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| CITAZIONE (schiavo in castita' @ 18/11/2019, 15:49) una volta sessionavo al residenz avalon in germania a berlino, 24 ore di prigionia dura, ero ammanettato dietro la schiena ma essendo magro e coi polsi piccoli sono riuscito a toccarmi a venire, ovviamente mi hanno visto con la telecamera, venuti subito giu' nelle prigioni,aperto la cella mi hanno messo una gabbia di castita' in acciaio, fino ad allora non sapevo manco che esistessero,molto stretta,e mi hanno incaprettato legandomi le caviglie con delle manette da caviglia e collegandole dietro la schiena a quelle alle mani. mi hanno tenuto 8 ore incaprettato e quando quasi piangevo implorando attraverso il bavaglio che avevo in bocca, mi hanno slegato dall'incaprettamento,ma lasciato ammanettato dietro la schiena e incatenato al muro,diciamo che ho imparato la lezione e la gabbia di castita' me l'hanno tolta solo alla fine della sessione.
quella che segue invece e' un esperienza di vita reale fuori da un dungeon,ero stato 3 volte a new york nell'ultimo mese,sempre per viaggio di piacere,la terza volta si sono insospettiti e hanno voluto fare un controllo ulteriore dei documenti,quindi mi hanno portato in una grande stanza,dove una ragazza americana bionda bellissima sui 25 anni mi ha intimato di girarmi e mettere le mani dietro la schiena,spiegandomi che mi avrebbe messo in manette solo per garantirsi che io non mi fossi allontanato mentre facevano i controlli dei documenti quindi messe le manette dietro la schiena mi ha fatto sedere su una panca e ha incatenato le manette alla panca,mi ha chiesto se fossero troppo strette,ho detto no ma ho fatto l'errore di girare troppo i polsi,e allora le ha strette un altro paio di click e poi ha messo il doppio blocco avevo un erezione pazzesca mi arrivava al mento,ero in castita' pur avendo il pene libero perche' non potevo toccarmi quando me le ha tolte,scusandomi per il tempo che mi avevano fatto perdere, ho sperato che me le lasciasse e mi portasse a casa con lei e mi torturasse col manganello la cosa migliore e' stato quando,mentre aspettavo il controllo, mi ha chiesto se volessi fumare, e dicendo si,mi ha messo le manette davanti e portato in una specie di chiostrina li' vicino dove ho fumato insieme a lei ammanettato se ripenso a questa epserienza mi scoppia la gabbia che porto ora e di cui non ho le chiavi Uno scenario inebriante per chi ha queste predilezioni; da sogno, direi. Se l' esperienza fosse reale saremmo di fronte a un abuso bello e buono, ma tant' e' , gli yankees non vanno tanto per il sottile in queste cose. Certo che ci vuole una bella fortuna: uno ama i prison play e gli capita di essere preso in custodia sul serio da una poliziotta che sembra uscita da telefilm americano e che per giunta fraternizza con lui . Si tratta di un ' esperienza che vale 1000 prison play, con tutto il rispetto per le dame del defunto Avalon. Roba da Vanilla Sky.
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