I messaggi vengono sempre caricati di grande aspettativa e questa è direttamente proporzionata all'importanza che il destinatario riveste ai nostri occhi.

Puoi mandare un messaggio "d'ufficio" ad una persona, per informarla di una determinata cosa (magari informi X che l'amico Y non potrà venire a giocare a calcetto, sabato) e neanche andrai a guardare se e quando ha visualizzato il messaggio. E poi ci sono quelle persone che per te sono importanti, senza le quali senti quasi di non poter vivere o che, comunque, credi ti diano un messaggio con ogni movimento che fanno (o che non fanno).

La realtà è che, chi è dall'altra parte, neanche percepisce tutte queste sfumature. C'è gente molto attenta e che ti risponderebbe precipitosamente anche alla notizia dell'amico e del calcetto, c'è, poi, gente che non legge o non risponde neppure se hai messo il cuore nel messaggio. Alle volte è semplicemente dovuto alla diversa interpretazione che l'altra persona ha del vostro rapporto: laddove tu vedi un grande affetto, un amore, un modello o quant'altro, lui/lei può vedere semplice conoscenza, amicizia ma non delle migliori o può vedere la stessa cosa che vedi tu ma interpretarla su livelli diversi, che non significa metterci meno attenzione.

La morale è cercare di capire l'altra persona, capire cosa siamo noi per lei, cosa è per noi e cercare di commisurare la nostra aspettativa al suo carattere ed al suo modo di fare, senza cercare di cambiarla o accusarla di mancanza di tatto. E', infatti, il miglior modo per non perderla.