Posts written by pathetic.

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    I think I'll pace my apartment a few times
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    ROXANNE O'DEATH | riddikulus
    Roxie, in tenuta da pirata, braccia incrociate al petto, aspettava. Odiava aspettare. Aveva lanciato un'occhiataccia a Milo che l'aveva salutata con la manina appena aveva incrociato lo sguardo con lei. Aveva lentamente districato le braccia e alzato un dito medio. Gli avrebbe voluto dire "guarda che se ti distrai, muori" ma non erano cazzi suoi. Finché finalmente, Kieran si era avvicinata a loro. «uh. ciao, com’è?» era stata drogata, e lasciata a marcire per dieci giorni in una stanza d'hotel, ammanettata a Rain. Era rimbambita da qualunque tipo di gas nervino o simile avessero dato loro per metterli a tacere. Ma a parte questo? La sua raggia era ai massimi livelli, così come voglia di mietere teste. «una meraviglia, non vedo l'ora di ammazzare i coglioni che mi hanno ammanettata a questo deficiente» disse alzando il braccio per mostrarle le manette e fatle fare il suo lavoro il più in fretta possibile. Aveva anche cercato di tagliarsi il braccio per far uscire un rivolo di sangue per creare lei stessa una chiave ma il suo potere non sembrava funzionare e le manette non erano magiche quindi probabilmente era stata colpa della droga o quel gas nervino. «tadan!» non la ringraziò ma da come la guardò, si poteva notare che fosse felice di essere stata liberata. Si alzò di scatto andando a recuperare il fucile lasciato a terra da uno dei nemici e lo puntò dritto su Rain. «non ce la facevo più, una tortura» essere un ostaggio, guardare gli altri combattere e lei non poteva perché nessuno fra gli ostaggi voleva fare casino e ribaltare la situazione e Rain probabilmente per dispetto l'avrebbe tenuta a terra. Pavor del cazzo. Abbassò il fucile per buttarsi nella mischia. Non era il caso di ucciderlo ora, poteva ancora rendersi utile, forse. «ora roxie si diverte» ma roxie tanto con i punti pa che hai non fai un cazzo. Vabbè ma ti pare? Avrebbe dato del suo meglio anche al peggio delle sue condizioni. «oh! signorina o'death, da questa parte!» le persone non avevano ancora imparato che con la faccia che si ritrovava non dovevano permettersi di darle ordini. L'avrebbe lasciata a morire solo out of spite, se non si fosse capito, la sua pazienza era ai minimi storici. «non darmi ordini, so dove andare anche da sola» gli occhi, per sua fortuna, li aveva ancora. Corse verso Vanya e le saltò addosso di spalle, cercando di tenerle le braccia legate dietro e tirandole un calcio nello stomaco per aggrapparsi a lei con le gambe. «SPARA ORA» e lei invece le morse la spalla. Poi saltò giù e si allontanò da loro, per sparare un colpo di fucile ad Hakkai lì dove non batte il sole per farlo piegare in due dal dolore e non permettergli di attaccare Adrian. Forse anche un monito per qualcuno, eh Rain? Side eye.
    E se in giro è tutto un manicomio
    Io sono la più pazza che c’è, che c’è
    Io sono pazza di me, di me
    E voglio gridarlo ancora
    Non ho bisogno di chi mi perdona
    io, faccio da sola, da sola


    HTML
    <b>(11) DIFESA AMA (twat + murphy + rain):</b>
    <b>ATTACCO IDRIS (murphy + rain):</b>

    <b>(10) DIFESA NINA (clay + adrian + roxie):</b>
    <b>ATTACCO VANYA (nina + roxie):</b>

    <b>(9) DIFESA ADRIAN (lena + adrian + roxie):</b>
    <b>ATTACCO HAKKAI (lena):</b>

    <b>(5) DIFESA REMO (twat + cory):</b>
    <b>ATTACCO NIKO (remo + cory):</b>

    <b>LENA LIBERA QUALCUNO DI SUA SCELTA</b>


    PRENDE IL FUCILE

    (10) DIFESA NINA (clay + adrian + roxie): le salta addosso e la tiene ferma con le braccia dietro la schiena
    ATTACCO VANYA (nina + roxie): la morde

    (9) DIFESA ADRIAN (lena + adrian + roxie): spara a hakkai nei gioielli dj famiglia


    Edited by pathetic. - 25/2/2024, 15:50
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    ROOM #6 a ROOM #7

    Roxie vi risponde e vi lascio qui solo i dialoghi così non dovete leggere tutto il post

    «FAI QUELLO CHE TI PARE SORELLA. SENTITI LIBERA!!»
    «TU MI PIACI. FACCIAMO A CAMBIO?»

    «PERCHÈ, VI SENTITE SOLI?»
    «NO SIAMO GIÀ IN TROPPI»

    «SIAMO RINCHIUSI QUI DA ALMENO 10 GIORNI.»
    «SIETE IN CONTATTO CON QUALCUN ALTRO? AVETE ALTRE INFORMAZIONI?»
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    Rain a prima occhiata non sembrava averla presa sul serio. Si chiese cosa non gli fosse chiaro dato che non aveva dato il minimo segno di simpatia verso l'altro e che aveva iniziato a tirargli calci e pugni appena aperti gli occhi. Era il fatto di essere più giovane di lui o che non fosse una pavor? Nessuna delle due significava niente per lei perché non aveva intenzione di lavorare al Ministero, le sarebbe piaciuto di più lavorare per vie meno legali e soprattutto in un combattimento all'ultimo sangue, probabilmente quello scuoiato sarebbe stato lui. Era meglio che si togliesse dal mirino prima che lo facesse fuori. Poi oh, a ognuno il suo, meglio per lei se Rain la giudicava inferiore e in alcun modo un pericolo nonostante lo avesse avvisato, le dava un vantaggio. Lo guardò dall'alto in basso quando cadde per terra con un tonfo come pianificato. Sfortunatamente non sembrava essersi rotto l'osso sacro. «ma che cazzo fai?! se invece di là ci sono i rapitori!» alzò gli occhi al cielo dandogli uno scappellotto per farlo tacere e lasciar parlare gli adulti. Un cervello tutto suo lo aveva o lo aveva votato ai Pavor che se l'erano sbranato in un secondo? Lo guardò come se fosse stupido. «se di là ci sono i rapitori e non ci vogliono svegli o vogliono ucciderci, per entrare apriranno quella porta» l'altra opzione era che usasseri gas nervini per metterli k.o. ma questa volta sarebbe in caso stata pronta all'evenienza. «e se ci aprono, ci fanno un favore» il problema era che non c'era alcun rapitore nella stanza accanto alla loro. I loro rapitori si fidavano della cella in cui li avevano rinchiusi, se non lo avessero fatto, avrebbero messo qualcuno di guardia alle loro camere e non aveva sentito nessun passo o alcuna parola provenire dal corridoio. Quindi o erano isolati — e questa ipotesi era stata scartata nel momento in cui avevano sentito rumori provenire dalla camera accanto — oppure c'erano altri ostaggi. «E BASTA MI STAI FACENDO VENIRE MAL DI TESTA» e le manette gli facevano male e aveva fame e ora aveva mal di testa... e quello era un pavor? Ma chi cazzo li accettava al giorno d'oggi. Fu lui a tirarla questa volta e per nessun motivo apparente. Cioè proprio così, out of spite. «la smetti di lamentarti?» ovviamente anche a lei quelle manette stavano lasciando segni sul polso che era diventato dolorante e aveva fame ma almeno soffriva in silenzio. «NON TI SOPPORTO PIٻ Audace da parte sua pensare che lei lo avesse mai sopportato invece. Non c'era mai stato un singolo momento, un secondo uno, in cui lei lo avesse trovato sopportabile. Era già pronta ad alzare la mano per prendere la testa dell'altro e spaccarla contro il muro quando qualcuno dall'altro lato della stanza, rispose. «FAI QUELLO CHE TI PARE SORELLA. SENTITI LIBERA!!» uh- slay?interessante. Non la risposta che si era aspettata di ricevere. Accennò un sorrisetto scrutando Rain dal basso verso l'alto per capire da dove le sarebbe piaciuto iniziare. «TU MI PIACI. FACCIAMO A CAMBIO?» gridò senza staccare gli occhi da Rain, tamburellando le dita sul muro. Almeno si sarebbe tolta dai piedi quello sgorbietto. «QUANTI SIETE DI LÀ?» che informazione utile gli avrebbe dato quella domanda? Boh. Proprio stupido, si vedeva che avessero diverse priorità. «ma che domande stupide fai? chissene importa di quanti sono» tanto non avrebbero potuto salvarli lo stesso se mai fossero riusciti a scappare. Portarsi dietro altre persone li avrebbe resi solamente più riconoscibili e vulnerabili. Le bastava solo che ci fosse una persona per fare da tramite con altre stanze. Comunque, nel caso in cui fossero riusciti a scappare, sperò che la ragazza trovasse un modo per salvarsi da sola, sembrava in gamba. «PERCHÈ, VI SENTITE SOLI?» MAGARI. Sarebbe stata molto più felice di trovarsi in quella stanza da sola piuttosto che con quel coglione di Rain. «NO SIAMO GIÀ IN TROPPI» assottigliò gli occhi guardando Rain. «ancora per poco.» sentì dei passi allontanarsi e alzò un sopracciglio quando proprio accanto a dove aveva trovato il bigliettino di San Valentino, trovò anche una copia del Boccino d'Argento. 24 febbraio 2024. «ora capisco perché ho iniziato a vederti come una bistecca» disse rivolgendosi a Rain e spiaccicandogli il giornale in faccia, poi tornò a fissa il muro. «SIAMO RINCHIUSI QUI DA ALMENO 10 GIORNI.» almeno 10 perché quell'articolo poteva comunque essere di qualche giorno fa. «SIETE IN CONTATTO CON QUALCUN ALTRO? AVETE ALTRE INFORMAZIONI?» magari qualcuno aveva davvero trovato un modo per uscire di lì.
    E se in giro è tutto un manicomio
    Io sono la più pazza che c’è, che c’è
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    ROOM #06 Roxie tira pugni e grida

    Strappò il bigliettino senza nemmeno farlo leggere a Rain «buon san valentino sta minchia» iniziò a battere i pugni sul muro violentemente, tirando bruscamente Rain. «C'È QUALCUNO? SE NON MI FATE USCIRE DA QUI COMMETTO UN OMICIDIO. SIETE STATI AVVISATI.» il prossimo passo sarebbe stato usare la testa di Rain al posto dei suoi pugni.
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    «MA CHE FAI MI MISCHI LA RABBIA???!» e aveva colpito in pieno l'ego del ragazzo. Non ci voleva molto a capire quanto tenesse al suo faccino. Basare la propria esistenza meramente su un fatto estetico, patetico. «magari, almeno mostreresti un po' di palle. in senso figurato.» disse anticipando qualunque suo commento a riguardo per metterlo a tacere. «ma spero di averti passato ben altro, magari la faccia ti si riempie di bubboni, ti crescono tre braccia e zampetterai come un ragnetto, chissà» sarebbe stata davvero una bella scena, sfortunatamente non l'avrebbe mai potuta vedere. Quando nominò il fatto che puzzasse di una notte di sesso, vide quella punta di orgoglio trapelare. Ew. E ci aveva pure condiviso il letto per non si sapeva quanto. «tu no» un commento da bambino. Bastava aggiungesse il gne gne gne perculante tipico e non avrebbe notato la differenza con un odioso bambino di 5 anni. Se pensava che così l'avrebbe offesa in alcun modo, si sbagliava. Certo, gli avrebbe torto il collo solo per quello sguardo che le aveva lanciato dall'alto in basso ma per il resto non era che la verità. Non faceva sesso ma non se n'era mai lamentata perche non lo ricercava come il ragazzo. Traeva eccitamento da ben altro «mi diverte fare altro con le persone» tipo provare il loro sangue e poi ucciderle. Solitamente non sopravvivevano. «non mi sembra che tu sei estremamente utile se nemmeno tu sai un cazzo...patata ambulante» doveva essere masochista o non se lo spiegava. Se le cercava proprio, eh. «ti devo ricordare che possiedi uno dei tuoi punti deboli proprio sotto di me? dai pugni alla castrazione è un attimo» le sarebbe anche solo bastato fargli vedere le stelle. Si era già annoiata di lui, gli avrebbe spaccato la testa contro il muro se solo fosse sicura che in quella stanza non ci fossero telecamere. Non era di certo in guerra dove tutto era concesso davanti agli occhi di tutti. «magari non sono utile a te, ma io qui rinchiusa potrei vivere per un po' con una mammoletta come te. ho acqua e carne a sufficienza» e questa volta fu lei a guardarlo dall'alto in basso. Cannibalismo is the way, non si sarebbe fatta problemi in caso di necessità, la sopravvivenza era essenziale. Era ancora a cavalcioni su di lui quando sentì dei rumori e delle voci provenire dalle stanze accanto. Notò lo sguardo dell'altro puntato su di lei e annuì. Forse non erano gli unici rinchiusi lì dentro. «levati» le mimò e sentì il ragazzo cercare di divincolarsi. Forse questa volta lo avrebbe accontentato «oh, sì certo mia grazia, come desidera, ora mi sposto» e con un mezzo sorrisetto saltò di lato, scendendo direttamente dal letto e senza fermarsi si avvicinò alla parete da cui aveva sentito provenire dei rumori, trascinando Rain con sé, nella speranza che non fosse riuscito ad appendersi a nessuna parte e fosse caduto con il culo per terra. Si piegò giusto per raccogliere la pergamena da terra e leggerla. Strappò il bigliettino senza nemmeno farlo leggere a Rain «buon san valentino sta minchia» iniziò a battere i pugni sul muro violentemente, tirando bruscamente Rain. «C'È QUALCUNO? SE NON MI FATE USCIRE DA QUI COMMETTO UN OMICIDIO. SIETE STATI AVVISATI.» il prossimo passo sarebbe stato usare la testa di Rain al posto dei suoi pugni.
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    «ma sei pazza!» roteò gli occhi al cielo e scoccò la lingua sul palato, infastidita. Era davvero offesa. Come aveva osato anche solo pensare che non lo fosse. Cosa aveva al posto del cervello, una nocciolina? L'avrebbe sembrato senza battere ciglio e avrebbe tenuto la sua opera esposta in una collezione se solo avesse voluto, anche se è probabile che avrebbe venduto gli organi al mercato nero. Una garanzia. «ma buongiorno. era ora che te ne accorgessi» non è che fossero completamente sconosciuti. Certo, non gli aveva mai dato chissà che a parlare ma insomma, la sua fama la precedeva... Comunque, non lo vide. O meglio, lo vide arrivare troppo tardi. Fece in tempo solo a spostare il viso di lato in modo che la testata le prendesse la guancia e non naso e bocca e gemette per il colpo. Se prima era incazzata, ora era imbestialita. Gli aveva offerto ben due scelte: soffrire in silenzio o dare inizio a una guerra e aveva scelto quella sbagliata, la violenza. Non ci pensò nemmeno, il suo braccio scattò automaticamente verso il viso dell'altro con l'unico intento di sfracassarglielo. Meglio se lo sfregiava nel frattempo dato che il suo ego era talmente tanto grande. Non avrebbe esitato a ucciderlo e non avrebbe nemmeno dato peso alle conseguenze, se l'era cercata. «senti, testa di minchia, hai due secondi per dirmi quello che sai o l'ultima cosa che vedrai sarà il fondo di quella vasca» disse spostando il suo braccio ammanettato dietro la sua nuca, costringendo l'altro a tenere il braccio piegato davanti a sé, così che se avesse nuovamente cercato di darla una testata, ci si sarebbe strozzato. «se dovessi rapire qualcuno non sarebbe di certo una patata ambulante!!!» una patata ambulante. UNA PATATA AMBULANTE. Ma chi cazzo si credeva di essere? «una patata ambulante» mormorò ancora a se stessa, incredula. Cioè davvero le aveva dato della patata ambulante? Che cazzo di insulto era poi. Si fermò dal torturarlo ancora solo perché (è una semplice role e non posso ucciderti il pg, nyx) qualcos'altro le fece storcere il naso. «parla quello che puzza di una nottata di sesso. manco ti sei lavato, che schifo» e non si stava riferendo al croptop o i leggins arcobaleno che sembrano usciti da una di quelle sessioni di zumba. Lo guardò con un'espressione disgustata. «togliti di dosso esaurita» gli ficcò le unghie nella pelle sotto il collo e lo guardò negli occhi. «la mia pazienza si sta esaurendo» quella di riserva, perché in generale l'aveva presa al primo calcio nello stomaco dato. Non si alzò comunque, anche se avrebbe voluto con tutta se stessa. Ma se quello era tutto un test per sapere se fosse degna di farsi istruire da Jericho? Magari avevano già iniziato e non le era stato detto niente. Le sembrava strano - anche perché comunque erano in un hotel e sembrava tutto così surreale - ma non scartò l'idea. Non notò nemmeno che fosse vestita da pirata anche se il peso sulla sua nuca le aveva fatto sospettare di avere qualcosa di strano addosso. «quindi fammi capire, non sei stato tu ad ammanettarci? quindi stai qui solo a lamentarti e sei pure inutile? ma che cazzo ci fai qui.» uomini. Inutili. Di quello che stava accadendo fuori, del languorino che aveva e di San Valentino gliene poteva fregar di meno.
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    nome pg: roxanne o'death
    anno scolastico e casata: vii anno, ivorbone
    tirocinio: sicario
    tutor: jericho lowell
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    E quindi.. sì. Per una seconda volta la palla ha scelto Roxanne. Stavo già ridendo prima ma ora sto ridendo fortissimo. Mi dispiace per chi l'ha beccata perchè... Eh. Mi dispiace.

    Mentre il mondo si preparava ad andare a dormire per vivere la giornata che stavano aspettando da un anno a quella parte, lei decise che il giorno dopo sarebbe rimasta chiusa in casa e non sarebbe uscita. Il suo picco di stragi sarebbe potuto salire alle stelle e quella giornata sarebbe stata davvero colorata di rosso, rosso sangue. Aveva ancora i brividi a ricordare come era finita lo scorso anno, finendo accoppiata a Costas, che per i giorni seguenti aveva continuato a provarci. Il periodo più brutto della sua vita, voleva cancellarlo nuovamente dalla sua mente ma era un trauma indelebile ormai. Chi cazzo aveva pensato sarebbe stata un'ottima idea. Era andata a dormire tranquilla, sicuro non si aspettava che sarebbe successo ancora.

    Spalancò gli occhi svegliandosi con il presentimento che qualcosa di terribile fosse successo. Non aveva tutti i torti: la camera nella quale si trovava non era certo la sua, non aveva alba di dove fosse il che non era una cosa normale e l'aveva messa sull'attenti dopo qualche millisecondo. Era impossibile non avesse sentito nulla durante il sonno, si era addestrata affinché non avesse un sonno pesante così da non rimanerci secca nel sonno eppure era stata rapita. Doveva essere stata drogata ma non sentiva quella confusione che avrebbe dovuto provare, non aveva alcuna sensazione di mal di testa, anche se chiaramente aveva vuoti di memoria perchè non ricordava di essere arrivata lì. Quando si accorse del metallo attorno al proprio polso, non perse tempo ad alzare di scatto il braccio sopra la sua testa portando con sé anche quello dell'altra persona e altrettanto velocemente, portò le gambe verso il torace per dare lo lancio e piantare i piedi nello stomaco dell'altro essere vivente che sarebbe rimasto tale ancora per poco. «chi cazzo sei.» disse spostandosi a cavalcioni sulla persona, bloccando il suo braccio libero con il suo ginocchio e con la mano libera cercò il suo pugnale che ovviamente non trovò, così portò la mano al collo dell'altra persona e la guardò dritto negli occhi. I suoi stavano andando a fuoco dall'ira, non credeva come qualcuno fosse riuscito per la seconda volta a introdursi in casa e rapirla, era incazzata con se stessa per non aver deciso di rimanere sveglia e vigile per non farsi trovare impreparata. «liberami subito o ti uccido, ma prima ti spezzo quel polso» non sarebbe voluta rimanere un secondo in più attaccata a qualcun altro.
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    (secondo me dato che nessuno ha ancora postato vale ???)
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    (fun)3r4l
    malewife_77
    c00kiemonster
    noway
    red dress chicken.jpeg
  11. .
    roxanne o'death
    not super into
    giving a shit


    hemokinesis ✧ vega, vii ✧ 18 y.o.
    never break your enemies' heart they only have one
    Break their bones instead,
    they have 206 of them
    A Roxanne mancava la guerra. Era stato il suo paradiso terrestre, il che era tutto dire ma era felice: niente scuola, violenza gratuita e non doveva neanche nasconderlo perché era quello che doveva fare e nessuno si aspettava diversamente da lei. Invece ora si trovava nuovamente a seguire le lezioni, lezioni in cui non poteva picchiare, ferire o uccidere - o almeno non quella. Quel giorno dovevano curare pazienti, cosa che reputava totalmente inutile perchè se uno stava già male avrebbero fatto prima a troncarlo in due e ucciderlo. Pensateci: posti di lavoro in più, meno soldi da spendere per malati, le pompe funebri ci avrebbero guadagnato, la popolazione sarebbe dimezzata. Il paradiso. Poi mica insegnavano a guarire cose utili e fighe, no, è un po' quando vai a un open day per le scuole babbane e ti fanno vedere cose bellissime e poi una volta iscritta non facevi nulla di tutto quello perchè è solo un'esca per allodole. Come faceva a saperlo? Aveva dovuto seguire una ragazzina una volta ma quella è un'altra storia. Erano obbligati a trovare una soluzione per questo Vary Cello con la reazione allergica che poteva benissimo starsene a casa e farsi qualche impacco da solo o evitare di grattarsi. Mood invece sembrava sprizzare gioia da tutti i pori. Così di buon umore da quasi dar fastidio. Era nel suo ambiente o almeno, lo era più di lei. Beato lui. La sua soluzione sarebbe stato scorticarlo e passa la paura, beh, non quella del paziente probabilmente ma quello era un suo problema e anche il perchè non avrebbe mai lavorato come medimago. Forse anche per quello lo spinse per primo in laboratorio quella mattina. «meh» disse quindi dopo aver lanciato uno sguardo al paziente. «potevi anche impegnarti un po' di più. neanche un po' di sangue o qualche arto da amputare?» se avesse finito per traumatizzare qualche paziente la colpa sarebbe stata unicamente dei professori che avevano deciso di metterla a contatto con dei pazienti.
    benissimo così. Aveva fatto la sua parte ma niente più del minimo indispensabile e aveva principalmente osservato i due compagni deadpan. In pausa pranzo, avrebbe voluto saccheggiare qualche sacca di sangue come... souvenir però sarebbe stato difficile portarselo dietro tutto il tempo con tutto quello che avevano da fare e aveva optato per spaventare qualche famiglia per poi sparire dalla circolazione per non farsi beccare. Era tornata infine in laboratorio solo dopo aver finito il pranzo in uno sgabuzzino nel quale era finita per nascondersi dai pazienti che aveva istigato. Mood era ancora nel suo mood monologo e lo lasciò fare, un po' ignorandolo e un po' ascoltando. «l’aloe vera è un cicatrizzante, come la liquirizia» Mood le aveva lanciato un’occhiata, probabilmente pensando potesse esserle utile. «potrei farlo anche io» e si sarebbe tagliata sul braccio dritta davanti a lui per dimostrarglielo se solo non avesse rallentato il lavoro. Teoricamente poteva coagulare il sangue fino a causare svenimenti, paralisi o addirittura la morte. Si stava allenando per raggiungere quei livelli ma guarire qualche ferita? Rientrava nelle sue corde anche se non lo usava spesso, soprattutto non per aiutare gli altri. Però magari quell'informazione sarebbe potuta esserle utile in futuro, chissà. Poi continuò a dare consigli velati non richiesti e non apprezzati ma lasciò correre perchè sinceramente, non poteva fregarle meno. Mood li acculturò e anche Ficus partecipò alla conversazione. Roxanne partecipò con lo spirito, lanciando occhiatacce e piccoli commenti qua e là. In realtà se la cavavano anche senza di lei quindi avrebbe anche potuto andarsene ma sfortunatamente anche lei doveva dare il suo contributo. «sentite, passiamo alla parte pratica, mi sono già rotta il cazzo» non era Mood il problema, era lei. Le mancava un po' di azione e stavano parlando da tutta la giornata, era ora di fare qualcosa a riguardo. «prima di tutto depuriamo l'acqua. è necessario filtrarla con carboni attivi, in altri casi basterebbe bollire l'acqua ma non eliminerebbe sostanze chimiche e disinfettanti» e poiché la procedura poteva rallentarli chiese a mood di velocizzare la procedura con la bacchetta. Voleva finire il prima possibile e tornarsene a Hogwarts. Una volta che l'acqua fu pronta la versò nel calderone insieme a un cucchiaio di olio di cocco e fece accendere il fuoco a Mood «fuoco lento.» Fece partire il timer di 5 minuti e allontanandosi indicò l'ananas a Ficus. «tu taglia e pesta due fette di ananas. bevilo solo se vuoi fare un giro in sala torture» avrebbe voluto aggiungere di farlo il più lontano possibile da lei dato che l'odore dell'ananas era per lei infestante ma lo spazio quello era e decise di non respirare e allontanarsi per prendere aria. Una cosa da psicopatici. «tu mood trita l'ollavio» visto che prima aveva dato prova delle giuste competenze e anche su quanto tritare le foglie. Cosa avrebbe fatto lei? Aspettato lo facessero e che mettessero tutto nel calderone alla fine del timer. Dopotutto stava utilizzando tutti i suoi neuroni per ricordare il procedimento per quell'unguento. Una volta versato tutto nel calderone dovettero mescolare in senso orario per 3 minuti.
    A me mi viene
    La noia
    La noia
    La noia
    La noia
    Muoio senza morire
    «i ribes neri sono buonissimi! » Roxanne non era conosciuta per essere una persona paziente. Non lo nascose nemmeno, anzì, sbattè la mano sul bancone per attirare la sua attenzione e fortunatamente non aveva ancora un coltello in mano. «ficus smetti di mangiare quelle dannate bacche di ribes nero e spremile direttamente nel calderone» rigorosamente fra piatto della lama e pollice. Probabilmente avrebbe fatto prima a farlo lei ma ormai lui aveva fatto fuori quasi l'intera scorta. Nel frattempo si fece passare il bastoncino di liquirizia e lo fissò intensamente.
    «sciacquati la bocca» per una volta che non aveva parlato e non aveva mandato all'inferno chiunque le fosse passato davanti? «oh ma chi cazzo sei» un medico a quanto pareva ed era sbottata prima di rendersi conto che le era stato offerto del collutorio per disinfettare letteralmente la sua bocca. Spostò lentamente lo sguardo dal collutorio al medico, rimanendo con lo sguardo puntato su di lui senza dire una parola, poi lo prese e si diresse in bagno. Mentre faceva i dovuti gargarismi, si guardò allo specchio e: aveva proprio la faccia di chi non ce la faceva più. Probabilmente avrebbe potuto essere scambiata per qualche tirocinante alle prese con un turno infinito e la giornata ancora lunga davanti a sé. Aveva la faccia di quando lavorava al bde, quelle volte che non combinava qualche bestialata delle sue, il che era tutto dire. Niente alla fine usano un incantesimo quindi questo è inutile ma ve lo lascio lo stesso
    Portò alle labbra il bastoncino di liquirizia, lo masticò fino ad ammorbidirlo facendo uso di tutte le sue magiche abilità con la lingua, poi quando Mood, le chiese la liquirizia manco fosse un bisturi, lo fissò dritto nelle palle degli occhi e gliela sputò in mano. «la saliva è antibatterica ma forse dovresti disinfettarlo prima di metterlo nel calderone» dopotutto era stato lui stesso a dire di non voler contaminazioni e il passaggio con la saliva era necessario. Alzò le spalle alla sua faccia schifata e aspettò facesse il suo stupido lavoro. «nel frattempo estraggo il gel dalla foglia di aloe. » era importante che la pianta avesse almeno 3 anni e Roxie non ricordava nemmeno il perchè, ma le era stato ripetuto così tanto e a quanto pare lo aveva assimilato passivamente. Comunque non era brava nella teoria quanto nella pratica e quello sarebbe stato facile perchè non prevedeva una bacchetta ma un coltello e lei di coltelli se ne intendeva, perciò recise la foglia dal basso, incidendola successivamente lungo il contorno, eliminando così la parte con le spine e raccogliendone il gel. Un lavoro di precisione di cui onestamente andava molto orgogliosa ma sfortunatamente era solo una pianta. Avvisò gli altri di spegnere il fuoco una volta raggiunta l'ebollizione e quando ebbe finito, versò il gel e fece mescolare in senso antiorario Mood per altri 5 minuti e dulcis in fundo. «okay basta, ora fai la magia e raffredda tutto» side eye a Mood, giusto per ricordargli che l'unico a possedere e poter utilizzare la bacchetta fosse proprio lui. Nel caso in cui avessero lasciato loro mettere l'unguento, lo avrebbe preso e lanciato in faccia a Vary Cello come se avesse avuto una palla di neve in mano e gli avrebbe detto di stenderselo da solo che lì non erano pagati per toccargli le pustole — sì, Mood, lo sa che non sono pustole. Roxie's out.
    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©



    è la seconda volta che scrivo questo post dato che l'ho per sbaglio cancellato la prima, siate comprensivi se fa schifo o non si capisce niente #wat

    GRUPPO 4 – 2° PIANO TOSSICOLOGIA
    (ficus, trasfigurazioni + mood, erbologia + roxie, pozioni)

    CITAZIONE
    UNGUENTO

    Paziente: Vary Cello

    Sintomi ed evidenze: comparsa di puntini rossi pruriginosi a chiazze su varie parti del corpo, e gonfiori alle mani e ai piedi

    Diagnosi: eruzione cutanea dovuta a reazione allergica

    ndF: no, la professoressa Ramos NON si è dimenticata di darvi quell’erba lì

    nome: unguento ollav(i)o ollaspacca (la i è muta)
    descrizione: unguento che prende il nome dalle foglie di ollavio presenti nell'unguento. è un rimedio utilizzato soprattutto per contrastare gli effetti delle reazioni allergiche, anche quelle più gravi e derivanti da piante magiche (recentemente è stato scoperto anche per quelle mutanti) o da secrezioni di creature magiche. Viene prescritta anche per curare l'acne giovanile ed altre eruzioni cutanee.

    lista ingredienti:
    250ml di acqua depurata (per evitare contaminazioni)
    1 foglia di aloe vera
    3 foglie di ollavio
    1 bastoncino di liquirizia
    2 bacche di ribes nero
    1 cucchiaio di olio di cocco o 1 noce di burro di karitè
    2 fette di ananas

    procedimento:
    1. depurare 200ml d'acqua con carboni attivi e velocizzare il processo con la bacchetta
    2. riscaldare l'acqua a fuoco lento con un cucchiaio di olio di cocco
    3. aspettare 5 minuti
    4. pestare 2 fette di ananas fino a ricavarne un succo, tenere eventuali grumi
    5. tritare 3 foglie di ollavio
    6. versare l'ananas e le foglie tritate di ollavio nel calderone
    7. mescolare in senso orario per 3 minuti
    7. spremere fra piatto della lama e pollice 2 bacche di ribes direttamente nel calderone
    8. masticare un bastoncino di liquirizia fino ad ammorbidirla
    9. disinfettare magicamente il bastoncino prima di metterlo nel calderone
    8. estrarre il gel di aloe vera dalla foglia
    9. una volta che l'acqua bolle, spegnere la fiamma
    10. versare il gel e mescolare in senso antiorario per altri cinque minuti
    11. raffreddare con la bacchetta

    effetti: idrata la pelle, riduce il gonfiore, cicatrizza e presenta un'azione antinfiammatoria utile per lenire il prurito.

    effetti indesiderati: se applicata più di una volta al giorno e per periodi prolungati potrebbe causare un'intorpidimento delle zone interessate
  12. .
    nickname: pathetic
    role attive: throwing darts at you [07.01]
    PE accumulati sulla carta fidelity: 20
    scheda livelli: syria + cora + sorta + ethan

    role attive: you made yourself a bed at the bottom of the blackest hole [27.01]
    PE accumulati sulla carta fidelity: 10
    scheda livelli: finn + bye + yejun
  13. .
    ROXANNE O'DEATHVII ANNOCACCIATRICE
    Non aveva mai pensato che avrebbe mai messo piede in quel campo, soprattutto non indossando la divisa Serpeverde. Aveva osservato quella divisa a lungo senza dire una parola anche se dentro di sé sapeva di essere un po' malinconica. No, non era malinconica, in un modo o nell'altro era riuscita a farsi valere abbastanza da poter giocare quella partita per quella che sarebbe sempre stata la sua squadra. Non che fosse brava con i giochi di squadra, era lì principalmente per la competizione anche perchè non amava particolarmente avere qualcuno che le desse ordini ma se l'era fatto andare bene. «se volete giocare sporco, non ve lo impedirò. ma, ovviamente, cercate di non fare falli evidenti o perderemo punti. ed io vi verrò a cercare, uno ad uno.» elementare, Watson. «ho scelto i migliori tra le serpi, so che possiamo batterli. anzi, imperativo non fallire. mi raccomando» fallire non era nel suo vocabolario e lo scivolone in Arizona lo aveva cancellato nella mente. Ciò che era successo in Arizona restava in Arizona e fra i suoi compagni di gruppo.

    [...] Stavano giocando di merda. I Grifondoro erano riusciti più volte ad avvicinarsi agli anelli, avevano attaccato il loro capitano e puntato più o meno sempre sugli stessi giocatori, era ora di prevederlo un po', no? «dovresti proprio togliere quel bersaglio che hai sulla divisa, non ti hanno proprio preso in simpatia» fece un cenno a Delilah verso il bolide in arrivo. Non erano abbastanza concentrati; pensare che i Grifondoro comunque avevano lasciato loro varie possibilità di intercettazione «e che cazzo però» dovevano assolutamente svegliarsi e cercar di riprendere il possesso della pluffa. «serve che tirino negli anelli per svegliarci o ce la facciamo?» Altro cenno veloce verso Ian, sperando capisse il segnale: questa volta avrebbe provato lei stessa a intercettare la pluffa. Sfrecciò il più in fretta possibile verso l'avversario, allungandosi per cercare di svoltare quella partita.
    HIGHER
    THE SCORE
    living in the middle between the two extremes
    (eliandi's version)



    (16) DIFESA DEL (ian + roxie): fa un cenno a del per avvisarla del bolide
    BOLIDE SU THEO (ian):

    + intercettazione roxie

    CODICE
    (16) <b>DIFESA DEL (ian + roxie):</b>
    <b>BOLIDE SU THEO (ian): </b>

    + intercettazione roxie
  14. .
    NOME PG: roxanne o'death
    CASATA: serpeverde (??)
    RUOLO: cacciatrice (riserva)

    NOME PG: amethyst harmony sage
    CASATA: corvonero
    RUOLO: cercatrice (riserva)

    NOME PG: iris roux
    CASATA: grifondoro
    RUOLO: cacciatrice (riserva)

    Edited by pathetic. - 10/11/2023, 00:53
  15. .
    nickname: pathetic.
    role attive: i feel for you but when did you believe you were alone? [10.10]
    PE accumulati sulla carta fidelity: 20
    scheda livelli: syria + cora + sorta + ethan

    nickname: pathetic.
    role attive: if only i'd have known you had a storm to weather [05.10]
    PE accumulati sulla carta fidelity: 20
    scheda livelli: finn + bye + yejun
26 replies since 1/8/2022
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