Ortigara - giugno 1917, immane carneficina

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Valore Militare
view post Posted on 20/3/2024, 09:12 by: Valore Militare
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Sono a casa seduto sul divano con i miei ciondoli, li osservo, tutti hanno una storia da raccontare, una in particolare mi attrae in relazione al fatto d'arma Monte Ortigara 19 - 20 giugno 1917 perché ho conosciuto un vecchio alpino che è stato presente in quella sanguinosa battaglia.

Da wikipedia.

La battaglia del monte Ortigara fu combattuta dal 10 al 29 giugno 1917 tra l'esercito italiano e quello austro-ungarico sull'altopiano dei Sette Comuni, lo scontro vide impegnata la 6 Armata italiana del generale Ettore MAMBRETTI, che attaccò in forze il settore austro - ungarico difeso dall'11 Armata del generale Viktor VON SCHEUCHENSTUEL.
La battaglia viene ricordata soprattutto per le cruente schermaglie che impegnarono gli Alpini per il possesso del monte Ortigara e di conseguenza per riconquistare le vaste porzioni di territorio perse sull'altopiano durante l'offensiva di primavera austro-ungarica del maggio 1916.
Questa parte del fronte, considerata dal Capo di Stato Maggiore Luigi CADORNA di secondo piano rispetto al fronte isontino, assunse nel trascorrere del conflitto una sempre maggiore importanza strategica. Ciò divenne palese nel 1916, dopo che gli austro-ungarici fecero capire ai comandi italiani che uno sfondamento lungo quella parte del fronte avrebbe consentito al nemico di entrare nella Pianura Padana e di prendere alle spalle le armate situate sul Carso e sull'Isonzo.
Il Comando supremo militare italiano decise che il fronte interessato dall'attacco si sarebbe strutturato lungo 14 chilometri, principalmente su un terreno situato tra i 1700 e i 2100 metri d'altitudine, che nelle zone più elevate presentava singolari caratteristiche carsiche, tali da renderlo severo, spoglio e privo di risorse, soprattutto idriche. Per assicurare il supporto logistico all'enorme massa di uomini e di materiali, che gli alti comandi intendevano schierare lungo il fronte, venne avviata la realizzazione di acquedotti e di imponenti lavori stradali lungo tutto il settore degli altipiani.
Nonostante il grande impegno profuso, i comandi italiani non seppero gestire le situazioni e gli imprevisti; i tentativi di avanzata furono diversi e spesso poco concreti e mal gestiti.
Al contrario il sacrificio di vite umane fu altissimo, e dopo quasi venti giorni di battaglia la 6 Armata ordinò il ripiegamento sulle posizioni di partenza, dichiarando di fatto il completo fallimento dell'offensiva.
 
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