocazioni è a tua scelta e discrezione. Posso solo dirti che ovviamente più sono e meglio è se non inficiano le tue possibilità di combattimento. Mi dispiace solo non poterti essere utile al riguardo.
    Non appena finì di parlare cominciò a fare una rapida serie di sigilli con le mani.
    Mizu Bunshin no Jutsu - Tecnica del Clone Acquatico
    MizuBunshinnoJutsu-TecnicadelCloneAcquatico_zpsfd303e2b
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Una delle tecniche più importanti fra il reparto dell'elemento acqua. Questa tecnica permette all'utilizzatore di creare dei cloni che avranno le stesse ed identiche caratteristiche dell'evocatore. Sono capaci d'utilizzare i Jutsu ma solo d'elemento Suiton e massimo di livello C. A differenza di ogni altro clone la limitazione s'estende anche ad eventuali abilità innate ed altro, purchè Suiton. Non possiedono capacità ed eventuali specializzazioni dell'originale.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 4 (A Clone)

    Subito dopo il clone acquatico si materializzò al suo fianco da un ammasso di acqua informe. Poi un secondo rumore della carovana fece girare il Kiriano e il suo clone.
    Ok Yukio, si parte. Sarà meglio incamminarci subito verso le scorte d'acqua e i feriti. I due punti sono a circa duecento metri di distanza l'uno dall'altro, una distanza facilmente colmabile, ma per ogni emergenza consiglio di dividerci un clone e un originale per punto. Io mi occuperò delle scorte d'acqua. Per ogni emergenza...
    Lasciò la frase in sospeso indicando la radiolina all'orecchio, quindi cominciò ad incamminarsi verso le zone avanzate della carovana che ormai era totalmente in movimento, anche se era un avanzare abbastanza lento. Appena arrivò Alle scorte d'acqua notò tre carri trainati da tre Orango giganti, su ognuno dei quali era caricata una grossa cisterna d'acqua. Gli oranghi li tiravano con una mano sola tramite una corda spessa, mentre l'altra mano la tenevano poggiata al suolo per darsi sostegno, appena arrivò sul luogo uno dei tre oranghi cominciò a fissarlo, al che Takumi lo carezzò su un braccio e l'orango sembrò tranquillizzarsi.
    Che razza di bestione!
    Prima volta che ne vedi uno?
    Takumi si girò di scatto e vide un Konohiano alle sue spalle.
    Gia! Si nota tanto?
    Abbastanza. Li ho evocati io, i muli non riuscivano a trainare il peso intero delle cisterne da soli. All'andata ne avevamo di più, ma dopo la guerra...
    Immagino...
    Tu sei il ragazzo che è venuto qui nel lampo vero? Mai vista una cosa del genere. Uno spettacolo orribile, spero per te che non dovrai più rifarlo.
    Non sei l'unico a sperarlo. Su forza, avanziamo.
    Mentre il kiriano e il konohiano parlavano Takumi osservò a distanza avvicinarsi il suo clone, era rimasto indietro per ascoltare eventuali ulteriori spiegazioni di Yukio per riferirle a Takumi, in ogni caso la li in avanti avrebbero usato le radioline.

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    Alla già forte titubanza di Takumi Yukio aggiunse anche la sua, cominciando un discorso che Takumi seguì attentamente, senza rispondere finchè non fosse completo.
    Hai ragione, non mi piace. Non tanto per l’idea che ci sia una spia nemica in mezzo a noi. Il contrario mi stupirebbe, ma perché cosi saprebbe dove ti trovi. affermai di rimando, riflettendo. Inoltre sicuramente quella voce sta già venendo sparsa ad arte tra i soldati, magari senza dire il tuo nome, oppure dare indicazioni del tuo aspetto, per ordini dei capoccioni...
    A quel preambolo poi seguì una meticolosa spiegazione sulle loro debolezze, sui vantaggi nemici e sul dove potrebbe essere più probabile la tesa di un imboscata o di un tranello. Takumi poggiò la schiena ad un fusto secco di una pianta e incrociò le braccia guardando il suolo. Yukio aveva detto cose sensate, nulla cui lo stesso Takumi non avesse già pensato, ma metterle in essere come aveva fatto il suo compagno poteva essere utile.
    ...E senza spargere la voce della tua presenza oltre quello che già staranno facendo, ma la vita è tua, quindi, per me, possiamo fare anche a modo tuo, perché per oggi non ti toccheranno, ma non posso dire cosa succederà quando non ci sarà uno come me nei dintorni a coprirti le spalle.
    A quelle ultime parole Takumi sorrise sommessamente per un istante.
    "Tutti a proteggermi le spalle. Mi chiedo quando saranno abbastanza grandi da proteggersi da sole!"
    Takumi rimase zitto per qualche istante metabolizzando le informazioni.
    Hai ragione! Meglio procedere con i piedi di piombo. Va bene essere un deterrente, un po meno una vittima.
    Dando quindi ragione a Yukio il kiriano rispostò il focus dell'attenzione sulla missione. All'evocazione di Yukio Takumi ricordava di aver contato dieci unità, se il sole non l'aveva ingannato. Allora il Kiriano cominciò a ragionare. Staccò un ramo secco dal fusto alle sue spalle, si piegò sulle ginocchia e cominciò a incidere dei segni nella sabbia. Il primo fu un grosso cerchio con delle frecce che simboleggiavano un movimento. Al centro di quest'ultimo ci incise due Kanji, uno a simboleggiare i medici e l'altro le scorte d'acqua.
    Questo è il gruppo di superstiti che dobbiamo scortare, con all'interno le due cose che dobbiamo proteggere maggiormente.
    Di lato fece due pallini più piccoli. Li indicò sul suolo e poi indicò se stesso e Yukio, per indicare che erano loro, ma senza parlare. A questo punto si fermò per qualche secondo a riflettere, poi riprese ad incidere, aggiungendo ai disegni già fatti svariati Kanji dei corvi, posizionandoli strategicamente.
    Dovremo sincronizzarci con i movimenti della carovana. Appena i tuoi corvi torneranno dalla ricognizione ne manderemo due sopra le scorte d'acqua, due sopra il reparto dei ninja medici e altri due che copriranno in maniera più larga e meno precisa i movimenti della carovana dall'alto In modo tale che sei corvi terranno costantemente sott'occhio il gruppo. Altri due invece li posizioneremo in modo tale che precedano il cammino della carovana di circa 150 metri, così diminuiremo il rischio di imboscate e avremo il tempo necessario a preparare una strategia.
    Appena terminato disegnò quindi altri due kanji dei corvi, uno per ognuno dei due puntini.
    Gli ultimi due si troveranno uno sulla mia testa e uno sulla tua, per difesa personale. Se vogliamo proteggere come si deve i sopravvissuti dobbiamo prima proteggere noi stessi. Ovviamente credo tu sia in contatto telepatico con loro, io no. Quindi se hai una radiolina ci sintonizzeremo sulla stessa frequenza e sarai tu a dovermi segnalare ogni tipo di problema notato dai corvi.
    Takumi alzò il braccio stiracchiandolo e poi con il lato del bastoncino pulito dalla sabbia ci si grattò la testa.
    Ora ci rimane da valutare solo la partizione dei compiti, se tu sei d'accordo ovviamente.
    La partizione dei compiti era ovviamente anch'essa banale ma efficace, e molto dipendeva anche dalle informazioni di ritorno della ricognizione dei corvi. Se le oasi e i possibili punti d'attacco dei Suniani erano troppi i due shinobi si sarebbero divisi per andare in avanscoperta e coprire tutti i punti nevralgici, altrimenti uno dei due sarebbe rimasto a coprire il convoglio da possibili attacchi intestini o perchè no sotterranei. Takumi con le sue amicizie aveva capito che da quelli di Suna era lecito aspettarsi tutto, Juuken e Supaku ne erano la prova lampante. E comunque in quel caso Takumi avrebbe mal volentieri consigliato che in avanscoperta ci andasse il più capace dei due e quello con maggiori potenzialità di vedere le cose "dall'alto", ovvero Yukio.

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    Com'era ovvio supporre il discorso dei due shinobi dopo le affermazioni di Takumi si spostò sul suo essere forza portante, per un secondo il kiriano ci aveva quasi sperato, aveva creduto che una volta tanto per una persona non fosse importante ciò che conteneva, non più di chi fosse in quanto soggetto.
    Capisco che sono un tuo compaesano, ma forse stai dicendo anche troppo ora. Non dovresti sbandierare sui tetti questo fatto, soprattutto a Suna.
    Lo redarguì immediatamente il ragazzo dai capelli opachi. Takumi fece spallucce.
    Normalmente concorderei, ma se mi hanno mandato qui come deterrente di attacchi è perchè sperano che la voce si sparga e che la cattiva fama dei Bijuu intimorisca gli altri. In questo caso nasconderlo è controproducente, anche perchè la mia presenza improvvisa non permette un organizzazione da attacco contro una forza portante. Bisogna ammettere che i bastardi in cima sono bravi a fare calcoli con la pelle degli altri!
    Poi il suo compagno di missione rispose al perchè della sua presenza li, e la risposta per un istante azzittì Takumi.
    "E' già stato sensei di altre forze portanti?"
    La curiosità vinse su Takumi, doveva sapere come stavano gli altri, erano anni che non li vedeva. Per non distruggere però il loro possibile anonimato il ragazzo fece solo nomi e non cognomi, in modo da renderli irrintracciabili se non già conosciuti.
    Chi? Con chi hai avuto a che fare? Henry, Maky, Juuken? Come stanno?
    Visto quanto era stronzo e scontroso l'ultimo dei tre dubitava che fosse Kimura, ma gli altri due erano possibili. Eppure anche se non li conosceva molto gli mancavano, gli mancava quella libertà che poteva avere con loro, anche con Juuken. In ogni caso Yukio stemprò la conversazione con una battuta sul suo colore di capelli, e fu utile, riuscì a far sorridere per un secondo Takumi.
    Eh, ti sembro il tipo che da peso alle superstizioni? Mi piace il tuo colore di capelli. Sicuramente è più normale del mio.
    Disse riferendosi ovviamente ai suoi capelli blu dal ciuffo bianco. Poi la conversazione si spostò su un punto di vista più tattico. I due uscirono dall'accampamento rimanendo però vicino al confine, poi continuarono a parlare non appena uno shinobi dell'Impero si allontanò. A quanto pare i due condividevano gli stessi elementi, ma avevano il vantaggio, a quanto diceva Yukio, di poter contare su evocazioni da ricognizione e di avere differenti stili di combattimento. A quanto pare l'"Opaco" prediligeva uno stile di combattimento a lungo raggio. Takumi invece con una Katana in mano era letale come pochi altri parigrado.
    Non appena il suolo diventò sabbioso sotto i loro piedi anche Takumi proprio come il compagno concentrò il chakra sotto i piedi per non sprofondare, poi Yukio estrasse un kunai e si tagliò per eseguire un'evocazione. Dopo i sigilli il suolo sabbioso si riempì di incisioni per un istante e poi da una nuvola di fumo apparvero ben 10 corvi che cominciarono a gracchiare attorno al loro evocatore.
    Sparpagliatevi su questo lato e volate in cerchio sopra qualsiasi gruppo di persone che si avvicini al convoglio
    Dopo l'ordine i corvi cominciarono a separarsi volando in cielo, Takumi li seguì con lo sguardo finchè il sole accecante glie lo permise.
    Volatili, questo può risultare MOLTO utile.
    Disse marcando con enfasi la parola "molto". Invece lui per ora si sentiva totalmente inutile con le sue evocazioni acquatiche. Almeno in caso di emergenza aveva la sua Onda esplosiva.
    Beh, non ci rimane che attendere...
    Disse Takumi mentre si portava le unghie in bocca e cominciava a riflettere mentre le mordeva. Se volava che il suo "effetto deterrente" funzionasse doveva spargere la voce, e qui veniva la parte che lui odiava. Doveva fingersi un totale sprovveduto. Fece schioccare le dita e si avvicinò a Yukio parlandogli sotto voce.
    L'idea non ti piacerà, e fidati se ti dico che a me piace ancora meno, ma dobbiamo spargere la voce nell'accampamento sul mio essere una forza portante.
    Takumi poteva sentire dentro di se il ringhio di disapprovazione di Isobu, ma, almeno per il momento, decise che poteva essere ignorato.

    Poco Distante - Nell'accampamento

    Un gruppo di shinobi sopravvissuti dell'Impero si stava rifocillando approfittando del periodo di ferma dell'accampamento imposto dalle condizioni di Takumi. Uno di loro strappò un pezzo di carne cotta da uno spiedino in cui era impalata.
    Cazzo fa così caldo che questa carne quasi si cuoce anche senza bisogno del fuoco. Basta ficcarla in questa fottuta sabbia.
    Un altro shinobi poco lontano rispose.
    Già, tanto questi granellini presto o tardi ti entrano comunque in ogni buco. In ogni caso cerca di fare in fretta, tra un po si parte. Prima ce ne andiamo da questo posto schifoso e meglio è.
    L'ultimo dei due che aveva parlato si alzò dal ceppo secco su cui era seduto e si voltò. Solo quando fu solo si passò un po ansioso le mani sul volto. Il travestimento stava funzionando.
    Kao Utsushi no Jutsu - Tecnica dell'Imitazione Assoluta
    KaoUtsushinoJutsu-TecnicadellImitazioneAssoluta_zps9a2c30b4
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Jutsu molto utile per ingannare l'avversario. Questa tecnica permette allo shinobi di assumere le sembianze fisiche del proprio avversario ad un livello assai superiore di qualsiasi esperto utilizzatore della Henge. Non solo infatti verranno riprodotti anche i dettagli più accurati senza alcuna difficoltà; ma persino l'odore del soggetto, le sue gesta, verranno ricopiate alla perfezione rendendo l'utilizzatore identico al punto che neppure un familiare della vittima può distinguerli. Il malus di questa tecnica è che durante l'esecuzione il bersaglio deve rimanere immobile per almeno dieci minuti (3 turni nel caso d'un combattimento) Il corpo dell'utilizzatore si deforma dunque assumendo la forma prestabilita. Ovviamente non verranno copiati anche le capacità dello Shinobi di cui si sono prese le fattezze; ma in ogni caso neppure un Doujutsu potrebbe smascherare l'inganno.
    Consumo: 8

    Prese quindi una radiolina dalla tasca e la posizionò al volto.
    Il convoglio sta per partire, vi tengo aggiornati...

    Spoiler Status:

    Stato
    ChakraFisicoMentale
    125Irritato - triste.Ottimo
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x 10Telescopio
    Shuriken x 20Radiolina
    Cartabomba x 5Maschera Respiratoria
    Pupazzi esplosivi x 5-
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    FasciaTavola di legnodietro la schiena
    Arma Leggera--
    FoderoSpada Lunga - Dipu Seigifianco destro
    FoderoKatanafianco sinistro
    Mantello scuro-addosso
    Abbigliamento
    IndossatiNon indossati
    Guanti rinforzatiCoprinaso e coprifronte Kiri
    Bende e Gomitierevecchio coprifronte Konoha
    Note-


    Edited by Daken Akihiro - 22/12/2014, 16:34
  14. .
    ghghg

    Takumi Ehime
    Lv: Chuunin

    Parlato/"Pensato"/"Isobu"
    Parlato Umiku
    Parlato Hanzo
    Parlato Kamabuza
    Parlato Hiota
    parlato Yukio
    Parlato Generico


    Takumi si stava ancora guardando intorno quando ebbe un piccolo giramento di testa. Si sentiva ancora un po' stanco.
    "Suppongo che rimanere ferito a quella maniera sia uno stress fisico anche se si viene curato!"
    In ogni caso ciò che contava era che fosse in piena forma, senza il minimo dolore. Doveva solo concedersi un paio di minuti per riprendersi. Fu in quell'istante che gli si parò davanti un giovane ragazzo Kiriano, era più grande di Takumi, ma non di troppo. Di certo era però parecchio più alto, ad occhio e croce almeno una decina di centimetri più di lui. In testa aveva un cappello di lana dal quale usciva qualche ciocca di capelli di un marrone quasi consumato, come se fosse scambiato.
    Vedo che ti hanno rimesso in piedi per bene. Non avevi una bella cera quando sei arrivato. Se accetti un consiglio…lascia stare le entrate ad effetto di questo tipo.
    Takumi intuì subito che doveva essere il suo compagno di missione.
    Già, suppongo sia stato un bello spettacolo. Peccato esserselo perso...
    Ribadì Takumi cercando di ironizzare sull'accaduto, ma appena pensò al dolore che aveva provato un paio d'ore prima un brivido freddo gli percosse la colonna vertebrale...lento e inquietante, passando da vertebra a vertebra.
    ...Dovresti parlarne con il mio sensei, è stata sua questa brillante idea. Per quanto riguarda me invece sarò ben felice di seguire il tuo consiglio...spero...
    Comunque, sono Yukio Tanaka, quello con cui dovrai svolgere questa missione.
    Disse Yukio inchinandosi leggermente. Takumi preso leggermente alla sprovvista fece lo stesso con altrettanto rispetto.
    Takumi Ehime, piacere di conoscerti Yukio.
    Dopo le dovute presentazioni i due cominciarono a camminare raggiungendo un piccolo spiazzo dell'accampamento, un po più isolato, ma ancora all'interno di esso. L'altro cominciò a fare domande molto dirette, alcune anche quasi personali, ma le fece con gran formalità e apparente disinteresse. Takumi a quelle domande fece schioccare la lingua. Ricordò i discorsi fatti con Kisuke sulla segretezza. Per scoprire le mosse del Momochi paranoico le aveva dovute subire sulla sua pellaccia, e quasi gli sembrava ingiusto scoprire così presto le sue carte, ma poi ricordò cos'era successo quella stessa mattina. Ormai la segretezza era inutile, la voce si era sparsa, ed anzi era meglio per la missione che si spargesse ulteriormente, anche se Takumi sperava un po vanamente che dopo quest'ultima il chiacchiericcio non si sarebbe sparso più del dovuto. Fece quindi un gran respiro e cominciò a parlare.
    Possiedo chakra Suiton e Raiton. Posso evocare creature acquatiche come Squali o Piranha...offensivamente utilissime ma poco utili a livello ricognitivo, a meno che non ci trovassimo in mare, e visto il nostro itinerario purtroppo ne dubito. Me la cavo bene sopratutto con le spade...e sono la forza portante del 3 code!
    Disse l'ultima frase come se fosse la cosa più normale del mondo, quasi sperando che Yukio la percepisse come tale, ma sapeva ovviamente che era impossibile. Aveva deciso di tacere sul velo di nebbia almeno per il momento, non la riteneva un'info utile, anche se probabilmente era altrettanto inutile nasconderla visto che anche Yukio era un kiriano, e ogni ninja di Kiri con un minimo di esperienza conosceva quella tecnica.
    Takumi stava per ribaltargli la domanda, quando improvvisamente la sua voce venne strozzata in gola da un lamento che proveniva dalla tenda poco lontano da loro. Takumi la avvicinò a passi lenti e misurati, poi scostò l'apertura del tendaggio per trovarsi davanti ad uno spettacolo raccapricciante. La tenda era adibita ad infermeria e a terra erano stesi svariati ninja feriti, sporchi di sangue e logorati dalla battaglia, alcuni perfino pesantemente menomati. Il reparto medico attorno a loro faceva quello che poteva, ma le cure in quel caso sarebbero state più lunghe di quelle servite a Takumi. Il giovane Kiriano fermò lo sguardo su uno dei moncherini privi di arto.
    Quanti feriti ci sono tra le truppe?
    Chiese rivolgendosi a Yukio, ma continuando a guardare il moncherino. Il ragazzo si morse il labbro ricordando la bolgia in cui si era trovato durante la guerra precedente. I lamenti che sentiva in quella tenda erano gli stessi di allora. Takumi richiuse la tenda e si voltò indietro tornando alla postazione dov'erano prima.
    Questo ci rallenterà molto, ma non è nulla che non abbia già considerato, o già visto...
    Disse l'ultima frase lentamente, abbassando lo sguardo al suolo con un'espressione che era un misto di rabbia e tristezza.
    E invece quali sono le tue "credenziali" Yukio? Il perchè hanno scelto me l'abbiamo capito tutti ormai, ma perchè te?
    Takumi già sapeva la risposta di quella domanda. Ninja più grande, probabilmente più forte ed esperto..lui un chuunin con il 3 code. Probabilmente l'avevano chiamato per fargli da balia, ma Takumi sperava, per orgoglio personale quanto meno, che non fosse solo per quello.

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    QUELLA MATTINA

    Takumi giaceva piegato sulle ginocchia, poggiate su un morbido cuscino steso in terra. Davanti a lui, sopra al tavolino e affianco al servizio da tè con il liquido ancora fumante all'interno, c'era invece una lettera sul cui rotolo vi erano impresse una serie di grosse "A" nere a sfondo rosso. La lettere era chiusa con la ceralacca che portava il simbolo della Mizukage. Takumi la squadrava senza aprirla, sapeva perfettamente cosa voleva dire una missione di livello A in quel periodo. il kiriano sentì un violento nodo allo stomaco.
    "Guerra!"
    E se il Paese chiama alle armi come può un buon ninja e un vero patriota rifiutare? Esatto, non può. Dopo un minuto il ragazzo si fece coraggio e aprì la lettera rompendo il sigillo in ceralacca, e dentro vi trovò la conferma ai suoi più grandi timori. La Mizukage lo chiamava, il suo paese lo chiamava, per prendere parte ad una guerra fraticida, o almeno alla parte finale di quella guerra. L'alleanza con l'Impero aveva portato i frutti sperati, Kiri era uscita vincitrice dal violento scontro con Suna. Quanta gente conosceva di quel paese Takumi? Quanti di loro aveva avuto il piacere, o a volte il dispiacere, di chiamare amici e fratelli? Juuken, Supaku...non li sentiva da anni, chissà come stavano ora, dov'erano ora? Takumi si morse il labbro inferiore quasi a sangue, poi si alzò di scatto dalla postazione e andò nella seconda struttura di casa sua per prendere la sua fedele "Giustizia profonda" infilandosela nel fodero, poi prese tutto il resto del suo armamentario e indossando il suo manto scuro uscì dalla porta di casa sua, pronto ad andare alla corte del Mizukage. Quando la raggiunse notò un gran fermento. Non ricordava di aver mai visto tanti ninja insieme se non al raduno che aveva preceduto l'ultima grande guerra cui aveva preso parte, la guerra di Elle.
    "Sarà l'effetto della guerra a quanto pare, mai visto più sprecato il dono di unire così tanto le persone!"
    Quando Takumi mise piede nella struttura si abbassò il cappuccio facendo scivolare al suolo le goccioline di pioggia che lo imperlavano, poi si diede una scompigliata ai capelli e al ciuffo bianco. Fu allora che riconoscendolo uno shinobi lo afferrò per il braccio.
    Ti aspettavamo ragazzo, questa missione non può prescindere da te.
    Cos..? Perchè avete bisogno proprio di me?
    Ci serve la tua risonanza figliolo, la risonanza di un Jinchuricki!
    Takumi a quella parola sgranò gli occhi, rimase fermo e passivo per qualche secondo, poi il suo sguardo si incupì e si strattonò dalla presa dell'altro shinobi.
    Che diavolo hai ora?
    Cos'è che hai detto?...Come lo sai?
    Il ninja davanti a lui spalancò le porte di un'enorme sala circolare e rispose alla domanda del ragazzo.
    Ce l'ha detto lui.
    Quando la porta si spalancò la stanza mostrava un via vai di shinobi e kunoichi che andavano avanti e indietro, fra di loro, immobili al centro, vi erano Kamabuza e Hiota.
    Ciao ragazzo!
    Non appena finì di parlare Takumi gli rifilò un pugno al volto, un pugno pieno di rabbia che fece sbilanciare Kama facendolo finire in ginocchio. Attorno a loro tutti si fermarono per qualche secondo, poi ripresero il via vai come niente fosse.
    Takumi ansimava di rabbia.
    Cerca di calmarti Tak!
    Calmarmi? Voi due avete deciso di rovinarmi la vita e tu mi dici di calmarmi? Perchè cazzo hai rivelato che sono un Jinchuriki?
    Kamabuza si alzò toccandosi il labbro leggermente spaccato per il pugno, a parte questo il suo volto era lo stesso di sempre, calmo, pacato. Assolutamente tranquillo.
    Primo: Non ho rivelato niente, con la partecipazione di chi diavolo pensi di aver ricevuto il Bijuu se non dai pezzi grossi? Secondo: Non avrei rimesso in mezzo la voce se non fosse stato necessario per salvare delle vite. Le truppe dell'Impero stanno tornando a casa, e nel farlo lasciano un fianco scoperto agli attacchi, ci servi tu Takumi, tu e il Sanbi.
    Perchè? Sai che ho ancora difficoltà nel controllare il suo potere, ci sono shinobi molto più abili di me al villaggio.
    Anche una pedina può essere importante se hai un minimo di strategia e sai come usarla. Lo scopo della missione è mandare te li e sfruttare la risonanza di un Jinchuricki come deterrente per un possibile attacco.
    Takumi rilasciò la stretta rabbiosa dei suoi pugni e alzò lo sguardo.
    Questo vuol dire...
    Si, da adesso la voce su te e il Sanbi si spargerà.
    Il tono di Kamabuza era neutro, freddo come al solito. La vecchia volpe di Konoha aveva colpito ancora, astuta e manipolatrice come da copione.
    Cerca di capire la gravità della situazione Tak, non l'avremmo fatto se non fosse stato necessario. E inoltre abbiamo chiesto di prendere misure precauzionali per la tua salvaguardia. Da adesso in poi io e Kama saremo le tue ufficiali guardie del corpo. Ti proteggeremo noi...
    Aggiunse Hiota con voce dolce. Takumi abbassò lo sguardo e sospirò.
    Isobu!
    Cosa?
    Il nome del Sanbi, si chiama Isobu!
    Quando Takumi alzò lo sguardo sul suo volto si delineò un'espressione ferma e glaciale. Quindi proseguì oltrepassando i due ninja che aveva davanti.
    Se dobbiamo fare questa cosa facciamola per bene!
    Non appena Takumi fu dietro le sue spalle Hiota lanciò uno sguardo verso Kama che accennò un sorriso soddisfatto. Finalmente il ragazzo cominciava a crescere. Takumi era pronto, e Kamabuza lo sapeva.

    ORA

    Takumi giaceva al centro della sala, posizionato sopra una pedana in rialzo, con il vuoto tutt'attorno a fargli compagnia. Il giovane Kiriano deglutì terrorizzato.
    Siamo sicuri che non ci siano altri modi più convenzionali?
    Kama giaceva a braccia incrociate a dieci metri da lui, affianco a Hiota che invece continuava a concentrarsi per la perfetta riuscita del Jutsu.
    Andiamo dov'è finita la tua fermezza di poco fa? Il trasferimento Divino è l'unico modo per farti arrivare in tempo sul luogo dove sono stanziate le truppe dell'Impero.
    Takumi si guardò le mani con poca convinzione.
    Se lo dici tu!
    Allora ricapitoliamo: Tu sarai trasportato tramite trasferimento divino nel paese del Vento, dove sono stanziate le truppe dell'Impero. Il trasferimento sarà particolarmente doloroso e probabilmente lo shock ti porterà ad uno svenimento dovuto al dolore, ma non dovrai preoccuparti...
    Se,se, dall'altra parte sarò guarito da un ninja medico pronto al mio arrivo, dopodiché dovrò cercare lo shinobi Yukio Tanaka con il quale condividerò il compito di proteggere le truppe durante la ritirata. Ora vogliamo procedere?
    Sarà, VERAMENTE, veramente doloroso!
    Lo so!
    Kamabuza a quelle parole lanciò uno sguardo a Hiota che ormai era pronta a procedere.
    Sei pronto?
    Takumi sgranchì il collo, poi lasciò penzolare le braccia flosce e fece un saltino sul posto.
    Mi prendi in giro? Sto per essere smaterializzato e rimaterializzato a miglia di distanza con u procedimento che mi creerà svariate fratture e lussazioni, con forse anche emorragie interne...non si può essere pronti!
    Takumi chiuse quindi gli occhi e aspettò l'inevitabile mentre Hiota lo guardò con tristezza mordendosi un labbro. Fu allora che Kamabuza per consolarla le mise una mano sulla spalla, lei si voltò e lui le fece un cenno con la testa, quindi la tecnica si avviò.
    Tensa No Jutsu - Tecnica del Trasferimento Divino
    TensaNoJutsu-TecnicadelTrasferimentoDivino
    Villaggio: Tutti
    Livello: S
    Tipo: Ninjutsu
    Questo jutsu permette di spostare un oggetto in ogni punto del mondo Ninja, a patto che si conosca il posto in cui lo si vuole inviare. L'oggetto si sposta alla velocità della luce. Perfetto nel caso si debba spostare qualcosa velocemente, in modo da ridurre i tempi. Per effettuare la tecnica con successo è necessario concentrarsi esclusivamente su di essa per un turno e nessuno deve poter interferire nel suo utilizzo.
    - E' possibile spostare esseri viventi, ma essi subiranno una ferita gravissima una volta terminato il teletrasporto.
    Consumo: 30

    Non appena la tecnica ebbe inizio Takumi sentì formicolare il suo corpo, quasi come fosse pervaso da una sorta di elettricità. Ebbe solo il tempo di guardarsi le mani per un rapidissimo istante, poi tutto svanì in un'accecante luce bianca. Fu come se il kiriano si trovasse avvolto da un lampo azzurrino. Fu un istante ma sembrò durare un'eternità. Quando finalmente Takumi riprese a vedere si trovava da tutt'altra parte. Precisamente in mezzo ad un campo all'aperto, circondato da tende. Il ragazzo alzò lo sguardo dalle mani e per un secondo si sentì benissimo, carico, elettrico e pieno di energie, ma quando il secondo dopo provò a parlare qualcosa gli impediva di farlo. Dalle sue labbra uscivano solo rumori strozzati, poi avvenne. Uno spruzzo di sangue gli colò dalla bocca scivolando sul mento. Lo sguardo divenne vacuo e distante, perso chissà dove mentre il suo corpo si contorceva in preda a spasmi di puro dolore che pervasero il kiriano uno dopo l'altro, senza tregua. Prima la carne...SNAP...i tendini si stiravano e tendevano come molle uno ad uno. Poi fu il turno delle ossa...CRACK...CRACK...per un attimo Takumi alzò lo sguardo al cielo, poi l'azzurro scomparve nel soffice bianco delle nuvole, e finalmente Takumi svenne. L'ultima cosa che sentì era qualcuno che lo teneva per le spalle prima che potesse cadere al suolo...e una voce.
    Presto, fate presto, il ragazzo sta soffocando nel suo stesso sangue...


    Quando finalmente le nuvole cominciarono a svanire e la vista di Takumi cominciò a non essere più un mare bianco il ragazzo cominciò a riprendersi. Sbattè le palpebre lentamente, due volte, poi la terza volta le spalancò. Il busto scattò rapido in avanti e dalla bocca finalmente fuoriuscì il suono che non era uscito prima.
    Aaaaaahhhhhhhh!!!!!
    Takumi cominciò a gridare a squarciagola, totalmente in preda al terrore, in balia della paura e del dolore.
    Sta buono, cerca di stare calmo!
    Un medico li vicino cercava di tenerlo con il busto steso, ma Takumi si ribellò dalla presa con tutta la forza che aveva in corpo e scattò via finchè non si trovò in piedi, delirante. Aveva smesso di urlare, e adesso parlava, solo che non sapeva cosa stava dicendo.
    "ADESSO BASTA!!"
    A sentire il grido di Isobu dentro di se Takumi fu riafferrato dalla realtà. Alzò lo sguardo verso il tendaggio della tenda in cui si trovava e solo dopo cinque secondi immobile cominciò veramente a guardarlo, tornando in se. Quando abbassò la testa si vide il busto totalmente ricoperto da bende. Poco lontano vi era una bacinella piena d'acqua sporca di sangue, o forse era meglio definirla come bacinella di sangue sporca d'acqua. Takumi la guardò per qualche secondo, poi si tastò il corpo e si tolse le bende. Del dolore e delle ferite non c'era traccia.
    Ho fatto un bel lavoro vero?
    Shōsen Jutsu - Tecnica del Palmo Mistico
    Ino_Mystical_Palm
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    A livello ANBU sarà possibile curare una ferita di gravissima entità, che siano bruciature o escoriazioni. Questo vale anche per le ferite che coinvolgono direttamente i tessuti muscolari, che siano fratture scomposte o persino lesioni, agli organi interni (quest'ultime solo se di lieve entità). Non vi saranno più segni di eventuali danni una volta curata l'eventuale ferita. Servirà un intero turno per curarsi la ferita.
    Al livello Jounin basterà mezzo turno per utilizzare questo livello.
    Consumo: 15

    Takumi continuò a tastarsi il petto mentre sul volto si delineava un leggero sorriso, più rassicurato che veramente felice.
    Decisamente!
    Allora vedi di guadagnartelo il mio lavoro
    Mentre la dottoressa parlava due inservienti riportarono a Takumi i suoi vestiti, le armi e l'equipaggiamento. Il colletto della giacca era ancora sporco di sangue, Takumi lo osservò assorto mentre se la infilava.
    Per quanto sono stato svenuto?
    Circa due ore.
    Allora non ho tempo da perdere!
    Disse infilandosi i guanti rinforzati, poi una volta pronto uscì dalla tenda. Adesso doveva trovare Yukio Tanaka. Probabilmente lo shinobi che lo avrebbe accompagnato in quella missione sarebbe stato di un livello tecnico superiore al suo, e probabilmente sapeva della sua presenza nella tenda d'infermeria e magari lo aspettava nei paraggi. Chissà forse sarebbe stato lui a trovare Takumi.

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    Edited by Daken Akihiro - 18/12/2014, 18:58
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