Narrato Parlato Pensato Parlato altri Parlato Clone
Alla mia domanda il compagno forse non colse l'ironia della frase rispondendo: "No, sarebbe troppo rischioso e potremmo coinvolgere degli innocenti. Facciamo così, tu vai sul retro. Io passo da sopra e lascio un mio clone qui in modo che tiene d'occhio l'entrata principale, in modo che copriamo ogni possibile via di fuga. Se lo trovi fammi sapere via radio, imposto la frequenza sul canale numero tre.". "Innocenti?", pensai, "Beh è sera quali innocenti potrebbero esserci se bussassimo? Poco importa era soltanto una battuta.". Presi la radiolina come mi aveva detto il compagno mettendola all'orecchio sinistro ed impostando il canale numero tre. Successivamente vidi il suo clone rimanere fermo all'ingresso della porta principale a sorvegliare che nessuno ci potesse andare. "Beh potrei anche io mandare un clone per la porta sul retro...", pensai, "potrei invece entrare direttamente al piano terra lasciando anche io un mio clone all'ingresso". Ci pensai un momento ma non avevo motivo di espormi così quindi rinunciai a questo piano ed andai direttamente verso la porta sul retro. Una volta giunto, senti una voce provenire dall'orecchio. "Kirito? Hey, mi ricevi? Sei in posizione?", riuscì a sentire. Accesi il microfono con la mano. "Si", risposi, "Tu dove sei arrivato? Che stai vedendo?". Mentre dicevo questa cosa, forse un po' preso di stanchezza e voglia di finire subito decisi di muovermi, quindi spensi il microfono ed provai ad aprire la porta sul retro che ovviamente era chiusa. "Beh tentare non fa male", pensai, "effettivamente chi lascerebbe la porta sul retro aperta solo chi aspetta visite non convenzionali.". Allora scavalcai le mura che circondavano la casa per poi giungere nel giardino attorno, sembrava tutto calmo al suono dei grilli che sfregavano le zampine. "Sembra tutto molto calmo", pensai, "forse fin troppo". Detto ciò decisi di avvicinarmi più silenziosamente possibile verso l'ingresso e notai una finestrella che dava forse al seminterrato, l'apri e mi intrufolai. Mi ritrovai nella lavanderia riconoscibile dai pavimenti in pietra con delle funi che passavano da parte a parte la stanza con le lenzuola lasciate a penzolare. Sentì un odore di pulito ed al tempo stesso la sensazione di bagnato sulla mia pelle. Ritenni giusto avvertire il mio compagno della mia nuova posizione così accesi il microfono. "Sono dentro ", dissi, mi trovo nel seminterrato ora mi sposto verso il piano di sopra."
.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
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