| Si parte il mercoledì sera e si raggiunge la casa dei suoceri nel cuunese dove teniamo la rula. Tempo di agganciarla, mangiare un boccone che ci siamo portate dietro e si parte. L'idea è di percorrere più strada possibile e fermarsi da qualche parte la notte e arrivare in Basilicata nel pomeriggio del giovedì in modo da guadagnare mezza giornata. Riusciamo a partire verso le 20:45 alla fine. Ovviamente il tratto da Cherasco ad Alba mancante della A33 ci fa perdere tempo, in mezzo a velox, trattori ciclisti e qualsiasi altra cosa che possa farti perdere la pazienza. Mi fermo, perché gli altri figuriamoci dormono tutti alla grande, all'area di servizio enorme di Piacenza. Mi metto tra due camion e riesco a dormicchiare tre ore abbondanti, complice i tappi per le orecchie e la mascherina nera come quella per gli aerei. Fortunatamente sono una che necessita di poche ore di sonno. Una volta risvegliatami in piena notte mi bevo un caffè caldo dal thermos, aria fredda in faccia mentre mi fumo una sigaretta e si riparte. L'equipaggio è molto di compagnia e si sveglieranno solo passata Bologna all'autogrill per fare colazione. Il viaggio procede tranquillo nonostante certe pendenze costanti della A14 che se avessi una trattrice più limitata forse con la Tabby dietro le avrei sentite tutte. In ogni caso la nostra meta è il Camping Europa dei Laghi di Monticchio. Al netto di una strada statale a dir poco oscena il paesaggio è meraviglioso. Molto verde per essere Meridione con poco traffico. Anzi, direi pochissime persone in generale. Scopriamo che la Basilicata ha meno abitanti che la provincia di Cuneo e che sicuramente ha più emigrati che abitanti. Il campeggio è come piace a noi: essenziale, immerso nel verde senza tanti fronzoli. Certo i bagni magari andrebbero leggermente rinnovati ma ha tre vantaggi dalla sua: - il prezzo - è l'unico campeggio lucano di tutto l'entroterra - la posizione vicino al lago in mezzo al verde A parte una famiglia di olandesi siamo l'unica caravan, poi qualche camper. Si riempirà decisamente a partire da venerdì. La zona è carina in ogni caso, con una chiesa/santuario ricavata da una grotta da cui si gode una vista splendida. Useremo questo camping come punto di appoggio e ci muoveremo a raggiera lungo le temute statali e provinciali lucane.
Laghi di Monticchio.
La prima gita che facciamo è andare allo zoo di Fasano, sotto Brindisi. Uno degli zoo safari più grandi d'Italia, che ha decisamente soddisfatto le belve. Al netto di una certa mercificazione dell'esperienza ha una gran bella collezione, a partire dagli elefanti africani che mi ha fatto esclamare di fronte ai figli "cazzo quanto sono grossi" suscitando ilarità e qualche sguardo omicida. Emozionanti i gorilla, enormi gli orsi polari.
Zoo di Fasano
Rimaniamo fino al pomeriggio anche perché i bimbi sono entusiasti e non vogliono andarsene. In ogni caso abbiamo fatto bene a venire qui di venerdì: avessimo scelto sabato o domenica di Pasqua non saremmo riusciti nemmeno ad entrare tanta era la calca.
La giornata di sabato la dedichiamo al gioiello della Lucania: Matera e i suoi Sassi. Incredibile pensare come un tempo fosse considerata la vergogna del paese mentre oggi i sassi sono stati recuperati e sono un'attrazione turistica incredibile, sede di set cinematografici e patrimonio UNESCO. Non ci sono gran monumenti, però è bello passeggiare e godersi gli scorci e e le architetture. Certo il turismo ormai abbonda, si paga tutto e il rischio che diventi una trappola per turisti è dietro l'angolo. Anche solo per vedere delle chiese si paga (ma secondo me è anche giusto se serve a mantenerle e ristrutturarle). Ovviamente a livello culinario ci sono due tipi di ristoranti: trappole per turisti e ristoranti dove mangi bene ma paghi il giusto. In ogni caso è una meta da non perdere. Ti entra letteralmente dentro.
Vari scorci e vedute dei Sassi di Matera.
Nella stessa giornata visitiamo anche Craco, il celebre paese fantasma della Lucania. Praticamente è un borgo arroccato su una collina che a partire dagli anni Sessanta ha iniziato a crollare, senza alcuna possibilità di recupero. In realtà c'è una parte ormai in sicurezza ma la si può visitare solo con delle guide specializzate. Luogo dove l'atmosfera la fa da padrona, sembra di essere su un set di un film catastrofico, uno di quelli tipo "l'ombra dello Scorpione". Una visita la merita sicuramente. La sera ripassiamo a Matera dove ceniamo in un ristorantino tipico e poi torniamo al campeggio.
Craco, il paese fantasma
Trappola per turisti lo è ormai Alberobello coi suoi trulli. Carini, ma si ha l'impressione di essere in un set di un film americano (ma di quelli col budget basso) o, peggio ancora, in un parco divertimenti. Però merita un salto anche solo per poter dire di averli visti, ma da non starci più di un'oretta alla fin fine. Poi noi lo abbiamo visitato di mattina nel giorno di Pasqua. Una discreta follia vista la folla e il traffico per arrivare
Alberobello e i trulli
Ci allunghiamo fino ad Altamura per fare un salto nel centro storico, visitare la splendida cattedrale e comprare un po' del celebre pane.
Altamura
Decidiamo di dedicare il pomeriggio a Melfi e toglierci dalla Puglia perché a Pasqua è veramente un delirio. La cittadina ha un bel castello normanno e un centro storico carino. Ma il vero gioiello è la chiesa rupestre di Santa Caterina, un tesoro nascosto che toglie il fiato. Gli affreschi sono magnifici, e quello che colpisce di più è quanto siano vividi i colori, ancora originali. Una vera immersione nel medioevo.
Melfi
Pasquetta la dedichiamo a qualche escursione nei dintorni del campeggio. E notiamo una degli sport preferiti dei lucani sotto le feste: mangiare. Ristoranti, osterie, agriturismi presi d'assalto, per non parlare delle aree pic nic. Magnano un sacco che sinceramente mi chiedo dove la possano far stare tutta quella roba Come ultima escursione si portano gli infanti a vedere una fattoria con gli alpaca . Sono tenerissimi La sera ceniamo vicino al lago, ritiriamo le ultime cose e si cristona per far finire loro gli ultimi compiti. La mattina all'alba si parte e sfruttiamo il fatto che sia martedì e che quindi la maggior parte delle persone siano già rientrate a casa e infatti troviamo giusto un po' di rallentamenti allo snodo di Bologna. In conclusione, la Basilicata è una terra meravigliosa, che ha ancora molto da offrire ai turisti che amano ogni tipo di turismo: - turismo classico di chi ama le opere d'arte e i monumenti storici - naturalistico - ultimamente anche enogastronomico. Forse non è una regione adattissima a chi ama campeggiare, vista la scarsità di campeggi, ma ci sono molte aree soste ed agricampeggi. Inoltre al netto di strade non eccellenti, non stiamo parlando di una grande regione, sicuramente con pochi abitanti e poco trafficata, quindi muoversi a raggiera come abbiamo fatto noi anche per 100-150 km non è un grosso problema. Prezzi ancora mediobassi, esclusa ovviamente Matera. |
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