Naruto GDR - La via del ninja

Posts written by Tenshi-1

  1. .
    Chapter VI

    Yūichirō Shiden

    [Genin]



    Scheda - Scheda Narrativa - Parlato - Pensato - Azione

    Altri:
    - Parlato Anzai - Parlato Genma - Parlato L -


    Paese del Fuoco


    Contro ogni mia previsione, la sabbia non rispose abbastanza velocemente al mio comando, anzi quasi sembro che non volesse. Mentre la palla di fuoco iniziava a inghiottire tutto ciò che incontrava, comprese le antiche piante che avevano adornato quel luogo per secoli, un senso di disperazione s'insinuò nella mia mente. Era chiaro che il mio avversario non aveva alcuna intenzione di limitare il danno collaterale della sua tecnica. La mia difesa di sabbia iniziò a surriscaldarsi rapidamente, trasformandosi in vetro sotto l'intenso calore. Era una corsa contro il tempo per trovare una via d'uscita prima che la mia protezione si frantumasse completamente. L'odore acre del calore soffocante pervase i miei sensi mentre l'imminente catastrofe di fuoco si abbatté su di me.

    Una corsa che persi, quasi volontariamente. Alla vista dell'avvicinarsi di quella palla di fuoco il mio corpo perse completamente la volonta` di continuare e cosi` fu anche per la mia mente. Che fosse un effetto collaterale dell'illusione, o una diretta conseguenza di quanto impotente si sentiva in quel combattimento, non era chiaro. L'unica cosa chiara era che mi arresi.

    Non fu che un attimo, l'eterno secondo in cui tutto pare perduto, quando improvvisamente la mia sabbia reagì con vigore inaspettato. Forse era la forza della disperazione, quella scintilla di vita che rifiuta di spegnersi nonostante tutto. La sabbia si solidificò in una figura umanoide di dimensioni e aspetto simili ai miei, un clone di me stesso, praticamente, in cui riconobbi L.

    - Sei qui per osservare la mia disfatta? -

    Il clone non pronunciò una parola ma si mosse con intento; le sue mani veloci schiaffeggiarono il mio viso con impeto nel tentativo di svegliarmi. La schiaffeggiata non ebbe l'effetto desiderato, anzi mi fece ancor piu` sprofondare nell'illusione poiche` le manate effettivamente procuravano un certo dolore.

    Infine la palla di fuoco tocco terra e mi avvolse completamente, schiacciandomi al suolo. Potevo sentire la pelle sciogliersi dal calore, la pressione enorme che minacciava di polverizzare ogni osso. Ma poi, in mezzo a quella tormenta di fuoco, un fremito mi attraversò riportandomi alla realta`.

    Il mio corpo stava bene, ma la mia mente pulsava dal dolore. Il dolore era ingannevole, non più che un ricordo impresso dalla tecnica dell'avversario, potente ma non letale. Respirai profondamente, cercando di calmare i martellanti battiti del mio cuore, e lentamente aprii gli occhi. Le fiamme si erano spente come se non fossero mai esistite. Osservai esterrefatto il paesaggio intorno a me – le antiche piante ancora intatte, la sabbia tranquilla e il sole che filtrava pacifico tra i rami. Era evidente: quella temibile palla di fuoco era un'illusione, un genjutsu concepito per testare i miei limiti e spingermi oltre.

    Con questa nuova consapevolezza, mi sollevai in piedi e scorsi il mio avversario dall'altra parte del campo di battaglia. Un sorriso torvo sul volto con un misto tra beffa e disapprovazione. Egli preparo` la successiva offensiva. Di scatto provai a rispondere con le mie lance di tuono, quasi d'istinto. Ma il mio corpo stanco non fu abbastanza veloce e solo dopo essere stato colpito dai numerosi proiettili del mio avversario mi resi conto che quella tecnica non era efficace contro una serie di proiettili. A che diavolo stavo pensando?

    Le ferite inflitte dai proiettili dell'avversario erano meno profonde del previsto; un ulteriore saggio della sua forza, ma anche una dimostrazione che non cercava di uccidermi... ancora. Potevo usare quel breve istante di realizzazione per raccogliere le mie energie e concentrare il chakra nei miei palmi, se non fosse che il mio corpo stanco crollo su se stesso non appena ci provai.
    Mentre perdevo i sensi, istintivamente sfruttai la sabbia per creare una nuvoletta di sabbia che attuti` la mia caduta e mi evito` un brutto bernoccolo sulla testa.

    Pochi minuti dopo mi risvegliai. Incerto sullo stato della realtà, mi guardai intorno notando le tracce palesi della battaglia che avevo affrontato, o meglio subito. Le maglie di sabbia disperse sul terreno testimoniavano l'arduo combattimento e l'uso delle mie ultime risorse. Fissai l'avversario con uno sguardo rinnovato, ora conscio delle sue astuzie e della potenza insita nei suoi inganni.

    Mi rialzai con fatica, sentendo ogni muscolo gridare protesta dopo il calvario che avevo subito.

    - E` un vero peccato non poter continuare. - dissi, prima di voltarmi e andarmene verso un luogo in cui farmi una bella doccia e riprendermi dalle batoste.
  2. .
    Chapter V

    Yūichirō Shiden

    [Genin]



    Scheda - Scheda Narrativa - Parlato - Pensato - Azione

    Altri:
    - Parlato Anzai - Parlato Genma - Parlato L -


    Paese del Fuoco


    Pian piano le manovre si rivelarono efficaci: sotto la pressione crescente delle grinfie di sabbia, l'integrità del golem cominciò a cedere. La mano che ancora mi afferrava inizialmente vibrò, poi si riempì di crepe fino a entrare in frantumi sotto il peso implacabile della mia tecnica. Liberato dalla sua presa, pero`, mi accorsi che non era l'unica a tenermi stretto. L'altra mano ancora legata al mio piede riuscii a mantenere la presa saldamente. Il Golem quindi sfrutto a suo favore la cosa, sventando l'attacco degli shisa usandomi brutalmente come uno spolverino. Confuso e imbestialito pero` riuscii a mantenere la lucidita` mentale per dare il colpo di grazia al golem e feci leva sulla sua gamba. Questo la mando` in frantumi facendo crollare su se stesso l'intero golem.

    Mi tirai su con sforzo, osservando i residui dell’adversario una volta temibile ora divenuti semplice detrito ai miei piedi. Era una vittoria, sebbene ottenuta con le ossa doloranti e il fiato corto. Guardai intorno a me, scrutando l'ormai quieto campo di battaglia alla ricerca di ulteriori minacce. Niente si muoveva, a parte i granelli di sabbia ancora fluttuanti nell'aria, illuminati dalle scintille di luce.

    Con passi misurati mi avvicinai ai resti smembrati della creatura di pietra. La mano che avevo fatto a pezzi giaceva lì, inerte e inoffensiva, testimone della mia strategia risoluta. Ora che il pericolo era scampato, permettevo alla mia attenzione di allentarsi e ai miei pensieri di andare a quella figura enigmatica che aveva comandato il golem.

    La risata di uno dei suoi compagni risuono nell'aria e lo spronarono a scendere in campo lui stesso. Il nuovo contendente si presentò nel campo: con il petto ancora nudo dalla sua posizione di abbronzatura mi fece capire che ormai il tempo per giocare era finito e voleva concludere lo scontro in fretta.

    - Vedo che vai di fretta, ma io ho ancora le forze per continuare -

    Dissi mentre osservavo i miei shisa, sballottati a destra e manca dal golem, disgregarsi lentamente per tornare la docile sabbia che erano prima. Preparai il mio corpo e la mia mente per la prossima fase, sapevo che ogni movimento contava. Il mio avversario fece un passo audace in avanti, i muscoli tesi come corde di un arco pronto a scoccare la sua freccia.

    Pian piano la sabbia torno` a me, come un fiume che sfocia nel mare, concentrandosi attorno ai miei piedi per poi rientrare lentamente nella mia giara.

    - Dovrai scusarmi, ma non ho molto tempo. Il capo ha parlato... La prossima volta avremo uno scontro più serio... fino ad allora, stammi bene, continua ad allenarti e prova a non dare fastidio, la prossima volta... -

    Disse per poi cominciare a comporre i sigilli per la sua prossima tecnica. Con rapidità e precisione, il mio avversario incrociò le mani l'una sull'altra, liberando dal proprio corpo un flusso di chakra visibile che vibrava nell’aria come una nota tenuta. Ogni suo movimento era calcolato per invocare il suo jutsu che credevo fosse il piu` potente di tutti.

    Quando l'ultimo sigillo fu composto, una gigantesca palla di fuoco comparve improvvisamente come una gigantesca meteora che si abbatte sopra le nostre teste. Il mio istinto si scatenò in una frazione di secondo, conoscendo il pericolo imminente di quel jutsu. Senza perdere nemmeno un attimo, convocai gran parte della sabbia rimasta nella giara al di fuori di essa. Essa con un turbine avvolse il mio corpo tentando pian piano di compattarsi in una sfera che avrebbe dovuto difendermi dal tentativo di schiacciarmi del mio avversario.

    - Ma perche` tutte le persone che vivono in queste foreste cercano di uccidermi? -

    Pensai mentre con una serie abbastanza lunga di sigilli, mentre la sfera si compattava, andai a comandare ad una carica di sabbia inutilizzata di compattarsi in un occhio che mi permettesse di vedere al di fuori della mia difesa. L'occhio di sabbia emerse rapido e vigile, lasciandomi scrutare il campo per cogliere il momento giusto in cui sferrare un contrattacco.

    Guardando attraverso la mia creazione, avrei osservato il mio avversario col soffio trattenuto. Questi stava preparando un ulteriore attacco, che una volta che avrebbe rilasciato l'aria dai polmoni si sarebbe concretizzata in una serie di sfere di fuoco, questa volta di piu` piccole dimensioni rispetto alle precedenti.

    Non avendo molta sabbia a disposizione, mi sarei servito di un trucchetto che avevo imparato durante i miei allenamenti. Avrei concentrato il mio chakra nella bocca, andando a cambiarne le proprieta` generando elettricita` come avevo fatto proprio all'inizio dello scontro. Sfruttando l'occhio per prendere la mira, avrei lanciato la mia lancia di tuono contro l'attacco infuocato per disperderlo.

    Il proiettile fulmineo pero` non avrebbe dissolto la mia sfera di sabbia. Infatti, essendo capace di penetrarla senza dissolverla, l'avrebbe trapassata agilmente senza intaccarla minimamente.

    In seguito, il mio avversario non contento del suo attacco, avrebbe raccolto cio` che restava del suo golem grazie al suo chakra e sfruttando le rocce come lame le avrebbe lanciate nella mia direzione. Con una freddezza interiore che contrastava il calore delle esplosioni di fuoco, mi concentrai sulla mia difesa. La tempesta di lame rocciose volava verso di me con un ruggito che scompigliava l'aria stessa. Ricordando i movimenti che avrebbero generato la lancia di fulmine li avrei ripetuti ancora una volta, applicando il medesimo concencetto nel tentativo di difendermi.


    ☙ Note:


    ☙ Azioni:

    - Sfera di Sabbia + Terzo Occhio
    - Oscurita` Artificiosa
    - Oscurita` Artificiosa

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    ☙Statistiche:

    ☙Calcolo:

    Stamina: 156 - 30 - 5 - 18 - 18
    Resistenza: 90


    ☙Statistiche Finali:

    Stamina: 85/300
    Resistenza: 90/200

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    ☙Armatura:

    [Braccio S.][30]Coprifronte
    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Equipaggiamento:

    ☙Armi/Accessori:

    - Rotolo di Stoffa (Braccio)
    - Giara di Sabbia
    - Rotolo medio
    - Lame del Rilascio del Fulmine Super Vibrante
    - Kunai x3


    ☙Materiali


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    ☙Conoscenze / Maestrie:

    - Tecniche e del chakra [Livello II]

    - Manipolatore delle Sabbie: Mago del Deserto
    CITAZIONE
    • -5 punti chakra per i Sunajutsu (Minimo 1)
    • I Sunajutsu si sfaldano SOLO con tanta acqua
    • +10 su Riuscita/Danno


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    ☙Abilita`:

    - Concentrazione del Chakra

    - Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale
    CITAZIONE
    • I malus sulla vista vengono nullificati.
    • 50 metri di distanza
    • Entro 30 metri: 15% del danno esplosivo
    • Entro 15 metri: Perdita dell'udito

  3. .
    Chapter IV

    Yurei Henge

    [Commodoro]



    Scheda - Scheda Narrativa - Parlato - Pensato - Azione

    Altri:
    - Parlato Shiro -


    Base O.S.U.


    La mia offensiva risulto` un successo, ma solo in parte. Il nemico si piegò in avanti, colpito dall'urto, ma non cadde. La sua resistenza fu una testimonianza del suo addestramento, della sua forza interiore. Con un'intuizione che veniva più dal suo istinto che dalla ragione, brandì a sua volta un contrattacco veloce e preciso. Con una rapida combinazione delle mani contrasto il mio pugno generando un onda d'urto notevole, che mi scaravento lontano come un fuscello.

    Mentre mi ritrovavo sospesa in aria, la mente cristallinamente lucida nonostante la sorprendente reazione dell’avversario, sapevo che dovevo recuperare il controllo prima di atterrare. L'impatto con il duro pavimento dell’arena rischiava di lasciarmi esposta, vulnerabile a ogni sua successiva mossa.

    Ruotando il corpo con agilità acrobatica, riuscii a toccare terra sulla punta dei piedi, assorbendo gran parte dello shock grazie alla flessibilità delle mie gambe ed evitando che questi mi portasse ancora piu` lontano.

    Osservai il mio corpetto e i miei paracosce; essi erano stati ridotti a brandelli per via della potenza del colpo, ma fortunatamente non avevo ricevuto ferite troppo gravi grazie ad essi e alla loro resistenza, che avevano attutito le raffiche facendomi riportare solo qualche live contusione.

    Le sue parole, pronunciate con un misto di rispetto e rimprovero, riecheggiarono dentro di me provocando un turbamento profondo. Il suo giudizio era duro, ma in qualche modo sapevo che c'era verità in esso. La mia rabbia aveva effettivamente oscurato la lucidità del mio spirito guerriero, lasciandomi consumare da impulsi selvaggi piuttosto che dalla precisione strategica che avevo sempre coltivato.

    Il suo contrattacco non si fermò alle parole; il suo corpo si mosse quasi in perfetta armonia con il suo discorso. Mentre i suoi occhi mantenevano un contatto visivo costante e penetrante, una serie di flussi d'acqua fuoriuscirono dal suo corpo formando una forma particolare davanti a lui: un fiore di loto.

    Era un'opera d'arte creata in un istante, i suoi petali fluidi e danzanti sprigionavano un'aura di pace che contrastava con la ferocia del nostro scontro. Il fiore di loto, simbolo di purezza e rinascita, pareva quasi schernire la mia furia con la sua calma imperturbabile. Sentivo il rimbombo delle mie pulsazioni attraverso il ruggito della tempesta emotiva che infuriava dentro di me. E faceva male, talmente male che non riuscii a resistere alla tentazione di scavare nelle mie tasche con foga un oggetto molto particolare.

    - Parli di rafforzare il mio corpo e il mio spirito, ma cio` che hai visto e` solo una parte di cio` che posso fare. -

    Estrassi l'oggetto dalle tasche: erano due pillole particolari, una blu e una rossa, un rimedio che avevo custodito per momenti critici come questo. Con uno sguardo deciso, inghiottii la pillola blu, sentendo immediatamente il suo potere fluire attraverso di me. Un'ondata di energia rinfrescante si diffuse nel mio corpo, riparando i danni fisici e rinforzando lo spirito. Era come se ogni cellula del mio essere venisse rivitalizzata. Mentre il fiore di loto davanti a me iniziava velocemente ad avvicinarsi, rilasciando minuscole gocce di rugiada che cadevano al suolo, io risorgevo dalle mie ceneri. Ma cio` non bastata, il dolore, seppur solo mentale, non accennava a diminuire. Mi serviva un ulteriore dose.

    Cosi`, mentre il fiore di loto rilasciava i suoi petali, durante il suo movimento rotatorio che lo portava verso di me, ed essi si disponevano attorno a me, afferrai la seconda pillola, la rossa, e senza esitazione la portai alle labbra. Dissolvendosi sulla mia lingua, scatenò una tempesta interna di potere. I miei sensi si acuirono all'istante, ogni aspetto del mio essere si intensificò. La mente più acuta, come se ogni pezzo di strategia e intuizione fosse ora nitido davanti ai miei occhi. Il mio corpo rispose con dinamismo, i muscoli vibrarono di forza rigenerata e pronti all'azione, il cuore aumento` i suoi battiti e le mie vene si riempirono, sembrando sul punto di esplodere da un momento all'altro.

    Una scarica di adrenalina senza precedenti mi attraverso il corpo. Conoscevo bene quella sensazione, da quando ne ero diventata dipendente la cercavo molto spesso.

    - Ascolta con tutta te stessa la voce della mia anima... -

    Il suono delle sue parole suonava attutito... Sotto l'influenza delle pillole, il mondo intorno a me sembrava rallentare. I miei occhi carpirono ogni dettaglio dei petali che si avvicinavano, fissando le delicate goccioline d'acqua che sembravano sospese nell'aria.

    In quel momento cominciai la mia azione difensiva e con un moto fluido la mia gamba si mosse in un'arco perfetto. Seguendo la rotazione, mi misi a testa in giu` cominciando a muovermi come una trottola impazzita. La rotazione, dovuta alla forza devastante che imprimevo nelle gambe ora che ero sotto l'effetto di quelle droghe, avrebbe dovuto generare una serie di folate di vento atte a travolgere i petali che in circolo si dirigevano contro di me, deviandoli dalla traiettoria. Inoltre, avrei continuato anche all'impatto con il fiore di loto, cercando di allontanare anch'esso.

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    In quei momenti di confusione, il mio avversario avrebbe sentito una risata leggera provenire dalle mie labbra. Quella tecnica era sempre divertente da usare, ma l'effetto delle pillole me le faceva percepire come esilaranti, amplificando ogni mia emozione.

    Mentre ruotavo, non mi sarei accorta pero` che una nebbia pesante si stava facendo sempre piu` presente attorno a me, impedendo di vedere attraverso di essa in direzione del mio avversario.

    Quando la nebbia si fece più densa, compresi che era un altro stratagemma del mio avversario, un modo per sfruttare la mia momentanea distrazione causata dall'euforia delle pillole. La nebbia era non solo fisica, ma anche un'arma psicologica, un tentativo di isolarmi e di minimizzare l'effetto dei miei potenziamenti. La sua efficacia era palese; la mia ampia visuale si ridusse a pochi metri intorno a me. Eppure, persino in quella cappa di incertezza, avrei potuto benissimo sentire ogni movimento del mio avversario grazie al mio sviluppato udito.
    La mia risata era diventata più bassa, una sorta di brontolio preoccupato, mentre cercavo di prendere le misure della situazione.

    Concentrandomi, i suoni divennero la mia mappa, ogni fruscio e rumore sottile un indicatore della posizione del mio nemico. Il fiato leggero sembrava danzare intorno a me, un sussurro tra la nebbia che riuscivo quasi a tangere con le punte delle dita.

    Fermai finalmente la rotazione e mi fermai ad ascoltare i movimenti del mio avversario. Quando esso avrebbe tirato il primo colpo, avrei usato il suo respiro e il movimento dei piedi che avrebbe usato per prendere posizione per capire da quale direzione sarebbe arrivato il primo colpo. A questi, visto che il mio avversario presumibilmente non stava usando armi come me, avrei risposto con una tecnica molto rischiosa ma estremamente efficace.

    Improvvisamente, dalla cappa di fumo si materializzò una figura oscura: il braccio del mio nemico mirava dritto a me. Ma ero pronta. Invece di ritirarmi ulteriormente nella nebbia crescente, presi una posizione dritta e ruotai su me stessa. Alzai il ginocchio sinistro sotto il suo braccio esteso e contemporaneamente abbassai il gomito del braccio sinistro. Avrei cercato di chiudere il suo braccio in una morsa in grado di intercettare e vanificare completamente l'attacco. Ma vista la situazione precaria, non mi sarei trattenuta in nessun caso, e avrei nuovamente usato ogni fibra muscolare in corpo per portare a termine quell'azione difensiva.

    - Spero che questo ti aiutera` a capire cosa significano per me le tue frasi di circostanza. Odio chi pensa di conoscere gli altri avendoli appena incontrati -

    Dissi ignorando completamente il suo discorso.

    A questa difesa, il mio avversario avrebbe cercato di usare il braccio sinistro per tirare un ulteriore colpo di palmo. Con i sensi ancora amplificati dalla pillola rossa, utilizzai il mio braccio destro, ancora libero visto che non lo stavo usando per la morsa, per tentare un colpo dal basso verso l'alto, un montante diretto all'avambraccio utilizzato per deviare e possibilmente fratturare quest'ultimo. Ad aiutarmi c'erano ancora i guanti, che nuovamente avrebbero fatto il loro dovere tentando di accompagnare l'impatto del pugno con una notevole onda sonora. Ma questa volta sarebbe stato diverso, poiché avrei impresso molto piu` chakra per il colpo per fare in modo che questi ultimi avessero un impatto ancor piu` devastando sul braccio.



    ☙ Note:

    - Bonus Pesi Tolti
    - Bonus Tonico da Guerra
    - Ho usato anche il tonico coagulante

    -------------------------------------------------------------------------
    ☙ Azioni:

    - Folata della Foglia (Konoha Toppū)
    - Tecnica di Intercettazione (Kosa Ho) (Sforzo Max)
    - Pugno di Arhat + Attacco Sonoro (60 punti stamina)
    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Statistiche:


    ☙Calcolo:

    Resistenza: 777 + 150 - 18 - 18 - 50 - 10
    Stamina: 122 - 60


    ☙Statistiche Finali:

    Resistenza: 831/1000
    Stamina: 62/200


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    ☙Armatura:

    [Testa] [30] Coprifronte
    [Mantello] [200] Mantello Placcato
    [Busto] [Distrutto] Giubbotto Rifinita
    [Braccia] [-] Pesi [Disequipaggiati]
    [Avambraccio/Mano S.] [80] Limb System v.03
    [Avambraccio/Mano D.] [150] Limb System v.03
    [Gambe] [-] Pesi [Disequipaggiati]
    [Cosce] [Distrutto] Paracosce Laminate
    [Stinchi] [60] Calzari da combattimento
    [Piedi] [-] Sandali chiodati
    [A mano] [200] Scudo



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    ☙Equipaggiamento:

    ☙Armi:

    - Mk. IV Buster Sword
    - Scudo di Acciaio
    - SG21 SolidEdge [high frequency] (Rotolo Gigante)
    - SG21 SolidEdge [high frequency] (Rotolo Gigante)
    - Shuriken Enorme x2 (Rotolo Gigante)
    - Sciabola da arrembaggio (Rotolo Medio 1)


    ☙Accessori:

    - Kobashot (R. Piccolo 1)
    - Maschera respiratoria (R. Piccolo 1)
    - Maschera subacquea (R. Piccolo 1)
    - Monocolo Fotografico
    - Tracciante Luminoso x3


    ☙Materiali

    - Tonico Coagulante x2
    - Antidoto Superiore x3
    - Tonico da Guerra x2
    - Tonico idratante x3


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Conoscenze / Maestrie:

    - Orientative e geografiche [Livello I]
    - Tecniche e del chakra [Livello II]
    - Oratorie e Popolari [Livello III]


    - Combattente armato [Livello II]: Arte della Spada - Kenjutsu
    CITAZIONE
    • Non si ricevono malus quando si combatte con armi corpo a corpo
    • +20 sulla Riuscita
    • +10 sul danno
    • 3 spade contemporaneamente
    • Costo: Azione semplice +1 Res/ Tecnica +5 Res
    • Malus e/o sanguinamenti senza dado

    Combattente ad alta Tossicità [Livello I]: Induzione venefica
    CITAZIONE
    • Solo armi con lama o punte
    • Costo: 5 Punti Stamina
    • 10 danni a turno
    • Non cumulabile


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Abilita`:

    - Concentrazione del Chakra

    - Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale
    CITAZIONE
    • Malus visivi nullificati
    • 50 metri di distanza
    • Entro 30 metri: 15% del danno esplosivo
    • Entro 15 metri: Perdita dell'udito



    Edited by Tenshi-1 - 12/5/2024, 02:03
  4. .
    Chapter III

    Yūichirō Shiden

    [Genin]



    Scheda - Scheda Narrativa - Parlato - Pensato - Azione

    Altri:
    - Parlato Irene - Parlato L -


    Paese del Ferro


    Camminammo sul sentiero per il villaggio fino al giorno successivo, mentre l'ambiente iniziava ad avvicinarsi molto di più a quello del Paese del Ferro. Esso era ben diverso dal deserto che avevamo attraversato; al posto della sabbia onnipresente, ci accoglievano terreni brulli intervallati da piccole aree verdi e, soprattutto, le montagne. Le condizioni climatiche qui erano estreme e il cambio repentino dalla calura asfissiante del deserto al freddo pungente delle altezze ci mise alla prova.

    Durante la marcia, tenevamo d'occhio la flora sparuta e la fauna impervia, segni che ci indicavano la vicinanza a villaggi o insediamenti nascosti. Il freddo mordente era un nemico subdolo quanto qualsiasi avversario armato, ma nonostante questo, insistemmo nel nostro cammino, consapevoli che la nostra missione non ammetteva indugi o ritardi. Le spalle curve sotto il peso degli zaini e l'alito visibile nel gelido soffio di vento che ci penetrava fino alle ossa, continuammo a inerpicarci sui sentieri sempre più ripidi. E in questo ambiente così ostile, la mia abilità nell'usare la sabbia come mezzo difensivo diminuiva drasticamente, mentre la sensazione di non essere più l'elemento decisivo del gruppo pesava sul mio morale.

    Shun, dalla sua posizione di temporaneo capo, non perse mai la fermezza né il controllo della situazione; scandiva il ritmo della marcia e distribuiva incarichi in base alle mutate condizioni atmosferiche e all'orografia del terreno. Il senso di fiducia nei suoi confronti crebbe all'interno del gruppo.

    Nonostante la stima crescente nei confronti di Shun, il mio spirito competitivo si ribellava a ogni sua decisione. Dovevo ammettere però, che il suo metodo aveva senso, soprattutto ora che le mie competenze specifiche erano meno rilevanti. Continuai a seguire gli ordini tattici, imponendomi di mantenere un atteggiamento collaborativo per il bene della missione.

    Infine, a poca distanza, cominciarono a palesarsi alcune abitazioni rurali, dapprima sparpagliate e poi concentrate in un insediamento che si poteva presumere fosse il villaggio di Jasti. Il villaggio di Jasti si estendeva davanti a noi, un agglomerato di edifici costruiti in pietra e legno che sembravano spuntare dalla terra come erbacce tenaci. Era chiaro che il sentiero meno battuto aveva indirizzato le nostre fatiche verso un ingresso secondario e meno vigilato dell'insediamento. Le facciate delle case erano segnate dal tempo, e il fumo si alzava pigro dai camini, segno che la vita dentro quei muri procedeva indisturbata dalla nostra presenza.

    Mentre ci avvicinavamo con circospezione, osservando ogni dettaglio prima di fare il nostro ingresso, l'atmosfera del villaggio mutò. I villaggi del Paese del Ferro erano noti per la loro ospitalità, ma anche per la diffidenza nei confronti degli estranei. Si poteva quasi toccare la curiosità che emanava dai volti che ci osservavano da finestre e angoli nascosti.

    Tra i vari abitanti, uno si avvicinò al gruppo dandoci il benvenuto.

    - Finalmente siete qui... Scusate per le reazioni poco educate di alcuni miei compaesani... La paura muove il loro agire, non biasimateli... -

    La voce calda e ragionevole di questo benvenuto ci sorprese, considerando la nostra cautela. L'uomo si presentò come Tastumi, il figlio del capo villaggio, un uomo di statura media con un viso segnato dalle incursioni al villaggio e gli occhi che scintillavano di speranza e gentilezza. Con un gesto espansivo delle braccia ci invitò ad entrare nel cuore del villaggio, promettendo sicurezza e riposo dopo il lungo viaggio.

    Egli ci notifico` che il capovillaggio era purtroppo morto per via delle rappresaglie dei banditi. L'improvviso annuncio gettò una nuova ombra sul nostro morale già appesantito dal viaggio. La perdita del capovillaggio poteva destabilizzare l'ordine e la sicurezza del luogo, e sapevamo che avrebbe potuto rendere il compimento della nostra missione ancora più arduo. Tuttavia, la fiducia che Tatsumi trasmetteva con il suo portamento sereno e deciso ci dava speranza. Nei suoi occhi si leggeva la determinazione di un leader pronto a prendere il suo posto. Questa era la rassicurazione di cui avevamo bisogno per riprendere fiato e fomentare la nostra risolutezza. Decidemmo, dunque, di accettare l'invito all'ospitalità e di utilizzare questo tempo per pianificare i prossimi passi della missione.

    Così Tatsumi, guidando tutti verso la sua spaziosa abitazione, situata al centro del villaggio, proseguì nella spiegazione chiarificatrice. Mentre parlava mi resi conto, guardandomi intorno, che quel villaggio era effettivamente abitato quasi esclusivamente da minatori, artigiani e commercianti del ferro, con le loro rispettive famiglie.

    Le abitazioni riflettevano una semplicità funzionale, eppure ogni casa trasmetteva un senso di accoglienza calda, con porta ingressi ornati da piante robuste che sfidavano il clima rigido. Mentre seguivamo Tatsumi attraverso le strette stradine del villaggio, i bambini smettevano di giocare per osservarci curiosi, madri e padri ci scrutavano con occhi appesantiti dalle recenti perdite ma non privi di speranza. Il rombo delle fucine e il tintinnio dei martelli rivelava un villaggio ancora pulsante di attività nonostante le difficoltà. Ogni tanto, dalla penombra dei vicoli, emergeva il viso di un anziano che ci osservava in silenzio, quasi a misurare la possibile minaccia o l'aiuto che avremmo potuto portare.

    Giungemmo infine alla dimora del capovillaggio defunto. Anche nella morte egli conservava il rispetto della sua gente: le corone di fiori freschi davanti alla porta e le candele accese nelle nicchie lungo i muri attestavano la venerazione e il dolore della comunità. Tatsumi spiegò come il padre avesse sempre desiderato pace e prosperità per Jasti, qualcosa che ora pesava sulle sue giovani spalle come un'impegnativa eredità da custodire.

    Dopo un veloce passa parola tra di noi, finimmo per raccogliere alcune domande, essenziali per la risoluzione del caso e per comprendere meglio la situazione del villaggio. Shun le comunico` per noi e insieme cercammo una soluzione per fermare quel gruppo di banditi efferati.


    ☙ Azioni:

    -
    -
    -
    -

    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Statistiche:

    ☙Calcolo:

    Stamina: 287
    Resistenza: 200


    ☙Statistiche Finali:

    Stamina: 287/300
    Resistenza: 200/200

    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Armatura:

    [Braccio S.][30]Coprifronte
    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Equipaggiamento:

    ☙Armi/Accessori:

    - Rotolo di Stoffa (Braccio)
    - Giara di Sabbia
    - Rotolo medio
    - Lame del Rilascio del Fulmine Super Vibrante
    - Kunai x3


    ☙Materiali


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Conoscenze / Maestrie:

    - Tecniche e del chakra [Livello II]

    - Manipolatore delle Sabbie: Mago del Deserto
    CITAZIONE
    • -5 punti chakra per i Sunajutsu (Minimo 1)
    • I Sunajutsu si sfaldano SOLO con tanta acqua
    • +10 su Riuscita/Danno


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Abilita`:

    - Concentrazione del Chakra

    - Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale
    CITAZIONE
    • I malus sulla vista vengono nullificati.
    • 50 metri di distanza
    • Entro 30 metri: 15% del danno esplosivo
    • Entro 15 metri: Perdita dell'udito

  5. .
    Chapter III

    Yurei Henge

    [Commodoro]



    Scheda - Scheda Narrativa - Parlato - Pensato - Azione

    Altri:
    - Parlato Shiro -


    Base O.S.U.


    Il mio avversario, non colpito dall'inaspettata intensità del mio assalto, si scanso` e devio` il mio primo colpo verso il suolo, danneggiando alcune parti del mio guanto sonoro. Non avevo colpito il bersaglio, ma la sua reazione fu comunque un'indicazione che avevo raggiunto il mio scopo. Mentre l'adrenalina mi infervorava le vene, percepivo i riflessi del mio avversario pronti a reagire ad ogni mia mossa successiva. Era chiaro che aveva esperienza di combattimento contro avversari tenaci; non si era turbato davanti alla potenza dei miei attacchi. Con una mossa fluida e misurata, aveva neutralizzato e schivato i miei colpi come se fossero null'altro che carezze. Anche senza utilizzare la forza bruta, ogni suo movimento emanava un autorità che obbligava a prendere seriamente ciò che seguiva.

    Ero decisa più che mai a dimostrare di non essere inferiore, né bisognevole della sua compassione o limitazioni. I nostri sguardi si incontrarono, due forze contrapposte sulla sabbia dell'arena, entrambi coscienti che quello che si stava per scatenare fosse ben oltre un semplice allenamento. Poi, il suo scese fino al mio ventre, senza che io me ne accorgessi ed e` li` che il ragazzo o l'uomo, non avevo ancora idea di che eta` avesse, si accorse dell'abominio che portavo ancora in grembo.

    - Non dovresti sforzarti tanto nel tuo stato... Lo sai vero? -

    Il mio sguardo sfavillò di rabbia mista a sorpresa, leggendo la sua osservazione come un'ulteriore sfida alla mia tenacia. - Lo stato in cui mi trovo non e` affar tuo. Il coso che mi porto in grembo non diminuisce la mia forza, né tantomeno il mio spirito combattivo - gli risposi con voce tagliente. La sorpresa si dissipò velocemente, lasciando spazio a una determinazione ancora maggiore di prima. - Potrebbe addirittura rendermi più forte, in modi che tu non puoi nemmeno immaginare. Le smagliature che solcheranno il mio stomaco saranno solo un segno indelebile della mia debolezza passata. -

    Quelle parole sincere cariche di rabbia furono ascoltate dal mio antagonista, le sue espressioni mutevoli riflettevano il mosaico di emozioni che le mie parole gli avevano insufflato. Eppure le sue parole successive, di una persona che ignorava l'origine di quella creatura, mi ferivano piu` di ogni altra cosa.

    - Cosa ne sai tu di quale vita vada protetta e quale no? Non sai quanto ho patito scoprendo il diavolo che mi cresce nello stomaco come un cancro. Credi forse che questo sia frutto della mia volontà!? -

    L'aria si fece densa di tensione non appena le mie parole ebbero tagliato il silenzio come lame affilate. Il suo sguardo, prima imperturbabile, ora vacillava per un'attimo, tradendo un barlume di sorpresa o forse d'empatia.
    Il breve istante di umanità che avevo colto nei suoi occhi mi diede la forza per mettere da parte il dolore e l'incertezza, trasformandoli in un fuoco interiore che alimentò i miei movimenti successivi. Mentre lui parlava, io agivo di conseguenza sganciando i pesi che tenevo attaccati ai polsi e alle caviglie, come se lasciassi indietro il peso della consapevolezza.

    - Voi Hyuga, le voci erano vere sul vostro contro. Con i vostri stupidi occhi che vedono attraverso tutto e tutti credete di avere sempre la risposta a tutto. Eppure cio` che stai dicendo sono solo parole di circostanza, non ti senti quando parli? Non credi che una donna, ma dico una guerriera, sentendo ogni giorno crescere dentro di se un figlio mai voluto non si senta in colpa per volerlo cancellare dall'esistenza? Cosa dovrei fare? Crescere un qualcosa che, anche dopo anni e anni, mi ricordera` il mio trauma? -

    Detto questo la frustrazione fu troppa per contenere il corpo e il mio sistema nervoso esplose in una serie di attacchi furiosi, guidati più dall'emozione che dalla precisione. Ogni mio pugno e calcio portava con sé non solo la forza fisica, ma anche il peso di un dolore inenarrabile e di una rabbia sorda.

    Il primo calcio sarebbe stato quello che piu` di tutti avrei tirato con violenza. Infatti mi sarei fiondata contro di lui con foga, per poi saltare in aria. Arrivato a contatto, con un poderoso calcio sinistro avrei colpito la parte superiore del suo corpo con rabbia per poi seguire il primo calcio, guidato dall'inerzia della rotazione del corpo, con un secondo calcio retrogrado con la gamba destra, una specie di spazzata, che avrebbe scagliato via l'avversario.

    - Non farti altri scrupoli ora che sai la verita`. -

    Per evitare che questi volasse troppo fuori il mio raggio d'azione, appena toccato il suolo con la pianta del piede mi sarei slanciata in avanti con uno scatto felino per ritrovarmi un istante, come se fossi la sua ombra, dietro il mio avversario per continuare l'attacco. A questo punto, visto che il mio avversario ruzzolando si sarebbe ritrovato ai miei piedi, mi sarei chinata verso di lui con la mano destra aperta e gli avrei afferrato il volto per scagliare ancora una volta verso di lui una potente onda sonora. Questa avrebbe completamente mandato in tilt l'avversario dandomi il tempo per un ulteriore attacco, un ultimo e devastante pugno che avrei cercato di portare al suo stomaco con il pugno sinistro.

    - Io non me ne faro` alcuno! -



    ☙ Note:

    - Bonus Pesi Tolti
    -------------------------------------------------------------------------
    ☙ Azioni:

    - Tifone della Foglia (Konoha Gouriki Senpuu) + (50 Sforzo Extra)
    - Ombra Imprigionante (Kage Buyo) + Iron Claw (Aian Kurō) + Attacco Sonoro (Kyomeisen)
    - Colpo Brutale Lucente (Raigyaku Suihei)


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Statistiche:

    ☙Calcolo:

    Resistenza: 990 - 35 - 50 - 10 - 18 - 18
    Stamina: 152 - 30


    ☙Statistiche Finali:

    Resistenza: 859/1000
    Stamina: 122/200


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Armatura:

    [Testa] [30] Coprifronte
    [Mantello] [200] Mantello Placcato
    [Busto] [125] Giubbotto Rifinita
    [Braccia] [-] Pesi [Disequipaggiati]
    [Avambraccio/Mano S.] [80] Limb System v.03
    [Avambraccio/Mano D.] [150] Limb System v.03
    [Gambe] [-] Pesi [Disequipaggiati]
    [Cosce] [40] Paracosce Laminate
    [Stinchi] [60] Calzari da combattimento
    [Piedi] [-] Sandali chiodati
    [A mano] [200] Scudo



    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Equipaggiamento:

    ☙Armi:

    - Mk. IV Buster Sword
    - Scudo di Acciaio
    - SG21 SolidEdge [high frequency] (Rotolo Gigante)
    - SG21 SolidEdge [high frequency] (Rotolo Gigante)
    - Shuriken Enorme x2 (Rotolo Gigante)
    - Sciabola da arrembaggio (Rotolo Medio 1)


    ☙Accessori:

    - Kobashot (R. Piccolo 1)
    - Maschera respiratoria (R. Piccolo 1)
    - Maschera subacquea (R. Piccolo 1)
    - Monocolo Fotografico
    - Tracciante Luminoso x3


    ☙Materiali

    - Tonico Coagulante x3
    - Antidoto Superiore x3
    - Tonico da Guerra x3
    - Tonico idratante x3


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Conoscenze / Maestrie:

    - Orientative e geografiche [Livello I]
    - Tecniche e del chakra [Livello II]
    - Oratorie e Popolari [Livello III]


    - Combattente armato [Livello II]: Arte della Spada - Kenjutsu
    CITAZIONE
    • Non si ricevono malus quando si combatte con armi corpo a corpo
    • +20 sulla Riuscita
    • +10 sul danno
    • 3 spade contemporaneamente
    • Costo: Azione semplice +1 Res/ Tecnica +5 Res
    • Malus e/o sanguinamenti senza dado

    Combattente ad alta Tossicità [Livello I]: Induzione venefica
    CITAZIONE
    • Solo armi con lama o punte
    • Costo: 5 Punti Stamina
    • 10 danni a turno
    • Non cumulabile


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Abilita`:

    - Concentrazione del Chakra

    - Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale
    CITAZIONE
    • Malus visivi nullificati
    • 50 metri di distanza
    • Entro 30 metri: 15% del danno esplosivo
    • Entro 15 metri: Perdita dell'udito



    Edited by Tenshi-1 - 10/5/2024, 15:59
  6. .
    Chapter IV

    Yūichirō Shiden

    [Genin]



    Scheda - Scheda Narrativa - Parlato - Pensato - Azione

    Altri:
    - Parlato Anzai - Parlato Genma - Parlato L -


    Paese del Fuoco


    Il momento di ingegno si mostrò efficace, anche se solo in parte: gli shisa, gli animali mezzi cane e mezzo leone che avevo evocato con la sabbia, si dimostrarono troppo lenti per bloccare il golem dall'avanzare per sferrarmi il suo poderoso pugno che mi scaravento` a terra. Il dolore dell'impatto con il suolo era intenso, ma non avevo tempo di soffermarmi su di esso. Sentivo la pesantezza nel petto e il respiro si faceva più difficile, ma la mia determinazione era incrollabile. Mi rialzai a fatica, spazzando via i granelli di sabbia attaccati alla giubba mentre fissavo con occhi accesi il mio avversario avvicinarsi nuovamente. Ancora una volta, fui troppo lento, o meglio lo fu la mia sabbia. Gli shisa e la protuberanza non furono abbastanza per fermare le mani dall'afferrarmi le gambe e alzarmi in aria, ma furono quanto bastava per evitare che mi lanciassero via, riuscendo ad ancorarle al suolo efficacemente.

    Bloccato in posizione da mani di pietra, la lotta interna tra la mia fierezza e il dolore crescente diventò tangibile. Il golem, immobile, non accennava a nessuna altra mossa, aspettava forse un mio segno di resa. Ma non era nel mio stile arrendermi così facilmente. Radunai quanto chakra era rimasto all'interno della sabbia avviluppata attorno ad una delle mani, quella sinistra, e strinsi il pugno come avevo fatto poco prima contro il manichino in legno.

    La sabbia, seguendo il mio comando, si sarebbe stretta come un boa attorno alla mano con ancor piu` pressione di quanta ne imprimeva in quel momento alla struttura di pietra. Mentre i muscoli di sabbia si contraevano implacabilmente, la mano di pietra avrebbe iniziato a mostrare segni di cedimento, con grumi di roccia che cascavano al suolo producendo uno strepito secco. A quel punto avrei sfruttato l'occasione per scivolare via con il poco spazio creatosi dalla compressione, mentre uno dei tre shisa che avevo creato precedentemente mi avrebbe acchiappato al volo.

    - Non male questo tuo golem, e` davvero un portento. -

    Il complimento che avevo lanciato non era solo per cortesia, ma un riconoscimento dell'avversario di fronte a me e del suo creatore. Il golem, per quanto danneggiato, rimase ostinato e fedele agli ordini del suo padrone, non mostrando alcun segno di volersi fermare. Ma ora che avevo trovato una crepa nella sua armatura, il mio spirito combattivo ardeva con rinnovato fervore.

    Gli shisa, ancora appesi al golem, con i loro artigli avrebbero provato a scalarlo salendo dalla mano fin su per il braccio e fino alla testa del golem. Tutti e tre gettandosi verso di essa con poderose testate avrebbero cercato di frantumarla mentre io, con la poca sabbia rimasta ancora avvinghiata attorno alla mano distrutta, avrei diviso quest'ultima su due fronti diversi, la mano ancora intatta e la gamba destra del golem, con l'intento di renderle inutilizzabili schiacciandole sotto la potenza della sabbia, sfruttando le poderose spire di quest'ultima per schiacciarla. Ancora una volta, facendomi sanguinare la mano, avrei stretto il pugno fino a che fino all'ultimo frammento di terra non fosse stato distrutto.

    - Polverizza! Sabaku Sōsō -

    EXdtIz




    ☙ Note:
    - Scusatemi per il post scarno ma non avevo idea di come arricchire la lotta contro il golem non potendoci parlare :hat:

    ☙ Azioni:

    - Mantenimento Shisa
    - Funerale del Deserto (Mano Sinistra)
    - Gabbia di Sabbia (Mano Sinistra/Gamba Destra) + Funerale del Deserto
    - Attacco dei 3 shisa alla testa del Golem

    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Statistiche:

    ☙Calcolo:

    Stamina: 232 - 30 - 18 - 10 -18
    Resistenza: 140


    ☙Statistiche Finali:

    Stamina: 156/300
    Resistenza: 140/200

    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Armatura:

    [Braccio S.][30]Coprifronte
    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Equipaggiamento:

    ☙Armi/Accessori:

    - Rotolo di Stoffa (Braccio)
    - Giara di Sabbia
    - Rotolo medio
    - Lame del Rilascio del Fulmine Super Vibrante
    - Kunai x3


    ☙Materiali


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Conoscenze / Maestrie:

    - Tecniche e del chakra [Livello II]

    - Manipolatore delle Sabbie: Mago del Deserto
    CITAZIONE
    • -5 punti chakra per i Sunajutsu (Minimo 1)
    • I Sunajutsu si sfaldano SOLO con tanta acqua
    • +10 su Riuscita/Danno


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Abilita`:

    - Concentrazione del Chakra

    - Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale
    CITAZIONE
    • I malus sulla vista vengono nullificati.
    • 50 metri di distanza
    • Entro 30 metri: 15% del danno esplosivo
    • Entro 15 metri: Perdita dell'udito

  7. .
    Chapter III

    Yūichirō Shiden

    [Genin]



    Scheda - Scheda Narrativa - Parlato - Pensato - Azione

    Altri:
    - Parlato Anzai - Parlato Genma - Parlato L -


    Paese del Fuoco


    Il grido di battaglia squarciò il silenzio del campo d'addestramento, e il mio attacco si scaricò con violenza contro la manifestazione di terra. Il gigante di terra, nonostante si mostrasse tozzo a una prima occhiata, risulto` essere abbastanza agile da scivare il colpo, cosi` come il suo controllore.

    Era chiaro che quel chunin non era solo uno che passava il tempo sdraiato all'ombra degli alberi; aveva delle competenze indiscutibili nei ninjutsu della terra. In ogni caso, l'esercizio stava per diventare molto più interessante.

    Per prima cosa il chunin non perse tempo e inizio subito a sbobbinare una serie di lezioni per quanto riguardasse il rispettare le buone maniere e lo stare attenti con i jutsu di alto grado. Nonostante la mia frustrazione fosse palpabile, sapevo che il ragionamento del chunin aveva del fondamento ma semplicemente non avevo voglia di ascoltare delle regole adatte solo ai deboli. Ascoltando con un orecchio, cercai di assimilare i suoi movimenti mentre mi preparavo mentalmente per l'allenamento vero e proprio. La sua voce era calma ed educativa, quasi sorprendente dopo il tono scherzoso di prima.

    - Io... -

    CITAZIONE
    Ancora una volta fui interrotto da una voce nella testa, anche se questa volta non fui trasportato nei meandri della mia mente ma vidi solo il tempo rallentare e sentii la voce di L nella testa, pronta a riprendermi.

    - Non fare la testa calda come al solito e sfrutta questa occasione per crescere... Concentrati sul golem se non vuoi venire schiacciato in pochi secondi -

    Il suo consiglio riecheggiava nei recessi della mia mente lottando contro l'istinto combattivo che mi spingeva ad attaccare senza pensarci troppo.

    - Accidenti a te e i tuoi consigli ragionevoli! Hai ragione, cercare di combattere entrambi contemporaneamente potrebbe costarmi caro, meglio chiamare qualche alleato anche io. Che ne dici del miglior amico dell'uomo? -

    Risposi, riferendomi ad una tecnica che in quei pochi giorni avevo studiato grazie all'aiuto del maestro, una tecnica che si basa sullo stesso concetto del Golem, la creazione di aiutanti, ma lo faceva in numero assai piu` elevato peccando pero` nella forza del singolo.

    - Non è una brutta idea andare di superiorità numerica se si è in svantaggio nell'uno contro uno... Ma... Ricordi che ti stai allenando e che non è una sfida a chi è più forte... Vero? -

    - Certo che si! - Risposi frettolosamente, ma rimaneva il fatto che la mia affermazione non era del tutto veritiera. L'agilita` del chunin era impressionante e provavo una certa invidia. Non ero certo se quest'ultima stesse offuscando il mio ragionamento o meno, ma ess era presente.

    - Lo spero per te... O sarai nuovamente la causa della tua vergognosa sconfitta... E non perché il tuo avversario è più forte... -

    - Sai, pensavo di andare molto più d'accordo con me stesso, ma a quanto pare l'unico che ha fiducia in se stesso qui è il sottoscritto -

    - Io ho fiducia in te... Ma prima di poter iniziare a vincere un combattimento dovrai vincere la sfida più difficile, quella contro te stesso... -

    Con quelle parole che risuonavano ancora nella mia testa, risposi al Chunin di fronte a me.

    - Io sono Yuichiro Shiden, ti va bene come presentazione? Ci hai preso un Genin di Suna ma sapevo fin da subito in cosa mi sarei andato a cacciare sfidandoti, non mi importa se mi ferisci o meno, avrai il mio supporto in caso qualcuno dei superiori ci veda combattere. Detto questo le mie intenzioni non sono di certo ferirti, non questa volta almeno, ne di lasciarmi ferire quindi accettero` la tua proposta. -

    Ottenuto il mio assenso, Genma torno a sdraiarsi al sole mentre io combattevo contro il suo atipico servitore. Il Golem avrebbe preso vita ancora una volta.

    Una volta messosi in posizione, il golem parti` all'attacco. Il terreno vibrava sotto gli impetuosi passi dell'umanoide di pietra e mentre si spostava per sferrarmi un poderoso pugno io avrei preparato i miei di servitori.

    Imposi al chakra intorno a me di controllare il materiale contenuto nella giara e di materializzare la volontà che ardeva dentro di me in qualcosa di tangibile. In un batter d'occhio, la sabbia intorno a me prese vita, dando forma a tre canidi di sabbia che si animarono come fedeli servitori. Erano simili nella forma al gigante di fango, seppur più piccoli e veloci. Servivano a livellare il campo di battaglia e forse a sorprendere il chunin con la mia capacità di adattamento e inventiva.

    Il sole martellante illuminava la scena, riflettendosi sui corpi di sabbia dei canidi che attendevano i miei comandi. Genma osservava con occhi lievemente incuriositi come muovevo la mano destra, impartendo ordini silenziosi alle mie nuove creazioni. Un leggero cenno ed essi si mossero in maniera coordinata di fronte a me, andando incontro al pugno del golem.

    I canidi di sabbia erano una distrazione, un modo per testare le reazioni del Golem e trovare possibili falle nella sua difesa. Il mio avversario sembrava solido come la terra dalla quale era stato evocato, tuttavia ogni creazione aveva un suo punto debole e io ero determinato a trovarlo.

    I cani avrebbero risposto al suo attacco semplicemente muovendosi tra le gambe del golem, afferrando queste ultime con le loro zanne e tentando di far perdere l'equilibrio alla gigantesca figura di pietra prima che potesse effettivamente colpirmi. Si sarebbero divisi 2 per una gamba, uno per l'altra.

    Superato il momento di crisi avrei poi chiesto ai canidi di lasciare la gamba del golem e dirigersi invece verso la sua mano destra costruendo una specie di difesa con i loro corpi per afferarla e bloccarla, mentre io con la sabbia rimanente avrei creato una protuberanza che usciva dalla mia giara per bloccare l'altro arto del golem che si dirigeva verso di me. I cani seguendo il mio ordine si sarebbero frapposti in 2 tra me e la mano spingendola, mentre il terzo si sarebbe mosso dietro di essa tentando di artigliarla e tirarla piu` che poteva.

    La protuberanza di sabbia invece si sarebbe avviluppata intorno alla mano come una catena e dalla mia giara si sarebbe staccata per attaccarsi al suolo.


    ☙ Azioni:

    - Formazione di Sabbia: Shisa (Sajin: Shisa) (3 cariche) (Presa sulle gambe del golem)
    - Gabbia di sabbia (Mano Sinistra del Golem) + Presa sulla mano destra degli Shisa
    -

    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Statistiche:

    ☙Calcolo:

    Stamina: 282 - 45 - 5
    Resistenza: 200


    ☙Statistiche Finali:

    Stamina: 232/300
    Resistenza: 200/200

    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Armatura:

    [Braccio S.][30]Coprifronte
    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Equipaggiamento:

    ☙Armi/Accessori:

    - Rotolo di Stoffa (Braccio)
    - Giara di Sabbia
    - Rotolo medio
    - Lame del Rilascio del Fulmine Super Vibrante
    - Kunai x3


    ☙Materiali


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Conoscenze / Maestrie:

    - Tecniche e del chakra [Livello II]

    - Manipolatore delle Sabbie: Mago del Deserto
    CITAZIONE
    • -5 punti chakra per i Sunajutsu (Minimo 1)
    • I Sunajutsu si sfaldano SOLO con tanta acqua
    • +10 su Riuscita/Danno


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Abilita`:

    - Concentrazione del Chakra

    - Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale
    CITAZIONE
    • I malus sulla vista vengono nullificati.
    • 50 metri di distanza
    • Entro 30 metri: 15% del danno esplosivo
    • Entro 15 metri: Perdita dell'udito



    Edited by Tenshi-1 - 22/4/2024, 01:06
  8. .
    Chapter II

    Yūichirō Shiden

    [Genin]



    Scheda - Scheda Narrativa - Parlato - Pensato - Azione

    Altri:
    - Parlato Irene - Parlato L -


    Paese del Vento


    Il punto d'incontro si rivelò essere proprio la porta principale di Suna - la porta era un arco colossale che dominava l'orizzonte, l'arenaria che la costituiva era intarsiata con simboli antichi, un retaggio di culture ormai perse nel tempo. Intorno a me convergevano vari individui, alcuni visibilmente eccitati all'idea dell'avventura, altri con un'espressione misurata che denotava esperienza. Non mancavano gli sguardi diffidenti, a testimoniare che il mondo dei mercenari è spesso costellato di rivalità e sfiducia reciproca.

    Il mio arrivo non passò inosservato; infatti tra i vari genin presenti c'era una mia vecchia conoscenza, o per meglio dire una vecchia antipatia. Shun era il suo nome, un ninja di mediana levatura ma di grande ambizione, noto per la sua abilità nel maneggiare il chakra il legno, che prima di allora aveva intrattenuto uno scontro con me dalle dinamiche cruente che non aveva avuto ne vinti ne vincitori.

    Fissai i suoi movimenti, un mezzo sorriso sul volto che mal celava la curiosità e, forse, la preoccupazione di vederlo li`. Portava un uccello sul capo, forse un acquilotto, e lo trattava quasi fosse un suo compagno, parlandoci come se potesse capirlo. Quando si avvicino` al gruppetto gli dissi:

    - Ancora tu? Cosa ci fai nel mio paese? Intendi ferire qualcun altro? -

    Ma, proprio mentre ci stavamo per scambiare parole in cagnesco, fece capolino da uno dei ponti sospesi della zona la chunin incaricata di accompagnarli. L'abbigliamento della ragazza era decisamente molto provocante, ma per me risultava solo molto sciatto e ridicolo. Quasi come se dovesse andare a battere piuttosto che andare in missione. Il mio disappunto si poteva facilmente leggere sul volto, in quanto alzai un sopracciglio, scettico.

    Nonostante il mio scetticismo pero` l'etica del dovere sopravanzava ogni rancore personale, quindi decisi di seguire l'esempio e di riporre ogni mia riserva, almeno per il momento.

    Il suo nome era Irene. Si presento` a tutti con un tono autorevole, lasciando comunque una certa malizia in ogni sua parola. Con un cenno disinvolto, invitò il gruppo a seguirla. Bastarono pochi minuti per uscire dall'eco assordante della città e avviarci sul sentiero polveroso che avrebbe condotto a Jasti. Mentre procedevamo, lo sguardo di Irene indugiò brevemente su ciascuno di noi, come a valutare i possibili talenti o le trappole nascoste nei battiti incerti dei nostri cuori.

    Mentre camminavano pero` non ci fu lasciato modo di goderci il viaggio, in quanto l'ordine di Irene ci mise in subbuglio per un po'.

    - Ora pensateci voi e fate in modo di darmi la vostra formazione prima di essere giunti a destinazione, ah e voglio che a dirmela sarà solo uno di voi, chiamiamolo il mio secondo in comando... Potrete decidere come vi pare chi sarà... -

    L'atmosfera si fece improvvisamente tesa e un silenzio increspò l'aria intorno a noi. Il gruppo si guardò intorno, provando a decifrare l'ordine che Irene aveva dato. Era chiara la sua autorità e la sua abilità nel manipolare gli altri, ma la sua richiesta sembrava alquanto insolita. Era evidente che Irene poteva scegliersi da sola un secondo ma aveva volutamente gettato il seme della discordia per testare la nostra capacità di collaborare sotto pressione. Da parte mia, decisi di prendere l'iniziativa e cogliere la palla al balzo per cominciare a regolare i primi equilibri di potere.

    - Visto che nessuno ha intenzione di farsi avanti comincero` io - dissi altezzoso ai miei compagni di missione - Per prima cosa vi spieghero` le mie abilita`, cosi` che voi possiate ben intuire il perché mi sto proponendo come leader in seconda... Inoltre proporrei di lasciare a dopo la decisione della formazione, per rendere il tutto piu` semplice. -

    Detto questo, con un semplice gesto della mano cominciai a far volteggiare un po' della sabbia che ci circondava. Il mio controllo sui minuscoli granelli era leggermente incerto, sinonimo del fatto che non ero propriamente nato in quella regione ma avevo successivamente imparato dai residenti, ma sicuramente risultava nella sua incertezza comunque incredibile. Creai una piccola tempesta che risaliva lentamente lungo il mio braccio, avvolgendolo come un serpente stilizzato fatto di sabbia.

    - Questo è solo un assaggio... - esordii, già godendo delle espressioni sorprese degli altri - nel campo di battaglia i miei jutsu possono costruire difese o diventare armi letali. La sabbia risponde ai miei comandi e si adatta ad ogni situazione - infine dissi, lasciando che i granelli ricadessero a terra formando delicate figure in miniature.

    - Grazie ad essa pero` posso anche tenervi al sicuro in vari modi. Ad esempio posso percepire i nemici a centinaia e centinaia di metri ora che siamo nel deserto, posso costantemente avere un occhio, letteralmente, che scruti sopra il campo di battaglia dandoci una visuale dall'alto - detto questo, guardai l'uccello che troneggiava sulla testa di Shun con uno sguardo indagatore. - Ma a differenza di altri che utilizzano animali che non possono dare informazioni precise... io posso sapere con precisione tutto quello che accade in questo deserto. Fino all'ultimo granello di sabbia non puo` muoversi senza che io lo sappia. - Affermai infine, per poi fare un ultima correzione finale - Ovviamente si intende, nei limiti della mia forza -

    Infine, riferendomi alla mia conoscenza del territorio dissi: - Non possedendo mappe precise del deserto inoltre posso esservi di grande aiuto grazie alla mia conoscenza di quest'ultimo. Non sono esperto visto che e` solo da una decina di anni che vivo qui, ma conosco a grandi linee il luogo verso cui dirigiamo. E visto che tra di noi sono l'unico del luogo, penso di essere il piu` adatto a poter decidere la formazione in base a quello che posso e potete fare per aiutare questo gruppo e il nostro leader, grazie anche alla mia generica formazione in vari ambiti delle tecniche del chakra. -

    Il mio discorso pero` non sembrò fare breccia nei miei compagni, che annuirono con espressioni pensierose. Nonostante alcuni sguardi ancora diffidenti, dopo il mio discorso uno dopo l'altro iniziarono a rivelare le proprie abilità e competenze. Shun, con il suo uccello rapace che prima avevo scrutato, si rivelò essere un esperto in tecniche simili alle mie, ma in questo ambiente, come si poteva capire facilmente, ero io quello in vantaggio rispetto a lui poiche` non c'era ne terra ne alberi da utilizzare.

    - Cosa pensa di fare qui nel deserto? Comandare i cactus? - Pensai deridendolo.

    DZyAMqy



    CITAZIONE
    - Ti devo ricordare cosa e` successo quando lo hai sottovalutato durante il vostro scontro? Non ti soffermare sull'apparenza e ascolta cio` che hanno da direi tuoi compagni altrimenti finira` come l'ultima volta. -

    Ancora una volta il tempo si fermo per un istante e L mi riprese su una mia mancanza istantaneamente. Mi immobilizzai per un attimo, le parole di L rimbombavano nel mio cranio come un campanello d'allarme. Aveva ragione. L'ultima volta avevo lasciato che il mio ego offuscasse il giudizio, con conseguenze disastrose. Il nostro obiettivo era troppo importante perché lo mettessi a rischio per delle sciocchezze personali o per una competizione meschina con Shun. Già in passato era accaduto: il mio orgoglio mi aveva reso accecato alle strategie più ovvie, cadendo nello stupido trucco di una mimetizzazione farlocca.

    - Hai ragione, ma quel ragazzino e' un rischio su due zampe. Non oso immaginare cosa fara` agli altri se si azzarderanno a rifiutare la sua armatura. - Poi aggiunsi. - Se arriveremo a uno stallo votero' per lui visto che gli altri non sembrano avere molta esperienza, ma non pensarci nemmeno che io lo assecondi in ogni cosa. -

    - Non sottovalutare neanche gli altri. Potrebbero rilevarsi piu` utili di quanto pensi... -

    Prendendo a cuore l'avvertimento di L, soppressi il desiderio di contrattaccare e mi forzai ad ascoltare. Arrivati al momento del voto, come avevo pronosticato, i voti ricaddero infine su Shun, che divento` il momentaneo "capo" di quella formazione. Accettai il risultato con un lieve cenno del capo, mantenendo il controllo sulle emozioni.

    Ad ogni modo, era tempo di mettere in campo le nostre risorse e dirigerci verso l'obiettivo. Mentre Shun delineava i primi tratti della strategia, mi assicurai che ogni mio movimento fosse calmo e riflessivo. Mostrare supporto e fiducia nei suoi confronti era importante per la coesione del gruppo.

    Con riluttanza accettai il seme che ci localizzava ma alla sua richiesta di farci mettere addosso le sue armature rifiutai categoricamente.

    - Non se ne parla. Non mi mettero` la tua armatura, ho gia` la mia sabbia a proteggermi. Non mi serve altro. - dissi subito. Avevo avuto fin troppe esperienze negative con il legno, non mi sarei fatto ingabbiare una seconda volta. - Se vuoi che ti accetti come leader devi accettare questa mia decisione, non come l'ultima volta. Altrimenti aspettati da me che io ti mandi a quel paese al primo ordine. -

    Dopo un breve momento di silenzio, Shun acconsenti lasciandomi in pace. Una volta delineati gli ultimi punti della strategia, il nostro portavoce fece le domande che ci erano venute in mente a Irene. Una volta ricevute le risposte necessarie ci avviammo in silenzio verso la nostra destinazione.

    Le ore passarono e il deserto si trasformava in un mare incandescente sotto il sole del pomeriggio. La strategia di Shun iniziò a prendere forma: ognuno avrebbe avuto un ruolo cruciale da giocare, come pedine coordinate su una scacchiera invisibile disegnata tra le dune. Presi quindi l'iniziativa per prima, spargendo discretamente strati di sabbia finissima lungo il percorso che avremmo dovuto seguire – un ulteriore sistema d'allerta precoce contro possibili insidie nascoste. La sabbia fluiva morbidamente tra le mie dita, discreta spia del vento e della terra contro chiunque si fosse avvicinato a piedi in un area di 500 metri.


    ☙ Azioni:

    - Rilevamento di Sabbia (5 cariche)
    -
    -
    -

    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Statistiche:

    ☙Calcolo:

    Stamina: 300 - 13
    Resistenza: 200


    ☙Statistiche Finali:

    Stamina: 287/300
    Resistenza: 200/200

    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Armatura:

    [Braccio S.][30]Coprifronte
    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Equipaggiamento:

    ☙Armi/Accessori:

    - Rotolo di Stoffa (Braccio)
    - Giara di Sabbia
    - Rotolo medio
    - Lame del Rilascio del Fulmine Super Vibrante
    - Kunai x3


    ☙Materiali


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Conoscenze / Maestrie:

    - Tecniche e del chakra [Livello II]

    - Manipolatore delle Sabbie: Mago del Deserto
    CITAZIONE
    • -5 punti chakra per i Sunajutsu (Minimo 1)
    • I Sunajutsu si sfaldano SOLO con tanta acqua
    • +10 su Riuscita/Danno


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Abilita`:

    - Concentrazione del Chakra

    - Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale
    CITAZIONE
    • I malus sulla vista vengono nullificati.
    • 50 metri di distanza
    • Entro 30 metri: 15% del danno esplosivo
    • Entro 15 metri: Perdita dell'udito



    Edited by Tenshi-1 - 9/5/2024, 15:48
  9. .
    Chapter II

    Yurei Henge

    [Commodoro]



    Scheda - Scheda Narrativa - Parlato - Pensato - Azione

    Altri:
    - Parlato Shiro -


    Base O.S.U.


    - Inizia pure quando vuoi... Lascia però che specifichi un piccolo punto... Io non colpisco le donne... Quindi lascerò che sia tu l'unica ad attaccare... Spero tu non la prenda a male, sappi che ti rispetto assolutamente come guerriera e come donna, ma è un mio codice d'onore quindi non prendertela... Fa del tuo meglio e cerca di dare il massimo... Servirà certamente ad entrambi questo allenamento... -

    Non mi aspettavo una dichiarazione simile e per un istante la sorpresa mi fece sollevare un sopracciglio. La possibilità di non essere colpita da lui poteva essere un vantaggio, ma allo stesso tempo lo consideravo un insulto agli anni di allenamento che avevo passato per avere un fisico alla pari con gli uomini che si credevano superiori solo perché tali erano, solo perché avevano un prolungamento in piu` in mezzo alle gambe.

    - Che gentiluomo. Siamo tornati ai tempi in cui le scimmie tiravano le noci di cocco alle femmine per farsi notare? -

    Incazzata nera per quello che aveva detto, lasciai cadere lo scudo che avevo in mano, mentre con l'altra mano caricai un lancio degno di un atleta gettando l'arma che avevo impugnata verso delle rocce. La roccia si frantumò sotto l'impeto del mio lancio dimostrando la mia forza di guerriera, e mentre il mio avversario osservava la dimostrazione di potenza, soffocai qualsiasi dubbio che potesse avere sulla mia capacità di combattimento.

    Raddrizzai la schiena, sentendomi leggermente meglio dopo aver liberato la mia frustrazione con quel lancio monumentale. Chiusi la mano in un pugno e con l'atra scrocchiai le nocche prima di una mano e poi dell'altra. Infine feci lo stesso col collo piegandolo in varie direzioni.

    Poteva avere il suo codice d'onore, ma non ero una persona che accettava pietà o considerazioni speciali basate sul mio sesso. Era ora di dimostrargli cosa significasse combattere contro una vera guerriera. Mi posizionai con equilibrio e grazia, respirando profondamente, incanalandolo in un ritmo che mi faceva sentire tutti i muscoli pronti e reattivi.

    - Senti, a me non me ne frega niente se questo è un tuo voto o qualcosa del genere. Ho problemi decisamente più importanti di qualcuno che non accetta la realtà dei fatti, e cioè che ormai le donne non sono più deboli e indifese com'era prima della nascita dei villaggi ninja. Quindi, se non ti dispiace, approfitterò della tua gentilezza e ti pesterò per farti pagare questo affronto nei miei confronti. -

    Con un'espressione gelida e determinata, mi lanciai in avanti con una velocità che avrebbe sorpreso chiunque dubitasse delle mie capacità. Feci un passo avanti, poi un altro, accorciando lo spazio tra me e il mio sfidante con la stessa precisione con cui una spada viene estratta dal fodero. La sabbia sotto i miei piedi simulava una resistenza reale, costringendomi a adattare la mia postura per ogni movimento.

    La sfida non era più solo fisica; aveva acquisito tonalità emotive e psicologiche. Senza esitare, sferrai il primo colpo, diretto al centro del petto del mio avversario, con il mio braccio sinistro. L'impatto del mio pugno sarebbe stato come quello di un martello pneumatico, poiché al primo impatto avrei aggiunto un ulteriore forza, cioé quella delle onde sonore che sarebbero state propagate in tutte le direzioni dal mio guanto. A una distanza cosi` ravvicinata, il boom sonico avrebbe fatto gravi danni anche se avessi mancato il bersaglio con l'attacco fisico, facendo implodere i timpani di quest'ultimo in base a quanto fossero sensibili. Inoltre, sempre grazie alla grande concentrazione di chakra nel pugno avrei potenziato le mie fibre muscolari rendendo il colpo ancora piu` distruttivo per le braccia del mio avversario, o qualunque cosa avrebbe usato per difendersi.

    Poi, mentre il mio avversario si concentrava sul fronteggiare l'attacco imminente, sarei scivolato verso la sua destra con uno scatto felino e con un gancio destro, mirato a colpire sotto le costole, avrei scagliato il secondo attacco. Questo, invece che un attacco sonoro, sarebbe stato leggermente piu` elegante, poiche non mirava a danneggiare in se, quanto piu` a debilitare l'avversario in quanto, convogliando il chakra nel pugno, avrei mutato la natura del colpo in una lucente carica elettrica violacea. Al momento dell'impatto una scalica elettrica avrebbe pervaso il corpo dell'avversario, riuscendo persino a paralizzarlo con un po' di fortuna.



    ☙ Note:

    -
    -------------------------------------------------------------------------
    ☙ Azioni:

    - Pugno di Arhat (Rakanken Ryū) + Attacco Sonoro (Kyomeisen)
    - Scarica (Sandā Appu)
    -


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Statistiche:

    ☙Calcolo:

    Resistenza: 1000 - 10
    Stamina: 200 - 30 - 18


    ☙Statistiche Finali:

    Resistenza: 990/1000
    Stamina: 152/200


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Armatura:

    [Testa] [30] Coprifronte
    [Mantello] [200] Mantello Placcato
    [Busto] [125] Giubbotto Rifinita
    [Braccia] [-] Pesi [Disequipaggiati]
    [Avambraccio/Mano S.] [150] Limb System v.03
    [Avambraccio/Mano D.] [150] Limb System v.03
    [Gambe] [-] Pesi [Disequipaggiati]
    [Cosce] [40] Paracosce Laminate
    [Stinchi] [60] Calzari da combattimento
    [Piedi] [-] Sandali chiodati
    [A mano] [200] Scudo



    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Equipaggiamento:

    ☙Armi:

    - Mk. IV Buster Sword
    - Scudo di Acciaio
    - SG21 SolidEdge [high frequency] (Rotolo Gigante)
    - SG21 SolidEdge [high frequency] (Rotolo Gigante)
    - Shuriken Enorme x2 (Rotolo Gigante)
    - Sciabola da arrembaggio (Rotolo Medio 1)


    ☙Accessori:

    - Kobashot (R. Piccolo 1)
    - Maschera respiratoria (R. Piccolo 1)
    - Maschera subacquea (R. Piccolo 1)
    - Monocolo Fotografico
    - Tracciante Luminoso x3


    ☙Materiali

    - Tonico Coagulante x3
    - Antidoto Superiore x3
    - Tonico da Guerra x3
    - Tonico idratante x3


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Conoscenze / Maestrie:

    - Orientative e geografiche [Livello I]
    - Tecniche e del chakra [Livello II]
    - Oratorie e Popolari [Livello III]


    - Combattente armato [Livello II]: Arte della Spada - Kenjutsu
    CITAZIONE
    • Non si ricevono malus quando si combatte con armi corpo a corpo
    • +20 sulla Riuscita
    • +10 sul danno
    • 3 spade contemporaneamente
    • Costo: Azione semplice +1 Res/ Tecnica +5 Res
    • Malus e/o sanguinamenti senza dado

    Combattente ad alta Tossicità [Livello I]: Induzione venefica
    CITAZIONE
    • Solo armi con lama o punte
    • Costo: 5 Punti Stamina
    • 10 danni a turno
    • Non cumulabile


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Abilita`:

    - Concentrazione del Chakra

    - Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale
    CITAZIONE
    • Malus visivi nullificati
    • 50 metri di distanza
    • Entro 30 metri: 15% del danno esplosivo
    • Entro 15 metri: Perdita dell'udito

  10. .
    Bozzolo di Sabbia (Suna no Mayu)
    Sigilli: No
    Descrizione:
    Una vera e propria armatura di sabbia ricopre l'intero corpo dell’esecutore il quale, prima che inizi un combattimento, la utilizza per proteggere per intero il proprio corpo. Essa funge da difesa eccezionale nel caso in cui ci si stia scontrando con avversari molto potenti o oltre le proprie capacità fisiche. Per questa tecnica è necessario molto chakra e può difendere da attacchi fisici molto violenti, anche se la sabbia ha il difetto di rallentare drasticamente i movimenti di chi la indossa!
    Tipo: Ninjutsu
    Livello: S
    Requisiti: Sabbia nelle vicinanze/Giara di Sabbia
    Raggio: l’utilizzatore
    Cariche Richieste: 3 Cariche
    Bonus Tecnica: +7
    Effetti:
    - L’armatura ha una soglia di resistenza pari a 100 punti base + implemento Potenza Magica/2
    - I jutsu adibiti a trapassare qualsiasi difesa (es: Chidori o Raikiri) non tengono assolutamente conto della difesa magica
    - Non ha effetto contro i jutsu di elemento Fulmine
    - L'armatura si rigenererà dopo ogni tecnica o colpo subito
    - La tecnica ha una spesa di attivazione di 100 e una di mantenimento di 70 a turno
    - L’armatura diminuisce l’Agilità del ninja di ben 50 punti, fino a che la tecnica rimane attiva
    - Sarà possibile generare spuntoni di sabbia dall'armatura lunghi fino a 10 Metri che infliggeranno un danno pari a Potenza magica/2
    - Si potrà attaccare con il semplice allungamento degli stessi (Controllo Chakra + Potenza magica + Bonus Tecnica) oppure attaccare fisicamente (Agilità + Taijutsu + Bonus Tecnica)
    - L'armatura non occupa spazio per altre eventuali tecniche difensive (Come l'Armatura di Terra) essendo una specie di seconda pelle

  11. .
    Chapter I

    Yurei Henge

    [Commodoro]



    Scheda - Scheda Narrativa - Parlato - Pensato - Azione

    Altri:
    - Parlato Shiro -


    Base O.S.U.


    Poco ore prima della chiamate alle armi fui convocata, nelle sale d'allenamento virtuali dell'OSU, per un allenamento congiunto, che avrebbe dovuto prepararci alla guerra. Quella sessione intensiva si rivelò essere un'esperienza quasi soprannaturale. I simulatori dell'OSU erano di tecnologia avanzatissima, capaci di riprodurre scenari di guerra con un realismo che confinava con l'incredibile. Noi Commodori ci ritrovammo immersi in paesaggi virtuali così dettagliati che potevamo quasi percepire l'odore della polvere e il sapore acre del fumo. Fummo divisi in squadre, assegnati a missioni specifiche che esigevano una coordinazione impeccabile e riflessi pronti. Io in particolare mi trovavo a dover combattere in uno scontro 1 contro 1 con un altro pari rango per testare se fossimo effettivamente in grado di gestire la pressione di una guerra.

    Quando il mio avversario arrivò, si presentò come un guerriero dall'aspetto imponente, con una divisa bianca da arti marziali. Il suo viso era serio e concentrato, gli occhi vitrei fissi sui miei; riconobbi subito quello sguardo spento e le pupille completamente bianche: era il byakugan. Il cuore mi martellò in petto non appena realizzai contro chi stavo per combattere: un praticante di quelle arti letali che appartenevano al leggendario clan ninja noto nelle storie passate, gli hyuga. In particolare questo sembrava particolarmente minaccioso, poiché i suoi muscoli allenati fino allo sfinimento sembrano star per scoppiare per quanto fossero allenati. Ma nonostante tutto era comunque piu` basso dei miei 2 metri di altezza, quindi lo sovrastavo molto facilmente in quanto ad altezza.

    L'intuizione mi suggeriva che, nonostante la differenza di statura, quello scontro non sarebbe stato facile. La fama del clan hyuga come maestri nell'arte del combattimento corpo a corpo era ben fondata e l'abilità del byakugan di vedere i punti di pressione del sistema circolatorio chakra avrebbe potuto neutralizzare qualsiasi mio vantaggio fisico.

    - Non se dovrei dire piacere, visti i motivi per cui ci siamo incontrati. Sono Yurei. -

    Detto questo allungai la mano verso di lui, aspettandomi una stretta di mano. I suoi occhi analizzarono per un breve istante la mia mano tesa prima di annuire leggermente e afferrarla con una presa decisa ma controllata. Sentii la forza e l'abilità contenute nei suoi movimenti, una conferma silenziosa della sua maestria. Rimase silente, i suoi occhi non lasciavano presagire né paura né arroganza; era semplicemente presente, completamente immerso nel momento.

    - Piacere di conoscerti Yurei... Io sono Shiro Hyuga. Le circostanze non sono delle migliori è vero... Ma questi nostri allenamenti sono fondamentali se vogliamo mettere la parola fine a questa guerra. -

    Rilasciai la mano e feci un piccolo inchino in rispetto del mio avversario.

    - E` vero, fortunatamente l'OSU ha messo a disposizione queste macchine apposta per noi soldati di alto grado. Grazie a queste non devo neanche portarmi il mio equipaggiamento, appena saro` dentro vedrai cosa intendo -

    Infatti mi ero presentata davanti al macchinario senza il mio solito equipaggiamento che portavo sempre appresso. Avevo solo il mio kimono bianco, i pantaloni a zampa di elefante neri e un corpetto che nascondesse la pancia sotto il kimono. I sandali erano dei normali sandali da viaggio, non quelli con i chiodi che portavo in esterna. Ripensando a chi stavo affrontando, istintivamente porta una mano alla pancia, come per nascondere l'amare verita` ma sapevo benissimo cosa potessero fare quegli occhi, non c'era posto dove nascondersi per non farglielo apprendere.

    - Bene, non vedo l'ora... Prima le signorine... -

    E con un gesto del braccio mi invito` ad andare avanti. Con un misto di apprensione e determinazione, avanzai verso il cuore pulsante della macchina. La piattaforma si illuminò sotto i miei piedi mentre facevo ingresso nell'arena virtuale. Ancora una volta, la tecnologia OSU sorprendeva per la sua capacità di immergerti completamente in un altro mondo. La realtà aumentata mi avvolse in una simulazione così vivida che per un istante dimenticai la mia vera posizione.

    Ad ogni passo che facevo all'interno dello scenario virtuale, il mio cuore batteva all'unisono con il suono dei miei passi sulla terra virtuale. Attorno a me, il paesaggio di allenamento si trasformava: una distesa di sabbia e qualche spazio sporadico di roccia viva dava luogo a un'arena da combattimento perfettamente equilibrata per mettere alla prova sia la velocità che la strategia. La sensazione era così reale che potevo sentire il caldo del sole virtuale sulla mia pelle, vedevo le particelle di sabbia danzare con il vento. A man mano che il tempo passava intorno a noi varie figure senza volto lottavano a suon di jutsu, simulate in modo tale da rendere lo scontro realistico.

    Il mio equipaggiamento venne riprodotto sul corpo con assoluta fedelta`: i guanti dalle capacita` sonore, il mio spadone, il mio scudo, i rotoli di evocazione e persino i sandali erano li` proprio dove li mettevo di solito. Anche il mantello e l'armatura si adattavano perfettamente e sentivo tutte le droghe ninja e i pesi gravarmi sui movimenti.

    Ogni elemento era al suo posto, garantendomi un accesso istantaneo agli strumenti necessari per il combattimento. Mentre mi preparavo dalla mia parte dell'arena, i miei occhi si adattarono al sole abbagliante della simulazione. Stabilii un collegamento mentale con la macchina, sincronizzando le mie azioni con quelle del mio avatar virtuale.

    - Iniziamo. - dissi con una voce calma che tentava di mascherare l'adrenalina che iniziava a fluire nelle vene.

    Con la stessa tranquillità che avevo osservato nel mio avversario, presi posizione con i piedi ben ancorati alla sabbia simulata. Avrei aspettato il suono d'inizio. Non intendevo mangiare subito le mie droghe e togliermi i pesi. Volevo capire dove questo ninja poteva portarmi con questo allenamento.



    ☙ Note:

    -
    -------------------------------------------------------------------------
    ☙ Azioni:

    -
    -
    -


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Statistiche:

    ☙Calcolo:

    Resistenza: 1000
    Stamina: 200


    ☙Statistiche Finali:

    Resistenza: 1000/1000
    Stamina: 200/200


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Armatura:

    [Testa] [30] Coprifronte
    [Mantello] [200] Mantello Placcato
    [Busto] [125] Giubbotto Rifinita
    [Braccia] [-] Pesi [Disequipaggiati]
    [Avambraccio/Mano S.] [150] Limb System v.03
    [Avambraccio/Mano D.] [150] Limb System v.03
    [Gambe] [-] Pesi [Disequipaggiati]
    [Cosce] [40] Paracosce Laminate
    [Stinchi] [60] Calzari da combattimento
    [Piedi] [-] Sandali chiodati
    [A mano] [200] Scudo



    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Equipaggiamento:

    ☙Armi:

    - Mk. IV Buster Sword
    - Scudo di Acciaio
    - SG21 SolidEdge [high frequency] (Rotolo Gigante)
    - SG21 SolidEdge [high frequency] (Rotolo Gigante)
    - Shuriken Enorme x2 (Rotolo Gigante)
    - Sciabola da arrembaggio (Rotolo Medio 1)


    ☙Accessori:

    - Kobashot (R. Piccolo 1)
    - Maschera respiratoria (R. Piccolo 1)
    - Maschera subacquea (R. Piccolo 1)
    - Monocolo Fotografico
    - Tracciante Luminoso x3


    ☙Materiali

    - Tonico Coagulante x3
    - Antidoto Superiore x3
    - Tonico da Guerra x3
    - Tonico idratante x3


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Conoscenze / Maestrie:

    - Orientative e geografiche [Livello I]
    - Tecniche e del chakra [Livello II]
    - Oratorie e Popolari [Livello III]


    - Combattente armato [Livello II]: Arte della Spada - Kenjutsu
    CITAZIONE
    • Non si ricevono malus quando si combatte con armi corpo a corpo
    • +20 sulla Riuscita
    • +10 sul danno
    • 3 spade contemporaneamente
    • Costo: Azione semplice +1 Res/ Tecnica +5 Res
    • Malus e/o sanguinamenti senza dado

    Combattente ad alta Tossicità [Livello I]: Induzione venefica
    CITAZIONE
    • Solo armi con lama o punte
    • Costo: 5 Punti Stamina
    • 10 danni a turno
    • Non cumulabile


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Abilita`:

    - Concentrazione del Chakra

    - Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale
    CITAZIONE
    • Malus visivi nullificati
    • 50 metri di distanza
    • Entro 30 metri: 15% del danno esplosivo
    • Entro 15 metri: Perdita dell'udito



    Edited by Tenshi-1 - 18/4/2024, 16:30
  12. .
    Chapter I

    Yūichirō Shiden

    [Genin]



    Scheda - Scheda Narrativa - Parlato - Pensato - Azione

    Altri:
    - Parlato Anzai - Parlato L -


    Paese del Fuoco



    - Aaaah Suna, mi piace l'odore della sabbia al mattino -

    Il sole appena sorto getta le sue vergini luci sulla desolata vastità del deserto, tingendo d'oro l'infinita distesa di dune. Il calore è ancora mite, ma si sente nell'aria la promessa della torrida presa di possesso che arriverà nelle ore centrali del giorno. Si alza un lieve venticello, facendo volteggiare i grani di sabbia come piccole scintille danzanti. E` in questo paesaggio mutevole e senza tempo che viaggiatori trovano una sorta di pace interiore, un silenzio che parla solo a chi è pronto ad ascoltare. Nulla suggeriva che pochi giorni prima, fuori dalle mura di quella stessa citta` era avvenuta una battaglia epica. Il terreno, ora limpido e immutato, era stato segnato dallo scontro furioso tra due potenti eserciti.

    I jutsu avevano solcato il cielo come frecce, mentre gli urli e i clangori delle spade si erano fusi in un unico coro. Ora, il silenzio è assoluto e solo il vento è testimone della fatica e del coraggio che qui furono spesi. I viaggiatori parlano con reverenza dell'accaduto, narrando ai giovani delle gesta eroiche e del sacrificio di molti che hanno combattuto per quello che ritenevano giusto. E mentre il sole continua la sua ascesa inevitabile, i mercanti si muovono cauti, preparando le carovane per la giornata di viaggio. Non vi sono monumenti o segni evidenti che ricordino la battaglia, ma le storie e i canti si diffonderanno attraverso il vasto deserto, portati di villaggio in villaggio, assicurando che ciò che è accaduto non verrà mai dimenticato.

    Seduto su uno dei tetti dei palazzi di Suna, osservavo il movimento sfocato della vita al di sotto. L'energia della città si stava già risvegliando, palpabile come il calore che iniziava a farsi strada tra le ombre. Le bancarelle del mercato venivano riallestite con cura da mani esperte, i tessuti colorati sventolavano di nuovo come bandiere di un mondo fiabesco e la vivace chiacchierata dei mercanti si fondeva con gli odori delle spezie e delle erbe fresche. Tra le stradine strettissime, bambini giocavano a rincorrersi, facendo oscillare l'aria con le loro risate innocenti. Anche se la battaglia era scritta nella memoria della sabbia e del vento, la vita a Suna proseguiva ostinata e vitale, come se ogni singolo giorno nascesse nuovo, libero dalle catene di ieri.

    Quella mattina non ero accompagnato da Anzai. Egli aveva preso la decisione di rimanere a vegliare su un vecchio amico ferito durante la battaglia contro Yalta.

    Annoiato da quella situazione, decisi che era arrivato il momento di tornare alle vecchie abitudini, mi avventurai nelle viuzze della città alla ricerca di qualche contratto o lavoro che potesse rimpolpare il mio borsellino. La piazza principale era sempre un buon punto di partenza; lì, tra grida e baratto, c'era sempre qualcuno in cerca di aiuto per consegne rischiose o missioni in luoghi dimenticati dalle mappe. Mentre mi avvicinavo, notai un gruppo raccolto attorno ad un manifesto appena affisso - probabilmente una richiesta per mercenari coraggiosi o cercatori di fortuna, tipico dopo gli stravolgimenti che le guerre lasciano al loro passaggio.

    Avvicinandomi ulteriormente, fui in grado di leggere le lettere incise sul manifesto:
    CITAZIONE
    Ai Genin di tutti i villaggi dell'alleanza
    Misteriosi furti si stanno verificando nel nostro piccolo villaggio di Jasti, sul confine tra il Paese del Vento e quello del Ferro. Vi preghiamo di aiutarci a scovare il colpevole o non avremo di che vivere in questi tempi bui. Il commercio è il nostro unico mezzo di sostentamento, e non vogliamo abbandonare le case dove siamo nati e cresciuti... Aiutateci!

    La curiosità mi ghermì fortemente; i misteri avevano l'habitué di stimolare la mia mente tanto quanto il rischio di alimentare la mia avventurosa esistenza. I furti a Jasti potevano essere una mera coincidenza, ma il mio intuito suggeriva che si trattava di qualcosa di più intricato e potenzialmente pericoloso. Senza pensarci oltre, strappai il manifesto dal muro e decisi che sarei stato io a prendere in mano la situazione.

    Sul retro del manifesto c'erano informazioni utili riguardanti il luogo e l'ora in cui chi era interessato avrebbe potuto incontrare gli altri interessati e la guida per discutere i dettagli della missione. La riunione era prevista tra poche ore, abbastanza tempo per prepararmi adeguatamente. Ritornai velocemente alla mia dimora, un piccolo appartamento situato sopra ad una bottega di ceramiche. Mentre organizzavo il mio kit da viaggio con le attrezzature necessarie, la mia mente lavorava febbrilmente immaginando scenari e possibilità.

    Avviandomi verso il punto d'incontro, non potevo fare a meno di notare i volti delle persone che incrociavo. C'erano impronte di preoccupazione sulle facce dei più vecchi e sospiri di speranza tra i giovani. La vita a Suna era fiera ma anche fragile, come le strutture di argilla che resistevano all'indomito sole e tempeste di sabbia. Per loro, ogni giorno era una sfida e ogni notte un dono.


    ☙ Azioni:

    -
    -
    -
    -

    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Statistiche:

    ☙Calcolo:

    Stamina: 300
    Resistenza: 200


    ☙Statistiche Finali:

    Stamina: 300/300
    Resistenza: 200/200

    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Armatura:

    [Braccio S.][30]Coprifronte
    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Equipaggiamento:

    ☙Armi/Accessori:

    - Rotolo di Stoffa (Braccio)
    - Giara di Sabbia
    - Rotolo medio
    - Lame del Rilascio del Fulmine Super Vibrante
    - Kunai x3


    ☙Materiali


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Conoscenze / Maestrie:

    - Tecniche e del chakra [Livello II]

    - Manipolatore delle Sabbie: Mago del Deserto
    CITAZIONE
    • -5 punti chakra per i Sunajutsu (Minimo 1)
    • I Sunajutsu si sfaldano SOLO con tanta acqua
    • +10 su Riuscita/Danno


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Abilita`:

    - Concentrazione del Chakra

    - Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale
    CITAZIONE
    • I malus sulla vista vengono nullificati.
    • 50 metri di distanza
    • Entro 30 metri: 15% del danno esplosivo
    • Entro 15 metri: Perdita dell'udito



    Edited by Tenshi-1 - 15/4/2024, 17:01
  13. .
    Chapter II

    Yūichirō Shiden

    [Genin]



    Scheda - Scheda Narrativa - Parlato - Pensato - Azione

    Altri:
    - Parlato Anzai - Parlato Genma - Parlato L -


    Paese del Fuoco


    Ad un certo punto, tre chunin si presentarono alle porte del campo d'addestramento. I tre presero posizione in un punto non distante, ma fuori dalla mia area di azione e, una volta trovato il luogo ideale, ognuno prese posizione, disinteressati dalla mia presenza: uno si arrampicò su un grosso ramo, leggendo chissa` cosa; un altro comincio a picchiare un grosso tronco con la sua spada, tagliuzzandone la corteccia. Infine il terzo, dagli occhi simili ai miei in quanto a colore, ma decisamente piu` scuri, spogliatosi della propria giacca e maglia, se ne stava li` spaparanzato a petto nudo sull'erba come se non l'avesse mai fatto.

    L'atmosfera rilassata dell'ultimo chunin sembrava fuori luogo in confronto alla tensione che io percepivo, ma forse per lui era solo un altro giorno come tanti: una pausa meritata dopo un duro allenamento o una missione completata. Mi ritrovai a osservarlo, riflettendo sul contrasto tra la sua apparente tranquillità e l'agitazione che provavo io a seguito degli eventi della mattinata. Deciso a non farmi sopraffare dall'irrequietezza che mi logorava, iniziai a concentrarmi sul controllo del mio chakra, cercando di attirare meno attenzione possibile.

    Frustrato dall'immobilita` dei miei avversari, avvolsi uno dei manichini nella mia sabbia e lo sollevai con una brusca torsione del polso. Il peso era notevole, ma la mia concentrazione nell'esercizio mi permetteva di gestirlo come se fosse leggero come una piuma. A quel punto, chiudendo il pugno, la sabbia imito` il movimento e comincio` a stringersi attorno al manichino finché non ne udii le giunture scricchiolare.

    CITAZIONE
    - Ei... Questi manichini non danno la minima soddisfazione vero? -

    Voltai lo sguardo verso quella che credevo la fonte della voce, cioé i tre chunin, ma nessuno dei tre prestava attenzione a me, ne sembrava aver parlato. Anzi sembravano innaturalmente immobili.

    Confuso, abbassai la guardia per un istante, cercando una spiegazione alla misteriosa voce. Fu allora che mi accorsi che il mio riflesso era avvolto nella sabbia e mi osservava con i solito occhi ambrati luminescenti.

    L'autorevole presenza del mio riflesso non fece altro che aumentare il palpito nel mio petto, ma riuscii a mantenere un'apparente calma. Ancora una volta l'ambiente intorno a me cambio. La sabbia che lo avvolgeva si scuri` fino a diventare nera come la pece. A macchia d'olio questo fenomeno continuò a diffondersi fino a investire l'intero campo d'addestramento. Mi trovavo al centro di un'oscurità palpabile, un vuoto in cui ogni suono sembrava smorzato.

    A quel punto risposi: - Ah sei solo tu. Dovrò abituarmi a tutto questo. Non ti sembra di esagerare? Più tempo passa più ti fai coraggioso, se così si può dire visto che qui dentro il coraggio è veramente una persona - puntando la mia testa. - Si comunque, hai ragione. Molto meglio quelli del mio villaggio. Sono più soddisfacenti da rompere essendo di pietra. Qui è tutto fin troppo soffice. Mi servirebbe qualcosa di diverso -

    - Potresti provare con qualche shinobi di Konoha... Al contrario dei manichini, quelli sono molto più duri qui che a Suna -

    Il suono della sua voce sembrava leggermente piu` viscido, come se tra le sue parole ci fosse un doppio senso che io non riuscivo a cogliere, o che rifiutavo di cogliere. Sorpreso dalla sua insinuazione, per un istante rifletterei sulla possibilità di uno scontro reale. L'adrenalina mi scorreva nelle vene solo a pensarlo e in fondo, non potevo negare che l'idea avesse il suo fascino. Non volevo destare attenzioni indesiderate o causare problemi ad Anzai, ma il riflesso sembrava sfidarmi, spingendomi oltre i miei limiti.

    - Forse hai ragione, sai? Ma qui ci sono solo quei tre chunin e non c'è bisogno di ricordarti cos'è successo l'ultima volta che ho "incontrato" un chunin. Le cicatrici fanno ancora male. E improvvisamente appari tu e posso fare questo. - dissi indicando la profonda oscurita` che mi circondava, sinonimo del fatto che mi trovavo di nuovo in quello spazio onirico compresso nella mia mente.

    Il riflesso annuì con un ghigno che non prometteva nulla di buono.

    - È solo cadendo che puoi dimostrare al mondo di saperti rialzare... E poi tu dovresti esserti abituato ormai a prenderle, e non solo dai chunin... Solo che non ti sei mai preoccupato di imparare qualcosa da quelle sconfitte perché troppo cocciuto. -

    La provocazione del riflesso era come un doppio filo, aguzzo e preciso, pensato per colpire dove sapeva che avrebbe fatto più male. Eppure, in cuor mio sapevo che aveva ragione. Le sconfitte passate mi avevano insegnato poco, se non a rialzarmi dopo essere stato battuto. Ma quella non era la lezione più importante; avrei dovuto imparare come evitare di cadere in primo luogo.

    - Una cosa effettivamente l'ho imparata. Mai, e dico MAI, fidarsi di chi controlla il legno -

    Il riflesso sorrise compiaciuto, quasi divertito dalla mia amara constatazione. Proseguì, ignorando il tono pungente delle mie parole e anzi scomparve dalla mia vista per poi rispuntare dietro di me, emergendo dal terreno, per darmi uno scappellotto dietro la testa.

    - Come se fosse il legno a dirgli come pensare o come agire. Non fare di tutta l'erba un fascio o finirai sempre nei guai... Ma ora non divagare, hai bisogno di un'altra sana dose di randellate e magari scoprirai che questa volta qualcosa la imparerai sul serio... Infondo, ora ci sono io -

    Nonostante le parole dure, accennai a un sorriso forzato. Il riflesso si stava proponendo come mentore non richiesto, ma al tempo stesso come parte di me sapevo che aveva ragione. La mia forza risiedeva non solo nell'abilità di maneggiare la sabbia, ma anche nella capacità di superare me stesso, di andare oltre i limiti che io stesso mi ero imposto.

    - Seguirò il tuo consiglio, ma questa volta mi son fatto furbo e mi sono creato un cuscinetto protettivo. -

    Con un gesto della mano, la sabbia nera che mi circondava cominciò a muoversi formando un guscio quasi solido attorno al mio corpo. Era ancora imperfetto e mi appesantiva molto ma il guscio si adattava perfettamente al corpo mimetizzandosi con esso. Compiaciuto del mio ingegno, non potevo fare a meno di sperare che questo nuovo stratagemma mi avrebbe dato un vantaggio competitivo.

    - Ma quindi come posso chiamarti? Me? -

    Il riflesso rispose con uno scatto di risata, prima di risolvere il proprio corpo nell'ombra come fosse stato un miraggio. - Chiamami come preferisci, i nomi non sono che etichette. Ciò che conta è l'essenza ed io sono ciò che sono a prescindere dal nome con cui mi chiamerai... -

    - Giusto, l'essenza. - risposi a pappagallo prendendo in giro il suo modo di parlare. - Sono indeciso tra filosofo di sto cazzo e Anzai 2.0 ma sarò buono e ti chiamerò semplicemente L visto che sei comparso con questo stupido sigillo -

    L'acronimo "L" sembrò suscitare nel riflesso un ondata di soddisfazione, come se avesse vinto una scommessa silenziosa con se stesso, o con me. - Allora non sei poi così stupido - sentii, mentre il mondo intorno a me tornava normale e il corso naturale del tempo riparti`.

    Sotto la stretta della sabbia il manichino si deformava mentre la pressione aumentava. Era un suono cupo, come di legno che si piega e si rompe sotto una forza implacabile. Il manichino ormai aveva perso ogni forma umana, trasformato in una massa informe sotto la presa implacabile della mia arma naturale. Al termine dello sforzo, rilasciai la tensione dal mio corpo e dalla mia mente, lasciando che la sabbia scivolasse via come acqua tra le dita, ridiscendendo a terra in una cascata dorata.

    Libero dalla pressione il manichino esplose in una miriade di schegge e trucioli. L'eco del legno che si frantumava lentamente si disperse nell'aria mentre il silenzio tornava padrone del campo d'addestramento.

    Uno sbuffo infastidito fu emesso dal chunin sdraiato a terra, segno evidente che la mia esibizione aveva disturbato il suo riposo, ma visto che ormai ero intenzionato a sfidare almeno uno dei tre non mi importo` piu` di tanto. Visto che avevo ormai capito che nessuno di loro tre avrebbe fatto il primo passo mi avvicinai con passo deciso al tizio a petto nudo.

    - Non ti sembra di essere abbastanza irrispettoso nei confronti di chi si allena qui startene qui a far nulla e sbuffare se qualcuno si allena? Se ti vuoi riposare ci sono i parchi e gli hotel. -

    Il chunin a petto nudo aprì un occhio, osservando con una calma noncuranza che contrastava nettamente con il mio tono sfidante. Dopo un attimo di silenzio, in cui si percepiva solo il soffio leggero del vento fra gli alberi, lui si stiracchiò lungamente come se il tempo e le mie parole avessero la stessa irrilevanza. Poi, con un sorriso strano sul volto che non sapevo se interpretare come derisione o semplice scherno, rispose.

    - ...sei un po' lontano da casa tua per un allenamento no? Eh potresti sportarti? Mi stai comprendo il sole -

    Il tono disinvolto del chunin colse la mia mente di sorpresa, ma il mio sguardo rimase fisso e deciso. Dopotutto, ero venuto qui per allenarmi e non per discutere, eppure qualcosa nella sua aria di sfida silenziosa mi spinse a replicare. Afferrai le parole come un kunai, pronto a lanciarle come una sfida.

    - Scusa se ti sto privando delle tue preziose ore di sole signorina, ma non mi sono allenato fino alla nausea per consentire a un ozioso di guastare la mia concentrazione. -

    - Ahahahha, mi fai morire! Se ti deconcentri con così poco ne devi fare di strada, amico mio! Forza, torna ai tuoi esercizi. -

    La risata del chunin rimbombò nel campo, echeggiando tra gli alberi con una noncuranza che mi pizzicava l'orgoglio. Scossi il capo, soppesando i miei pensieri e la mia irritazione. Decisi che non sarebbe stato costruttivo sfidare apertamente qualcuno che ovviamente non prendeva sul serio l'arte del combattimento come me, o così mi sembrava. Non era il momento né il luogo per perdere tempo in dispute inutili; eppure, parte di me voleva dimostrare al chunin disteso che sottovalutarmi era un errore.

    - Devo ammetterlo, sei bravo con le parole per essere un ragazzino. Ma ricorda che non e` la lingua che decide l'esito di un combattimento o la qualità di un ninja. E se continui a provocare, potrei essere tentato di dimostrarti quanto vale un vero allenamento. -

    Il chunin a petto nudo si sollevò nella posizione seduta, scrutandomi con uno sguardo che aveva perso ogni traccia di beffa.

    - Mannaggia a me che non mi sono morso la lingua... Senti, io non voglio provocare nessuno nè me ne frega nulla di cosa serva per vincere un combattimento. Veramente, non sono il tipo. Raido, quello si che è il vero Ninja fra noi. Però, per farmi perdonare dell'interruzione, ti posso offrire un compagno d'allenamento... -

    Senza perder tempo il chunin riverso` dalla bocca un grosso ammasso di terra e roccia che si solidifico` assumendo le fattezze di un grande fantoccio terroso. Questi si ergeva imponente davanti a me e, nonostante la sua composizione fosse diversa da quella di un avversario in carne ed ossa, i dettagli erano impressionantemente definiti. Gli arti del gigante di fango si muovevano con una fluidità sorprendente, quasi a sfidare le leggi della fisica che avrebbero dovuto renderne rigida la struttura.

    - Bella tecnica, ma mi sono stancato di allenarmi contro i manichini. Difenditi! -

    Frustrato dal fatto che il chunin si fosse tirato indietro proprio quando credevo di averlo convinto a una sfida, caricai il chakra all'interno della mia bocca facendolo vorticare fino a che non avesse cambiato forma in una piu` elettrica. Assumendo la forma di una lancia imponente e scintillante d'energia, il chakra si sarebbe riversato fuori sotto il mio comando. Con uno balzo vigoroso all'indietro mi posizionai per avere una visione adeguata del mio nuovo avversario terroso. La lancia di chakra avrebbe vibrato attraverso l'aria emettendo un ronzio acuto mentre viaggiava verso verso il gigante. Nel breve impatto, la lancia avrebbe dovuto perforare il gigante nella gamba che si trovava sulla traiettoria tra me e il mio avversario, cosi` che in colpo solo avessi potuto colpire entrambi.

    - GIAN! -



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    ☙ Azioni:

    - Oscurita` Artificiosa (Gian)
    -
    -
    -

    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Statistiche:

    ☙Calcolo:

    Stamina: 300 - 18
    Resistenza: 200


    ☙Statistiche Finali:

    Stamina: 282/300
    Resistenza: 200/200

    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Armatura:

    [Braccio S.][30]Coprifronte
    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Equipaggiamento:

    ☙Armi/Accessori:

    - Rotolo di Stoffa (Braccio)
    - Giara di Sabbia
    - Rotolo medio
    - Lame del Rilascio del Fulmine Super Vibrante
    - Kunai x3


    ☙Materiali


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Conoscenze / Maestrie:

    - Tecniche e del chakra [Livello II]

    - Manipolatore delle Sabbie: Mago del Deserto
    CITAZIONE
    • -5 punti chakra per i Sunajutsu (Minimo 1)
    • I Sunajutsu si sfaldano SOLO con tanta acqua
    • +10 su Riuscita/Danno


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Abilita`:

    - Concentrazione del Chakra

    - Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale
    CITAZIONE
    • I malus sulla vista vengono nullificati.
    • 50 metri di distanza
    • Entro 30 metri: 15% del danno esplosivo
    • Entro 15 metri: Perdita dell'udito

  14. .
    Second Round

    L'evento dove "Suca" divenne la storia
  15. .
    Chapter IV

    Yūichirō Shiden

    [Genin]



    Scheda - Scheda Narrativa - Parlato - Pensato - Azione

    Altri:
    - Parlato Anzai - Parlato Genma - Parlato L -


    Paese del Fuoco


    Il momento di ingegno si mostrò efficace, anche se solo in parte: gli shisa, gli animali mezzi cane e mezzo leone che avevo evocato con la sabbia, si dimostrarono troppo lenti per bloccare il golem dall'avanzare per sferrarmi il suo poderoso pugno che mi scaravento` a terra. Il dolore dell'impatto con il suolo era intenso, ma non avevo tempo di soffermarmi su di esso. Sentivo la pesantezza nel petto e il respiro si faceva più difficile, ma la mia determinazione era incrollabile. Mi rialzai a fatica, spazzando via i granelli di sabbia attaccati alla giubba mentre fissavo con occhi accesi il mio avversario avvicinarsi nuovamente. Ancora una volta, fui troppo lento, o meglio lo fu la mia sabbia. Gli shisa e la protuberanza non furono abbastanza per fermare le mani dall'afferrarmi le gambe e alzarmi in aria, ma furono quanto bastava per evitare che mi lanciassero via, riuscendo ad ancorarle al suolo efficacemente.

    Bloccato in posizione da mani di pietra, la lotta interna tra la mia fierezza e il dolore crescente diventò tangibile. Il golem, immobile, non accennava a nessuna altra mossa, aspettava forse un mio segno di resa. Ma non era nel mio stile arrendermi così facilmente. Radunai quanto chakra era rimasto all'interno della sabbia avviluppata attorno ad una delle mani e strinsi il pugno come avevo fatto poco prima contro il manichino in legno.

    La sabbia, seguendo il mio comando, si sarebbe stretta come un boa attorno alla mano con ancor piu` pressione di quanta ne imprimeva in quel momento alla struttura di pietra. Mentre i muscoli di sabbia si contraevano implacabilmente, la mano di pietra avrebbe iniziato a mostrare segni di cedimento, con grumi di roccia che cascavano al suolo producendo uno strepito secco. A quel punto avrei sfruttato l'occasione per scivolare via con il poco spazio creatosi dalla compressione, mentre uno dei tre shisa che avevo creato precedentemente mi avrebbe acchiappato al volo.

    - Non male questo tuo golem, e` davvero un portento, -

    Il complimento che avevo lanciato non era solo per cortesia, ma un riconoscimento dell'avversario di fronte a me e del suo creatore. Il golem, per quanto danneggiato, rimase ostinato e fedele agli ordini del suo padrone, non mostrando alcun segno di volersi fermare. Ma ora che avevo trovato una crepa nella sua armatura, il mio spirito combattivo ardeva con rinnovato fervore.

    Gli shisa, ancora appesi al golem con i loro artigli avrebbero provato a scalarlo salendo dalla mano, fin su per il braccio, fino alla testa del golem e tutti e tre gettandosi verso di essa con poderose testate avrebbero cercato di frantumarla mentre io, con la poca sabbia rimasta ancora avvinghiata attorno alla mano distrutta, avrei diviso quest'ultima su due fronti diversi, la mano ancora intatta e la gamba del golem, con l'intento di renderle inutilizzabili schiacciandole sotto la potenza della sabbia, sfruttando le poderose spire di quest'ultima per schiacciarla.


    ☙ Azioni:

    - Funerale del deserto + Presa dello Shisa
    -

    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Statistiche:

    ☙Calcolo:

    Stamina: 232
    Resistenza: 140


    ☙Statistiche Finali:

    Stamina: 232/300
    Resistenza: 140/200

    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Armatura:

    [Braccio S.][30]Coprifronte
    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Equipaggiamento:

    ☙Armi/Accessori:

    - Rotolo di Stoffa (Braccio)
    - Giara di Sabbia
    - Rotolo medio
    - Lame del Rilascio del Fulmine Super Vibrante
    - Kunai x3


    ☙Materiali


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Conoscenze / Maestrie:

    - Tecniche e del chakra [Livello II]

    - Manipolatore delle Sabbie: Mago del Deserto
    CITAZIONE
    • -5 punti chakra per i Sunajutsu (Minimo 1)
    • I Sunajutsu si sfaldano SOLO con tanta acqua
    • +10 su Riuscita/Danno


    -------------------------------------------------------------------------
    ☙Abilita`:

    - Concentrazione del Chakra

    - Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale
    CITAZIONE
    • I malus sulla vista vengono nullificati.
    • 50 metri di distanza
    • Entro 30 metri: 15% del danno esplosivo
    • Entro 15 metri: Perdita dell'udito



    Edited by Tenshi-1 - 22/4/2024, 18:39
240 replies since 30/1/2020
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