Bill & Tom Kaulitz Italian Forum

Posts written by Serial Killer

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    bella mia piace *_____________* continua presto up
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    ahhahahahh XD anche ioooooooo
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    b>Titolo: Fucking model
    Autore: »Bill Kaulitz«
    Raiting: R
    Genere: Erotico, sentimentale, commedia
    Avvisi: Lemon, Twincest not releated, language, AU, OOC
    Pairing: TomxBill
    Beta: †SuicideGirl† - Micky
    FuckIng model
    SPOILER (click to view)

    Capitolo 21

    Non appena disse così, sentii in fuoco ardere per tutto il mio corpo, causandomi – almeno credo – un blocco istantaneo del mio povero cuore che, se avesse potuto parlare, mi avrebbe mandato a fanculo già da un bel pezzo.

    - Di-dici sul serio? Davvero potresti innamorarti di me?

    Dissi con occhioni a cerbiatto

    - Si, potrei. Ma ricordati che io sto ancora con Andreas..

    Sbuffai, incrociando le gambe e mettendo le braccia conserte sul petto.
    Poco dopo vidi avvicinarsi il cameriere con la nostra colazione.

    - Ecco a lei..

    Disse, rivolgendosi a Bill, guardandolo con uno sguardo a dir poco accattivante. Poggiò il vassoio sul tavolo e si diresse verso il bancone, ma non prima di essersi girato dalla nostra parte per ben quattro volte, se non di più.

    - Oh mio dio!

    Esclamò Bill, ridendo successivamente.

    - Cosa c’è? Perché stai ridendo?

    Dissi, agitandomi, non appena vidi che stava trafficando con un bigliettino.

    - Quel citrullo del cameriere mi ha dato il suo numero.

    Vidi Bill sporgersi dalla sedia per adocchiare il cameriere che, a quanto pare, non aveva mai smesso di guardarlo. Sentii la rabbia ribollirmi nelle vene, il sangue salirmi fino al cervello e il cuore esplodermi dentro il petto. Indurii la mascella e strinsi i pugni per trattenermi.

    - Tomi.. tesoro, stai bene?

    Mi prese la mano, ma involontariamente la ritrassi.

    - Tom.. cosa c’è?

    Disse, prendendo il cornetto e addentandolo delicatamente.

    - Non doveva farlo.. ora sai che faccio? Gli vado a parlare..

    Trascinai la sedia all’indietro, facendo un rumore alquanto fastidioso.

    - Tom andiamo non fare cazzate e siediti.

    Mi rimproverò, ma non gli detti ascolto.

    Andai dietro al bancone e cercai il cameriere.

    - Scusi, lei non può entrare qui.

    Disse il direttore del bar, spingendomi fuori dal retro del bancone.

    - Io devo parlare con un suo dipendente; o me lo porta lei qui, oppure rivolto tutto il vostro locale.. quindi se lui ha le palle di affrontarmi, lo faccia venire..

    Cominciai a scaldarmi; non stavo capendo più niente, ero totalmente accecato dalla gelosia. Da una parte sentivo il direttore che mi stava tirando, dall’altra c’era Bill che continuava a ripetermi di stare calmo.

    - No Bill, adesso lasciami e fammi parlare.
    - Tomi per favore, sono abituato a queste cose.. oramai li ignoro. Ti prego, non avveleniamoci questa giornata per un coglione del genere.. avrà avuto l’età mia.. andiamo Tom.

    Mi tenne fermo da un braccio con entrambe le mani. Sentii le sue unghie ficcarsi nella pelle, ma non sentii dolore; forse ero talmente arrabbiato da non sentire nulla.

    - Ouf!!

    Sfiatai, calmandomi finalmente.

    - Dica al suo dipendente, anche se so che mi sta ascoltando.. che se fa ancora il deficiente con il mio ragazzo, giuro su Dio che lo ammazzo con le mie mani.. hai capito razza di codardo?? - dissi poi, riferendomi al cameriere -
    - Sì Tom, ha capito.. ora prendi il tuo cornetto, siediti e mangiamo in santa pace di Dio, ok?

    Non dissi niente, presi la mano di Bill e ci andammo a risedere.

    ***

    - Comunque, ricordati che io non sono il tuo ragazzo, ok? Ti prego non andiamo troppo oltre.. non che io non voglia, ma se ti va a scappare in giro.. siamo nella merda più nera. E poi, vedi di non fare troppo il geloso.

    Disse, prendendo il cornetto e tirando un grande morso.

    - Io non capisco.. se tu ordini per due persone, no.. di conseguenza non sei solo.. quindi: chi cazzo ti da il diritto di dare il numero ad una persona che già, probabilmente, è impegnata? Chi?

    Dissi ad alta voce, mordendo con foga il cornetto alla nutella..

    - Emh.. Tom..

    Mi interruppe.

    - No Bill, io non capisco, davvero..

    Sferrai un altro morso famelico e, come temevo, causai la fuoriuscita di nutella, sporcandomi dappertutto: viso, giubbotto, maglia, jeans.. persino le scarpe non riuscii a salvare.

    - Ma questo non è un cornetto alla nutella, è una nutella con cornetto. Porca troia!

    Cercai di darmi una ripulita utilizzando quei pseudo-fazzolettini dei bar, ma gravai soltanto la situazione. Bill cominciò a dimenarsi come una gallina per quanto stava ridendo, vedendomi in difficoltà.

    - Oddio Tom, ti prego smettila, ti stai riducendo l’ultimo schifo.
    Disse, continuando a ridere a crepapelle.

    - Sono una frana anche nel mangiare un cornetto. Vaffanculo va!

    Gettai la montagna di fazzoletti sul tavolino, gettando la spugna.

    - Aspetta tesoro, faccio io.

    Uscì dalla sua borsa un pacco di salviettine, poggiandolo successivamente sul tavolino.

    - E non potevi dirlo prima?
    - Era una scena troppo divertente per interromperti.

    Ne estrasse una e si avvicinò leggermente di più con la sedia verso di me.
    Cominciò a pulirmi il jeans, dov’era sporco in prossimità del ginocchio; poi passò un’altra salvietta sul giubbotto e sulla maglia e un’ultima per pulirmi il viso.

    La passò delicatamente su tutta la mia bocca, sfiorando di tanto in tanto la punta del naso. Era così attento a ciò che faceva, che non smisi un attimo di togliergli lo sguardo di dosso.

    D’un tratto, sentii una forte morsa allo stomaco e al cuore, come se stessi per dire qualcosa.. qualcosa che nemmeno io riuscivo a capire.. qualcosa che, in quel momento, dissi inconsapevolmente, o almeno, per quanto riguardava la mente.

    - Ti amo!


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    Note: ed ecco qui il capitolo *___* ve l'avevo promesso o no??? scusate ma ancora non è betato.. appena micky può lo beta ^^ spero che vi sia piaciuto.

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    upperò presto ^^
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    Titolo: Fucking model
    Autore: »Bill Kaulitz«
    Raiting: R
    Genere: Erotico, sentimentale, commedia
    Avvisi: Lemon, Twincest not releated, language, AU, OOC
    Pairing: TomxBill
    Beta: †SuicideGirl† - Micky
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    Capitolo 20

    Mi ritrovai in macchina in poco più di dieci minuti. Non potevo assolutamente tardare vista l’enorme pazienza di cui non era dotato il soggetto in questione.

    Mi allacciai rapidamente la cintura di sicurezza e misi in moto la macchina.. per lo meno, era la mia intenzione.

    - Andiamo.. non puoi non partire proprio ora! Non puoi farmi questo brutto rottame arrugginito!!

    Dissi, mentre provavo per l’ennesima volta a far partire quella merda di auto che mi ritrovavo; nel frattempo il cellulare suonò per la seconda volta.

    - Pronto?
    - TOM MA DOVE CAZZO SEI FINITO?? NON PUOI FARMI ASPETTARE COSÌ TANTO TEMPO. SE HAI RINUNCIATO DIMMELO CHE È MEGLIO!!

    Era piuttosto incazzato e non aveva tutti i torti; dopo tutto era mezz’ora che stava aspettando inutilmente.

    - Bill scusami tanto ma l’auto non sta partendo..

    Dissi uscendo dalla macchina, dirigendomi verso la fermata degli autobus

    - Sto andando a prendere l’autobus, ecco ne sta partendo uno proprio adesso..sarò lì da te in cinque minuti, tanto non è lontano. Perdonami.

    Non gli detti il tempo di dire niente perché chiusi la chiamata e iniziai a correre verso la fermata.

    ***

    - Ouf! Che stanchezza.. e non sono nemmeno le nove!

    Sfiatai, lasciandomi cadere su un posto a sedere. - il peggiore che potessi trovare dopotutto. -

    Ero accanto ad un uomo che puzzava di birra e sudore; un mix che, a prima mattina, era da vomito totale.

    “Oddio santo! Bleah!”

    Pensai tra me e me, cercando di allontanarmi il più possibile da quel tizio nauseabondo.

    “Spero il signore che la prossima fermata sia la mia!”

    Supplicai, mentre per disperazione, decisi di alzarmi e di mettermi accanto al finestrino per riprendere un po’ di aria.

    ***

    - Finalmente!! La mia fermata!!

    Scesi rapidamente; non prendevo l’autobus da quando andavo ancora a scuola. Non potevo ridurmi così.

    - Speriamo che Bill non se ne sia andato.

    Dissi tra me e me, cominciando a camminare verso il bar “Hertz” che era distante dal capolinea poco più di cinquanta metri.

    - Quasi, quasi lo chiamo e dico che sto arrivando.

    Afferrai il cellulare e composi il numero.

    Uno squillo-due squilli-tre squilli

    - Cazzo perché non risponde!

    Quattro squilli-cinque squilli-sei squilli-parte la segreteria.

    - Ma porco cane! No Tom, riprova andiamo!

    Ricomposi il numero e attesi ansioso che rispondesse.

    - Tom??
    - Oddio Bill ti avevo chiamato prima e.. come mai non hai risposto?
    - Tomi qui c’è un baccano pazzesco e non sento nulla. Dove sei?

    Ero arrivato di fronte al bar e prima di chiudere la chiamata, lo cercai un po’ nella folla.

    - Tomi?

    Era inconfondibile. Anche se non avessi avuto il piacere di conoscerlo l’avrei notato subito.

    - Ti vedo tesoro.. sono proprio qui!

    Non dissi nient’altro e chiusi la chiamata, dirigendomi verso di lui. Era di spalle e si girava da una parte e dall’altra per cercarmi e, non appena fui abbastanza vicino, gli saltai addosso facendolo sobbalzare.

    - MA TOMI!! TU SEI PAZZO MI HAI FATTO VENIRE UN COLPO.

    Urlò, mettendosi una mano sul petto per riprendere fiato.

    - Scusami tesoro..

    Gli presi il volto fra le mani e lo baciai delicatamente, infischiandomene di coloro che ci circondavano.

    - Mi sono preso l’obbligo di ordinarti un cappuccino e un cornetto. Va bene per te vero?

    Gli risposi con un sorriso, dopo di che mi sedetti accanto a lui.

    - Sei così bello.

    Sussurrai, ammirando il suo abbigliamento.

    Portava dei leggins in pelle bianca, degli stivali alti fino al ginocchio di lacca nera e un dolce vita nero; ma la cosa che più mi fece impazzire, era la pelliccia di visone bianco che avvolgeva il suo esile e amabile corpo.

    - Mi farai morire un giorno di questi se continui a vestirti in questa maniera.

    Sorrise, nascondendo gran parte del volto nella pelliccia.

    - Andiamo, mi hai visto pure nudo ricordi? E dovresti sentirti male per questo mio abbigliamento?

    Deglutii rumorosamente non appena la sua mano andò a sfiorare il mio interno coscia, accarezzandomela delicatamente con le unghie.

    - Non vorrai mica che ti stupri in pubblico vero?

    Risi, mentre tentavo di contenere la mia sete di possederlo.

    - Mmh.. no, per quello ho già pensato il posto, non preoccuparti Tomi. Devi soltanto aspettare che finiamo di far colazione insieme; dopotutto, ti devo ancora una scopata!

    Ghignò, facendo scivolare ancora più in fondo la mano facendola sfiorare con il mio membro - ormai sveglio -

    - Sei un fottuto modello Bill!

    Gli afferrai la mano e gliela tolsi. Non potevamo farlo in pubblico – anche se la gente poco se ne stava importando di noi –

    - Lo so Tomi. Ed è per questo che mi diverte a stuzzicarti, sei così ingenuo e coccolone..quasi quasi potrei anche innamorarmi di te sai?


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    Note: ed eccomi qui gente ^__^ con il nuovo capitolo. Devo dire che non mi piace affatto XP è uno di passaggio e non c'è nulla di importante... spero solo che non vi abbia annoiato

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    upperò presto ^^
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    uuuuuuuuuuuuuuuu mi piace *O*
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    ahhahah grazie xD
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    Titolo: Fucking model
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    Raiting: R
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    SPOILER (click to view)

    Capitolo 19

    La mattina successiva.


    - Tom! Alzati è pronta la colazione. I waffles si freddano.

    Sentii un urlo provenire dalla cucina - probabilmente era mamma. Ero ancora intontito dal sonno e mi era ancora difficile distinguere le voci.

    - Tom!! Alzati andiamo! Non fare il bambino e non mi costringere a salire su in camera e buttarti giù dal letto.

    Si, senza dubbio era lei.

    Mugugnai un qualcosa e mi coprii ancora di più il viso col piumone.

    ***

    Dopo quell’urlo, non sentii più nulla e la cosa mi preoccupava.

    - TOOOOOM!!

    - Occristobenedetto!
    Sfiatai, sobbalzando dal letto e mettendomi una mano sul petto per calmare i battiti accelerati del mio povero cuore spaventato. Come immaginavo, mamma mi aveva colto di soppiatto, togliendomi del tutto le coperte da dosso, in modo tale da farmi penetrare dal freddo gelido che, da sempre, la mia casa offriva.

    - Ma tu sei una pazza! Sono un uomo adesso e posso alzarmi quando voglio. Non devo andare più a scuola come una volta, adesso posso dormire.. non ti azzardare a fare più una cosa del genere mamma.
    Sai che mi poteva venire un infarto? Non fa bene svegliare di soppiatto una persona che dorme.

    Le feci una ramanzina, ma lei non poté che ridermi in faccia.

    - Tomi caro, tu sei solo un povero sciocco. E poi sei sempre il mio bambino..
    - A questo punto preferivo rimanere a casa con Alice, piuttosto che essere svegliato in questo modo barbaro. Almeno lì potevo dormire tranquillamente.

    Non disse nulla, si mise solo a ridere, sedendosi successivamente sul letto accanto a me.

    - Tom, devo dirti una cosa, ma mi prometti che non ti arrabbi se te la dico? È piuttosto imbarazzante per me, quindi.. non fare il difficile, ok? Ma poi è soltanto una curiosità.

    Spalancai gli occhi e deglutii rumorosamente.

    - Mi fai preoccupare così, mamma.

    Dissi con la voce tremante.

    - Ma no, cucciolo mio. Volevo solo sapere..c on chi hai parlato ieri sera tardi?

    “oporcaputtanazzaladra!”

    Mi sentii arrivare il sangue al cervello e la pressione alle stelle. Le gambe mi tremavano. Cazzo non poteva aver sentito tutto.

    - P-perchè?

    Balbettai.

    - Mmh.. così Tom, per sapere. Sentivo dei rumori e.. pensavo che.. insomma..

    La vidi in difficoltà; era imbarazzata, impacciata, non riusciva a trovare le parole per esprimersi.

    - Mamma? Cosa hai sentito? Dimmelo, adesso!

    Dissi, scandendo alla perfezione le parole.

    - Ouf, mi prometti che.. che mi dirai la verità?
    - Si mamma, ti ho già detto di sì.

    Annuii scocciato.

    - Ho sentito un nome “Bill” e.. insomma.. poi.. ho sentito come dei.. dei gemiti, ecco. Speravo che mi fossi sbagliata. Perché mi sono sbagliata, vero Tom?

    Non appena disse così, avrei preferito morire piuttosto che rispondere. Il mio imbarazzo fu troppo grande.

    - Emh.. c’è… io.. non..

    Come immaginavo, la mia lingua fu completamente annodata. Non fui in grado nemmeno di inventarmi una scusa, nonostante la mia miticità nel fare questo. Oramai ero stato colto con le mani nel sacco, era impossibile negare l’evidenza. Per questo, decisi di arrendermi e di confessare tutto.

    - Ouf. Ok mamma, hai vinto tu. Ora però mi devi promettere che non dirai nulla, ma proprio nulla a papà, ok?

    Chiesi scongiurandola.

    Non rispose per un tempo che mi stava facendo diventare pazzo, facendomi arrivare il sangue al cervello.

    - Cazzo mamma, rispondimi!

    Urlai, mentre stringevo i pugni per trattenere la rabbia. La feci sobbalzare.

    - Non alzare il tono in quel modo, Tom. Sono pur sempre tua madre e devi avere rispetto nei miei confronti.

    Chinai il capo; forse avevo esagerato.

    - Ok. Perdonami mamma, è solo che è successo tutto così in fretta e non sto capendo più nulla. Insomma, era da un po’ di tempo che provavo qualcosa per quel ragazzo è solo che.. non avrei mai immaginato che le cose fossero corrisposte. Io ti chiedo solo di avere comprensione nei miei confronti, e soprattutto conforto. Ne ho parlato solo con Alice, ed è proprio questo il motivo per cui l’ho lasciata.
    - Capisco.

    Si limitò a dire.

    - Tutto qui?

    Chiesi speranzoso di una risposta più compita.

    - Tom, cosa dovrei dirti? È una tua scelta. Vorrà dire che questo Bill è molto importante per te e magari lo ami come non hai mai amato Alice. La vita è la tua, figliuolo e te la devi gestire da solo. Sei grande ormai.

    Vidi il volto di mamma farsi cupo e triste e man mano gli occhi si riempirono di lacrime.

    - Mamma, ti prego però.. non piangere.

    Le presi il volto fra le mani e l’abbracciai più forte che potevo.

    - Sappi che anche se ti piace un ragazzo, io sarò sempre fiera di te Tom, sempre.

    Mi dette due teneri baci su entrambe le guance, dopo di che indicò il cellulare.

    - Vedi che ti vibra il telefono.

    Disse sorridendo, asciugandosi le lacrime. Mi girai di scatto e presi il cellulare - era Bill -

    - Pronto?
    - Tomi!! Ma dove sei finito? Sono le otto e un quarto, pensavo di averti detto che avevamo appuntamento alle otto.

    Era piuttosto irritato.

    “Maledizione!”

    - Tesoro scusami, mi sono svegliato ora e non ho sentito la sveglia. Sono da te in meno di un quarto d’ora.
    - Ok. Fa presto però, ok? Ho pur sempre i minuti contati io.
    - Si, ma non dovremmo andare a lavoro alle tre?
    - TOM!! Non stare a farneticare e preparati!!!

    Urlò, per poi chiudere la chiamata.

    Mamma rimase di sasso. Possibile che la sua voce si sentisse anche da fuori la cornetta?
    Mi guardò e sorrise.

    - Bill, vero?

    Annuii e sorrisi.

    - Ti piace davvero così tanto, figliuolo?

    La guardai, poggiando le mani sulla sua spalla.

    - A me non piace Bill mamma.. io.. io lo amo!


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    Note: ed ecco qui il chappy!!!!!!!! anche se non è betato ancora

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    ^__^ è un piacere..
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    grazie millle ^^
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    PS aurora sei mod ora nel mio forum ^^

    Titolo:Fucking model
    Autore: »Bill Kaulitz«
    Raiting: R
    Genere: Erotico, sentimentale, commedia
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    Pairing: TomxBill
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    Capitolo 18

    Stavo cercando di immaginare quale fosse la sua espressione in quel momento; più ci provavo e più mi eccitavo.

    Dio, stavo ardendo in una maniera pazzesca nei miei pantaloni, avevo un dannato bisogno di toccarmi.

    -Tomi..

    Sentii un urlo strozzato provenire dall’altra parte della cornetta.

    “Cazzo”

    Pensai tra me e me.

    “Sono riuscito a fargli urlare il mio nome”

    Continuai, mentre mi godevo i suoi respiri pesanti
    .
    - È stato formidabile Tom, mi sei piaciuto incredibilmente. Devo ancora riprendere fiato.
    Sussultò, mentre io continuavo a riprendermi dallo shock. Non avrei mai immaginato che Bill potesse fare tutto questo.

    - Ok, ti è piaciuto, ma.. ma adesso tocca a te, caro mio. Non vorrai mica lasciarmi con la bandiera alzata tutta la notte, no?

    Dissi ridacchiando, con un timbro di voce a dir poco sensuale.

    - Ah, già, adesso tocca a me giocare con un po’ con te.. peccato che.. io non gioco per telefono.

    Non capii cosa intendesse e glielo feci capire.

    - Bill? Ma cosa vai a dire?
    - Tomi, io giocherò con te solo quando lo faremo per davvero. Io non ti dirò cosa voglio farti attraverso uno stupido apparecchio telefonico. Se devo giocare con te, voglio toccarti, voglio baciarti, voglio far scorrere le mie mani lungo il tuo corpo perfetto, sentire il calore del tuo respiro sul mio viso, il sapore della tua bocca, la forza dei tuoi muscoli sconquassarmi il corpo. Io non parlo Tomi, agisco.

    Non riuscii a dire nulla. Ero rimasto zitto come uno stoccafisso, muto come un pesce; non riuscivo ancora a credere che mi avesse preso per il culo.

    - Insomma.. avevi detto che lo avremmo fatto per telefono?! E ora cosa mi vieni a dire? Che tu non parli ma agisci?! Accidenti, questa è stata una tua idea, non mia.

    Dissi amareggiato.

    - Tom, quando mi dicevi quelle cose, mi stavi davvero facendo andare fuori di testa. Mi stavi facendo impazzire. Non sai cosa avrei dato per stare lì con te per davvero. Io non ti dico nulla perché ciò che ho in serbo per te, voglio che sia una sorpresa. Voglio che tu te la goda al massimo, ma soprattutto che tu te la goda per davvero. Senza immaginarla.

    Annuii tra me e me. Rimasi davvero deluso però.

    - Si ok, ma adesso come devo fare? Non posso tenermi il coso alzato.

    Sentii una sonora risata provenire dalla sua parte. Si stava prendendo gioco di me?

    - Oh povero il mio piccolo Tomi. Non preoccuparti, domani il paparino si farà perdonare. Domattina alle otto in punto, fatti trovare al bar “Hertz”. Ti farò passare una delle mattinate più belle della tua vita.

    Appena disse così, venni assalito da una vampata di calore. Le guancie si accesero di un rosso scuro e.. per quanto riguarda la “bandiera”, continuava a spingere contro gli stretti boxer che ne impedivano la fuoriuscita, costringendolo in uno spazio piccolo e altamente ristretto.

    - Cazzo Bill, ma se dici queste cose.. costringerai mia madre a cambiare le lenzuola.
    Dissi mettendomi una mano là dove il mio piacere si faceva sempre più grande. Anche se, man mano che continuavo a parlare con lui, non faceva altro che farmi sempre più male.
    - Uh, non vorrai mica prendere il mio posto, vero? Io sarò colui che ti farà venire nei pantaloni, e non la tua semplice ed innocua manina. Ci sono ben altri modi. Tu quale preferiresti?

    Continuava a stuzzicarmi. Stavo davvero per esplodere.

    Urlai.

    - Ma Tom? Andiamo, non mi togliere il gusto di strapparti l’orgasmo. Sei cattivo se lo fai.

    Disse con una voce fottutamente eccitante.

    Sì, Bill stava giocando con me, anche se un attimo prima aveva detto che non avrebbe mai giocato per telefono.

    “Fottuto modello!”

    - Bill, smettila ti prego.

    Ansimai, mentre tentavo in tutti i modi di non porre fine alla mia “sofferenza”

    - Se mi prometti che fai il bravo non appena chiudo la chiamata, domani sarà un giorno che non ti dimenticherai mai. Facciamo così? Io la smetto di fare lo stronzo e tu.. e tu stai buono con le manine.

    Fui costretto ad accettare. Non potevo perdermi un occasione del genere.

    - Ok, fottuto modello!

    Dissi ghignando.

    - Mmh.. non vedo l’ora che sia domani. Dammi la tua parola.
    - Ok Bill. Ti do la mia parola che mi starò fermo con le mani.

    Rise di gusto.

    - Perfetto Tomi. Ricordati, domattina alle otto al bar “Hertz”. Ti adoro.

    Non feci in tempo a rispondere che chiuse la chiamata immediatamente.
    Restai immobile sul letto qualche altro secondo prima di connettere.

    - Cazzo..

    Dissi tra me e me, mettendomi entrambe le mani sulla testa.

    - Non posso crederci che sia successo davvero!


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    Note: ed eccomi qui ragazzeeeee. Scusate l'immensa attesa, ma davvero non potevo scrivere ç_ç spero che questo cappy vi siamo piaciuto, seppure un po' corto.
    mi dispiace non averlo fatto betare a Micky, ma ve lo avevo promesso.

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    mh.. upperò presto ^^
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    hahahha ebbè è una mia tattica xD
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    up
110 replies since 20/12/2009
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