Conclusa la visita, Mira si sentiva un poco tenuta sott'occhio di certo quello che era accaduto con il medico poteva aver fatto destare sospetti nell'uomo, ma forse era solo una paranoia che la stessa cacciatrice si era messa addosso da sola. In ogni casa, rintanatasi in casa fino a notte fonde, la donna poté finalmente uscire per dirigersi al porto... purtroppo, però, quella sensazione di essere tenuta sott'occhio si era fatta più pensate: si sentiva proprio nel mirino di qualcuno. Era solo una brutta sensazione oppure tutto ciò che la donna stava provando era vero?

Il lavoro sulla protesi procedeva e di certo ci sarebbe voluto assai per soddisfare le richieste della vice ammiraglio della marina militare.

La ricerca proseguiva senza molte differenza da prima, ma questa volta c'erano anche i removal crab per potersi spostare ampliando così il raggio della loro "caccia". Nel giro di trenta minuti, però, nessuno aveva trovato nulla e quel gruppo di persone non stava tornando... che stessero perdendo tempo?

Il lavoro proseguiva.

La zona attorno alla bocca del ragno era sufficientemente profonda per permettere ciò che Tyson aveva chiesto. Una volta sinceratosi di ciò, il navigatore assieme con il timoniere, non doveva fare altro che dare le ultime direttive. Nel giro di poco, l'imbarcazione di Fury era assicurata e chi voleva poteva scendere a terra raggiungendo così quella strana isola avente un grosso ragno sopra.

Uno dei mercanti interpellati iniziò a guardare Octavio per poi parlare la sua lingua in modo molto strano: l'isolamento aveva, si poteva dedurre, creato una sorta di barriera linguistica che si stava sgretolando, si... ma molto lentamente. «Noi pastori... noi vendere prodotti terra... noi avere animali da cibo e animali da latte...» disse annuendo fiero di ciò che aveva comunicato.

L'uomo rise. «Siete bestie e come tali andate vendute! Buona fortuna con il grande Maximus! Lui è nel paradiso!» disse ridendo. Di certo non avrebbe ottenuto altre informazioni utili e di certo, Aranwe era venuto a scoprire dello schiavismo delle razze "inferiori" nel modo peggiore di sempre visto che aveva perso un'amica la cui unica colpa era stata quella di unirsi a lui e cercare di difenderlo.

Il museo era molto curato e si vedeva che era un qualcosa di esclusivo visto e considerato che vi erano molti sarcofagi ed anche opere d'arte particolari che sicuramente il trio non avrebbe mai potuto vedere altrove se non presso il mausoleo dei re di Alubarna. C'era davvero di tutto ed il tutto era anche spiegato per filo e per segno dalle guide e dalle didascalie. Al centro del mausoleo, inoltre, vi era un grosso cubo di pietra con scritte incomprensibili... sembrava essere molto antico e molto importante visto che si trovava al centro di una stanza del resto quasi vuota.

Passato il tempo a Sabaody, il duo attese l'inizio dell'asta -ovvero le 21 esatte-. Tornati alla casa d'aste ove si erano recati alla ricerca del Horu Horu, il duo notò come vi fosse molta, moltissima gente. Sicuramente sarebbe stata un asta al cardiopalma visto che ogni volta che c'entrava un frutto del diavolo, gli animi si infiammavano. Al duo non restava altro che prendere posto ed attendere che il frutto venisse esposto.

Il lavoro era prossimo alla conclusione.