Yu-Gi-Oh Planet's

Posts written by Xivren

  1. .
    Prima cosa per prima, il fatto che da questo episodio in poi VRAINS sarà diretto da una nuova persona è qualcosa che mi lascia decisamente perplesso.
    Non a livello di trama e storia, ovviamente. Fintanto che gli scrittori e la parte relativa agli storyboard resteranno tali, non dovrebbero esserci bruschi cali di qualità nella serie: la sola cosa importante è che VRAINS non si perda a metà percorso nella trama come successe con ARC-V, spostandosi dal suo tema principale per venire riempito da filler e storie prive di una vera risoluzione. Ma d'altronde, dopo le valutazioni terrificanti del finale di ARC-V, suppongo che il reparto animazione abbia appreso la lezione e che farà di tutto per impedire il ripetersi una cosa del genere (che poi è naturale, dato che soltanto una persona con il cervello grande quanto una prugna sarebbe rimasta soddisfatta dal finale di ARC-V).
    Non voglio, infatti, assolutamente sputare giudizi su Katsuya Asano, il nuovo direttore. Per quanto ne sappiamo potrebbe trasformare VRAINS in un anime con i fiocchi: non c'è modo di saperlo, ora come ora. Sappiamo soltanto che ha lavorato principalmente come animatore in molti altri progetti distinti: il film di Cardcaptor Sakura, che ricordo essere ben curato come storia ed animazione; l'anime di Medaka Box, molto colorato e brillante per quanto la trama facesse schifo (ma quello è un problema del manga, dunque non aveva voce in capitolo); l'opening di Dog Days, artisticamente molto interessante; Vampire Hunter D, uno dei migliori film anime di sempre secondo me. Come animatore, da quanto ne so per esperienza, ha sempre fatto un buon lavoro, per cui potrebbe essere più che capace in questa nuova posizione.
    Ciò che invece non è così tranquillizzante è lo stato di produzione. Già VRAINS cominciò con un mese di "ritardo" rispetto alle informazioni iniziali, e poi quest'ultime non sono neppure state interamente seguite, od almeno per il momento. Il motto della serie doveva essere "Take a step forward, and try!", cosa che per evidenza non risulta presente neppure lontanamente siccome Yuusaku agisce sulla base delle informazioni che ha, piuttosto che lanciarsi a provare l'ignoto. Abbiamo poi avuto quell'enigmatica settimana si pausa tra l'episodio 7 ed 8 (parrebbe dovuta ad un festival musicale giapponese che avrebbe preso lo spazio riservato a VRAINS, a quanto ho letto in giro), al che si aggiunge l'episodio di riepilogo della settimana scorsa. Mi preoccupa un po' questo corso d'azione, adesso che dopo i primi 12 episodi d'introduzione in cui si doveva dare il tono generale della serie il direttore sia stato cambiato.
    Ripeto, potrebbe essere nulla di grave. Tuttavia, allo stesso tempo, non vorrei che questa diventasse la prima nuvola nera nel cielo per ora limpido di VRAINS.

    D'altro canto, la nuova direzione è piuttosto evidente già da questo episodio, almeno dal punto di vista grafico. I colori durante lo Speed Duel sono molto più accessi e vivi, e lo sfondo urbano è meno smorto e grigio (ma questo soltanto perché LINK VRAINS è in stato di ricostruzione dopo lo scontro tra Yuusaku e Revolver). L'Evocazione Link è cambiata, e per quanto mi dispiaccia aver perso la seconda parte una volta superato il portale sono contento che si sia trovata una risposta a quell'imbarazzante salto iniziale. Ed i colori dei personaggi mi sembrano anche più accessi rispetto agli episodi precedenti (ma potrebbe essere l'influsso delle memorie di Dog Days). Ottime evoluzioni senz'ombra di dubbio, per cui spero mantengano quest'andamento anche in futuro.

    In merito alla storia, invece, non c'è molto da dire. Adesso sappiamo che ufficialmente è stata la SOL Technology a creare LINK VRAINS, stando alle parole di Emma. Quest'informazione si aggiunge a quella di Revolver per cui sarebbe stato Ignis a creare il Cyberse, ed assieme rendono le cose molto più chiare. SOL Technology vuole recuperare Ignis in modo tale da avere il controllo di un sistema che si è formato nel loro, dato che sembra che il Cyberse sia la fonte stessa di sostentamento per LINK VRAINS, mentre i Cavalieri di Hanoi vogliono distruggerlo in modo tale da cancellare tale risultato.

    Per arrivare a tale risultato hanno deciso di togliere il ruolo di Direttore della Sicurezza ad Akira Zaizen e darlo a tale Kitamura, intenzionato a creare un esercito di Intelligenze Artificiali come duellanti per eliminare i Cavalieri. Certo, verrebbe da chiedersi quali siano le opinioni di Kitamura sul problema del rapporto quantità-qualità, ma mi sembra evidente che il suo ruolo sarà quello di sviluppare un grande programma per poi vederselo rivolgere contro e/o neutralizzare senza troppe difficoltà, in modo tale che i vertici della SOL Technology si rendano conto dell'errore fatto e riprendano il ben più professionale Akira. Tuttavia, questo Kitamura sembra essere un personaggio molto riprovevole con i suoi sottoposti, pertanto sarà divertente vederlo in azione prima della sua inevitabile caduta.

    Sul duello appena iniziato tra Emma e Yuusaku devo dire che, a parte la realizzazione molto carina dei Mostri Altergeist e la realizzazione caratteriale della prima, non ci sono grandi cose da riscontrare. Spero però che, a prescindere dal risultato dello scontro (che, a giudicare dal titolo dell'episodio 16, sembra essere a favore di Yuusaku), il rapporto tra i due continui anche in futuro. Non c'è una vera e propria ragione, ma la relazione tra questi due hacker professionisti mi piace molto: chissà, magari potrebbero collaborare assieme per entrare nel database della SOL Technology per cercare le informazioni sull'incidente avvenuto dieci anni prima dell'inizio della serie.
  2. .
    CITAZIONE (¬G. Black @ 9/8/2017, 23:58) 
    mi sono messo in pari con Vrains, che dire serie molto promettente, sembrerebbe sui livelli di 5'ds , ci è voluto un po' (2 serie), ma il protagonista spacca,
    sembra Kirito di SAO asd.
    Ad ogni modo mi è venuto in mente, non e' che Revolver sia il fratellino scomparso? Si assomigliano anche nella vera forma

    In effetti la teoria che Revolver sia il fratello minore di Kusanagi circola nel fandom di VRAINS fin dall'inizio della serie, fondamentalmente. E' possibilissimo, ma non ne sono (ancora) così convinto.
    Personalmente credo che l'enigma principale non sia tanto la conferma o la smentita di questa ipotetica correlazione, quanto semmai che cosa Yuusaku intenda con "l'oscurità" che avrebbe intrappolato il fratello di Kusanagi. Prendendo per vera tale identità, nel flashback in cui abbiamo visto il fratello questi appariva sconvolto e rannicchiato nell'angolo di una stanza debolmente illuminata: considerando che Yuusaku ha un vuoto di dieci anni nella sue memorie causato dai Cavalieri di Hanoi e che il suddetto fratello è scomparso prima dell'inizio della serie, quell'immagine risale a prima di tale perdita od è successiva?
    Nel primo caso, allora, con il passare del tempo il fratello minore di Kusanagi (che credo possa essere considerato un adolescente, a giudicare dalla figura) avrebbe ora raggiunto un'età troppo avanzata per corrispondere a Revolver (che a sua volta pare essere un coetaneo o circa di Yuusaku); nel secondo, ciò significherebbe che Yuusaku e Kusanagi non riuscirono ad impedire la scomparsa di un ragazzo in condizioni non ottimali (ripeto, rannicchiato in un angolo con sguardo sconvolto) e, in sua assenza, a mantenere un comportamento relativamente calmo. Da quanto ricordo, infatti, soltanto Yuusaku si è fatto un problema a salvare lo scomparso: Kusanagi, per contro, non l'ha mai nominato né ne ha mai lamentato straordinariamente la sua mancanza.
    Senza contare che ciò significherebbe che il fratello di Kusanagi è riuscito a scomparire senza troppe difficoltà, superare il trauma dell'incidente da cui lui e Yuusaku riuscirono a salvarsi, entrare nei Cavalieri di Hanoi, scalarne rapidamente i ranghi e prenderne la leadership. Il tutto trovando (o ri-trovando) tra di loro il suo stesso padre, intrappolato nella realtà virtuale.
    Al che bisognerebbe preoccuparsi di come e perché il Dr. Kogami avrebbe permesso al figlio minore di entrare in un gruppo informatico terroristico e, allo stesso tempo, tagliare tutti i ponti con il maggiore che, date le sue abilità di hacker, sarebbe stata un'aggiunta molto valida al gruppo.
    Al che, ancora, sorgerebbe la questione sul fatto che Kusanagi sappia o meno che suo padre si trova intrappolato nel mondo virtuale, impossibilitato ad uscirne, e che il suo corpo reale è in coma in un appartamento/casa piuttosto confortevole che lui ed il figlio minore condividono, infischiandosene bellamente di lui che deve guadagnarsi da vivere vendendo hotdog.

    Non sto dicendo che sia una possibilità da scartare a priori, ma al momento mi sembra che si regga su piedi non d'argilla, di pongo. Ci sono troppe incognite, senza contare che c'è da pensare a quanto Yuusaku possa essere considerato un narratore affidabile degli eventi. Ora come ora non sappiamo praticamente nulla del passato dei personaggi principali, e fintanto che non sapremo qualcosa di più su quello di Kusanagi e Revolver credo che resteremo ancora nell'incertezza.
    Ammesso e concesso, ovviamente, che lo stesso Revolver sappia davvero cosa sia successo nel suo passato. Se, come sappiamo, anche lui fu coinvolto (dipende in che misura) nell'incidente che vide interessato Yuusaku, chi non ci dice che anche lui abbia perso parte dei suoi ricordi? E che questi ricordi non siano finiti, come ho ipotizzato, a dare vita a qualche intelligenza artificiale?
    Reputo ci siano ancora fin troppe incognite per poter stabilire con un minimo di fondamento questa possibile correlazione.

    E poi, a dirla tutta, che senso avrebbe mostrare l'80% del volto del fratello minore di Kusanagi e la sua capigliatura in un primo momento, e poi presentare lo stesso personaggio con il volto sì oscurato ma la capigliatura in bella vista? Le silhouette in Yu-Gi-Oh! non sono esattamente la cosa più attendibile: secondo loro, Starving Venom Fusion Dragon avrebbe dovuto essere una versione moderna di Kaiser Dragon.
  3. .
    CITAZIONE (Vaniz @ 5/8/2017, 22:21) 
    Non ho letto le ultime 12 pagine, ma solo io ho percepito una specie di vibe alla Yusei quando Yusaku è apparso per la prima volta? Senza parlare di come sia sempre serio e dritto al punto (per ovvi motivi, tipo 10 o più anni di memorie perdute).

    VRAINS mi sta piacendo molto, è partita meglio di ARC-V e attendo con ansia nuovi episodi. Oh, e l'opening 1 di VRAINS è spettacolare, la sto ascoltando in loop da giorni :asd:

    L'entrata in scena di Firewall Dragon mi ha QUASI convinto a comprarlo IRL. Quasi.

    No, non sei l'unico. Sia Yusei che Yuusaku si differenziano dagli altri protagonisti della serie per la serietà e la maturità del loro carattere, nonché per una spiccata affinità con la tecnologia e la logica.
    D'altro canto, vi è una differenza sostanziale tra i due. Per quanto a prima vista entrambi appaiano distaccati, Yusei non ha alcun problema a fare nuove amicizie ed a stringere nuovi rapporti: già all'inizio della serie aveva un gruppo di amici a Satellite, e poi progressivamente ha conosciuto nuove persone, da Yanagi in prigione agli altri Signer fino ai team avversari nel Gran Prix finale; inoltre, nonostante le condizioni in cui è cresciuto, duellava anche come forma di divertimento. E' una persona seria, ma non fredda, anzi: il suo punto cardine erano proprio i legami che aveva con gli amici e con le sue carte.
    Yuusaku, al contrario, ha fin dall'inizio fatto capire che non gliene importa nulla di avere amici o no. Non conosce i nomi dei suoi compagni di classe, non ha il minimo tatto nell'attaccare l'autostima degli altri con le sue famigerate "tre ragioni", né ha mostrato interesse nell'interagire con Go ed Aoi se non per pura necessità (con il primo perché costretto a duellarvici, con la seconda poiché il legame che ha con Akira potrebbe farlo avvicinare alla SOL Technology), ed i duelli non sono altro che un modo per ottenere la propria vendetta nei confronti dei Cavalieri di Hanoi. Non è un individuo sgarbato, ovviamente, ma per ora pare essere guidato, nei suoi rapporti,
    dal rapporto tra vantaggi e svantaggi. Anche con Kusanagi gli si rivolge dandogli del "-san", ed il loro rapporto pare essere basato più sulle rispettive abilità di hacker come mezzo per raggiungere i rispettivi fini che su una simpatia spassionata.

    Poi, ovviamente, le cose potrebbero cambiare. Già nel suo duello con Go Yuusaku ha mostrato rispetto nei confronti dello stile di duello del primo, e con Aoi si è assunto le responsabilità connesse al duello svolto con lei. Che da ciò possano scaturire sentimenti di amicizia ed, eventualmente, una maggiore apertura alle altre persone è sicuramente possibile. Vedremo come gli sceneggiatori decideranno di svilupparne il personaggio.

    Concordo inoltre pienamente con la tua opinione sull'opening. Per quanto le scene mostrate non siano niente di sbalorditivo (cosa normalissima, essendo la primissima opening non deve far altro che dare l'idea dei personaggi e della serie, ed in ciò riesce senza problemi), "With The Wind" è decisamente orecchiabile. Anche perché genera un bel contrasto tra il cantante, che pronuncia "VRAINS" in inglese senza problemi, ed il "VUREINZU" tradizionale dei vari personaggi preso passo passo dal katakana :asd: .
  4. .
    Oh, dunque siamo passati dalla Saga di Alice a quella del novello Fini (che tra le altre cose abbiamo già concluso, ma dettagli) ed abbiamo assistito ad un intero duello nella versione di Duel Monsters chiamata "Duel Monsters" creata da Break che è la stessa utilizzata in Dual ma che differisce dalla versione canonica dell'anime di Yu-Gi-Oh! stando a quanto abbiamo potuto concordare nei messaggi di gennaio a. c. Urrà!

    Devo proprio complimentarmi con la strategia di Fini. Unire due concetti diametralmente opposti come il Beatdown ed il Burn in uno solo Deck, creando tuttavia una strategia sufficientemente stabile, con l'obiettivo di spiazzare l'avversario è un piano davvero intelligente, nonché se vogliamo anche un po' crudele, che ha giustamente dato i frutti sperati. Ho apprezzato molto che sia Alice che Fini abbiano avuto come "obiettivo" comune quello di confondere e deviare il più possibile le mosse dell'altro, ma non v'è dubbio che il giovane (ammesso che lo sia, dato che non si evince la sua età) sia stato molto più bravo. Confesso di aver seriamente creduto che fosse ad un passo dalla sconfitta, prima che con l'effetto di Nephtys ribaltasse completamente le sorti dello scontro.
    E poi devo proprio confessarlo, riuscire a prendere una versione leggermente modificata dello Structure Deck Fiammata di Distruzione, trasformarla in una versione Beatdown e farla trionfare contro un Deck Codafavola è un traguardo non da poco, mio caro Iper-kun. Come idea credo di poter affermare che sia quantomeno paragonabile al fantastico duello Zaker VS Noah di Dual, tale è la gioia che mi ha dato leggendola. Certo, ovviamente non si è trattato di uno scontro così esteso né così importante come quello, ma se è il pensiero che conta allora anche questo merita un applauso.
    Ho soltanto due domande, Iper-kun. La prima: per quanto sapessimo già che questo Duel Monsters è stato strutturato come un videogioco, perché il valore totale dei punti dei giocatori è segnato come "LP" mentre gli effetti che li aumentano o li diminuiscono parlano di "HP"? La seconda: oltre che alla tua passione per il manga omonimo, c'è una ragione particolare per cui hai lasciato "Fairy Tail" al posto di "Codafavola"?

    Passando invece al "pezzo forte" dell'ultimo capitolo, ovvero le ultime due sequenze, è quantomeno curioso che qualcuno o qualcosa abbia ben pensato di aggiungere la possibilità di rendere reali gli effetti e gli attacchi delle carte. Dato che questo gioco è stato progettato interamente tramite un computer per una realtà collegata al suddetto computer, dubito seriamente che un tale "bug" si sia prodotto da solo e che, soprattutto, un genio come Break non abbia fatto nulla per risolverlo, apparendo persino all'oscuro di tale effetto per tutto il tempo. Io ovviamente non sono un esperto d'informatica come te, Iper-kun, ma credo che per ottenere un effetto del genere ci debba essere stato qualche tipo d'intromissione esterna... ammesso e concesso che non sia stata invece interna.
    D'altro canto, è bizzarro come, davanti ad un caso (Fini) che nonostante tutto ciò che si tentasse continuava comunque a mantenere questo suo potere, Alice e Break abbiano deciso di dichiarare conclusa la faccenda ed andare oltre. E' pur vero che si trattava (in origine) di un piccolo caso isolato), ma non mi aspettavo prendessero così sottogamba la possibilità di proliferazione di un simile effetto. A meno che... uno dei due avesse in programma che le cose andassero così. Chissà.

    In merito invece alle considerazioni della figlia di Break ed Alice, sono lieto di rivedere anche qui le due Arche che abbiamo scoperto con Dual, rivelatesi connesse alla manifestazione dei Mostri, il che spiega (o quantomeno si ricollega) a tutti i casi che abbiamo trovato in Dual culminati poi nell'ultima parte a Neo Arcadia. A tal proposito, la cosa potrebbe portare ad un'interessante nesso sul presunto autore della distruzione di quel mondo e su come i Soldati Meklord si siano materializzati come macchine assassine... ma credo che questa non sia né il topic né la fanfiction adatti a discuterne.

    Comunque, adesso non vedo l'ora di vedere questa "fine del Mondo", dopo così tante premesse. Oh oh oh, spero sia qualcosa di eccezionalmente orripilante! Sono curioso di scoprire come connetterai questa parte con il resto della storia (dato che il tempo di Dual mi sembra, tutto sommato, abbastanza privo di tragedie simili) e con le conoscenze che abbiamo finora.
    Ma conoscendo i tuoi livelli di sadismo, e che in questa fanfiction si saltano capitoli a gogò, è possibile che il prossimo capitolo riguarderà il post-"fine del Mondo", lasciando un alone di mistero su cosa sia realmente accaduto :silook: .
  5. .
    Rivelazioni molto interessanti nell'episodio odierno, non c'è che dire.

    Il fatto che Revolver sia stato sconfitto da Yuusaku nel loro primo duello è una piacevole rottura con lo stile precedente di ARC-V e ZEXAL (nei quali i rivali hanno sempre riportato una vittoria pressoché certa nei loro iniziali scontri con i protagonisti), ma d'altronde era la soluzione più sensata: il pareggio c'è già stato durante lo Speed Duel, e la sconfitta di Yuusaku avrebbe messo a serio rischio la possibilità di salvare Aoi in modo sensato. La sconfitta di Revolver, per contro, non comporta alcun maggiore problema a livello della trama: avrà altre occasioni per potenziare il suo Deck sfruttando la sua Skill; non essendo stato né catturato né eliminato non rischia di perdere di pericolosità, ma al contrario venendo motivato da un sentimento di riscatto nei confronti di Yuusaku avrà una ragione in più per distruggere Ignis ed il Cyberse; infine, dato che non appare essere un antagonista meschino ed infido, la volontà di rispettare l'accordo di liberare Aoi anche se sconfitto è stata perfettamente in linea con il personaggio.
    La conclusione del duello è stata dunque pienamente soddisfacente, almeno dal mio punto di vista. Senza contare le strategie che Revolver ha messo in campo con i suoi Varrett mi sono piaciute moltissimo, ma potrei anche essere di parte avendo io un debole per tale Archetipo :asd: .

    Una volta concluso il duello Ignis è riuscito a "ferire" l'avatar di Revolver e, dai dati ottenuti così facendo, ha potuto ricostruirsi un corpo. Confesso che un po' mi dispiace, dopo aver passato 11 episodi a godere dell'espressività del suo singolo occhio (fantastico poi nei momenti in cui canzonava Revolver), ma allo stesso tempo ciò dovrebbe permettere a Yuusaku e Kusanagi di poter investigare meglio sul suo presunto "libero arbitrio" e se esso possa effettivamente essere considerato un essere vivente.
    Considerando che fu il Dottor Kogami a sviluppare la sua identità, distinguendolo così dagli altri programmi in Link VRAINS, sono seriamente portato a pensare che il lavoro sia stato pienamente realizzato, ma ciò ovviamente pone la questione del come. Donare l'individualità ad un insieme di dati informatici quanto tutti gli altri hanno fallito non è cosa da poco, e verrebbe da chiedersi a quali sacrifici siano dovuti andare incontro per ottenere tale traguardo.
    Già sappiamo che Yuusaku ha un periodo della sua vita completamente vuoto e sconosciuto, inoltre i suoi ricordi sembrano arrivare fino al momento in cui da bambino si trovava in quella struttura isolata vista nell'episodio scorso, per cui non vorrei che il "Libero arbitrio" di Ignis (ed eventualmente delle altre A.I. viste nell'episodio 1) sia stato ottenuto prendendo/strappando ricordi di esseri umani al punto tale da cancellare loro interi anni di vita.
    E considerando che la SOL Technology sembra in qualche modo essere legata all'incidente avvenuto dieci anni prima dell'inizio della storia, dal quale Yuusaku bambino riuscì a salvarsi, non mi aspetterei niente di differente da individui così evidentemente loschi. E' possibile che stessero cercando di ottenere una qualche forma di vita artificiale da controllare liberamente assieme all'intero network, e che i Cavalieri di Hanoi si siano formati proprio per scongiurare la ripresa di un progetto simile, organizzandosi per ben cinque anni prima di lanciare il loro massiccio attacco con l'intento di distruggere il Cyberse, il frutto di quell'esperimento creato da un'intelligenza artificiale che non doveva esistere.
    Senza contare che ciò potrebbe anche spiegare perché Revolver abbia detto che Yuusaku, nel suo desiderio di eliminare lui ed i Cavalieri, stia involontariamente aiutando la SOL Technology.

    D'altro canto, il Dottor Kogami si è rivelato essere il padre di Revolver, cosa che non davo per scontata ma che, alla fine dei conti, non risulta neppure essere poi così improbabile. Adesso resta da scoprire qual è il problema che impedisce al Dottore di effettuare il log-out e tornare nel mondo reale. Dev'essere qualcosa di davvero serio, dato che i Cavalieri di Hanoi, che sono in possesso di un livello di conoscenze tale da aver prima potuto bloccare senza problemi Aoi in Link VRAINS senza che nessuno potesse liberarla e poi avere il programma per cancellare tale virus, sono impotenti di fronte a tale situazione.
    Intanto è impegnato

    Ma, a prescindere dalle teorie che si possono o non si possono fare sulla base della puntata, non v'è alcun dubbio che l'apice della magnificenza sia stato raggiunto da Ignis quando ha dato del pervertito a Kusanagi perché voleva indagare sulle sue "parti private". Con ciò, l'episodio 12 di VRAINS porta Ignis al primo posto nella mia classifica dei partner dei protagonisti di Yu-Gi-Oh!.
  6. .
    Uhm, quindi effettivamente lo Speed Duel tra Revolver e Yuusaku è finito in parità, ma non mi aspettavo che fosse il primo ad attivarsi affinché si raggiungesse tale conclusione. La cosa tuttavia ha un senso, se ascoltiamo le sue parole: con il Master Duel è possibile sfruttare appieno tutte le potenzialità dei Link, pertanto un cambio di "scenario" era quantomai appropriato affinché Revolver potesse schiacciare l'avversario a pieno potere. Ed il fatto che adesso utilizzi i "Varrett" piuttosto che il Deck standard basato su Cracking Dragon indica chiaramente quanto egli stia prendendo questo scontro molto più seriamente.
    Certo, verrebbe da chiedersi perché non abbia utilizzato fin da subito il Deck più forte per limitare l'eventuale rischio di una sconfitta... ma non tergiversiamo sui dettagli. Revolver è pur sempre il primo antagonista ad essere entrato in campo immediatamente dopo aver realizzato la pericolosità di Yuusaku, piuttosto che lanciargli contro decine di sottoposti in progressione: è un grande risultato.

    In merito al duello, devo confessare di avere opinioni molto contrastanti. Apprezzo molto che entrambi non abbiano puntato ad Evocare i rispettivi Ace Monsters, Topologic Bomber e Firewall Dragon (la cui scena d'apparizione è stata davvero fantastica, mi permetto di dire), il più in fretta possibile in stile ZEXAL, ma abbiano preferito optare per un approccio molto più serio e "morigerato", dato che Yuusaku non può prevedere le piene capacità di Revolver e Revolver non può permettersi di scoprirsi troppo dopo tutti gli sforzi fatti.
    D'altro canto, "Beltlink Wall Dragon" e "Fire Prison" di Revolver mi paiono fin troppo assurde, come carte, in questo duello. Il primo ha la bellezza di sette effetti differenti che sono così Link-centrici da essere pressoché inutili se utilizzati in ogni altro momento che eccetto il primo turno; la seconda è invece così vergognosamente anti-Yuusaku che difficilmente si potrebbe mascherare come carta da utilizzare in altre situazioni. Una Magia Terreno indistruttibile, che nega gli effetti di tutti i Mostri Cyberse sul terreno, mano e Cimitero, impedisce loro di attaccare, di essere bersagliati da effetti e da attacchi e che per qualche motivo potenzia i Mostri di tipo Drago raggiunge quasi i livelli di assurdità di "Golden Castle of Stromberg" della prima serie, con la differenza che quest'ultimo era stato realizzato appositamente così, mentre "Fire Prison" pretende di essere presa seriamente in questo duello.
    Ma, dovendo dare a Cesare quel che è di Cesare, "Beltlink Wall Dragon" è esteticamente molto apprezzabile e "Fire Prison" finalmente modifica lo sfondo del duello. Spero dunque di vedere presto Aoi duellare con "Trickstar Light Stage" pienamente realizzato.

    Per il resto, il Dottor Kogami si riconferma legato in qualche modo ad Ignis, ripetendo nuovamente che quanto sta facendo è come uccidere il proprio figlio, ma ancor più interessante è il fatto che la SOL Techlogy sembra conoscerlo, a giudicare dai sospetti emersi dalla loro conversazione. Adesso bisognerebbe capire quanto effettivamente questa società sia legata a LINK VRAINS ed al Cyberse, e soprattutto chi ha creato questi ultimi: se la SOL, il Dottor Kogami da solo od assieme a qualcun altro, oppure una parte che non abbiamo ancora incontrato.

    Staremo a vedere. Al momento sono più contento per il fatto che avremo ancora due episodi per questo duello: in questo modo vedremo altre strategie interessanti come quelle dell'episodio di ieri, ed allo stesso tempo andremo avanti con la trama e la caratterizzazione dei personaggi. Un bello scontro di quattro puntate tra il protagonista e l'antagonista: non c'è che dire, VRAINS per ora sa come giocare le proprie carte in modo sicuro.
  7. .
    Ciò in cui sono d'accordo con aSvy in merito alla questione doppiatore/attore sta proprio nelle differenze che lei ha giustamente evidenziato.
    Di recente ho cominciato a pensare al fatto che il valore di un film d'animazione risieda specialmente nelle sue immagini prima ancora che nella voce dei suoi dialoghi.
    Premetto che nulla voglio togliere al lavoro di doppiatore, poiché esso ci ha regalato maestri come Norio Wakamoto e Nobuo Tobita, ma qui stiamo parlando del media visivo forse più efficace di tutti. Provando a togliere completamente l'audio, si è capaci di seguire la storia e comprendere il messaggio del film? Più banalmente, si capisce ciò che sta succedendo davanti a te e perché?
    Ecco, questo credo sia un parametro molto importante nel considerare un film d'animazione. L'ho già fatto con alcuni dei miei preferiti ("Vampire Hunter D: Bloodlust",
    "Sword of the Stranger" ed "Angel's Egg" tra gli altri), e devo dire di essere rimasto allibito nel ritrovare gli stessi temi e la stessa forza che in precedenza risultava dai dialoghi anche nelle "semplici" immagini. Non ho ancora avuto modo di fare questo esperimento con "Akira", ma da quel che ricordo non mi pare proprio che il suo godimento si trovasse esclusivamente nel reparto sonoro, non essendo questo un musical.
    Certo, il doppiaggio e la colonna sonora aiutano a portare la stessa emotività anche alle orecchie, ma allo stesso tempo non sono il punto su cui ruota il film: non crei le immagini e dialoghi di personaggi crucciandoti sulla lingua in cui questi parleranno, bensì lavori affinché il sentimento della scena ed il valore del copione venga trasmesso anche con quella. In ciò aziende come la 4Kids rovinano una serie, poiché stravolgono completamente dialoghi e suoni generando un'evidente contrasto con l'opera originale. Ma, ad esempio, sono stato perfettamente in grado di godermi "Your Name." sia in giapponese che in inglese, poiché entrambi i doppiaggi sono stati eccezionali nel rappresentare lo stato del film.
    Oggi abbiamo la fortuna di avere doppiaggi che rispettano l'opera originale e noi fan, cerchiamo di non essere così prevenuti nei loro confronti con il classico "Eh, ma l'originale è sempre il più migliore!!" Sì, a rigor di logica dovresti vedere l'opera nel suo stato originale, ma non è che in inglese si traducano sempre lucciole con lanterne, per dire.

    Ah, e poi, dato che il vederlo postato da aSvy in una discussione da nerd come questa mi ha fatto scoppiare a ridere come un idiota:
    CITAZIONE (aSvy @ 18/7/2017, 06:45) 

    confesso se questo topic dovesse sfociare in un caso di cannibalismo tra utenti, sarò lieto di portarvici un bel piatto di fave e un buon Chianti per godercelo appieno :asd: .
  8. .
    CITAZIONE (Haku-san @ 17/7/2017, 03:44) 
    CITAZIONE (aSvy @ 17/7/2017, 01:46) 
    CITAZIONE (Haku-san @ 16/7/2017, 14:47)
    Secondo me se valessero quelli di Miyazaki l'intero sondaggio non avrebbe un senso, ergo no :asd:

    Quindi mi azzarderei a dire che il mio anime preferito è forse Kiseiju.

    No dai.

    Direi proprio di no... Non sono le jappocoseanimate migliori al mondo, per quanto innegabilmente belle sulla qualità... Ma già se mi dicessi Akira o un qualsiasi film di Miyazaki io ti risponderei Akira senza neanche pensarci due volte.
    CITAZIONE (Xivren @ 17/7/2017, 00:18) 

    Qua mi trovo a dissentire... Akira è non discutibilmente uno dei migliori film dal Giappone, ma trovo meglio alcuni film di Miyazaki per il messaggio trasmesso e per la trama... peraltro per confrontare due film giapponesi devi guardarli, a parer mio, in lingua originale. Avendolo fatto ti posso dire che per me Miyazaki è meglio... inoltre le musiche di Hisaishi non si battono.

    Ma sto andando OT, se vuoi ne possiamo parlare in privato.

    Uhm, mi permetto di spezzare una lancia a favore di aSvy.

    Intanto non vedo tutta questa necessità di guardare assolutamente i film in lingua originale. Certo, la cosa può aiutare, ma qui nessuno ha parlato di come si dovrebbe guardare un anime, né che il doppiaggio giapponese renda magicamente "Akira" un film migliore rispetto agli altri.
    Senza contare che non siamo più ai tempi della 4Kids, fortunatamente. Per cui, che c'entra la lingua?

    Che poi i film di Miyazaki siano o meno la perfezioni sta ad ognuno di noi. Personalmente, per quanto possa considerarne alcuni (e non tutti) tra i migliori, non credo di poterne considerare nessuno tra i miei preferiti effettivi, e di certo non prima di "Akira" (a meno anche loro abbiano un personaggio come il colonnello Shikishima). Sembra quasi che questa categoria stia diventando eccessivamente "Miyazaki-centrica", con il risultato di celare film che, pur non togliendo nulla a quelli, sono altrettanto o più interessanti.
    Personalmente considero il migliore "Vampire Hunter D: Bloodlust ", ed allo stesso tempo mi diverto molto di più a guardare "Hells" o "Shoujo Tsubaki" che "La tomba delle lucciole", pur essendo quest'ultimo oggettivamente migliore nel 90% degli aspetti.

    Edited by Xivren - 17/7/2017, 06:02
  9. .
    CITAZIONE (aSvy @ 15/7/2017, 05:03)
    Io ho sempre pensato che Higurashi -almeno tra le mie conoscenze- non avesse avuto il successo che meritava, ho visto veramente pochissime persone che non lo conoscessero soltanto di nome... Ma comunque ormai mi sembra che si guardino sempre e solo le solite cose un po' da bm. Tipo tra i citati:
    Sao-> Per me è sempre stato una bimbominkiata assurda, inguardabile...
    SnK-> La prima stagione mi è piaciuta, alla seconda... Per 15 minuti di episodio mi annoiavo, per i restanti 5 apprezzavo vedere animati avvenimenti già conosciuti. Ma nulla di più... Infatti l'ho droppato subito.
    HxH-> Non ho mai visto l'anime e il manga non mi ha mai detto troppo...
    FMA-> Il primo era decente, ma non mi è piaciuto neanche quello... Ma ci stava e non era spiacevole da guardare.
    Mirai-> Non posso farci nulla... Ho odiato Yuno, ho odiato soprattutto quel cazzo di protagonista rincoglionito... Non potevo vedere quei due idioti e ciò me lo ha fatto classificare (sempre soggettivamente) come uno degli anime più brutti e odiosi che io abbia mai visto... Nonostante abbia apprezzato in minima parte i restanti personaggi non ho proprio potuto chiudere un'occhio su quei due bimbiminkia cerebrolesi.

    Credo che il problema di Higurashi sia che le scene violente sono (in larga maggioranza) talmente memorabili che arrivano ad oscurare il resto della storia, a livello di popolarità. Se si arriva a conoscere la tortura dei chiodi di Mion, Rika che si pugnala la gola, le risate di Rena o Satoshi che trasforma sua zia in purè, è facile credere che tutta la serie non sia altro che una sequenza senza cervello di morti artistiche senza alcuna sostanza. In pratica Higurashi appare come un altro Corpse Party: Tortured Souls.
    E così si ignora la trama di fondo che lega paranoia reale, la maledizione di Oyashiro-sama e la Sindrome di Hinamizawa alle suddette morti, che a lungo andare arrivano ad apparire quasi come una calamità inevitabile. Alla fine una persona normale, piuttosto che sorbirsi 26 puntate di quelle che crede essere riproduzioni più o meno fedeli delle torture di Saw, preferisce passare ad altro. E convengo con te che questo sia un vero peccato, apprezzando anch'io Higurashi.

    In merito agli altri, qui stiamo parlando del nostro anime preferito, non necessariamente di quello che riteniamo il migliore. Credo sia accettabile che ad alcuni piacciano serie più conosciute (o mainstream) come Naruto o Mirai Nikki (per il quale io confesso di avere un debole, nonostante le sue enormi assurdità), almeno a livello di godimento personale. Se si trattasse invece di quello che riteniamo migliore per scrittura, trama o quant'altro allora sottoscriverei praticamente tutto ciò che hai detto (con l'eccezione di HxH, ma dettagli), ma allo stesso tempo io non avrei detto Gilgamesh.
  10. .
    Buonasera, miei cari lettori!
    Perdinci, sono passati esattamente sei mesi dall'ultima volta che ho pubblicato un capitolo in questo topic. Mai mi era successo di concedermi "tempi d'attesa" così lunghi, e me ne rammarico molto. Il fatto è che questo capitolo, originariamente, lo scrissi in brutta sul quaderno durante le ore di Linguistica Generale all'università: l'idea era di sfruttare lezioni in cui mi annoiavo a morte per portarmi avanti con la scrittura dei capitoli. All'inizio questo sistema funzionò egregiamente, ma non avevo considerato un dettaglio che ho, a miei tragiche e terribili spese, appurato. Trascrivere da carta a computer è la cosa più noiosa, stancante e scoraggiante che si possa immaginare.
    Pertanto, questo capitolo ha passato la maggior parte del suo tempo in buono stato sigillato però su un vecchio quaderno poiché io ero troppo pigro per sedermi e copiarlo parola per parola. Non temete, faccio il mea culpa e comunico che è un'esperienza che non ripeterò mai più :asd: . Guardate il lato positivo: è più lungo di quelli consueti ed è pressoché costituito interamente d'azione, dunque dovrebbe intrattenervi piacevolmente. Se vi siete persi in quest'enorme attesa, ricordate che c'è sempre il fidato riassunto per rinfrescarvi le idee.

    Oltre alla mia volontà di continuare questa storia, che col senno di poi sono ben quattro anni che sto portando avanti senza neppure aver concluso la prima Saga (che vergogna), c'è anche un altro fattore che vorrei accennare. Il mio caro amico Ipercubo ha recentemente completato con grande successo il suo esame di Maturità, ed siccome lui è sempre stato uno dei primi a seguire la mia storia e ad incoraggiarmi a continuarla in questo momento di "vuoto", vorrei "regalargli" questo mio capitolo dopo così tanto tempo. Pertanto, grazie a te Ipercubo e le mie felicitazioni per il tuo risultato!

    Tolti di mezzo i convenevoli, passiamo direttamente agli affari. Come ricorderete, nei precedenti episodi Nicolas è riuscito a realizzare in inusuale accordo con l'Ordine di Yeni Aci dato che né questi ultimi né gli Ibridi posseggono la forza di opporsi al Principe Nizlar. Nel tentativo di difendersi dagli attacchi di quest'ultimo, intento (a modo suo) a prendere a navate e mercantilate la metropoli di New York, Nicolas ha proposto all'Ordine di far guadagnare loro il tempo necessario per permettere a Rayshin di prepararsi ad affrontare il Principe.
    Con Esteban stranamente d'accordo con il prestigiatore, l'Ordine rintracciato dagli Ibridi ed un Principe che si diletta a giocare a "Schiaccia la talpa" con una città da milioni di abitanti, riusciranno Lyedar ed Ofelia a risolvere la situazione?
    Scopriamolo subito!



    CAPITOLO 61 – L'INUTILITA' DI UNO SFORZO

    Mercoledì 15 Novembre - Ore 23:26 - New York, Other

    «Dunque che ne pensate del mio piano? Geniale, eh?» domandò Nicolas, incrociando le braccia al petto e drizzando allegramente il capo.
    Lyedar dovette convincersi con tutta la forza di volontà possibile a trattenere il pugno che voleva sferrare sulla faccia di quell'idiota. Strinse dunque la mano all'interno di quella meccanica e si sforzò di sorridere, mordendosi il labbro. «Per cui, Nicolas, il tuo piano prevede che noi facciamo da bersaglio al Principe in modo tale che, forse, più tardi l'Ordine esca fuori e che, per qualche ragione, lui non decida di sterminare anche loro ma che, eventualmente, affronti Rayshin a duello per... un non meglio specificato progetto di Icero del quale tu hai soltanto origliato qualcosa?» ripeté, cercando di suonare il più calmo possibile.
    Nicolas strinse la tesa del suo cilindro e, spostandola di qualche centimetro verso destra, annuì compiaciuto: «Esattamente! Un piano davvero brillante, non trovi?».
    «E tutto questo perché quelli dell'Ordine non riuscivano a convincere Esteban a lasciare combattere Rayshin, giusto?» continuò Lyedar, ora piegando leggermente la testa di lato e chiudendo gli occhi.
    «Aveva bisogno di essere spronato, e chi meglio di me riesce a trattare con i bambini? Esteban non permetterebbe mai ad anima viva di usare suo fratello: l'unica soluzione, applicando la sua logica, è stata averle lui ad usare Rayshin! Per fare ciò, ho dovuto mostrargli come il mio piano sarà in realtà un fallimento... probabilmente. In questo modo, esprimendone l'irrazionalità, ne ho realizzato la genialità!» illustrò Nicolas, annuendo a sé stesso mentre parlava.
    Lyedar, a sua volta, annuì alla spiegazione del compagno, ma gli sferrò comunque un pugno direttamente in mezzo agli occhi. «Pezzo d'imbecille! E noi dovremmo morire per realizzare questo tuo assurdo piano!?» sbottò, successivamente afferrando con la mano meccanica il bavero di Nicolas. «Hai idea di quanti ne abbia già eliminati di noi?!»
    «Il vero problema, Nicolas, è che anche con il tuo supporto difficilmente potremmo attaccare il Principe. Ed una battaglia nella quale non hai alcun potere offensivo è da considerarsi persa in partenza» intervenne Ofelia, appoggiando la mano sul braccio teso di Lyedar e facendogli cenno, con un sorriso, di abbassarlo.
    Il ragazzo la guardò un momento e, sospirando, si ritrasse. Chiaramente quello non era il momento di litigare tra loro, soprattutto non con Nicolas, arrivato lì per aiutarli dopo aver superato il muro del Principe ed aver incontrato i membri dell'Ordine. A modo suo aveva cercato di rendersi utile, seppur pensando ad un piano completamente assurdo. Nondimeno, aveva confermato che la prigione nella quale si trovavano impediva d'uscire, ma non d'entrare.
    «Tuttavia... Dovremmo mettere in pratica l'idea di Nicolas...» aggiunse pensierosa Ofelia, battendosi l'indice destro sulle labbra, «... o per lo meno dovremmo provarci, considerando che non c'è molto altro che possiamo fare». Si voltò dunque verso il prestigiatore, e continuò: «Sei sicuro che l'Ordine abbia davvero intenzione di far combattere Rayshin contro il Principe?».
    Nicolas, nel mentre, era intento a tapparsi la perdita di sangue dal naso e, con le lacrime agli occhi, cercava di restare in piedi il più composto possibile. «Già già! Ed a quanto ho sentito anche Rayshin doveva saperlo da tempo... Certo, non so proprio a cosa possano mirare ma, a meno che il loro Ierofante non sia pazzo come tutti lo dipingono, sono pronto a giocarmi i testicoli di Lyedar che non perderanno una risorsa come Rayshin in una banale missione suicida! Persino io non lo farei!».
    Ofelia annuì, ma prima che potesse rispondergli Lyedar le poggiò le mani sulle spalle e, con gentilezza, la presa in disparte. «Ofelia... Tesoro mio, che stai dicendo? Stai scherzando, vero?» le chiese, abbozzando un tentativo di sorriso in viso. Non poteva essere seria, non per un'idea così pericolosa che avrebbe messo a repentaglio la vita di tutti loro.
    «Temo proprio di no, Lyedar: non c'è nient'altro che possiamo fare. Non possiamo ricorrere a Rayshin od Esteban perché sono con l'Ordine; non possiamo contare su Fari, che non riusciamo a trovare o contattare; non possiamo neppure fuggire, dato che il muro è a senso unico. Dobbiamo combattere!» dichiarò la ragazza, serissima in viso.
    «E coinvolgere tutti gli altri in questo suicidio? Qui non si tratta solo di te o di me, ma anche dei nostri compagni! Non possiamo mandarli incontro alla morte come se non lo sapessimo!» ribatté Lyedar, chiudendo le dita attorno alle spalle dell'Ibrida. «Nostro Padre ci ha assegnato il comando della situazione... e finora cosa abbiamo fatto? Non siamo riusciti a farci seguire dai due fratelli, ed abbiamo subito delle perdite! Non possiamo fallire ancora, altrimenti per noi è finita: saremo scartati!» aggiunse, stringendo a sé Ofelia fino ad abbracciarla.
    Ciò che lo terrorizzava davvero, forse ancora più che il Principe, era la reazione che il Dottor Gren avrebbe avuto al momento della scoperta dei loro risultati. Se avesse deciso di scartarli, come già li aveva minacciati qualche settimana prima, l'idea che Ofelia potesse venire eliminata per colpa dei suoi errori era insostenibile. Immaginare il corpo di lei dissolversi in una nuvola di polvere, assieme alla sua splendida voce, gli mandava i brividi lungo la schiena, di certo molto più che subire tale fine egli stesso.
    La ragazza gli appoggiò la mano destra sulla guancia e, facendo attenzione a non sfregiarlo con le unghie, gli sorrise. «Proprio per questo abbiamo un dovere verso i nostri compagni caduti. Non possiamo tornare indietro, ed ecco perché dobbiamo sforzarci di sistemare la situazione anche a costo di sacrificarci! Se cerchiamo la vittoria, come l'Ordine, sai anche tu che gli unici capaci di eliminare il Principe sono i due fratelli! E, se proprio saremo eliminati da nostro Padre, non vorrai negarmi di prendere parte alla caduta di uno dei vertici dell'Impero, mi auguro!».
    Detto ciò, abbassò la mano sul suo collo e gli conficcò le unghie nere nell'arteria carotide, bagnandole con un sangue dello stesso colore. «Mi arrabbierei molto, e tu sai come divento quando sono arrabbiata» gli sussurrò avvicinandosi al suo volto, per poi portare la mano davanti alla bocca e leccarne via le macchie di sangue.
    Lyedar avrebbe voluto risponderle, ma anche lui capiva che ormai, per essere eliminati in un modo o nell'altro, tanto valeva andare fino in fondo. Starsene nascosti là, come conigli terrorizzati in attesa del passaggio della volpe sopra di loro, sarebbe stato indegno della loro condizione di Ibridi ed irrispettoso dei loro compagni caduti sul campo di battaglia. Ma, soprattutto, pensò a quanto fosse meravigliosa Ofelia con le labbra sporche di sangue. Il suo sangue. "Oh, che vada tutto al diavolo!" si disse e, poggiandole la mano sinistra dietro la nuca, la baciò con vigore. Ofelia, per contro, gli avvolse entrambe le mani al collo e ricambiò con la stessa energia.
    Sarebbero rimasti così ancora a lungo, ma un lampo di luce richiamò le loro attenzioni al mondo esterno e li costrinse a separarsi. Davanti a loro vi era una vecchia macchina fotografica sorretta da una mano che, piegandosi, videro essere quella di Nicolas, la cui faccia era ad un paio di centimetri dalle loro. Lui sorrideva e reggeva con l'altra mano una bandierina di plastica sopra scritto "Verso la prima base ed oltre!!!". Ai loro sguardi eloquenti Nicolas rispose: «... Ecco, volevo condividere anch'io la vostra felicità! Se mi lasciate partecipare posso fare una foto celebrativa ancora migliore!».
    «Bene! E' ora di mettersi in moto!» sentenziò ufficialmente Lyedar, per poi avanzare seguito da Ofelia. Dietro di loro rimaneva soltanto Nicolas, che cercava contemporaneamente di togliersi l'asta della bandierina piantatagli nella fronte e di far passare aria nella gola ostruita dalla macchina fotografica.
    Di fronte a loro, invece, si snodava l'enorme tratto delle Gallerie Sotterranee di New York, nelle quali si erano temporaneamente rifugiati. Pienamente completate circa un secolo fa, esse erano state originariamente progettate per offrire riparo, nonché una via di fuga, per i civili della metropoli quando la Tanrinisi-Lo, l'aviazione dell'Impero, iniziò gli attacchi lungo le coste dell'Other. Per quanto la guerra si spostò rapidamente verso altre aree, la mega-struttura venne modificata in uno dei più importanti centri per impedire l'invasione terrestre, subendo un rapidissimo processo di riarmo atto a respingere le forze dell'Impero prima che queste potessero navigare nell'Oceano. Con la tregua siglata alla bene e meglio tra le due superpotenze le gallerie erano state interdette al pubblico, se non per piccolissimi tratti trasformati in musei della storia dell'Other, ed erano fino a quel momento in "stand-by".
    Non vi era, dunque, alcunché che potesse tornare utile agli Ibridi in tale situazione, ma ciò nonostante Lyedar aveva portato lì i suoi compagni dopo aver trovato un'entrata sigillata pochi istanti prima dell'arrivo dell'onda evocata dal Principe. Come aveva sospettato la struttura aveva resistito senza problemi all'impatto ed alla successiva stabilizzazione del livello marino, ed al momento l'urto delle navi non giungeva che sotto forma di tonfo sommesso. Si trattava di un ottimo rifugio, seppur temporaneo, per quel genere di disastri.
    I difetti, però, non mancavano. Come il gruppo mandato in ricognizione gli aveva comunicato, il muro acquatico aveva sfondato senza problemi tutti i livelli delle Gallerie, per proseguire ancora più in profondità nelle tenebre. Era pertanto evidente che se il loro nemico avesse voluto attaccarli, la struttura non sarebbe stata in grado né di proteggerli né di ritardare la sua discesa.
    "Ecco perché non possiamo limitarci a restare qui, in attesa di un qualche miracolo!" si disse un'ultima volta, per poi urlare a voce alta: «ATTENZIONE! Ascoltatemi tutti!». Più di cinquecento facce si voltarono, o si alzarono, nello stesso momento per fissarlo.
    «Dobbiamo contrattaccare, fratelli e sorelle miei. Non soltanto dovremo farci trovare pronti quando il Principe si muoverà verso di noi, ma al contrario prenderemo in mano l'iniziativa! Proprio per questo abbiamo pensato ad una strategia con il supporto di Nicolas» cominciò ad illustrare Ofelia con serietà, indicando con la mano l'Ibrido che, nel mentre, aveva smesso di sanguinare ed aveva ripreso una respirazione abbastanza regolare. Sentendosi chiamare in causa Nicolas strinse le spalle e salutò i presenti con una mano, esibendo un cordiale sorriso.
    Per tutta risposta centinaia di mormorii e commenti di disapprovazione, nonché di sospetto, cominciarono ad inondare la Galleria. La scontentezza dei presenti divenne, nel giro di pochi secondi, sempre più palpabile al punto da sfociare in versi di scherno e di offesa nei confronti del chiamato in causa.
    Sermane, che aveva sempre avuto il grande pregio di essere diretta anche quanto un pugno sulle gengive, sollevò la mano e domandò: «Lyedar, Ofelia, tutti noi siamo pronti a seguirvi senza alcuna esitazione in qualunque piano abbiate in mente, perché abbiamo completa fiducia in voi. Ma come potete di chiederci di fare altrettanto nei confronti di uno scarto come quello? Piuttosto che aiutarci, quello lì ci getterà in pasto al Principe soltanto per ferire nostro Padre! E' completamente inaffidabile, nonché un fallimento!».
    Lyedar lanciò un'occhiata di traverso a Nicolas, che nonostante la quantità di insulti che stava ricevendo continuava a sorridere come se nulla stesse accadendo. Lyedar sapeva per esperienza che il loro compagno non era nuovo ad essere deriso dagli altri Ibridi: essendo più vecchio di lui e di Ofelia, aveva imparato a convivere con gli sguardi di sospetto, e probabilmente anche di disprezzo, che gli venivano lanciati. Per quanto loro due cercassero, ogni volta che ne avevano occasione, di difendere il valore che Nicolas aveva come loro fratello, a prescindere da tutte le imperfezioni che manifestava, l'insofferenza verso ciò che tutti gli altri consideravano un insetto nella brillante carriera del loro Padre era un'immagine troppo forte d'abbattere. Senza contare che anche Fari, a causa del suo rapporto con Nicolas, non faceva alcunché per cambiare la tendenza.
    Sospirando sconsolato e scuotendo la testa, Lyedar ribatté: «Nicolas è il migliore aiuto che possiamo avere, e voglio che tutti voi collaboriate al meglio con lui. Adesso però ascoltatemi bene, poiché il tempo non è dalla nostra. Per cominciare, tu, Sermane, dovrai...»

    ---


    "Stiamo per agire. Sbrigatevi. Quanto vi manca?"



    Lyedar inviò tale messaggio nel momento stesso in cui un'ulteriore esplosione di fiamme investì la zona che il Principe, scagliando il mercantile, aveva appena travolto. Voltandosi verso tale zona storse il labbro superiore, mentre la luce del fuoco in lontananza gli illuminava il volto. "Di tutti i mezzi per scovare il proprio bersaglio, questo è sicuramente il più rumoroso e banale che io abbia mai visto...".
    Ripensando poi a tutto ciò che aveva visto il Principe fare, osservò con una certa curiosità: "E' strano che se la prenda sempre così comoda: se io fossi al suo posto, a quest'ora avrei già ispezionato ogni angolo della metropoli senza distruggere nulla. Perché si sta comportando così... pigramente?". C'era decisamente qualcosa di strano nel loro avversario, qualcosa che lo rendeva ancora più pericoloso. Agendo così lentamente, senza alcuna decisione, il Principe gli impediva di capire quale potesse essere il suo schema generale d'attacco e, soprattutto, la sua costanza.
    Venne distratto dai suoi pensieri quando lo schermo olografico che aveva davanti si illuminò, ed abbassando il capo lesse la nuova comunicazione dei loro improvvisati "alleati":

    "Abbiamo ancora bisogno di un paio di minuti per preparare Rayshin ed un nuovo arrivato! Dovreste trattenerlo fino ad allora! Se poi riusciste a tenerlo lontano dal Cinema Brando tra Broadway e la Centotrentacinquesima Strada sareste molto, molto apprezzati! Tanti auguri e baci! Delver. Ah, dite a quel mago di tenere pronto Louis, altrimenti giuro che gli farò a fette il..."



    Lyedar sbuffò dalla rabbia. Un messaggio esageratamente lungo, per di più incompleto, in una situazione d'emergenza: quelli dell'Ordine di Yeni Aci non avevano alcun senso di responsabilità, e quel Delver sembrava mancare anche quello della serietà. Senza contare che l'area che gli aveva indicato era già tra le loro informazioni: Nicolas doveva già aver detto loro che sarebbero stati capaci di tracciare i loro spostamenti, per cui comunicargli dove in cui si erano sistemati era completamente, assolutamente, indiscutibilmente inutile.
    "Perché diavolo non si decidono a collaborare seriamente!? Eppure abbiamo deciso di aiutarli!" tremò di rabbia.
    A calmarlo ci pensò un nuovo messaggio che comparve sopra quello di pochi istanti prima:

    "Scusatelo. Due minuti al massimo. Vi raggiungeremo al più presto. Buona fortuna. Emas."


    "Per fortuna qualcuno con un po' di buon senso! Ma due minuti sono un'enormità... Non so se ce la faremo..." rifletté Lyedar, passandosi la mano metallica sulla fronte. Ancor prima dell'inizio dell'attacco cominciava già a sudare.
    Inspirando profondamente, ripensò alle parole di Ofelia di pochi minuti prima. Con un ritrovato sangue freddo, si portò l'indice della mano sinistra sulla tempia e comunicò mentalmente: «Dobbiamo trattenerlo per cinque minuti al massimo dopo il mio segnale. Evitiamo di coinvolgere l'area attorno al Cinema Brando il più possibile. Attenetevi tutti al piano: in caso di emergenza, ognuno si allontani singolarmente!».
    «Ricevuto, tesoro mio. Mi raccomando, non essere troppo avventato quando gli sarai davanti!» gli rispose, allo stesso modo, Ofelia. Subito dopo di lei Nicolas commentò sarcastico: «Però andiamo, cinque minuti è troppo poco per un appuntamento con la morte: non si combina niente!».
    Stringendo la falce tra le mani, Lyedar non ebbe interesse nel rispondergli per le rime quando, al nuovo impatto della nave da crociera contro un quartiere limitrofo, gridò: «ORA!», iniziando così l'attacco.
    Con un salto, Lyedar si portò dalla piazza ad una decina di metri sopra il livello del Principe, il quale si trovava sulla cima del grattacielo su cui si era appena spostato. In contemporanea a lui si mosse un gruppo di duecentoventidue Ibridi disposti in uno spiegamento circolare organizzati per la prima fase dell'offensiva.
    «Mazzata in arrivo! Lyedar, avanti di due metri e cinque centimetri per scontrarti contro una finestra!» gli comunicò immediatamente Nicolas. Lyedar annuì e, spiegando le ali metalliche, tutti i suoi compagni attivarono i loro poteri.
    Sotto di loro, il Principe li studiò per un momento e commentò: «A questa distanza avreste dovuto mandare persone più portate per il corto raggio. Queste sono sprecate: molto disdicevole». Detto ciò, fece un piccolo balzo sul posto e le fondamenta del grattacielo si sbriciolarono. Toccata nuovamente terra, diede un colpo di tacco con il piede destro, portando avanti il sinistro: la struttura si inclinò in avanti, abbassandosi di circa un metro, mentre la base, al contrario, venne sollevata per centinaia. Una fila di palazzi più piccoli rimase polverizzata durante il movimento ma, ancor prima che si potessero formare nuvole di polvere e detriti, il Principe compì un movimento circolare con la gamba sinistra. Il grattacielo si mosse automaticamente con lui, diventando così una mazza lunga più di mezzo chilometro diretta verso di loro.
    A quella mossa, Lyedar sorrise. Come aveva previsto, il Principe li stava attaccando utilizzo un oggetto esterno e non tramite uno scontro fisico. Da quanto aveva potuto osservare quando il Principe aveva attaccato i suoi compagni ed i membri dell'Ordine, non si trattava un avversario predisposto a combattere direttamente, né a mani nude né utilizzando armi bianche. Non che ciò lo rendesse meno letale o che aumentasse incisivamente le loro speranze di vittoria, ma il fatto che preferisse utilizzare pistole, armi automatiche con lo scopo di infliggere il massimo danno all'avversario a fronte del minimo sforzo dell'utilizzatore, significava che, in condizioni normali, avrebbe agito ed attaccato utilizzando le risorse a sua disposizione piuttosto che ricorrere alle sue forze. E se tutto andava come doveva...
    «Proiettile in arrivo! Lyedar, spalla destra!» gli comunicò Nicolas proprio mentre, nel suo movimento circolare, il grattacielo sollevato li colpì. Fermandosi dov'era, Lyedar impattò contro un corridoio a vetri già infranto da altri suoi compagni, udendo anche quello che con ogni probabilità era in debole scatto del grilletto.
    In virtù del fatto che il Principe li avrebbe attaccati utilizzando qualcos'altro, Ofelia aveva sottolineato come una tattica basilare per coloro che, come lei, utilizzano armi da fuoco per combattere prevedeva di bloccare la visuale dell'avversario per poter, in quell'istante, sparare il colpo. Per questo motivo sarebbe stato molto probabile che il loro avversario avrebbe usato qualcosa come diversivo per celare il suo vero attacco.
    La loro vista doveva pertanto restare il più possibile libera per non perdere i movimenti del nemico, e fortuna voleva che la struttura dei palazzi di quella zona venisse in loro aiuto. Secondo l'ordine del Governatore dell'area quei grattacieli erano stati realizzati con le facciate esterne in vetro perfettamente simmetriche ed uguali l'una con l'altra. Consci di questo, e sapendo che un impatto del genere non avrebbe potuto in alcun modo causare loro danni, la cosa migliore da fare era sfruttare le vetrate dei piani per evitare di avere polveri tra di loro ed il nemico.
    Lyedar, pertanto, riuscì a vedere il proiettile d'acqua del Principe avvicinarsi ad una velocità tale da non essere nulla più che una sfocata scia di luce nell'aria, per quanto superasse di gran lunga qualunque tratto di luce lui avesse mai visto in vita sua. L'attacco cambiava continuamente percorso, piegandosi ad angoli differenti ed irregolari, risultando così in un movimento talmente casuale e veloce che, senza l'aiuto di Nicolas, non avrebbe minimamente potuto contrastare. Stringendo gli occhi, Lyedar capì che il movimento imprevedibile del proiettile era dovuto ad un continuo trasferimento dei due atomi di idrogeno ad uno nuovo di ossigeno presente nelle vicinanze.
    "Attento... attento..." cercò di tranquillizzarsi.
    Quello era il momento di avvolgere le lame della sua falce in fiamme. Si trattava di un flusso rossastro che andava dalla base in prossimità dell'asta fino alla punta della lama, dalla quale una seconda striscia di fiamme si sollevava verso l'alto per tornare all'indietro, terminando così in lingue più lunghe rispetto alle altre.
    Vibrando un colpo verso l'alto Lyedar portò tra il proiettile ed il fianco destro la lama inferiore dell'arma. L'impatto avvenne con una forza tale da essere paragonabile soltanto alla sua velocità: in una frazione d'istante sentì, nell'ordine, tutti i muscoli del suo corpo bruciare il uno sforzo titanico, che mai aveva provato; poi la lama rischiare di inclinarsi verso di lui, lasciando così passare il proiettile; successivamente la pressione allentarsi, permettendogli così un certo sollievo a cui però si aggiunse il rischio di non riuscire a seguire il movimento del colpo; quest'ultimo infine venire respinto oltre la sua testa, mentre lui completava un movimento circolare con il braccio.
    In quello stesso momento Lyedar uscì dal grattacielo e, a cielo scoperto, vide che non tutti i suoi compagni ce l'avevano fatta. Dei duecentoventidue che si erano lanciati all'attacco, alla sua destra adesso ne contava soltanto cinquantadue, e quando gli altri sarebbero riemersi dal palazzo alla sua sinistra le cose probabilmente non sarebbero state molto differenti.
    Di fronte ad un simile orrore strinse i denti dalla rabbia. Avevano già perso metà della squadra soltanto per avvicinarsi al Principe, il tutto per una manovra dal risultato più che incerto! Avrebbe voluto mettersi a piangere per la fine prematura di così tanti suoi compagni, ma in loro onore sapeva di dover proseguire: si erano fidati di lui, e si erano sacrificati pienamente consapevoli del rischio che pesava su tutti. La sua volontà era assoluta, anche se davanti a lui c'era un individuo con l'espressione di chi assiste ad una cavia da laboratorio che sopravvive un paio di giorni in più rispetto alla sua compagna. Un vero e proprio insulto, ma che lasciava trapelare una certa dose di curiosità.
    "La distrazione perfetta!" gioì dentro di sé.
    Con un ruggito lanciò in aria la sua falce aprendone l'asta. Senza perdere un solo secondo unì la catena in Kesin con l'enorme disco metallico che aveva alle spalle: quest'ultimo passò da dorato lungo i bordi esterni a nero assoluto, con diverse venature simili a graffi che si allungavano all'interno del motivo rossastro. Allo stesso tempo le dieci punte assunsero la forma delle lame della sua falce, mantenendo l'orbita multicolore vicino alla base, ed una volta materializzate completamente venivano puntualmente rivestite di fiamme.
    Allungando le braccia verso l'esterno, ordinò alle sue lame di agire. In un fascio fulmineo di colori scuri e rossicci, le falci trafissero al petto, in un solo attacco, tutti i suoi restanti compagni.
    L'espressione del Principe, che aveva già riportato l'indice sul grilletto della pistola, si trasformò in una forma di perplessità e, per quel momento, evitò di sparare. Probabilmente vedere un tizio ferire brutalmente i corpi dei suoi stessi alleati senza degnarlo della minima attenzione, lui che rivestiva il ruolo di nemico, non rientrava nei suoi piani di battaglia. Od in quelli ordinari, per lo meno.
    "Perfetto!" urlò dalla contentenza.
    Il loro avversario dovette subito ricredersi quando i corpi dei feriti esplosero in centinaia di scaglie multicolore di cristallo plasmatico e, al loro posto, comparvero nuovi personaggi i cui poteri, già al suo primo sguardo, erano chiaramente portati per il combattimento diretto. Adesso soltanto ad un paio di centinaia di metri da lui.
    Tutto sommato, Lyedar non poté che sorridere: la seconda fase era riuscita. I varchi spaziali che Sermane aveva attaccato ai loro corpi avevano permesso, una volta distrutti, il trasferimento istantaneo di tutti i loro compagni rimanenti che, prima dell'attacco, avevano stabilito con loro il medesimo collegamento. Per quanto la morte degli altri avesse dimezzato la forza dell'impatto, Lyedar si sentì leggermente più tranquillo quando il primo schieramento riuscì ad entrare a contatto con il Principe.
    La scena adesso era talmente caotica e rapida da non sembrare neppure paragonabile ai precedenti istanti di gelida chiarezza. Tutti stavano sferrando attacchi al bersaglio, cercando di tenerlo costantemente impegnato a schivarli e di ritardare così la sua discesa verso il terreno.
    E, a giudicare dall'assenza di spari nell'aria, sembravano pure riuscirci. Lyedar riusciva a vedere con chiarezza il Principe costantemente sotto tiro da ogni direzione: girava su sé stesso spostandosi a seconda del lato più comodo, parava attacchi utilizzando le gambe e le piante degli stivali alternativamente, sfruttava gli scontri per darsi spinte verso l'alto o verso il basso a seconda della necessità, ed il suo corpo si trovava in uno stato di continuo movimento piegandosi più volte nelle posizioni più improbabili. Nonostante fosse però il centro di un uragano di lame, pugni, calci, fuoco, elettricità, vuoto, vortici e quant'altro gli stavano lanciando addosso, nulla di tutto ciò riusciva a colpirlo. Neppure gli attacchi alle spalle da persone che avevano piegato il loro movimento all'indietro e gli erano tornati appresso.
    Con un brivido lungo la schiena Lyedar lo sentì commentare con chiarezza e, ancor peggio, con un tono di sufficienza: «Ah. Adesso capisco. La prima offensiva era soltanto una farsa, un'esca per farvi liberare le truppe d'assalto dopo un mio attacco. Una mossa noiosa, oltre che rischiosa, dato che siete arrivati fin qui perdendo più di metà dei vostri».
    Lyedar non poté più prestagli attenzione perché, dopo tutti i suoi compagni, era arrivato il suo turno. «Lyedar! Attaccalo verso il basso con il pugno destro ad un angolo di trenta gradi! Parerà con le pistole!» gli comunicò allora Nicolas, la voce tesissima anche a quella distanza.
    Trasferendo tutte le fiamme al momento accese all'interno delle strisce nerastre che avvolgevano il suo corpo, caricò il pugno destro verso la nuca del Principe. Il colpo si infiammò di una luce più forte ed accesa di quanto fosse mai stato prima, mentre si avvicinava ad un avversario che gli stava dando le spalle dopo aver parato un calcio alla gola.
    Ciò non di meno, e come tuttavia aveva previsto, a pochi centimetri dai capelli neri del Principe la sua mano metallica venne fermata dalla superficie delle canne delle pistole, che né si spezzarono né vennero minimamente surriscaldate. Piegando il capo all'indietro, in modo tale da poterlo vedere dal basso, il Principe lo guardò per la prima volta dritto negli occhi, e Lyedar soffocò un gemito.
    Mai aveva visto due occhi scuri così vuoti e spenti. L'assenza di ogni sentimento, dalla gioia alla rabbia, e di vita che esprimevano era sovrumana, poiché nessun essere remotamente umano avrebbe potuto essere così vuoto al suo interno. Quella non era neppure paragonabile al guardare gli occhi di un essere artificiale meccanici ed inespressivi: era una sensazione che proveniva da una creatura viva proprio come lui. Eppure, una presenza simile poteva difficilmente dirsi viva: sembrava realizzata a dovere soltanto per tenere viva l'apparenza, quasi celando la sua vera natura artificiale.
    Con una certa nota di disappunto, il Principe gli disse: «Hai avuto coraggio ad organizzare un attacco del genere, comandante. Vorrei tanto vedere fino a che punto vi sareste spinti, ma sfortunatamente il tuo coraggio da debole non può nulla contro un vincitore. Ed è l'ora di vincere». Detto ciò, piegò leggermente le mani e gli puntò in mezzo agli occhi entrambe le pistole.
    «Adesso, Lyedar!» gli comunicò Nicolas, e Lyedar annuì. «Ha ragione, Principe. Ma questa è la nostra ora, non la sua» disse con orgoglio, per poi avere la testa trafitta da una delle lame fiammeggianti che aveva alle spalle.
    Prima che il sangue potesse anche soltanto raggiungere il volto del Principe, tutto ciò che era stato "Lyedar" si frantumò com'era successo soltanto alcuni istanti prima con i suoi compagni. In quest'occasione non comparve tuttavia un nuovo Ibrido, bensì un enorme fascio grigiastro che travolse in pieno il Principe. Costituito interamente da enormi catene realizzate da anelli metallici rettangolari, decorati con punte metalliche disposte sui vertici, questo attacco si disperse in un'intricatissima "ragnatela" con, al centro, il loro avversario racchiuso in un largo bozzolo. La sua struttura non era uniforme: in prossimità di alcune parti del suo corpo, come ad esempio le gambe, le catene si concentravano in un numero maggiore di strati, mentre presso altre, come il collo e le braccia, ve ne erano soltanto un paio. Soltanto il viso restava completamente scoperto, per quanto avesse a pochi centimetri entrambe le mani sigillate dalle catene.
    Nonostante la disposizione anomala, i movimenti del Principe erano tuttavia bloccati: Lyedar ne era piuttosto convinto, osservando la scena a circa un centinaio di metri di distanza. Al suo fianco, Marcus reggeva con entrambe le mani due tesissimi tratti di catene che, sparendo al disotto del tetto su cui entrambi si trovavano, andavano a mischiarsi alle centinaia di altri che, dal bozzolo del Principe, si lanciavano verso tutte le direzioni circostanti.
    «E' il massimo che posso fare, purtroppo!» comunicò mentalmente Marcus, staccandosi dalle catene con estrema rapidità. Lyedar esibì un sorriso soddisfatto, ed afferrò il compagno per la spalla destra. Adesso che anche quarta parte del loro piano era stata completata, la sua funzione era, per il momento, pienamente raggiunta. Non restava loro che allontanarsi il più in fretta possibile.
    Dopo aver portato l'attacco degli altri Ibridi direttamente sotto il naso del Principe, Lyedar aveva l'incarico di attivare la combinazione dei poteri di Sermane e Marcus organizzata ben prima dell'inizio dell'attacco.
    La prima aveva impresso un varco dimensionale anche su di lui, ma piuttosto che connetterlo ad un'altra persona, come invece aveva fatto con tutti gli altri, l'aveva stabilito con le Catene di Ferro del secondo.
    Marcus, per l'appunto, seguendo il tratto dei loro movimenti durante lo scontro, avrebbe quindi tracciato il reticolo tramite il quale concretizzare le sue Catene, ma piuttosto che farlo singolarmente ogni volta, facendosi così scoprire immediatamente dal Principe, era stato incaricato di trattenersi fintanto che Lyedar non avrebbe sferrato l'ultimo colpo.
    Certo, il loro schema originale prevedeva di tempestare il nemico con così tanti attacchi da costringerlo ad utilizzare ogni parte del suo corpo per evitarli, o quantomeno per muoversi, e sfortunatamente c'erano riusciti solo in parte. Marcus non poteva bloccare le aree che non erano state toccate o segnate dagli attacchi, d'altronde.
    "Pazienza! Ci aggiusteremo anche così!" si disse Lyedar mentre, tenendo a sé l'altro Ibrido, si lasciava alle spalle il Principe stretto in una morsa di metallo. Marcus, essendo ancora giovane ed in fase di sviluppo, non aveva ancora capacità fisiche paragonabili ai suoi simili, pertanto Lyedar si era incaricato di aiutarlo a fuggire il più velocemente possibile. E dato che adesso l'attacco era nelle mani di Ofelia, occorreva essere quanto più veloci possibili.
    Proprio in quel momento, infatti, Lyedar percepì che l'Ibrida aveva attaccato. Lo sparo che provenne dal quartiere presso il quale la sua compagna si era posizionata, assieme agli altri Ibridi spariti dopo l'attivazione del potere di Sermane, gli risuonò vagamente nelle orecchie. Con la coda nell'occhio vide un proiettile costituito da energia violastra evanescente, che si sviluppava attorno ad un sfera di luce argentea, compiere un arco nel cielo a pochi metri dal Principe per poi, nel momento della discesa, separarsi in milioni di colpi più piccoli.
    Ognuno di essi finì esattamente nel centro di ciascun anello delle Catene di Ferro, che si trasformarono immediatamente in figure di luce simili a pipistrelli con le ali spalancate, quasi trasparenti all'esterno e con un nucleo costituito da un nucleo nerissimo. Tali pipistrelli continuarono a crescere in modo esponenziale poiché, subito dopo essersi formati, venivano assorbiti da quello successivo che, così facendo, si espandeva sia nelle dimensioni complessive che nella struttura del nucleo.
    In una frazione di secondo tutti quelle creature di luce ed oscurità sparirono, sviluppandosi tanto più si avvicinavo verso il centro, ovvero il bozzolo in cui il Principe era avvolto, il quale Lyedar sentì commentare con sorpresa: «Oh?» nel momento in cui i pipistrelli chiusero le loro zanne.
    «CENTRATO!» ebbe appena tempo a dichiarare Nicolas, e poi tutta l'area venne travolta da un fragore talmente immenso da annullare ogni altro suono.
    Quando i colpi d'energia creati da Ofelia raggiunsero lo stadio finale, ovvero figure larghe decine di metri, e si toccarono l'un l'altro, l'esplosione che ne seguì generò un bagliore di luce che costrinse sia Lyedar che Marcus a chiudere gli occhi, per quanto le stessero dando le spalle. Lo spostamento d'aria ed il boato immediatamente successivi li costrinsero, per di più, ad evitare tutti i detriti, macerie ed oggetti che vennero scagliati verso di loro, così come la pioggia di vetri frantumati che, ad una prima impressione, doveva riguardare l'intera metropoli.
    Per loro fortuna l'esplosione era stata calibrata in modo tale da concentrarsi in un ambiente circoscritto, ovvero nel quartiere sopra il quale il Principe si trovava, con le opportune distanze rispetto alla terra ed al cielo. Ciò permise di loro, nonostante si fossero allontanati di diversi chilometri, di restare immuni alle ripercussioni di quell'attacco. Lo stesso poteva dirsi per il pianeta su cui risiedevano: dato che Ofelia aveva sfruttato in quell'attacco tutta l'energia che i loro compagni le avevano fornito, se avessero deciso per un'esplosione pura e semplice non avrebbero più avuto né un posto dove poggiare i piedi né un qualcosa da vedere sopra le loro teste. Seppur con uno sforzo enorme, agendo in quel modo avevano potuto concentrare tutta la pressione e tutto l'impatto in un'unica zona senza distruggere alcunché.
    O meglio, quasi alcunché: le Catene di Marcus erano state disintegrate così come il quartiere in questione, ed attorno ad esso si stavano susseguendo i crolli e le esplosioni delle strutture circostanti. Una perdita inevitabile.
    «Bene! Il primo attacco è concluso! Ognuno si sposti adesso verso le posizioni indicatevi per quello successivo!» ordinò Lyedar non appena incontrò un gruppo di Ibridi che avevano attaccato il Principe. Affidando a loro Marcus, e vedendoli tutti rispondere con un cenno d'intesa per poi andare a destra, si spostò subito in direzione opposta. Balzando sui tetti dei grattacieli limitrofi, prese in mano lo schermo con cui potevano comunicare con l'Ordine: non vi erano nuove comunicazioni, e controllò quanto tempo gli resta davanti.
    Dal momento in cui aveva dato il comando era passato un minuto e due secondi. "Ottimo! Ancora cinquantotto secondi circa... Possiamo farcela, se continuiamo così! Adesso che abbiamo colpito in pieno il Principe, i suoi attacchi saranno meno efficaci: è la nostra grande occasione!" si disse, con una certa confidenza che gli cresceva nel petto. Si voltò quindi in direzione dell'esplosione, per assicurarsi che Ofelia ed il suo gruppo si fossero spostati, fiducioso di vederli muoversi nonostante il polverone che occupava la zona.
    Prima ancora che i suoi occhi potessero posarsi su un qualsiasi elemento del paesaggio, un suono terrificante giunse alle sue orecchie. Non giungeva da un luogo che avrebbe potuto identificare con precisione: sembrava essere onnipresente e, al tempo stesso, risuonare esclusivamente nella sua testa, alternandosi tra un sussurro ed un grido per risultare in una sentenza stranamente chiara, per quanto ignota, e tremenda.

    «Talgon Fammedvanur gonfam gisgnagraph Talgondonmeddon medor NAGONFAM Urgonorgraph. Aldaraia!»



    Sparito il suono dell'ultima lettera, tutta la polvere che si stava riversando attraverso le strade della metropoli sparì all'istante, risucchiata e vanificata in un punto preciso. Quello dove si trovava il Principe, tranquillamente sospeso in aria.
    Non un solo graffio segnava il suo corpo. Non un solo strappo segnava i suoi vestiti. Dal suo stato si sarebbe potuto facilmente supporre che l'enorme attacco di pochi istanti prima non avesse proprio avuto luogo, talmente ne era rimasto indenne. O, per essere più precisi, vi erano soltanto due significative differenze rispetto al suo stato precedente.
    La prima era che, mentre abbassava le mani che si era portato di fronte al volto, entrambe le sue pistole si dissolsero in bolle d'acqua. La seconda, molto più evidente, era il suo aspetto.
    Sollevando il capo, il Principe rivelò che la pelle del suo volto era adesso solcata da sottili strisce dirette verso i suoi occhi, dalle quali si staccavano costantemente piccole gocce d'acqua risucchiate verso l'alto. L'occhio destro, sul quale in precedenza aveva quel bizzarro simbolo somigliante a delle onde, era ora rivestito da una riproduzione molto più grande di tale effige costituita da un'inquietante luce azzurra, che come una maschera si allungava ben oltre il suo capo e si fletteva come mossa di vita propria. Attorno al suo corpo si era sviluppato un fascio di quella che sembrava essere acqua che, a partire dai suoi piedi, arrivava fin sopra alla sua testa seguendo un flusso continuo, tanto da staccarsi spesso dal corso principale e disperdersi in spirali di gocce nell'aria. Esse andavano a raccogliersi sulle spalle del Principe, dove l'acqua prendeva chiaramente la forma della rosa alata simbolo dell'Impero di Sonsuza. Sulla cima del flusso d'acqua, che aveva un aspetto più tondeggiante rispetto al resto cilindrico, si trovavano due piccole luci dorate che, come le fiamme di una candela, oscillavano costantemente nel cielo notturno. Queste, sull'estremità più alta, si allungano in due sottili strisce che, ricadendo in basso come due archi, si andavano progressivamente a trasformare in due grandi sezioni a forma vagamente romboide sopra gli avambracci, incrementando così il loro effetto ad evanescenza lungo i bordi.
    Ma a prescindere da tutto ciò, che già sarebbe bastato a far gelare il sangue nelle vede di Lyedar, la trasformazione più tremenda che il Principe aveva mostrato era costituita da bizzarre colonne di simboli simili a lettere sconosciute che, per circa tre metri, si alzavano dalle sue caviglie ed oscillavano in un sinistro sibilo verso l'alto. Lyedar non era certo di sapere esattamente cosa ci fosse di così spaventoso in quei simboli sconosciuti, scritti con un inchiostro più scuro della notte che marcavano e brillanti della stessa luce del simbolo del Principe, ma in essi percepì qualcosa che mai avrebbe sperato di sentire: l'essenza dell'Imperatore Lasyrindes. Era la stessa forza schiacciante, solenne ed incommensurabile che aveva incontrato all'Istituto di Finoma ed alla Villa del Ministro Elger.
    In quel momento avrebbe voluto fare tante cose. Piangere disperatamente, poiché era evidente che il loro attacco non era servito a niente se non a far morire centinaia dei loro compagni; fuggire il più velocemente possibile, in quanto era altrettanto chiaro che il potere che adesso il Principe emanava era infinitamente più grande di quello precedente; paralizzarsi sul luogo, dato che il suo istinto e la sua esperienza gli dicevano che ormai non c'era più alcunché che potessero fare per rallentare soltanto di una frazione di secondo il loro avversario. La lotta, se così si poté chiamare dal principio, era ormai completamente, assolutamente, indiscutibilmente persa.
    Nulla di tutto ciò fu però possibile, poiché Lyedar vide il Principe piegare il capo verso l'area in cui Ofelia, Nicolas ed i loro compagni si trovavano. Prima ancora che se ne potesse rendere conto, il Principe non era più nel luogo dove stava guardando, bensì davanti all'enorme struttura su cui gli altri si erano stanziati. Non un solo capello si era spostato, non un solo muscolo si era flesso, non un solo istante era passato. Il suo avversario era adesso di fronte ai suoi fratelli ed alle sue sorelle, ed alla donna che amava, con il braccio destro sollevato e chiuso a pugno.
    Gridando assieme per rabbia, paura, disperazione, impotenza e rancore, Lyedar si scagliò con tutta la forza che aveva in corpo verso di lui.



    E così finisce il capitolo, cari lettori.
    Dunque, direi che l'offensiva degli Ibridi è completamente fallita ancor prima di completarsi. Non solo tutto ciò che hanno fatto fino a questo momento si è rivelato completamente inutile, ma hanno davanti a loro quasi un minuto in completa balia del Principe che, per qualche motivo, oltre ad aver mutato d'aspetto ha manifestato anche un qualcosa simile alla Catena dell'Inesistenza dell'Imperatore. Nonché la stessa aura di quest'ultimo, per di più.
    Vi confesso che, nonostante questo capitolo sia più lungo di quelli normali, nei miei piani originali doveva prevedere anche la parte finale dello scontro il cui il Principe passa all'offensiva... ma ho preferito evitarla. In primis, perché non voglio darvi una montagna di parole stancanti da leggere in un colpo solo; in secundis, perché in questo modo potrò unire quella parte alla conclusione del duello tra Gaap e Gren iniziato capitoli e capitoli fa. In questo modo otterrò che tutte le questioni in sospeso verranno "risolte" prima del grande duello contro il Principe Nizlar, che dunque non inizierà nel prossimo capitolo ma in quello successivo.
    Non ci saranno più attese così lunghe tra un capitolo e l'altro, questo posso garantirvelo. Nonostante l'università talvolta mi prenda più tempo di quanto avevo inizialmente previsto, dato che voglio concentrarmi su questa storia e sulla mia scrittura, cercherò di essere il più costante possibile con i prossimi.
    Pertanto, restate sintonizzati su questo canal... ehm, su questo topic per scoprire quante mazzate si prenderà Nicolas, quante pedate si prenderanno Lyedar ed Ofelia, chi vincerà nel duello tra due Dottori dalle morali discutibili e, in ultimo luogo, se il mondo esterno si è anche soltanto minimamente accorto di quanto sta succedendo a New York.
    Fino al prossimo capitolo, vi auguro buona serata :ciao: .

    P.S. La frase pseudo-impronunciabile detta dal Principe non è frutto della mia testa che sbatte a caso sulla tastiera, tranquilli. E' in realtà la trascrizione di una frase in lingua inglese usando la pronuncia delle lettere dell'alfabeto enochiano. Per chi avesse tempo ed interesse a scoprirla, buon divertimento!
    Per contro, il nome dell'aviazione dell'Impero, "Tanrinisi-Lo", è basata sulla lingua turca (come altri nomi legati all'Impero) e sta per "Flotta dei Messaggeri di Dio".
    Sì. L'Imperatore Lasyrindes è molto egocentrico, anche con i nomi.
  11. .
    CITAZIONE (aSvy @ 14/7/2017, 14:50) 
    Gilgamesh ahah quanti ricordi...
    I restanti nominati mi fanno tutti schifo.

    A 'sto punto come mio "preferito" potrei dire Higurashi no Naku Koro Ni.

    Oddei, qualcun altro che ha visto e ricorda Gilgamesh. Che bellezza!

    In merito ad Higurashi, pensandoci bene, era davvero una valida alternativa. Parassiti, torture, un elemento sovrannaturale incerto, follia e sadismo a più riprese in più finali... Ah, cominciare un anime con il protagonista che prende a mazzate due ragazzine in un bagno di sangue: al giorno d'oggi non ci sono più simili gioie! Quanto vorrei avere il tempo di vedere tutti i suoi seguiti...
  12. .
    Uhm... dobbiamo votare il nostro anime preferito?

    Il mio voto va senz'ombra di dubbio al semisconosciuto "Gilgamesh" del 2003.
    E' una serie che ha tutto ciò che posso sognare come intrattenimento: una completa tragedia; l'horror psicologico ed il dubbio che tormentano senza pietà i personaggi; musica classica in scene completamente fuori luogo; riferimenti alla mitologia sumera inserita però in un contesto diametralmente opposto; rapporti incestuosi praticati dalla maggior parte dei personaggi; travestitismo e depravazioni di varia natura; torture e mutilazioni; apocalisse impedente causata dagli esseri umani; relazioni possessive e violente tra i protagonisti; tradimenti e gelosie in assenza di qualsiasi amore e/o amicizia normali; un finale alla Evangelion che prende in giro me spettatore; scene copiate ed incollate senza pudore piuttosto che essere ridisegnate; l'animazione che farebbe invidia alle prime presentazioni di Windows Movie Maker; lo stile ed i colori pressoché monotoni che opprimo per tutti i 24 minuti di un episodio; un andamento della storia lento ed a tratti anche ridicolo. Il tutto con una trama eccezionale che si realizza soltanto se si riescono a sopportare tutti e 26 gli episodi.

    Non è assolutamente il migliore, ma è sicuramente quello che per la sua assenza di vergogna non rinuncerei mai e poi mai a vedere.
  13. .
    CITAZIONE (Ferdix96 @ 12/7/2017, 22:57) 
    CITAZIONE (blue dragon @ 12/7/2017, 21:03) 
    Revolver ha questi poteri grazie al corpo di Ignis

    Non avevo capito questa cosa, quindi è ignis che permette di controllare il data storm. Comunque dopo la dichiarazione di revolver(ovvero che ignis porterà il mondo nel caos) credo che ignis sarà la battaglia finale di Yusaku in futuro.
    E finalmente nel prossimo episodio vedremo un duello con 5 zone mostro e 5 zone carte magia e trappola, si ritorna ai cari vecchi master duel :malv: . Dopo 10 episodi un po' mi mancavano

    A dire il vero no.
    Nessuno ha mai affermato che Ignis sia in grado di controllare la Data Storm: né Revolver, né la SOL Technology, né Yuusaku né tanto meno lo stesso Ignis, e considerando il suo carattere egocentrico avrebbe avuto tutte le occasioni per vantarsi. Sappiamo, dal primo episodio, che potenzialmente può evocarne una, ma ciò non ha comunque permesso a Yuusaku di destreggiarsi senza problemi (rischiando anche di cadere una volta entrato nel tornado).
    Senza contare che, se anche l'intelligenza artificiale fosse davvero in grado di controllarne una (cosa che dubito, dato che se avesse davvero tale possibilità di certo Yuusaku e Kusanagi l'avrebbero scoperta quanto l'hanno analizzato), la coscienza di Ignis è comunque con Yuusaku, non con Revolver. Pertanto, a meno che il "corpo" di un essere informatico possa essere manovrato come uno zombie, la vedo dura ricavarne le capacità.
    E, se guardiamo bene, all'inizio del primo episodio tutto il corpo di Ignis, con l'eccezione dell'occhio, è stato distrutto da Cracking Dragon. I Cavalieri di Hanoi vogliono distruggere il Cyberse, non controllarlo, e di conseguenza vogliono eliminare Ignis una volta per tutte poiché è l'unico che (al momento) è in grado di romperne il sigillo. Non credo che Revolver si sia messo a riattaccare tutti i pezzi del corpo di Ignis soltanto per ricavarne una Skill.
    Nell'episodio di oggi Ignis ha detto che l'abilità di effettuare uno Storm Access è il suo "programma personale", ma ciò non significa (come gli ha giustamente detto Revolver) che ciò la limiti esclusivamente a lui. Siamo in un anime in cui ci sono più hacker che gelatai, tutti con elevate capacità a quanto abbiamo visto, pertanto se qualcuno è riuscito a creare Ignis con annessa tale Skill, di certo non dev'essere impossibile ricrearla in un secondo luogo.
    E non dimentichiamoci che, se come ho supposto, il Dr. Kogami è davvero il creatore (o uno di essi) del Cyberse, allora è comprensibile che i Cavalieri di Hanoi possano accedere ai programmi delle intelligenze artificiali originali. Il primo Cavaliere di Hanoi ce l'ha fatto scoprire, siccome la sua Skill Double Draw era frutto di un hackeraggio fatto dall'organizzazione.

    O forse stiamo guardando troppo a fondo e le Skill di un duellante vengono ottenute in modo casuale. Infondo non sappiamo come Go ed Aoi abbiano ottenuto le loro, e siccome il Cyberse è sigillato da tempo, ma le loro carriere sono andate sempre avanti, di certo una determinata Skill può essere ottenuta anche senza il supporto di un essere come Ignis.

    In merito al fatto che Revolver consideri l'intero Internet (e non solo Ignis) come un luogo pericoloso poiché le persone possono facilmente illudersi di avere legami, dimenticando così il mondo reale, è in effetti un'idea molto interessante, nonché un buon commento sociale. E sul fatto che le intelligenze artificiali come Ignis possano poi diventare dei nemici... beh, non ci avevo pensato, ma devo dire che sarebbe molto interessante da vedere.
  14. .
    Un episodio molto piacevole, anche se contrariamente a quanto avevo immaginato non ci sono stati particolari accenni al passato di Yuusaku. La sola cosa che ci è stata indicata (molto vagamente, tra l'altro) è che la sua percezione del mondo Link VRAINS risale alla sua infanzia: dubito si tratti di una dote innata, essendo essa legata ad un qualcosa di artificiale ed informatico, a meno che il suo passato non celi più sorprese di quanto possiamo aspettarci. Considerando però che anche lui è alla ricerca dei suoi ricordi, credo che dovremo aspettare un po' prima di avere le risposte definitive sull'origine del suo Link Sense.

    Non mi aspettavo che Revolver avesse la stessa Skill di Yuusaku. Certo, l'idea di dare all'antagonista un'abilità simile a quella del protagonista è ottima, ma considerando il suo ruolo e le sue capacità di hacker mi aspettavo una Storm Access di livello maggiore, tipo da utilizzare liberamente a prescindere dal numero di Life Points o per più Mostri Link. Tuttavia non tutto il male viene per nuocere: avendo la Skill che Yuusaku ha ottenuto tramite Ignis, ciò significa o quest'ultimo e Revolver hanno avuto un collegamento in passato, o che il concetto stesso di Skill può essere modificato a piacimento da un duellante (ammesso che questi ne abbia le capacità). D'altronde Revolver è in grado di controllare le Data Storm liberamente (la scena in cui ne ha evocata una a forma di onda anomala piuttosto che il classico tornado è stata molto, molto bella), per cui non sarebbe nulla di sorprendente da parte sua.

    Infine, sono felice che nel prossimo episodio ci sposteremo dagli Speed Duel ai tradizionali duelli normali, e nientemeno che all'interno di una Data Storm. Sarà interessante come avverrà la transizione tra questi due stili molto differenti in un duello già in corso, anche se a giudicare dal preview del prossimo episodio è possibile che l'attuale Speed Duel finisca con un nulla di fatto ed i due decidano di ricominciare da capo (sperando anche che Revolver utilizzi i più sensati Vullet)... ma soprattutto, finalmente non avremo più lo sfondo dei palazzi grigiastri di Link VRAINS per tutto il duello. Un po' più di colore, per fortuna!

    Ah, a costo di essere infantile, c'è stata una scena che mi ha involontariamente fatto morire dal ridere. Quando Revolver ha utilizzato la Skill evocando l'enorme Data Storm, Kusanagi ha commentato "This is larger that Yuusaku's!", e la scena successiva è passata ad un primo piano di Revolver con un dettaglio del suo bacino molto... eloquente. Un accostamento infelice :asd: .
  15. .
    Perdinci, la morale dell'episodio di oggi è "Non toccare la sorella di Akira Zaizen se ci tieni all'integrità dei tuoi arti" :asd: .

    Non mi aspettavo proprio che Akira fosse pronto fin dal principio a torturare ripetutamente Yuusaku, una volta catturatolo. E dire che nel loro primo incontro all'ospedale si era dimostrato molto cortese e riconoscente per l'aiuto che Yuusaku aveva prestato ad Aoi ridotta in stato comatoso... Che dire, i personaggi con l'istinto di fratello maggiore mi sono sempre piaciuti, specie poi se fin dall'inizio sanno apprezzare l'intervento di terze parti piuttosto che essere di rara antipatia nei confronti di tutto il resto del mondo (come Kaito Tenjo, ad esempio).
    Senza contare poi l'onore che ha dimostrato nel riconoscere di aver sbagliato ad accusare ciecamente Playmaker di essere il responsabile dello stato della sorella, facendo quella "sciocchezzuola" di stritolarlo come se fosse fatto di pongo, e di aver messo senza esitazione la salute di Aoi prima della sua carriera nella SOL Technologies. Considerando che adesso dovrà fidarsi di una persona che fino a pochi istanti prima credeva fosse un nemico, e che dovrà riporre in tale persona il futuro della sorella mentre il suo è incerto, credo che ci saranno interessanti sviluppi nella sua caratterizzazione e nel ruolo che giocherà nel conflitto Yuusaku - Hanoi - SOL.
    Il che mi renderebbe non poco felice, ad essere completamenti onesti: sarebbe come avere un Komui Lee con la sua rispettiva Lenalee Lee in Yu-Gi-Oh!.

    Per il resto, le altre due cose che mi sono rimaste da quest'episodio sono rispettivamente il Dr. Kogami dei Cavalieri di Hanoi ed Ema.
    Il primo, parlando con Revolver circa la necessità di liberarsi di Ignis, ha detto che tale sensazione è paragonabile a quella di dover uccidere il proprio figlio. Considerando che Ignis è una della intelligenze artificiale predisposte alla difesa del Cyberverso all'interno di Link VRAINS, verrebbe da pensare che il Dr. Kogami fosse uno dei creatori di questo mondo virtuale o che, quantomeno, ci abbia pesantemente avuto a che fare, e che per qualche ragione abbia preso a disprezzare tale lavoro a tal punto da unirsi ai Cavalieri per distruggerlo completamente.
    Di certo non è un personaggio di scarsa importanza, dato che nella loro conversazione era Revolver, quello che dovrebbe essere il suo superiore, a stare un paio passi dietro di lui e non il contrario, come invece è sempre successo con Specter. Considerando anche il tono d'intesa che hanno sfoggiato, è possibile che il Dottore e Revolver abbiano un rapporto gerarchico differente rispetto agli altri Cavalieri, magari proprio per il ruolo che giocò nella realizzazione di Link VRAINS.

    In merito ad Ema, invece, sono stato molto sorpreso dal fatto che con una notte di lavoro sola sia riuscita a realizzare una trappola capace di catturare effettivamente Yuusaku, bloccando sia lui nel mondo virtuale che Kusanagi in quello reale. E ciò mentre l'intero staff della SOL Technologies è riuscito a realizzare una gabbia talmente efficace ed efficiente da essere facilmente distrutta da un hacker amatoriale, ed i Cavalieri di Hanoi hanno sviluppato un grande macchinazione costituita da ostaggi, ricatti, controllo mentale, coma indotti ed un duello dall'esito incerto.
    Quando si parla di professionalità! Tsukikage di ARC-V sarebbe orgoglioso di lei :asd: .

    Ciò detto, la prossima settimana avremo il duello tra Yuusaku e Revolver. Se VRAINS continuerà la tendenza che sembra aver intrapreso, probabilmente avremo un'introduzione più approfondita sul perché Yuusaku odia i Cavalieri di Hanoi, e magari anche qualche primo accenno al suo passato.
1071 replies since 1/11/2012
.