Vampire GdR

Posts written by Nathan

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    Quasi involontariamente ascolto il duo.
    Rimango sorpreso constatando la tipologia di coppia. Nelle grandi città non è troppo inusuale ma il contrasto tra i due colpisce.
    Tanto diverse di primo acchito, tanto "vicine" aldilà delle apparenze.
    Il "ragazzo" mi sembra la più coraggiosa delle due.
    Vedo la forza nel seguire la propria strada, senza badare alle pressioni sociali.
    Vedo il suo amore. Non vedo prevaricazione nei suoi intenti.
    La ragazza è evidente ci ci tenga ma che abbia bisogno di una spinta.
    Sorrido per loro e mi auguro il loro bene senza patteggiare per un risvolto o l altro.
    Pochi secondi e Edward si rivolge a me con fare giovanile.

    Gentilissimo ma no, grazie.

    Sorrido quasi imbarazzato, mentre guardo quelle bottiglie delle quali ignoro i sapori.

    Non odiarmi e non prendermi in giro ma sai che non ho mai assunto alcol?

    sono stato accolto dai monaci prima di poterne sentire gli effetti..dopo non era permesso..

    Ironizzo sorridendo per il paradosso nel trovarmi in un bar e in presenza di chi vive di questo.
    Mi scappa proprio una genuina risata quando ammicca nei miei confronti.
    Per fortuna non sto bevendo o gli avrei lavato il viso. Imbarazzato e divertito rispondo prontamente.

    No no no! Sono solo un amico. Mi ha raccontato "Nicky" che vorresti trovarle qualcuno ma dio che testarda! Per lei c è il lavoro lavoro e poi..ancora lavoro! Ci si prova a farle pensare ad altro ma è un muro!

    è davvero disciplinata ma le manca equilibrio..

    Scuoto la testa con un ampio sorriso. Quasi mi dimentico per un attimo delle mie ansie che però tornano prepotenti appena mi rendo di nuovo conto della situazione.
    Il barista con i suoi modi mi aveva coinvolto nel condividere il soggetto che Nicole sembra essere.
    Anche io con lei avevo cercato di spingerla nelle braccia di qualcuno appena la sera prima se ci penso.

    comunque tu sapevi che andava in ferie?! In effetti ero venuto per chiederti proprio di lei e prendere l acqua era più per la palestra già che c ero.

    Sono cristallino in ogni comportamento. Non uso pretesti o scuse. La "verità" è uno dei miei precetti che quantomeno cerco di seguire nei limiti della mia condizione. Non è facile per chi spesso è obbligato a mentire.

    e non preoccuparti per ieri. Anche io non mi sono presentato. A dirla tutta siamo un po' fuggiti. Non so se ricordi ma c era uno strano tipo che credevamo puntasse Nicole..

    Su quell ultima frase mi accupisco, evidentemente preoccupato.
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    Arrivo al locale che per fortuna è ancora aperto.
    Un occhio all interno e vedo lui, il barista. Il mio cuore gioisce.
    Ci sono altre persone. Dei ragazzi che mi ricordano l ultima persona della quale mi sono nutrito.
    Il mio pensiero per un attimo va a quel ragazzo. Mi chiedo se si fosse sentito accolto. Non lo avevo ascoltato per approfittarmi di lui, per quanto l avessi accompagnato anche per le mie necessità.
    Chissà se è comunque ipocrisia. Un allontanamento dalla "verità" intesa secondo i miei precetti.
    Ritorno al presente. Un dono in cui risiedere. Ma mi distraggo poco dopo.
    Curiosa quella coppia. Lui appare un po' troppo curato per rispecchiarsi davvero nel vestiario che indossa.
    Non avrebbe avuto probabilmente una ragazza così fosse stato diverso.
    Qualcosa era successo. Lei forse aveva pianto. Forse lui cercava il suo perdono. Perdono che lei voleva negargli solo con la mente in quel frangente. Solo con le mente perché il cuore sembrava dire altro da quei gesti.
    Che bella la vita, penso. Vorrei assaporarla perdendomi in quel loro incontro.
    Tuttavia non ne ho il diritto. Solo il mio interesse è un intrusione in un intimità che è giusto preservare non sporcandola con la mia presenza.
    Sono già dentro quando faccio queste ultime considerazioni.
    Guardo il barista impegnato.
    Lo faccio chiedendomi se da un momento all altro mi avrebbe guardato male per l ennesimo cliente.
    Nella cultura del luogo dove mi allenavo il sorriso non sarebbe mai mancato ma qui non siamo lì. Quasi timidamente, prendo parola.

    Buonasera, sono in tempo per un ordinazione?

    Resto in attesa, esitando al primo sguardo storto che possa essermi rivolto.

    Avrei bisogno di un 3 bottiglie di acqua da mezzo da portare via per gentilezza

    Almeno per il disturbo.
    Nel dojo poi possono sempre essere utili.
    Devo anche ricordarmi di scrivere ai miei allievi per domani..


    Lo sguardo quasi cerca il suolo. Un sorriso un po' teso. Imbarazzato.
    Sento ansia per Nicole e per l' approcciarmi al ragazzo.

    Sei Edward, giusto? Non so se ti ricordi. Ero qui ieri sera tardi con Nicole.. pausa Mayers..

    Specifico come servisse e sorrido gioviale.
    Gli lascio poi tempo di fare mente locale. Ne vede di persone passare ma con la mia amica aveva molta confidenza ed eravamo in pochi in quel momento. Era poi appena ieri. Speriamo bene, mi dico.
    In quei istanti di attesa occhiate fugaci vanno anche alla coppia notata prima ma il fulcro della mia attenzione è sempre sul barista.
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    Provo a pensare ai posti frequentati da Nicole. A parte quello nel quale siamo stati l'ultima volta, non mi viene in mente proprio nulla. Ripenso anche alle "ferie" della mia amica. Mi viene il dubbio di avere frainteso il loro reale inizio. Potrei avere equivocato ma al momento non è importante e non voglio disturbare il detective per sincerarmi di avere inteso correttamente.
    Penso a lui. Gli ho promesso di non fare cavolate a parte non volerne fare di mio. Penso però alle strade che mi sono rimaste. A quest'ora il padre di Louis dormirà. Andare lì ora, considerando che sospetto un po' di lui, non è certo il caso e lo farei solo come ultima possibilità.
    Magari il locale dove ero con la mia amica è ancora aperto. Magari c'è quel ragazzo. Si sentivano "spesso" sembrava. Magari sa qualcosa. Guardo il cellulare per vedere se lo Snug Harbor Jazz è ancora aperto e se lo potrebbe essere contando i tempi di percorrenza che mi separano da quel posto.
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    uso volontà
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    Sono ancora in periodo difficoltoso come detto in ASSENZE ma cerco di scrivere lo stesso


    I miei tentativi di procedere con tatto cadono miseramente. La donna vive tutte le fasi ed emozioni che temevo. Non cerco di controbattere o di calmarla. Troppo agitata. Ho abbastanza empatia da capirla infondo.
    Quando lei attacca il telefono quasi sospiro rammaricato. Penso che la richiamerò ad un orario più adeguato per porgerle le mie scuse, se non altro per tranquillizzarla qualora pensasse di essere stata chiamata da un genere di persona come quella da lei apostrofata.
    Non tanto per me stesso ma per autentica comprensione e per doveroso rispetto. Influssi di una passata vita disciplinata forse.
    Comunque ripenso alle sue parole. Ai detti e non detti. Non aveva sentito il mio nome prima d'ora e Nicole non è mai arrivata da lei ne probabilmente si erano sentite. Almeno di questo mi convinco.
    Penso che sia il caso di cercare il padre del bambino. A quest'ora però dormirà mi dico. Con lui poi ho in mente un approccio diverso, dato i miei sospetti.
    Vorrei osservarlo da fuori. Vedere dove va e come si comporta. Magari avvicinarmi abbastanza da vedere possibile similitudini, ad esempio il tatuaggio, con il tipo di quella sera.
    Questo pensiero me ne porta poi altri. Mi chiedo ad esempio se avrebbe senso provare a cercare direttamente quel tipo "strano" nel posto dove lo avevo visto l'ultima volta. Se fosse coinvolto però immagino non si faccia vedere più li.
    E se invece battessi i posti più frequentati abitualmente da Nicole? Magari qualcuno l'ha già vista. Magari dopo il lavoro è passata dove passa di sovente per rilassarsi un attimo.
    Il primo posto che mi viene in mente è quello della ultima volta ma voglio fare uno sforzo mentale per pensare alle sue abitudini più consolidate. Più probabili. Sono già alla centrale poi. Lei sarà partita con la sua auto da qui, immagino. Auto che sarà rimasta nell'ultimo posto da lei visitato, forse.

    Vorrei, prima di muovermi di qui, pensare alle abitudini di Nicole per immaginare dove sia potuta andare. Dal posto più probabile a quello meno. Mi aiuto pensando ai posti aperti quando lei finisce di lavorare e a quelli lungo il percorso lavoro-casa e lavoro-casa di sarah
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    Potrei non riuscire a postare in questi giorni. Scusate
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    Dopo un certo lasso di tempo, la donna risponde. Si vede che è assonata. Posso comprenderla. Le lascio un attimo perché possa prendere maggiore lucidità e le rispondo con un velo di mortificazione per il disturbo arrecato. Spontaneo, non simulato. Purtroppo mi sono sentito moralmente obbligato a chiamare a tali ore.

    Buonasera, scusi per il disturbo a queste ore. Parlo con la signora Carnell Sarah?

    Un attimo di pausa per darle tempo di assenso, prima di continuare.

    Mi dispiace svegliarla, mi chiamo Nathan Davis. Sono un amico della detective Nicole Mayers. Forse ha già sentito il mio nome.

    Le lascio altro tempo per non risultare incalzante e darle modo di fare mente locale e orientarsi.

    La chiamo proprio per la mia amica che so l'avrebbe dovuta cercare nel giorno appena trascorso. Non ho però idea di che fine abbia fatto e sono sinceramente preoccupato per lei o non l'avrei disturbata. Sa dirmi nulla in merito?

    Rimango in evidente stato di apprensione che però riesco a controllare un minimo per non apparire troppo ansiogeno.

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    Sorrido genuinamente alle affermazioni di Carona che dice di volermi dare una mano. Con fare deciso, dopo avere preso nota del suo numero, mi appresto a seguire le sue indicazioni in modo celere. E' stato d'animo buono e se posso fargli risparmiare tempo, anche solo uscendo velocemente di li, lo faccio.
    Mentre lo aspetto nel posto che mi ha detto, penso a tutte queste vicende. Sono ancora preoccupato per Nicole. Mi chiedo come stia. Temo per il numero di nemici che potrebbe avere una agente. Mi chiedo se può essere implicato Marcus. Non posso saperlo, aldilà dell'apparizione di Louis che potrebbe avere un nesso di qualche tipo.
    Penso alle "massime" che mi guidano. La "verità", la "compassione" e il "dolore" sono tra queste. Cerco di capire cosa possa avere portato qualcuno a fare del male a Nicole se così effettivamente è stato. La mia amica nell'esercizio delle sue funzioni ha pestato i piedi a qualcuno o ha procurato dolore? E' il secondo aspetto, più plausibile e più vicino alle mie riflessioni, che attira la mia attenzione.
    Indago sulla natura del dolore e come questo possa diffondersi. Penso a come vittime e carnefici possano avere questo in comune. Come sia importante guardarlo in faccia. Capirlo senza giudizi. Ma non è ora il momento di ascoltarsi. Non ho dati per viverlo e potere fare tutto ciò. Poi è appena arrivato il detective che mi porge dei fogli.
    Dice parole che scaldano il cuore per il modo nel quale vengono a me rivolte. Credo che il bene abbia portato bene e che entrambi ne siamo stati scaldati. Almeno questa volta pare essere andata così.
    Come fossi un monaco, d'istinto, sorrido a occhi chiusi mentre faccio un leggero inchino con il capo e prendo quanto mi viene dato.

    Spero che Nicole stia bene e che tutto questo non serva. Mi dispiace per il tempo che le ho preso e per la posizione scomoda che ha dovuto sostenere. Però lieto di averla conosciuta e di avere visto altrettanto interesse da parte sua. Nobili sentimenti che vanno oltre il lavoro che è chiamato a svolgere. Sono convinto scaldino lei come hanno scaldato me. Sono felice che Nicole abbia un collega come lei. La terrò aggiornata. Buon lavoro agente

    Enfatizzo quella parola in segno di rispetto. Come mi rivolgessi ad una persona che crede in ciò che fa e che merita già solo per questo stima. Non sono sviolinate. Spero di essere all'altezza quando, una volta solo, guardo meglio quei fogli. Gli osservo con scrupolo. Ripenso al non escludibile coinvolgimento di Marcus. Credo che sia Sarah da cercare per prima. Più attendibile oltre che era da lei che Nicole doveva andare.
    Presentarmi a casa di una persona a quelle ore però non è il caso, aldilà che può avere cambiato indirizzo. Una chiamata mi sembra il giusto compromesso. Nel cuore della notte non è il massimo ma le circostanze lo richiedono a mio giudizio.
    Compongo il numero e resto in attesa di un'eventuale e sperata risposta.
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    Lo ascolto. Noto quando "si morde la lingua". Comprendo e condivido sinceramente le ragioni che lo spingono a sentirsi con le mani legate e per questo apprezzo ancora di più il suo agire.
    Le "collaborazione" con la mia amica mi fanno capire a maggiore ragione come l'agente si stia assumendo rischi per Nicole e per me. Me che sono un semplice conoscente e forse anche meno.
    Deve essere davvero la brava persona che sembra e non vorrei fargli torto.

    E' molto gentile. Apprezzo il suo aiuto e comprendo non sia qualcosa che possa essere dato alla leggera. Non ho intenzioni di fare nulla che non sia accertarmi che Nicole stia bene.
    Mi farebbe piacere avere il suo contatto per aggiornarla man mano e avere anche la sua guida, per evitare di fare involontariamente niente di nocivo


    Il mio sguardo esprime quanto ci tenga a ricambiare il prezioso aiuto che mi è stato dato. Non voglio di certo essere un problema.

    Comunque i contatti telefonici e gli indirizzi dei genitori di Luis sarebbero già un buon inizio. Se ci fossero anche delle foto per riconoscerli sarebbe utile.

    Rintracciare il telefono quindi è fuori discussione.. almeno finché le indagini non partono.. chissà.. chissà poi quando finiscono esattamente le ferie.. dovrei chiedergli la data esatta..

    Resto in ansiosa attesa. Penso a qualche precetto che potrebbe guidarmi in quanto sto vivendo.
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    Lo seguo. Anche lui sembra perplesso sulle ferie di Nicole e mi ragguaglia in merito, in base cosa sa per vie indirette.
    Mi chiede poi se i motivi della mia apprensione siano collegati anche a quei nomi accennati durante la stesura della mia dichiarazione.
    Rimugino, cerco di formalizzare i miei pensieri in modo da rendereli più chiari a me e a chi ho davanti.
    Dunque, il fatto che abbia preso le ferie da tempo mi mette ulteriore preoccupazione. Ricordo ancora le sue testuali parole “se ci fosse un quando non lavoro” o ancora “alle volte vorrei partire per fare un viaggio..” faccio una pausa che parla da sé sembrano le parole di chi va in ferie il giorno dopo? domando in modo retorico. Puo essere che qualcuno abbia preso le ferie a suo nome? Sono perplesso per l assurdità della cosa ma mastico vicende grottesche da quando frequento Nicole e condivide con me le sue storie ..é assurdo ma se qualcuno ha preso le ferie a suo nome per poterla fare sparire in modo da non creare allarmismi per un bel po’ di tempo? rimango assorto. Nego a me stesso tale possibilità, prima di continuare a rispondere Mi chiede se con le mie preoccupazioni centrano le persone nominate..credo di no. So solo che Nicole avrebbe dovuto parlare con Sarah e che quel tipo sospetto potrebbe avere sentito tutto e, se la seguiva da un po’, magari avrebbe saputo dove trovarla. Ma questo non è un fatto, mi rendo conto. Però quella telefonata invece lo è e non posso ignorarla preoccupato pensando alla vicenda. Rimugino ..certo che pensandoci Marcus era un tipo violento e che scaricava le colpe sugli altri da quello che ricordo. L ordine restrittivo e il fatto che Nicole sia stata tanto vicina a Louis al posto suo potevano fare provare odio in lui verso la mia amica? Non credo So che c era un ordine restrittivo nei confronti di quel Marcus e che Nicole si occupava del figlio magari suscitando il suo risentimento. In tal caso magari ci sono in archivio documenti su di lui. Si potrebbe vedere se quel Marcus potrebbe assomigliare al tipo che spiava me e a Nicole l altra sera. Nicole é possibile non l abbia riconosciuto dato che era coperto magari gli assomiglia. Magari ha l uccello sul collo, anche se a pelle potrebbe averlo tatuato in ricordo del figlio a seguire
    Un altro pensiero mi prende la mente.
    ad ogni modo ho usato il suo personale. Potreste essere rintracciarne la posizione?
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    Dopo del tempo torna. Finalmente ,penso. Lo ascolto e rimango perplesso.
    Nicole mi aveva parlato di essere oberata. Di volersi prendere una vacanza per un viaggio.
    Mi avrebbe detto che sarebbe stata in ferie dal giorno successivo ma non l ha fatto.
    É vero non avevo un appuntamento con lei ma dal giorno seguente mi avrebbe fatto sapere qualcosa.
    Specie se in ferie. Va bene, magari non l ha trovata. E non mi dice nulla una come lei anche in quel caso?

    Non avevamo proprio un appuntamento ma eravamo in accordo che dal giorno successivo al nostro incontro mi avrebbe fatto sapere.
    Comunque non mi aveva parlato di ferie sebbene ci fosse stata occasione, dato che abbiamo parlato di argomenti annessi. Dallo stress lavorativo che aveva poi non sembrava proprio che dovesse andare in ferie con oggi e se lo fosse stata (in ferie) a maggiore ragione avrebbe avuto modo di contattarmi. Saprà anche lei quanto sia una persona meticolosa Nicole.
    Per curiosità la richiesta di ferie l ha fatta quanto tempo fa? L ha presentata poi di persona?
    Sa, la chiamata che le ho detto già di per se appare molto sospetta, condivide?
    Mi rendo conto sia tardi ma potrebbe provare a contattare anche lei là detective con un numero al quale è reperibile o provare in seconda battuta a sentire la mamma di Louis per vedere se sa qualcosa?
    Sono sinceramente preoccupato e con una chiamata ci si potrebbe mettere la coscienza apposto.
    Se è successo qualcosa aspettare domani per fare partite le eventuali indagini potrebbe essere tardi.


    Dico cercando un aiuto umano più che solo professionale. Punto sul suo buon cuore.

    Se serve uso 1 pv per la prova di empatia per farmi aiutare dal detective nel modo che gli ho chiesto
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    Scusa l attesa

    A fine di tutto mi aggiorni il cognome di Nicole in scheda?


    Raccoglie la mia deposizione. La rileggo. Mi pare corretta e mi mostro disponibile a chiarimenti.
    Al termine mi mette in attesa per i suoi controlli.
    Anche se nulla è risolto al momento mi sento più tranquillo.
    L attesa non è breve. Penso con ansia a cosa mi dirà l agente.
    Temo che mi congederà con un "ci occuperemo della situazione" o qualcosa di simile. Vorrei che controlli subito se la mia amica è da quella persona o che inizi già a cercare informazioni su dove possa essere andata a seguire se li non fosse. Insomma vorrei che vengano già iniziate le indagini ma immagino sia troppo presto.
    Mi alzo e cammino nervosamente avanti e indietro. Ripenso a quel "messaggio" dal mondo oltre il velo. Così mi immagino quella zona a cavallo con la nostra "abitata" dagli spiriti che a volte mi si rivelano in modi tutti loro e a volte criptici. Forse evanescenti? Louis? Era davvero Luis? Voleva forse aiutare Nicole invece che se stesso o la sua famiglia? Magari sa altro. Se conosce il futuro in un mondo dove la linea temporale forse si confonde, forse mi sa dire di più. Dovrei però avvicinarmi di più a ciò che era per potere almeno provare a capirlo di più dopo ciò che distacca i nostri mondi. Anche solo per potere mettermi in contatto con lui con i miei metodi.
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    Dopo essere stato accolto e avere atteso con ansia l arrivo del detective Carona, finalmente arriva.
    Non mi ricordavo molto il suo aspetto ma il suo essere affabile si.
    Gli rispondo con la stessa cordialità.

    Buonasera, sono un amico della detective Nicole, se ricorda. Forse c è un problema urgente che riguarda la mia amica. Avrebbe due minuti per parlarle in privato?

    Aspetto di essere solo con lui, se acconsente, e appena posso continuo.

    Dovevo sentire Nicole dopo le 21:30 circa per una faccenda importante per entrambi.
    Non sentendola, il che è strano conoscendola, le ho telefonato circa mezz ora fa, se non sbaglio.
    Dall altro capo del telefono però ha risposto qualcun altro.
    Non si capiva chi, anche per via di rumori di sottofondo. Rumori tipo un motore/"propulsore" in accelerazione.
    L unica cosa che so è che ha volutamente evitato di parlare, rimanendo in ascolto finché non ha interrotto la telefonata qualche istante dopo.
    Se non sapessi con certezza che la mia amica passa il tempo solo tra lavoro e casa, avrei pensato che fosse con qualche suo amico o altro.
    Ma non è così conoscendola bene.
    A preoccuparmi c è stato anche un episodio della sera precedente nella quale uno strano personaggio sembrava osservarla in modo furtivo mentre eravamo assieme. Ma li per lì non ci abbiamo dato troppo peso, aldilà di accompagnarla con attenzione a non essere seguito fino sotto casa.
    Per queste ragioni ho provato ad andare a casa sua per vedere se stava bene. Lei però non c è e non c è la sua auto.
    So che dopo il lavoro qui, doveva andare a trovare una certa Sarah Carnell, ex moglie di..si.. Marcus Gimbley.. La donna è una persona che ha avuto modo di conoscere seguendo un caso che coinvolgeva anche il loro figlio di nome Luis.
    Purtroppo non so dove questa donna abita esattamente a New Orleans o sarei andato a vedere personalmente se era tutto apposto.
    Immaginando che abbia potuto allungare il servizio e perso il cellulare, difficile da parte sua, sono venuto anche qui per vedere se magari ha allungato il turno e se risulta che abbia perso il telefono.
    Mi rendo conto che è presto per allertarsi e chiedere un vostro intervento e per questo ho chiesto espressamente di lei ricordandomi dell impressione positiva che mi aveva dato e potendo magari aiutarmi in qualche modo.


    Rimango in attesa con evidente stato di preoccupazione. Sperando non risulti eccessiva dopo avere fatto intendere di non essere stato apprensivo. Ho cercato non a caso di evidenziare le motivazioni a muovermi in modo precoce.

    Edited by Nathan - 25/3/2024, 01:14
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    Dopo avere parcheggiato lascio tutto in auto a parte il portafoglio con i documenti.
    Chiudo il mezzo e metto le chiavi nell’ altra tasca della giacca.
    Il posto è abbastanza sonnolento. Butto un occhio per vedere se all’ esterno becco Nicole o la sua auto. Magari il collega che conosco di vista.
    Non perdo tempo a cercare nessuno però. Mi dirigo verso la centrale in ansia.

    speriamo mi dicano dove è o che possano aiutarmi

    L accesso è libero? Riesco ad entrare in autonomia? Trovo qualcuno ad accogliermi?
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    Sono molto preoccupato .. dentro di me sento qualcosa di strano. Mi avvicino alla machina e nel mentre tiro fuori dalla tasca dei pantaloni le chiavi .. mi fermo di colpo …a momenti mi sembra di vedere un'ombra passare velocemente ma mi guardo intorno e non vedo nulla .. sto pensando a voce bassa ..chi seiiii? …sono solo sensazioni date dallo stress. Entro in macchina e parto mentre penso alla mia amica e a quest ombra che mi è passata vicino nel mio mero immaginario. Velocemente penso cosa devo fare e con chi potrei parlare. Jerry Carona. Ecco con chi potrei parlare di Nicole.. sperando che sia nel distretto mi dirigo lì .. con la speranza di trovarlo o magari vedere la macchina di Nicole lì .. Magari chiedere dove abiti la mamma di Louis con quella di provare a verificare di persona se sia li? Difficilmente potrebbero già cercarla loro. È passato poco tempo ma magari un amico di lei e mio conoscente potrebbe darmi una mano.
64 replies since 8/4/2023
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