Posts written by daisy.

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    Did you know that there’s a tunnel under Ocean Blvd
    Lana Del Rey
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    When's it gonna be my turn?
    Don't forget me.
    « Non sarebbe una novità »
    Daisy apprezzò il dolce saluto di Adam e sorrise di sottecchi a sentire le parole del moro, ricordandosi di quando a Hogwarts li sorprese a sbaciucchiarsi nel giardino della meridiana, dietro a una delle grandi pietre non distanti dalla Foresta Proibita. Location interessante, effettivamente, dove scambiarsi effusioni. Daisy più volte, a suo tempo, l’aveva sperimentata sia con ragazzi che con ragazze e, a pensarci bene, perfino con uno degli assistenti scolastici. Ah, essere giovani e sconsiderati! Quella spensieratezza le mancava, non che durante la loro relazione a tre Adam e Tyler le avessero vietato di continuare a praticare l’amore libero, anzi. Forse gli anni migliori per lei, in tal senso, furono proprio quando concluse Hogwarts e mise il piede nel mondo teatrale, per non parlare di quello dello spettacolo. Alcuni tatuaggi che aveva sul corpo erano esperienza di quelle serate folli e nebulose che, diventata ora mamma, difficilmente avrebbe più cimentato. Dopotutto si era persino ripromessa di non toccare più il tabacco, l’unica cosa per cui sarebbe stata indulgente in un futuro non precisato era una e una soltanto: una delle delizie artigianali prodotte e rollate nientepopodimeno che dal suo amato Adam. Nel frattempo, si accontentava di dosi calmierate di caffè; il suo corpo era un tempio.
    « Attenta, stamattina è di cattivo umore » la avvertì il biondo sardonico e Margarita, al suo fianco, colse l’occasione per punzecchiarlo. Tyler abboccò alla sua provocazione e Rita soffocò una risata: « Non dimenticare le tue origini bulgare, i nostri avi si rivolterebbero nella tomba a sentirti! » proseguì, fingendosi toccata dall’argomento. « Cosa direbbe zia Dahlia del suo nipote preferito in questo momento? » rincarò la dose, sapendo perfettamente quanto Tyler ci tenesse all’opinione di sua madre che – per quanto fosse mezza inglese come sua figlia Daisy – andava molto fiera della sua discendenza bulgara, rafforzata poi dall’unione con Andrej Bulgakov, il padre della suddetta nonché parente diretto di Tyler. Questo, a tutti gli effetti, rendeva indelebilmente legati sia Margarita che Tyler stessi come cugini di lontano grado. a gran sorpresa di entrambi e soave compiacimento di Adam, che finalmente poteva far avverare una delle sue più nascoste kink.
    Rita non si lasciò sfuggire lo sguardo rabbuiato del cugino, quando sciolsero – o meglio, lui sciolse – l’abbraccio con cui lo aveva circondato solo pochi attimi prima. Comprese e decise di far finta di nulla, annuendo poi al biondo quando, inaspettatamente, chiese anche lui se tutto fosse a posto. Sorrise solare e rammentò a sé di parlare in seguito con Tyler, senza gli occhi indiscreti di Adam. Da quando era cominciata la guerra, iniziavano ad esserci argomenti per cui fra i tre non fosse più indicato parlare apertamente. Daisy, nella sua solitudine, si era già chiesta molte volte se questo non fosse iniziato ancora prima e per quanto ancora questa situazione sarebbe andata avanti. Tenere segreti con l’uno o con l’altra la metteva a disagio, da sempre. Non era mai stata brava a tenere a freno la sua lingua per troppo tempo, visto l’amore che provava sin dalla tenera età per entrambi.
    « Mi fa piacere sentirlo » disse, quando Adam le comunicò che il sonno della piccola Minerva si era interrotto un’unica volta, « È sgattaiolata di nuovo nella vostra stanza? » domandò, mentre osservava il Cox abbuffarsi di pancake e lei ne mordicchiava uno, che si era servita su un piattino a parte. Non era raro che Minnie si svegliasse nel cuore della notte, rifugiandosi poi nella camera da letto di Adam e Tyler. Da quando era nato Albie, non era più solita intrufolarsi anche nella stanza di Daisy, per paura di disturbare Albert, che sin dai primi tempi si era rivelato un fratellino facile al pianto. Non che ci fosse troppo da stupirsi, ma nessun libro aveva preparato abbastanza Margarita alle notti insonne che le sarebbero attese, tra coliche, incomprensioni e soprattutto la difficoltà ad allattarlo. Alla fine, Daisy, si era semplicemente arresa: non era capace di produrre latte. Era certa che persino Minerva durante quelle notti l’avesse sentita piangere disperata, a causa di quella sua mancanza. Solo grazie l’insostenibile supporto di Adam, la presenza assidua di Tyler, così come l’affetto che intravedeva negli occhi della bambina, riuscì a non sprofondare, a sentirsi accettata e meritevole di quella felicità che loro cinque, gradualmente, erano andati a crearsi. Daisy, a tutti gli effetti, si sentiva la matriarca di quella stramba famiglia e una parte di sé sperava che presto o tardi avrebbe continuato ad allargarsi.
    Sbuffò alla minaccia velata del cugino, pregustandosi il momento in cui sarebbe andata a svegliare Minerva, facendo una delle sue più grandiosi imitazioni della Maga Magò. Saranno stati il naso bitorzoluto e la finta dentiera che indossava per l’occasione a far sbellicare la piccola, ma certo era che perfino l’adulta Daisy si divertisse parecchio, sotto lo sguardo severo di Tyler. Specie quando travestita fingeva di inciamparsi e di cadergli addosso, importunandolo con avances poco velate. Questo teatrino era solito far ridere ancora più forte Minerva e Daisy adorava approfittare dell’imbarazzo del cugino.
    Prima che potesse rispondere a Adam, Tyler intervenne bruscamente, rimproverando la ragazza: « Dove sei andata? Non c’è scritto nulla, lì sopra. »
    Margarita, resasi conto che il moro non avesse tutti i torti, incassò abbassando lo sguardo. Non aveva avvisato nessuno dei due delle imminenti riprese di un lavoro che, ancora una volta, la vedeva protagonista. Forse per la notizia arrivata in contropiede, forse per paura che glielo impedissero, si era dimenticata di avvisare entrambi che quella mattina si sarebbe assentata, così come molte altre di seguito. Fu il Cox a rispondere per l’attrice e, dentro di sé, fu contenta di sapere che almeno lui non fosse arrabbiato con lei. Appoggiò il piattino sul bancone, ormai vuoto, di fianco a lei.
    « Gli studios hanno deciso di riprendere a girare, il Ministero ha dato la sua approvazione » annunciò, « Vorrebbero che ricreassimo qualcosa di unico, dedicato a quanto accaduto ma ci siamo rifiutati visto il clima di instabilità… » spiegò, parlando anche in vece del cast e della produzione.
    « Prima dello scoppio della guerra ero in trattativa per un dramma storico » continuò precipitosa, alzando il mento e lanciando lo sguardo prima a uno e poi all'altro « Come protagonista, su Morgan le Fay » enunciò, speranzosa che ricordassero e cercando un po’ di supporto almeno nel biondo, « Ho accettato » concluse in fretta, trattenendo il respiro e temendo la reazione di entrambi. Girare un film, in quel momento, non era proprio una cosa semplice e sia lei che la produzione stessa sapevano dei rischi che correvano. In primis a rifiutare una proposta politica come quella – che era molto rado che accadesse, in secondo luogo la difficoltà nel gestire dei set e delle persone in un momento storico come quello. Il rifiuto di Daisy, secondo il suo manager, era giustificabile dal fatto che in precedenza aveva ricoperto il ruolo di una Pavor e che quindi fosse più che comprensibile il suo disinteresse, non che vi fosse del mancato rispetto. Tuttavia, si trattava di una mezza verità, poiché era vero che quando il suo amato JD era ancora in vita Daisy lo avesse onorato interpretando la parte di una Pavor, la professione che lui fieramente svolgeva. Non era solo il desiderio di non ripetere qualcosa che avesse già fatto, era evitare la sofferenza di ricordare che suo cugino non ci fosse più, che un pezzo di sé fosse ormai andato.
    « Oggi sono andata a fare la prova costume, ma sono stata accompagnata » mentì solo in parte, visto che all’andata effettivamente qualcuno della sicurezza la venne a prendere, mentre per il ritorno aveva preferito rientrare da sola, temendo che avrebbe attirato su di sé solo più occhi indiscreti in compagnia di qualche energumeno. « Scusatemi, non riaccadrà » disse in riferimento al non averli avvertiti, notando le emozioni che balenavano sul viso di Adam « È una grande opportunità » si difese, pronta a quello che non solo a breve Adam gli avrebbe detto, ma persino alla sfuriata che sarebbe seguita da parte di Tyler… O forse sarebbe successo proprio il contrario? Daisy, difatti, per la prima volta dopo tanto rimase interdetta da quello che il giovane Cox disse: «Tu cerchi di far emergere la verità con le parole, nonostante tutto. Tu ci provi calandoti nelle vite degli altri, mentre però ti esponi in prima persona, fisicamente. Io…»
    Stette in silenzio, sbalordita. Riabbassò lo sguardo, dispiaciuta di quelle parole e sentendosi in colpa per essersi comportata da egoista.

    sooner or later you're gonna tell me a happy story. i just know you are.


    AAALLORA, ho scritto un sacco, lo so, ma avevo voglia di esplorare in un po' di ricordi e nel frattempo che avete risposto e io vi ho leto, mi sono venute in mente un po' di cose, quindi ho avuto voglia di scriverle e spiegare un pochino. Ovviamente mi sono immaginata Rita che verso la fine parlava veloce, mentre Ty e Adam erano un po' in silenzio. Poi ho immaginato che Adam fosse il primo a spezzare questo silenzio... Ho lasciato qualche vassoio d'argento per cazziarla ahahah, soprattutto per Tyty. *smack*
    Eeeee lo so, sono stupida. Ho scritto tutte le cazzate che mi venivano in mente ahaha, avevo voglia di leggerezza. Inoltre sono in ritardo, chiedo venia çç mi sono un po' persa con la proclamazione della laurea e vita in seguito. Comunquele, spero si capisca dal mio post il timing di tutte e tre, visto che sono tutti e quanti witty (tu Adam di meno, ma facciamo finta) e zozzini, ancor di più se insieme. Infatti mi scassano moltissimo. <3
    Domani ricontrollo, adesso sono dai miei e non ho più una stanza mia, giustamente mia madre e mio padre mi stanno odiando.

    Obvsly Rita e Tyler non sono cugini di primo grado, ma tipo di secondo o terzo??? Non ricordo più. La mamma e il papà di Daisy, Dahlia e Andrej, vengono chiamati 'zii' da Tyler solo perché è più semplice riferirsi così a loro, in realtà papiAndrej sarebbe cugino di forse secondo grado di Tyler??, perché suo papà (quindi il nonno di Daisy) e la nonna paterna di Tyler sono fratelli. Perciò probabilmente Ty e Daisy sono cugini di terzo grado... Sono andata a cercare ma ho i ricordi un po' annebbiati, VA BENE LO STESSOOOO. *imita meme*


    Edited by daisy. - 4/4/2024, 15:51
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    Giustamente mia moglie mi ha ricordato che forse era meglio se compilavo il code... :blush:

    CODICE
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      <td>pv: Alicia Vikander</td>
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      <td>pv: Scarlett Johansson</td>
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      <td>profilo: [URL=LINKPROFILOWIP]Marion Jocelyne[/URL]</td>
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      <td>altro: [URL=https://www.pinterest.it/beewanderess/oblivion-mary/]pinterest[/URL]</td>
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    Infagottata nella sua felpa, una figura si muoveva per le strade di Londra. A occhio esterno, non si saprebbe saputo dire se si trattasse di un uomo o di una donna, con l’altezza con cui si ergeva e per il vestiario che portava; anonimo, largo, e gender neutral, Margarita si nascondeva da occhi curiosi, sospetti. Uscendo, non aveva voluto attirare l’attenzione di nessuno, né del partito né di chi potesse appoggiare l’emergente forza in contrapposizione. Non solo per sé ma, sopra ogni cosa, per la piccola creatura celata al suo petto: Albert, suo figlio.
    Daisy lo osservò per un momento, ancora le pareva impossibile che fossero trascorsi già più di cinque mesi dalla sua nascita. Tutto era stato così veloce ed emozionante come una montagna russa e mai su nessun set aveva provato un’emozione simile, neppure a una delle tante feste a cui aveva partecipato in passato, a Hogwarts, o da grande all’interno dell’ambiente artistico o di Partito. Ormai era così abituata a sopprimere le proprie emozioni e ad emulare quelle altrui, che a stento faceva fatica a riconoscere le proprie. Si morse il labbro, nervosamente, nascondendo meglio il figlio da occhi indiscreti.
    I suoi capelli, una volta lunghi, erano ora più corti e nascosti sotto un cappellino nero, con visiera abbassata. Lo sguardo, guardingo e circospetto, coperto dagli occhiali da sole più maschili che avesse trovato fra gli averi di Tyler.
    Quella mattina era uscita solo perché così le era stato richiesto, per una prova costume di un nuovo progetto e per non disturbare Tyler, che sapeva essere un giorno importante per lui, e per non svegliare Adam o Minnie, come spesso faceva, aveva deciso di portare con sé il piccolo Albert. Era difficile per lei lasciarlo a qualcuno, non perché non si fidasse delle sue dolci metà – be’, Ty non era super affidabile in cucina e Adam combinava pastrocchi ogni due per tre, ma dopotutto sapeva essere un ottimo casalingo… È che, semplicemente, amava godersi i suoi piccoli momenti di crescita. Albie era, in ogni caso, ancora un lattante, e Rita – che la maternità l’aveva sempre desiderata fortemente – sapeva quanto fosse fondamentale la figura materna nei primi cruciali anni di vita. Al lavoro, però, non aveva e non avrebbe mai rinunciato. In fin dei conti, era lei che portava “i pantaloni in casa” – era così che aveva sentito dire nel mondo babbano?, senza di lei il loro stile di vita sarebbe stato molto diverso. Già, pensò Senza di me e i Bulgakov forse tutti questi problemi per la mia famiglia non ci sarebbero… riconobbe, amaramente.
    A passo svelto Daisy si diresse verso il quartiere magico, a casa. Lì la aspettava la sua vera famiglia, quella che si era scelta e che l’aveva scelta. “Famiglia”. Dirlo, anche solo pensarlo, di questi tempi, le faceva venire una stretta al cuore. Aveva già perso tanto, perché doveva rischiare di perdere di nuovo qualcuno?
    Dalla manica della felpa, tirò fuori la sua bacchetta di nocciolo e formulò a sottovoce le parole magiche per accedere all’interno del quartiere. Il cuore le batteva forte, non le piaceva questa sensazione così familiare. Strinse i pugni, fino a sentire le unghie contro i palmi delle mani e rilasciò la presa dopo quello che le parve essere un minuto. Fece un respiro profondo, diaframmatico, come le aveva insegnato la sua coach e poi riprese a camminare, dirigendosi verso casa Bulgakov-Cox-Wood.

    « Sto forse interrompendo qualcosa? » la sua voce, chiara e squillante, si fece sentire dalla porta.
    Rita aveva osservato da distante la scena, incuriosita, ma allo stesso tempo impaurita. Era un momento complesso per lei e la sua famiglia. Lei stessa, che spesso fingeva di essere matura, faceva ora molta fatica a tenere uniti tutti e tre. Si sentiva in mezzo a due fuochi.
    Sbuffò, mentre sfilava il cappello e gli occhiali, rivelando il suo caschetto ondulato e i suoi tristi occhi ambrati, ancora gonfi dal pianto della scorsa notte. Scalciò le scarpe da ginnastica che aveva ai piedi, mentre Albert russava ancora al suo petto – per sua malaugurata sorte ben poco prorompente. Una delle cose che, difatti, sin da subito aveva fatto sentire in colpa Daisy era proprio la sua mancanza di latte. Si ricordava ancora le prime notti insonni con Adam, in piena crisi, in cui lui cercava di confortarla e le ripeteva che questo non la pregiudicava dall’essere una buona madre, che sicuramente, nessuno dei due, né Adam né Ty, la giudicavano per questo. Questo, nella sua mente, era un ricordo che quotidianamente cercava di soffocare.
    Daisy andò leggiadra verso Adam, sfilandosi delicatamente la sua felpa grigia e larga – probabilmente di due taglie più grosse a causa di qualche spiacevole inconveniente, con la lavatrice babbana in disuso nel loro bagno o con qualche bestia stramba di cui conosceva solo lui la provenienza, rivelando di indossare una semplice maglietta bianca, a cui allacciato vi era il marsupio dove Albie ancora dormiva beatamente. Accennò un sorriso al biondo, mostrandogli la schiena, in richiesta d’aiuto. Chiamò nel frattempo la culla a sé e poi, con attenzione, vi appoggiò all’interno il figlio. Tornò in salotto, cullandolo e facendogli una carezza mentre lui faceva le bolle dal naso. Ridacchiò a quella buffa visione. Decise infine di dirigersi in cucina, verso i due mariti e compagni di vita.
    «Wow, tè! » esclamò Daisy, guardando da dietro le spalle di Adam la tazza che Tyler sorreggeva. Le cadde l’occhio anche sul contenitore del latte, oltre che sul bollitore ancora caldo sul fuoco, « Molto british da parte tua », lo prese in giro Daisy lanciando un’occhiata d’intesa ad Adam, non prima di avergli schioccato un bacio sulle labbra. Andò a salutare anche Tyler, baciandolo all’angolo della bocca, come era solita fare con lui. Appoggiò le proprie mani sulle sue spalle, forti, che tanto spesso le avevano dato stabilità e lo strinse. In quel periodo, nonostante Daisy sentisse un tumulto dentro e fuori di sé, sapeva di trovare un alleato in Ty, suo cugino. Sapeva che qualcosa non andasse, che le tenessero nascosto qualcosa. Daisy però era determinata a scoprire cosa, perché vedeva le crepe nella sua casa. Era stufa di sentirsi tremare la terra sotto i piedi, adesso non aveva più solo i Bulgakov e i Mulciber da proteggere, bensì due minori che non avevano scelto tutto questo.
    « Tutto okay? » bisbigliò al suo orecchio, simulando un abbraccio e un bacio sul collo. Si allontanò, sorridendo, e andandosi a sedere su uno dei banconi vuoti; afferrò il piatto che Adam sorreggeva in mano, sfilò la bacchetta e i pancake del giorno prima cominciarono a volteggiare per un attimo sopra la sua testa, per poi ricadere ora caldi e soffici sul vassoio, guarniti di frutti di bosco, zucchero a velo e cannella.
    « Ecco qua, ora manca solo un buon caffè bulgaro! » esclamò, tutta soddisfatta, appoggiando i dolci sulla tavola con un tocco di bacchetta. « Minnie sta ancora dormendo? », chiese ai due, comodamente seduta come una bimba, mentre Adam e Tyler la osservavano dal basso.

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    SURPRISEEEEEE!

    :morgan: :che succede:

    Scusatemi, sono molto arrugginita, cotta, dolente fisicamente (cervicale e schiena non aiutano) e sono andata totalmente a braccio, con le info che ricordavo AHAHAHAHA. Quindi vabbè, abbiate pietà di me. Recupererò pian piano tutto. Forse ad ottobre tornerò a vivere.

    P.S. Ho deciso che Daisy non sa nulla dei problemi di alcolismo di Ty, segreto della Tydam.


    Edited by daisy. - 3/4/2024, 21:23
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    Truth is a beautiful and terrible thing, and should be treated with great caution
    nome completo › All'anagrafe Margarita-Sofija Andrevna Bulgakova, nome che, una volta intrapresa la carriera di attrice, ha scelto di anglicizzare per comodità in 'Daisy (Sofija) Bulgakov', oltre che per evitare spiacevoli incomprensioni. Margarita-Sofija è un nome composto, a cui la madre Dahlia non ha voluto rinunciare, sebbene la tradizione slava voglia un unico nome accompagnato dal patronimico – viene fatta solitamente eccezione per chi ha origini straniere, come Daisy e la sua famiglia. Margarita deriva dal greco μαργαριτης e significa «perla», nel tardo Medioevo cominciò ad essere associato al fiore e successivamente venne utilizzato come soprannome, nella forma inglese, 'Daisy', il cui significato è «occhio del giorno». Sofija, invece, corrisponde alla parola greca «sapienza» (σοφία) ed è un omaggio alla terra natia della famiglia, la Bulgaria. Il suo cognome, slavo, deriva da 'Bulgak', che significa «irrequieto, caotico». I suoi soprannomi sono Daisy e i suoi derivati, come Dee o Dee-Dee, quest'ultimo usato principalmente dalla piccola Minerva, poiché inizialmente incapace di pronunciare correttamente il suo nome. A Daisy, ogni volta che Minnie la osserva con quei suoi occhi grandi e profondi, chiamandola a sé come « Dee-Dee! », si scioglie il cuore; le è impossibile non prenderla in braccio e strapazzarla di coccole, dandole piccoli morsetti sulle guance – non stupitevi, i veri slavi mostrano in modo molto fisico il loro affetto e Margarita è una vera slav.
    Sebbene 'Daisy' sia diventato più nome di fatto, Rita, al contrario, viene utilizzato solamente presso la sua famiglia o da quei pochi che vogliano infastidirla come il suo caro Tyler. Menzione d'onore, invece, per Des un soprannome che ormai da anni non sente più pronunciare da nessuno...

    età & data di nascita › Daisy è nata il 31 maggio 1996 e ha attualmente 27 anni.

    provenienza › È nata a Londra, ma ha vissuto gran parte della sua infanzia tra il maniero di famiglia, nel West Yorkshire, e la Bulgaria, patria di origine di suo padre e di sua nonna materna. Sua madre, infatti, figlia di Nedelja Rostova (1938) e Boderick Mulciber (1938-1978) è per metà bulgara. Con la morte di Boderick, avvenuta durante la prima guerra magica, Nedelja, rimasta sola con i figli James e Dahlia, scelse volontariamente di allontanarsi dalla comunità magica inglese, trasferendosi con loro in Bulgaria. Il rientro in Inghilterra è avvenuto solo in seguito, in tempi più recenti, con la fondazione dell'impresa di famiglia, la quale si occupa di estrarre materiali di origine magica. Attualmente, la madre di Daisy ne è a capo.
    Dahlia Mulciber (1967) ha sposato Andrej Dragomirov Bulgakov (1968), mago Purosangue originario di Sofia (Bulgaria), padre di Anton e Margarita.

    razza › Purosangue, Daisy da parte materna è la diretta discendente di Boderick Mulciber, un fervente Mangiamorte morto durante la prima guerra magica. Da parte paterna, invece, discende da un'antica famiglia bulgara, da sempre legata alle Arti Oscure.

    or. sessuale › Pansessuale. Daisy a lungo non si è definita, per paura del giudizio altrui – in particolar modo dei suoi genitori e, in seguito, quello della stampa. Durante gli anni di Hogwarts ha sperimentato molto, pensando inizialmente di essere bisessuale, per poi comprendere che si innamorava delle persone senza distinzione di sesso, senza far molto caso a che cosa avessero tra le gambe; quella, difatti, era l'ultima delle sue preoccupazioni. Daisy, da sempre, affascinata dalla psicologia umana, si innamorava della personalità delle persone che incontrava. Poco le importava che fossero della sua stessa Casata, di una famiglia simile alla sua e ancor meno, appunto, del loro genere sessuale.
    Nel corso degli anni, sono stati innumerevoli i flirt a lei attribuiti ma l'unica relazione che, secondo i giornali, perdura è quella poliamorosa con il biondo Magizoologo Adam G. Cox e Tyler N. Wood, suo amato cugino e affermato giornalista de La Gazzetta.

    ex casata › Atipica Fiera Serpeverde, incapace di fare la bulletta col prossimo e adorabilmente buffa e gentile con tutti. È stata la prima del suo anno a far amicizia con un Tassofrasso e, da allora, non l'ha mai più mollato. Quel dolce biondo Tassino in questione altri non è che Adam Cox.

    professione › Attrice e, nel tempo libero, pittrice per diletto; il termine, secondo lei, più appropriato per descriverla sarebbe quello di “artista”, ma si accontenta. Ha studiato alla Wizarding Academy of Dramatic Arts (W.A.D.A.) e, una volta conclusi i suoi studi, ha lavorato prevalentemente a teatro. Ha raggiunto la fama attraverso una delle prime soap opere magiche più in voga degli ultimi tempi, « Belladonna », che è stata in grado di rivoluzionare la pop culture magica – prendendo ispirazione dalle più famose serie televisive babbane, conquistando i cuori di maghi e streghe da ogni dove. Al giorno d'oggi, infatti, la televisione è un mezzo di comunicazione che ha acquistato molta popolarità, sia presso i giovani che i più vecchi reticenti. Successivamente, Daisy ha deciso di dedicarsi a nuovi progetti, più ambiziosi, facendosi conoscere anche negli ambienti babbani, ottenendo persino lì un discreto successo. In breve tempo, è riuscita a farsi un nome, dapprima lavorando per film indipendenti, privilegiando registi ma soprattutto registe sconosciute. Dopo qualche tempo, le uscite di questi prodotti, seppur di nicchia, hanno attirato l'attenzione di Hollywood e, in particolar modo, degli Academy. La carriera di Daisy è, dunque, sempre più in ascesa e lei, neppure durante i mesi della gravidanza, ha mai accennato a volersi fermare; perché rallentare quando le opportunità sembrano essere sempre più varie? Margarita è nata per questo mondo. Sempre più affamata, va avanti, non cedendo il passo a nessuno, scansando chi cerca di intralciarle il cammino. Al suo fianco, inoltre, ha il supporto di Adam.

    bacchetta ›Legno di Nocciolo, anima di piuma di coda di Fenice, lunga 12¾", flessibile.
    “Sono bacchette sensibili e spesso rispecchiano lo stato emotivo del loro padrone, risultando più adatte a chi capisce e riesce a controllare le proprie emozioni; maneggiare la bacchetta di nocciolo di un mago che ha perso le staffe o subito una cocente delusione è pericoloso perché la bacchetta assorbe energia e può scaricarla in modo imprevedibile. In mani capaci è in grado di compiere incantesimi eccezionali, ed è così devota al suo padrone che spesso 'appassisce' quando costui passa a miglior vita.
    Possiedono la singolare capacità di rilevare l'acqua nel sottosuolo emettendo lacrime di vapore argenteo quando si passa sopra a fonti e pozzi nascosti.”

    “Questo è il tipo di nucleo più raro: le piume di fenice sono in grado di produrre una vastissima gamma di magie e le bacchette ricavate con questo nucleo sono le più schizzinose in fatto di proprietari, perché le creature da cui provengono sono tra le più indipendenti e distaccate del mondo.”

    Preso da Pottermore.







    daisy bulgakov
    CN › Slytherin › Actress, Death Eater › THOROUGHBRED (f)
    It takes a great deal of bravery to stand up to our enemies
    carattere ›Daisy, la semplice Daisy, è la ragazza che per definizione piace a tutti: aperta e solare, senza alcun segreto da nascondere, è quel tipo di persona che ti travolge come un vortice. Le sue emozioni sono limpide, facili da leggere sul suo volto, spesso atteggiato in una smorfia divertita. Quel sorriso, un po’ incosciente ma sincero, che è pronto a sfidare il prossimo; è difficile resistere alla sua allegria e a quei suoi modi di fare spregiudicati e affascinanti, che la rendono simpatica all’occhio altrui e allo stesso tempo magnetica poiché, qualunque guaio lei combini, Daisy da ogni situazione sembra uscirne sempre pulita. Questa sua spensieratezza contagiosa, soprattutto negli anni di Hogwarts, le ha permesso di fare amicizia con facilità e senza alcun tipo di pregiudizio – atteggiamento forse un po’ inusuale da parte di una Serpeverde, ma dire di no a Daisy non è affatto semplice. La sua perseveranza, infatti, è seconda solo a quella di un Tassorosso e rifiutarla è pressoché impossibile. È un’amica fedele che, malgrado gli impegni lavorativi, è sempre molto presente nella vita dei suoi cari, spesso facendo loro i regali più disparati e imbarazzanti che vi siano in circolazione. Essendo molto teatrale, può capitare che questi eccedano nell’«orrido» (Tyler Wood dixit), ma a parer suo questo è uno dei suoi tanti modi per esprimere affetto.
    Dotata di un’intelligenza acuta e irriverente, Daisy sin da bambina si mostra affascinata dal mondo, attenta e vigile a ogni dettaglio o persona che la circondasse. Comincia a emularne i gesti, le espressioni e col tempo ne comprende il significato. Osservare gli adulti per lei era, difatti, un gioco ma presto si rese conto che non era solamente questo: da un solo cenno o postura poteva carpire delle informazioni, i legami che univano questa o quest’altra persona, e persino la loro posizione sociale. La società dei Mangiamorte non era che una grande vetrina e fonte di elevato interesse per Daisy. Era una realtà che amava, che le aveva dato un ruolo nella vita e degli amici per cui morire. Hogwarts è stato un luogo dove ha potuto scoprire se stessa, coltivando le proprie passioni – sostenute dalla sua grande ambizione, e intrecciando amicizie che altrimenti non avrebbero cambiato (positivamente) la sua vita.
    Margarita è, dunque, una persona fortemente empatica, consapevole di sé e di chi la circonda. Ha sempre attinto ispirazione dalla realtà per dare vita ai suoi ruoli. Chi la conosce, difatti, è al corrente di quanto impegno metta nel suo lavoro. Si considera un’artista e non accetta delimitazioni, poiché ogni aspetto dell’arte è imprescindibile e parte della sua vita. Nonostante il successo arrivato nel 2015 con «Belladonna», Rita rimane una ragazza con la capacità di sapersi prendere poco sul serio.
    Daisy, la complessa Daisy, è invece la persona che pochi si aspettano, piena di segreti, e che è possibile intravedere nei gesti misurati e nelle parole ponderate. Il suo volto è una maschera, che con il tempo ha imparato a modellare. Solo gli occhi, grandi e profondi, talvolta la possono tradire ma sono rare le persone che la osservino per davvero e la sappiano leggere dentro. Nonostante al mondo si mostri fiera e sicura di sé, dietro a quei sorrisi incantevoli si nascondono delle insicurezze: Daisy si identifica nel gruppo e al di fuori di esso si sente persa. Non è difatti una persona che ami la solitudine, questa la spaventa. Teme il rifiuto, il rinnego e la delusione negli occhi dei suoi cari. Non è troppo errato affermare che, Daisy, a lungo abbia vissuto per piacere e per compiacere gli altri.
    Se c’era una persona che non potesse illudere, questa era suo cugino e, attraverso JD, Daisy non poteva illudere nemmeno se stessa.
    Gran parte dell’esistenza di Daisy è stata fondata sulla società Mangiamorte: la vita dei Bulgakov e dei Mulciber è profondamente intrecciata a loro, a quel mondo crudele di cui i loro avi ne portano il Marchio e JD, questo, lo aveva scoperto e per tale motivo era aveva perso la vita. Daisy, ignara di ciò, è stata privata dell’unica persona che le volesse veramente bene in famiglia; strappato delle sue medaglie e dei suoi onori, il valoroso Pavor ora era tacciato come un Ribelle, un’onta per lei e la sua illustre famiglia.

    Se c’era una persona che non potesse illudere, questa era suo cugino e, attraverso JD, Daisy non poteva illudere nemmeno se stessa. Per gran parte della sua esistenza, Daisy non ha mai realizzato o voluto vedere quanto la sua vita fosse fondata sulla società Purosangue. Profondamente intrecciata a quel mondo di cui ne porta anche il Marchio, Daisy ha voluto recidere questo legame alla morte di JD, a seguito degli eventi che sconvolsero l’Inghilterra. Ella era presente all’anniversario della Battaglia di Hogwarts, conscia di ciò che sarebbe successo ma ignara e impreparata di fronte a un attacco di quella portata. Suo fratello, durante quell’avvenimento, ha quasi rischiato di perdere la vita. Nel 2049, tuttavia, gli eventi sembrano abbattersi violentemente sulla famiglia Mulciber-Bulgakov: James Dimitar, Auror, perisce in un’operazione non ufficiale e James Sr., suo padre e zio di Daisy, muore poco dopo a causa di un ictus. Rita, colpita dal lutto e ancora non del tutto ripresasi dall’attacco di Hogwarts, si allontana dalle scene per un breve periodo. Decide infine di unirsi alle forze dell’Ordine in onore del cugino, nella speranza di proteggere i propri amici e la propria famiglia.


    altro ›Margarita è bilingue e in quanto tale sa parlare sia l’inglese che il bulgaro. Questo tuttavia, in passato, le ha procurato qualche problema e tuttora le capita di mischiare le due lingue, sebbene non abbiano pressoché nulla in comune. Impreca talvolta in bulgaro, ma preferisce decisamente lo slang inglese. Quando arrabbiata, però, sfoggia il meglio di sé in lingua slava.
    - Rita, sin da bambina, ha dimostrato di avere una particolare predisposizione verso gli sport, così come per la recitazione. Ha imparato a cavalcare in tenera età, presso la tenuta di famiglia, e vista la sua passione per i cavalli, col tempo è diventata un'abile cavallerizza. Possiede uno splendido esemplare di Purosangue inglese (Thoroughbred), nero e per questo da lei chiamato Black Star. Oltre a ciò, per diversi anni ha studiato danza classica.
    - Nonostante l'aria innocente e delicata, Daisy è una fan sfegatata di Quidditch specialmente delle Holyhead Harpies. Daisy non si perderebbe mai nessuna delle loro partite, facendo un coro da stadio degno dei tempi di Hogwarts, quando era una delle cheerleader della squadra di Serpeverde.
    - Non è mai stata Prefetto o Caposcuola a differenza di alcuni suoi amici più stretti, ma all'epoca di Hogwarts ha frequentato molti club ed era a capo del Comitato Organizzazione Eventi.

    but just as much to stand up to our friends
    II've seen you cry way too many times when you deserve to be alive, alive. So you give up every chance you get just to feel new again. I think we have an emergency. I think we have an emergency. And you do your best to show me love, but you don't know what love is. So are you listening? So are you watching me? Well I can't pretend that I don't see this. It's really not your fault tThat no one cares to talk about it, talk about it. 'cause I've seen love die way too many times when it deserved to be alive. I've seen you cry way too many times when you deserve to be alive, alive. These scars, they will not fade away. No one cares to talk about it, talk about it.'cause I've seen love die way too many times when it deserved to be alive. I've seen you cry way too many times when you deserve to be alive, alive. I've seen you cry way too many times when you deserve to be alive, alive. So you give up every chance you get just to feel new again. I think we have an emergency. I think we have an emergency. And you do your best to show me love, but you don't know what love is. So are you listening? So are you watching me? Well I can't pretend that I don't see this. It's really not your fault tThat no one cares to talk about it, talk about it. 'cause I've seen love die way too many times when it deserved to be alive. I've seen you cry way too many times when you deserve to be alive, alive. These scars, they will not fade away. No one cares to talk about it, talk about it.'cause I've seen love die way too many times when it deserved to be alive. I've seen you cry way too many times when you deserve to be alive, alive.
    I've seen you cry way too many times when you deserve to be alive, alive. So you give up every chance you get just to feel new again. I think we have an emergency. I think we have an emergency. And you do your best to show me love, but you don't know what love is. So are you listening? So are you watching me? Well I can't pretend that I don't see this. It's really not your fault tThat no one cares to talk about it, talk about it. 'cause I've seen love die way too many times when it deserved to be alive. I've seen you cry way too many times when you deserve to be alive, alive. These scars, they will not fade away. No one cares to talk about it, talk about it.'cause I've seen love die way too many times when it deserved to be alive. I've seen you cry way too many times when you deserve to be alive, alive. I've seen you cry way too many times when you deserve to be alive, alive. So you give up every chance you get just to feel new again. I think we have an emergency. I think we have an emergency. And you do your best to show me love, but you don't know what love is. So are you listening? So are you watching me? Well I can't pretend that I don't see this. It's really not your fault tThat no one cares to talk about it, talk about it. 'cause I've seen love die way too many times when it deserved to be alive. I've seen you cry way too many times when you deserve to be alive, alive. These scars, they will not fade away. No one cares to talk about it, talk about it.'cause I've seen love die way too many times when it deserved to be alive. I've seen you cry way too many times when you deserve to be alive, alive.
    aspetto fisico ›È, in apparenza, la perfetta rampolla Purosangue. Sia per l'educazione che le è stata impartita, sia per il suo aspetto che il buon nome che porta, Daisy è, a tutti gli effetti, la giovane donna che ogni genitore vorrebbe come nuora; di buon portamento, Dee attorno a sé ha sempre avuto un’aura speciale, esotica come definirebbero molti inglesi, dovuta alle sue origini bulgare e ai suoi modi di fare aperti ed estroversi. Ella, difatti, ha ereditato un colorito ambrato, che anche nei mesi più uggiosi le dà un aspetto sano, facendola sembrare perennemente abbronzata. La sua pelle, liscia e senza imperfezioni, è tuttavia marchiata da diversi tatuaggi e da qualche piccolo, impercettibile, neo. Il primo tatuaggio, fatto in giovane età, è stata una frase in bulgaro sull’interno del polso sinistro (‘Расте, но не старее’, «sempre crescendo, mai invecchiando»), motto della città Sofia e luogo d’origine dei suoi familiari, mentre il secondo è la costellazione del Gemelli, suo segno zodiacale e ascendente, tatuata sul costato nella zona laterale a sinistra. L’ultimo tatuaggio, un po’ sciocco in realtà, è uno smile sul polpastrello dell’alluce, fatto per scommessa con Adam e altri amici durante una serata passata per locali a bere Whisky Incendiario e di cui tuttora ha ben pochi e vaghi ricordi.
    Sebbene non abbia ereditato la considerevole altezza di sua madre Dahlia, Daisy raggiunge un discreto 1.68 m. Tuttavia, avendo una corporatura magra, ella appare spesso più minuta di quel che realmente sia; anni di danza classica e duri allenamenti le hanno donato un fisico asciutto, dagli addominali scolpiti e dalle forme del seno e dei fianchi poco prosperose, tant’è che per i primi tempi il suo aspetto acerbo fu per lei un vero e proprio cruccio. Presto, però, osservando altre compagne di Hogwarts, si rese conto dei vantaggi di non possedere una quarta di seno, primo tra tutti quello di poter evitare il reggiseno in alcune occasioni o con dei particolari outfit. D’altronde, il seno più bello non è quello che entra in una coppa di champagne?
    Il volto è di forma ovale e dai tratti fini, quest’ultimi smorzati da una mascella leggermente pronunciata e da una fronte spaziosa. Gli occhi castani, dalle venature ambrate, hanno una forma lievemente allungata, da vera cerbiatta. Solo guardandoli, si può notare come essi esprimano calore al suo prossimo. Così come le labbra, piccole ma delineate, rosee e quasi sempre sorridenti. Il naso leggermente arcuato e vagamente a patata, l’ha ereditato da suo padre Andrej e, nonostante questa caratteristica venga spesso indicata come ‘difetto’, senza di esso Daisy perderebbe molto del suo fascino esotico. Le proporzioni armoniose del suo viso, dunque, permettono di sorvolare su questo dettaglio. I capelli, che le incorniciano il volto, sono di un castano intenso, non troppo folti ma comunque corposi e lucenti. Solitamente mantenuti di una media lunghezza, non essendo né lisci né mossi, Daisy ama spesso arricciarli o acconciarli in complicate trecce, per donare loro movimento e definizione.
    Daisy tiene molto alla cura del proprio corpo e della sua pelle, ma non è un’appassionata di make-up; ai trucchi pesanti preferisce look naturali e leggeri non sentendo, almeno per la sua quotidianità, la necessità di coprire eccessivamente il proprio volto. Look più elaborati o ricercati li riserva per le occasioni speciali, quali prime dei suoi spettacoli o altri eventi mondani, per cui si affida alla sua stylist. Daisy, in ogni caso, crede nel detto ‘less is more’ e ne ha fatto il suo stile di vita. Lo stesso occhio di riguardo viene utilizzato per il suo vestiario, tendenzialmente semplice e fine ma curato ed elegante. Il suo lato più raffinato, tuttavia, può essere facilmente sostituito da un abbigliamento pratico e sportivo, e all’occorrenza – vedi serate con gli amici, in particolare con Adam – anche, per così dire, alla bohémienne. Questo la rende piuttosto elastica, ma la verità è che Daisy difficilmente risulterebbe sgraziata o volgare, qualsiasi cosa lei indossi, poiché la sua eleganza è innata.


    famiglia ›




    ©panda - Alicia Vikander per Margarita-Sofija Andrevna Bulgakova - gif: ©, ©, ©


    Edited by daisy. - 15/2/2024, 17:34
  5. .
    CITAZIONE (Yuna ~ @ 21/6/2023, 14:06) 
    Mio dio, ma parla di me *inserire meme di Gerry Scotti*
    Ciao, sono Yuna e bentornata! Sono una tua compare (?) sono ligure anche io e vivo a Genova ma sono stata praticamente adottata dal mio ragazzo che è piemontese.
    Non sono bravissima con i saluti perciò... CI si vede in game <3

    CITAZIONE
    MA CUMME? Vieni quiii! Di Genova dove? Io fino a due anni fa vivevo in centro storico, vicino a Piazza della Meridiana (Via Cairoli/Corso Garibaldi), nei vicoli ahaha. Hai presente l'hamburgeria Groove in Via dei 4 Canti di S. Francesco? Ecco, stavo lì. O meglio, davanti al pub dimmerda con gli alcolizzati e drocatih sotto casa, però volevo quasi loro bene. Mi davano fastidio a casa per dormire ma non quando giravo da quelle parti ahahah. Ero una di loro, oh.
    Sei anche tu a Torino o in qualche altra città piemontese? Ho altre due amiche con origini liguri e sarde che si sono trasferite in Piemonte! E' effettivamente un'altra vita, manca il mare ma si sta molto bene per le altre cose <3 questo è l'importante!
    Comunque sappi che lovvo la tua piggia anche solo per la sua pv. Devo finirmi Queen of Gambit, emblema delle INTJ come me (ergo sarò messa male così pure io? probabile ahahah)

    CITAZIONE
    Oh god è una zona che non conosco, io sono zona foce e bazzico prevalentemente tra le colline astigiane (anche se non bevo tantissimo vino ahaha)
    Io ho adorato the Queen's Gambit, sono stata felicissima quando ho saputo che Anya ha il globe per la sua interpretazione, se lo è meritato. Eventualmente, se vuoi, lascio qui il mio wanna, se eventualmente hai voglia di creare qualche legamuccio per la mia PG, sviluppare idee role o anything you want.
    Tanto ho in costruzione un po' di gente quindi eventualmente avremo da giocareH uu

    Ti spiego meglio, ero vicina al Municipio di Genova, a Palazzo Bianco e Palazzo Rosso, due dei più importanti palazzi del Rolli a Genova! Però, ovviamente, anche se ero a 3 min da lì, abitavo nei vicoli ahaha quindi nel disagio, infatti ero adiacente a Via della Maddalena. Saretta e Fefina sanno e hanno visto ahahaha, si sono ansiate un bel po' alla sera. :perv2:
    Quindi sei ad Asti o comunque vicino! Purtroppo non conosco, non ci sono ancora andata ma ci si ferma sempre il treno diretto che prendo da Chiavari per tornare a casa a Torino. E' quello un po' più comodo che non fa un miliardo di fermate.
    Comunque lol dei miei conoscenti ad Asti vanno sempre a mangiare la bagna cauda in inverno, io non ho mai osato. L'aglio mi piace solo nei pansoti e poi soffro perché non lo digerisco per tutto il giorno obvsly ahahah
    Sisi, lei interessantissima, devo recuperarmi anche l'ultimo film con Nicholas Hoult, che amo assai, mi sono già spoilerata qualcosa su titktok, però vabbè ahaha.
    Volentieri! Mi spulcio tutto :perv:
  6. .
    CITAZIONE (°shut up @ 20/6/2023, 11:06) 
    Hellooooo!! Bentornata!
    Non ci conosciamo ma anche io mi sono trasferita in Piemonte (da tipo domenica) e quindi abbiamo già una cosa in comune (di Torino).
    Non so come tu faccia a lavorare con i bambini della primaria ma complimenti davvero! ><

    Siccome non sono brava a dare i welcome qui mi fermo e ti auguro solo buona permanenza! Ci leggiamo in giro! ❤️

    Grazie! I peggiori penso siano quelli delle medie, btw, esperienza fatta e rifatta come educatrice ahaha sia da sola che in team, no anzi, mi correggo: I DICIASETTENNI. Quelli delle medie a confronto sono una favola. Però io come educatrice mi rapporto e seguo bambini e ragazzi non normodotati, quindi la mia esperienza si basa su ciò. Come maestra tutto molto sciallo, penso però le esperienze più toste di averle fatte nel sostegno sia in infanzia che primaria con bimbi che non parlavano, anche grandi.
    Btw, benvenuta in Piemonte, anzi, a Torino, allora! <3 Se hai bisogno di qualcosa o di qualche consiglio io ci sono! Al momento sono ritornata a in Liguria, Camogli dai miei, però dovrei tornare su più avanti per due esami in presenza (alcuni li ho in presenza, altri online) e per tinteggiare casa. Spero tu non abbia fatto fatica come me a trovare casa çç io ci ho messo tanto ma alla fine ne è valsa la pena! Buona permanenza in quel di Torino! :pomelo4:



    CITAZIONE (Yuna ~ @ 21/6/2023, 14:06) 
    CITAZIONE (daisy. @ 20/6/2023, 03:40) 
    ... up?

    :morgan:

    Che dire, sono stati due anni difficili AHAHAHAHA. Mi sento un po' come i papà che fanno ritorno a casa dopo secoli, quando avevano lasciato la famiglia con la famosa frase fonte di barzellette 'esco a prendere le sigarette!.
    Sono scema, scusate. Vorrei dire che sia colpa dell'ora ma non è così. Detto ciò, non giungo soltanto per fare ammenda bensì per scrivere FORTE (citazione rivisitata di Cristiano Grigio). So che le mie donzelle vi hanno già sfinito con i racconti riguardo me e la Tydamdee ed è giunto il momento, dopo tanto, di farvi conoscere realmente Margarita dettaRitadettaDaisydettaDeedettaDesssolodalsuoamatoJD, o meglio una sua versione rivisitata in chiave Oblivion. <3 Ammetto di essere molto carica e ispirata dalla trama del gioco!

    Piccoli aggiornamenti su di me: sono diventata piemontese anch'io, essì, la vita mi ha portata nella patria del Gianduiotto e dei Sablè, mia nuova ultima passione. Era meglio se non li scoprivo i sablè di Gerla, ve lo dico. Soprattutto la gelateria sotto casa storica siciliana. Buona, eh, ma il mio portafoglio piange, anche perché sto dedicando quest'anno alla laurea. Finalmente sarò sfruttata a 8 euro all'ora invece che a 6 euro all'ora. Grande passo in avanti, eh? Bello il mondo degli educatori sociali, sì. *spara una bestemmia fortissima*
    In realtà sto shiftando nel mondo dell'istruzione, mi sono fatta una bella esperienza (tosta, ma vabbè as usual) come maestra sia in infanzia che in primaria, sostegno che posto normale e vi devo confessare che... AMO IL LAVORO DA STATALE. Non c'è niente di più bello, raga. La mia gatta e la mia cagnolina anche ringraziano, perché con meno di 10 euro l'ora non ci mangiamo *fa ridere ma anche riflettere*.
    Obvsly lo scorso autunno è stato impossibile trovare casa e abbiamo trovato solo a metà gennaio del '23, quindi niente mad (messa a disposizione ndr) a scuola a Torino e nessuna risposta ai cv nei nidi & company, sigh. Dunque, mi faccio sfruttare anch'io da Marina Berlusconi come Saretta. Però almeno il mio inglese ora è una bomba, oh. Vediamo i lati positivi ahahah.
    Qualora mi vedeste sparire come un fantasmino di Super Mario saprete il perché çç mi mancano tre esami e la tesi, i primi spero di finirli ad agosto, non vedo l'ora. Piangerò dall'emozione, davvero.
    Avrei potuto rimandare il mio ritorno eh, ma visto che già non lavoro con i miei amati nanerottoli, in qualche modo devo pur sfogare pedagogicamente! ahaha Preparatevi ad essere tormentate dalle mie domande, stavolta non mi farò remore a riguardo! :pervi intensifies:

    Mio dio, ma parla di me *inserire meme di Gerry Scotti*
    Ciao, sono Yuna e bentornata! Sono una tua compare (?) sono ligure anche io e vivo a Genova ma sono stata praticamente adottata dal mio ragazzo che è piemontese.
    Non sono bravissima con i saluti perciò... CI si vede in game <3

    MA CUMME? Vieni quiii! Di Genova dove? Io fino a due anni fa vivevo in centro storico, vicino a Piazza della Meridiana (Via Cairoli/Corso Garibaldi), nei vicoli ahaha. Hai presente l'hamburgeria Groove in Via dei 4 Canti di S. Francesco? Ecco, stavo lì. O meglio, davanti al pub dimmerda con gli alcolizzati e drocatih sotto casa, però volevo quasi loro bene. Mi davano fastidio a casa per dormire ma non quando giravo da quelle parti ahahah. Ero una di loro, oh.
    Sei anche tu a Torino o in qualche altra città piemontese? Ho altre due amiche con origini liguri e sarde che si sono trasferite in Piemonte! E' effettivamente un'altra vita, manca il mare ma si sta molto bene per le altre cose <3 questo è l'importante!
    Comunque sappi che lovvo la tua piggia anche solo per la sua pv. Devo finirmi Queen of Gambit, emblema delle INTJ come me (ergo sarò messa male così pure io? probabile ahahah)
  7. .
    Ciau, prenoto la mia dolce e wild Daisy: Alicia Vikander.
    Grazie in anticipo! :yoo:
  8. .
    ... up?

    :morgan:

    Che dire, sono stati due anni difficili AHAHAHAHA. Mi sento un po' come i papà che fanno ritorno a casa dopo secoli, quando avevano lasciato la famiglia con la famosa frase fonte di barzellette 'esco a prendere le sigarette!.
    Sono scema, scusate. Vorrei dire che sia colpa dell'ora ma non è così. Detto ciò, non giungo soltanto per fare ammenda bensì per scrivere FORTE (citazione rivisitata di Cristiano Grigio). So che le mie donzelle vi hanno già sfinito con i racconti riguardo me e la Tydamdee ed è giunto il momento, dopo tanto, di farvi conoscere realmente Margarita dettaRitadettaDaisydettaDeedettaDesssolodalsuoamatoJD, o meglio una sua versione rivisitata in chiave Oblivion. <3 Ammetto di essere molto carica e ispirata dalla trama del gioco!

    Piccoli aggiornamenti su di me: sono diventata piemontese anch'io, essì, la vita mi ha portata nella patria del Gianduiotto e dei Sablè, mia nuova ultima passione. Era meglio se non li scoprivo i sablè di Gerla, ve lo dico. Soprattutto la gelateria sotto casa storica siciliana. Buona, eh, ma il mio portafoglio piange, anche perché sto dedicando quest'anno alla laurea. Finalmente sarò sfruttata a 8 euro all'ora invece che a 6 euro all'ora. Grande passo in avanti, eh? Bello il mondo degli educatori sociali, sì. *spara una bestemmia fortissima*
    In realtà sto shiftando nel mondo dell'istruzione, mi sono fatta una bella esperienza (tosta, ma vabbè as usual) come maestra sia in infanzia che in primaria, sostegno che posto normale e vi devo confessare che... AMO IL LAVORO DA STATALE. Non c'è niente di più bello, raga. La mia gatta e la mia cagnolina anche ringraziano, perché con meno di 10 euro l'ora non ci mangiamo *fa ridere ma anche riflettere*.
    Obvsly lo scorso autunno è stato impossibile trovare casa e abbiamo trovato solo a metà gennaio del '23, quindi niente mad (messa a disposizione ndr) a scuola a Torino e nessuna risposta ai cv nei nidi & company, sigh. Dunque, mi faccio sfruttare anch'io da Marina Berlusconi come Saretta. Però almeno il mio inglese ora è una bomba, oh. Vediamo i lati positivi ahahah.
    Qualora mi vedeste sparire come un fantasmino di Super Mario saprete il perché çç mi mancano tre esami e la tesi, i primi spero di finirli ad agosto, non vedo l'ora. Piangerò dall'emozione, davvero.
    Avrei potuto rimandare il mio ritorno eh, ma visto che già non lavoro con i miei amati nanerottoli, in qualche modo devo pur sfogare pedagogicamente! ahaha Preparatevi ad essere tormentate dalle mie domande, stavolta non mi farò remore a riguardo! :pervi intensifies:
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