Posts written by polis71

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    FONTE: www.oasport.it/

    Lodi campione d’Italia per il secondo anno consecutivo! Il Forte dei Marmi si arrende in tre sfide

    Il Lodi si conferma campione d’Italia di hockey pista. I lombardi hanno conquistato il terzo titolo della loro storia, il secondo consecutivo, al termine di una cavalcata entusiasmante, che li ha visti cadere, rialzarsi e poi dominare sia la regular season sia la finale dei playoff scudetto 2018, letteralmente senza storia.

    Eppure il Forte dei Marmi ha provato in tutti i modi a rendere la vita difficile al Lodi, giungendo ad un passo dalla vittoria in gara-2 e costringendo poi i campioni d’Italia a guadagnarsi lo scudetto ai supplementari nell’ultima sfida. Il Lodi, però, non è mai andato in svantaggio e ha mantenuto la calma anche dopo i tempi regolamentari, trovando poi le invenzioni che hanno risolto la pratica in loro favore.

    Ad aprire le danze è stato un gol di Compagno in contropiede, poi ci ha pensato Pinto a raddoppiare sfruttando in disimpegno errato di Gnata. Quando la pratica sembrava ormai archiviata, De Oro ha riaperto i giochi sul finire della prima frazione, costringendo il Lodi ad arrivare all’intervallo con una sola lunghezza di vantaggio. Querido su rigore ha piazzato l’allungo sul 3-1, ma lo scatto d’orgoglio del Forte dei Marmi ha consentito ai toscani di pervenire al pareggio in pochi minuti con le reti di Motaran e Romero.

    I supplementari, pertanto, sono diventati inevitabili. Ed è servita un’invenzione di Giulio Cocco da centropista per sparigliare le carte e a regalare il nuovo vantaggio al Lodi, che con Verona ha sfruttato un powerplay per chiudere la pratica sul 5-3.

    La serie si è chiusa dunque con un cappotto del Lodi, che ha così consolidato la sua attuale leadership nazionale con una folta pattuglia italiana che punta ad essere protagonista anche agli Europei 2018 di La Coruna.






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    fonte: www.grossetosport.com/

    Follonica.
    Strepitosa gara del Follonica che in un “Capannino” esaurito in ogni ordine di posto (1200 spettatori presenti) ferma la corazzata del Barcellona sul 3 a 3.

    Partita bella ed intensa giocata al massimo da entrambe le squadre. Nei primi sette minuti gli ospiti pressavano molto alti e tra le fila del Follonica c’era del timore reverenziale. Gli azzurri facevano fatica ad uscire e ripartire e gli spagnoli passavano in vantaggio al 9′ su rigore con Pablo Alvarez.
    Lo schiaffo preso svegliava i follonichesi che in contropiede con Lucas Martinez portavano il match sull’1 a 1.
    Purtroppo proprio nel finale di primo tempo su un tiro di Pascual leggermente deviato i catalani si riportavano in vantaggio.
    Nella ripresa Barcellona era meno spavaldo, ma il Follonica non riusciva ad incidere. Addirittura erano gli ospiti a trovare il gol del 3 a 1 con una splendida conclusione di Ordonez che terminava nel sette, nel momento in cui gli azzurri facevano il cambio.

    Tutto finito? Assolutamente no. I ragazzi di Mariotti non mollavano e Banini in contropiede subiva il fallo e si guadagnava la punizione di prima che lo stesso trasformava.

    Il catino del “Capannino” diventa una bolgia infernale e a due minuti dal termine il capitano Federico Pagnini fissava il risultato sul definitivo 3 a 3.
    Per il passaggio alla semifinale tutto rimandato alla gara di ritorno, ma oggi è stata scritta una nuova pagina dell’Hockey follonichese.
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    FONTE: Massimiliano Ambesi

    Gabriella PAPADAKIS e Guillaume CIZERON hanno dominato i Campionati mondiali di Milano ottenendo la terza vittoria della carriera. Nell'occasione, la coppia di danza francese ha ritoccato il primato mondiale in ogni segmento di gara chiudendo la prova con la bellezza di 207.20 punti su 210 disponibili.
    Al posto d'onore si sono attestati gli staunitensi HUBBELL/DONOHUE, mai sul podio in precedenza ed autori di un punteggio secondo solamente a quelli ottenuti dai vincitori del titolo e dai campioni olimpici VIRTUE/MOIR
    La lotta per il terzo posto ha premiato per pochi centesimi di punto i canadesi WEAVER/POJE, che hanno avuto la meglio sui padroni di casa CAPPELLINI/LANOTTE mettendosi al collo la terza medaglia iridata della carriera. Entrambe le coppie hanno ampiamente migliorato i precedenti primati personali.
    In casa ITALIA, va segnalato il nono posto di Charlene GUIGNARD e Marco FABBRI, capaci di ottenere il migliore piazzamento della carriera.
    In virtù del risultato odierno, il movimento azzurro avrà a disposizione 3 posti per la rassegna iridata del prossimo anno che si terra a Saitama in Giappone. L'unico precedente in tal senso risale al 2001, ma fu frutto di differenti circostanze.

    Tutte le foto sono state realizzate da Flavio Valle






















    Per 27 centesimi di punto, Anna CAPPELLINI e Luca LANOTTE mancano la medaglia di bronzo nei Campionati mondiali di Milano, archiviando il quarto piazzamento ai piedi del podio della carriera.
    Non è bastato scollinare per la prima volta oltre i 190 punti, sbriciolando il primato italiano.
    Resta in bacheca il successo ottenuto nella rassegna iridata di Saitama e una presenza fissa per oltre un decennio nelle posizioni che contano. Nei dodici mondiali disputati, CAPPELLINI/LANOTTE hanno ottenuto in dieci occasioni un piazzamento nelle prime dieci posizioni.
    Il movimento italiano chiude l'evento di casa con i quarti posti di CAPPELLINI/LANOTTE e Carolina KOSTNER, il quinto di DELLA MONICA/GUARISE, il nono di GUIGNARD/FABBRI e il decimo di MARCHEI/HOTAREK.
    In totale sono arrivati 5 piazzamenti nelle prime dieci posizioni oltre al 17esimo posto di Matteo RIZZO e al 21esimo di Elisabetta LECCARDI.
    E' mancata la medaglia, ma la prova di squadra è stata più che positiva.
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    FONTE : Massimilano Ambesi

    Nathan CHEN ha vinto la gara maschile dei Campionati mondiali di pattinaggio di figura riportando gli Stati Uniti sul gradino più alto del podio dopo nove anni.
    Nell'occasione, il quasi diciannovenne di stanza in California si è superato facendo segnare un punteggio (321.40) secondo solamente a quelli finora realizzati dal campione olimpico Yuzuru HANYU.
    CHEN si è imposto con 47.63 punti di vantaggio sul giapponese Shoma UNO (273.77), che ha archiviato l'ennesimo secondo posto della carriera dopo quelli ottenuti nei Mondiali 2017, nell'ultima finale di Grand Prix, nei Campionati dei Quattro Continenti di gennaio e nei recenti Giochi Olimpici.
    Sorride anche la Russia che, grazie a Mikhail KOLYADA (272.32), torna sul podio dopo sette anni.
    Va rimarcato come il trentenne israeliano Alexei BYCHENKO si sia piazzato in quarta posizione dopo avere ottenuto il settimo posto in entrambi i segmenti di gara.
    Matteo RIZZO, unico italiano presente, ha chiuso la prova in 17esima posizione.

    Nel complesso, si sono visti spettacoli migliori...

    Le foto sono state realizzate da Flavio Valle







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    FONTE : Massimiliano Ambesi

    Davanti a quasi 10.000 persone che hanno affollato il Mediolanum Forum di Assago, Kaetlyn OSMOND si è meritatamente laureata campionessa mondiale sfoderando un programma libero per palati fini.
    La ventiduenne canadese, già seconda dodici mesi or sono, ha preceduto la diciassettenne nipponica Wakaba HIGUCHI, risalita dall’ottava posizione e per la prima volta sul podio iridato. Al terzo posto si è attestata la giapponese Satoko MIYAHARA, che, in un programma libero caratterizzato dai passaggi a vuoto di quasi tutte le pretendenti alle medaglie, ha avuto il merito di contenere gli errori conquistando il secondo podio della carriera nei Campionati mondiali.
    Carolina KOSTNER e Alina ZAGITOVA, dominatrici del primo segmento di gara, sono mestamente naufragate nel programma libero spartendosi la palma di delusione dell’evento. La teenager russa, per la prima volta in stagione, ha bucato un programma libero mancando l’appuntamento con gli elementi di salto di maggiore valore. La veterana italiana, scesa in pista per ultima, ha ambiziosamente provato ad alzare l’asticella, ma è crollata negli ultimi due minuti non riuscendo ad approfittare degli errori in serie di gran parte delle avversarie.
    La morale della favola è che nel pattinaggio nulla è scontato e l’esperienza non sempre paga.

    Tutte le foto sono state realizzate da Flavio Valle


























    Edited by polis71 - 24/3/2018, 21:53
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    FOTO SHORT PROGRAM






















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    FONTE: Massimiliano Ambesi

    La seconda giornata dei Campionati mondiali di pattinaggio di figura, ospitati dal Mediolanum Forum di Assago, si è aperta con il programma corto maschile, orfano del detentore del titolo e due volte campione olimpico Yuzuru Hanyu.
    In prima posizione si è piazzato Nathan CHEN (101.94), capace di completare "in qualche modo" sia quadruplo lutz che quadruplo flip. Lo statunitense ha preceduto il russo Mikhail KOLYADA (100.08), superiore a Chen su componenti del programma e grado di esecuzione, ma penalizzato da un base value inferiore.
    Il podio è stato completato dal debuttante statunitense Vincent ZHOU (96.78), che ha avuto la meglio sugli attesi Boyang JIN (95.85) e Shoma UNO (94.26). Il cinese è stato tradito dal quadruplo toeloop, mentre il giapponese, alla prese con problemi fisici, ha semplificato il programma di gara rinunciando al quadruplo flip.
    Matteo RIZZO (77.43), unico italiano in gara, si è piazzato al 18esimo posto qualificandosi in scioltezza per il programma libero che si disputerà sabato.

    Tutte le foto sono state realizzate da Flavio Valle









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    fonte: www.oasport.it

    La short dance di quest’oggi ha dato il via alla gara di danza dei Campionati Mondiali di pattinaggio di figura 2018, in corso di svolgimento al Mediolanum Forum di Assago, nei pressi di Milano.

    Grandi favoriti della vigilia, i francesi Gabriella Papadakis e Guillaume Cizeron hanno confermato i pronostici, dimostrando di essere sulla buona strada per la conquista di un secondo titolo mondiale dopo quello del 2016. La coppia transalpina ha infatti stabilito il nuovo primato mondiale della danza corta con 83.73 punti, migliorando di appena sei centesimi il punteggio ottenuto dai canadesi Tessa Virtue e Scott Moir, qui assenti, alle Olimpiadi di PyeongChang. I tre volte campioni europei hanno dominato la concorrenza sia per quanto riguarda il punteggio tecnico (44.37) che per quanto riguarda le componenti del programma (39.36).

    In seconda posizione troviamo gli ottimi statunitensi Madison Hubbell e Zachary Donohue, che hanno stabilito il nuovo primato personale e nazionale con 80.42 punti, diventando la terza coppia di sempre a superare la fatidica soglia degli ottanta punti nella storia della short dance. I punteggi stellari di questa gara continuano anche con la terza posizione, visto che i canadesi Kaitlyn Weaver ed Andrew Poje hanno a loro volta fatto segnare il personal best con 78.31 punti.

    In piena corsa per le medaglie anche la coppia azzurra composta da Anna Cappellini e Luca Lanotte, quarti con 77.46 punti, nuovo record nazionale, con meno di nove decimi di ritardo rispetto alla terza posizione provvisoria. Acclamati dal pubblico milanese, i sette volte campioni nazionali hanno meritato 40.44 punti di technical elements e 37.02 punti di program components. L’altra coppia azzurra, quella formata da Charlène Guignard e Marco Fabbri, si è invece classificata al nono posto con 71.15 punti (37.05 e 34.10 nelle due voci), posizione che, se confermata, rappresenterebbe il loro miglior risultato in una rassegna iridata.




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    FONTE: Massimiliano Ambesi

    Carolina KOSTNER, alla caccia della settima medaglia iridata, si è imposta nel programma corto femminile, atto di apertura dei Campionati mondiali di pattinaggio di figura.
    Nell'occasione, la trentunenne altoatesina (80.27) è diventata la terza atleta nella storia a scollinare oltre gli 80 punti facendo segnare il riscontro più alto di sempre nella somma delle componenti del programma (38.97).
    Alina ZAGITOVA (79.51), detentrice del titolo olimpico, si è dovuta accontentare del posto d'onore penalizzata da un'esecuzione non impeccabile della combinazione triplo lutz/triplo rittberger. La quindicenne russa è stata, in ogni caso, la migliore del lotto sul fronte tecnico.
    La terza posizione è andata alla giapponese Satoko MIYAHARA (74.36), che ha preceduto l'opaca canadese Kaetlyn OSMOND (72.73). Restano in corsa per le medaglie anche la russa Maria SOTSKOVA (71.80) e la canadese Gabrielle DALEMAN (71.61).
    Elisabetta LECCARDI, seconda italiana in gara, si è qualificata per il programma libero con il 23esimo punteggio (51.13).

    Tutte le foto sono state realizzate da Flavio Valle













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    FONTE: Massimiliano Ambesi


    Aliona SAVCHENKO e Bruno MASSOT chiudono una stagione leggendaria dominando i Campionati mondiali di Milano. Nell'occasione, la coppia di artistico battente bandiera tedesca ha sbriciolato il record mondiale infliggendo venti punti di distacco ai più immediati inseguitori.
    Prosegue la favola di SAVCHENKO, al momento l'unica pattinatrice insieme a TRANKOV, KIM e VIRTUE/MOIR ad essersi imposta su tutti i fronti in ogni categoria.
    La 34enne nata in ucraina si è messa al collo l'undicesima medaglia iridata stabilendo il nuovo primato di specialità, senza dimenticare che è salita a quota sei successi.
    Peraltro, dopo Irina Rodnina ed Helene Engelmann è diventata la terza nella storia a vincere titoli mondiali con partner differenti.
    Lunga vita alla REGINA! Le emozioni regalate tra PyeongChang e Milano non si potranno dimenticare







    Aliona SAVCHENKO e Bruno MASSOT hanno conquistato il titolo mondiale ottenendo nel programma libero 162.86 punti su 165.30 a disposizione.
    I giudici hanno attribuito ai campioni olimpici in carica ben ventuno 10 e nessuno ha osato spingersi sotto il 9.50. Tradotto, SAVCHENKO/MASSOT hanno rasentato la perfezione chiudendo la competizione con uno stellare 245.84 e il maggiore margine di sempre sui secondi classifcati (20.31) tra Olimpiadi e Mondiali.
    In passato, nessuna coppia aveva mai superato i 160 punti nel segmento più lungo di gara e i 240 punti nella somma dei due programmi.
    Il podio è stato completato dai russi TARASOVA/MOROZOV e dai transalpini JAMES/CIPRES, capaci di regalare alla Francia una medaglia che mancava da 18 anni.
    Le prime sei coppie classificate hanno ottenuto il migliore piazzamento in carriera nei Campionati mondiali.
    Per l'ITALIA, grazie al quinto posto di Nicole DELLA MONICA e Matteo GUARISE, è arrivato il migliore risultato di sempre.
    Il livello medio è stato elevatissimo basti pensare che i 16esimi classificati hanno raccolto 177.46 punti, oltre cinque lunghezze in più rispetto a chi ha ottenuto lo stesso piazzamento alle Olimpiadi.

    Tutte le foto sono state realizzate da Flavio Valle






















    Edited by polis71 - 23/3/2018, 20:16
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    fonte: www.oasport.it

    l programma libero femminile ha posto fine alle competizioni di pattinaggio di figura in occasione dei Giochi Olimpici invernali di PyeongChang 2018.

    Già al comando del programma corto, la giovanissima russa Alina Zagitova ha conquistato la medaglia d’oro, ottenendo 156.65 punti nella prova odierna, nella quale si è esibita sulle note del Don Chisciotte di Ludwig Minkus, con 81.62 punti di technical elements e 77.47 punti di components. Il totale di 239.57 punti rappresenta anche il suo nuovo primato personale. Ancora quindicenne, Zagitova diventa così una delle più giovani campionesse olimpiche di sempre: nella storia, infatti, solamente la statunitense Tara Lipinski a Nagano 1998 e la norvegese Sonja Henie a St. Moritz 1928 hanno trionfato prima di compiere il sedicesimo anno di età, anche se il primato assoluto per una medagliata spetta alla britannica Cecilia Colledge, argento a 15 anni e 79 giorni nell’edizione di Garmisch-Partenkirchen 1936. Per una questione di giorni, Zagitova diventa la seconda campionessa olimpica più giovane di sempre, con il primato che resta in possesso della Lipniski (15 anni e 257 giorni).

    Non ha potuto trattenere le lacrime la campionessa mondiale Evgenia Medvedeva, che ha visto la più giovane connazionale e compagna di allenamenti (entrambe sono allieve di Eteri Tutberidze) strapparle quella medaglia d’oro che fino ad inizio stagione sembrava dover essere sua. L’infortunio occorsole prima della Finale del Grand Prix sicuramente ha condizionato la sua preparazione, e, dopo la sconfitta patita ai Campionati Europei, si è dovuta inchinare a Zagitova anche in sede olimpica. Medvedeva ha comunque dimostrato la sua classe migliorandosi nel programma corto e pareggiando i conti con Zagitova nel secondo segmento di gara, vinto grazie al miglior punteggio nelle componenti del programma. Proprio le components hanno comunque rappresentato il segreto del successo della più giovane delle due russe, infatti Zagitova si è nettamente migliorata da questo punto di vista rispetto alle sue prime uscite stagionali, sebbene per alcuni analisti i giudici siano stati di manica larga con la fenomenale quindicenne, che certamente può ancora migliorare nell’interpretazione.

    Sarà ora da vedere se le due atlete prenderanno parte anche ai Mondiali di Milano, dove potrebbe rinnovarsi la sfida tra le russe, e dove Medvedeva sarà chiamata a difendere il suo titolo iridato, vinto nelle due precedenti edizioni.

    Bravissima anche Kaetlyn Osmond, che dopo la medaglia d’argento mondiale si conferma tra le grandi della disciplina con il bronzo olimpico, disintegrando i propri primati personali. La bandiera con la foglia d’acero torna dunque a sventolare sul podio olimpico della gara femminile otto anni dopo il bronzo casalingo di Joannie Rochette, inoltre il Canada chiude la rassegna con medaglie in tutte le gare del pattinaggio di figura ad esclusione di quella maschile.

    Carolina Kostner si è alla fine dovuta accontentare di un quinto posto che rappresenta comunque il suo secondo miglior risultato olimpico dopo il bronzo di Sochi 2014. Come abbiamo già avuto modo di ricordare in precedenza, l’unica ultratrentenne in grado di salire sul podio olimpico nella storia fu Ethel Muckelt, bronzo a trentotto anni suonati nel lontano 1924. Neppure la classe di Carolina ha potuto infrangere questo tabù, in uno sport che continua a sorridere alle giovanissime: con i suoi ventidue anni, infatti, Osmond è la più “anziana” tra le atlete medagliate quest’oggi, mentre nella top ten la più grande dopo Kostner è la statunitense Mirai Nagasu, venticinquenne che ha chiuso decima. Per Carolina ci sarà ora l’appuntamento con i Mondiali di Milano, appuntamento che dovrebbe rappresentare l’ultima competizione della sua spettacolare carriera.


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    www.oasport.it

    La gara di danza dei Giochi Olimpici invernali di PyeongChang 2018 ha emesso il proprio verdetto, premiando la coppia canadese composta da Tessa Virtue e Scott Moir, un binomio che oramai è entrato di diritto nella leggenda di questa disciplina.

    I rappresentanti della foglia d’acero vantavano già un titolo olimpico, conquistato nel 2010 a Vancouver, di fronte al pubblico di casa, quando divennero la coppia più giovane di sempre a fregiarsi della medaglia d’oro nella danza. Con il risultato odierno, Tessa Virtue e Scott Moir sono diventati la seconda coppia di danza in grado di salire tre volte sul podio olimpico dopo i sovietici Marina Klimova e Sergei Ponomarenko (1984, 1988 e 1992), tenendo conto anche dell’argento di Sochi 2014, e la seconda a vincere due titoli in questa specialità, dopo i russi Oksana Grishuk ed Evgeny Platov, vincitori nel 1994 e nel 1998. I canadesi vanno inoltre a conquistare la loro quinta medaglia olimpica, considerando anche i team event, risultato mai ottenuto da nessun atleta nella storia del pattinaggio di figura.

    Per Tessa e Scott dovrebbe chiudersi qui una carriera brillantissima, che li ha visti conquistare anche tre titoli mondiali nel 2010, 2012 e 2017, oltre a tre argenti ed un bronzo nella competizione iridata, senza dimenticare i successi nei Four Continents (tre ori e sette medaglie complessive) e la vittoria della Finale del Grand Prix nel 2016, alla quale vanno aggiunti anche cinque argenti.

    La leggenda di Virtue e Moir può essere tale anche grazie ai rivali che si sono trovati a dover affrontare nel corso della loro carriera: prima gli statunitensi Meryl Davis e Charlie White, battuti a Vancouver 2010 ma campioni olimpici a Sochi 2014, e poi i francesi Gabriella Papadakis e Guillaume Cizeron, battuti per una manciata di decimi nella prova odierna. L’allenamento congiunto delle due coppie ha permesso sia ai canadesi che ai transalpini di raggiungere un livello stellare, che abbiamo potuto verificare proprio nella free dance di PyeongChang 2018, dove abbiamo assistito a ben tre record del mondo: inizialmente Papadakis e Cizeron hanno migliorato i primati della free dance e del totale, poi Virtue e Moir sono andati a ritoccare ulteriormente il primato del totale, aggiudicandosi la medaglia d’oro.

    Questa gara, una delle più avvincenti della storia olimpica, consacra dunque Tessa Virtue e Scott Moir come la più grande coppia di danza della storia, ma allo stesso tempo consegna le chiavi del futuro a Gabriella Papadakis e Guillaume Cizeron, già due volte campioni del mondo e tre volte campioni europei, che vista la loro giovane età sembrano destinati a dominare il prossimo quadriennio olimpico.




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