Non sanno di cercare
la caccia
e non la preda Dokuyahara Cognome: Saitō Soprannome: "Doku" Età: 18 Altezza: 1,86 Peso: 62 Fazione: Soul Society Razza: Shinigami Organizzazione: Studente Soul Society Titolo: Studente Soul Society Allineamento: Caotico Buono Carattere: Malizioso, vizioso, diffidente, corretto, irascibile Conto: ... “ Aspetto & Psiche - Background
Aspetto› Dokuyahara Saitō è un giovane che si affaccia all'età adulta, alto e dal fisico quasi scheletrico ma indurito dalla sua sfortuna e dal tempo speso a cercare di sopravvivere nei bassifondi; ha dei disordinati capelli neri, ricci e ribelli e una barbetta appena accennata, che nonostante i desideri del ragazzo, non riesce a crescere più di così. I tratti del viso sono ruvidi e spigolosi, le sopracciglia folte e scure dando nell'insieme l'impressione di trovarsi davanti un vero criminale, cosa non troppo lontana dalla realtà, sebbene gli occhi tradiscano una insolita profondità, dando la stessa sensazione di spaesatezza che si ha nel soffermarsi sullo sguardo malinconico di un cane randagio.
Psicologia› Rude, aggressivo e determinato ma anche freddo e intuitivo. Dokuyahara ha capito dalla vita che il mondo civilizzato è solo una pantomima di quello animale e che per quanto si faccia finta di essere civili ed evoluti, in realtà nelle città valgono le stesse regole della foresta: la conclusione alle quale il ragazzo è arrivato è che è necessario saper valutare ogni situazione, che adagiarsi sulle sfaccettature del proprio carattere, così come cercare di relazionarsi agli altri seguendo esclusivamente la propria morale, non porta da nessuna parte. Dokuyahara vive la vita come la vivrebbe un animale, consapevole di non essere in cima alla catena alimentare e che tentare di non finire in fondo, l'esistenza è una lotta che rende lecito ogni mezzo. Non puoi batterli tutti e a volte vale la pena provare a parlare...ma con quelli con i quali non puoi parlare devi colpire per primo.
Origini› Dokuyahara nasce nei bassifondi del settantottesimo distretto del Rukongai, uno dei più poveri e malfamati, in una famiglia tanto numerosa quando sfortunata. Lui e i suoi dodici fratelli e sorelle vengono assoldati tra le file della banda del padre non appena dimostrano di reggersi in piedi; furti, truffe, elemosina vengono insegnate a Dokuyahara come si trattasse di precetti fondamentali, ed in effetti, ogni volta che il ragazzino si impegna abbastanza, ogni volta che trova il coraggio di borseggiare il burbero proprietario della pescheria, ogni volta che riesce a sforzarsi quel tanto che basta per far fuoriuscire una lacrima mentre si finge cieco sul ciglio della strada, riesce sempre a portare cibo sulla tavola. A lui piaceva mangiare, piaceva tanto: forse proprio perché doveva sudarsi ogni giorno il suo pasto, forse perché per ogni forchettata che faceva poteva contare un livido, ma adorava mangiare, bere, ingozzarsi e tutto quello che i vizi della ristorazione possano offrire. Solo per se stesso però, la vita dopotutto è una giungla ed occuparsi della propria pellaccia è già abbastanza complesso. La figura materna del giovane era un essere assente, etereo. Si poteva ipotizzare che un tempo fosse stata una bella donna, magari anche assennata e piena di vita, ma da che Dokuyahara, aveva memoria, sua madre non si era dimostrata null'altro di una schiava al servizio del padre, pronta ad obbedire ad ogni suo ordine, non per amore né per paura delle botte ma per abitudine. Dokumaru Saitō invece, per gli amici "Doku", era il capo di una banda di mezzi criminali e gentaglia da sue soldi, un uomo spietato e pronto a tutto per finanziare la sua patetica guerra contro il mondo. Aveva molti figli, e molti altri non riconosciuti, che si occupavano dei furtarelli e delle elemosine, mentre lui e i suoi collaboratori più adulti, quelli abbastanza grossi da essere in grado di menare qualche pugno scoordinato ma efficace, si occupavano dei crimini più redditizi. Il curriculum vitae del rozzo quarantenne elencava una serie quasi infinita di aggressioni ed estorsioni...ma tutto questo non poteva durare per sempre. Un giorno il destino decise che Doku senior e la sua banda, erano un lusso che il distretto non poteva più permettersi, e all'alba di una mattina qualsiasi, una banda rivale fece irruzione nella catapecchia nella quale lui, i suoi figli e suoi scagnozzi vivevano. Tutti i membri della banda e della famiglia vennero uccisi, tutti tranne i due Doku.
Il vecchio sapeva che non sarebbe mai riuscita a scamparla in un combattimento e che non poteva salvare gli altri, ma per Doku jr. avrebbe dovuto fare un'eccezione: non certamente per affetto, ma perchè il ragazzo era il migliore nel suo lavoro e della manodopera di qualità era essenziale per mettere su una nuova banda. I due scapparono cercando di allontanarsi il più possibile dal distretto del Rukongai, trovando rifugio in un luogo ancora più pericoloso, distretto 80, chiamato Zaraki. Nel giro di pochi giorni fu chiaro di essere nel posto sbagliato, di non essere adatti a quel tipo di violenza e che, se persino nel Rukongai non erano considerati pezzi grossi, ora erano poco più di prede pronte per essere stanate. Padre e figlio,
quasi costretti a regredire allo stato animale cercando di sopravvivere in quel luogo angusto, dormivano con gli occhi aperti, mangiavano con un piede sempre pronto a scappare, respiravano cercando di prendere più aria possibile. Dokuyahara era spaventato ma freddo, vedeva la realtà delle cose e sapeva che nelle sua situazione, il pericolo più pressante non erano gang di violenti selvaggi o qualche ronin fuori di testa, ma qualcuno che la testa l'aveva ben salda al corpo: suo padre. Abbandonati sogni e speranze di formare una nuova banda, alla prima necessità, al primo segno di pericolo, suo padre avrebbe fatto in modo di salvarsi la pelle sacrificando quella del figlio, era solo questione di tempo, l'occasione si sarebbe presentata. Doveva tagliare la corda...ma quale posto avrebbe accettato un cane randagio come lui? dove avrebbe mai potuto trovare spazio un brigante, un ragazzo con la parola "sopravvivenza" stampata nel cuore. Dopo una lunga notte insonne, alle prime luci dell'alba quando l'aria è più fredda e i prati di riempiono di rugiada, Doku sgattaiolò fuori dal buco nella roccia nel quale si era accampato con il padre, si sarebbe diretto verso il Seireitei, verso l'accademia degli Shinigami, verso il suo futuro.
---------- | Forza | Destrezza | Intelligenza | Costituzione | Reiatsu | | 3 | 2 | 3 | 3 | 1 |
---------- Abilità
PurificazioneLa Zanpakutō di uno Shinigami ha la particolare caratteristica di guidare le anime erranti nel mondo dei vivi al posto che spetta loro. Nel caso dei Plus viene effettuata la sepoltura, che li separa dai legami terreni e li spedisce nella Soul Society. Nel caso degli Hollow si effettua invece la cerimonia della Purificazione: l'anima purificata di tutti i peccati commessi dopo la morte, in modo tale da poter rinascere nella Soul Society. Stessa cosa avviene per qualunque essere venga ucciso dalla lama di una Zanpakutō, con l'unica eccezione di coloro che in vita si sono macchiati di gravi crimini e peccati imperdonabili: per loro si apre il Cancello degli Inferi e non vi è perdono, ne rinascita.
• Lo Shinigami ottiene Kan in base all'entità Purificata:
- Plus: Lo Shinigami ottiene 20 Kan.
- Demi-Hollow: Lo Shinigami ottiene 150 Kan.
- Hollow: Lo Shinigami ottiene 400 Kan.
- Huge Hollow: Lo Shinigami ottiene 800 Kan.
- Gillian: Lo Shinigami ottiene 2.000 Kan.
- Adjuchas: Lo Shinigami ottiene 3.500 Kan.
- Vasto Lorde: Lo Shinigami ottiene 5.000 Kan. ---- KidōLo Shinigami è in grado di utilizzare, oltre alle proprie tecniche personali, delle particolari tecniche magiche note come Kidō. Esse sono di vari tipi e possono essere usate in vari modi, ciascuno dei quali ne modifica l'efficacia e la potenza. Esse possono essere anche combinate tra loro o usate in abbinamento con altre tecniche, a seconda delle abilità dell'utilizzatore. I più dotati sono perfino capaci di creare dei propri Kidō personali.
• Lo Shinigami ottiene 1 Tecnica Kidō per ogni 3 livelli nella statistica Intelligenza. Talenti
Stile dell'Ubriaco
Chi possiede questo Talento è dotato di un corpo particolarmente reattivo, seppur solo a livello inconscio. Chi possiede questo Talento è capace di utilizzare uno stile di combattimento imprevedile, tanto per chi lo pratica quanto per i suoi avversari, basato esclusivamente sull'istinto, esludendo quasi del tutto la ragione. Quando stordito, infatti, i riflessi del possessore vengono amplificati e la coscienza lascia posto al puro istinto, rendendo il corpo capace di imprese sovrumane.
• Gli effetti dello Stordimento sono invertiti Tecniche di Razza
... Tecniche Personali
... Tecniche Speciali
... Tecniche Avanzate
... Kido Hadō N°4: Byakurai
Requisiti: Intelligenza: [3]
Tipologia: Offensiva, Attacco Mirato
Attributi: Proiettile, Instabile
Statistica: Intelligenza
Consumo: C
Potenziale: C+++ (Energetica)
Raggio: Medio-Corto (Medio)
L'utilizzatore punta il dito contro il bersaglio e, dopo aver recitato la formula magica, genera una raggio di energia bianca, simile ad un fulmine. Si tratta di un attacco dall'alto potenziale e dalla grande capacità di penetrazione, tuttavia tende a risultare lento e difficile da utilizzare, risultando efficace solo contro avversari bloccati o colti di sorpresa. Equipaggiamento CITAZIONE PMT (5+Forza): 8
Tipologia: Generici
Ingombro: 3
Un dispositivo comune, dotazione standard per tutti gli Shinigami, in particolare per quelli distaccati nel Mondo Umano. Si tratta di un apparecchio estremamente complesso, dotato di numerose funzioni, tra cui il rilevamento dei portali Garganta e delle Reiatsu Hollow in ingresso nel Mondo Umano. Esso serve principalmente come collegamento diretto con la Soul Society, consentendo la comunicazione tra i due mondi.
• Può essere usato per comunicare con la Soul Society.
• Può essere usato per individuare e tracciare la Reiatsu di Hollow e Plus:
- Raggio di Rilevamento: Medio-Lungo
- Valore di Percezione: 10
Requisiti:
Tipologia: Veste
Peso: 0
Una veste da combattimento, capace di adattarsi al corpo dell'utilizzatore senza interferire con la sua capacità di movimento. La migliore particolarità di questi equipaggiamenti è la leggerezza, che consente all'utilizzatore di portare con se dei piccoli oggetti, sfruttando le tasche, senza risultare appesantito o intralciato nei movimenti.
• L'utilizzatore può indossare una sola Veste per volta.
• L'utilizzatore ottiene 5 Slot Oggetti. Zanpakutō
び 地 Sakebi-chi - Urlo della Terra Tipologia: Spada Lunga Attributi: Arma da Mischia, Corpo a Corpo, Solida Statistica: Forza Peso: 3 Potenziale: C++ (Taglio) Raggio: Corto Sakebi-chi si presenta come una spada dal design particolare: l'elsa sembra sposare lo stile classico della katana mischiandovi alcune caratteristiche tipiche dei Sai, delle quali su tutte, saltano all'occhio due biforcazioni dello tsuba simili a degli yoku, tipiche appunto dell'arma da affondo. Il resto dell'arma di per sé non di differenzia da una classica katana, se non per una curvatura della lama leggermente più pronunciata della norma. Shikai Al Comando 議す Kōgi suru! - "Protesta!", Sakebi-chi rilascerà parte del suo potere assumendo un singolare aspetto: la lama diverrà dritta similmente ad una ninjato, perdendo quindi i caratteri delle classiche katane, mentre la punta della spada sparirà completamente. L'estremità dell'arma apparirà di forma circolare mostrando all'interno del cerchio, la sporadica comparsa di piccole saette cremisi e il contatto di Sakebi-chi con qualsiasi superfice causerà una esplosione. Peculiarità dell'arma è che più tempo passerà tra un attacco e l'altro, più le saette all'interno del cerchio diverranno intense aumentando di conseguenza la pericolosità dell'esplosione. • Possibilità di utilizzare tecniche basate sulla creazione di esplosioni • ... • Lo Shinigami è in grado di richiamare a se la propria Zanpakutō, la quale volerà direttamente verso la sua mano, qualora dovesse perderla o essere disarmato. inspired by ravenclaw house
Edited by :JIN: - 9/10/2022, 19:05 |
