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Posts written by Enzo1945

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    Saluti a tutti,
    io lo conoscevo come Anodo di Magnesio imparo ora da voi chiamato anche sacrificale.
    Normalmente i contenitori d’acqua calda per uso potabile (bollitori e serbatoi) sono provvisti di un rivestimento passivo per la protezione contro la corrosione elettrochimica favorita dall’acqua.
    Dato che praticamente non esiste una protezione antiocorrosiva passiva che possa garantire al 100% la copertura totale delle pareti di un bollitore, occorre intervenire con una ulteriore protezione attiva che tradizionalmente è costituita da un anodo di magnesio detto anodo sacrificale, che ovviamente è soggetto a consumo.
    L’anodo di magnesio consumandosi necessita di periodica sostituzione percui almeno una volta ogni due anni con opportuna ispezione quando è consumato và sostuito.

    L’anodo di magnesio è installato anche nelle caldaie predisposte di serbatoio ad accumulo per acqua calda sanitaria.
    Nelle caldaie con serbatoio l’anodo di magnesio è necessario per assorbire le correnti galvaniche e quindi per evitare di forare il serbatoio e altre parti di impianto ben più costose.

    Operazione copia incolla da altro sito.
    Cordiali saluti Enzo
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    Saluti Freenrg, :bye1.gif: io ho gli stessi problemi con un impianto solare termico a circolazione forzata. Con 20 tubi = 4 mq. sotto vuoto a 5 mt. d'altezza, casetta su 2 livelli accumulo sui 250 l. una caldaia a gas con radiatori piu pavimento radiante piano terra. Non conosco la tua centralina e sono esasperato per la mancanza in zona TS di CAT competenti. ( il cat piu vicino segnalato a 80km costo orario 180€) Quindi ho dovuto arangiarmi con un perito termotecnico e con un idralico volenteroso... Stavo per iniziare una discussione comprensibile a tutti. Ma sono stato anticipato dalla sua. Io volevo suggerire :lighten.gif: che ho superato la torrida estate coprendo con una tenda i pannelli, e scoprendoli una volta utilizzata l' ACS. Il problema evidenziato se analizzato è più complesso di quello che sembra. La mia è una soluzione in emergenza.
    Per una mancanza rete in autunno 2016 il cicuito primario 20 litri ha superato i 170° il liquido Aligel pronto al 50% ha superato la pressione della valvola di sicurezza a 6 atmosfere con fuoriuscita di alcuni litri. Vaso espansione 24 L. Al ripristino tutto rimaneva bloccato causa la protezione della centralina che inibisce le pompe (wilo) se le sonde di temperatura superano i limiti massimi di funzionamento, sui 100°.
    Altra situazzione d'emergenza: dopo una giornata estiva l'accumulo ha raggiunto temperature sui 70° dispersioni di calore nulle temperatura notturna dell'aria minima 30° il giorno seguente i pannelli devono essere esclusi altrimenti le sonde superano i limiti bloccando per sicurezza la circolazione.
    Soluzioni proposte: Raffreddamento notturno con ventilatori, aumento del volume dei boiler, mantenere l'impianto in stagnazione... Se realizzata la mia soluzione :lighten.gif: da provvisorira potrebbe essere risolutiva. Sto cercando dei motori per gestire una tenda oscurante tipo saracinesce dei negozzi, con delle guide e dei sensori di fine corsa, ai progettisti dei pannelli solari suggerirei un'altra soluzione : :lighten.gif: Modificare i lamierini riflettenti d'alluminio CPC (Compound Parabolic Concentrator) renderli semoventi di 180° dispositivo elettromeccanico. (Eventuale protezione anche per la grandinate, senza dover inspessire il vetro ). La mia centralina di controllo con una quarantina di schemi sito www.sorel.de modello LTDC in italiano. Per concludere :lighten.gif: un gruppo di continuità come i PC, sufficiente per la continuità di funzionamento della centralina e delle pompe in caso mancanza rete con almeno 3 ore di autonomia, magari pannellino fotovoltaico per chi si vuol sbizzarire. Per fortuna ho impiegato 10 mt. bi-tubi in acciaio inox con isolazione non in neoprenne :ops.gif: che si sarebbe bruciato ma con materiale Nanosun2 della Akatarus. Modulo centralina ModvSol SOLO2 della www.brv.it
    Mi scuso :sorry.gif: per la lungagine, ho solo evidenziato un problema ne avrei altri pertinenti, ma vediamo in seguito :dots.gif: .
    Mi dispiace non poter allegare alcune foto :giveup.gif: causa il ridotto spazio concesso.
    Cordiali saluti Enzo
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    Mi sono posto spesso questa domanda e come il fotovoltaico a malincuore non riesco a giustificare i costi e benefici. Ma vi chiedo un parere su una idea che mi stuzzica.
    Negli anni 90 ho acquistato un impianto Bilklim usato di 4 mq. e accumulo di circa 250 litri con doppia serpentina. Collegato Boiler ACS alla caldaia Murale Waillant, a monte della caldaia in modo che integravo un delta di temperatura inferiore per l'utilizzo. Non ho avuto bisogno di ricircolo o valvole miscelatrici, avendo pochi metri di tubo tra la produzione e l'impiego. Nel tempo il boiler nonostante l'elettrodo di magnesio si è forato e ho fatto ricostruire il boiler in acciaio inox grazie alla particolarità che le serpentine anch'esse inox con tutti gli attacchi sono posti sulla flangia imbullonata come coperchio sopra il contenitore, al quale sono stati aggiunti solo i pozzetti per le sonde e sul fondo una valvola per lo svuotamento e ho sostituito la lana di roccia con un centimetro di neoprene. Tutto ok sino a febbraio di quest'anno un forte vortice di Bora ha fatto cadere i pannelli che erano posti come tettoia all'ingresso della casetta. Sto valutando il ripristino e una Ditta di Fiume Veneto mi suggerisce il montaggio di 2 collettori da 20 tubi HCA58-20. Per le mie esigenze mi bastava una soluzione chiamata da balcone una ditta di Napoli con tubi da 90 cm, anzichè i soliti da 1,8 metri. Confrontati hanno lo stesso prezzo con metà superficie. Quindi scartata a priori la soluzione ideale.
    Con vaso d'espansione, pompa, collegamento con tubi inox centralina e un pannello per il non ricircolo.
    preventivo posa ecc. ecc. 3.500 € Recupero con GSE in due anni 1.800 € . Scusate la lunga premessa, ma ora viene richiesto il vostro parere a questa mia idea.
    D'accordo 40 tubi esposti perfettamente a sud sono troppi d'estate vanno in stagnazione ecc... ma a me interessa l'acqua calda nelle poche ore di sole invernali o della mezza stagione. Siamo arrivati a maggio per sentire il primo caldo, e spesso a fine agosto arriva il fresco. In poche ore vedremo i risultati di questi H.P. dovrei portare velocemente in temperatura del acs quindi se la centralina e ben gestibile, dovrei avere la pompa di circolazione disattivata per lunghi periodi, perchè non necessita incrementare oltre.
    Quello che pensoi è commutare il circuito del glicole sull'impianto di riscaldamento a pavimento con una piastra di scambio. Attenzione il mio impianto è misto. Ho lasciato 7 termosifoni in ghisa dell'impianto originale e la caldaia Vaillant ecoblock plus VMW IT 296/3-5 con temperatura di mandata 70° che al ritorno dai termosifoni si miscela con valvola termostatica a 35°del collettore a pavimento.
    Le mie intenzioni sono di fare accumulo di calore nei termosifoni e nel pavimento radiante per tutto il tempo in qui non serve integrare. Non credo che esista oggi una centralina programmabile per queste esigenze, ma si può pensare a qualcosa con arduino o cose del genere.
    Risultati sperati: avere una discreta scorta di ACS per soddisfare le richieste per più giornate non favorevoli. Sfruttare al meglio tutta l'energia catturata in eccesso per ACS o diminuire il delta di temperatura dell'impianto di riscaldamento, una volta che interviene la caldaia a gas controllata dal crono termostato.
    L'implementazione non dovrebbe essere cosi dispendiosa:i una piastra di scambio e due elettro valvole deviatrici e qualche sonda termica con un programmino ben studiato.
    Certo qualcuno di voi avrà già risolto tutto con un grosso puffer, con quale spesa? Quale rendimento? Io intendo il mio accumulo è la casa stessa. Cosa mi dite... vi ho annoiato, scusate e grazie per la pazienza.
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    Consiglio da Veterano Fringui di non utilizzare glicole negli impianti solari termici ecc... Sara una maledizione ma capita per cause sempre più frequenti che viene a mancare la corrente o un guasto alla sonda, la centralina... non si azioni la pompa??? Da noi TS, recenti eventi sono esplosi i contatori dell'acqua, il mare gelare, idranti e impianti antincendio distrutti. Danni incalcolabili, con lunghi disservizi. Veramente non si spiega l'esoso costo del glicole anche da parte di grosse aziende. Forse io ho sbagliato, forse ho corso dei rischi per la salute. Ho impiegato l'antigelo per auto diluendolo per 25 anni nel mio impianto. Quando l'antigelo non era commercializzato mi sembra di ricordare che mio padre miscelava nell'acqua del radiatore della glicerina. Rimane il fatto che il prezzo del liquido non si sà se è giustificato.
    Mi sembra una moda, avete fatto caso; quando oggi si compra l'articolo principale ha il prezzo tirato al centesimo poi un accessorio indispensabile schizza alle stelle. Ad esempio, il basamento dell'ombrellone che costa più dell'ombrellone, la staffa murale per il TV e cosi via.
    Sarà cosi anche su questo?
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    Mi presento, sono un pensionato molto interessato al risparmio energetico in generale, ho lavorato nel mondo delle telecomunicazioni, vivo a Trieste. Mi scuso per aver già inoltrato dei quesiti certamente ne seguiranno altri. Mi piace questo forum perchè le questioni sono trattate da esperti di lunga esperienza. Segnalo che molte discusioni con link pittosto datati non sono più attivi (di supporto iniziale).
    Ringrazio tutti, amministratori e appassionati auguro un buon intrattenimento.
    Enzo1945
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    Mi è sfuggito il consiglio di dotting " il termocamino", mi sono documentato sul significato ed era la mia prima intenzione poter scaldare i termosifoni con il caminetto, all'epoca incontri grandi difficoltà di natura tecnica, sistemazione vaso d'espansione aperto al sottotetto e dislocazione valvole di sicurezza per scaricare eccessi di pressione a causa la parete interessata della casa, confina con una pubblica via. Esistevano pochissimi caminetti di quel genere i costi erano alti con idrauli poco ricettivi, non affidabili inoltre gli scambiatori erano a vapore tipo industriale. Dovetti desistere e ripiegare su camino chiuso con ventola di diffusione aria calda. Comunque acquistare la legna, stoccare, alimentare e pulire il focolare ha dei costi e sacrifici da valutare attentamente. Oggi le soluzioni con il palet credo siano interessanti da studiare, non c'è più il romanticismo della combustione della legna ma penso con meno disagi.
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    Sono lusingato della tempestiva risposta e poi da Dotting di cui ho letto molte competenti indicazioni. Riguardo alla modifica nel vano caldaia essendo i tubi a vista c'e un groviglio di valvole, vaso espansione, pompe ecc... credo che automatizzare il prelievo ACS quando si raggiunge sufficiente accumulo sia una buona e bella cosa, ma considerando il costo intervento e il disagio di spostare un interruttore sulla caldaia per evitare l'accensione per brevi tempi d'integrazione quando il riscaldamento è ancora attivo. Ho adottato un accorgimento nel cambio di stagione, non come quest'anno che a metà aprile il sole ancora non vuole arrivare a queste latitudini. Tolgo il crono-termostato in modo da evitare l'avvio del riscaldamento quando si spalanca la casa per arieggiare e le temperature non sono ottimali (con giornate stupende). Quando il clima e l'accumulo lo consentono spengo anche la caldaia. Di rado capita un periodo che l'accumulo sia scarso e la doccia non è più gradevole, in questi casi riavvio la caldaia per integrare. Per molti mesi estivi questo non accade per lo scarso bisogno d'acqua calda, anzi... Dovendo rifare l'impianto è senz'altro una soluzione da adottare.
    Riguardo al pannello solare mi stanno proponendo un modello cinese HCA 58-xx (numero unita) La mia aspirazione è aumentare la resa nei periodi di scarsità e rinunciare a quando non serve. Riguardo all'inclinazione dei tubi riesco a sistemarli sui 50 gradi, qual'è l'angolo ideale? Cercherò se possibile aumentare quest'angolo per renderli più verticali e aumentare la velocità di trasformazione di stato del liquido e quindi il rendimento. Sbaglio? Le ore di sole d'inverno sono veramente poche e scarse, quindi è ottimizzare questo periodo che aumenta il mio risparmio. Chiedo: ma 10 tubi sono cosi prodigiosi da soppiantare 4 mq. di pannelli che mi assicuravano un' accumulo max 40° d'inverno? Sbaglio nel pensare che un unico pannello esistente possa funzionare come preriscaldamento per ottenere temperature più alte in minor tempo nel boiler? Oppure la mia ignoranza non tiene conto della velocità del liquido di scambio di calorie che può essere superiore?
    Il vecchio pannello è sistemato al riparo che non fa vela, i nuovi tubi HT da montare verticalmente mi preoccupano, sto studiando una sistemazione con ancoraggi e minima presa per le raffiche, il fatto che non sono chiusi agevola anche nel caso di nevicate.
    Ringrazio molto Dotting e anticipo che mi sposterò sulle discussioni sul fotovoltaico per alcune osservazioni e considerazioni.

    Edited by Enzo1945 - 12/4/2013, 17:29
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    Scusate l'inesperienza, cerco non annoiarvi, illustrando le mie esperienze sul risparmio energetico attuate su una casetta in pietra pareti 70 cm. esposta a sud località Trieste superficie abitabile su 2 livelli 80 mq. Nel 1990 ho ristrutturato radicalmente creando una intercapedine ventilata sotto il pavimento, nel solaio ho isolato il pavimento radiante con 4 cm di poliuretano e cornice elastica per la dilatazione del pavimento in granito, ho realizzato 5 cirquiti di tubo vibospex con collettore e pompa di circolazione nel locale caldaia/ lavanderia. L'abitazione era già munita di termosifoni in ghisa ho potenziato ambienti come cucina e bagno con altri in ghisa riscaldati da una caldaia murale waillant sostituita l'anno scorso con una a condensazione VMW 296/3-5 impostata in fabbrica a 24KW Per far funzionare l'impianto misto la mandata e regolata 70° circa per i termosifoni. Sul ritorno dai termosifoni un termostato regolato sotto i 40° con valvola di miscelazione comanda una pompa per il pavimento radiante.
    La produzione acqua sanitarie è alimentata da un boiler da 250 L. con 4 mq di pannelli solari. Nel periodo estivo quando l'accumulo è ottimale 65° spengo la caldaia. Dato che il boiler ha due serpentine di scambio una alta e una bassa ho collegato i due circuiti in serie entrando prima sul circuito superiore più caldo e poi al inferiore più freddo.
    Mi si è guastato un pannello solare, spande il glicole e ho intenzione di sostituirlo con dei tubi Heat pipe, ho il grosso problema della Bora che in casi eccezionali raggiunge raffiche di 170 Km/h. Attualmente i due pannelli 2 mt. x 1 sono posti orizzontalmente ben consapevole del minor rendimento ma costituendo una tettoia sull'ingresso e intenderei conservare quello sano e inserire in serie prima del l'entrata nel boiler i tubi HP per incrementare il delta di temperatura e aumentare la resa nei mesi invernali e schermare i tubi HP per il periodo estivo.
    Chiedo ai molti esperti, quale altro tipo di intervento mi consigliate, nel soggiorno ho un caminetto chiuso che preleva l'aria di combustione dall'intercapedine creata e con ventola di diffusione utilizzato saltuariamente, ma con la bora è meglio non accendere. Il cappotto esterno o interno non sono praticabili, i serramenti sono con doppio vetro in legno/alluminio tutte le aperture unicamente a sud. Nel sottotetto in coppi e cemento sono distesi i pannelli di 4 cm. poliuretano.
    Quanti e quale tipo di Tubi HT mi suggerite?
    La filosofia che ho adottata e quella di mantenere una temperatura minima di 16° di notte con il crono-termostato (posizionato in una zona fredda) e massima 18,5° max intermedia di giorno 17,5°. Prossimamente raccoglierò tutti i consumi di metano degli ultimi anni, stimo spendere complessivamente 2.000 € a inverno. Siamo in due pensionati prevalentemente in casa. Scusate la lunga esposizione che spero esaustiva, Vi ringrazio tutti per l'attenzione e i consigli che mi vorrete fornire.
8 replies since 11/4/2013
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