Yubikiri Genman 指切りげんまん - Dove Porta il Filo Rosso, ¬BloodyRose. (2° PG) / Lucifergirl88 (1° PG)

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¬BloodyRose.
view post Posted on 28/1/2024, 20:37 by: ¬BloodyRose.     +1   -1
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Nonostante avesse personalmente riscontrato una notevole difficoltà nel soprassedere al nodo che minacciava di formarglisi in gola nel tentativo di impedirgli di aprire totalmente la sua anima, era riuscito a sganciare la bomba. Finalmente era riuscito a chiedergli di vivere con lui, pregandolo di restare al suo fianco e di non andare mai più via. La maledetta speranza, sua acerrima nemica, foriera di delusioni cocenti, attivò immediatamente i suoi meccanismi facendogli palpitare il cuore in attesa di una semplice approvazione che, in fin dei conti, avrebbe potuto non giungere a destinazione per svariate motivazioni. Motivazioni, queste ultime, a cui aveva posto in essere delle contromisure ma che, fino a prova contraria, non gli garantivano il successo assoluto. Tutto era nelle mani di colui al quale aveva aperto spregiudicatamente il suo cuore, che sapeva per certo avrebbe tentennato in un primo acchito. Lo conosceva troppo bene e fu facile per il castano scorgere nelle espressioni del Kyōmei l’iniziale sorpresa, la gioia susseguente e infine le scure nuvole del dubbio offuscare tutto quanto vi era di buono in quella proposta. Non era mai stato di pancia quando si trattava di questioni importanti; non poteva esserlo in quanto vi era oggettivamente molto in ballo. Lo comprendeva. Eppure vederlo tribolare in quella maniera non fu per nulla facile da incassare. Faceva male, perché la speranza - quella gran prostituta - aveva attecchito bene, creando delle aspettative che potevano benissimo essere disattese. Com’è che si dice? Chi vola troppo in alto corre il rischio di schiantarsi e fare più rumore? Una cosa del genere, forse..
Trattenne il fiato, mantenendo però saldo lo sguardo sul compagno dubbioso, senza mai lasciare la presa sulle sue mani - quasi a volerlo rassicurare della sua presenza. Gli permise di ragionare mantenendo un religioso silenzio, esprimere tutti i concetti che riteneva opportuno far uscire per far luce nella sua mente. Abbozzò un tiepido sorriso, quando il Rosso si confutò da solo. Doveva essersi accorto lui stesso perché dopo quella ammutolì per qualche secondo, per poi sollevare lo sguardo al cielo in cerca di risposte. Takumi lo seguì con lo sguardo, rimirando le stesse stelle stagliate nel firmamento pennellato dell’oscurità della notte, per poi tornare ad osservare il suo Mizukage, non appena espresse quel balsamico ‘sarebbe bello’ che ebbe l’effetto di fargli mancare un battito. Kyōmei Yūzora VOLEVA stare con lui, in quella casa. Sarebbe stato tutto molto più semplice se non avesse ottenuto la carica più alta e pericolosa del villaggio, perché sostanzialmente - per sua stessa ammissione - quello che lo impensieriva maggiormente era il tema dalle sicurezza. Sospirò, quasi sollevato all’idea di dover fugare soltanto quel dubbio. Incrociò nuovamente il suo sguardo, specchiandosi nei suoi occhi chiari mentre lo avvertiva ancorarsi maggiormente alle sue mani, cercando in lui un’ancora di salvezza in quel turbinio di quesiti e problemi.

Sorrise. Uno di quei sorrisi sinceri e rassicuranti che solo con lui potevano esprimersi liberamente. Lentamente fece scivolare via la sinistra da quell’intreccio di mani per poterlo nuovamente carezzare in viso.
Il mio posto è con te, Kyōmei Yūzora; non importa quanto pericoloso possa essere. disse, scendendo con la carezza fino alle sue labbra, sfiorandole appena con i polpastrelli. Sfiderei tutti i demoni dell’inferno per proteggerti. proseguì, dando enfasi alle sue parole con una serietà e un trasporto disarmante. Doveva essergli chiaro che anche non vivendo sotto lo stesso tetto per lui avrebbe rischiato tutto, per scelta e non per imposizione, perché, per quanto ancora fosse restio ad ammetterlo, lo amava con ogni fibra del suo essere. Ah.. per la cronaca.. nessuno sa che ho comprato casa qui, eccetto il simpaticissimo ghiacciolo formato karkadè che chiami sensei. Nessuno. Né gli ANBU, né i tuoi fratelli, né Eichiro o Tanaka-san.. tutti all’oscuro. tenne a precisare ulteriormente, per fargli notare che aveva pensato proprio a tutto per la sua e la loro sicurezza, finanche a scendere a compromessi con se stesso e chiedere aiuto e consiglio all’impomatato Fuyu No Yuki (che era certo lo avrebbe aiutato nell’impresa soltanto per il bene di Yūzora). Voglio averti qui tutte le notti, Yu; accarezzarti al mattino e sapere che per quanto lunghe siano le giornate, è qui che ti ritroverò.. ribadì dolcemente, non prima di avergli strappato un altro bacio, lento, passionale, di quelli che solitamente avevano il potere di far agitare le farfalle nello stomaco. Ce la stava mettendo proprio tutta per rassicurarlo e non avrebbe mollato la presa fino a quando non avesse ottenuto quel semplicissimo ma maledetto si.



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#takumicriminale
 
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