Il lungo cammina da un giorno era iniziato, tutto questo mentre le luci di un sole non ancora alto risplendevo nelle foglie degli alberi e la mia mente cominciava a viaggiare mentre alzato i miei occhi al cielo. Alla mia domanda notai che il mio compagno impiegò qualche tempo a rispondere al punto che cominciai a ruotare la testa verso sinistra per ripetere la mia domanda magari guardando negli occhi il mio interlocutore questa volta. Vidi il suo braccio tendersi verso di me quando in un attimo alquanto rapidamente lo mosse di nuovo verso il fianco. "Ehm... scusami, non... non fare caso a quello che hai visto. Comunque...", disse Yuzin. Notai però che aveva il respiro accelerato, "Possibile che sia fuori forma?", pensai, "Siamo appena partiti e già presenta il fiatone, forse dovrei proporgli di fermarci era per questo che voleva tendere la mano, per chiedermi una pausa però forse ha timore di chiederlo. Beh proverò a rallentare il passo così da non metterlo in imbarazzo.". Tutt'un tratto riprese a parlare, "comunque, io volendo non ho problemi nè a corto raggio nè a distanza, quindi potrei sia aiutarti corpo a corpo sia fornirti copertura a distanza e lasciare a te il resto. Però penso sia troppo presto per decidere come muoverci, anche se abbiamo un'idea generale del numero di nemici è sempre meglio controllare quando arriveremo là in caso ci siano cambiamenti, tu che dici?". L'idea che proponeva era piuttosto ovvia, ma il mio intento era cercare di fare conversazione almeno il viaggio si sarebbe rivelato meno noioso e forse dovevo utilizzare parole più dirette. "Beh buono a sapersi almeno le possibili strategie sono più numerose", dissi, "Però il mio reale intento era cercare di intrattenerci perché avendo un giorno di viaggio qualcosa dovremmo pur fare, almeno parliamo. ". Quando una leggera brezza ci andò in contro improvvisamente. "Che bello,", pensai, "almeno non fa caldo.", chiusi gli occhi e cominciai a sorridere di questo tempo così piacevole. Li riapri un attimo dopo e vidi che il cappuccio di Yuzin si sollevo appena e lui cerco di tenerlo basso con la mano per rimanere coperto. "Il vento ti da fastidio?", dissi, "Può capitare non a tutti piace, tieni se ti può servire per il momento". Mossi le mie mani sopra la testa per rimuovermi gli occhialoni e portandoli alla mano sinistra rivolsi la stessa verso il mio compagno in segno di offerta. "Tieni", dissi, "almeno se si dovesse alzare il vento ti dovrebbe tenere il cappuccio fermo.". Il viaggio prosegui senza alcun problema infatti sarà stato il leggero vento che non ci ha mai abbandonato anzi si faceva leggermente più forte man mano che ci spostavamo o sarà stato il fatto che era la mia prima missione dopo tanto tempo, che il lungo viaggio non mi pesò affatto a tal punto che in un batter d'occhio ci trovammo già al crepuscolo. "Che dici ci accampiamo?", dissi, "Domani stesso potremmo essere già a destinazione oppure preferisci continuare a percorrere? Ma questo vorrebbe dire tentare la fortuna, almeno per me, non conosco dove si trova questo Gintaro Bunta ne tantomeno la sua abitazione".