Posts written by Zolf J. Kimble

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    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Akado
    Parlato Nishio
    Parlato Urie





    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Blu
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui






    RIEPILOGO DI FINE POST





    -

    NOTE



    Circu per risponderti alle considerazioni che mi hai fatto , sto usando il grassetto ovunque perchè con lo sfondo dietro senza di esso leggerei poco quello che scrivo, non è una questione di stile ma proprio di esigenza :sisi:
    Per il resto spero di aver corretto le criticità che mi hai fatto notare, buona lettura :beer:





    The Road




    Il caposquadra srotolò una mappa davanti al suo team mentre erano tutti intenti a mangiare di fretta i loro pasti, consapevoli del fatto che di lì a poco sarebbero partiti alla volta del villaggio dell'Erba. Posta la mappa sul suolo pose il dito sulla rappresentazione del villaggio del suono, muovendo poi lentamente l'indice in linea retta fino alla destinazione

    Allora ascoltatemi bene perchè una volta usciti dal villaggio dovremo essere tutti consapevoli del da farsi. Il viaggio che ci aspetta durerà più o meno due giorni, purtroppo non ho esperienza sul tragitto, quindi semplicemente ci accamperemo dove capita durante la notte a meno che voi....

    Il ragazzo guardò il suo team, speranzoso che almeno uno di loro avesse percorso quelle strade, così punto di più lo sguardo su Nishio essendo lui il membro più navigato del gruppo: il ragazzo con gli occhiali però non si sprecò neanche a parlare, occupato com'era a divorare il suo Takoyaki, ma si limitò a scuotere la testa in segno di dissenso

    Uff, come non detto allora. Tornando al viaggio, seguiremo un percorso all'andata, ma al ritorno ne seguiremo un altro. Non ho idea se qualcuno potrà seguirci o meno, ma se possibile sarebbe meglio evitare scontri o agguati, quindi seguire due percorsi diversi fra andata e ritorno dovrebbe aiutarci. Infine, parlando della formazione da tenere durante il viaggio, direi che Nishio e Urie saranno rispettivamente l'avanguardia e la retroguardia del team, controllate sempre la zona circostante con le vostre abilità mi raccomando. Io e Akado invece resteremo in mezzo a voi, quando avremo il rotolo sarà uno di noi due a portarlo. Per concludere, non distanziamoci l'uno dall'altro più di tre o quattro metri, d'accordo?

    Il giovane passò al setaccio la sua squadra con lo sguardo ma nessuno di loro gli diede motivo di preoccuparsi, sembrava che avessero capito tutto, e d'altronde era anche normale per dei buoni shinobi come loro. Una volta messa via la mappa il gruppo si intrattenne ancora pochi minuti a mangiare e quando tutti ebbero finito si diressero verso l'uscita del villaggio mettendo subito in atto la formazione decisa: iniziò così il viaggio di due giorni verso il paese dell'Erba, una zona nuova per tutti in quella squadra

    Mi domando come sarà il villaggio dell'Erba, speravo che Nishio essendo un nostro Senpai l'avesse già visitato come fu nel villaggio della Cascata, ma a questo giro non ci è andata bene.. Spero solo che la missione fili liscia, c'è uno strano tarlo che mi sta mangiando lo stomaco, come se qualcosa di brutto debba accadere da un momento all'altro..

    Il gruppo prese un tunnel sotterraneo prima, ed una via in mezzo alle riasei poi, così da dirigersi sul confine e poi seguirne il profilo fino al villaggio dell'erba: secondo la mappa non si sarebbe trattato di un percorso ostico, per quanto la vicinanza ad altri paesi avrebbe fatto notare la diversità dell'ambiente, andando prima a trasformarsi in un paesaggio maggiormente collinare e roccioso, per poi diventare lussureggiante e verde man mano che la squadra si sarebbe avvicinata alla meta. Era passata poco meno di una mezz'ora dalla partenza e la tensione nel gruppo era ovviamente salita: difficilmente infatti banditi o criminali di vario genere tendevano imboscate direttamente alle uscite dei villaggi, ma si tenevano sempre distanti quel tanto che bastava per poter tendere agguati in territori non troppo ostici, quindi in quel momento tutti erano con i sensi all'erta, pronti a scattare in caso di attacchi. In quel frangente Akado si avvicinò maggiormente a Kabuto poggiandogli una mano sulla spalla per richiamare la sua attenzione

    Hai notato qualcosa in giro?!

    La domanda doveva esser stata posta con un tono troppo concitato, al punto che Akado storse la bocca osservando l'amico con uno sguardo preoccupato, per poi tornare a concentrarsi sui dintorni mentre parlava

    Sciogliti un pò, sta filando tutto liscio e non mi pare che qualcuno ci stia tendendo un'imboscata. Sai non volevo dirtelo ma ora mi sembra il caso, si nota che sei in tensione ad essere il caposquadra.. voglio dire, non che con me e Yoroi non ti comporti in maniera pensierosa e apprensiva, ma in questo momento ho proprio l'impressione che tu ti stia caricando la tensione di tutti addosso!

    I due amici si guardarono di nuovo per un momento ed e Kabuto tirò un grosso sospiro, cercando in qualche modo di svuotare la mente

    Non pensavo si notasse tanto, nessuno mi aveva ancora detto una cosa simile..

    Si girò nuovamente verso l'amico, in dubbio se chiedergli qualche altra impressione, ma venne interrotto nuovamente dal compagno che questa volta sfoderò un incredibile sorriso, strofinandosi il naso con il dorso della mano

    Apparte questo ti devo ringraziare per avermi portato con te, se non fosse stato per questa missione ora starei a pulire dei piatti probabilmente! E detto questo, sappi che sono ai tuoi ordini, usami come desideri, capitano!

    Dicendo ciò il giovane puntò in su il pollice, sorridendo nei confronti del suo capitano, la cui pelle bianchissima si colorò improvvisamente di rosso: l'imbarazzo per una tale dimostrazione di affetto era enorme, ma si trattava di qualcosa che gli aveva appena scaldato enormemente il cuore. Mentre quei due scambiavano queste poche parole, Nishio e Urie sembravano estremamente guardinghi e una volta arrivati in una zona boscosa appena al di fuori di una risaia, il più anziano dei due rallentò un momento il passo, guardo il suo compagna in retroguardia che fece un cenno affermativo con la testa, e a quel punto si avvicinò all'orecchio del capitano per parlare

    Ci stanno seguendo, anche Urie se n'è accorto! Non si tratta di shinobi di Oto credo, potrebbe trattarsi di banditi. Non penso che siano una particolare minaccia, saranno anche loro in quattro, al massimo cinque. Vuoi che cambiamo strada?

    Un'imboscata eh? Cavolo, sapevo che qualcosa doveva andare storto! Però non abbiamo tempo ora, cambiare strada o peggio affrontarli a viso aperto vorrebbe dire perdere un sacco di tempo.. No, non ci sto!

    Gli occhi da rettile dello shinobi scrutarono velocemente i dintorni nella speranza vana di notare qualcosa, poi si posarono sul volto del suo sottoposto, osservandolo col massimo della serietà, alla quale corrispose un tono di voce fermo e deciso

    Continueremo per la nostra strada, se tu o Urie notate che stiamo per essere attaccati intervenite subito, io e Akado vi seguiremo a ruota. Se dovessimo combattere non usate una forza letale, ok?

    Nishio sorrise, si aggiustò gli occhiali sul naso e ubbidendo al comando imposto tornò in avanguardia e, quasi per cammuffare la motivazione del suo comportamento di poco prima, urlò a gran voce qualcosa, come a far intendere che aveva rallentato il passo per chiacchierare di un qualche argomento non inerente alla missione

    Così mi ferisci Kabuto, e dire che ti credevo un estimatore del cibo grigliato come me!

    Cosa?! Oddio... il suo tono di voce è convincente ma che razza di argomento, chissà se chi ci sta seguendo ci cascherà davvero..

    Nel frattempo Akado, che aveva ascoltato la conversazione, fece dei segni con la mano destra così da indicare ad Urie che era dietro di loro il sunto di ciò che si erano detti: continuare dritti e tenere i sensi all'erta. Da quel momento nessuno di loro parlò, anche se ogni tanto si scambiarono degli sguardi per assicurarsi che tutto filasse liscio: la corsa della squadra continuò così fino a sera, quando il sole era ormai calato verso le sette e mezza e l'ambiente intorno a loro si era trasformato. Quando si alzò la luna in cielo, indicativamente intorno alle nove secondo quello che bofonchiò Urie osservando le stelle, il team si trovava in uno spiazzo roccioso senza nessun particolare impetimento visivo intorno a loro: il posto perfetto per un campo notturno. Kabuto aveva fatto segno di fermarsi e così tutti i membri della squadra si erano accasciati al suolo esausti, tranne Akado che cercò di rimanere in piedi osservando i dintorni, finchè alla fine anche lui non si lasciò andare sul suolo

    Buona idea fermarci ora! Uff.. ci saremmo potuti fermare anche un'oretta fa, ma eravamo ancora in mezzo alla boscaglia, lì ci avrebbero potuto tendere un agguato senza troppi problemi, qui ne dubito invece!

    Il giovane rettilofono sorrise, seriamente contento di aver ricevuto un complimento da una persona che tanto rispettava, seppur si trattase di un complimento abbastanza pacato: nonostanto questo momento di tranquillità tutti però iniziarono a organizzare il campo, con Kabuto che controllò il perimetro insieme a Nishio, Akado che tirava fuori delle scorte alimentari dalla sua borsa e Urie che accendeva un piccolo fuoco. Di lì ad una ventina di minuti il gruppo si ritrovò a scaldarsi davanti al fuocherello, affamati e stanchi, ma attentissimi a tutto ciò che li circondava: fu il più silenzioso di loro a rompere la quiete, prendendo la parola con un tono basso e seccato

    Kabuto, questa missione da dove è saltata fuori di preciso? Non siamo stati convocati come squadra d'altronde e non mi sembra neanche qualcosa di così importante..

    Il ragazzo bofonchiò questa domanda mentre mandava giù un pezzo della sua razione militare, osservando il fuoco con occhi vacui ma lasciando ben intendere come il fatto di partecipare ad una missione che sembrava poco remunerativa in termini di grandi azioni non gli piacesse

    Come al solito pensa solo ad accaparrarsi meriti.. Prima o poi dovremo trovare il modo di cambiare la sua visione delle cose...

    Ad essere sincero con tutti voi, beh questa mattina sono andato all'ufficio della Kokage, e lì le ho chiesto una missione! La realtà è che mi stavo annoiando a casa, volevo addestrarmi ma non c'è miglior addestramento di quello sul campo. E quindi, eccoci qui..

    Tutto il team si voltò verso il ragazzo, ognuno di loro con sguardo sbalordito: l'imbarazzo di Kabuto era immenso ed era prontissimo a scusarsi per aver trascinato tutti in quella missione solo per un suo capriccio, ma per sua fortuna Akado e Nishio iniziarono a ridere rumorosamente, al punto che al più anziano caddero gli occhiali per terra e l'altro si ribaltò di schiena arrivando addirittura a piangere dalle risate. Al contrario loro però, Urie distolse lo sguardo facendo un verso stizzito

    Quindi questa missione non ha alcuna importanza se è stata assegnata così all'improvviso.. Non mi stupirei se il rotolo da recuperare si rivelasse della semplice corrispondenza fra la nostra kage e quello dell'Erba!

    La reazione del giovanissimo lasciò il caposquadra abbastanza abbattuto: lui aveva ben chiaro l'importanza di ogni missione, anche di quella in corso, e quindi difficilmente riusciva ad accettare un simile comportamento. Nonostante questo si morse la lingua ed evitò di ammonire il suo interlocutore, convinto che facendolo non avrebbe fatto altro che cementare le certezze: il modo migliore di smentirlo non erano spiegazioni articolate, ma i fatti. Quando gli altri due smisero di ridere il gruppo finì di mangiare ed insieme decisero i turni di guardia durante la notte: si sarebbero svegliati il mattino seguente intorno alle sei e avrebbero fatto un turno da due ore ciascuno iniziando da Kabuto e finendo con Akado. Di lì a poco quindi tutti si misero a dormire, lasciando un'unica persona di guardia: il ragazzo si alzò e lentamente iniziò a camminare in cerchio intorno a quella sorta di accampamento, guardandosi intorno e pensando

    Certo che se ci attaccassero ora sarebbe abbastanza pericoloso.. Ma forse mi sto preoccupando troppo, d'altronde non penso che qualcuno possa sapere della nostra missione, se mai qualcuno dovesse attaccare briga con noi al massimo potrebbero essere dei criminali in cerca di soldi e roba da rivendersi. Penso che prima o poi quelli che ci hanno seguiti ci attaccheranno..

    Impensierito si sedette su un sasso, cercando di rilassarsi osservando quel paesaggio: il cielo al di fuori dei villaggi era sempre più luminoso, più vivo, questo perchè le varie stelle lo rendevano come un soffitto colmo di piccole lampadine, uno spettacolo che adorava osservare ogni volta che una missione glielo permetteva. Passò così la prima ora e mezza nella noia più totale quando, all'improvviso, da un cespuglio poco lontano iniziò a sentire un rumore prima lieve e poi sempre più forte: le foglie si muovevano violentemente ed ebbe l'impressione di avvertire una sorta di istinto feroce provenire da quella direzione. In fretta estrasse un kunai ed indietreggiò verso il fuoco, pronto a svegliare i suoi compagni se necessario

    Si fanno già avanti eh.. Vediamo che sanno fare!

    Digrignò i denti tesissimo com'era, poi scattò in avanti in contemporanea con l'ombra che uscì dal cespuglio solo per scoprire che non si trattava di un criminale: il ragazzo infatti si ritrovò steso a terra con un piccolo cane peloso sulla sua pancia, intento a cercare di leccargli il volto

    Quindi eri tu dietro al cespuglio eh, però fai silenzio cucciolo, dai, dai fai silenzio!

    In quel momento Urie arrivò alle sue spalle, osservando la scena dall'alto col suo solito volto scocciato messo in risalto dalla luce del fuoco alle sue spalle: in maniera del tutto inaspettata però allungò una mano verso il cucciolo, gli accarezzò la testa e lo portò a se, andandosi a sedere due metri più in la

    Ora tocca a me, dormi pure..

    Kabuto si alzò un pò sbigottito, ma la stanchezza ebbe la meglio e piuttosto che fare domande preferì andare a dormire

    Il mattino seguente



    Il primo a svegliarsi fu Nishio che a sua volta fece alzare gli altri due della squadra, mentre Akado continuava a guardarsi intorno mentre sgranocchiava una galletta: con sorpresa di tutti il cagnolino era ancora lì e abbaiava rumorosamente in cerca di affetto

    Questo pelosetto mi ha fatto un sacco di compagnia durante la notte, è un peccato non portarlo con noi, ovviamente a meno che non si tratti di un cane ninja, in quel caso potrebbe tenere il passo..

    Urie si avvicinò alla testa del cane, piegandosi sulle ginocchia e accarezzando le orecchie dell'animale

    Purtroppo non è un cane ninja, dovremo lasciarlo qui. Piuttosto, sul nostro percorso per il villaggio dell'erba dovrebbe essserci un fiumiciattolo giusto? Se arrivassimo lì per le tredici saremmo in anticipo sul programma e potremmo sfuggire alla calura

    Aveva toccato un punto sensibile, nonostante fossero le sei infatti faceva già abbastanza caldo ed era ovvio che durante la giornata le cose sarebbero solo peggiorate, quindi tutti e quattro si accordarono per fare quella fermata. Appena prima di partire il rettilofono si avvicinò ai suoi sottoposti, sfoggiando un gran sorriso e urlando a gran voce

    Cavolo, certo che con la mia pelle bianchissima mi scotterò sicuramente! Venite qui ragazzi, dovete avere della crema solare sper!

    Una volta che fu abbastanza vicino iniziò così a sussurrare

    Avete avvertito la presenza di chi ci ha seguito durante tutta la giornata di ieri?

    Akado e Urie scossero la testa, rincuorandolo, ma Nishio fu del parere opposto

    Durante la notte non li ho avvertiti, ma ora sento il loro odore. Non sono vicinissimi ma devono essere dei principianti, si sono messi controvento, per questo li sto avvertendo ora. Mi sa che dovremo stare attenti ancora per un pò!

    Tutti sbuffarono, ma senza aggiungere altro ognuno di loro prese le proprie cose e si rimisero in marcia riprendendo la formazione, lasciando lì il povero cucciolo che abbaiava mentre si allontanavano: passò giusto un'oretta e nel silenzio più totale Urie esordì con la frase più tenera che poteva dire

    Spero che quel cucciolo sia ancora in zona al ritorno, potrei adottarlo!

    Tutti si girarono verso il giovanissimo shinobi che intanto era diventato rosso in volto come un peperone, ma prima che potessero parlare fra di loro un grosso rumore catturò la loro attenzione, così si fermarono tutti e fecero quadrato osservandosi intorno: passarono alcuni minuti, ma nessuno li attaccò e nessun altro rumore venne prodotto dalla boscaglia intorno a loro

    Quel rumore di prima, era come se un grosso tronco fosse caduto al suolo o sbaglio?

    Tutti annuirono, avendo più o meno intuito cosa fosse accaduto intorno a loro: o un animale aveva fatto cadere un tronco, poco probabile ma non impossibile, oppure a farlo erano stati i loro inseguitori. Quello stato di continua tensione non giovava a nessuno dei quattro ninja di Oto, ma il fatto che questi insrguitori si facessero notare così spesso rincuorò tutti, dato che era la dimostrazione di quanto questi nemici fossero dei dilettanti. Nuovamente calò il silenzio ed il gruppo si diresse dritto come una spada sul percorso deciso, raggiungendo anche prima del previsto il fiumiciattolo: lì senza pensarci due volte tutti e quattro si tolsero i vestiti che portavano al di sopra della cinta e si gettarono verso l'acqua, in cerca di refrigerio. Il caposquadra si mise in ginocchio sulla riva ed affondò il volto nell'acqua gelida, per poi prenderne un po con le mani per bagnarsi la schiena, mentre un più temerario Akado si era tuffato del tutto. Nishio si affiancò e sedendosi sulla riva si guardò alle spalle

    Non ci attaccheranno così di giorno, all'aperto. Li vedremmo arrivare e non potrebbero fare niente..Però questo significa che..

    Che se non si arrendono ci attaccheranno o stanotte o domattina al risveglio. Ma punto sulla notte, magari penseranno di sfruttare il buio per coglierci di sorpresa!

    Che razza di seccatura..

    Il ragazzo si alzò togliendosi gli occhiali, e bagnando un pannetto nel fiume lo usò per pulire le lenti, poi fischiò richiamando lì il resto della squadra: avevano passato almeno mezz'ora sulla riva del fiume, nessuno di loro era particolarmente affamato e decisero così di rimettersi in marcia: erano in perfetto orario, ma prevedendo un attacco di lì al mattino seguente era meglio non perdere tempo, o sarebbero arrivati in ritardo al villaggio dell'Erba. Il pomeriggio proseguì noioso, con piccole pause sempre più frequenti dovute a strani rumori intorno a loro: era sempre più evidente come gli inseguitori stessero diventando impazienti, facendo errori uno dietro l'altro rivelando la loro presenza. Nonostante ciò i quattro shinobi non fecero mai la prima mossa, e si fece così notte: intorno alle dieci di sera il gruppo si fermò per mangiare e dormire in una piccola radura in mezzo a degli alberi di ulivo, erano bassi ma i tronchi si slargavano parecchio chiudendo abbastanza il campo visivo di chi cercava di vedere oltre. La squadra mangiò in silenzio, ognuno di loro era guardingo per ciò che sarebbe accaduto di lì a poco, e alla fine si accordarono per gli stessi turni della notte precedente. Il caposquadra si sedette su una radice nodosa che spuntava dal terreno, facendo finta di distrarsi gingillandosi con un kunai: era seccato da quella situazione, e a quel punto sperava quasi nell'attacco da parte degli inseguitori, così da non doversi più preoccupare. Per fortuna la situazione in cui sperava non tardò ad arrivare

    Eccoli finalmente!

    Dall'ombra degli alberi spuntarono quattro uomini, al buio Kabuto non ebbe modo di squadrarli alla perfezione ma ebbe la netta impressione che due fossero abbastanza grassi, mentre gli altri due apparivano più minuti e anche più alti. Tutti e quattro gli uomini corsero verso di lui urlando e sguainando le loro armi, passando dalle Katane fino ad una grossa e grezza ascia bipenne. Il giovane sorrise osservandoli, rincuorato da quella visione: erano dei veri e propri dilettanti. Si alzò di scatto senza contrattaccare, limitandosi a schivare ogni loro fendente, passandogli in mezzo, saltando sulle loro teste e sgusciando come la serpe che era in mezzo a quel turbinio di lame. Si accorse subito che i suoi compagni erano svegli e pronti all'azione, ma non stavano intervenendo apposta per osservarlo mentre prendeva in giro quei banditi senza farsi colpire: ghignò facendo un balzo indietro e provocando i criminali invitandoli ad avvicinarsi con la mano, così tutti e quattro si gettarono verso di lui urlando. Fu di nuovo facile schivare i loro colpi, evitò prima un colpo di Katana diretto all'addome scartando di lato, abbassò la testa per evitare che il ciccione con l'ascia gliela tagliasse, poi saltando in aria con una capriola evitò un affondo ed infine strisciando al suolo in mezzo alle gambe dell'ultimo criminale evitò anche una spazzata con un'enorme spada a doppio filo.

    Fate davvero pena...

    I quattro energumeni avevano il fiatone ma non sembravano intenzionati a concludere le loro azioni criminose, così si lanciarono un'ultima volta all'attacco sbraitando con tutto il fiato che avevano in gola: fu un attimo e tutti e quattro vennero mandati K.O. da Urie e Akado che si erano alzati intervenendo nello scontro. Il più giovane stese due criminali con due calci ben piazzati allo stomaco, mentre Akado fece valere la sua forza bruta colpendo entrambi gli avversari al volto e schiantandoli al suolo. All'improvviso calò il silenzio, e i quattro inseguitori sembrarono aver perso i sensi: immediatamente Nishio prese della corda e mettendoli seduti legò loro le braccia

    Un assalto deludente, non trovate?

    Pff, non valeva neanche la pena di sporcarsi le mani..

    Sono tentato di interrogarli, ma dovrei perdere troppo tempo e dubito siano più di quel che sembrano, dei semplici banditi in cerca di soldi facili!

    I quattro si osservarono e con sguardo complice decisero il da farsi senza neanche parlare: si rimisero tutti a dormire, consapevoli che tanto nessuno avrebbe dato loro fastidio. Il mattino seguente sembrò arrivare praticamente subito, gli shinobi si svegliarono lentamente e un pò infastiditi per la notte appena passata: forse l'adrenalina dello scontro aveva rovinato a tutti il sonno. Con loro enorme sorpresa i quattro banditi sembravano ancora svenuti, così Nishio si avvicinò loro per verificare che fossero ancora vivi: pochi secondi e confermò che c'era ancora battito

    Forse li avete picchiati troppo forte!

    Akado e Urie sorrisero imbarazzati, ma poi il più giovane si rivolse al caposquadra con un tono incerto

    Tu sei un interrogatore no? Non hai intenzione di chiedere loro nulla?

    Chiedere loro qualcosa?.. Potrei farmi dire tutto quello che voglio da queste quattro mezze calzette, ma dubito ne valga la pena sinceramente. E poi un interrogatorio fatto bene richiede tempo.. si, quanto più tempo si ha meglio è!

    L'interrogatore non si rese conto di star ghignando dicendo quella frase, così come non notò lo sguardo leggermente sconvolto del suo team, e continuò così a parlare dando loro il seguente ordine

    Lasciamoli qui, dubito nuoceranno a qualcuno per lungo tempo dopo questa lezione. L'unica cosa che propongo è di portare via le loro armi, troviamo un posto qui vicino e gettiamole via!

    Il resto della squadra sembrò essere d'accordo col piano, così Akado si fece carico delle armi bianche e tutta la squadra ripartì alla volta del villaggio dell'Erba, questa volta con un'andatura molto più rilassata, consapevoli del fatto che ora nessuno li stava minacciando. Mezz'ora dopo la ripartenza trovarono uno stagno abbastanza profondo e lì persero alcuni minuti a legare le armi a delle pietre, per poi gettarle nello specchio d'acqua. Il resto del viaggio filò incredibilmente liscio, fino a quando la squadra non raggiunse quello che sembrava il limitare del villaggio, o almeno quello che sembrava il limite guardando la mappa che avevano con loro



  2. .



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Kokage
    Parlato Segretario
    Parlato Akado
    Parlato Yoroi
    Parlato Nishio
    Parlato Urie
    Parlato Sojiro
    Parlato Kokuo Fuji
    Parlato Kogami
    Parlato Shu





    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Blu
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui






    RIEPILOGO DI FINE POST





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    NOTE



    Allora circu, come master sappi che nelle note scriverò quasi sempre qualcosa, che si tratti di un dubbio, di una spiegazione per una mia certa scelta, o di un semplice apprezzamento per la traccia. Sostanzialmente è una piccola finestra di dialogo. Nello specifico, no, non ho colto il riferimento del titolo della missione, mi viene in mente unicamente una malattia che ho studiato poco tempo fa :asd:
    Per il resto spero che il post sia di tuo gradimento, ho cercato di non tagliare nessuna interazione, così da portare avanti il lavoro di cui avevamo parlato
    Infine, come ultima cosa, anche io ho messo una "chicca" nel post, riguardante un'attività che mi hai moderato ma del quale non ti sei ricordato :asd:





    Re: Start




    Kabuto aprì gli occhi per osservare il soffitto della sua stanza: erano probabilmente le sette e mezzo del mattino, ma lui era già sveglio almeno da un'ora, quando il suono della sua sveglia elettrica l'aveva scosso dal sonno. Dalla finestra filtrava una luce flebile, ma calda, segno della primavera che lentamente cercava di volgere all'estate, una stagione che il giovane non amava particolarmente, soprattutto a causa del clima nel villaggio e dell'assenza di luoghi in cui rinfrescarsi, come laghi o spiagge che si affacciassero sul mare. Non riusciva a decidere se alzarsi subito o restare ancora steso a letto, così iniziò a ripensare alle giornate passate a ciò che avrebbero potuto comportare nel futuro: Karui aveva acquisito una nuova forza, qualcosa di difficile da utilizzare certo, ma che se usato bene lo poneva molto al di sopra di ciò che era stato nel loro primo incontro

    Quando il suo corpo si ricopriva di segni la sua forza e la sua velocità impennavano violentemente.. E neanche in tre siamo riusciti realmente a tenergli testa. Certo è fuggito perchè era consapevole che in un modo o nell'altro l'avremmo battuto, grazie al lavoro di squadra, ma io da solo non l'avrei potuto sconfiggere. Certo però, quando non usa quella tecnica è abbastanza inferiore a me ....

    Si morse l'unghia del pollice, pensando ancora e ancora alle fasi del loro scontro, e alla fine si alzò di scatto dal letto, inforcò le ciabatte e si diresse verso le scale, per scendere in soggiorno: continuare a rimuginare su quella battaglia era inutile, ormai aveva ben chiaro in mente il livello di Karui, e l'unico modo per non avere problemi era allenarsi, fisicamente e mentalmente. Inoltre lo stomaco di Kabuto aveva iniziato a brontolare piacevolemente, facendogli capire che era venuto il momento di mettere qualcosa sotto i denti: sceso in soggiorno infatti trovò il tavolo sgombro, tranne per una tovaglietta rotonda con sopra un piccolo termos, un piattino e sotto ad esso un biglietto. Sorrise e si allungò verso lo scaffale con le tazze, ne prese una e ci versò il contenuto del termos, un caffè nero e bollente, della varietà che maggiormente apprezzava, poi prese il biglietto ed iniziò a leggerlo

    Kabuto sono la mamma, ti sto lasciando il termos col caffè che preferisci, per il resto andavo un pò di fretta, controlla tu in dispensa e prenditi quello che vuoi. Io e tuo padre oggi saremo a lavoro tutto il giorno, quindi ci rivedremo sta sera. Ci sei mancato durante la tua missione, riposati e non mancare a cena!



    Kabuto sorrise e si sedette, poggiando il bigliettino sul tavolo e continuando a sorseggiare il caffè, pensando all'ultima frase di sua madre: in effetti voleva allenarsi, ma sentiva il bisogno di un pò di riposo, oltre la necessità di raccogliere le idee. Sperava infatti di parlare con Yoroi e Akado di quanto fosse successo, e riunire inoltre la sua squadra per aggiornare Charlotte degli ultimi sviluppi e concordare una strategia, così che il gruppo non venisse nuovamente colto di sorpresa

    Mhh, forse dovrei iniziare cercando Nishio e Charlotte, lei lavora nella clinica in cui Nishio passa un sacco di tempo, magari potrò trovarli insieme!

    Si alzò, avendo quindi deciso cosa fare durante quella giornata, e si diresse verso il lavandino per pulire la tazzina ed il termos, quando qualcuno bussò alla porta e lasciò scorrere diversi biglietti sotto di essa

    La posta?

    Kabuto si asciugò le mani e raggiunse l'ingresso, osservando la moltitudine di lettere e biglietti che erano stati recapitati, li raccolse da terra formando un mazzo ordinato e iniziò ad osservare chi fossero i mittenti e chi i destinatari: la maggior parte delle buste erano indirizzate ai suoi genitori, ma due bigliettini erano diretti a lui. In piedi sull'uscio di casa aprì entrambi i biglietti e li lesse uno dietro l'altro

    Ciao ragazzo, sono Kogami! Non ti vedevo da un po, ma ieri ho saputo che sei tornato da una missione con qualche "imprevisto". Vorrei chiederti per favore di ritagliarti uno spazio di tempo domani, finalmente io e te saremo nel villaggio insieme, e ci sarà anche Shu. Ti avevo detto che prima o poi dovevo presentartelo! Appuntamento quindi a domani mattina, per le dieci, al tuo solito campo d'addestramento.



    Il ragazzo rigirò il biglietto fra le mani, cercando qualche altra informazione scritta chissà in che punto, ma il messaggio si limitava a ciò che aveva appena letto. L'interesse di Kogami nel presentargli un altro allievo di suo padre lo incuriosiva, d'altronde non sapeva spiegarsi perfettamente il perchè di un'azione simile: in fondo però era contento, lo era stato quando aveva conosciuto Kogami e sperava quindi che anche questo Shu si sarebbe dimostrato un'ottima persona

    Bene bene, direi che la giornata non inizia male! Speriamo che l'altro biglietto sia qualcosa di bello... Beh anche se non so chi potrebbe scrivermi! Mah, meglio tagliare corto e leggerlo!

    Kabuto sono Charlotte. Ho saputo che tu, Nishio e Urie siete tornati dall'ultima missione a cui non ho partecipato. Sarò breve, ho capito che non ero adatta a questo team, e ho quindi deciso di distaccarmi da voi. Mi dispiace, non potremo neanche salutarci, quando riceverai questo biglietto probabilmente sarò già partita per una missione che mi terrà per lunghissimo tempo lontana dal villaggio. Comunque è stato un piacere aver fatto la vostra conoscenza, spero che riusciate a fare tutto ciò che volete e che riusciate a trovare qualcuno che mi sostituisca. Addio.



    Kabuto sbarrò gli occhi, incredulo per ciò che aveva appena letto: nella sua testa non c'era un solo motivo valido per cui Charlotte potesse aver preso quella decisione, e così di fretta tra l'altro. Prese un respiro profondo e poggiò tutta la posta sul tavolo del soggiorno, si passò le mani fra i capelli e iniziò a camminare in tondo, irrequieto

    Cosa posso fare adesso? Ha detto di essere già partita.. Non ha neanche specificato nulla a riguardo della sua nuova missione, ovviamente non poteva. Però così il nostro team ha un uomo in meno, un uomo fondamentale tra le altre cose... E non è solo una questione di ruoli!

    Si appoggiò con le mani al tavolo, osservandosi intorno con sguardo vacuo, senza concentrarsi realmente su ciò che stava osservando, e capì ciò che doveva fare in quel momento. Si girò e prese il suo giacchetto bianco dall'appendiabiti vicino alla porta, uscì e si diresse a grandi passi verso l'ospedale dove pensava di trovare Nishio: doveva avvisare il resto del team di ciò che era avvenuto. Gli bastò una mezz'oretta, e raggiunse la clinica pubblica in cui lavorava Charlotte e dove Nishio si recava spesso, entrò e si diresse con sicurezza al secondo piano, raggiungendo una piccola stanzetta che fungeva da sala relax: su un tavolo era piegato Nishio, intento a leggere una pergamena e sgranocchire degli snack da una bustina

    Oh Kabuto, sveglio così presto dopo le ultime giornate che abbiamo passato?

    Nishio sorrise in maniera un pò strana, sembrava quasi un sorriso amaro, come quello di una persona che aveva ricevuto una brutta notizia e stesse tentando di nasconderlo. Kabuto però non se ne accorse, e aspettò alcuni secondi per rispondere alla domanda, dato che non sapeva come mettere in chiaro l'abbandono di Charlotte: per sua fortuna, Nishio si alzò e gli poggiò una mano sulla spalla, guardandolo attraverso le lenti degli occhiali

    So già tutto Kabuto, quindi non preoccuparti! Piuttosto, andiamo a parlare con Urie..

    Grazie!

    Kabuto abbassò la testa, realmente grato per la schiettezza dell'amico: con poche parole era riuscito a toglierlo dall'imbarazzo di dover dire qualcosa di brutto, che non sapeva affatto come comunicare. I due così si incamminarono verso casa di Urie, che distava ad una ventina di minuti da lì. Nel tragitto Nishio continuò a masticare i suoi snack, lanciando ogni tanto un'occhiata a Kabuto, che ricambiava lo sguardo e restava in silenzio. Dopo poco però il peso di quel mutismo divenne insopportabile per il giovane, che quasi sbottò a voce alta con una domanda

    Nishio, sono stato un capitano così pessimo?!

    Si fermò ad osservare il suo interlocutore, che fece solo qualche altro passo avanti per poi girarsi: Nishio scosse lentamente la testa, sorridendo e nuovamente si avvicinò al suo capitano appoggiandogli la mano sulla spalla e toccandosi una tempia con l'indice dell'altra mano

    Stai pensando troppo per cose sulle quali non puoi scervellarti, Kabuto. Il punto è che ti mancavano le informazioni necessarie a capire Charlotte. Tu sei stato un buon capitano, per il breve tempo che ti ha conosciuto, è l'obiettivo del nostro team che la turbava. Dentro di se non accettava il fatto che la nostra squadra fosse stata creata con il solo scopo di dare la caccia ad una persona, ma per bontà d'animo non ti ha detto niente. Io ho avuto modo di parlare qualche volta, fuori dalle missioni, e me l'ha fatto capire. Quindi non ti crucciare, l'unica cosa che devi fare ora è comunicarlo ad Urie e cercare un sostituto! Ah e per la cronaca, ha scritto un bigliettino anche a me, in cui mi ha detto che avrebbe avvisato nello stesso modo te e il piccolo prodigio della nostra squadra

    Detto ciò Nishio si girò e continuò a camminare, e mentre Kabuto osservava la sua schiena allontanarsi strinse i pugni, rabbioso: secondo quello che aveva appena detto, era ovvio che non avesse colpe, eppure non poteva fare a meno di pensare che avrebbe dovuto conoscere appieno lo stato d'animo di Charlotte

    Comunicarlo ad Urie e trovare un sostituto... Il secondo punto in realtà non è difficile, ma comunicare la cosa ad Urie lo sarà! Spero solo che ci risparmi il suo atteggiamento di sufficienza, almeno questa mattina.

    I due camminarono ancora per poco, arrivando infine all'abitazione di Urie: si trattava di una piccola casa con giardino, modesta ma ben curata. Sul portico della casa era seduto Urie con un biglietto in mano e, quando vide Kabuto e Nishio, si avvicinò loro senza dire niente, osservandoli con gli occhi spenti

    Urie, lo saprai già ma Charlotte ha abbandonato la squadra..

    Kabuto si fermò, sapeva cosa dire ma gli faceva male dirlo: cercare un sostituto, quello dovevano fare, e subito dopo il team si sarebbe dovuto abituare alla presenza di un nuovo membro. Anche questa volta però, fu il suo interlocutore a toglierlo dall'imbarazzo, e questa volta Urie riuscì anche a stupire Kabuto rispetto a quando aveva parlato con Nishio

    Tu sei il nostro caposquadra, spetta a te cercare qualcuno che sostituisca Charlotte. Qualsiasi scelta mi andrà bene, purchè tu scelga un ninja degno di questo nome. E... comunque, Charlotte mi mancherà, era una brava persona ed era bello lavorarci insieme. Nessuno di noi dovrebbe sentirsi in colpa, semplicemente è andata così. E ora se non vi dispiace, andrei ad allenarmi!

    Il giovanissimo ragazzò passò in mezzo a Kabuto e Nishio, dirigendosi presumibilmente verso uno dei campi d'addestramento, lasciando entrambi i suoi compagni basiti. I due si guardarono l'un l'altro negli occhi, finchè Kabuto non ruppe il silenzio

    Mi ha chiamato capitano in maniera seria, per la prima volta...

    Beh, magari la prossima volta abbandono anche io il team, così come prossimo passo ti offrirà il pranzo per scambiare due chiacchiere in amicizia!

    Improvvisamente l'aria tesa che si respirava si alleggerì, e i due ragazzi iniziarono a ridere di gusto: istintivamente entrambi ricominciarono a camminare, dirigendosi nuovamente verso l'ospedale da cui erano partiti. Nel tragitto Kabuto pensò che era stato tutto più facile di quanto si fosse immaginato, ma che purtroppo tutta quella situazione avrebbe tardato a risolversi davvero: gli balenò quindi in mente l'idea che conosceva due prevedibili teste calde a cui chiedere consigli in momenti simili, e che magari gli avrebbe fatto bene passare il resto della giornata con loro, così si fermò e fece un cenno a Nishio

    Vai da un'altra parte?

    Si, e magari troverò una soluzione al problema che si è venuto a creare! Nishio, grazie di tutto, senza il tuo aiuto l'abbandono di Charlotte sarebbe stato un brutto colpo per me!

    Nishio non disse niente, annuì sorridendo, si aggiustò gli occhiali sul naso e si allontanò, mentre Kabuto si dirigeva nella direzione opposta. Gli ci volle più o meno un'oretta e mezza per trovare Yoroi e Akado, sapendo che entrambi si trovavano a casa per quell'ora del mattino: Yoroi si stava prendendo cura del fratellino più piccolo, mentre Akado aiutava sua nonna nelle faccende domestiche. Entrambi non ebbero obiezioni nel seguire l'amico, e così Kabuto li portò in un posto che non vedeva l'ora di fargli conoscere: dopo un'abbondante mezz'ora, nella quale i tre parlarono semplicemente del più e del meno, giunsero a destinazione, e lì Kabuto si girò verso i suoi amici e alzando le braccia verso l'insegna del locale esclamò

    Vi presento il posto che mi renderà il palato più fine di noi tre, da qui all'eternità probabilmente! Benvenuti al LeBlanc!
    Kabuto chiuse gli occhi aspettando platealmente dei versi di stupore, o meglio ancora qualche frase di sfida, ma nessuno dei suoi amici parlò, anzi, ad un certo punto due braccia lo afferrarono e lo fecero girare su se stesso

    Kabuto, ehm, se apri gli occhi noterai che questo posto si chiama Shiro, e non LeBlanc! Sei sicuro di non esserti perso?!
    Il ragazzo spalancò gli occhi e la bocca, incredulo: il locale che aveva scoperto e che aveva amato fin da subito era lì, di fronte ai suoi occhi, con la stessa facciata e persino lo stesso menù leggibile da dietro ai vetri presenti di fianco alla porta, eppure aveva cambiato nome. Divenne rosso come un peperone, e decise che non avrebbe fatto la figura dello scemo

    In realtà, be in realtà sapevo che il locale avrebbe cambiato nome ahah, ma non sapevo quando, quindi ... ahah entriamo!

    Non era riuscito a trattenere delle risate isteriche per l'imbarazzo, e sempre a causa di ciò si incamminò verso la porta del locale a grandi passi, senza curarsi dei suoi amici che avevano iniziato a ridere scompostamente fino addirittura a cadere per terra. Aprì la porta titubante, con la paura di non essere accolto dal solito locandiere, ma subito un forte profumo gli assalì il naso, e davanti ai suoi occhi si formò l'immagine del signor Sojiro, con la sua ispida barbetta a punta e la sua solita camicia rosa

    Signor Sojiro, quindi gestisce ancora lei il locale!

    Kabuto aveva il cuore pieno di gioia, ma si stranì nel vedere lo sguardo incredibilmente confuso del locandiere, finchè il volto rugoso dell'uomo si trasformò e Sojiro si produsse in una fragorosa risata. Ci vollero pochi secondi perchè si ricomponesse, durante i quali fecero il loro ingresso nel locale anche Akado e Yoroi, poi si rivolse con tono gentile al trio, e nello specifico a Kabuto

    Scusami tanto ragazzo! Non volevo prendermi gioco di te sia chiaro, semplicemente non sei il primo cliente che mi dice questa cosa. Hai notato il cambio di nome del locale, era poco giapponese e in molti mi evitavano a prescindere per questo, così l'ho cambiato. Ehh, voi giovani non immaginate cosa bisogna fare per restare attivi nel mondo del lavoro! Comunque, voi tre siete insieme immagino!

    Kabuto sorrise e annuì, contento di poter far assaggiare finalmente la cucina del signor Sojiro ai suoi amici: il poprietario mostrò loro i tavoli del tutto vuoti, facendo quindi segno di accomodarsi, poi si allontanò verso le pentole che si scaldavano sui fornelli a gas

    Signor Sojiro mi porti pure il solito, e lo porti anche ai miei due amici!

    L'uomo accennò ad un si con la testa e si girò verso i fornelli, lasciando quindi liberi di parlare i tre ragazzi: fu Yoroi, con uno sguardo quasi tagliente ad interrogare Kabuto per primo

    Allora, il profumo che sento venire dalla cucina è magnifico, e mi sembra ovvio perchè ci hai portato qui per mangiare. Ma di cosa vuoi parlare in realtà ?!

    Parlare? Io ero sicuro che volesse offrirci solo il pranzo! Ah e Kabuto, io non ho soldi con me quindi me lo devi offrire per forza!

    A Kabuto scappò un risolino: Yoroi come sempre si era dimostrato estremamente percettivo, tanto quanto Akado non lo era. Stava per aprire bocca, per raccontare loro tutto, dell'ultima missione, dello scontro con Karui, dell'abbandono di Charlotte e di tutti i dubbi che lo stavano assalendo, quando il signor Sojiro arrivò con tre enormi piatti di Curry e Tonkatsu, e tre tazze fumanti di caffè

    Gustatevi il pasto!

    Oh wao, che profumi! Mi era mancato questo locale, e oggi il signor Sojiro sembra aver dato il meglio di se!

    Akado e Yoroi cercarono di non tradire una patina di indifferenza, ma attratti dall'odore invitante si fiondarono sul cibo, mentre entrambi cercavano di bofonchiare fra un boccone e l'altro, chiedendo a Kabuto di parlare durante il pasto: il ragazzo sospirò, sorrise ed iniziò a mangiare a sua volta, raccontando la missione appena passata e ciò che aveva fatto quella mattina

    Mezz'ora dopo



    Akado sorseggiava il caffè avidamente, mentre Yoroi osservava Kabuto con sguardo serio, appoggiato al tavolo con entrambi i gomiti

    Quindi ricapitolando, hai incontrato casualmente Karui e l'hai affrontato. Durante questi scontri hai avuto modo di capire che sta usando una tecnica che lo rende incredibilmente forte, al punto da riuscire a tenere testa a te, Nishio e Urie in contemporanea. Però, quando non usa quella tecnica ritorna ad esserti inferiore... Poi, sta mattina hai ricevuto la notizia che un membro del tuo team di ricerca abbandona. Beh, hai due gatte da pelare niente male!

    Non ti nascondo Kabuto che un pò mi spiace di non aver ancora avuto a che fare con questo Karui, chissà quanto deve far male un suo pugno!

    Akado posò la tazza di caffè, ghignando, mentre Yoroi rideva sotto i baffi: per Kabuto la visione di loro due era incredibilmente rilassante, riusciva a ragionare meglio quando si trovava con loro, e sperava in questo caso che avessero un modo per aiutarlo

    Aka, forse tu sopporteresti un suo pugno, io non saprei invece.. Comunque, per Karui non c'è molto che possa fare, devo solo continuare ad allenarmi, non che sia facile ovviamente, ma è la cosa più ovvia da fare. Se poi riuscissi a scoprire che razza di tecnica stia usando sarebbe anche meglio. Il vero problema però è l'abbandono di Charlotte a mio avviso, non so con chi sostituirla!
    Yoroi e Akado si guardarono, cercando reciprocamente un aiuto nell'altro per dare una risposta sensata, ma entrambi fecero spallucce, rassegnati

    Mi spiace Kabuto, nessuno di noi conosce ninja medici tanto capaci da poter fare parte della tua squadra. E, prima che tu ce lo chieda, sinceramente non so se riusciresti a chiedere consigli al capitano Keidan! Sai, ultimamente è un po...

    Non andarci leggero Yoroi, il capitano da un pò è sparito! Secondo me si sta segretamente allenando da qualche parte, ma nessuno di noi due sa cosa fare nel frattempo. Sai Kabuto, questo fortunello è riuscito a farsi inserire nel team della sua famiglia,io invece sto a zonzo da un pò di tempo a questa parte. Anzi, Yoroi tu non avevi uan riunione questo pomeriggio per una missione?!

    Yoroi sbiancò, sbattendosi le mani in faccia e digrignando i denti

    Se faccio tardi mio padre mi ammazza! Kabuto..

    Si pago io, tranquillo!

    Yoroi uscì di corsa, dopo aver salutato il proprietario, e poco dopo anche Kabuto e Akado uscirono, dopo aver pagato il conto, entrambi appesantiti da quel fantastico pasto, tant'è che a Kabuto venne quasi istintivo massaggiarsi la pancia camminando. Entrambi fecero pochi passi, finchè non si fermarono ad un bivio: dovevano separarsi di nuovo

    Che dire, sarà difficile trovare un posto migliore in cui mangiare! E comunque, Kabuto, non ti disperare, per nessuno dei problemi che ci hai raccontato. Riuscirai a battere Karui, io e Yoroi ne siamo sicuri. E troverai un sostituto per il tuo team, chiedi in giro, passa per gli ospedali o chiedi direttamente alla magione del Kage, qualcuno troverai. E se hai bisogno di due tipi tosti, sai dove trovarci!

    Kabuto sorrise e allungò la mano al suo amico, che ricambiò il gesto con veemenza

    Non so per adesso, ma forse sarò occupato, chissà quando rifaremo una missione insieme.. Fino a quel momento, miglioriamo entrambi!

    I due si salutarono così, e Kabuto tornò lentamente a casa: a quel punto non aveva molto da fare, quindi allungò il giro del ritorno, così da visitare il centro del villaggio. La luce ora iniziava ad allungarsi alle ore più tarde del pomeriggio, e il panorama dei piccoli negozietti di Oto, intervallati a tutte quelle strutture come tunnel e caserme militari, davano al villaggio un aspetto molto particolare, al quale Kabuto difficilmente sapeva rinunciare. Ci mise quasi due ore a tornare a casa, quando arrivò era ancora metà pomeriggio e i suoi non erano ancora tornati, così decise di fare loro una sorpresa, ed iniziò a preparare la cena: passarono due orette, e i suoi si presentarono a casa, così poterono passare una serata insieme, dopo parecchio tempo che non ci riuscivano. Entrambi apprezzarono molto, e alla fine Kabuto decise di pulire tutto, lasciando che sua madre tornasse a riposarsi, mentre il padre si gingillava con un congegno ninja sul tavolo del soggiorno

    Sai Kabuto, dovrei farti provare questo gioiellino, se solo riuscissi a farlo funzionare, accidenti!

    Appena finì la frase il marchingegno gli schizzò via dalla mano, finendo all'altro capo della stanza, e tanto il padre quanto il figlio eruppero in una risata fragorosa. A quel punto Kokuo si alzò e si diresse verso le scale, per andare a dormire a sua volta, così a Kabuto balenò in mente un pensiero

    Ah papà, sta mattina ho ricevuto un biglietto da Kogami, mi ha detto che domani mi presenterà Shu Makishima, era un tuo allievo quindi.. beh hai qualche consiglio su come dovrei approcciarlo?

    Il volto di Kokuo improvvisamente si rabbuiò, ma fu solo per un secondo, tornò a sorridere e grattandosi il mento guardò suo figlio di sbieco mentre saliva le scale, quasi affrettandosi ad uscire dalla conversazione in maniera fisica

    Ti posso solo dire questo: non fargli domande sulla benda! E ora buonanotte!

    Benda?! Ma che razza di risposta è?.. Vabbe, lo scoprirò domani, chissà come sarà questo Shu.. Spero non casinista come Kogami!

    Kabuto sorrise fra se e se, e di lì a poco andò a dormire, sprofondando in un sonno pesante e senza sogni: il mattino seguente si svegliò tardi, consapevole che tanto non avrebbe avuto da fare fino a metà mattinata, così si ritrovò a ripetere parte della routine del mattino precedente, facendo colazione da solo e preparandosi per andare al campo d'addestramento. Prima di mettere i piedi fuori di casa valutò se fosse il ha caso di portarsi il porta-kunai o qualche sorta di armamento dietro, ma poi giudicò la cosa non necessaria: d'altronde il fatto di doversi incontrare in quel luogo non significava per forza il doversi addestrare. Non gli ci volle molto, ed arrivò alla fine a destinazione: di fronte a lui si apriva l'enorme fossa scavata nella roccia che costituiva il suo campo d'addestramento preferito, questo perchè solitamente era poco frequentato ed era costituito anche da molti cunicoli scavati nella pietra, ciò gli permetteva di allenarsi senza essere osservato da occhi indiscreti. Aguzzando la vista Kabuto potè notare Kogami, in piedi sul bordo opposto della fossa, ed un ragazzo dai capelli rossi seduto più in basso, su di una pietra

    Quello deve essere Shu. In effetti ha una benda sull'occhio, forse era a questo che si riferiva mio padre.

    Kabuto scese nella fossa, alzando la mano per salutare i due, quando improvvisamente Shu sparì dalla sua vista, per riapparire incredibilmente minaccioso alle sue spalle.

    Ma che?!

    Non ebbe il tempo di pensare, poichè l'uomo iniziò ad attaccarlo furiosamente corpo a corpo: ogni suo pugno era incredibilmente preciso e carico di potenza e Kabuto capì immediatamente che doveva evitare di essere colpito. La sua testa però era colma di dubbi, e in un momento di distrazione quasi involontario voltò lo sguardo verso Kogami, cercando di capire quale fosse il suo ruolo in tutto ciò, e fu così che lo vide seduto sul bordo del fossato, intento a godersi lo scontro fumandosi una sigaretta. Il giovane ebbe come l'impressione di capire ciò che stava succedendo, ma quella distrazione lo portò a subire un pugno che lo scaraventò in dietro di almeno cinque o sei metri. Atterrato al suolo iniziò a tossire, massaggiandosi la guancia, notando che l'uomo con cui stava combattendo si era fermato solo per un istante ad osservare Kogami, per poi lanciarsi di nuovo all'attacco

    Mi stanno mettendo alla prova... che situazione schifosa!!

    Mettendo tutto se stesso nelle mosse seguenti, Kabuto balzò in piedi e si diresse verso il suo avversario, che nel frattempo si stava producendo in un altro poderoso pugno, e con tutta la felssibilità di cui era capace evitò l'attacco di pochissimo, portandosi sul lato dell'avversario dove aveva l'occhio non coperto dalla benda, e caricando il chakra usò un genjutsu per disorientarlo

    Tecnica dell'oscurità!

    L'uomo ne sembrò subito colpito, perdendo per pochi secondi l'equilibrio e rendendosi vulnerabile a Kabuto, il quale decise di attaccare a sua volta, senza però esagerare, scagliandosi contro il suo nemico a sua volta usando i suoi pugni: il giovane era abbastanza scarso nel taijutsu, ma cercando di attingere a tutta la sua conoscenza delle arti marziali scagliò quanti più colpi sul suo nemico, mandandolo infine al tappetto con un calcio alla tempia dall'alto verso il basso, per poi allontanarsi di pochi metri. Aveva il fiatone, il cuore batteva a mille e gli occhi gli pulsavano al ritmo del sangue che pompava, ma quel momento di tensione si sciolse subito quando Kogame scese e aiutò l'uomo steso a terra a rialzarsi, ridendo

    Certo che te le ha date eh Shu! E dire che prima del suo arrivo ti stavi preoccupando di non dovergli rompere qualche osso AHAHAH

    Kabuto abbassò le braccia, sconsolato e al contempo incredibilmente innervosito: aveva perfettamente capito che i due avevano cercato di mettere alla prova le sue capacità, ma il fatto che tutto fosse avvenuto in quel modo lo turbava parecchio. Ciononostante, per il rispetto che portava nei confronti di Kogami decise di mordersi la lingua e non dire nulla a riguardo

    Beh, in effetti Ko, quel ragazzo si è comportato esattamente come Romeo no? Anche lui mi batteva in questo modo quando eravamo ragazzini!

    Couff, couff, scusate, ehm, io sarei qui davanti a voi...

    Kabuto non potè evitare di far sentire dalla sua voce quanto fosse seccato, ed entrambi gli uomini lo osservarono divertiti, così quello con cui fino a poco prima si era scontrato si avvicinò allungandogli la mano

    Piacere, Shu Makishima, piacere di conoscerti!

    La voce di Shu era profonda, a dispetto di una sua apparenza tutto sommato normale, apparte l'incredibile altezza: Kabuto comunque non serbava rancore per il trattamento ricevuto, e strinse la mano all'uomo

    Kabuto Fuji, ma... Beh Kogami forse ti avrà già parlato di me!

    In quel momento Kogami si avvicinò ai due, mettendo una mano sulla spalla di entrambi

    Scusaci Kabuto, non volevamo ferirti, è solo che Shu voleva vedere di che pasta fosse fatto il figlio del nostro maestro. E voleva vederlo con i suoi occhi, non sentirlo raccontare da me!

    Stando ai tuoi racconti, Ko, gli avresti insegnato il rasengan. E ringrazio il cielo che non abbia deciso di usarlo contro di me poco fa ahah. Comunque, è stato uno scambio di colpi breve, ma mi hai stupito ragazzo. In futuro ci rivedremo, stanne certo!

    Shu si sciolse dalla stretta di mano e si allontanò a grandi passi, lasciando Kogami sorridente e Kabuto a bocca aperta: era stato un incontro brevissimo, ma estremamente incisivo. Una volta soli il giovane decise che forse poteva porre qualche domanda, così da sciogliersi qualche nodo mentale

    Kogami non vorrei essere sfrontato ma.. Beh tutto questo incontro è stato un pò assurdo! Che scopo aveva tutto questo?!

    Kogami si sedette per terra, accendendosi un'altra sigaretta e osservando il cielo alle spalle di Kabuto, lasciandolo per pochi attimi senza risposta, poi dopo aver soffiato via del fumo si decise a parlare

    Shu sotto molti aspetti caratteriali è più morbido di me, ma non quando si tratta dell'addestramento. In quel caso diventa duro come l'acciacio, con chiunque. Quindi non c'è molto da dire, voleva vedere con le sue mani quanto valessi e tu, glielo hai dimostrato appieno. Quel breve scambio di colpi gli ha ricordato qualcosa... anzi ci ha ricordato qualcosa. Ma non è questo il momento per parlarne, vedrai, in seguito potremmo coinvolgerti in qualcosa di interessante!

    Detto ciò Kogami si alzò, spense la sigaretta sotto la suola della scarpa e si mise in posizione difensiva, sorridendo

    I tuoi colpi di prima comunque, non erano particolarmente precisi e neanche forti, al massimo erano molto veloci. Quindi adesso attaccami, vediamo di migliorare il tuo combattimento corpo a corpo!

    Kabuto non se lo fece ripetere due volte: una sessione d'allenamento con Kogami valeva oro, ne era consapevole, così senza troppi convenevoli si buttò all'attacco, cercando di dare il meglio di se. Fu così che il giovane passò il suo secondo giorno di riposo, allenandosi dalla mattina alla sera, quando alla fine fu Kogami a definirsi troppo stanco per continuare, così i due si separarono. Kabuto una volta tornato a casa ebbe modo di raccontare l'incontro ai suoi genitori, aspettandosi un minimo di preoccupazione per il colpo ricevuto, ma incontrando invece un loro atteggiamento divertito e nostalgico, probabilmente dovuto ai ricordi di quando suo padre addestrava quei ragazzi ormai divenuti adulti. Concluse così la sua giornata, andando a dormire con molta fatica, pieno d'adrenalina per via dell'addestramento. Il mattino seguente si svegliò incredibilmente riposato, eppure irrequieto: scese le scale e si intrattenne pochi minuti davanti al caffè, pensieroso

    Sono due giorni che non faccio chissà che cosa.. Beh quello che ho fatto era "necessario", però devo rimettermi in moto. L'addestramento di ieri è stato utile, ma se non agisco sul camo non potrò di certo migliorare più di così!

    Presa questa decisione Kabuto si alzò si vestì e si diresse verso l'unico luogo dove poteva ottenere dell'azione: la magione del kokage. La giornata era magnifica, Kabuto era pieno di energie e tutto sembrava andare per il meglio, raggiunse la magione in meno di un'oretta notando tra l'altro che c'erano pochi shinobi nel palazzo, e così incredibilmente speranzoso si diresse verso la porta della Kokage, quando una voce maschile stranamente acuta lo bloccò

    Al momento la Kokage è impegnata in una riunione abbastanza importante e non ti può ricevere... Ti pregherei di attendere se ti è possibile che si liberi... Mi preoccuperò io stesso di farle sapere che richiedi un incontro con lei...

    Kabuto si voltò verso l'uomo, un ragazzo vestito di nero con un taglio cortissimo, il volto squadrato e senza barba e un paio di occhiali sottili: sul vestito portava un cartellino con sopra scritto "Segretario". Il giovane aggrottò la fronte, mentre il segretario gli indicava una stanzetta lì di fronte con delle sedie, e così non potè far altro che seguire quelle indicazioni, andandosi a sedere quasi sconfortato

    Ma da quando la Kokage ha un segretario?!

    Kabuto restò seduto sulla sedia per un pò, non seppe quantificare i minuti, finchè ad un certo punto non si rese conto del ticchettio di un orologio poco distante, notando che in quella sala ce n'era uno proprio sopra la sua testa: senza neanche rendersene conto, probabilmente era seduto in quella sala d'attesa da quasi dieci minuti, senza far niente. Sentì lentamente l'entusiasmo che scemava, mentre cercava di intrattenersi nelle maniere più disparate, prima imitando il ticchettio usando la lingua, poi fischiettando dei motivetti e infine camminando avandi e indietro per la sala, sotto lo sguardo accigliato del segretario, finchè persino lui non sparì. Nel frattempo, di fronte alla saletta d'attesa, pochissimi shinobi vi passarono di fronte, tutti affaccendati e con le mani piene di scartoffie

    Potrei chiedere a loro, ma di sicuro non saprebbero che dirmi... Per la miseria che noia!

    Ormai erano passate quasi due ore, Kabuto aveva perso le speranze e si era praticamente sciolto su una sedia della saletta, osservando il soffitto con occhi spenti, finchè finalmente il segretario non si affacciò e con tono seccato lo richiamò

    Eccoti qua... Si è liberata da qualche minuto... Ho riferito che eri in attesa di poterla vedere e mi ha chiesto di riferirti che la potevi raggiungere nel suo ufficio...

    Kabuto scattò in piedi, quasi convinto che se avesse impiegato più tempo del dovuto per entrare nella stanza del capovillaggio qualcuno di più importante avrbbe preso il suo posto, impedendogli per tutto il giorno di richiedere una missione. Fiondatosi quindi verso la porta bussò educatamente, e una volta ricevuto il permesso entrò, non prima però di lanciare un'occhiataccia al segretario, che ricambiò lo sguardo torvo. Una volta dentro si richiuse la porta alle spalle, mise le mani dietro la schiena e osservò la Kokage, aspettando il permesso di poter parlare

    Bene... Accomodati pure Kabuto... Scusa se ti ho fatto aspettare ma avevo in corso un meeting piuttosto importante con rappresentanti di altri villaggi... Oltretutto non ti aspettavo, o per meglio dire non aspettavo nessuno, quindi per forza di cose non potevo dare un appuntamento preciso... Comunque... Di cosa avevi bisogno?

    Quanto è gentile oggi!

    Kabuto non si lasciò ripetere l'invito, afferrò una delle sedie di fronte alla scrivania della Kokage e si sedette, osservando la donna dritta negli occhi, per poi formulare la sua richiesta

    Non si deve scusare, lei ha sicuramente impegni che uno shinobi comune come me deve semplicemente rispettare! Detto questo, sono tornato tre giorni fa da una missione come probabilmente già saprà, e al momento sono in una fase di inattività che non mi conviene... Beh, per farla breve, sono qui perchè vorrei richiedere una missione!

    La donna si morse il labbro, piegandosi leggermente sulla poltrona, poi si rimise dritta riprendendo il contatto visivo col giovane

    Mmm... Fammici pensare un attimo... Qualcosa da fare volendo ce l'avrei anche... Però non è una cosa da fare in solitario ma in team...

    Kabuto colse la palla al balzo, d'altronde sapeva perfettamente chi portare in una missione di squadra in quel momento

    Kokage ho già una squadra, e un membro del mio vecchio team è a sua volta a zonzo per il villaggio. Se c'è la necessità di un team quindi non c'è alcun problema!

    Beh così è già più fattibile... Diciamo che è un lavoro relativamente semplice ma trattandosi di rapporti con uno dei villaggi presenti al meeting preferisco andarci cauta... Non si sa mai...

    La donna sembrava non voler arrivare al punto, cosa che iniziò leggermente a infastidire Kabuto che a sua volta incomincò a ticchettare col suo indice sul ginocchio, sperando di non farsi notare e, dato che calò il silenzio decise di chiedere qualcosa in più, onde evitare di restare lì tutto il giorno

    Se mi può dare qualche altro dettaglio poteri pensare meglio a quale squadra mettere in piedi. Che genere di missione sarebbe?

    Dovrete partire con meta Kusagakure... Con una richiesta di rilascio di documentazione direttamente firmata da me vi presenterete al recente del villaggio e vi farete dare delle pergamene... Cosa le pergamene contengono, perdonami la franchezza e l'apparente rudezza che non è mia intenzione avere, non è diciamo affar vostro... Quel che importa è che voi dovrete prendere le pergamene e portarle qui al villaggio... Senza consultarle ma sopratutto senza che nessuno oltre voi ne entri in possesso... E con nessuno intendo proprio nessuno... Sino a quando queste pergamene non finiranno sulla mia scrivania nessuno oltre voi li dovrà avere....

    La curiosità di Kabuto venne titillata da quell'aria di mistero, ma più che altro rimase leggermente deluso per il tipo di missione: era quel genere di compito che per definirsi portato a termine senza il benchè minimo problema, prevedeva la totale assenza di scontri con avversari

    In una missione del genere non penso che potrei crescere chissà quanto.. Ma ormai sono qui e non posso di certo tirarmi indietro!

    La Kokage però non diete il tempo a Kabuto di intromettersi con altre domande, e continuò il suo monologo sulla missione

    Non c'è una scadenza una tempistica precisa... Chiaramente prima partite e prima tornate e prima ho quello che mi serve... Diciamo che vista l'improvvisazione della missione e il poco preavviso avuto vi concedo una mezza giornata per potervi organizzare... Cercate di partire dopo pranzo... Non oltre...

    L'ultimo ordine aveva un che di perentorio, così Kabuto senza aggiungere altro si alzò, si inchinò ed uscì dalla stanza: aveva mezza giornata, quindi doveva partire poco dopo pranzo, ma sapeva perfettamente chi portare in quella missione. Corse di fretta verso l'ospedale dove aveva incontrato Nishio due giorni prima, ritrovandolo nuovamente lì intento a studiare

    Kabuto, non pensavo di rivederti così presto ma... Mh, dal tuo sguardo direi che abbiamo una missione!

    Bravo Nishio! Recupera Urie, io prenderò il quarto membro della squadra, ci vediamo per le 12 all'uscita sud del villaggio, lì c'è un chioschetto, mangeremo insieme!

    Nishio annuì e si alzò, rimettendo apposto le sue cose, mentre Kabuto correva a perdifiato fuori dall'ospedale: il tempo scorreva in fretta, e lui sperava di trovare Akado a casa sua, esattamente come aveva dichiarato due giorni prima. Per sua fortuna, una volta raggiunta casa dell'amico potè vederlo già da lontano mentre si affaccendava a pulire il caminetto, con guanti e mascherina

    Ehi, ma Kabuto come mai sei qui? Ci sono problemi con Yoroi!

    Nient'affatto! Tu ora scendi, ti prepari, e insieme andiamo in missione!

    Akado si strappò la mascherina saltando dal tetto di casa, travolgendo poi Kabuto con con un cinque fortissimo, per poi rientrare in casa ed uscirne una decina di minuti dopo, equipaggiato di tutto punto

    Tu non hai nulla con te o sbaglio? E poi chi siamo per questa missione?

    Non sono equipaggiato è vero, adesso andremo prima a casa mia e recupereremo l'equipaggiamento, poi andremo all'uscita sud del villaggio dove incontreremo Nishio e Urie!

    Akado annuì ed insieme si diressero verso casa di Kabuto: una volta lì il ragazzo decise che non fosse il caso di portarsi troppo equipaggiamento dietro, e prese dunque solo il suo porta kunai e il porta medicinali, lasciando i suoi rotoli evocativi e lo zaino a casa. Nella sua mente sarebbe stata una missione in cui si dovevano evitare gli scontri se possibile, quindi era meglio non viaggiare troppo pesanti. Una volta fuori lui e Akado si diressero all'uscita sud del villaggio, verso un chioschetto di Takoyaki che entrambi i ragazzi conoscevano, davanti al quale videro già in attesa Urie e Nishio

    Bene, ci siamo tutti. Penso che conosciate già Akado dico bene?

    Nishio e Akado si strinsero la mano, mentre Urie fece un cenno scocciato con la testa, poi tutti e tre si girarono verso Kabuto, in attesa di notizie sulla missione da svolgere





    Edited by circu - 14/4/2019, 13:46
  3. .
    Aggiornata mini-scheda fino alle attività del 17/03/2019

    Aggiornate anche le schede dei vari npg e aggiunte quelle di Nishiki Nishio, Kuki Urie, Morgana , Sawaii Itomi e del villain Karui

    Edited by Zolf J. Kimble - 30/3/2019, 18:46
  4. .

    Mr.Hide



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Urie
    Parlato Nishio
    Parlato Karui



    Tutto sembrò andare come previsto, ogni attacco di Kabuto e Tabris raggiunse l'obiettivo, nonostante Karui cercasse con tutte le sue forze di evitare la disfatta: così, in tempo che sembrò estremamente breve, lo scontro si concluse. L'avversario era steso a terra, con la faccia sul terreno, ansimante e incapace di muoversi coperto com'era di ferite. Kabuto intanto aspettò che Tabris tornasse da lui, e lentamente cercò di riprendere fiato: dinnanzi a lui non c'era più un nemico capace di combattere, quindi finalmente sentì di potersi riposare almeno per qualche minuto, prima di legare Karui e riportarlo al villaggio. Proprio Karui cercava invano di rialzarsi: in maniera quasi pietosa cercò più volte di farsi forza con le braccia, nel tentativo di rimettersi in piedi, ma ogni volta che ci provava inevitabilmente finiva di nuovo per terra. Ci provò per due o tre volte, digrignando i denti e sbarrando gli occhi per il dolore, finchè dopo l'ultimo tentativo chiuse gli occhi e sembrò perdere i sensi

    Sembra svenuto.. Non è il caso di tergiversare, questo è il momento per legarlo e portarlo al villaggio. Ci potremo tutti riposare una volta arrivati li!

    A quel pensiero, Kabuto quasi scattò in avanti allungando le mani verso il corpo esanime di Karui, venendo interrotto però da qualcosa di totalmente inaspettato: alle sue spalle si levò un urlo di donna, incredibilmente potente e acuto, prolungato ed assordante. Un urlo talmente forte da non sembrare neanche prodotto da un essere umano, quanto piuttosto da due pezzi di metallo sfregati insistentemente l'uno sull'altro: la testa di Kabuto stava per scoppiare, le orecchie iniziarono persino a fargli male e in quella situazione, distraendosi, non potè vedere che Karui aveva messo mano al porta-kunai e ne aveva tirato fuori un oggetto. Fu un attimo, e il criminale lanciò davanti a se una palla luce, accecando Kabuto che purtroppo non potè far altro che osservare la luce con occhi sbarrati: per pochi istanti quasi tutti i sensi del giovane di Oto vennero obnubilati, portandolo a non vedere e non sentire niente, finchè tutto intorno a se sembrò tornare lentamente alla normalità, apparte le urla assordanti che continuavano a trapanargli i timpani

    Karui.. dove diavolo è Karui?!

    Ovviamente Karui era fuggito, e Kabuto non rimaneva altro da fare che inseguirlo, ancora una volta: ma quelle urla sembravano essere causate da qualcosa di terribile, e nella sua mente si era creata una piccola scintilla di preoccupazione. Si girò verso Nishio e Urie, urlando nel tentativo di sovrastare le urla

    Voi restate qui e cercate di capire costa sta succedendo! Io inseguirò Karui! Se non torno in breve tempo... non preoccupatevi per me, e mettetevi alle sue costole!

    Detto questo Kabuto si girò in direzione del bosco, dove pensava che Karui potesse essersi diretto, e si allontanò senza riuscire a sentire le risposte dei suoi sottoposti: passò meno di un minuto e finalmente non sentì più le urla provenienti dal set, ma soprattutto intravide la schiena di Karui, che era accasciato malamente sul tronco spezzato di un albero. Senza pensare troppo all'effetto sorpresa, Kabuto lo aggirò e gli tagliò la strada, rendendosi però conto che era una mossa del tutto inutile: Karui era sfinito, e non sembrava neanche capace di rialzarsi. Il suo volto era madido di sudore, sotto gli occhi aveva delle vorse scure ed evidenti, e lentamente alzò uno sguardo triste e rabbioso verso il suo interlocutore

    ...perchè?? ...non dovevi essere QUI!!...

    La sua voce era impastata, sembrava gli si fosse del tutto azzerata la salivazione e che ogni parola gli costasse una fatica immensa

    Se lo catturassi metterei fine alle sue pene.. chiudiamola qui, forza!

    Prima che Kabuto potesse toccarlo però, il corpo di Karui iniziò a tremare come preso da spasmi violenti, mentre la sua pelle si copriva degli stessi tatuaggi che già aveva visto, con la differenza che questa volta sembrarono unirsi facendo brillare il suo corpo di uno strano colore rosso scuro, mentre ogni parte di lui si deformava in qualcosa di disgustoso da osservare. Sollevò il braccio destro verso Kabuto, ora enorme e irriconoscibile come un normale braccio umano, e da uno strano foro all'altezza del polso generò una possente sfera di aria compressa: in un secondo Kabuto fu spazzato via, incapace di rispondere ad un attacco così potente, finendo così per perdere i sensi

    Lo shinobi di Oto riaprì gli occhi e si alzò di scatto, osservandosi intorno con furia e facendo respiri sempre più affannosi: pochi secondi e fitte lancinanti lo percorsero per tutto il corpo, portandolo a piegarsi in avanti e a vomitare quel poco che aveva mangiato nell'ultima giornata. Dopo essersi asciugato gli angoli della bocca ed essersi rimessi malamente in piedi, il ragazzo potè accertarsi del fatto che Karui era sfuggito per l'ennesima volta

    Cosa diavolo ha fatto al suo corpo?! Quel potere sembrava quasi lo stesse.. divorando, non saprei come altro definirlo. Prima avrei potuto reagire, ero abbastanza vicino è vero, ma potevo difendermi.. Ma in quel momento il suo aspetto e il suo chakra, mi hanno disgustato, al punto che mi sono paralizzato.. Che io sia dannato per questo..

    Kabuto si strinse il naso fra indice e pollice, cercando di ragionare a mente fredda: gli balzò così in mente che aveva lasciato Nishio e Urie al set, dove qualcosa di terribile doveva star accadendo dato le urla che si erano scatenate. Quasi controvoglia Kabuto si girò in direzione del set, e si avviò verso di esso alla velocità che le sue gambe esauste gli permettevano: gli ci volle quasi il doppio del tempo che all'andata, ma una volta giunto lì il ragazzo non sentì urla e non vide nulla di strano, anche se i membri della troupe sembravano tutti scuri in volto, alcuni addirittura avevano il volto rigato dalle lacrime. Un po spaesato, Kabuto cercò con lo sguardo in mezzo a quella marea di persone, trovando infine Urie e Nishio che si guardavano intorno a loro volta

    Ragazzi, sono qui!

    Nishio e Urie sentita la voce di Kabuto accorsero verso di lui, e quando furono abbastanza vicini si accasciò a terra, osservandoli esausto: entrambi avevano ovviamente già capito che Karui fosse scappato, ed ebbero la decenza di non porre subito domande a riguardo

    Che cosa è successo?! Perchè si respira quest'aria pesante? Karui ha fatto del male a qualcuno?

    Urie scosse la testa, con uno sguardo afflitto che fino a quel momento Kabuto non gli aveva mai visto in volto

    Questioni di Idol, dubito capiresti!

    Tsk, sii più gentile Urie! Comunque Kabuto, per farla breve Tsu, l'attrice, è stata presa in ostaggio dalla sua truccatrice, che si è scoperto fosse un ex componente della loro band di Idol. Siamo dovuti intervenire tutti, o ci sarebbe scappato il morto. E comunque, Urie, dallo a Kabuto!

    Urie sbuffò, evidentemente irritato dal tono seccante di Nishio, ma senza fare storie estrasse una strana pergamena dal suo porta-kunai, porgendola a Kabuto che intanto si era messo seduto sull'erba

    Questa è la pergamena che era caduta a Karui.. ne sono certo, ricordo che mi era caduto l'occhio mentre stavamo combattendo. Chissà che contiene..

    I tre si guardarono fra di loro, consapevoli che era rimasta una sola cosa da fare: raccogliere i propri oggetti e tornare al villaggio. D'altronde tutto quel casino era iniziato per caso, e ora avevano ben due rapporti da dare alla kokage, uno sicuramente più importante dell'altro. Si congedarono così poche ore dopo dal set, giusto il tempo perchè tutti loro si riposassero per poter tornare ad Oto in maniera più serena, e lentamente si incamminarono verso il villaggio

    Erano davanti alla porta della Kokage, Kabuto teneva stretto nella mano destra il rotolo caduto a Karui e prima di bussare guardò negli occhi Nishio e Urie

    Questa volta ci è sfuggito, ma con questo.. faremo in modo che la prossima battaglia sia l'ultima!

    /////////////////////////////////////////////////







    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui





  5. .

    Duro a morire



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Urie
    Parlato Nishio
    Parlato Karui



    Fino a quel momento Karui era sembrato in netta difficoltà, non riuscendo ad evitare i vari colpi che gli venivano portati contro: la battaglia sembrava volgere in maniera quasi inaspettata del tutto a favore di Kabuto, il quale nonostante ciò non poteva che rimanere sospettoso. La potenza che l'avversario stava mostrando in quel momento non era paragonabile a quella che lui aveva visto poco tempo prima, al fiume, quando da solo era riuscito a tenere testa a lui e ai suoi compagni

    Sarà il veleno di Tabris ? O magari il genjutsu l'ha disorientato.. Non saprei dirlo con certezza, potrebbe anche essere colpa proprio dello scontro che abbiamo avuto al fiume! Magari in quel momento lui ha utilizzato molto più chakra e molte più energie di quante ne ho usate io, quindi non ha ancora recuperato la forma necessaria ad uno scontro simile. Comunque non importa, devo approfittarne ora!

    Intanto Karui, che era stato colpito dal ninjutsu di fuoco della shinobi di Konoha, adesso si rotolava convulsamente al suolo, cercando in maniera quasi disperata di spegnere le fiamme che lo avvolgevano: un momento quasi perfetto per colpirlo, non fosse che Kabuto non aveva certo intenzione di ucciderlo, quanto piuttosto di catturarlo. In quel frangente però, lo shinobi di Oto notò che qualcosa scivolava fuori dal porta-kunai del criminale, venendo allontanato proprio dal suo continuo rotolarsi, senza però danneggiarlo: aveva tutta l'aria di essere un rotolo, non un normale rotolo da shinobi però. La curiosità di Kabuto comunque fu velocemente interrotta, in quanto Karui era riuscito a rialzarsi, rosso in viso ed evidentemente alterato, con la veste che riportava evidenti segni di bruciatura lasciando scoperti pezzi di pelle arrossata

    ...A...ADESSO BASTAAAAAAA!!!.....

    Il suo urlo fu travolgente, come se trasportasse in se non solo l'essenza delle sue parole, il peso del fastidio che provava in quel momento, ma anche un travolgente sentimento d'odio rivolto a tutte le persone presenti. Kabuto non potè fare altro che provare pena e spavento contemporaneamente per quel ragazzo che aveva di fronte: sembrava che da un momento all'altro sarebbe scoppiato di potere, travolgendo tutti quanti sul suo percorso, eppure quel suo atteggiamento sembrava quasi triste ai suoi occhi, come quello di un bambino capriccioso che decide di comportarsi male con gli altri per non essere bullizzato a sua volta. Con sorpresa di quasi tutti i presenti, ma non della squadra di Oto, il corpo di Karui iniziò a tingersi di strani segni rossi che poco alla volta iniziarono ad avviluppargli tutto il corpo quando, come se fossero stati strappati via, questi sembrarono cancellarsi all'improvviso dalla pelle del criminale. Karui cadde a terra, in ginocchio e col fiatone, evidentemente esausto per lo sforzo

    no...no...NOO!!!!!!....

    Kabuto stava quasi per muoversi così da catturare il nemico, ma venne bruciato sul tempo di reazione, e gli toccò invece proteggersi: Karui furibondo era scattato in piedi e con dei rapidi movimenti di mano generò un jutsu katon, generando diverse sfere di fuoco scagliate tutte verso Kabuto. Il giovane special jonin si lasciò scappare inavvertitamente un ghigno: l'attacco a lui rivolto era lento e goffo, così gli bastò una rapido movimento per sgusciare letteralmente in mezzo a quelle piccole meteore di fuoco. Nel frattempo però Karui non era stato con le mani in mano e, preso un tanto, aveva attaccato la shinobi di Konoha, atterrandola

    E così perdo un supporto... Dovrò stare più attento, ma Karui è al suo limite! Può non cedere subito, ma lo costringerò ad arrendersi!

    La distanza fra Karui e Kabuto era di si e no sei metri, perfetta per un combattente a medio/lungo raggio, così il giovane di Oto decise subito di sfoggiare quanto più potenziale offensivo possibile, così da concludere in fretta lo scontro. Schioccò da prima le dita, dando sostanzialmente il segnale a Tabris per attaccare: il serpente infatti, rimasto attaccato al braccio di Karui, si scagliò nuovamente contro il nemico, cercando di mordergli con violenza la spalla, per poi scendere e allontanarsi di un paio di metri, così da lasciare spazio al suo padrone per attaccare. Quando Kabuto fu pronto infatti scaglò un possente jutsu fuuton

    Arte del vento: Onda tagliente!

    Distese le braccia frontalmente, e dagli impianti fuoriuscì una possente corrente d'aria, volta a schiantarsi sul povero Karui e distruggere tutto ciò che aveva intorno a se. Quando la corrente si esaurì, Kabuto decise di cercare un ultimo colpo, saltando in aria e spalancando la bocca per poi farne fuoriuscire un grosso serpente bianco, il cui obiettivo era scontrarsi con Karui, impattando col suo corpo e ferendolo

    CITAZIONE

    Riepilogo Kabuto
    Riepilogo Tabris


    CITAZIONE
    Azione gratuita 1: Mantenimento innata
    HebitonA questo livello dell'innata si riusciranno ad allungare braccia, busto, gambe e lingua, ad un costo di 5 unità di chakra
    Braccia: 5m Max e Gambe: 2m Max (Che diventeranno estremamente flessibili e snodabili)
    Busto: 3m Max (Lo si potrà allungare e diverrà snodabile come un serpente)
    Lingua: 2m Max (Con possibilità di usarla come arto prensile per afferrare/sollevare oggetti e armi da lancio, ma potrà essere utilizzata anche per attaccare il nemico con la stessa usata come una frusta. Danno: 2-4). Sarà possible utilizzare la flessibilità del proprio corpo sia in modo offensivo che non offensivo (per usufruire di queste abilità bisognerà pagare 5 unità di chakra ed allungare una parte del corpo che sia coinvolta nell'azione): utilizzando un'attacco semplice sarà possibile immobilizzare un arto dell'avversario il quale dovrà avere forza pari quella dell'utilizzatore per potersi liberare (l'utilizzatore avrà un bonus di +1). Snodando la parte del copro coinvolta (costo 5 punti chakra e un'azione gratuita più un ulteriore costo a seconda del livello della tecnica da cui ci si libera) ed utilizzando un'azione non offensiva si potrà invece liberarsi più facilmente delle prese avversarie, bisognerà usarne una di livello pari a quella da cui ci si vuole liberare, senza dover fare riferimento al proprio punteggio di forza (il costo sarà 5 punti chakra per tecniche di energia bianca e salirà di 5 punti per ogni energia superiore, quindi diverrà 10 per tecniche di energia gialla ecc). Questa abilità funzionerà al massimo contro tecniche di livello B.
    Da questo livello in poi sarà possibile assimilare i veleni creati dall'utente stesso per poi iniettarli nel corpo del nemico tramite alcuni jutsu dell'innata (sarà specificato nella descrizione della tecnica se lo si può fare): assimilare un veleno costerà 1 azione gratuita e dovrà essere fatto prima di compiere l'attacco; una volta sferrato il veleno scomparirà dal corpo dell'utilizzatore e dovrà essere assimilato nuovamente.
    [Costo di attivazione: 14; mantenimento: 8 x turno]


    Azione gratuita 2 - Mantenimento Skill animale Lv4:
    Skill Lv4Skills: Il serpente sarà in grado di sferrare attacchi avvelenati, mordendo l'avversario.
    L'efficacia del veleno varierà a seconda delle abilità Fisico/chimiche dell'evocazione.
    Lv.1: 1 Slot Danno per 1 turno.
    Lv.2: 1 Slot Danno per 2 turni.
    Lv.3: 2 Slot Danni per 2 turni.
    Lv.4: 3 Slot Danni per 2 turni.
    [Dare più colpi ad un'avversario non cumulerà il veleno aumentandone l'effetto. Solo quando l'effetto è finito si potrà avvelenarlo nuovamente.]
    [Consumo: 20 attivazione + 10 mantenimento]


    Azione non offensiva 1 - Schivata semplice :Kabuto schiva le meteore infuocate

    Azione offensiva 1 - Attacco semplice : Tabris tenta di mordere la spalla destra di Karui 2-4

    Azione di movimento 1 : Tabris si allontana di due metri da Karui

    Azione offensiva 2 - Tecnica energia Verde
    Arte del vento: Onda taglienteArte del Vento: Onda Tagliente – (Zankuuha)
    Tipo: Ninjutsu
    Posizioni delle Mani: Nessuna
    Livello: C
    Descrizione: Con uno speciale tubo impiantati nel braccio è possibile modificare la pressione dell'aria e i supersuoni presenti tramite il chakra creando un'onda d'urto molto potente. La sua gittata arriva fino a 15 metri e l’ampiezza risulta di circa 4 metri, il colpo oltre a possedere una buona dose di energia cinetica esprime una capacità tagliente seppur minima che potrà creare una ferita leggera su tutte le parti interessate, inoltre spingerà all'indietro di circa 4 metri un corpo della stazza di un essere umano.
    Consumo: 16
    Richiede: Chakra Fuuton; Zen 2; Impianti alle braccia
    Danno: 2 - 5
    Costo: 30 Exp
    Energia: Verde


    Azione offensiva 3 - Tecnica energia Rossa
    Tecnica del serpente ammaliatoreTecnica del Serpente Ammaliatore (Hebitsukai no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Si farà fuoriuscire un grsoos serpente dalla propria bocca che guizzerà velocemente contro il bersaglio per colpirlo, il danno di questo attacco è prevalentemente contundente (a men che non si possegga la Spada Del Boa Leggendario, in questo caso sarà tagliente in quanto si potrà far fuoriuscire una parte della lama dalla bocca del serpente).
    Danno: 3-6 (4-6 se si usa la Spada Del Boa Leggendario)
    Consumo: 30
    [Richiede: “Hebiton Liv.3”]



    Chakra consumato : 8+16+30=54
    Chakra consumato :10
    Chakra rimasto/Posseduto : 82/180
    Chakra rimasto/Posseduto : 70/100
    Ferite subite ://
    Ferite subite ://
    Condizioni psico-fisiche : Convinto di poter catturare Karui
    Posizione pg : davanti a Karui, a 6 metri di distanza
    Posizione pg : a lato di Karui , a 2 metri di distanza
    Armi rimaste/possedute :
    Porta Kunai BasePorta-Kunai [Base]
    [Prima sacca]
    Tasca 1: (5/8) Kunai [4] - Pietra Lunare [1], (15/15) Shuriken [2] - Campanelli [4]
    Tasca 2: (0/15) Makibishi, (15/15) Spiedi
    [Seconda sacca]
    Tasca 3: (2/2) Palla di luce, (1/4) Sigillo esplosivo, (2/2) Fumogeni [Sfera esoergonica]
    Tasca 4: (10/10m) Filo di Nylon, (4/5m) Bende


    Porta MedicinaliPorta-Medicinali
    Tasca 1: (0/5) Auto iniettori - Iniettori
    Tasca 2: (0/3) Tonici e (0/3) Unguenti
    Tasca 3: (0/8) Farmaci Comuni (Lozioni;Creme; Pasticche/Pillole/Infusi)
    Tasca 4: (0/3) Nebulizzatori e Bombe Nebulizzanti
    Tasca 5: (4/8) Provette [2 Provette contenenti Alien/ 2 Provette contenenti Ripley ]
    Protesi dentale
    Arcata superiore
    Dente destro : // -- Dente sinistro : //
    Arcata Inferiore
    Dente destro : // -- Dente sinistro : //

    Kabuto schiva l'attacco con un calcolo pari a (6+6)/2=6 . L'attacco semplice di Tabris ha velocità pari a (7+7)/2=7 con danno probabile di 2-4 più il danno del veleno dal turno precedente . I jutsu di Kabuto hanno entrambi velocità pari a (6+6)/2=6 con danno probabile di 2-5 per l'onda tagliente e 3-6 per il serpente ammaliatore

    CITAZIONE
    Azioni gratuite: 7 / Usate =2
    Azioni Offensive:
    Azioni Base: 3 / Usate = 3
    Azioni Disponibili: 2 Tecniche di diversa Energia - 3 Attacchi Semplici / Usate = 1 attacco semplice , 2 Jutsu
    Azioni Non Offensive:
    Azioni Base/Disponibili: 2 Tecniche di diversa Energia - 3 Difese Semplici, 2 Lanci Oggetti (che non arrechino danni) / Usate = 1 schivata semplice







    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui





  6. .

    Scacco!



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Urie
    Parlato Nishio



    Kabuto aguzzò la vista più che potè, riuscendo a scorgere con suo grande stupore in maniera chiara la sagoma dell'uomo che aveva avvertito: si trattava di Karui. Inavvertitamente tutti e tre gli shinobi di Oto sobbalzarono, mentre il criminale si rese conto della loro presenza solo in quel momento, quasi pietrificandosi sul posto

    E pensare che lo immaginavo già lontano da qui.. Siamo nei guai, ci sono troppe persone per combattere agevolmente, potrebbero esserci feriti fra i civili, o peggio!

    La squadra di Kabuto e Karui restarono fermi per alcuni secondi, tutti e quattro scrutandosi l'un l'altro cercando di capire quale potesse essere la prossima mossa da fare: molto probabilmente Karui non si aspettava di essere scoperto proprio lì, e non aveva idea di come muoversi sul set per poter scappare con facilità. Allo stesso modo però, Kabuto e i suoi compagni erano bloccati in una situazione realmente scomoda: ciò che però colpì il ragazzo di Oto fu un particolare sul volto del malvivente. Rispetto alla volta precedente in cui si erano scontrati, Karui non presentava alcun segno nero sul volto, come se quei tatuaggi che erano stati visti la volta scorsa fossero del tutto spariti

    Vuol dire che quei segni erano frutto di una tecnica.. o qualcosa del genere?! Magari si era dipinto il volto per qualche motivo anche se, no, non può essere. Siamo stati sotto la pioggia e abbiamo anche combattuto, fossero stati dei simboli disegnati in qualche modo si sarebbero cancellati prima. Ma come devo prendere questa cosa, è una notizia buona o no?!

    La tensione sembrò culminare nel momento in cui Karui fu preso dal panico: il ragazzo sbarrò gli occhi, come se avesse realizzato realmente solo in quel momento di trovarsi di fronte ai suoi nemici, quindi si guardò intorno convulsamente per poi afferrare un Kunai e lanciarlo con veemenza proprio contro Kabuto. Il giovane si vide arrivare l'arma a pochi centimetri dal volto, quando riuscì abilmente a schivarla: di per se si era trattato di un lancio eseguito abbastanza male, ma fu sufficiente per distrarre lui e i suoi compagni, che così poterono solo vedere Karui che si allontanava di fretta in mezzo ad una folla urlante. Tutti infatti si erano resi conto che qualcosa non andava, e il lancio del Kunai sembrava aver chiarito la situazione: la troupe sembrava come un gigantesco animale dalle molte teste che si dimenava, riempiendo il campo visivo dei ninja di Oto in maniera seccante ed impedendo loro a tratti di vedere in che direzione si stesse dirigendo Karui

    Non lasciate che faccia del male a qualcuno sul set, dobbiamo catturarlo il più velocemente possibile e senza danni collaterali!

    Nishio e Urie sembrarono aver compreso le parole del loro caposquadra, così accelerarono in mezzo alla folla nel tentativo di approcciare Karui in uno scontro corpo a corpo, l'opzione migliore con tutta quella gente presente, però il criminale fece ciò che tutti avevano temuto fin dall'inizio: si diresse a perdifiato verso gli attori che stavano girando una scena, cercando di prendere la idol. Per fortuna però, i ninja di Konoha non vennero meno alla loro guardia, e con una velocità encomiabile si pararono fra Karui e la loro protetta, evitando che potesse essere presa in ostaggio. Il giovane manigoldo indietreggiò stupito da quello che si era trovato di fronte, ma senza esitare oltre si lanciò verso l'unica persona ancora presente nelle sue vicinanze, un ragazzo dai capelli rossi, afferrandolo per le spalle e stringendolo in una morsa: ora Karui aveva un ostaggio, il che lo rendeva molto più pericoloso. Contemporaneamente all'accaduto, una donna dai capelli argentei balzò nell'area, lasciando per un momento di stucco Kabuto, il quale pensò immediatamente ad un'attrice che nel chaos si era fiondata nel posto sbagliato, ma si rese presto conto che quella persona che aveva di fronte era a tutti gli effetti una shinobi, probabilmente un membro del gruppo di Konoha lì in missione

    Tutto ciò non doveva accadere.. Ora dovremmo patteggiare con lui?! Io potrei usare un genjutsu, ma se non sto attento quel ragazzo potrebbe rimetterci la vita.. Cacchio non eravamo pronti per una situazione simile, e poi questi di Konoha che faranno?

    Kabuto lanciò uno sguardo veloce intorno a se, assicurandosi che Urie e Nishio fossero di fianco a lui e che l'area fosse sgombera: er loro fortuna buona parte della troupe si era ritirata nell'albergo che faceva da scenografia, e uno dei due shinobi della foglia aveva portato la Idol al sicuro con se, lasciando sul campo soltanto sette interpreti: i tre shinobi di Oto, due shinobi di Konoha, Karui ed il suo ostaggio. Kabuto aveva tutta l'intenzione di approcciare verbalmente Karui, senza aspettare di capire come i ninja di Konoha volessero intervenire, ma a scombinare le sue intenzioni ci pensò l'ostaggio stesso: il ragazzo dai capelli rossi infatti non rimase fermo e buono a lasciare che Karui disponesse di lui a suo piacimento, ma iniziò ad urlare e dimenarsi, scalciando e cercando di dare delle gomitate all'uomo che lo stava trattenendo. Tutto quell'agitarsi portò Karui a perdere la concentrazione sugli altri ninja, lasciando così un'apertura ad uno dei due ninja di Konoha, che si fiondò al salvataggio dell'ostaggio: avvenne in pochi secondi, ed il ragazzo dai capelli rossi venne salvato dalle grinfie di Karui che si ritrovò spaesato alla mercè dei suoi avversari

    Tocca a noi, Urie, Nishio, fate da supporto a me e a quella donna di Konoha!

    Kabuto era intenzionato a sfruttare quell'occasione d'oro: Nishio e Urie erano sicuramente più consapevoli delle capacità di Karui rispetto a quella donna, però era fondamentale che qualcuno facesse da retroguardia, e preferiva fossero loro due a coprire quel ruolo. Il giovane shinobi di Oto modulò il chakra nel suo corpo richiamando a se le sue capacità innate, e sentì così il suo fedele Tabris uscire da sotto i vestiti: il serpente bluastro girò velocemente la testa verso il suo padrone, sibilando di contentezza, per poi concentrarsi sul nemico che ormai conosceva, osservando con disprezza quella persona che di lì a poco avrebbe attaccato. Kabuto si rivolse sottovoce al suo serpente, così da non farsi sentire da nessuno apparte lui

    Mordilo e avvelenalo, questo scontro deve concludersi in fretta!

    Karui distava da Kabuto più o meno cinque metri, e Tabris che aveva perfettamente afferrato gli ordini del suo padrone strisciò in fretta sul suolo dirigendosi verso il criminale: si allungò prima verso la gamba destra di Karui, cercando di morderne il piede con tutta la forza che aveva, poi facendo uscire del veleno dalle sue zanne tentò di inerpicarsi sul corpo dell'uomo, così da cercare di morderne il polso destro, iniettando così il veleno in una zona che ne avrebbe permesso una facile diffusione

    Tocca a me, devo fare in modo che Karui non sprigioni la stessa forza con la quale ci ha affrontati sulla riva del fiume, altrimenti saranno davvero guai!

    Guardami Karui, perchè questo è il momento in cui i nostri scontri finiranno. Tecnica dell'oscurità!

    Kabuto usò una sostanziosa quantità di chakra nel tentativo di gettare il suo avversario in un genjutsu: grazie ad esso, se Karui ne fosse caduto vittima, le sue capacità combattive sarebbero state ampiamente debilitate, a beneficio di tutti nel tentativo di catturarlo senza causare danni alla zona o ai civili.Con la coda dell'occhio Kabuto osservò la donna di Konoha: non poteva fare a meno di chiedersi cosa avrebbe fatto per entrare nello scontro, e se sarebbe stata o meno all'altezza del suo avversario.



    CITAZIONE

    Riepilogo Kabuto
    Riepilogo Tabris


    CITAZIONE
    Azione gratuita 1: Attivazione innata
    HebitonA questo livello dell'innata si riusciranno ad allungare braccia, busto, gambe e lingua, ad un costo di 5 unità di chakra
    Braccia: 5m Max e Gambe: 2m Max (Che diventeranno estremamente flessibili e snodabili)
    Busto: 3m Max (Lo si potrà allungare e diverrà snodabile come un serpente)
    Lingua: 2m Max (Con possibilità di usarla come arto prensile per afferrare/sollevare oggetti e armi da lancio, ma potrà essere utilizzata anche per attaccare il nemico con la stessa usata come una frusta. Danno: 2-4). Sarà possible utilizzare la flessibilità del proprio corpo sia in modo offensivo che non offensivo (per usufruire di queste abilità bisognerà pagare 5 unità di chakra ed allungare una parte del corpo che sia coinvolta nell'azione): utilizzando un'attacco semplice sarà possibile immobilizzare un arto dell'avversario il quale dovrà avere forza pari quella dell'utilizzatore per potersi liberare (l'utilizzatore avrà un bonus di +1). Snodando la parte del copro coinvolta (costo 5 punti chakra e un'azione gratuita più un ulteriore costo a seconda del livello della tecnica da cui ci si libera) ed utilizzando un'azione non offensiva si potrà invece liberarsi più facilmente delle prese avversarie, bisognerà usarne una di livello pari a quella da cui ci si vuole liberare, senza dover fare riferimento al proprio punteggio di forza (il costo sarà 5 punti chakra per tecniche di energia bianca e salirà di 5 punti per ogni energia superiore, quindi diverrà 10 per tecniche di energia gialla ecc). Questa abilità funzionerà al massimo contro tecniche di livello B.
    Da questo livello in poi sarà possibile assimilare i veleni creati dall'utente stesso per poi iniettarli nel corpo del nemico tramite alcuni jutsu dell'innata (sarà specificato nella descrizione della tecnica se lo si può fare): assimilare un veleno costerà 1 azione gratuita e dovrà essere fatto prima di compiere l'attacco; una volta sferrato il veleno scomparirà dal corpo dell'utilizzatore e dovrà essere assimilato nuovamente.
    [Costo di attivazione: 14; mantenimento: 8 x turno]


    Azione di movimento 1 : Tabris percorre i 5 metri che lo separano da Karui

    Azione offensiva 1 - Attacco semplice : Tabris tenta di mordere la gamba destra di Karui 2-4

    Azione gratuita 2 - Attivazione Skill animale Lv4:
    Skill Lv4Skills: Il serpente sarà in grado di sferrare attacchi avvelenati, mordendo l'avversario.
    L'efficacia del veleno varierà a seconda delle abilità Fisico/chimiche dell'evocazione.
    Lv.1: 1 Slot Danno per 1 turno.
    Lv.2: 1 Slot Danno per 2 turni.
    Lv.3: 2 Slot Danni per 2 turni.
    Lv.4: 3 Slot Danni per 2 turni.
    [Dare più colpi ad un'avversario non cumulerà il veleno aumentandone l'effetto. Solo quando l'effetto è finito si potrà avvelenarlo nuovamente.]
    [Consumo: 20 attivazione + 10 mantenimento]


    Azione offensiva 2 - Attacco semplice: Tabris cerca di mordere il polso destro di Karui2-4

    Azione offensiva 3 - Tecnica energia Rossa
    Tecnica dell'oscuritàTecnica dell'Oscurità (Kokuangyo no Jutsu)
    Tipo: Genjutsu
    Posizione delle Mani: Tigre
    Livello: A
    Descrizione: Si crea una grandissima illusione, dove la vista dei ninja si oscura, rendendo l’ambiente totalmente nero agli occhi del ninja. Usata immediatamente prima di un attacco renderà questo molto più difficile da contrastare in quanto non si potrà utilizzare la vista e quindi si subirà una penalità ai riflessi di 1 punto. Questo rende più facile attaccare il ninja che cade sotto questa illusione. Alternativamente la si potrà usare per rendere più difficoltosa l'offensiva avversaria, infatti se rimarrà attiva durante il turno dell'avversario (subendo anche un solo slot danno il genjutsu si disattiverà automaticamente), questi farà fatica ad individuare la posizione esatta dell'avversario. Lo sforzo necessario per contrastare questo effetto farà si che sia scalata un'azione base tra quelle disponibili. Ninja in possesso di abilità oculari se colpiti dall'illusione ne subiranno i pieni effetti.
    Consumo: 30 attivazione; 10 mantenimento per massimo 3 turni
    Richiede: Zen 3; Intellettive 3; Volontà 3
    Costo: 70 Exp
    Energia: Rossa



    Chakra consumato : 14+30=44
    Chakra consumato :20
    Chakra rimasto/Posseduto : 136/180
    Chakra rimasto/Posseduto : 80/100
    Ferite subite ://
    Ferite subite ://
    Condizioni psico-fisiche : Determinato, analitico
    Posizione pg : davanti a Karui, a cinque metri da lui
    Posizione pg : addosso a Karui, intorno al suo braccio
    Armi rimaste/possedute :
    Porta Kunai BasePorta-Kunai [Base]
    [Prima sacca]
    Tasca 1: (5/8) Kunai [4] - Pietra Lunare [1], (15/15) Shuriken [2] - Campanelli [4]
    Tasca 2: (0/15) Makibishi, (15/15) Spiedi
    [Seconda sacca]
    Tasca 3: (2/2) Palla di luce, (1/4) Sigillo esplosivo, (2/2) Fumogeni [Sfera esoergonica]
    Tasca 4: (10/10m) Filo di Nylon, (4/5m) Bende


    Porta MedicinaliPorta-Medicinali
    Tasca 1: (0/5) Auto iniettori - Iniettori
    Tasca 2: (0/3) Tonici e (0/3) Unguenti
    Tasca 3: (0/8) Farmaci Comuni (Lozioni;Creme; Pasticche/Pillole/Infusi)
    Tasca 4: (0/3) Nebulizzatori e Bombe Nebulizzanti
    Tasca 5: (4/8) Provette [2 Provette contenenti Alien/ 2 Provette contenenti Ripley ]
    Protesi dentale
    Arcata superiore
    Dente destro : // -- Dente sinistro : //
    Arcata Inferiore
    Dente destro : // -- Dente sinistro : //

    Per quanto riguarda gli attacchi semplici di Tabris , questi hanno velocità pari a (7+7)/2=7 con danno probabile di 2-4 più il danno del veleno. Il jutsu di Kabuto è invece eseguito con Volontà e Intuito pari a 4. Dovendo essere il genjutsu attivo durante il turno di Byakko , Karui subirebbe un malus di -1 ai riflessi per il primo attacco subito

    CITAZIONE
    Azioni gratuite: 7 / Usate =2
    Azioni Offensive:
    Azioni Base: 3 / Usate = 3
    Azioni Disponibili: 2 Tecniche di diversa Energia - 3 Attacchi Semplici / Usate = 2 attacchi semplici , 1 Jutsu
    Azioni Non Offensive:
    Azioni Base/Disponibili: 2 Tecniche di diversa Energia - 3 Difese Semplici, 2 Lanci Oggetti (che non arrechino danni) / Usate = 0







    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui





  7. .

    Un solo cielo, un solo destino



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto



    Gli attacchi di Kabuto e del suo serpente avevano nuovamente colpito appieno la pelle del mostro, ma questa volta accade qualcosa di diverso, qualcosa che accese la speranza negli occhi del giovane shinobi: le scaglie enormi che coprivano la spessa pelle della creatura andarono a frantumarsi, man mano che i suoi jutsu le colpivano.

    Si, ce la possiamo fare, possiamo abbattere questo mostro!

    La creatura iniziò ad ululare, muovendo la testa all'impazzata urlando verso un cielo che non gli avrebbe dato alcuna risposta: al contrario dalla terra arrivavano a centinaia gli attacchi degli shinobi di tutti i villaggi, centinaia e centinaia di ninja tutti riuniti per la stessa causa, una causa più grande di loro che richiedeva una ferma coesione. Kabuto, dalla testa di Kyodaija, guardò intorno a se ninja di Oto e Konoha combinare le loro tecniche fuuton e katon per attaccare la creatura, ninja di kiri e di kumo usare insieme il suiton e il raiton e ninja di Iwa che proteggevano chiunque grazie al doton. Per un momento fugace gli occhi del ragazzo si appannarono: erano lacrime di gioia, una gioia quasi incontenibile nel rendersi conto di come esseri tanto belligeranti come gli shinobi potevano comunque unirsi di fronte ad un pericolo schiacciante

    C'è speranza per questo mondo, devo poterci credere, dopo oggi posso farlo..

    La contentezza di Kabuto però venne interrotta bruscamente, quando la bestia sembrò riprendersi dal dolore che l'aveva scossa e paralizzata iniziando a muoversi bruscamente, come un cane che cerca di scrollarsi di dosso l'acqua dal pelo: i movimenti della bestia erano sconnessi, muoveva la coda e le gambe senza uno schema schiacciando qualsiasi cosa e sollevando roccia e magma in gran quantità spazzando via qualsiasi ninja cercasse di difendersi. Kabuto riusciva a malapena a tenersi in piedi sulla testa di Kyodaija, il quale allo stesso identico modo non riusciva a muoversi dalla posizione in cui si trovava, a causa delle vibrazioni del terreno simili a degli scossoni causati da un terremoto: il titano ad un certo punto ruotò quasi di 360 gradi, portandosi con la testa in direzione dei ninja intorno a Kabuto, poi abbassò la testa con le sue sei corna maestose e splendenti, e con esse arò decine e decine di metri di terreno. Il giovane shinobi di Oto non potè far altro se non aggrapparsi alla testa del suo serpente, ed entrambi furono spazzati via da quel poderoso attacco: il ninja di Oto riaprì gli occhi dolorante, accarezzando la testa di Kyodaija che sibilava e muoveva furioso il suo corpo, mentre intorno a loro tantissimi ninja ancora una volta cercavano di esprimere il loro dolore. Ma nessuno ebbe il tempo di poter fare qualcosa di sensato, perchè immediatamente la creatura attaccò: iniziando a sbattere i piedi per terra generò un numeri indefinito di detriti rocciosi e ad ogni pestata sul terreno, parte di quei detriti volavano come proiettili verso i poveri shinobi ancora atterrati

    Kyodaija attento!

    Kabuto potè appena avvisare la sua evocazione, ma entrambi vennero investiti dalla pioggia di pietre bollenti ritrovandosi distesi al suolo, ad una quindicina di metri dalle gambe anteriori della creatura. Kabuto si rialzò, aggrappandosi alla testa del suo serpente che allo stesso modo si erse sul suo lunghissimo corpo, sibilando verso il titano: intanto, intorno a loro, gli shinobi colpiti non si erano dati per vinti, e tutti quelli che ne avevano le forze si erano rialzati per sferrare un ultimo attacco alla creatura. Da quella posizione sopraelevata Kabuto si sentì forte, galvanizzato dall'energie di tutti i presenti e, urlando caricò nuovamente il nemico. Il suo serpente percorse la distanza che lo separava dal mostro e, urlando diede una possente testata alla creatura: intanto Kabuto saltò dalla testa di Kyodaija e, deciso a non risparmiare chakra, scelse di usare una tecnica suiton contro il mostro.

    Soffio dello squalo!

    Intorno a lui si generò una grossa quantità di acqua, la quale prendendo la forma di uno squalo si schiantò contro la gamba del mostro: Kabuto cadde al suolo, esausto per aver utilizzato una tecnica dell'arte dell'acqua in condizioni così sfavorevoli, però non aveva ancora finito. Si piegò sul terreno, sentendo il calore della roccia, poi aprì la bocca e da essa uscirono una moltitudine di serpenti muniti di lame. Questa onda di rettili attraversò le rocce e il magma e si andò a scontrare col piede del mostro, sbattendo e lacerando, facendo quanti più danni potevano: intorno a Kabuto ormai le ovazioni degli shinobi trionfanti si facevano sempre più alte, e con esse anche la fiducia del ragazzo cresceva




    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui





  8. .

    Rialzarsi, sempre e comunque



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Ninja misterioso di Oto



    Kabuto sentiva sensazioni contrastanti: il corpo gli bruciava violentemente, la schiena pungeva e la testa sembrava svuotarsi in un turbinio vuoto di nero assoluto, ma tutto il suo corpo sentiva ogni tanto dei brividi freddi, come se qualcuno lo stesse toccando con del ghiaccio per pochi secondi, per poi lasciarlo nuovamente in preda alle fiamme dell'inferno. Gradualmente, con uno sforzo che gli apparve titanico, il giovane riaprì gli occhi aprendo così un varco su quella pesante oscurità che gli era calata addosso: la vista era palesemente appannata, le membra erano pesanti e i suoi ricordi si riaffacciarono nella mente come una lampadina che s'accendeva all'improvviso

    Dannazione, quel mostro ci ha attaccati e sono svenuto... Di nuovo! Sono davvero patetico accidenti ma, chi diavolo mi avrà salvato sta volta?! e dove mi trovo ?!

    Un macigno d'ansia piombò sul petto di Kabuto, il quale non riusciva a mettere a fuoco il posto in cui si trovava, ma che era certissimo di non trovarsi in un campo medico, dato che sopra la sua testa non c'era una tenda e sotto la sua schiena non c'era neanche un lettino da campo. Sforzandosi più che poteva il giovane sollevò quantomeno il busto, mettendosi seduto, poi si strofinò gli occhi con vigore e finalmente riuscì a mettere a fuoco l'ambiente circostante: vide che di lato a se c'era un macigno enorme, e che probabilmente quella posizione non era molto distante dall'area in cui si combatteva col mostro, anzi sembrava proprio la stessa zona. Ma la cosa che maggiormente stupì Kabuto fu il profilo di una shinobi poco distante da lui, che accovacciata sul limitare del macigno osservava qualcosa al di là di esso, dando le spalle al ragazzo

    Eh... Ehi! Chi sei tu e dove mi hai portato?!

    Quelle parole uscirono a fatica dalla gola del ragazzo che in maniera del tutto improvvisa iniziò a tossire fino a farsi lacrimare gli occhi: per tutta risposta la shinobi si girò. Kabuto ebbe la conferma che fosse una donna dalla sua silhouette, ma il volto di lei era coperto da una maschera alquanto particolare: era di colore totalmente viola con degli inserti neri, gli occhi erano due piccolissime fessure, la bocca somigliava a quella di un demone con i denti ricurvi verso l'esterno ed infine, sulla fronte, era inciso il simbolo di Oto

    Sei una shinobi di Oto?! Lo sono anche io, a.. aspetta!

    Kabuto cercò freneticamente il suo coprifronte, così da dimostrare alla donna di appartenere allo stesso villaggio, ma si accorse di non averlo più sulla fronte, finchè non fu proprio la donna a porgerglielo con un gesto veloce: Kabuto lo prese e chiudendo gli occhi poggiò la fronte sulla placca di metallo, riuscendo a malapena a trattenere la voglia di urlare i suoi ringraziamenti, poi per andare sul sicuro lo ripose nel suo porta kunai, così da non perderlo nuovamente. Fatto questo Kabuto osservò nuovamente la donna, sentendo che anche gli occhi di lei si erano posati su di lui, e notò che oltre alla maschera anche il resto del suo abbigliamento era particolare: non portava vesti comuni o giubbe da chunin, ma quella sembrava piuttosto una sorta di tunica unica atta ad attutire gli impatti

    Forse è solo la mia immaginazione, ma quelle mi sembrano le vesti di un anbu.. Ma dubito di poterle porre una domanda simile, anche se ci avessi preso dubito che mi risponderebbe..

    Mentre Kabuto si domandava su cosa potesse o non potesse chiedere alla donna, fu proprio lei ad interromperlo

    Sei svenuto da mezz'ora ragazzo, ti ho trovato sul campo di battaglia e quando mi sono resa conto che eri vivo ti ho portato qui. Non siamo lontani dalla creatura, questo enorme masso qui ci protegge, ma distiamo dal mostro si e no ad una trentina di metri, quindi potremmo essere colpiti da un momento all'altro!

    Detto questo la donna si spostò di nuovo verso il bordo del macigno, probabilmente cercando di capire che cosa il mostro stesse facendo.

    Io non so davvero come ringraziarti! E.. vorrei chiederti tante cose, ad esempio se hai salvato certi ninja che conosco. Ma al momento è più importante che io continui a combattere contro quella mostruosità!

    Kabuto cercò di alzarsi ma una fitta lancinante alla schiena lo costrinse nuovamente per terra, e gemendo finì per attirare la donna che si fiondò su di lui, facendolo stendere forzatamente per terra tenendo una mano lungo la spina dorsale ed una poggiata sul petto. Il ragazzo respirò affannosamente, capendo che anche questa volta i danni che aveva subito erano più di quelli che credeva

    Non sei messo malissimo, potrei rimetterti apposto in un'oretta così potrai tornare a combattere come desideri!

    La donna iniziò ad emanare un chakra curativo dalle mani, che in pochissimi secondi finì per far già sentire meglio il ragazzo, che però d'istinto allontanò le mani della donna rinunciando a quella fantastica sensazione di benessere: in quell'istante, anche se non poteva vedere il volto dietro la maschera, Kabuto capì di aver sconvolto la shinobi

    Tu sei in perfetta salute, è chiaro che puoi fare molto più di me! Questa per me sarebbe già la terza volta contro quella creatura.. sono già stato abbattuto due volte. Quindi, se vuoi usare il tuo chakra, usalo per comattere al posto mio! Io me la caverò..

    Kabuto disse quelle parole con un tono gravissimo, consapevole del peso di quello che diceva: rimanere li senza forze poteva anche significare la sua morte, ma in quella situazione il giovane capiva che l'obiettivo di tutti doveva essere la distruzione di quella creatura, e la vita di Kabuto era poca cosa in confronto ad un obiettivo così grande. Improvvisamente però la donna schiaffeggiò Kabuto, lasciandolo di stucco

    Sei solo un ragazzino per aver detto una cosa simile! Pensi davvero che io possa lasciarti qui a morire?! Se vuoi gettare la tua vita puoi farlo, ma non se io sono nei paraggi. E non perchè sei un ninja di Oto o perchè questa è una situazione disperata in cui servono tutti i ninja possibili... Ma perchè non accetto che qualcuno rinunci alla sua vita in maniera così facile!

    Dicendo questo la donna ricominciò a curare Kabuto, che non potè fare altro se non accettare quelle cure: le parole della donna erano state chiare, schiette, ed anche più che comprensibile. Se Kabuto si sarebbe potuto alzare dopo quelle cure, allora avrebbe dato tutto se stesso per non renderle vane. Ci volle più o meno un'oretta, durante la quale la donna chiese a Kabuto di fare silenzio, facendo calare fra i due un'atmosfera tesa, interrotta spesso dalle urla del mostro e degli shinobi circostanti. Quando finalmente il trattamento finì, Kabuto riuscì praticamente a saltare in piedi pieno di energie

    Posso combattere, posso farcela!

    Grazie, davvero. Farò di tutto per non rendere vano il tuo lavoro!

    Kabuto si inchinò e si avviò verso il bordo del masso, così da poter tornare a combattere, quando la voce della donna lo bloccò, rotta dall'emozione

    Siamo qui da neanche un giorno, eppure ho già visto morire due miei amici, senza poter fare niente per loro. Questo mostro va fermato, bisogna fargliela pagare! Ma non deve costare altre vite, mi hai capito ragazzo?!

    Kabuto si girò e annuì: non avrebbe buttato la sua vita, avrebbe dato battaglia a quella creatura e avrebbe fatto di tutto per non morire. Guardò davanti a se e vide quel titano incandescente mentre si dimenava, mandando all'aria centinaia di ninja: la gamba più vicina era quella posteriore sinistra, e Kabuto aveva intenzione di farla crollare. Concentrò il suo chakra sentendo le sue abilità innate rinvenire, si morse il pollice ed evocò uno dei suoi serpenti giganti, Kyodaija, ritrovandosi improvvisamente sollevato di parecchi metri dal terreno, sulla testa della sua creatura.

    Sono qui per abbatterti mostro! Kyodaija, forza!

    Il serpente gigantesco ruggì con forza scuotendo l'aria e con un balzo coprì almeno quindici metri, per poi allungare tutto il suo corpo verso il mostro puntando a mordergli la gamba: quando le sue zanne affondarono nella carne della creatura, Kabuto decise di attaccare per conto suo

    Vorrei usare una tecnica suiton, ma fa troppo caldo, userei un sacco di chakra per generare anche pochissima acqua!

    Arte del vento: proiettili di vuoto!

    Inalò moltissima aria e sparò una moltitudine di piccoli proiettili di aria compressa che andarono ad impattare con forza sulla pelle del mostro, producendo numerosi bang che però non sembrarono portare particolari danni al nemico. Non contento, Kabuto spalancò la bocca e usò la tecnica del serpente ammaliatore, con la quale sputò un grosso serpente la cui testa andò ad impattare con violenza sullo stesso punto su cui avevano impattato i proiettili sperando che finalmente la scaglia si rompesse




    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui





  9. .

    Troppo lontano da vedere



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto



    Il rasengan di Kabuto vorticava brillante nella sua mano destra, la sua forza rotante sconquassava la pelle coriacea del mostro e per un momento, per un brevissimo istante, il giovane fu convinto di poter infliggere una seria ferita a quella creatura, quantomeno di riuscire a farlo sanguinare, ma le sue aspettative si infransero quasi subito. Il mostro, probabilmente troppo infastidito proprio su quella gamba, iniziò a scalciare con essa con violenza: l'evento avvenne in pochi secondi, eppure il muoversi scordinato e incessante di una sola gamba di quel mostro sconvolse il campo di battaglia e fece volare via Kabuto insieme a centinaia di ninja intorno a lui.

    Sono.. sono sveglio, posso alzarmi!

    Kabuto riaprì lentamente gli occhi, tastando in modo malmesso il terreno bollente con le mani, cercando di rimettersi in piedi dopo quella batosta: sentiva la faccia stranamente calda e toccandosi la testa notò che un rivolo di sangue gli scendeva dalla nuca fino al mento, insozzando l'occhio sinistro e impedendogli di vedere come si deve. Si girò intorno cercando di capire a quanto ammontassero i danni dell'ultimo attacco, e intorno a se vide tanti shinobi pronti a rialzarsi, ma anche tanti altri che si rifiutavano di farlo per la paura, e altrettanti che non si sarebbero mai più rialzati. Digrignò i denti, prese il coprifronte dalla tasca e se lo legò alla fronte, cercando di fermare il sangue che gli colava sul volto, poi si asciugò la faccia con un braccio ed osservò il mostro. Questi, dopo l'attacco improvvisato, si era accovacciato, come un cane in attesa

    Ma sulla sua testa c'è qualcosa?! Cazzo.. è, è troppo lontano! Eppure ho come l'impressione che sulla sua testa ci sia una persona, avvolta in uno strano manto rosso?!

    Il giovane cercò di mettere meglio a fuoco la situazione, ma fra il colpo alla testa subito e la distanza enorme, i suoi occhi non riuscivano a distinguere le immagini tanto quanto desiderava, inoltre la creatura non rimase ferma abbastanza allungo: dalla posizione accovacciata il mostro balzò in aria, quasi elegantemente, come una rana

    Non sta saltando.. vuole schiacciarci con le zampe posteriori! Via tutti, non possiamo farci colpire di nuovo!

    Kabuto sapeva di non avere nessuno sotto il suo comando in quel momento, e gli stessi ninja di Oto che intravedeva qua e la erano facce sconosciute per lui, eppure sentì il bisogno di urlare quella cosa: il mostro si resse sulle zampe anteriori, sollevando le zampe posteriori, per poi ridiscendere con tutta la violenza che gli era possibile. Il ragazzo non sapeva nè dove scappare nè come difendersi, e tantomeno aveva idea su come difendere chi gli stava intorno: perchè si, se fosse stato per Kabuto lui avrebbe difeso tutti i presenti, ma purtroppo non aveva le forze per farlo. L'onda d'urto e i detriti arrivarono inesorabili, rabbuiando tutto e spazzando via ogni cosa. Nuovamente Kabuto si ritrovò schiena a terra, dolorante e senza respiro, eppure ancora vivo, ancora capace di pensare, ancora capace di rialzarsi, ancora capace di combattere. Le urle intorno a lui si erano fatte più intense, erano le urla di dolore di tutti quelli che erano stati nuovamente colpiti, e lui si alzò di nuovo cercando di non cedere al dolore, cercando di non unirsi a quelle urla strazianti

    Noi... NOI NON SIAMO UN GIOCATTOLO CON CUI DIVERTIRSI!!!

    Kabuto urlò quelle parole con tutto il fiato che aveva in corpo, voleva che il suo urlo arrivasse chiaro fino alle orecchie del mostro, non importava se non sarebbe stato capito, voleva urlare comunque il suo pensiero: vedere come dei valorosi nija venissero spazzati via da quella creatura, quasi come se fossero degli insetti scacciati via, era qualcosa che non poteva tollerare, non ci riusciva. Nuovamente il ragazzo mise mani al porta oggetti, prendendo un kunai ed una carta bomba, poi corse verso il mostro, puntando la gamba posteriore sinistra: ad una decina di metri lanciò la carta bomba e aspettò l'esplosione, poi corse nuovamente arrivando a distanza zero dalla pelle del mostro

    PRENDI QUESTO! ONDA TAGLIENTE!

    Kabuto pose entrambe le mani sulla pelle del mostro e da esse uscì una violentissima corrente di vento, talmente potente che anche il giovane non venne quasi sbalzato all'indietro. Poi, senza fermare il flusso della sua rabbia, Kabuto saltò ed utilizzò nuovamente il rasengan: voleva farlo, voleva assolutamente distruggere la pelle di quel mostro e, quando l'avrebbe fatto, voleva vedere il sangue della creatura che gli bagnava le mani






    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui

    Uggi prometto che quando finirà l'evento e avrò tempo lavorerò sul migliorare la grafica del post, quindi anche di cambiare lo sfondo nero . Per quel che riguarda la mia immagine profilo .. provvederò , vedrò di trovarne una che mi piaccia il prima possibile :grat:



  10. .

    Una faccia, una razza



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Medico di Konoha



    Un calore insopportabile, urla ovunque ed il rumore di passi e pietre che si spaccavano, poi un dolore lancinante e all'improvviso Kabuto aprì gli occhi balzando quasi in piedi, come se fosse appena uscito dall'acqua dopo una lunga sessione in apnea: il giovane aveva la testa che gli rimbombava, come se un tamburo da guerra gli suonasse nel cranio. La vista era sfocata e tutto il corpo era pesante come un macigno, rendendogli impossibile muoversi ed anche capire dove si trovasse

    L'ultimo ricordo è.. si, quel mostro gigante che ci attacca e io che soccombo. Ne sono certo, non avevo più le forze per muovermi e sono svenuto..

    Per calmare la mente il giovane chiuse gli occhi e piegò la testa, ponendo le mani a conchetta davanti alla bocca e al naso, respirando lentamente e con un ritmo lento, così da riprendere possesso delle sue capacità intellettive e della sua calma, al fine di capire dove si trovasse. Gli ci volle un minuto abbondante, ma quando riaprì gli occhi ebbe modo di capire dove si trovava: era su un lettino in mezzo a tanti altri, tantissime persone intorno a lui correvano e urlavano ordini e richieste, ovunque poteva sentire puzza di sangue, medicinali e cenere, inoltre sulla pelle aveva chiara quella sensazione di calore che aveva avuto in precedenza, mentre si avvicinava al luogo in cui si trovava la titanica creatura sputafuoco.

    Si direbbe un campo medico. Qualcuno deve avermi trovato sul campo di battaglia svenuto, e deve avermi portato qui.. Chissà a che villaggio apparteneva..

    Lo shinobi di Oto girò la testa in tutte le direzioni cercando di attirare l'attenzione di qualche medico, ma tutti erano affaccendati con feriti evidentemente più gravi di lui: gli venne naturale osservarsi il corpo, notando che aveva la gamba destra del pantalone del tutto strappata e che aveva una fasciatura che andava dal ginocchio alla caviglia, inoltre anche tutto il busto e le braccia erano fasciate, ma per sua fortuna non vide ferite gravi o irrecuperabili, quantomeno alla sua vista

    Non dovrei dirlo ma ho avuto una fortuna sfacciata, potrebbe non ricapitarmi!

    Strinse i pugni cercando di misurare quanta forza gli fosse rimasta, e per un momento si ritrovò piegato in due dal dolore: anche solo quel semplice sforzo muscolare gli procurò fitte in tutto il busto e lungo le braccia. Cercò di non lacrimare, ma non potè evitare di gemere e fu proprio in quel momento che qualcuno gli si fermò di fianco, interrompendo bruscamente la sua corsa.

    Ehi ehi ehi, ma da quanto sei sveglio giovanotto?! Eh.. Ehi voi, pensate a quell'amputazione più avanti, io ora mi occupo di questo!

    Kabuto alzò lo sguardo e vide un uomo di mezza età, rasato e con un pizzetto grigio: portava dei guanti in lattice puliti e sulla manica della spalla destra campeggiava il coprifronte di Konoha. Per un istante il ragazzo ripensò ai ninja di Konoha che conobbe durante l'attacco del mostro di ghiaccio, ed anche a quelli con cui aveva combattuto gli schiavisti nell'isola al largo delle coste di Kiri. Gli vennero in mente i suoi compagni tutti, e si chiese quante delle persone a cui aveva pensato avessero combattuto contro quella creatura, e se tutti esattamente come lui avevano avuto la fortuna di risvegliarsi vivi e vegeti dopo essere stati brutalmente sconfitti.

    Ragazzo, guardami negli occhi, devo capire se ci sei!

    Il ninja di Konoha iniziò a schioccare le dita a pochi centimetri dalle orecchie di Kabuto, distraendolo dai suoi pensieri e portandolo a guardare torvo lo shinobi sconosciuto.

    Si... si ci sono, non c'è bisogno di trattarmi così!

    Pff, come se avessi tempo da perdere con lamentele simili! Ora, come ti chiami e quanti anni hai, cosa facevi prima di svenire e rispondi a queste domande mentre segui il mio dito!

    Kabuto si ritrovò il dito del presunto medico di fronte al naso, per poi vederlo muoversi lentamente a destra e sinistra, fino a i limiti del suo campo visivo: per quanto si ritrovasse seccato da un atteggiamento così brusco, capiva la necessità di una tale fretta, quindi ubbidì rispondendo a tutte le domande e osservandoil dito senza muovere la testa, ma solo gli occhi

    Il mio nome è Kabuto, ho diciassette anni e prima di finire qui stavo combattendo contro quella mostruosità che stanno affrontando tutti.. Piuttosto, da quant'è che sono qui?!

    L'uomo degnò a malapena Kabuto di uno sguardo, girò intorno al suo lettino e prese un blocco di fogli appeso ai piedi della struttura metallica, annotò qualcosa e poi si piegò prendendo qualcosa che Kabuto inizialmente non riconobbe, ma che poi identificò essere il suo coprifronte. L'uomo glielo porse di fretta, poi ripose il blocco dove l'aveva preso e poggiò le mani sul lettino, guardando dritto negli occhi il suo paziente

    Sei qui da mezz'ora, e prima che tu me lo chieda, no non so chi ti abbia portato qui. Inoltre... cavolo sei un ragazzino, so già cosa vuoi chiedermi. Non posso perdere tempo cercando i nomi di amici e parenti vari, mi spiace. Quando tutto questo sarà finito potrai accertarti delle loro vite al tuo villaggio!

    Le parole del medico spiazzarono Kabuto, che proprio pochi istanti prima stava per chiedergli esattamente ciò che lui pensava: si rabbuiò momentaneamente, ma anche questa volta non potè fare a meno di comprendere la situazione, quindi alzò nuovamente lo sguardo verso il medico, convinto di quello che stava per dire

    Voglio tornare a combattere!

    L'uomo di fronte al giovane sogghignò, poi si grattò la pelata e si avvicinò afferrando con delicatezza le braccia di Kabuto e manipolandole, causandogli ogni tanto delle fitte di dolore

    Voi giovani volete sempre.. correre. Hai avuto fortuna, non sei particolarmente messo male. Tieni, inghiotti questa e fra due ore tornerò a controllarti!

    Kabuto mandò giù la pillola che gli era stata appena data: aveva un sapore strano, simile a quello della paprika e si ritrovò improvvisamente a tossire convulsamente, finchè non riuscì di nuovo a respirare come si deve. In quel momento si rese conto che il medico era già scappato via, dandogli le spalle per andare ad aiutare altrove

    Voglio essere utile anche io.. per questo tornerò a combattere!

    Kabuto si stese, chiuse gli occhi e lentamente calò in un sonno piombigno: quando ormai era perso nel mondo dei sogni, una mano che lo scuoteva fece riemergere il ragazzo nel mondo della veglia. Intorno a Kabuto c'era lo stesso chaos di prima, ed il calore non aveva accennato a calare, eppure qualcosa era diverso. Quasi d'istinto il ragazzo saltò giù dal lettino e si stiracchiò, notando come si sentisse quasi tornato a nuovo: qualche articolazione gli doleva, e si sentiva un pò a corto di chakra, eppure rispetto a quando si era svegliato poco prima stava nettamente meglio. Di fianco a lui lo stesso medico che l'aveva visitato prima sorrideva, poi indicò una direzione alle sue spalle.

    Siamo ad un paio di kilometri dal campo di battaglia, in quella direzione. Se hai intenzione di combattere ragazzino.. cerca di non farti ammazzare!

    Kabuto afferrò in pieno il concetto e si inchinò più che poteva di fronte a quell'uomo che, in breve tempo, aveva acquistato tutto il suo rispetto: senza dire altro il giovane raccolse il suo armamentario e scappò nella direzione indicatagli, lasciandosi alle spalle il campo medico. Lungo il tragitto notò come la natura stava risentendo del calore ancora più di prima, con piccoli incendi che prendevano vita un pò ovunque e la fauna che scappava da quella desolazione desertica. Intorno a lui decine di ninja di muovevano in tutte le direzioni : c'era chi come lui tornava al campo di battaglia, ma anche chi veniva trasportato verso il campo medico, e spesso in condizioni a dir poco pessime

    Quante morti.. e per cosa?! Che diavolo può volere quel mostro o chiunque lo controlla?!

    La rabbia si impadronì del ragazzo che accelerò più che poteva, finchè nuovamente non si stagliò all'orizzonte lo spettacolo del mostro che affrontava centinaia di ninja: questa volta la creatura sembrava leggermente più in difficoltà, aveva delle ferite aperte abbastanza evidenti, eppure la sua figura titanica si stagliava all'orizzonte, possente e incrollabile.

    Ti butterò giù questa volta!

    Kabuto discese nuovamente in quella valle infernale, saltando da una roccia all'altra, evitando lava e fiammate, osservando come intorno a lui tutti si stessero impegnando con tutte le loro forze per abbattere quell'immensa creatura. Quando fu ad una quindicina di metri dal mostro estrasse un kunai ed una carta bomba, lanciandoli verso la gamba anteriore sinistra, quella a cui si era avvicinato maggiormente. Era consapevole di come non fosse al pieno delle forze, e allo stesso modo di come non lo dovesse essere neanche la sua evocazione, quindi preferì non utilizzare la sua abilità innata. Quando la carta bomba esplose fragorosamente, il giovane non attese neanche che la nube di polvere si diradasse: distese le braccia orizzontalmente e dopo aver percorso una decina di metri utilizzò la tecnica dell'onda tagliente. Una possente folata di aria compressa colpì la pelle spessa del mostro, facendo più danni alla roccia circostante che alle sue scaglie

    Ora basta. Rasengan!

    Kabuto generò un rasengan nella mano destra e si lanciò verso la gamba della creatura, sperando che la sa tecnica riuscisse quantomeno ad aprire una piccola ferita su quella pelle mostruosa




    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui







    Edited by Zolf J. Kimble - 16/12/2018, 14:44
  11. .

    Strenua resistenza



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto



    Gli attacchi erano andati tutti a segno, in maniera più che ovvia contando la stazza del mostro, eppure Kabuto era certo che gli sforzi fatti fossero infinitesimali rispetto a ciò che necessitava quella creatura per essere abbattuta definitivamente.
    Anche quando affrontai quel mostro di ghiaccio ebbi l'impressione che i miei sforzi fossero inutili.. però questa volta posso fare qualcosa in più, questa volta posso contribuire maggiormente ad una causa comune!
    Anche se il suo jutsu sembrava non aver causato particolari danni alla gamba della creatura, questa si girò proprio nella direzione da cui era venuto l'attacco: ogni piccolo spostamento di quel gigantesco mostro creava delle vere e proprie scosse telluriche, e il suo sguardo fiammeggiante rivolto in quella direzione fu in grado di far congelare sul posto molti degli shinobi che stavano combattendo.
    Non.. non posso credere sul serio che abbia sentito il mio jutsu e che abbia intenzione di attaccarci.. NON SCHERZIAMO!
    Kabuto non stava provando panico, aveva fiducia nella sua forza e nelle sue capacità e sapeva che se anche fosse stato attaccato, in un modo o nell'altro se la sarebbe cavata: ciò che lo preoccupava fu la moltitudine di gente che lo circondava in quel momento e che, con ogni probabilità, sarebbe stata spazzata via da un eventuale attacco insieme a lui. Senza dare tempo al giovane di pensare il titanico mostro emise un ruggito possente, capace di scuotere la terra e muovere l'aria come il vento di un tornado: il verso della creatura era terrificante, impossibile da paragonare a qualsiasi verso animale esistente, eppure Kabuto ebbe la sensazione di trovarsi di fronte ad un gigantesco predatore, un animale bramoso di sangue pronto a balzare sulla preda per distruggerla e fare scempio delle sue carni. Dopo il ruggito il mostro sollevo con una velocità inaspettata la zampa anteriore sinistra e, con essa, si produsse in una terribile spazzata con la quale mirava a colpire la zona in cui si trovava Kabuto.
    Non posso scappare nè difendermi, nessuno qui ne è in grado ne altrimenti lo avrebbero già fatto!
    Tutti salvatevi come potete, non cadete nella lava!
    Le parole del ragazzo si persero in una miriade di urla e richiami, la folla intorno a lui era totalmente andata nel panico vedendo la zampa mastodontica farsi largo lungo la roccia, puntando proprio a quella zona: Kabuto ebbe a malapena il tempo di proteggersi il volto per evitare danni agli occhi o ad altre parti sensibili, e in pochi secondi fu sbalzato via con una forza tremenda insieme a decine di altre persone intorno a lui. Quando Kabuto riaprì gli occhi si rese conto di aver subito diverse contusioni e che era stato lanciato per almeno una dozzina di metri, ed esattamente lo stesso destino era capitato al suo serpente che giaceva agonizzante a pochi metri da lui.
    Ehi, ehi tutto bene?! Puoi ancora combattere forza!
    Il gigantesco serpente a tre teste degnò a malapena di uno sguardo il suo padrone, per poi concentrarsi nuovamente sulla gigantesca creatura che ora si ergeva unicamente sulle zampe posteriori, proiettando sotto di lei un'ombra titanica, talmente grande da dare l'impressione che Dio stesso avesse deciso di oscurare il sole. Kabuto se ne rese conto e sbarrò gli occhi esterefatto: rimase fermo, pietrificato dalla consapevolezza che scappare come i ninja intorno a lui era quasi del tutto inutile, così attese di comprendere la prossima mossa del mostro, il quale non si fece attendere. Stagliatosi ormai alto nel cielo, la creatura ricadde con tutta la forza che aveva sul terreno sottostante, mentre le sue zampe si coloravano di un bagliore rosso intenso simile a quello delle sue corna: nel preciso istante dell'impatto un'onda concentrica si disperse a 360° su tutto il cmapo di battaglia, e dal terreno fratturato zampillarono torri di lava ovunque si potesse osservare.
    Sotto di me!
    Kabuto ebbe giusto il tempo di rendersi conto della vibrazione del terreno sotto di lui, ma questo non bastò ad evitargli di essere spazzato in aria da una colonna di lava insieme alla sua evocazione: il calore bruciò la maglia del ragazzo e ne ustionò la pelle della schiena, che si lacerò con violenza al momento dell' impatto col suolo. Il giovane trattene un grido e si dimenò per terra, dolorante com'era per le ferite appena subite: passarono dei minuti e finalmente Kabuto riuscì quantomeno a mettersi in ginocchio, sbavando leggermente per la fatica.
    A guardarlo.. sembra che non gli stiamo facendo neanche il solletico. Questo mi fa davvero arrabbiare!
    Il ragazzo si alzò titubante, osservò il serpente gigante affianco a lui che a fatica faceva lo stesso ed insieme si concentrarono sul titanico mostro, che ora non dava loro le spalle: le corna della creatura avevano un che di ipnotico per Kabuto, con quel bagliore rosso che colorava l'ambiente con un tono quasi orrorifico
    Ehi.. Non è ancora finita!!
    Kabuto urlò con tutto il fiato che aveva in corpo e insieme alla sua evocazione corse verso la creatura: rallentando il passo lasciò che fosse il suo serpente a scagliarsi per primo contro la gamba sinistra del mostro, puntandola prima con una possente testata e in seguto colpendola con una frustata di coda. L'evocazione di Kabuto era evidentemente ferita, e non avrebbe resistito ancora allungo, ma nonostante la situazione avversa aveva dato il massimo per il suo padrone, e di questo il ragazzo fu più che grato. Intanto Kabuto era arrivato a pochi metri dalla gamba della creatura e, cariando quando più chakra poteva nella mano destra, creò un rasengan: la luce azzurra del chakra illuminò tutta la piccola area circostante, come a purificare la zona da quel rosso mortifero generato dalla creatura. Poi, senza esitazioni, il ragazzo si lanciò all'attacco, scagliando il suo jutsu alla base del piede della creatura
    Spero che questo tu lo senta, lo spero davvero!!




    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui





  12. .

    I'm all fired up



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato ninja di Konoha



    Kabuto si stava dirigendo a passo spedito verso Oto, stanco dopo quattro giorni interminabili di lavoro tedioso: l'ultima missione, assolutamente indegna per uno special jonin, era consistita nel tentativo di pacificazione fra due famiglie benestanti al confine con Konoha. In buona sostanza la contesa poggiava le basi sul desiderio comune di un appezzamento di terra e, dato che le due famiglie avevano iniziato ad assoldare persone poco raccomandabili per convincere i rivali a desistere, gli abitanti del paesino vittime di quella contesa si erano rivolti a Oto: fu così che Kabuto si era ritrovato costretto a mandare K.o. criminali da quattro soldi e a mettere un po di sale in zucca nella testa dei rispettivi capifamiglie, i quali alla fine si dimostrarono così immaturi da commettere entrambi gesta dalla tale gravità che Kabuto non potè fare altro che farli arrestare, con buona pace delle due famiglie che si ritrovarono così a rinunciare all'appezzamento di terra tanto desiderato. Che seccatura, mi sarei dovuto insospettire riguardo questa missione fin dal momento in cui mi hanno avvisato che vi avrei partecipato da solo.. Cavolo non è così che migliorerò le mie capacità! Il giovane si stava pentendo di aver accettato l'incarico, non che avesse molta scelta ovviamente, però sapeva di aver praticamente sprecato quasi un'intera settimana nella quale non si era allenato e nella quale non aveva fatto ovviamente progressi nelle ricerche in cui poneva interesse. Quando sarò al villaggio farò una ramanzina a Urie, Nishio e Linlin. Avevano capito tutto e si sono defilati con le scuse più assurde. E farò una ramanzina anche a Yoroi e Akado quando torneranno dalle loro missioni! Non c'entrano niente in questo caso ma almeno così mi farò due risate.. A quel pensiero il volto di Kabuto si illuminò con un sorriso: anche in quei momenti di sconforto passeggeri, pensare ai suoi amici era un vero toccasana

    Malgrado fosse inverno però, qualcosa che non era il freddo tediava ulteriormente il giovane shinobi: un caldo asfissiante. Kabuto era partito per la missione vestito di tutto punto per il gelido inverno che era ormai arrivato, vestendosi con la sua giacca più pesante e utilizzando la sua adorata sciarpa azzurra, eppure in quel momento il ragazzo stava letteralmente sudando per il caldo. La cosa più assurda fu che Kabuto si rese conto di questo cambio di temperatura in pochissimi minuti, e man mano che il tempo avanzava lo faceva anche la temeperatura stessa, così che fu costretto quasi a spogliarsi rimanendo vestito unicamente con una sottile maglietta interna. Esausto per il caldo Kabuto si fermò in una piccola radura, appena al di fuori di un piccolo agglomerato di case, probabilmente i possedimenti di un gruppo di agricoltori: non per niente il giovane stava correndo in mezzo a delle risaie, fonte di sostentamento per buona parte dei coltivatori di Oto. La sensazione del caldo era così forte che Kabuto sentiva l'aria mancare e non finì qui: poco dopo essersi fermato tutta la natura intorno a lui sembrò subire a sua volta il cambio repentino nel clima, l'acqua divenne caldissima e le coltivazioni sembrarono bruciarsi lentamente, come mangiate da un fuoco invisibile. Da piccole tane sbucarono i vari animali che abitavano quelle risaie, come rane e serpenti, e tutti indistintamente sembravano decisi a scappare da qualcosa, senza preoccuparsi minimamente di chi fosse preda e chi predatore. Tutto questo non è normale.. non mi troverò mica in genjutsu?! I dubbi del ragazzo però vennero presto interrotti da delle urla, provenienti dall'agglomerato di case: preoccuato che qualcosa di grave stesse accadendo, Kabuto corse pronto alla battaglia, solo per ritrovarsi di fronte ad uno scenario assurdo. Gli abitanti della zona stavano scappando, chi urlando, chi piangendo e chi in un dignitoso silenzio, tutti sembravano decisia scappare di li nella direzione opposta dalla quale Kabuto stesso veniva: la cosa che saltò all'occhio dello shinobi non furono tanto gli abitanti che scappavano, quanto la compagine di ninja, tutti di villaggi diversi, che si trovavano in quel piccolo paesino. Per un momento la mente del giovane cadde in un baratro di disperazione, pensando che un'invasione di Otosu larga scala si stesse attuando in quel momento, ma la voce di una persona che gli si era affiancata di fretta lo distolse da quell'incubo. Sei uno shinobi di Oto eh! Bene, mi sembri confuso ma non c'è tempo per spiegare, limitati a seguirci, capirai cosa sta accadendo quando lo vedrai con i tuoi occhi!

    Ehi, ehi ma che fate qui?! La domanda di Kabuto cadde nel vuoto, confondendosi con le urla di terrore man mano che la temperatura continuava ad alzarsi: il ninja che aveva rivolto la parola a Kabuto, che si trattava per forza di un ninja di Konoha dato il suo coprifronte, era sparito nella folla, mentre tutti gli shinobi sembravano raggrupparsi verso l'uscita del paesino, per dirigersi nella direzione opposta rispetto alla popolazione. Non stanno andando ad Oto... ma che diavolo sta succedendo, e poi chi sta causando questo dannato caldo ?! I dubbi stavano mangiando la mente del giovane, quando un ricordo si illuminò nella sua mente, una situazione simile che aveva vissuto non troppo tempo prima: solo che quella volta non fu il caldo asfissiante a creare problemi al mondo intero, erano le zanne di un'era glaciale inaspettata che fecero unire tutti i ninja sotto un'unica bandiera. Una stuazione simile?! No, non ci credo.. però se non seguo questi shinobi non capirò di certo cosa stia accadendo, e non ho certamente di tornare ad Oto per capire meglio la situazione.. Cazzo! Kabuto raccolse tutta la sua determinazione e iniziò a seguire gli shinobi degli altri villaggi, tenendosi ad una certa distanza da tutti, quasi per osservare le loro mosse da lontanto: potè notare con grande stupore che a nessuno sembrava interessare il compagno che aveva di fianco, tutti sembravano concentrati su qualcosa di diverso, qualcosa che ancora dovevano vedere. Spero che non sia così.. spero che non sia così! Corsero per un bel pò, osservando man mano il paesaggio che cambiava: la terra sembrava bruciata, l'acqua ribolliva e la vegetazione stava prendendo fuoco, esattamente come il cielo era privo di nuvole e aveva preso un colore rossastro. All'orizzonte Kabuto infine notò la causa di tanto scompiglio: una figura a dir poco mastodontica si ergeva in mezzo ad una fossa di magma e pietre fuse, circondata da centinaia e centinaia di ninja provenienti da nazioni e villaggi diversi. La creatura appariva come qualcosa di diverso da qualsiasi animale Kabuto avesse mai visto, impossibile da descrivere se non come un gigantesco quadrupede squamoso fornito di sei corna gigantesche di un colore rosso luminescente, quasi come se fossero incandscenti: intorno al mostro tutto sembrava toccare temperature pazzesche, con la pietra nuda che si carbonizzava e sbuffi di lava che si alzavano da crepe nel terreno

    Questo è.. è come l'ultima volta con quel mostro di ghiaccio.. Ma questa volta mi sembra un inferno ancora peggiore. Come diavolo dovremmo affrontare una creatura del genere? Il cuore del ragazzo titubò momentaneamente, pensando a quanto potesse essere insignificante la sua forza di fronte ad una simile creatura, ma poi i suoi occhi si spostarono da ciò che era maggiormente visibile, muovendosi sulla moltitudine di ninja che circondavano il mostro: ninja di Konoha, di Oto, di Kiri e in generale di tutti i villaggi, tutti quanti erano accorsi lì e tutti quanti stavano combattendo al meglio delle loro possibilità. Ovunque si sentivano urla di ordini, nomi di tecniche e feriti che chiedevano assistenza medica: per l'ennesima volta il mondo si era unito contro una minaccia comune, e anche chi si sentiva debole era accorso lì, così da poter dare il suo sostegno. Istintivamente Kabuto sorrise: se i ninja erano ancora capaci di unirsi in momenti simili, forse non tutto era perduto. Bene.. Non devo essere da meno, tutto il mondo degli shinobi avrà la meglio anche contro questa minaccia! Rinvigorito, Kabuto corse a perdifiato verso una delle gambe della creatura, portandosi ad una ventina di metri dalla gamba posteriore destra e posizionandosi su un piccolo isolotto di pietra, circondato dal magma bollente. Chiunque sia nelle vicinanze si allontani! Tecnica dell'evocazione! Kabuto si morse un pollice e dopo aver composto i sigilli evocò il suo serpente gigante più possente, il serpente a tre teste: l'evocazione sibilò e si dimenò in preda al panico, colto di sorpresa dalla vista del mostro titanico e dal calore della zona. Attaccalo! Tutte e tre le teste del serpente sibilarono con furia verso Kabuto, contrariate per essere state evocate in quelle condizioni, ma nonostante ciò obbedirono scagliandosi contro la gamba del mostro: una delle teste assestò una possente testata all'arto nemico, mentre un'altra scattò in avanti per azzannare la carne del nemico. Intanto, ai piedi della creatura, Kabuto aveva coinvogliato il suo chakra per utilizzare la sua tecnica fuuton più possente Arte del vento: singola bufera di vuoto! Con tutta l'aria che aveva in corpo, il giovane shinobi di Oto scagliò la sua tecnica alla base del piede nemico, causando un turbine di distruzione che coinvolse tutto l'ambiente circostante all'area dell'attacco: immediatamente notò che le scaglie del mostro sembravano a malapena aver risentito del colpo




    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui


    Mi scuso se posto in un giorno di festa quando potevo postare ieri, ma il giorno migliore per me era proprio oggi :fiore:



  13. .

    Commedia di equivoci



    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Urie
    Parlato Nishio
    Parlato Kenta
    Parlato inserviente



    Kabuto e Tabris si erano scagliati furiosamente contro il nuovo avversario, sicuramente senza trattenere la loro forza, è vero, eppure per un istante il giovane special jonin di Oto ebbe l'impressione che il ragazzo che aveva di fronte fosse sorpreso: qualcosa nella loro breve conversazione era riuscito a distogliere l'attenzione del nuovo nemico che, così, non riuscì ad evitare nessuno degli attacchi a lui diretti. Qualcosa non quadrava e quindi Kabuto si fermò, osservando il giovane che lentamente si rialzava, e contenstualmente fermò Nishio e Urie alzando una mano, consapevole che i due compagni al contrario di lui erano pronti a chiudere lo scontro fornendogli supporto. Ho detto che l'avrei arrestato, che si sia fermato per questo? Magari Karui l'ha imbrogliato in qualche modo, e quindi non si aspettava di star commettendo un crimine. Però è inverosimile, prima ci ha attaccati con una certa foga.. Non abbiamo tempo, ma voglio sentire ciò che ha da dire! Kabuto si morse il labbro, stizzito dalla situazione: nella sua mente era ormai chiaro che fosse troppo tardi per trovare e catturare Karui, ma se quel ragazzo era davvero un suo sottoposto allora avrebbero potuto trarre vantaggio dalla situazione. KARUI???..Chi è Karui??? Con questa frase il ragazzo raggelò l'aria, immobilizzando sul posto tutta la squadradi Oto: non mentiva, era fin troppo chiaro che quel giovane con cui avevano iniziato uno scontro non stava mentendo, era davvero troppo confuso nel pronunciare quel nome per mentire. Kabuto istintivamente congiunse le mani davanti alla bocca e si piegò sulle gambe, trattenendo nella sua testa una sequela di insulti rivolti a se stesso e a quel ragazzo. Siamo cascatin in un equivoco. Porca ... Ma che cacchio ci fa questo ragazzino qui e perchè diavolo ci ha attaccati?! Intanto alle sue spalle, Nishio e Urie reagivano in maniera diversa alla rivelazione: Urie calciando un sasso nelle vicinanze, e Nishio cercando di soffocare una risata mentre puliva le lenti da vista. Kabuto si rialzò cercando di mantenere la calma: in fin dei conti pensò, era meglio così, d'altronde Urie non stava ragionando, tutti e tre erano stanchi e Karui si era mostrato più forte del previsto, quindi uno scontro fra di loro poteva avere esiti inaspettati ed infausti. Allora, mi pare di capire che ci sia stato un malinteso... Kabuto sollevò il coprifronte che portava legato al collo, mettendolo bene in vista. Noi tre siamo ninja di Oto. Tornavamo da una missione e per puro caso abbiamo incrociato un mukenin, la cui cattura sarebbe un nostro compito prioritario. Quindi abbiamo deviato e ci siamo messi al suo inseguimento. Ad un certo l'abbiamo perso e poi tu ci hai ... attaccati, quindi abbiamo pensato che fossi un suo sottoposto! L'ultima parte della spiegazione venne espressa con un tono abbastanza stizzito: non che il ragazzo potesse stare antipatico a Kabuto così, a pelle, ma obiettivamente erano stati attaccati senza alcun motivo, e la cosa non gli era ancora andata giù

    Finito il riassunto, il giovane scoppiò in una fragorosa risata, lasciando di stucco Kabuto e Urie, mentre Nishio questa volta non riuscì a trattenersi e iniziò a ridere anche lui, arrivando quasi alle lacrime. Nishio.. eddai.. ...NONONOOO!.. scusate voi!!... pensavo foste gli idioti che perseguitano Tsu-pyon!! Tsu-pyon ?! Quel nome non diceva niente a Kabuto, assolutamente niente, eppure adesso era tutto più chiaro: evidentemente quel giovane stava facendo da guardia del corpo, e le loro strade si sono incrociate nel momento sbagliato. Intanto, con un rapido sguardo, Kabuto notò che Urie era diventato leggermente rosso sentendo quel nome, incuriosendo non poco il suo caposquadra. Ci volle un minuto abbondante perchè le risate si fermassero, e così tutta la matassa potè essere sbrogliata al meglio. ..qui vicino stanno girando un film...e un gruppo di Stalker stà perseguitano Tsu-pyon... la protagonista... e io e i miei compagni siamo stati assunti per difenderla... Mentre concludeva la frase il suo volto si deformò in una smorfia, finchè non incrociò lo sguardo con quello di Kabuto, facendo intendere tutto ciò che stava pensando: se il gruppo di Oto stava cercando un mukenin che scappava in quella direzione, allora era plausibile che per quell'ora fosse giunto sul set e che, forse, poteva creare dei problemi. Lui potrebbe essere sul set, lo avete capito anche voi. Se volete mi potete seguire fin li! Urie si illuminò alla richiesta, Nishio si ritrovò a sbuffare pesantemente mentre Kabuto, sorridendo, fece un cenno di intesa con la testa: se Karui si fosse trovato sul set, questa volta non l'avrebbero lasciato scappare. Il tragitto fu abbastanza breve, tanto che Kabuto non potè perdere tempo a dare informazioni su Karui alla guardia di Tsu. Spero solo che se è arrivato li non sia riuscito a prendere ostaggi. Sarebbe davvero problematico catturarlo in quel caso... Sbucati fuori dal limitare della foresta, il gruppo si ritrovò di fronte una distesa di gente, camper, telecamere e qualsiasi cosa potesse avere a che fare con il mondo del cinema: c'era fermento, un'aria tesa, tutti correvano e urlavano ordini creando un caos di parole incomprensibile. Siamo arrivati tardi, avrà già agito! I set cinematografici sono sempre così, non ti scaldare.. Capitano. Urie sembrava particolarmente sicuro di se e infatti, insieme alla guardia del corpo, si incamminò senza problemi in mezzo a quella folla: Kabuto e Nishio si guardarono l'uno con l'altro, perplessi per quell'uscita sfrontata di Urie, ma non potendo fare molto per capire si limitarono ad inoltrarsi anche loro in quel marasma di gente. Si affiancarono a Urie e osservandoli il ragazzo con cui avevano combattuto precedentemente si scusò, affermando di non essersi presentato a causa della foga del momento, e che si chiamava Kenta. Scusaci tu, siamo stati poco educati anche noi. Io sono Kabuto e i miei compaesani si chiamano Nishio e Urie! . Ad un certo punto Kenta si fermò e fece segno di aspettare al gruppetto di Oto, poi si avvicinò ad un altro ragazzo iniziando a sussurrargli qualcosa nell'orecchio, indicando verso un punto: Kabuto ruotò leggermente lo sguardo e capì che Kenta stava indicando una donna, vestita con un Kimono dalla rara bruttezza, che con tutta probabilità si trattava di un'attrice. Certo che fare da guardia in un simile casino non deve essere facile.. Senza dubbio. Eppure sono sicuro che la produzione avrà sganciato un sacco di soldi per un lavoro simile! Magari capitasse qualche missione simile anche a noi, qualche soldo in più non mi dispiacerebbe! Kabuto sbuffò sorridendo, contento di come l'aria si fosse alleggerita: per fortuna Urie sembrava perso in un altro mondo, e lui e Nishio ora potevano stare più tranquilli.

    Passarono pochi minuti e Kenta si rifece vivo, spiegando al gruppo che nessuno che corrispondesse alla descrizione di Kenta si era visto sul set. Forse si è reso conto del set e, piuttosto che confondere le tracce, ha preferito girarci attorno così da non farsi vedere da nessuno. Che ne dici, capitano? Cavolo.. speravo che almeno qualcuno l'avesse visto.. Probabilmente hai ragione Nishio. Comunque, Kenta ti siamo grati per il tuo aiuto. Ora che sappiamo che Karui non ha avuto nulla a che fare con voi non c'è motivo per restare, ci rimetteremo in marcia da subito! Il gruppo salutò Kenta, e lentamente cercarono di incamminarsi fuori dalla radura, passando per un labirinto di Camper, camerini, operatori cinematografici e macchinari costosi. Percorsi una cinquantina di metri però, l'attenzione di tutti e tre si spostò su quello che aveva l'aria di essere un camper adibito a camerino: ciò che aveva catturato l'attenzione dei ninja fu il fatto che il camerino fosse totalmente distrutto. All'esterno vi erano addirittura pezzi di mobilia in frantumi e buona parte dei vetri che componevano le finestre erano invece a pezzi sul suolo. Come se non bastasse, sulla parte c'era una scritta a lettere cubitali "PUTTANA", cosa che rendeva chiaro un atto di vandalismo nei confronti di una delle attrici, con tutta probabilità: intanto, per fortuna, due uomini stavano raccogliendo i frammenti di mobilia e li buttavano, mentre un altro uomo cercava di lavare la scritta diffamatoria. Mentre i tre cercavano di superare l'ingombro senza dare fastidio a nessuno, Nishio si fermò dopo aver prodotto un sono CRACK con un passo e, abbassandosi, notò di aver schiacciato un portafoto, spaccandone il vetro: sollevandola Nishio estrasse la foto per evitare che venisse rovinata dai vetri rotti, e così Kabuto e Urie poterono notare un volto familiare. La fotografia infatti ritraeva tre donne, vestite come delle idol, di cui una era palesemente uguale alla donna che avevano visto recitare poco prima, la stessa donna che Kenta stava indicando. Urie osservando la foto divenne paonazzo, cosa che venne subito notata tanto da Kabuto quanto da Nishio, i quali però non poterono chiedere nulla dato che furono bloccati da uno degli uomini che stava pulendo quel disastro. Perdonatemi, quella foto che avete in mano è la copertina del primo singolo delle Cherry Boom, non potete tenerlo! Nishio gli porse la foto senza fare storie. Scusatemi, non volevo essere brusco, ma questa foto è importante per Tsubasa. Questo è il trio di Idol con cui ha debuttato! Detto ciò l'uomo si allontanò, continuando il suo lavoro e lasciando Kabuto e Nishio con le loro domande: chi era Tsubasa ?! L'unico che sembrava non avere problemi a capire il tutto era Urie, ma prima che potessero chiedergli qualcosa, tutti e tre in un istante si girarono verso un set poco distante: non sapevano come, ma avevano avuto tutti e tre la netta impressione qualcosa fosse sbucata all'improvviso da dietro di esso.



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    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui





  14. .
    CITAZIONE (Uggi @ 21/11/2018, 15:51) 
    CITAZIONE (Zolf J. Kimble @ 21/11/2018, 15:38) 
    Sinceramente non ho mai giocato a clash royale e il mio "spazio per giochi da cell" è occupato da anni per un altro gioco :smoke:

    Dimmi clash of clans :asd:

    One piece treasure cruise :ice:
    Per un po ho giocato anche ad un gioco a tema Naruto , ma due giochi per il mio cell erano troppi :asd:
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    Sinceramente non ho mai giocato a clash royale e il mio "spazio per giochi da cell" è occupato da anni per un altro gioco :smoke:
250 replies since 1/11/2011
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