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si. Bello, mi piace. E' un vivere il corpo. -
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Energia abbastanza forte, buon ritmo tribale, ballo simpatico che sto cercando di imparare.
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Raccolto ieri sulla strada sembrava mezzo morto, tutto rattrappito, oggi è qui che gira per casa pigolando e scagazzando. E' giovane, con scarsa capacità di volo, sono riuscito a fargli mangiare un poco di mollica di pane bagnata. Il nome dato è Cipì. Verso le 18 il centro recupero della LIPU dovrebbe venire a prenderlo.
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P.S. E' giusto un piccolo consiglio per chi pratica sesso orale "non sicuro" e tema le possibili conseguenze dei vaccini o non ritenga utile vaccinarsi. -
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In realtà tale nesso eziopatologico non è stato ancora stabilito, è ancora da dimostrare, si tratta di una ipotesi; è comunque piuttosto chiaro che il contatto col virus, di per se stesso, anche ripetuto, non è sufficiente, altri fattori devono essere presenti, una alterazione del pH orale (orofaringeo) in senso acido, l'abitudine al fumo di sigaretta o di altro genere, l'abitudine all'alcool, questi sono causa di alterazione della mucosa e di irritazione/infiammazione, particolarmente quando consumati subito dopo il rapporto e in assenza di "igienizzazione", abbattendo quindi anche l'attività degli enzimi salivari.
In questo senso una prevenzione comoda ed efficace può essere già data da una igienizzazione locale e da sciacqui e gargarismi con bicarbonato. -
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Data l'età e l'esperienza acquisita (e non senza un minimo di imbarazzo) posso esprimermi anche per alcune generazioni passate.
Il sesso è sesso da che mondo è mondo, nelle epoche vissuto più o meno intensamente, più o meno nascostamente. Nelle generazioni passate, a risalire diciamo fino da fine anni '60 in poi, si ritrovano, io credo, i medesimi motivi di fondo, le medesime aspettative, alcuni identici caratteri e criteri, altri variabili ovviamente in base alla cultura predominante (in alcune delle quali si sono create già in antichità vere e proprie "scienze ed arti" del sesso, vediamo ad esempio il Kamasutra orientale, il Tantra del Sesso e simili).
Diciamo pure che anche durante la mia giovane e giovanissima età vi era, naturalmente, la attrazione verso il sesso, la ricerca del rapporto sessuale e spesso vi era anche la soddisfazione di questa ricerca e desiderio, nel senso che si faceva sesso come ora, credo, anche se più nascostamente, con più attenzione diciamo, se ne parlava forse molto meno ma la sua ricerca era piuttosto "robusta".
Erano anche gli anni (verso il '75-'77) in cui il Ministero dell'Istruzione prese l'iniziativa (presto morta, dopo sole 2 lezioni) di inserire tra le materie scolastiche della scuola media inferiore proprio l'educazione sessuale.
A parte tutto ciò.
Quello che mi è sembrato e mi sembra di notare è che il rapporto sessuale può divenire insoddisfacente e lo si può sentire incompleto o addirittura noioso quando tra i partner non esiste una profonda affinità di fondo (affinità la quale significa certamente attrazione, passione, affetto e innamoramento e per questo significa anche accettazione nella fiducia, un abbandono di sé nell'altro e un dono di sé all'altro, di gioia, di amore, di passione, di pulsione interiore) e a causa di ciò si tende a cercare e ricercare soddisfazione nel cambiare soggetto.
Per quanto riguarda la mia esperienza posso dirne che una sana attività sessuale può rivelarsi soddisfacente anche quando non sia presente tra i partner un "amore eterno delle anime gemelle", può bastare meno, può bastare un affetto, una sincera "compartecipazione", se così posso dire e ovviamente il desiderio. Certamente questo tipo di sessualità resta piuttosto fine a se stessa e non conduce oltre a meno che non nascano sentimenti diversi e più profondi successivamente, può accadere.
E' vero e resta vero che allorquando esista quella affinità profonda e vi sia lo scambio di amore, sia pure un amore umano con tutti i suoi limiti,il rapporto sessuale può divenire Magia, una magia che diventa Respiro. Uno scambio di anime, una sorta di fusione, che può verificarsi e con ciò trascendere ruolo e funzioni puramente biologiche e soddisfazioni puramente carnali e mentali per superarle e arrivare dove carne e mente non possono andare.
Ciò detto e mi scuso per l'intervento, è sempre bene però non mitizzare il sesso, non creare un alone di chissà quale mistero attorno alla sessualità, non scambiarla per vera o pura soddisfazione spirituale di cui può tutt'al più essere un mezzo e non un fine.
Per il resto, occorre parlare al partner, spiegare come si intende la propria sessualità e come la si vive e quali siano gli aspetti personali importanti, sempre.
Un esempio molto pratico ma per cui riscontro esservi ancora difficoltà nelle persone anche giovani è il rapporto di dialogo che spesso è carente. Occorre, è fondamentale, parlarne e non aver timore di esprimere i propri desideri e le proprie necessità nel rapporto sessuale. Così come per gli altri aspetti di vita, ovviamente. -
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In caso di reazioni allergiche (dermatiti, dermatosi, "orticaria" ecc..) fate un accertamento per la Vitamina D (di solito: 25 idrossivitamina D), potreste esserne carenti, specialmente per quelle più frequenti nel periodo invernale quando l'esposizione al sole è anche molto minore ma è da escludersi la carenza anche in Estate.
Importanti studi hanno confermato il coinvolgimento della Vitamina D come immunomodulatore nel corso di alcune malattie allergiche; tra le altre attività svolte, anche per il suo ruolo di regolazione dell'espressione della catelicidina sulla cute degli individui affetti da dermatite atopica.
La Vitamina D svolge inoltre altre funzioni fondamentali per la salute dell'organismo, neuroendocrine, neurormonali, per cui, se si riscontra una condizione carenziale, un ripristino attraverso l'assunzione di prodotti specifici potrebbe significare il prevenire problemi futuri non lievi.
Dimenticavo, esistendo un range di norma si fanno rientrare nella normalità anche valori un poco troppo bassi, il valore ideale non dovrebbe essere inferiore ai 60 mg/dl.
E' una vitamina idrosolubile che può presentare effetti collaterali importanti quindi deve essere assunta (integrata) solo quando necessario. Un tempo si usava molto l'olio di fegato di merluzzo, complesso che contiene sostanze sinergiche che ne limitano anche il potenziale tossico.
In realtà, essa viene attualmente considerata quasi più come un neurormone che come una "semplice" vitamina. -
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Per non scordare chi siamo realmente al di là della carne. -
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Grazie Veronica. Non volevo sembrare invasivo. -
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Approposito di Aerosmith, è sbagliato se questa la metto qui?
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Grande Renato -
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Questo comincia ad essere un giusto senso di approccio ad ogni problema di salute:
http://it.wikipedia.org/wiki/Psiconeuroendocrinoimmunologia
La pnei come modello teorico e la medicina integrata come nuova sintesi terapeutica.
Il periodo 1995-2005 è stato cruciale nella maturazione della pnei come nuovo modello teorico, capace di leggere in modo nuovo vecchie e nuove malattie. Anche le patologie tradizionalmente più distanti da una visione olistica e normalmente indagate e trattate in un’ottica rigidamente biologica, come l’aterosclerosi, presentano dati scientifici che possono essere interpretati solo nel modello della psiconeuroendocrinoimmunologia. Come è spiegabile infatti la relazione inversa tra ispessimento della carotide e rango sociale nei macachi ( e cioè maggiore è l’aterosclerosi della carotide quanto più bassa è la collocazione sociale)? Oppure tra aterosclerosi e depressione negli umani? D’altra parte, studi pubblicati sulle riviste della Società cardiologia americana (Stroke, Circulation), documentano una regressione della placca aterosclerostica in gruppi di pazienti trattati con programmi di tecniche antistress. Una teoria è superiore a un’altra se è in grado di spiegare un numero maggiore di fatti. Adottando il modello pnei, i ricercatori sono in grado di spiegare un numero superiore di fatti. Dall’altro versante, i medici e gli operatori sanitari in genere possono riorientare la loro pratica secondo un approccio olistico, “un termine –scrive Robert Saposky, neurobiologo americano nella prefazione al libro del suo collega Bruce McEwen sullo stress- che alcuni medici rifiutano per ragioni puramente viscerali”. In effetti, adottando l’approccio olistico, il medico vede la persona non più “a pezzi” o, peggio, come contenitore di malattie o di sintomi, letti in chiave specialistica. Vede quella persona come un network in momentaneo disequilibrio. Ne conosce i fattori di squilibrio e di riequilibrio. Sa che la rete umana può essere influenzata non solo dai farmaci, bensì anche dall’alimentazione, dalle piante, dall’attività fisica, dalle tecniche psicologiche, dalle tecniche di controllo dello stress, da strumenti terapeutici antichi ed eterodossi, che hanno una crescente documentazione scientifica. In sostanza si profila una nuova sintesi terapeutica, che abbiamo chiamato medicina integrata. Una medicina che si occupa della persona nella sua interezza e che propone schemi di prevenzione e terapia che integrano i diversi punti di ingresso al network umano, utilizzando strumenti che combinano il meglio della biomedicina e delle scienze psicologiche con il meglio delle medicine antiche e non convenzionali.
Una visione già più evoluta seppur ancora arretrata, sia chiaro. -
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Questa è salute Princi, e di una utente del forum. La tua presunzione nel voler ricondurre a vantaggio dei tuoi studi, peraltro evidentemente molto limitati e privi di alcuna pratica clinica, duole dirlo, ma è da persona ben poco rispettosa e denota carattere non poco prepotente nella sua insistenza a riferisi a me come utente.
Dunque, questa è wikipedia, metto un sunto e il link:
Sintomi comuni della MCS [modifica]
* difficoltà respiratorie, dolori toracici e asma
* irritazione della pelle, dermatiti da contatto, orticaria ed altre forma di eruzione cutanea
* emicrania
* "annebbiamento mentale" (amnesia a breve termine, disfunzioni cognitive)
* modificazioni della personalità acute ed improvvise (attacchi di panico, fobie, aggressività immotivata)
* difficoltà digestive, nausea, indigestione, bruciore di stomaco, vomito, diarrea
* multiple intolleranze a cibi, più o meno clinicamente identificabili (ad esempio intolleranza al lattosio e celiachia)
* dolore ai muscoli e alle articolazioni
* senso di affaticamento e letargia
* vertigine e capogiro
* senso dell'olfatto ipersensibilizzato
* ipersensibilità alle fragranze vegetali (terpeni)
Tali sintomi si accompagnano spesso a depressione e stati ansiosi, rafforzando l'ipotesi che l'MCS possa avere un'origine psicosomatica; è tuttavia difficile stabilire in questi casi se le manifestazioni sintomatiche della MCS siano effetto o causa dei disturbi psicologici.
Qui, se qualcuno è scarso in studi mi sembra chiaro chi sia, parli di studi e ritieni OMS e PubMed delle fonti poco attendibili, ritieni lauree ed esperienza clinica cosa di poco conto, poi dici di essere dignitosa, però trovi la scusa che la discussioen si trova in psicologia.
La discussione si è rivolta al problema di Swan e in tale contesto tu vorresti che si valutasse il disturbo solo per l'aspetto psicologico. Molto illuminante.
E' dunque scientifico dire che questi aspetti psicologici possono essere ricondotti anche a problemi che psicologici non sono in quanto a cause scatenanti.
*MCS- modificazioni della personalità acute ed improvvise (attacchi di panico, fobie, aggressività immotivata).
Più che un arrivederci preferirei un addio Princi, i miei nervi non scattano, sono saldi, non piangerò e non mi mancherà il sonno. Nonostante i mei nervi siano saldi e non scattino i miei pazienti guariscono.
Questo è il link, molto interessante:
http://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_da_m...t%C3%A0_chimica