Posts written by James Archie Wright

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    Lexa Jones è stato aperto il training 2
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    TRAINING 2 - LEXA JONES
    ▬JAMES ARCHIE WRIGHT▬
    CAPO AUROR

    SDMiGgX

    Dalla notte nella quale era stato rinvenuto il corpo martoriato della Preside Lena Aldea Lynch, una profonda ruga aveva solcato in maniera trasversale la sua fronte e non se ne era più andata. La situazione era stata complicata, difficile da gestire sia per le pressioni che aveva ricevuto dai vertici, sia per quelle mediatiche e per quelle dei genitori, che avevano dovuto mandare i figli in una scuola completamente differente da quella iniziale. Ilvermorny chiusa era une vento epocale, probabilmente unico nel suo genere, che mai prima d'ora si era verificato. Un vero disastro e un fallimento che macchiava in maniera indelebile la sua carriera.
    La verità era che le indagini si trovavano a un punto morto. La Preside era stata brutalmente assassinata, oltre ai numerosi tagli - provocati dalla magia, non da un coltello o da artigli era quanto risultava- c'erano emorragie interne, probabili segni di tortura. Darren Lynch era scomparso da un mese e non era apparso nemmeno un unghia del mago. I dubbi che fosse il colpevole erano tanti, troppi, ma altrettanti erano quelli sul fatto che fosse innocente, forse anche lui una possibile vittima.
    Per le vie convenzionali Wright e la sua squadra avevano trovato soltanto vicoli cechi ed era abbastanza certo che li avessero seguiti tutti. Così aveva deciso di usare un altro tipo di risorse, per quanto fosse spiacevole. Alcuni giorni prima, dopo aver verificato orari delle lezioni e impegni, aveva mandato un gufo alla Recluta Jones, che in qualità di docente poteva anche rivelarsi utile. Le aveva chiesto di incontrarsi al terzo piano, nella svolta che precedeva il corridoio proibito, in modo da poter scacciare eventuali ficcanaso e approfittare della scusa di una ronda come diversivo.
    «So che si tratta di una situazione insolita, ma non abbiamo altre possibilità. » Aveva detto dopo un breve scambio di saluti e convenevoli, parlando a bassa voce ma lasciando trapelare una certa urgenza. «Le indagini sono a un punto morto da troppo tempo e ho il Ministro che mi sta con il fiato sul collo, senza contare l'orda di genitori preoccupati e imbufaliti. » proseguì, conciso ma efficace nel comunicare la situazione alla sua recluta «Ho una lista di nomi, tre studenti e un docente di Ilvermorny. Pedinali, con discrezione e riferiscimi di eventuali comportamenti anomali. Voglio sapere soprattuto se comunicano tra di loro o se inviano gufi sospetti, ad orari insoliti ad esempio. »
    Allungò un foglio di pergamena, stropicciato e non molto intonso, come se avesse fatto un lungo viaggio nelle ampie tasche del suo mantello prima di finire nelle mani della docente. «Non farti scoprire. Hai una settimana di tempo prima di fare rapporto.»

    Quando il Capo Auror si allontana, con la solita discrezione con cui era arrivato, apri la pergamena e trovi i seguenti nomi:

    Albert Madison, Corvonero, V anno. Prima Wampus.
    Kimberly Knisley, Serpeverde, VII anno. Prima Wampus.
    Cynthia Shepard, Corvonero, VII anno. Prima Horned Serpent.
    Raleigh Mitchell, docente di Aritmanzia, anche a Ilvermorny.


    p4Tw05F INDICAZIONI.


    Soltanto Lexa Jones può rispondere a questa role.

    Hai in tutto quattro nomi da pedinare. Per ciascuno di essi, esegui un post in cui racconti come lo pedini, dove ti portano le tue indagini e se scopri qualcosa. Sarà tua discrezione decidere quanto raccogli.
    Puoi fare una role diversa per ciascuno di questi pedinamenti, nel luogo in cui essi avvengono, ma riporta poi qui sotto il link e il nome di chi hai pedinato.

    Mitchell è il più sospetto e schivo di tutti.

    Fatte tutte e 4 le role con i tuoi sospetti, ci troviamo di nuovo in questa discussione per proseguire.
    Hai tempo fino al 15 Aprile, ore 23.59.

    Per qualunque domanda o dubbio, contatta via Mp Wizarding World Master .


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    ▬ ANDAMENTO RECLUTE ▬


    Di seguito si segnala l'andamento delle Reclute auror, al solo fine di garantire una maggiore organizzazione.

    Hurry Kane - nessun training in corso
    training 1 fallito
    training 1 completato

    Chloe Walsh
    training 1 completato
    training 2 fallito

    Lexa Jones
    training 1 completato
    training 2 in corso

    Chris Walsh
    training 1 fallito



    Edited by Wizarding World Master - 28/7/2022, 16:52
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    Sollecito Chris Walsh a rispondere entro la fine del mese, in ogni caso si proseguirà la Quest con fato al 01 Febbraio.
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    Training 1 completato.
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    Training 1 completato.
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    Training 1 completato.
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    Lexa Jones 'wildfire Chris Walsh

    Considererò la vostra partecipazione alla Sfida del Mese valevole come training se avvierete anche una fase di indagine sulla così detta Befana, responsabile di tale trambusto.
    In caso di necessità di interventi come fato, potete taggarmi nel post.
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    fato 5

    C'erano volte in cui riusciva a meravigliarsi di se stesso. Nonostante tutto il trambusto, la confusione iniziale, lo shock e quello che era successo quando lui e la sua squadra di auror si erano trovati su quella scena del delitto, un angolo recondito della sua mente aveva mantenuto una lucidità disarmante. Katrina Ross era una valida recluta, fresca di diploma a Hogwarts da meno di un anno, per qualche motivo non le aveva permesso di recarsi sulla scena ma l'aveva mandata nell'Ufficio del Preside a cercare indizi. L'aveva tenuta fuori da quel grande marasma, che sarebbe stato estremamente valido come addestramento, anzi lo avrebbe sicuramente incentivano, ma in quel caso ... Non lo aveva fatto. Forse era stato l'inconscio a farlo agire in un modo simile o più probabilmente era quella percentuale sempre calcolatrice della sua mente che era entrata in azione, in maniera subdola e passando inosservata, ma sapendo in qualche modo i motivi esatti per cui veniva presa una certa scelta piuttosto che un'altra. Qualche ora più tardi il Capo Auror si trovava ad annuire alle parole del Mentore dei Wampus, concordando sul fatto che la ragazzina non potesse essere svegliata con la notizia della morte della madre. « Manderò uno dei miei.» disse, muovendo alcuni pesanti passi verso la porta del salotto comune dove si trovavano. Nel giro di pochi minuti chiamò la Ross, istruendola in maniera veloce ma precisa su cosa si aspettava da lei, poi diede alla poco più che maggiorenne una divisa di Ilvemrorny e gliela fece indossare. « Famigliare e rassicurante. Sii vaga, ma decisa. Max, ricorda che si fa chiamare Max. Devi condurla qui, nessuna deviazione o divagazione Ross. É un tragitto semplice. Farò in modo che non incontriate nessuno sulla vostra strada qui. » Avrebbe potuto sentire anche lo Skyfield oltre la porta semiaperta, infondo erano semplici istruzioni e non stavano disquisendo di nulla che sarebbe rimasto segreto. E magari far sapere le modalità con cui era stato deciso di affrontare questa parte della notte avrebbe forse avvantaggiato il docente nel delicato compito.

    Avanzava con passo incerto lungo i corridoi deserti del castello. Katrina Ross era incazzata per essere stata tenuta fuori da qualcosa di grosso, di davvero grosso se mezzo corpo auror era stato chiamato a Ilvermorny dalla Preside in persona. O così pensava lei, visto che subito erano stati mandati all'alloggio privato della strega e lei in ufficio a verificare che fosse tutto in regola. Non aveva trovato nulla fuori posto, quella donna aveva una cura maniacale, un ordine che quasi spaventava la giovane recluta degli auror. Aveva scelto di intraprendere quella strada per ambizione personale, oltre che per una spiccata bravura nei duelli, ma non aveva ancora avuto modo di mettere mano alla bacchetta in quei primi mesi di addestramento. E ora era vestita come una studentessa qualunque, avventurandosi nella Sala Comune di una casa che non conosceva per svegliare una ragazzina. Non una qualunque, ma la figlia della Preside. Cercò di essere veloce e silenziosa, raggiunto il dormitorio delle ragazze e individuato il letto della strega, evocò una tenue luce per illuminare la porzione della stanza nella quale si trovava Maxine Lynch. Si avvicinò rapida al letto, inginocchiandosi lì accanto al cuscino. Posò una mano sulla spalla della ragazzina addormentata, scuotendola leggermente. « Max, Max. Devi svegliarti.» cercò di usare un tono di voce calmo e rassicurante, ma facendo comunque trasparire una certa urgenza. « Non spaventarti, ma dobbiamo fare in fretta.» avrebbe aggiunto, quando la ragazza avesse aperto gli occhi o dare segni di essere reattiva. « Ecco le tue ciabatte, forza, dobbiamo proprio andare.» Dinnanzi ad eventuali domande si sarebbe stretta nelle spalle, mostrando una sincera confusione, nemmeno lei sapeva cosa era successo. Il Capo Auror non le aveva detto nulla, anche volendo non avrebbe saputo che rispondere. « Non lo so Max, so solo che ti aspettando nel Salotto Comune.»

    Rosso fuoco. O rosso sangue. La tonalità di capelli di Max, quando varcò la soglia della stanza in cui le avrebbero distrutto la vita, era identica a quella della madre. Abbassò lo sguardo sul pavimento cercando di scacciare l'immagine di Lena e di tutto il sangue che la circondava, doveva essere concentrato soltanto su quella parte del piano. Spostò nuovamente lo sguardo sulla recluta, congedandola con un cenno del capo. Non doveva stare nella stanza, ma sarebbe stata lì fuori, pronta a intervenire se alla Wampus fosse servito l'appoggio di qualche simil-coetaneo. Forse avrebbe dovuto scoprire quali fossero le sue amicizie, magari aveva un fidanzatino o fidanzatina, qualche migliore amico che poteva essere una spalla su cui piangere. Ma non c'era stato il tempo, non ci sarebbe stato tempo per farlo. Rimase in piedi per tutto il tempo, pronto ad intervenire al minino segno di cedimento di Skyfield. Ma il docente fu perfetto. Lineare, preciso. A tratti paterno. Il capo auror dovette soltanto accompagnare le dichiarazioni che faceva l'altro mago con qualche cenno del capo, magari un gesto di assenso o comprensione. E attendere la reazione della strega la cui vita era appena stata sconvolta nel cuore della notte.
    ✖ THEODORE SKYFIELD ✖ MAX LYNCH

    p4Tw05FTutti gli studenti di Ilvermorny da questo momento sono ora trasferiti a Hogwarts. Possono scegliere la casata di appartenenza che più gli piace o rifare lo smistamento o ancora creare un nuovo personaggio a Hogwarts.

    Gli insegnati attualmente attivi possono richiedere la cattedra che più li aggrada segnandosi al colloquio ma senza doverlo sostenere.

    Per qualunque domanda o dubbio rivolgersi a Wizarding World Master .

    Ilvermorny resterà chiusa finchè non aumenteranno i numeri di studenti e insegnanti.
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    fato 4

    Non diventava mai facile. Fare quella professione, era un continuo spingersi oltre ogni limite. Fisico, psicologico, alle volte anche morale. Ma avrebbe preferito doversi impegnare in un duello per un pomeriggio intero, piuttosto che dover affrontare quel genere di conversazioni che portavano ad aprirsi vecchie ferite, a doversi interrogare sul proprio operato. Perché non erano riusciti ad intercettare la minaccia? Ilvermorny non era mai stato considerato un obiettivo sensibile, come invece in passato era accaduto per Hogwarts o per il MACUSA. Avevano tralasciato qualche indizio importante? Forse avevano trovato la tessera del puzzle, ma non avevano capito in che puzzle si collocava e questo aveva provocato un effetto domino che si era concluso con la morte di una valorosa strega, la scomparsa di un mago di spicco e la devastazione di una ragazzina. Non poteva sopportare l'idea di frantumare l'adolescenza, età spensierata e fatta di avventure, con la dura realtà che sottoponeva la vita. Quella povera ragazza sarebbe diventata adulta nella maniera più brutale possibile, strappata troppo presto all'estate della fanciullezza e gettata nel gelido inverno della solitaria maturità. Niente e nessuno poteva prepararla ad affrontare quel momento, persino i maghi adulti presenti in quella stanza, con un vissuto a gravare sulle spalle di entrambi sembravano essere pronti a fronteggiare le incognite di quel futuro grigio.
    Interruppe quello che sembrava il principio di un attacco di panico con un gesto veloce della mano, protesa con un palmo aperto e poi raccolta in un pugno, come a tirare redini invisibili che potessero in qualche modo controllare l'uomo. « Non è una situazione facile, mi rendo conto... ma quella povera ragazza non ha parenti prossimi. I Lynch sono stati ferri sostenitori della Legge Rappaport e... il loro albero genealogico è piuttosto spoglio.» Avrebbe potuto rintracciare qualche lontano parente, come famiglia purosangue c'era sicuramente qualche lontano cugino tra Black o i Potter, ma erano possibilità remote e inserirsi in un contesto tanto acerrimo come le famiglie nobili era un ginepraio anche per il Wright, che non aveva alcuna intenzione di addentrarsi nelle delicate faide famigliari. « Ma tenga presente che è solo una situazione temporanea.» non si era ancora sbilanciato nei confronti di Darren Lynch, se vittima o carnefice, sperava in una conclusione positiva di questa faccenda per quanto riguardava almeno la sua sparizione « Potrebbe essere ripresa dal padre se la situazione lo permetterà...e comunque le stiamo affidando una ragazzina di quindici anni fino al compimento della maggiore età. Sono solo due anni, Skyfield, due anni che per la maggior parte del tempo trascorrerà a Hogwarts...o a Ilvermorny. » Cercò di sembrare ragionevole, di mettere in evidenza aspetti positivi di quella situazione, per quanti riuscisse a trovarne. La Lynch non avrebbe gravato eccessivamente sulla vita del uomo, aveva già un'età quasi adulta, con sue idee e indipendente, non si trattava di affidare un bambino di pochi anni a un estraneo. Inoltre la dimestichezza del docente a lavorare con adolescenti era sicuramente qualcosa che deponeva a suo favore, più che l'affidamento a chiunque altro non fosse un parente stretto. Quelle parole sembrarono tranquillizzare, seppur momentaneamente, il suo interlocutore. Si rendeva davvero conto della difficile posizione nella quale si sarebbe trovato da quel momento in avanti, con un posto di lavoro nuovo, una routine stravolta, ma cinicamente immaginava che sarebbe riuscito a sopportare un temporaneo sconvolgimento per permettere a una ragazzina che aveva perso tutto nel giro di una sera di poter avere una parvenza di normalità, un volto famigliare al quale fare riferimento che non fosse pieno di brufoli e con un discutibile uso del rossetto. Lasciò invece che i pensieri, dubbie. domande, fluissero ad alta voce nella stanza, prima di rispondere alla domanda che gli fu posta, ancora una volta a bruciapelo. Ma se l'aspettava, era una domanda ovvia, e si era preparato a che risposta fornire, perchè lui stesso si era interrogato su quello che sembrava essere il punto cruciale. Che cosa dire alla ragazza? Iniziò ripetendosi l'inizio che altre dieci volte si era detto con la voce della sua mente per sembrare professionale, il più fluente possibile « In questi casi si tende a seguire due linee, agli antipodi tra di loro. » inspirò una lunga boccata d'aria, mentre cercava di estraniarsi da ogni emozione che potesse provare, immaginando di essere in un momento di lezione con le sue reclute. « Il primo approccio è drastico. Lo definiamo shock al sistema. Si dice tutto, tutta la verità. Ovviamente con parole calme e non troppo brusche, ma di fatto la verità. In maniera meno grezza, come vi ho comunicato poc'anzi gli avvenimenti di stasera. Chi riceve la notizia ne viene così sconvolto che per qualche giorno si trova in una specie di limbo. Si attraversano tutte le fasi del lutto, dalla negazione alla rabbia. È intenso, ma permette poi l'avvio di una elaborazione quasi immediato.» Indugiò qualche istante con lo sguardo sul docente, probabilmente anche a loro veniva insegnato qualcosa del genere prima di salire in cattedra. « Il secondo metodo è conservativo. Al soggetto viene comunicato lo stretto necessario, magari con una storia ben costruita, per preservare una parvenza di vita normale. Ovviamente trattando di un personaggio pubblico possiamo arginare la cosa per un breve periodo di tempo. Potremmo forse arrivare alla fine dell'anno scolastico, se non ci fossero evoluzioni catastrofiche del caso» ritrovare il cadavere di Darren Lynch in un luogo pubblico avrebbe smascherato il loro costrutto di menzogne « È complicato, ma in alcuni casi può essere utile nel breve periodo. Potremmo decidere di percorrere questa strada fino al ritrovamento di Darren, ma anche in questo caso ci sono troppe variabili. »
    Era ormai diventata una conversazione dove ogni barriera formale sembrava essere stata superata, rotta dall'impellenza che richiedeva il prendere una decisione. Alla successiva asserzione del mago si limitò ad annuire con il capo. Sarebbero dovuti trasferirsi in Inghilterra, tutti quanti. Non riusciva ancora a comprendere in maniera razionale come qualcuno avesse potuto introdursi nel castello e compiere un simile ed efferato crimine. E se era qualcuno che aveva agito dall'interno, Hogwarts era così vicino al suo ufficio di Londra, con una giurisdizione che avrebbe potuto essere coperta dai suoi auror, che era assolutamente necessario chiudere Ilvermorny. Temporaneamente, fino al ritrovamento del Lynch e di chiunque fosse il colpevole. « Speravo di sentirle dire qualcosa di simile, Skyfield.» disse senza riuscire a dissimulare un certo sollievo nell'apprendere di essere riuscito a convincerlo che era una scelta necessaria, un atto doveroso verso qualcuno di così indifeso ed esposto. « Starò qui tutto il tempo che sarà necessario, preferirei fosse un volto noto a comunicare una simile notizia, ma posso farlo io e lei può soltanto essere presente e inseristi in seguito, come supporto e per fornire soluzioni... l'Inghilterra e Hogwarts finchè il padre non sarà trovato.» Ovviamente sempre che la linea scelta fosse quella di dire tutta la verità senza alcuna omissione. « E tutta una serie di altre questioni che possiamo affrontare in seguito e con maggiore calma.» Insomma, non sarebbero scomparsi nel giro di poche ore, per questioni d'indagini Max sarebbe stata in qualche modo coinvolta, ma non avrebbero lasciato Skyfield nel marasma senza la possibilità di avere un appiglio. Si alzò in piedi, infilandosi le mani nelle tasche dei pantaloni, un lungo sospiro mentre osservava la porta. « Suggerirei di farlo ora. Posso mandarla a chiamare o può svegliarla lei. Sarà più facile ora, perchè domani mattina dovrete tutti radunare le vostre cose e ci saranno molte altre domande sul futuro con il quale confrontarsi.» Non sarebbero state delle ore tranquille quelle successive, anche una volta che avessero affrontato il grande scoglio di comunicare a Maxine della prematura dipartita della madre, non sarebbe stato per nulla una passeggiata. Dovevano essere pronti.
    ✖ THEODORE SKYFIELD ✖ MAX LYNCH

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    fato 3

    Con un cadavere a pochi metri da loro, qualche piano più in alto, era forse indelicato provare un certo sollievo. La lontananza dalla scena del crimine lo stava facendo tornare lucido, lo shock iniziale stava scemando, l'adrenalina nel suo sangue si stava riassestando a livelli normali e il caffè che aveva ingurgitato mezz'ora prima non minacciava più di abbandonare il suo stomaco. Il senso di spossatezza restava, ma una calma surreale si era impossessata ora delle sue membra e della sua mente. Spostò lo sguardo da un docente all'altro, i volti tesi iniziavano a mostrare segni di cedimento dinnanzi alla brutalità della notizia appena comunicata. Era stato diretto, forse troppo, ma lunghi giri di parole avrebbero soltanto confuso i suoi interlocutori, soprattutto a quell'ora tarda. Detestava quei modi più eleganti per dire che una persona era deceduta. É mancata, è spirata, non è più tra di noi. Non rivelavano l'efferatezza di questo momento, la brutalità del trapasso, soprattuto quando si tratta di un omicidio. La Wilkinson iniziò a impallidire notevolmente, con alcuni rivoli che iniziavano a segnarle la pelle, mentre Skyfield poneva delle domande lecite, ma a cui era difficile rispondere. « Un paio di ore, non di più.» deglutì, mentre i suoi pensieri correvano ancora alla scena del crimine, alle prime ricostruzioni. Sperava che i suoi trovassero qualche elemento significativo, un'impronta, un messaggio... qualcosa di determinante, ma sapeva bene che in quel bagno di sangue sarebbe stato molto difficile trovare qualcosa che potesse aiutarli. Sarebbe già stato difficile capire le dinamiche, trovare l'omicida e il modo in cui si era introdotto nel castello - ammesso che non si trattasse del marito, cosa che avrebbe semplificato fin troppo i suoi problemi, e per natura tendeva a diffidare delle cose semplici- sarebbe stato un grosso drago da domare. Scosse lievemente il capo alla seconda domanda del docente di Arti Oscure, in segno di negazione. « Le indagini sono... complicate. E appena iniziate.» Tagliò corto. Non aveva motivo di sospettare di nessuno dei presenti, aveva fatto fare un veloce controllo degli alibi dei suoi interlocutori prima di convocarli, tuttavia non si sarebbe sbilanciato con nessuno, probabilmente nemmeno con sua madre, durante le delicate fasi d'indagine. Troppe orecchie indiscrete erano deleterie.

    Rimasero soli, un lungo silenzio ammantò la stanza mentre i singhiozzi offuscati della Direttrice dei Thunderbird si allontanava scortata da alcuni auror. Non aveva affatto superato la parte difficile. Si trattava di una maratona, doveva dosare bene le energie lungo il percorso per riuscire ad arrivare al traguardo sui suoi stessi piedi. Lasciò il crepitio del fuoco come unico rumore, riorganizzando le idee, le prossime mosse da compiere. Dietro questa calma glaciale c'era una fucina di idee, pensieri, prossimi passi. Tuttavia la domanda che gli pose Theodore Skyfield, realizzò che aveva atteso che fossero soli per non turbare ulteriormente la collega, lo raggiunse a bruciapelo, facendolo reagire nella maniera più umana possibile. Un lungo sospiro, fu il primo segno di cedimento dinnanzi alla visione della camera piena di sangue che avrebbe tormentato i suoi incubi nelle prossime settimane, addirittura mesi. E ancora non c'era stato l'assalto della stampa. Quella era la calma prima della tempesta.« È tutto...» cercò di trovare un aggettivo che potesse descrivere il casino in quella camera, con il sangue e oggetti ovunque « Deve essersene accorta, ma è stato veloce.» Non c'erano segni evidenti, forse il sangue copriva qualcosa, ma non sembrava ci fossero segni evidenti sulla Lynch. Forse era stato un'anatema che uccide. Forse era stato veloce, ma... il sangue doveva essere un messaggio. « Preferirei non sbilanciarmi, è tutto ancora molto confuso e all'inizio. La terrò informata.» prese un lungo sospiro, sporgendosi in avanti come se quello che stava per dire richiedesse una postura più eretta. « La terrò informata perchè dobbiamo discutere di una questione molto importante. E delicata.» posò lo sguardo sul pavimento, una moquette decorata con ghirigori floreali spuntava sotto le sue scarpe, un segno rosso era rimasto incastrato nel tessuto. Sangue, forse. O un fiore. Lo coprì con la scarpa spostando il piede. Sollevò di nuovo lo sguardo sul docente, la cui vita sarebbe stata stravolta più di altri. « Maxine Lynch. Dobbiamo...» deglutì umettandosi le labbra. Aveva pensato molto alla sua etica di dire sempre la verità, nella maniera più diretta possibile. Se fosse il caso di stravolgere la vita di una ragazzina. Se si potesse in qualche modo proteggere, almeno per un po'. Sua madre era via per lavoro, sembrava una scusa plausibile ma sul lungo periodo sarebbe forse stato peggio. « Senza genitori, come mentore dei Wampus, lei è... Signor Skyfield lei è il tutore più prossimo della minorenne.» E questo implicava che una serie di responsabilità, enormi responsabilità, si sarebbero schiantate sulle spalle del mago senza alcun preavviso. Non era semplice, ma alla fin dei conti alla studentessa restava solo il suo direttore. « Almeno finché non sarà trovato il padre, chiarita la sua posizione in questa vicenda.» Si affrettò ad aggiungere, forse per indorare la pillola per la prima volta da quando si trovavano in quello stanzino. « E sta a lei decidere come procedere, da qui in avanti.» precisò « Dovremo dirle qualcosa, ma quanto della realtà possa sopportare, questo lo sa lei. Ci sono alcune cose che si possono omettere, altre che vanno dette...» Una questione molto delicata che andava discussa, prima che fosse svegliata una ragazzina dai suoi sogni e trascinata nel più vivido e terrificante degli incubi.
    ✖ THEODORE SKYFIELD ✖

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    fato 2

    Aveva dovuto fare molte cose... difficili nel corso della sua carriera. Non era mai arrivato a quella linea che a suo avviso demarcava un punto di non ritorno che era l'utilizzo di una delle Maledizioni Senza Perdono, ma in qualche modo aveva ottenuto risultati simili. Aveva imposto la sua volontà su quella degli altri, aveva torturato... aveva ucciso. Non era come quel novellino che appena vede del sangue, o un cadavere, o qualcosa che non fosse considerabile di ordinaria visualizzazione rimetteva eppure. Eppure la vista di tutto quel sangue, troppo sangue, davvero troppo per essere quello di una singola persona... il fatto che una persona di tale spicco fosse morta. Si era seduto con aria stanca su una delle poltrone del grazioso salotto, l'albero di Natale gli restituiva bagliori intermittenti, decorazioni troppo caotiche tutt'intorno. Sembrava così grottesco quell'incontro di due mondi, la gioia del Natale e la brutalità dell'omicidio, e lui era il pazzo che li avrebbe fatti collidere. Sarebbe stato il caos. Un senso di nausea cominciò a impossessarsi del suo stomaco, tensione che gli contorceva le budella. Sentì dei passi arrivare e ancora non aveva deciso che cosa dire, come dirlo. Si trovò davanti i responsabili delle case, due su quattro, ancora in tenuta da notte. Sentiva il peso delle occhiaie fari strada nei solchi violacei che affliggevano da troppo tempo il suo incarnato mentre studiava i volti dei presenti. Un gesto del capo, delicato ma deciso, per congedare la piccola scorta di Auror che si era assicurato del trasferimento fino a quel punto del castello. Aveva fatto scorrere lo sguardo dal direttore di Thunderbird a quello di Wampus, ancora indeciso su come rivelare una simile notizia, quando du interrotto da quest'ultimo, la tensione palpabile nella voce. C'erano molti modi per iniziare quella conversazione, lo sapeva bene. Avrebbe potuto raccontare diverse cose, ma era molto tardi per tutti e di colpo il Capo Auror sentì venire meno quelle energie che invece gli sarebbero state molto utili. Necessarie viste le molte ore di lavoro che si profilavano. Non sospirò, non indorò la pillola. Fissò un punto vuoto della stanza oltre le spalle dello Skyfield e della Wilkinson, poi disse, con voce così estranea da sembrare appartenente a un entità umanoide. « Lena Lynch è morta.» una breve pausa, non sufficientemente lunga da permettere ai suoi interlocutori di infilarci dentro domande o reazioni che potessero ostacolare il proseguo delle sue parole. « Assassinata.» il tono grave della sua voce risuonò nella sua stanza, dove persino il caminetto acceso sembrava aver attenuato il crepitio delle sue fiamme e le decorazioni di Natale essersi fatte più sobrie in segno di rispetto. «E Darren Lynch è scomparso.» Un novellino avrebbe immaginato che condividere questa serie di notizie, che equivaleva un po' all'informare i parenti più stretti, alleviasse quel senso di oppressione e responsabilità che pesavano come macigni sulle proprie spalle, ma lui sapeva perfettamente che soltanto la cattura del responsabile avrebbe allentato il peso di questo fardello. Avrebbe lasciato il tempo di elaborare le nozioni appena apprese ai due, sarebbe rimasto a disposizione per rispondere ad eventuali domande prima di passare a quello che sarebbe successo dall'indomani, un altra bomba da sganciare.
    « Disporrò la chiusura immediata di Ilvermorny. A partire da domani. Il tempo di informare Hogwarts, o altre scuole se le famiglie lo desidereranno, per allocare gli studenti e ovviamente i docenti... Ma di questo ne discuteremo domani mattina, con il resto del corpo insegnanti.» precisò, con voce incrinata dalla stanchezza sulle battute finali.
    « Madama Wilkinson, sarà accompagnata nuovamente nella torre di Thunderbird, o in qualunque altro luogo desideri, dai miei uomini.» congedò la donna presente in stanza, indicandole la porta con un gesto della mano.
    « Devo parlare in privato con il professor Skyfield.»

    ✖ THEODORE SKYFIELD ✖

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    Edited by crw - 2/1/2022, 23:18
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    fato 1

    Erano diversi i modi in cui il Vecchio Lupo aveva immaginato di trascorrere il Natale. Tormentato dai fantasmi del suo passato, ad esempio, da quei rimpianti che ancora gli davano la caccia nelle lunghe notti solitarie. Non aveva mai nemmeno lontanamente osato sperare di trascorrere un felice e sereno Natale ma nemmeno immaginava che la realtà potesse superare di così tanto le sue cupe prospettive.
    Quel rosso cremisi stonava così tanto con gli addobbi di festa che si vedevano intorno, con il pino decorato con eleganza nelle tinte d’oro e d’argento, ora imbrattate dalla volgarità di quello scempio. L’odore dolce e nauseante, come quando la frutta è ormai passata, gli pizzicava le narici insieme alla nota ferrosa che permeava la camera da letto. Qualcuno aveva vomitato appena fuori dall’ingresso, chiunque fosse ad aver trovato questo scempio non lo avrebbe mai scordato. Persino lui sapeva che, nonostante numerose scene cruente viste, questa si collocava piuttosto in altro nella classifica delle peggiori. E che non avrebbe mai dimenticato. Lo sguardo glaciale della signora Lynch lo inchiodava al suo punto di osservazione, sull’uscio d’ingresso per non contaminare la scena, il volto contratto da una smorfia di disapprovazione. Non riusciva a distinguere il rosso dei capelli da quello del sangue. Deglutì, cercando di allontanare lo sguardo da quello ormai immobile di Lena Aldea Lynch. Quella espressione di durezza era l’unico sentore del fatto che si fosse accorta, si era accorta di quello che stava per succedere. « C’è troppo sangue.» riuscì a dire dopo lunghi minuti di silenzio sulla scena dell’omicidio della Preside di Ilvermorny. Avrebbe lasciato le ispezioni del caso e le noiosi preamboli di rilevazione ai suoi uomini. Uscì in fretta dalla stanza, l’immagine del cadavere ancora caldo della strega impresso nella mente, dichiarando a nessuno in particolare. « Trovate Darren Lynch. » poi come se la sua mente si fosse messa in moto e stesse snocciolando ordini seguendo una lista con dei punti chiave da seguire proseguí « E chiamatemi i responsabili delle case. Quelli non sospettati di omicidio almeno. Ho bisogno di Skyfield per parlare con la ragazzina, da questo momento sarà suo tutore fino a che non sbroglieremo questo caso.» continuò, riprendendo a camminare con un passo si marcia, doveva allontanarsi da quel luogo. « Prenderò il salotto comune. La scuola deve essere chiusa. A mezzogiorno saranno trasferiti a Hogwarts tutti gli studenti che sono rimasti per le vacanze, saranno assegnati alle case secondo il criterio inglese. Lo stesso accadrà al rientro degli altri. Nessuno deve sapere il vero motivo di questa chiusura…» stava per procedere ma notò una domanda farsi strada negli sguardi dei suoi interlocutori « Date la colpa alle tubature o a Grindelwald, non mi interessa. Non diremo in giro che la preside di Ilvermorny è morta e che suo marito è scomparso. Ma questa scuola non è sicura.» concluse staccando lo sciame di interlocutori con un accelerata di passo. Doveva pensare a come gestire una sedicenne che era appena diventata orfana di madre, probabilmente anche del padre, sempre ammesso che non fosse lui l’omicida.

    ✖ LENA ALDEA LYNCH ✖

    p4Tw05FTutti gli studenti di Ilvermorny da questo momento sono ora trasferiti a Hogwarts. Possono scegliere la casata di appartenenza che più gli piace o rifare lo smistamento o ancora creare un nuovo personaggio a Hogwarts.

    Gli insegnati attualmente attivi possono richiedere la cattedra che più li aggrada segnandosi al colloquio ma senza doverlo sostenere.
    Brad McNeal può tenere la sua cattedra o scambiarla con Theodore Skyfield, scegliendo un'altra materia. Inoltre a Theodore Skyfield viene offerta la carica di Direttore dei Serperverde.

    Per qualunque domanda o dubbio rivolgersi a Wizarding World Master .

    Ilvermorny resterà chiusa finchè non aumenteranno i numeri di studenti e insegnanti.
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    Edited by crw - 31/12/2021, 16:22
  14. .
    ▬CONTROLLO PERMESSI BACCHETTA ▬


    Alla cortese attenzione di tutti gli Auror e delle Reclute Auror,

    A partire dal 01/01/2021 la legislazione americana prevede che sul suolo statunitense i maghi e le streghe debbano essere in possesso di un Permesso della Bacchetta rilasciato al M.A.C.U.S.A. (in presenza o via gufo): gli Auror sono invitati a eseguire questo controllo, liberi di chiedere a qualunque mago o strega trovato su suolo americano di esibire il permesso della bacchetta.

    Coloro che siano trovati in assenza di tale permesso sono sanzionabili con una multa (che sarà pagata al M.A.C.U.S.A) e dovranno essere immediatamente indirizzati al Ufficio per il rilascio dei Permessi della Bacchetta.

    In caso di recidive, reiterata inadempienza, opposizione a pubblico ufficiale è fatta facoltà al corpo Auror di intervenire, anche con la forza, al fine di garantire l'ordine pubblico.

    Le multe saranno date a tutti quei cittadini - americani e non - che si trovino su suolo statunitentese senza permesso (ovvero che non abbiano ancora aperto il topic al MACUSA).
    Qualunque post fatto nelle sezioni di Ilvermorny, Dragon Alley, New York e in Passaporte ambientante in USA, saranno passabili di controllo e relativa multa.
    Le multe saranno direttamente scalate dal conto della Gringott del trasgressore, ma on gdr esse saranno pagate al funzionario del MACUSA nel momento in cui si daranno controllare la bacchetta.


    La multa è di 15 Galeoni.
    In caso di recidiva sale a 30 Galeoni .
    In caso di continue violazioni degli alt (4 violazioni) scatta il sequestro della bacchetta, che dovrà essere recuperata prima al Quartier Generale degli Auror e poi fatta controllare al M.A.C.U.S.A.

    Indicazioni per gli Auror e le Reclute Aurorsarete voi a intervenire nelle role aperte su suolo americanoe a fermare le persone on gdr per chiedere di esibire il permesso.
    Questo sarà fatto a cadenza regolare anche per coloro che hanno il permesso in regola, ma non per tutte le role, in modo da non essere particolarmente insistenti.

    Per le Reclute Auror il controllo di 5 permessi (di cui al massimo 2 di inadempienti) vale come Addestramento.

    Una volta che siete intervenuti on gdr per chiedere il Permesso, dovete segnalare di seguito l'avvenuto controllo e in caso di mancanza del permesso dovrete segnalarlo, oltre che qui, anche al M.A.C.U.S.A.



    CODICE
    <b>Recluta/Auror:</b>
    <b>Controllo:</b> nome pg controllato - se è in regola - il luogo - se ci sono altre segnalazioni da fare



  15. .
    È stata aperta la discussione per gli Auror: hurrykane Lexa Jones 'wildfire. QUI.
27 replies since 16/5/2019
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