Xiao continuava a scrivere chiaramente i suoi pensieri su quel quaderno che aveva preso e aveva conservato all'interno della propria borsa, andando dunque a maneggiare con cura la matita, andando però a rimanere fermo e guardare il foglio di carta, seppur quest'ultimo andrebbe a porre l'attenzione alla ricerca di qualcosa di fattibile, cercando inoltre di comprendere che cosa aveva bisogno e da dove partire, ovviamente al momento quello che voleva quest'ultimo era concludere quel flusso di pensieri e andarsene a casa per dormire._____________________

E così dunque Homura andrebbe a riprendere l'addestramento, andando dunque a rimettersi in piedi con la katana di pessima fattura in entrambe le mani, ormai pensava che la memoria muscolare e il fatto che stesse ripetendo le stesse proiezioni da diverso tempo, avrebbero sicuramente fruttato oltrettutto erano soliti movimenti, seppur basici che dovevano dunque aiutarla ad apprendere al meglio l'utilizzo della propria katana. Perciò, andando per ricordi andrebbe a cercare di rimembrare la prima proiezione che doveva effettivamente essere quella di andare avanti e indietro per duecento volte, e così fece. Andando dunque a mostrare una certa propensione per almeno la prima parte, anche se effettivamente non sapeva quanto e come aveva si era migliorata fino a quel momento, passando dunque con concentrazione alla seconda proiezione che doveva dunque essere eseguire un colpo da sinistra verso destra e viceversa così per altre duecento volte.
Ulteriormente, andrebbe a prendere la katana a due mani andando a fare un passo avanti e stendendola dunque in avanti per altre duecento volte.
Successivamente, passo sempre con una certa concentrazione alla prossima proiezione che doveva essere quella di fare un fendente dall'alto verso il basso, da destra verso sinistra ed un affondo, così per altre duecento volte.
Una volta concluso la progressione delle proiezioni, andrebbe a rimanere immobile facendo un inchinò a quest'ultimo, e semmai rimanendo in piedi, ovviamente con la katana rinfoderata all'interno del suddetto fodero.
_____________________

Il giovane così continuava a scrivere sul quaderno che ormai veniva consumato: diversi pensieri e idee che andavano così a intrecciarsi in un unico foglio, seppur quelle erano effettivamente delle considerazioni e ipotesi, su cosa fare il dopo. Tuttavia, una idea balzo nella mente del giovane: forse era meglio spostarsi? Magari, ritornare a casa e cercare di sdraiarsi un po'. Tuttavia, l'idea di rimanere da solo, privo di sonno e seduto sulla panchina, mentre lui era l'unico sveglio seppur Dragon Island stava dormendo, era qualcosa di irripetibile._____________________

Homura annuì asserendo brevemente mentre stava meditando e regolando così la respirazione al fine di riprendere successivamente i propri allenamenti e addestramenti, dicendo dunque al monaco:

"Comprendo, anch'io ero o forse sono ancora una cacciatrice di taglie. Ho provato sulla mia pelle, la spietatezza di coloro che sono dei fugaci assassini. Dinanzi a me hanno ucciso un bonzo, innocente di un tempio a Drum. Volevo vendicare il bonzo ucciso, ma quest'ultimo fece saltare in aria una nave al largo della costa. E l'ho lasciato fuggire. Riconosco poi il mio fallimento, sia come spadaccina, sia come cacciatrice di taglie e sia come persona. Tuttavia, Sensei sono qui per apprendere e imparare e trovare un posto nel mio cuore per poter ripartire più forte che hai. Il mondo lì fuori è un pescecane, un barracuda e un piranha. Anzi, spesso sono dei lupi affamati che vogliono solamente uccidere. Temo inoltre che colui che ho combattuto al largo di queste coste, vuole tornare a combattere contro di me, per pura vendetta."

Asserì a quel punto, andando dunque a rimanere immobile e cercare di aver sforzo spirituale.
_____________________

Il sonno ormai si era completamente andato a farsi benedire, e così le idee di Xiao che sembrava per l'appunto rallentare: soprattutto, quello che voleva essere era il vero problema, su cosa concentrarsi? Tentare di elevarsi come una persona che stava cercando la fama, dietro ad una maschera che si stava creando man mano che il tempo stava passando, oppure doveva concentrarsi su qualcos'altro? E soprattutto, quanto poteva andare avanti la ricerca della fama, se non aveva una base fondamentale? Effettivamente, ancora però non se la sentiva di tentare di cercare una valida compagnia o tentare di andarsene da Dragon Island, con questo anche nel tentativo di comprare una nave._____________________

Effettivamente, anzi, probabilmente la famiglia Arasaka era nota solamente alla Contea di Kano, tuttavia da un parere di vista esterno sembrava che seppur la sua famiglia appartenesse a una nota famiglia di samurai, il monaco riferì che probabilmente non erano a livello con gli altri spadaccini in giro per il mondo, eppure Homura pensò che magari quella poteva essere un ottimo punto d'inizio per il suo nuovo percorso. Eppure, anzi, era così probabilmente la partenza dalla Contea di Kano e Mamana vi era una differenza abissale, presumendo anzi che si trovavano infatti da un'altra parte del mondo, significava effettivamente che doveva imparare e ritornare nuovamente da zero.

Asserì in maniera piuttosto breve e compiaciuta anche dal fatto che il monaco fosse soddisfatto, dunque disse:

"Capisco. Spero vivamente di trovare e creare una buona base fondamentale con i suoi insegnamenti. Poi, comprendo che probabilmente trovandomi nel mare del paradiso, è molto probabile che il livello si alzi notevolmente, no?"

Dunque, una volta che avrebbe svolto quella pausa, poteva dunque riprendere le mansioni e le proiezioni con il suddetto monaco.
_____________________

E così dunque Homura, decise di riposarsi un po', probabilmente anche per riprendere un po' il fiato, decise dunque di usare quel momento per meditare un po' su sé stessa e sulle proprie capacità, affinché potesse dunque migliorare ancora alla vista del suddetto maestro, tant'è che andrebbe dunque a incrociare le gambe, andando a quel punto a mettere la katana di pessima fattura su di esse, cercando di regolarizzare il proprio respiro, andando a quel punto, a fare una domanda al monaco - che aveva un po' nella propria mente da giovane che stava ripartendo da zero:

"Posso farle una domanda? Perché secondo lei, io che provengo da una famiglia di samurai, la nota famiglia Arasaka e ho avuto un addestramento da parte di mio padre, adesso mi ritrovò qui a ripartire nuovamente da zero? Come può spiegarsi una cosa del genere? Oltrettutto, secondo lei uno spadaccino sul campo di battaglia che come deve comportarsi? Nel senso, secondo lei qual è il mio errore: mancanza di avere una strategia oppure avere movimenti troppo meccanici e poco creativi? Che consiglio darebbe ad una come me, da ricordare anche sul campo di battaglia quando dovrò affrontare nemici molto più forti di me?"

Era una domanda sincera che proveniva dal cuore di Homura, e chissà se quest'ultimo potesse aiutarla anche da quel fronte, e chissà se potesse darle una risposta variegata com'era la sua domanda.
_____________________

Homura, seppur a continuare ad allenarsi e muoversi dunque sudare e dimostrarsi via via sempre più stanca, cercò di non demordere, dunque alla richiesta del monaco annuì semplicemente andando così a svolgere quei duecento affondi.
Sembrava dunque che era ancora legnosa, in tutto questo per qual è ragione?
Tuttavia, in quel momento, sembrava che volesse anche applicarsi molto di più, magari lasciare un bel ricordo di aver trovato una valida discepola, una vera e propria allieva che effettivamente voleva apprendere qualcosa.
Dunque, tentò di sforzarsi al massimo delle proprie capacità, cercando di eseguire quei affondi in maniera progressivamente ben fatti e definiti, non legnosi con poca elasticità e flessibilità.
Difatti, ogni affondo che aveva stava svolgendo era caricato a dovere, prendendo dunque la spada o meglio la katana a due mani, posizionando e avendo un ampio raggio d'azione con entrambe le gambe, caricando dunque l'affondo contro il muro del dojo, e successivamente ritornando indietro ed eseguendo nuovamente quel affondo.
Una cosa importante, che non doveva tralasciare era anche che ogni volta che stava svolgendo era anche l'importante il respiro.
La respirazione era centrale nel suo stile avanzato, difatti ogni volta che stava svolgendo un affondo, avrebbe cercato di usare una respirazione ritmica, ispirando una volta che aveva rilasciato l'affondo, sperando effettivamente che la linea di progressione dall'inizio ad ora, era netta.
_____________________

Soprattutto, in quel caso, il giovane Xiao stava pensando come poter far soldi, l'unica persona che aveva chiesto di farsi "ingaggiare" era per l'appunto, quel okama del pub, che però l'aveva fatto esibire un po' per farlo svagare, neanche se per quello, tuttavia, ora che chissà che ora erano di notte, era difficile dato che adesso man mano sentiva un po' la stanchezza tra il combattimento, tra il dover esibirsi e poi ballare dentro il nightclub, dopo quella botta di adrenalina sentiva effettivamente il bisogno di andare a dormire, tuttavia, ancora i quaderni non li aveva conclusi. In ogni caso, doveva cercare altri modi per farsi conoscere e raccogliere dunque le attenzioni che chissà l'avrebbero portato all'esterno di Dragon Island, forse._____________________

Probabilmente l'idea e le intenzioni del monaco erano quelle di farle seguire una sorta di schema attraverso dalla quale tutte le proiezioni che aveva svolto fino ad essere tutte collegate, e infatti il monaco alla fine delle ultime proiezioni quelle di ripetere i vari movimenti che aveva svolto fino a quel momento tutte unite e continue, perciò cercò di ricordarsi i vari movimenti andando a rinsalire un po' dalla prima proiezione fino all'ultima.
La prima proiezione doveva essere dunque andare avanti e poi indietro, avanti e poi indietro così per diverse volte, andando a quel punto a fare un gioco di gambe, in cui doveva essere premiata quella serie di proiezioni così per diverse volte, raggiungendo dunque i duecento sperati.
Successivamente, dato che il monaco aveva parlato di elasticità e fluibità, andrebbe immediatamente a cambiare quasi se volesse effettivamente unire la prima proiezione con la seconda, andando dunque a fare un passo in avanti e poi successivamente eseguire un colpo dall'alto verso il basso, poi ritornare quasi meccanicamente indietro e fare a quel punto un passo in avanti e poi successivamente esegui un colpo dall'alto verso il basso, sfruttando la katana, medesima proiezione come le altre duecento.
Sempre in maniera meccanica, tentando dunque di unire la seconda proiezione con la terza, rimase immobile andando a quel punto a prendere la katana a due mani, facendo un passo avanti e stendere la spada dinnanzi a lei, poi facendo un passo indietro decise di ripetere nuovamente fino al raggiungimento delle duecento proiezioni che aveva fatto in precedenza.
Una volta che aveva dunque concluso la serie di proiezioni tutte unite, andrebbe a sentire effettivamente che la differenza di peso tra un bokken e una katana era massima, ma fendendo e lavorando aveva effettivamente acceso i muscoli di quest'ultimi, tant'è che le dava la sensazione di calore, tuttavia pensò che le proiezioni che aveva fatto erano unite da una sorta di serie, pensando ciò andrebbe a rimanere immobile, facendo un inchino dinnanzi al maestro, facendo notare che aveva concluso la serie richiesta.
_____________________

Di certo però la mano non sembrava fermarsi nel mentre continuava a scrivere i suoi pensieri, ed era davvero complesso decidere adesso che cosa fare. Non era il tipo di persona che doveva mettersi in testa alla ricerca di un capitano o qualcosa del genere, di un compagno, preferiva per lo meno di riuscire a lavorare da solo, forse era più gratificante anche per i propri sforzi. Tuttavia, le intenzioni di Xiao andavano dunque a perdersi dalla regione del quale, doveva per forza di cose comprare una nave altrimenti non sarebbe riuscito a raggiungere le isole successive: tuttavia, lui non aveva nessun tipo di competenza legata alla navigazione, ne sapeva qualcosa di come riuscire a sistemare una nave, questo era anche un bel problema, significava che doveva lasciare la propria casa, cioè Dragon Island per dirigersi chissà dove, tuttavia non sembrava neanche avere così tanta fortuna per provare a farsi notare qualcuno di davvero importante, dato che il problema principale in tutto ciò era fare un po' di berry._____________________

Sì era conscia del fatto che fu lei a chiedere al monaco di insegnarle l'uso della katana, ma era anche conscia del fatto che stava praticamente proponendo delle idee, anzi delle proposte che potevano andare bene come non andare bene. Era lei che doveva dunque imparare ad usare la katana, però era sempre lei che rifletteva nel bene o nel male, che cosa voleva fare: un po' come quel duello amichevole con il monaco, oppure mostrare le sue abilità attraverso la katana tecnologica. Presumeva effettivamente che fare quelle proiezioni non servissero così tanto a farle capire dove stava sbagliando, un po' come menare l'aria se per questo, pensava magari che affrontare direttamente un avversario in carne e ossa, potesse dunque rivelarsi molto più progressivo da questo punto di vista, magari per mettere alla prova anche la coscienza del fatto che l'esperienza si fa con gli errori, ma oltrettutto le intenzioni di Homura, erano quelle di vedere un vero monaco spadaccino esperto ricco di esperienza all'opera. Che forse era una idea troppo superficiale, doveva credere di dare fiducia al monaco? Seppur per un paio di ore ha continuato a menare l'aria sperando di ottenere un rapido risultato?

Homura, con la testa bassa andrebbe a quel punto a rivolgere l'attenzione adesso verso un punto vuoto, riprendendo dunque a fare quelle proiezioni, ma questa volta duplicate: andrebbe dunque a svolgere prima il fendente dall'alto in basso, poi fendente da destra verso sinistra ed infine l'affondo così per duecento volte.
_____________________