| CITAZIONE Allargamento a est Il primo allargamento della NATO dalla caduta del Muro di Berlino giunse con la riunificazione tedesca del 3 ottobre 1990, quando l'ex Germania dell'Est entrò a far parte della Repubblica Federale Tedesca e quindi dell'alleanza. Per ottenere l'approvazione sovietica di una Germania unita e parte della NATO, fu concordato che truppe straniere e armi nucleari non sarebbero state dislocate a est.[71]
L'8 luglio 1997, tre ex paesi del blocco sovietico (Ungheria, Repubblica Ceca e Polonia) vennero invitati ad aderire alla NATO, che è stata accettata da tutti e tre, con l'accettazione ungherese approvata in un referendum in cui l'85,3% degli elettori ha sostenuto l'adesione alla NATO. Questo allargamento ricevette diversi sostegni ma anche aspre critiche da parte di alcuni politologi statunitensi che lo definirono un «errore politico di proporzioni storiche».[72] [73] Secondo il diplomatico George Frost Kennan, fautore della politica del "contenimento" durante la presidenza Truman nella seconda metà degli anni 1940, questa decisione avrebbe potuto «avere un effetto negativo sullo sviluppo della democrazia russa; ripristinando l'atmosfera della guerra fredda a est nelle relazioni con l'Occidente, spingendo la politica estera russa in direzioni decisamente non di nostro gradimento».[74]
Nonostante i dubbi tra gli occidentali e le proteste a est, l'allargamento continuò coinvolgendo altri sette paesi dell'Europa centrale e orientale. Estonia, Lettonia, Lituania, Slovenia, Slovacchia, Bulgaria e Romania vennero invitati per la prima volta ad avviare i colloqui di adesione durante il vertice di Praga del 2002 ed entrarono a far parte della NATO nel marzo 2004.[71]
Il 5 giugno 2017, tra le forti obiezioni della federazione russa, il Montenegro è diventato il 29° membro della NATO mentre il 27 marzo 2020 la Macedonia del Nord ne è diventata il 30° membro dopo che una disputa sul suo nome è stata risolta con la Grecia.
Il 4 aprile 2023 la Finlandia è entrata a far parte della NATO come 31° membro.[77] https://it.wikipedia.org/wiki/NATO
Qui. Ve lo ha detto Wolf, se non conoscete la storia è meglio informarsi. L'allargamento ad est è sempre stato visto come una possibile minaccia di pace.
La NATO se lo è cercato, ad ogni azione ne corrisponde una reazione. Ovviamente non si può giustificare minimamente chi invade un altro paese. Ma quello che prima ha fatto la NATO e poi l'Ucraina ha destabilizzato una situazione che già di per se era problematica. L'est europeo e i Balcani sono sempre state problematiche da gestire ed in entrambi i posti si sono visti gli effetti.
La Russia, a quel punto, si è sentita sempre più minacciata e Putin ha preso quella decisione, che mai potrò condividere (come lui). Infine ha utilizzato la guerra stessa come mezzo, prima per eliminare chi gli stava tra le scatole, quelle persone 'tragicamente' suicide o scomparse non sono una caso e secondo per consolidare il suo potere.
A guerra iniziata abbiamo semplicemente sbagliato tutto (parlo dell'UE e dell'Italia) perché ad eccezione delle sanzioni economiche, che invece rispetto come scelta, l'invio di armi è stato uno sbaglio enorme. In questo caso dovevamo intervenire diplomaticamente ed assieme all'ONU iniziare un percorso che avrebbe potuto portare alla pace.
Invece spediamo carrarmati e fucili... bella scelta...
CITAZIONE (Mr. Wolf. @ 5/8/2023, 17:21) Addino il punto è che primo o poi si arriverà a dei negoziati di pace. Le due guerre mondiali si sono concluse con dei trattati e non con lo sterminio di tutti i soldati/civili della fazione avversaria (anche se nella seconda guerra mondiale fra tedeschi e giapponesi lo sterminio totale è stato abbastanza prossimo).
A meno che qualcuno qui non sia convinto che l'unico modo per finire questa guerra sia sterminare tutti i russi che vogliono l'Ucraina neutrale e tutti i filorussi che la pensano allo stesso modo e che sono pronti a lottare per questo.
Dato che penso che nessuno qui dentro creda ad una follia del genere, è ovvio che questa guerra si concluderà con un trattato. Il punto di domanda è solo quando. Se gli accordi di pace fossero arrivati un anno fa ora ci sarebbero meno morti, meno devastazione e un'economia globale meno in default (si perché per colpa della guerra muore gente di fame in giro per il mondo nei paesi più poveri). Continuare ad inviare armi prolunga la guerra, continuare a pensare che gli accordi di pace siano inutili o dannosi prolunga la guerra e io almeno non voglio avere una goccia di sangue sulla coscienza. Lo ribadisco: UNA PACE GIUSTA SUBITO con la guida e il controllo dell'ONU (non UE o NATO) e un'Italia che, nel rispetto della sua stessa costituzione CHE RIPUDIA LA GUERRA per risolvere i conflitti si FA MEDIATORE nell'Unione Europea e nella NATO di una soluzione pacifica del conflitto. Sicuramente non ho dubbi che arriveremo ad una pace anche li. E spero prima possibile.
CITAZIONE (wrager @ 5/8/2023, 18:49) No perché tu finora hai continuato a chiedere sempre "come lo interrompiamo il conflitto" come se fosse volontà (o addirittura possibilità) dell'Ucraina quello di poterlo interrompere, quando in realtà sai benissimo che l'unico che può interrompere il conflitto è Putin. Se la guerra va avanti non è colpa di chi invia armi all'Ucraina, è di chi continua a mandare uomini in territorio straniero a causare devastazione, morte e quanto di più atroce si possa immaginare. Ma l'Ucraina la vuole fermare la guerra? Il popolo si, il presidente? No
Lo ha detto più volte lui stesso. Lo ha ribadito attraverso la legge stessa.
Per fermare la guerra serve l'intervento dell'ONU. Non è semplice, ma non è impossibile. Sicuramente continuare ad inviare armi non aiuterà l'inizio di trattative di pace. |
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