Paura e Delirio nell'Organizzazione

Posts written by Libertus1998

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    ma... piu che altro ''le follie dell'imperatore''
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    quali mondi aggiungereste nel gioco di kingdom heart 3? Io aggiungerei il mondo di atlantide (non la sirenetta ma atlantis l'impero perduto chi selo ricorda?) perche trovo che sia sfruttabile bene ''il cuore di atlantide'' immaginate sora che deve scondiggere un enorme colosso con al posto della testa una sfera di energia che a seconda di come gira bisogna colpirla :tilegno: non è discreta come idea?
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    no
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    ma neanche le mie che strano prima andavano...
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    anche io sono nato troppo tardi cmque c'è un tizio su yuotube che ha tutti gli episodi di mazinga z,grande mazinga,goldrake,mazinkaiser e altre serie anni 80

    fatto
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    a te che pare ?
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    perche °-°?
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    buon giorno mi chiamo nicciolino e sono appassionato cartoni anni 80 :tilegno: e di kingdom heart ho 12 anni spero di essere il benvenuto nel forum
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    perfetto io ora sto per mostrarvi uno dei piu grandi capolavori dell'animazione giapponese sembra strano che un 12enne vi parli di un'anime nato nel 72 e arrivato da noi nel 79 ma comunque andiamo a cominciare questa trilogia nasce da dio (go nagai) che con essa creera il genere robotico (guren laggan,evangelion,gundam e quant'altro) la trama è questa

    MAZINGA Z
    CITAZIONE
    La storia narra di un enorme robot costruito dall'anziano scienziato Juzo Kabuto e lasciato in eredità, alla sua morte, al nipote adolescente Koji Kabuto (in Italia Ryo in questa serie, poi Koji nel Grande Mazinga e poi Alcor in Goldrake). Compito dell'automa sarebbe stato quello di contrastare i piani del Dottor Hell (in Italia Dottor Inferno in Mazinga Z e poi Dr Hell nel Grande Mazinga e Mazinkaiser), uno scienziato tedesco che nel 1962 aveva partecipato con Kabuto e altri colleghi a una spedizione archeologica nell'isola greca di Bardos (Rodi nell'adattamento italiano), alla scoperta dei resti dell'antica civiltà micenea. Ritrovato l'esercito di mostri meccanici costruiti dai Micenei (Mikenes in originale), il dottor Hell svelava le sue reali intenzioni uccidendo tutti i presenti (tranne Kabuto, che riuscì a fuggire) e impossessandosi dell'antica tecnologia, con lo scopo di dominare entro pochi anni il mondo.
    Il Professor Kabuto tornato in patria diresse il centro ricerche per l'Energia Fotoatomica, per lasciarlo al professor Yumi appena scoperta una lega metallica resistentissima, la lega Z, e andare a costruire altrove Mazinga Z. Nell'Istituto viene creata Afrodite A, un robot meno potente, dalle fattezze femminili, costruito dal Professor Yumi e pilotato da Sayaka Yumi, giovanissima figlia del direttore dell'istituto. Più avanti si unì a questi il Boss Robot (che Koji nell'originale giapponese prende in giro, chiamandolo col gioco di parole Borot, sinonimo di ferraglia), guidato da Boss, Nuke e Mucha, compagni di scuola di Koji, le cui imprese costituivano il lato comico della serie.
    Del canto suo, anche Hell affidò le missioni di guerra a due subalterni alquanto strani: il barone Ashura (il cui corpo è diviso in una metà maschile e una femminile) e successivamente il Conte Blocken (la cui testa è staccata dal corpo), ex ufficiale nazista, riportato in vita nel corso dei suoi esperimenti durante la seconda guerra mondiale.
    A seguito delle ripetute sconfitte Hell si rivolge al Duca Gorgon, che invierà un ufficiale, l'ambizioso Marchese Pigman, "centauro" col mezzo busto superiore di uno stregone Pigmeo, attaccato sulle spalle del corpo di un gigantesco guerriero vatusso.
    Il Duca Gorgon, ambasciatore del regno delle tenebre, concesse a Hell alcuni suoi mostri che, pur impegnando duramente il robot terrestre, non furono in grado di eliminarlo. Nel corso di questi combattimenti venne distrutta Afrodite A, sostituita dalla più forte Diana A.
    Nell'episodio 91 della serie i contendenti si affrontarono in un grande scontro finale dove Hell (che però riappare nel Grande Mazinga ringraziando di aver avuto salva la vita) e Blocken trovarono la morte (Ashura e Pigman erano caduti in battaglia qualche tempo prima). I terrestri non ebbero però il tempo di gioire della vittoria: nel successivo episodio il Duca Gorgon, che non aveva preso parte alla lotta, ordinò, per conto del Grande Generale Nero di Micene un attacco in massa da parte della grande armata di mostri guerrieri di Micene (tali avvenimenti sono anche narrati, in forma leggermente differente, in un breve film, Mazinga Z contro il Generale Nero, usato come collegamento alternativo fra le serie di Mazinga Z e Grande Mazinga). Questa volta Mazinga Z subì gravissimi danni e a salvarlo dalla fine intervenne il nuovo robot Grande Mazinga, che era stato costruito in segreto da Kenzo Kabuto, figlio di Yuzo. L'episodio è quindi preludio della serie del Grande Mazinga, nel cui finale Mazinga Z riapparirà.

    GRANDE MAZINGA
    CITAZIONE
    La serie inizia in pratica da dove terminava quella di Mazinga Z la cui serie termina con una puntata in cui il Grande Mazinga gli viene in aiuto, anche grazie ad un episodio cinematografico che fa da ulteriore ponte fra le due serie (Mazinga Z contro il Generale Nero).
    La Terra è sotto la minaccia dei Mikenes, un antico popolo greco che un cataclisma aveva costretto a rifugiarsi per millenni nelle viscere del pianeta, affidando la loro sopravvivenza a un sole artificiale. In età recente, un gruppo di ufficiali guidati dal Generale Nero, che hanno convertito i propri corpi in quelli di giganteschi automi, si impadronisce con la forza del regno e ne trasforma la popolazione (compreso il loro monarca Kerubinus) in soldati robot o in mostri da combattimento, con l'evidente scopo di iniziare una guerra di conquista.
    A capo dei Mikenes - anche se non prende mai parte ai combattimenti - è un colossale essere fiammeggiante noto come Imperatore delle Tenebre, probabilmente una potenza infernale. È certo la sua influenza a risvegliare i Mikenes da un lungo sonno e a spingerli all'azione, anche se essi sanno (come afferma lo stesso Generale Nero) che solo in questo modo potranno finalmente lasciare il sottosuolo e avere un luogo migliore e più luminoso dove vivere.
    Riappaiono il Duca Gorgon (che morirà nel ventiduesimo episodio del Grande Mazinga) e il Dr.Hell (che nella prima serie è stato chiamato Dottor Inferno) che era stato apparentemente ucciso da Mazinga Z nella prima serie. Nel doppiaggio italiano Dr. Hell ringrazia l'Imperatore delle Tenebre di avergli salvato la vita: tuttavia questo personaggio ha ora un occhio bendato e se ne vede solo il busto inserito in un mostro meccanico da cui non si separa mai (nemmeno per dormire, come si nota nell'espisodio in cui sogna la crocifissione del Grande Mazinga).
    Il Grande Mazinga, è stato fatto costruire segretamente da Kenzo Kabuto, figlio di Juzo Kabuto (creatore di Mazinga Z) e padre di Shiro e Koji Kabuto (pilota di Mazinga Z), che affronta con inusitata energia i giganti mikenes e riesce ad abbatterli.
    Il Grande Mazinga riprende ed evolve la tecnologia di Mazinga Z: corazzato con una nuova superlega (chiamata Nuova Zeta o NZ) e meglio armato: può ad esempio lanciare potentissime scariche elettriche e scagliare un boomerang che porta sul petto. Possiede inoltre la capacità di volare da solo grazie a due ali retrattili che porta sulla schiena, mentre Mazinga Z doveva attendere l'invio del Jet Scrander, uno speciale modulo al quale agganciarsi.
    La nuova base di difesa terrestre viene stabilita nella Fortezza della Scienza (o delle Scienze), un complesso sulle rive giapponesi dell'oceano Pacifico che può anche immergersi e volare con la parte superiore. A dirigerla è Kenzo Kabuto, figlio di Juzo (l'anziano costruttore di Mazinga Z), nonché padre di Koji Kabuto (il pilota di Mazinga Z, in Italia ribattezzato Ryo nella serie Mazinga Z e a volte confusamente "Dottor Kabuto" nel doppiaggio del Grande Mazinga) e del fratello minore Shiro. Creduto morto a seguito di un incidente durante un esperimento, Kabuto è in realtà sopravvissuto grazie all'adozione di un corpo meccanico costruito da suo padre. Oltre a costruire il Grande Mazinga ne ha anche cresciuto ed addestrato il pilota, Tetsuya Tsurugi, un orfano dal grande coraggio ma dal carattere molto impetuoso e ombroso. In un episodio è lui stesso a guidare il Grande Mazinga (unico caso nella trilogia in cui un robot cambia pilota a parte il film su Goldrake e Mazinga Z). Kabuto cela per lungo tempo a Shiro la sua reale identità e riversa parte del suo affetto paterno su Tetsuya, fatto che avrà conseguenze drammatiche nel finale della serie.
    Come in Mazinga Z, al Grande Mazinga viene affiancato un secondo robot di sembianze femminili, ma di minore potenza: si chiama Venus Alfa ed è pilotato da Jun Hono, una ragazza mulatta (è figlia di una giapponese e di un africano) che vive anch'essa alla base, senza che tra lei e Tetsuya nasca un legame sentimentale diverso da un'amicizia/rivalità. La pelle più scura di Jun in un episodio della serie fa emergere il tema della discriminazione razziale verso il diverso, per la prima e ultima volta nella trilogia Mazinga Z, Grande Mazinga e Goldrake.
    Ai due si aggiungono infine il Boss Robot, che dopo l'esperienza al fianco di Koji si sposta in un capannone a poche centinaia di metri dalla fortezza, e molto più avanti il Junior Robot, un automa costruito da Kenzo Kabuto per il figlio Shiro, ma assai raramente impiegato nei combattimenti viste le sue modeste possibilità. La sua apparizione ed il suo aspetto si devono ad un concorso della casa di produzione, che aveva invitato i giovani spettatori del cartone a disegnare un robot per Shiro.
    La personalità difficile di Tetsuya, minata dal complesso di inferiorità per essere un orfano e dall'esigere dagli altri la preparazione fisica maniacale a cui lo ha abituato il Dottor Kabuto, rende a volte difficile al pilota la collaborazione con gli altri robot, il cui aiuto in realtà spesso gli salva la vita: l'apporto di Boss Robot è spesso disprezzato anche se pure Jun arriva a difenderlo in uno dei primi espisodi (ma in uno degli ultimi si rifiuta di aiutarlo a seguito di un diverbio) e l'arrivo di Koji vedrà Tetsuya subito in creare subito una forte gelosia per lui.
    Sia Tetsuya che Jun si mettono ai comandi dei robot entrando nella loro testa con speciali navicelle (Il Brain Condor e la Regina delle Stelle). Tetsuya dispone anche di una speciale motocicletta armata con pugni a razzo.
    I combattimenti vedono generalmente impegnati prima Venus e Boss che quasi mai riescono a fermare i mostri guerrieri di Mikenes (anche se in un paio di casi Boss Robot riesce a distruggere i mostri meccanici), e quindi l'intervento del grande Mazinga, il quale si trova a suo agio sulla terra come nei duelli aerei. I Mikenes dispongono di una base sottomarina (cui affiancheranno poi una base avanzata a forma di isola, fatta costruire dal Duca Gorgon) e si portano sull'area degli scontri con una gigantesca fortezza volante di oltre 600 metri di diametro, chiamata Mikeros. A dirigere l'attacco sono uno o più dei sette Generali del regno, che rappresentano le sette classi dei mostri di Mikenes (Yuri Caesar per i mostri umani, Drayato per i rettili, Vardallah-Birdler per gli uccelli, Lord Rygan per i mammiferi, Scarabeth per gli insetti, Anghoras per pesci ed anfibi e Hardias per gli spiriti delle tenebre). Particolare di rilievo: i generali hanno le stesse dimensioni dei loro mostri! In posizione più defilata è il ministro Argos che si occupa di missioni di spionaggio.
    Nonostante riporti spesso danni rilevanti, il Grande Mazinga esce vincitore da ogni battaglia, e sotto i suoi colpi cadono prima il principe Kerubinus che, indotto dai Mikenes a combattere sotto la falsa promessa di riavere il suo regno, finisce poi per lanciarsi in un attacco suicida contro la fortezza Mikeros, quindi Gorgon (al cui posto arriva la Marchesa Yanus, esperta di intrighi) e poi lo stesso Generale Nero, che affronta il robot terrestre in un epico duello all'arma bianca. L'imperatore delle Tenebre decide allora di richiamare dall'inferno il Dottor Hell o Inferno, che viene nominato Grande Maresciallo del Demonio ed incaricato del comando delle operazioni al posto del valoroso predecessore. I suoi mostri, della cui progettazione - a differenza del Generale Nero - egli si occupa direttamente, si rivelano più potenti dei precedenti, e arrivano spesso ad un passo dalla vittoria finale ma a volte è proprio il carattere impetuoso del maresciallo a vanificare i suoi sforzi tanto che l'Imperatore delle tenebre in un episodio dà ordine di sostituirlo con Argos al comando delle operazioni e in un altro lo stesso Imperatore si diverte a immaginarlo adirato per il successo dello stesso Argos.
    Le ultime puntate dell'anime sono di grande intensità. Usando la nuova base volante Demonica costruita dopo la distruzione di Micheros, i Mikenes sferrano un durissimo attacco alla Fortezza delle Scienze, nel corso del quale lo stesso Kabuto resta ferito. In soccorso arriva il dottor Yumi, il direttore dell'Istituto di Ricerche Fotoatomiche dove ancora si trova Mazinga Z. Di fronte al precipitare degli eventi, Yumi gioca l'ultima carta, facendo tornare con un volo supersonico Koji Kabuto dagli Stati Uniti. Il ragazzo si rimette ai comandi di Mazinga Z, ricostruito in gran segreto grazie all'aiuto di Kenzo Kabuto e ripotenziato con la stessa lega del Grande Mazinga, ed il suo contributo è determinante per respingere i nemici.
    Pochi giorni dopo, l'intero stato maggiore di Mikenes scende in campo per lo scontro decisivo. Malgrado la perdita di tutti i mostri guerrieri, i Mikenes riescono nell'intento di dividere fra loro i due Mazinga, e sono sul punto di distruggere il robot di Tetsuya. Separatosi dagli altri, il dottor Kabuto solleva allora la sua fortezza e la scaglia in un attacco suicida contro Demonica, inchiodandola a terra e capovolgendo le sorti della battaglia. Malgrado lo sconcerto di Koji per il gesto del padre, i due robot reagiscono, distruggono i generali di Mikenes che escono anch'essi a combattere, cingono d'assedio la fortezza e la investono con i mortali Raggi gamma. Ad essi si aggiungono anche Venus e Diana A, richiamata da Sayaka, che ha frattanto raggiunto la base. La devastante esplosione di Demonica uccide i suoi occupanti (ultima a perire sarà la Marchesa) e segna la fine della lunga guerra, anche se del Grande Imperatore non si saprà più nulla (la sua figura viene ripresa più avanti nel manga di Ufo Robot Goldrake, disegnato sempre da Ota).
    Resi gli ultimi onori a Kabuto, il Grande Mazinga e Mazinga Z si ritirano dalla scena: nell'episodio cinematografico Ufo Robot Goldrake contro il Grande Mazinga li vediamo collocati nel Museo dei robot nei pressi di Tokyo, dove sono diventati simboli di pace.

    ma non è finita

    GOLDRAKE
    CITAZIONE
    Il protagonista della serie è il principe Duke Fleed, fuggito dopo una disperata resistenza a bordo di un avanzatissimo robot da battaglia, Goldrake (Grendizer) dalla sua stella natale Fleed in seguito all'attacco delle truppe del feroce Re Vega. Le Forze di Vega infatti sono solite assaltare i pianeti invadendoli ed annettendoli al loro impero.
    Giunto sulla Terra Duke Fleed viene trovato morente dal dottor Procton (Genzo Umon), direttore dell' Istituto di ricerche spaziali, il quale lo accoglie e lo nasconde sotto le mentite spoglie di Actarus (Daisuke Umon), facendolo passare per il proprio figlio di ritorno da un lungo viaggio. Anche Goldrake con il suo disco spaziale (Spacer) viene nascosto all'interno dell'Istituto, nei cui sotterranei viene costruito una sorta di enorme hangar.
    Circa otto anni dopo, continuando il loro progetto di invasione, anche le truppe di Vega giungono presso la Terra e, sotto la guida del comandante Hydargos (Blacky) e del feroce generale Gandal, ambiguo personaggio dotato di una metà maschile e di una femminile, stabiliscono la base Skullmoon sulla Luna. Actarus si troverà ad utilizzare nuovamente Goldrake per difendere il suo pianeta adottivo. Ad aiutarlo c'è il giovane Alcor (Koji Kabuto), il quale pilota un disco volante di sua progettazione e costruzione. I due oppongono una agguerrita resistenza, anche se a malapena riescono a rintuzzare i continui assalti degli invasori di Vega.
    Durante i periodi di tregua, Actarus vive e lavora nella fattoria di Rigel (Danbei Makiba) e dei suoi due figli, Mizar (Goro Makiba) e Venusia (Hikaru Makiba), innamorata di lui e inizialmente all'oscuro, come chiunque, della sua reale identità, finché un giorno per salvarla da una caduta da un precipizio deve ricorrere alle sue capacità superiori e trasformarsi in Duke Fleed, rivelando il suo segreto. Successivamente, durante un massiccio attacco della flotta di Vega, con l'utilizzo di ben tre mostri spaziali e centinaia di minidischi, durante il quale il disco di Alcor verrà distrutto, Venusia viene ferita gravemente. Si salverà solo con una trasfusione del sangue alieno di Actarus che si rivelerà essere universalmente compatibile e addirittura terapeutico, tanto che le permette di riprendersi miracolosamente. Riuscirà persino a contribuire alla vittoria liberando Koji e Procton prigionieri e ingannando il comandante Hydargos, fingendo di condurlo da Goldrake ma in realtà portandolo a spasso, dando il tempo ad Actarus di riparare il robot che era stato danneggiato ma era riuscito a rifugiarsi in una caverna. Per vendicarsi il perfido veghiano la getta da un dirupo, ma viene presa al volo dalle possenti mani di Goldrake ed affidata ad Alcor sopraggiunto con la speciale moto, con tre ruote e tre posti, di Actarus. Questi sconfigge i due mostri rimasti in una memorabile battaglia e subito dopo, facendo fuoco con tutte le armi di Goldrake e dello Spacer si scontra con l'enorme ma goffa e fragile astronave madre, distruggendola. Mentre Gandal fugge terribilmente ustionato dalle fiamme Hydargos rimane coraggiosamente a combattere spinto dal suo onore di comandante e dall'odio inestinguibile per Actarus. In alcuni bellissimi quadri still-frame si vede la sequenza in cui Goldrake irrompe con lo Spacer nell'astronave madre fino a raggiungere un terrorizzato Hydargos che così pagherà con la vita la sua malvagità.
    In seguito Venusia, che si rivelerà essere un'abile ginnasta e una tenace combattente, deciderà di combattere al suo fianco. Ciò sarà reso possibile dal programma di potenziamento di Goldrake messo a punto dal dottor Procton. In realtà il robot non riceverà nessun upgrade, non avrà nuove armi e le sue prestazioni rimarranno le stesse (del resto non esiste sulla terra il metallo con cui è costruito (il guren, da cui il nome giapponese Gurendizer), ma verranno costruiti dei veicoli di appoggio sullo stile del jet scrander di Mazinga Z e del Great Booster del Grande Mazinger. Così Venusia si vedrà assegnare il Delfino Spaziale (Marine Spacer), un mezzo in grado di far muovere agevolmente il Goldrake anche al di sotto della superficie dell'acqua, dopo che Alcor aveva già ricevuto un nuovo mezzo battezzato Goldrake 2 (Double Spacer, appare nell'episodio "Il terremoto misterioso"), grazie al quale Goldrake potrà volare più agilmente rispetto al proprio disco Spacer. Questi mezzi (oltre ad aumentare il merchandising della serie), permettono al robot di superare i suoi limiti strutturali quali l'incapacità di volare senza la sua astronave e di muoversi in acqua.
    Dopo la morte di Hydargos, Gandal viene affiancato dal ministro delle scienze Zuril, uomo audace (che non esita a scendere personalmente in campo, anche travestendosi) e di grande cultura scientifica, nonché grande stratega. Questi si contrapporrà al comandante Gandal, la cui parte femminile ha cambiato aspetto dopo i trattamenti subiti per guarire le ferite: i due finiranno, di sovente, per contrastarsi anziché cooperare, per brama di potere, emulando le lotte intestine che dividevano il Conte Blocken e il Barone Ashura in Mazinga Z, e i vari generali delle sette armate di Mikenes in Grande Mazinger, anche se non mancheranno di allearsi contro un altro generale di Vega che aveva quasi sconfitto Goldrake utilizzando un gigantesco gorilla-cyborg da lui costruito. In questa occasione vediamo che, come in tante altre serie robotiche, l'eroe della serie non è in realtà invincibile e che a volte si salva solo per la stoltezza del nemico, così come a volte è l'avventatezza del pilota a metterlo in pericolo: in definitiva, non sempre vince il più forte e anche la fortuna ha una grossa parte.
    In seguito, farà la sua apparizione Maria (Maria Grace Fleed), la sorella di Actarus. Anche lei era arrivata sulla Terra, salvata (ancora bambina) da un abitante del pianeta Fleed che la aveva allevata come fosse sua nipote. Costui morirà, ucciso accidentalmente da un disco di Vega. In punto di morte, egli rivelerà tutto a Maria implorandola di riprendersi la sua eredità, il Goldrake, e consegnandole l'emblema del suo lignaggio reale, un medaglione, una pistola a raggi e un pugnale.
    In seguito, in una commovente sequenza, credendo di trovare in Actarus il suo acerrimo nemico, Maria cerca di ucciderlo ma il suo pugnale riesce solo a lacerare la sua casacca e a far cadere un medaglione uguale al suo che le svela la verità: i due sono fratello e sorella, eredi della famiglia reale di Fleed. Da questo momento anche Maria, in battaglia, coadiuva il fratello con un nuovo mezzo, la Trivella Spaziale (Drill Spacer), in grado di far penetrare il Goldrake sottoterra.
    La lotta prosegue a lungo e le forze di Vega subiscono numerose sconfitte, mentre il loro impero comincia a dissolversi. La Stella Vega, contaminata dalle radiazioni del Vegatron, il minerale fonte di energia della sua civiltà, finirà per diventare una stella morta e la Terra apparirà agli alieni come l'unica speranza per la sopravvivenza. Gli attacchi si faranno quindi sempre più decisi e disperati. Actarus e gli altri fronteggiano non solo con i propri mezzi, ma principalmente con il coraggio, la forza di gruppo e lo spirito di sacrificio, gli invasori che intanto sono sempre più impegnati anche in lotte interne per la supremazia al potere.
    Intanto la guerra s'inasprisce. Da una parte perdono la vita i grandi amici d'infanzia di Maria e Actarus, dall'altra, condottieri come il figlio di Zuril, suscitando, in entrambe le parti, forti desideri di rivalsa.
    Re Vega, nel tentativo di assicurarsi il buon esito della guerra, approfitta dell'amore che la figlia Rubina, ex promessa sposa di Actarus, ha per quest'ultimo, per cercare di attirarlo in una trappola. Actarus, catturato dal ministro Zuril (infatuato anch'egli di Rubina), l'accusa di averlo ingannato, ma la giovane principessa con un gesto estremo lo salva, finendo per morire fra le sue braccia. Il ministro Zuril morirà folgorato da Alcor.
    Ormai l'esercito di Vega è quasi privo di risorse e riesce a costruire un ultimo fortissimo robot mostro che, pilotato dalla parte femminile del comandante Gandal, parte per un ultimo disperato attacco. Contemporaneamente Actarus si mette in viaggio verso la base nemica meditando un attacco suicida ma Koji intuisce le sue intenzioni, lo insegue e lo costringe a tornare minacciando di seguirlo anche a costo della vita, infatti mentre stanno per uscire dall'atmosfera terrestre la struttura del Goldrake 2 comincia a cedere perché non è costruito per volare nello spazio. Mentre stanno tornando vengono attaccati a tradimento da Lady Gandal: Koji perde i sensi e Actarus lo salva gettandosi con il Goldrake dal suo spacer e prendendo al volo il mezzo di Kojima, ma viene nuovamente attaccato e indebolito dai raggi del nemico. Mentre sta per soccombere gli altri mezzi arrivano e distraggono la moglie di Gandal, e finalmente Goldrake riesce a distruggere il suo robot, tagliandogli la testa, che però non esplode. Quindi ella sopravvive alla battaglia e dopo aver addormentato la sua parte maschile propone ai terrestri di lasciarla vivere in pace sulla terra promettendo di uccidere il proprio re. Mentre sta quasi per riuscirci viene fermata e uccisa dalla sua metà maschile, che ridotto in fin di vita e desideroso di riscattarsi con re Vega si getta con la sua astronave contro Goldrake ma muore nell'esplosione invocando il suo sovrano, schiantandosi in fiamme nell'oceano dopo aver tentato uno scontro suicida.
    Nella battaglia finale contro tutte le forze di Vega rimaste, lanciate in un ultimo disperato attacco, i compagni di Actarus alla guida di una nuova astronave, il Cosmo Speciale distruggono sistematicamente tutte le navi e i minidischi mentre Goldrake combatte contro la nave imperiale di Re Vega. Inizia un lungo combattimento e Actarus, dopo essere stato in difficoltà, con l'aiuto dei suoi amici riesce a danneggiare gravemente il nemico e re Vega, vistosi sconfitto, per vendicarsi ordinerà di fare schiantare la propria astronave sulla Terra per contaminarla con le proprie ceneri radioattive, ma Actarus riuscirà a fermarlo in tempo: con un ultimo colpo della sua alabarda spaziale, la sua arma più caratteristica, il Goldrake squarcia la sezione di comando della nave colpendo lo stesso sovrano che, in un ultimo delirio di onnipotenza, muore nell'esplosione finale, mentre i nostri eroi si lasciano andare ad un pianto di gioia.
    Terminata la guerra e precedentemente informati da Rubina che la loro patria natale Fleed sta tornando alla vita, Actarus e Maria decidono di tornarvi per ricostruire, assieme a coloro che scamparono all'invasione da parte di Vega, il regno perduto.
    In un commosso commiato dal padre adottivo Procton e dagli amici più cari, Actarus e Maria decollano alla volta di Fleed e l'ultima sequenza li vede arrivare sul loro pianeta ormai rifiorito.

    FINE

    breve galleria
    image
    mazinga z
    image
    grande mazinga
    image
    goldrake

    Edited by nicciolino1 - 10/2/2011, 12:44
  10. .
    nel suo occhio cielo azzuro nel braccio acciaio c'è nero il suo mantello mentre cuore bianco èèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè SPLENDIDO e ho 12 anni...
10 replies since 3/2/2011
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