The party game

Racconto interattivo sperimentale

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  1. atbmatus
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    Videogiocatore vecchio stampo!

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    Accidenti... Con il testo attuale ho superato il numero massimo di caratteri per post.... Mi tocca dividere.




    SCELTA E :

    Martina ti trascina in centro alla pista mentre lo stereo sopra il camino suona una altra canzone da discoteca; iniziate a prendere il ritmo e a poco a poco lei ha
    rubato tutta la tua attenzione e non badi più al resto; riesci a farla volteggiare due volte e a farla ridere, ritrovandovi appiccicati, e la ragazza prende a ballare
    strusciandosi contro di te, risvegliando il tuo membro; continuate per due canzoni poi non inizia ad accusare la stanchezza, non essendoci abituato e le chiedi una pausa.

    Torni alla tua poltrona con il respiro pesante, ti siedi e ti accorgi che hai indosso ancora la felpa che ti togli perchè sei molto accaldato; la ragazza invece va al buffet,
    versa una bibita in due bicchieri e poi ti raggiunge con essi, sedentoti direttamente in braccio, innondandoti di nuovo con il suo profumo e porgendoti un bicchiere che
    accetti volentieri; vista la vicinanza con lei il tuo membro, che stava tornando a riposo, si riattiva subito e si ingrossa, cosa che la ragazza nota.

    Lei: - Mhm, mi pare di sentire "qualcosa" di duro qui sotto - E sorride maliziosamente.
    Tu (sentendoti più spavaldo dopo il ballo): - Ehe! Non ci posso fare niente, è colpa tua -
    Lei: - Ed ora cosa possiamo fare? Mhmm... Avrei tanto voglia di una sauna ora... E pensare che sono messi bene a soldi, mi stupisce che non ce l'abbiano... -

    Tu rimani un po' di stucco a quel cambio di discorso, ma soprattutto a quel cambio di comportamento; ti pareva una ragazza alla mano e invece se ne esce con una
    frase degna della migliore figlia di papà.

    Lei: - Ora che ci penso non ho nemmeno visto che macchina hanno, e sì che mio papà vorrebbe saperlo... Ma sai com'è, prima di tutto mi piace ballare - Non si rivolge
    particolarmente a te, anzi sembra più parlare tra se e se.
    Tu (per niente sicuro di volerlo sapere): - E perchè interessa a tuo padre? -
    Lei: - Oh bé, cose da ricchi, sai no!? - E lo dice come se niente fosse.
    Tu (iniziando ad infastidirti): - Veramente no... -
    Lei (forse intuendo la vena amara del tuo tono): - Ehi non preoccuparti, io non sono borghese come i miei; bhe non così tanto... - E sorride.

    Martina si alza guardando la parete dietro alla poltrona, dove c'è una porta che non avevi notato; ti da dei colpetti ad una spalla per spronarti a seguirla e la apre poi
    entra e tu vai con lei, sentendoti come un cagnolino da compagnia; vi ritrovate in un garage spazioso nel quale è parcheggiato un grosso SUV di colore grigio, e alle
    pareti ci sono alcune scansie cariche di scatole ed attrezzi.

    Lei (leggermente perplessa): - Che banalità! Un suv, davvero? Spero che sia la macchina di Filippo e non quella dei suoi... -

    Tu preferisci non commentare anche perchè tanto sta facendo tutto da sola; la ragazza tenta di sbirciare all'interno ma il veicolo ha i finestrini semi oscurati, quindi
    apre direttamente la portiera del posto da passeggero anteriore e vi sale, richiudendosi dentro; tu non sai che fare ma dopo qualche istante vi accedi anche tu
    da una portiera posteriore scoprendo che il suv è molto comodo ed è pulitissimo.

    Martina studia per un po' l'abitacolo e poi fruga anche nel portaoggetti, poi si posiziona tra i due sedili, rivolta verso di te.

    Lei: - Uffa, che noia... Non c'è gusto a stare qui dentro... Il mio papì ha una Jaguar e quella sì che è una bomba! -
    Tu (iniziando a stancarti): - A me sinceramente non dispiace, si sta belli comodi qua dentro -
    Lei (sorridendo maliziosa): - Bhe, sicuramente il cambio è bello grosso -

    La ragazza inizia a muovere lentamente il bacino avanti e indietro; inizi a sudare quando intuisci che si sta strusciando la leva tra le gambe, pur essendo nascosta
    dal suo vestito.

    Lei: - Mhm... Secondo me però ha bisogno di una lubrificata - Sempre maliziosa mette un po' di enfasi sull'ultima parola.

    Martina ferma il dondolio e si posiziona proprio sopra il cambio, anche se puoi solo immaginare visto che è tutto coperto, poi si porta entrambe le mani sotto l'abito
    e si sfila qualcosa, sicuramente gli slip, e si lascia scivolare in basso divaricando le gambe, poi esclama un "oh" di finto stupore guardandoti; tu facendoti coraggio
    ti sporgi verso di lei, tendendo una mano per afferrare un lembo del suo vestito, ma lei ti ferma.

    Lei: - No, no! Non così in fretta, cowboy! Se vuoi alzare il sipario mi devi dare qualcosa in cambio -
    Tu: - Per esempio? -
    Lei: - Bhe, fa molto caldo qui dentro, dunque che ne dici di spogliarti? -

    E.1 - Che sarà mai? Se vuole solo quello per lasciarti vedere lo puoi benissimo fare.
    E.2 - Nonostante la crescente eccitazione per il momento, non ti è ancora passato del tutto il fastidio per i suoi modi di fare quindi tenti di dettare tu le regole.


    -------- SCELTA E.1 (FINALE) :

    Inizi a spogliarti e lei afferrandosi l'orlo del vestito comincia a sollevarlo molto lentamente; inizi con la maglietta, poi ti apri i pantaloni e te li sfili rimanendo solo
    con i boxer; Martina a quel punto ha sollevato abbastanza da permetterti di vederle parzialmente le cosce.

    Lei: - Manca ancora un pezzo - E ti guarda con tono di sfida -

    Prendi di nuovo coraggio e ti abbassi le mutande, liberando il tuo pene ingrossato ma ancora non del tutto eretto; lei non sembra ne imbarazzata ne colpita e si
    solleva del tutto l'indumento; la ragazza è veramente seduta sul cambio che le è già penetrato per il pomolo nella sua intimità; noti che ha una vagina rasata
    con labbra sporgenti e che è già bagnata.

    Lei: - Ti piace ciò che vedi? Ora, se vuoi lo spettacolo, me ne devi offrire uno anche tu -

    Pur sentendoti in imbarazzo al pensiero di masturbarti davanti a lei, ti prendi in mano il membro e prendi a smenartelo piano mentre la tipa si morde un labbro e
    inizia a cavalcare allo stesso ritmo la leva, bagnandola per buona parte, entrambi osservandovi a vicenda; dopo un po' la ragazza sbuffa.

    Lei: - Non potresti accellerare il ritmo? -
    Tu (speranzoso): - Bhe, magari potresti darmi una mano tu -
    Lei (sbuffando di nuovo): - Ti piacerebbe vero? -
    Tu: - Guarda che non devi muoverti, vengo io da te - E ti sporgi in avanti.
    Lei (allarmata): - Fermati! Non ci provare! -
    Tu (infastidito): - Ma scusa, perchè mi hai portato in macchina se non vuoi farlo? -
    Lei: - Semplice, voglio imbrattare tutto l'interno di questa... macchina... E tu mi devi dare una mano, non mi pare difficile -

    Ti è chiaro ora che la ragazza è mezza pazza ed è in tutto e per tutto una viziata del cazzo; inizi a pensare ad un modo per darle una lezione, anche perchè tu non hai
    la minima intenzione di sporcare volontariamente il mezzo della famiglia di Filippo; noti sul sedile del guidatore le sue mutandine appoggiate e ti viene in mente un piano.

    Tu: - Ok va bene, ti aiuto; però ti devi spogliare totalmente anche tu, dammi almeno questo incentivo -
    Lei: - Mhm... Non mi costa nulla, ok -

    Martina si sfila verso l'alto il suo abito che appoggia sopra alle mutandine, e così fa anche per il reggiseno; le sue tette non sono niente di eccezionale e nell'insieme non
    ti pare un gran che, rispetto alla tua analisi iniziale.

    Tu: - Meglio, però così non mi si rizza bene... Non è che potresti girarti dall'altra parte? -
    Lei (accigliata): - Sì certo, così poi te ne approfitti... Mi hai preso per scema?
    Tu: - E invece no, non ti farò niente... Ma mi eccito di più davanti a un bel culo -
    Lei: - E va bene, però muoviti va bene? E non provare a venirmi addosso, in tutti i sensi, o te la farò pagare -

    La ragazza utilizza il cambio come perno e ruota nella direzione opposta, mostrandoti il suo sedere che a dirla tutta ti fa eccitare davvero, poi riprende la monta; a
    questo punto cerchi di infilarti i boxer senza fare rumore, riuscendoci per fortuna, poi appallottoli i tuoi vestiti mettendoli vicino alla portiera, infine ti chini piano verso
    la parte anteriore del suv e velocemente rubi tutti i suoi abiti.

    Lei (accorgendosene): - Che cazzo stai facendo? - Ed inizia a voltarsi.
    Tu (parlando velocemente): - Sai, non le ho mai sopportate le troiette viziate e figlie di papà, adios -

    Esci rapidamente con tutto il vestiario accumolato, richiudi la portiera e altrettanto in fretta ti rivesti; Martina socchiude la sua e esclama a bassa voce: - Brutto pezzente,
    ridammi i miei vestiti, ora! - ; tu le fai il dito medio e torni in salotto, dove cerchi un nascondiglio per riporre gli abiti della stronzetta; fortunatamente non attiri l'attenzione
    dei presenti quindi ti rechi nel corridoio in cerca del bagno; lo trovi sulla destra, vi entri e metti la "refurtiva" nel mobiletto lì presente; quindi torni alla festa dove senza
    la presenza di quella psicopatica sembra più calma.

    Dopo un po', dalla porta vicino a quella che da sul retro, ricompare Elena di cui avevi notato la scomparsa; sembra arrabbiata e a seguire arriva anche Filippo, il quale
    cerca di parlare con lei; i due discutono per qualche istante poi fanno pace, mentre dalla stessa porta sopraggiunge una ragazza che non avevi ancora visto, con una
    lunga treccia nera, che esce in giardino.

    Appena vedi l'occasione giusta raggiungi il tuo amico e tratto in disparte gli racconti l'avvenuto, senza però scendere nei dettagli.

    Lui (arrabbiato): - Quella brutta stronza! E nella mia macchina poi! -
    Tu: - Già... Scusa, ma perchè l'hai invitata? -
    Lui (infastidito): - Ho dovuto! Mio padre ha degli affari in ballo con il suo e sono stato costretto a darle l'invito, pena l'annullamento della festa... -
    Tu: - Che menata... Comunque ripeto, le ho dato una bella lezione -
    Lui (ghignando): - Si è vero, sei un grande! Mi spiace solo che dovrò fare disinfettare tutto l'interno del mio mezzo... Però per ora lasciamola la, e fa come se non mi
    avessi detto nulla, così non "devo" intervenire -
    Tu: - Ci puoi scommettere -

    La festa procede ed è quasi mezzanotte; il tuo amico propone di andare in piscina e con il consenso di tutti e tutte recuperate dei salviettoni offerti dal padrone di
    casa e vi tuffate; l'acqua è meravigliosamente calda, riscaldata chissà come, e gusti la visione di svariate ragazze in costume da bagno; finalmente il cielo inizia a
    risplendere di fuochi d'artificio di tutti colori e forme.

    Quando iniziano a scemare, all'improvviso la porta di casa si apre all'improvviso ed esce Martina incavolata nera, coprendosi le parti intime con due cuscini di un divano.

    Lei: - Brutto pezzetto di merda, dove cazzo hai messo i miei vestiti? -

    Segue per qualche istante il silenzio, e anche lei sta zitta chiaramente rendendosi conto di doversi imbarazzare, poi uno dei partecipanti inizia a sghignazzare e poco
    dopo lei viene travolta da una sonora risata collettiva; la ragazza apre e chiude la bocca come un pesce, arrossendo come un pomodoro, e ritorna indietreggiando
    all'interno.

    Una volta che siete rientrati tutti, noti che Martina non è nei paraggi; Filippo non può più fare il finto tonto e un po' dispiaciuto ti dice che sarebbe meglio se tu andassi
    via prima, ovviamente indicandogli il nascondiglio dei vestiti prima, in modo tale da non subire le ire della ragazza una volta rivestita; accetti, gli dai l'informazione, vi
    salutate e poi te ne vai.

    FINE DEL RACCONTO


    -------- SCELTA E.2 :

    Tu: - Sì potrei farlo, ma che ne dici di darmi un incentivo? -
    Lei: - Tipo cosa?
    Tu: - Facciamo che ad ogni vestito che tolgo ti sollevi un po' di più il tuo? -
    Lei: - Mhm... Tipo così? - Inizia a farlo, sollevandolo di poco -

    Ti togli la maglietta e le cominci a vedere le ginocchia; ti slacci i pantaloni, abbassi la cerniera e te li abbassi, e le vedi le cosce; un po' imbarazzato ti sfili le mutande
    liberando il tuo membro ingrossato, e finalmente lei si alza l'abito del tutto mostrandoti che è letteralmente seduta sul cambio, del quale ha già il pomolo dentro
    la sua intimità, tra le sue labbra vaginali sporgenti e già bagnate, e noti che è rasata.

    A quella visione il tuo membro si rizza del tutto e quasi senza pensarci te lo prendi in mano ed inizi a masturbarti davanti a quella visione; la ragazza dal canto suo
    si lascia scivolare giù lungo la leva e poi prende a montarla lentamente; passa qualche istante e sei sempre più impaziente che lei venga a montare te.

    Tu: - Ok, penso che così ci siamo scaldati abbastanza; che ne dici di venire qua e di darci dentro?
    Lei (agrottando la fronte): - Speraci pure se vuoi... -
    Tu (incerto su tale risposta): - Ah ah... Che simpatica! Dai, sul serio, ora vieni qui che ti voglio tutta! -
    Lei (ridendo): - Ah ah ah! Poverino! Davvero pensi che una del mio rango si possa "accoppiare" con un tipo come te? Non so se hai presente ma siamo lontani anni luce! -
    Tu (irritato): - Spero che tu stia scherzando davvero... -
    Lei: - Niente affatto! Noi due siamo come il gatto e il topo; io con te sto solo giocando, niente di più; perchè quella espressione? Il poveretto ci è rimasto male.. -

    Ora sei parecchio arrabbiato dentro di te e pensi che quella stronzetta viziata ha seri problemi mentali; inizi a rivestirti.

    Lei: - Che stai facendo? Qui non abbiamo finito, mi servi per un bello scherzetto! -

    Stai per risponderle male quando il tuo cellulare scivola fuori dalla tasca dei pantaloni, che hai appena sollevato; la delusione per ciò che ti ha negato più la rabbia verso
    di lei ti fanno venire in mente una idea per vendicarti; ti blocchi nella tua posizione, tenendo nascosto l'apparecchio dietro il vestito.

    Tu: - Ok, ti posso aiutare, a patto che tu ti svesta del tutto -
    Lei: - Ah bhe, se è solo questo non c'è problema - Si sfila l'abito e si toglie anche il reggiseno.

    Le osservi qualche istante il suo seno non tanto eccezionale.

    Tu: - Bene, cosa dovrei fare? -
    Lei: - Facile! Dobbiamo imbrattare tutto l'interno, così imparano a fare gli spilorci -
    Tu (mascherando lo schifo): - Io potrei schizzare un po' qua e la ma tu? -
    Lei (sogghignando): - Oh bhe, si da il caso che me la cavi molto bene con lo squirting -

    Cerchi di resistere ma anche solo il nome ti eccita un poco.

    Tu: - Si può fare, però ti devi girare dall'altra parte; mi ecciterei di più -
    Lei (sbuffando): - Come vuoi, ma non provare ad avvicinarti o a sporcarmi, chiaro!? -

    Facendo perno direttamente sul cambio, Martina si gira di 180 gradi; devi ammettere che quel lato migliora la situazione visto che il suo culetto non è niente male; scacci
    quei pensieri e dai il via; la ragazza inizia subito la cavalcata aumentando a poco a poco il ritmo mentre tu scopri subito il cellulare, la metti in modalità videocamera ed inizi
    a filmare; arrivato a 5 minuti di video la ragazza ti chiede a che punto sei; interrompi la registrazione salvandola mentre le rispondi che sei a buon punto; prepari poi la
    fotocamera e la imposti sulla sequenza di 10 scatti poi ti posizioni per avere la visuale migliore.

    Tu (fingendo di ansimare): - Ehi Martina, ora rigirati, sono quasi alla fine e devo vederti le tette! -

    La ragazza sbuffa di nuovo e si gira nel mentre in cui tu avvii lo strumento; gli scatti non tardano ad arrivare con tanto di flash, riuscendo a catturare buonissime
    inquadrature; lei accecata si porta le mani sugli occhi e tu approfittando del momento ti rivesti in fretta e furia poi apri la portiera e torni velocemente in salotto.

    Facendo finta di niente raggiungi il buffet con la scusa di versarti da bere; dopo poco vedi entrare nella stanza anche Martina, la quale ti cerca con il viso rabbuiato e
    individuandoti ti raggiunge.

    Lei (con la voce bassa): - Cosa diavolo hai fatto, idiota! -
    Tu (sogghignando): - Attenta a come parli con chi ha del materiale scottante su di te -
    Lei (con sguardo assassino): - Sei impazzito? Non sai chi sono io, ne chi è mio padre! Ti potremmo distruggere in modi che non ti immagini neppure! -
    Tu (facendoti serio): - Ah è così? Mi minacci? Ok, l'hai voluto tu! Come prima cosa... Bhe, Filippo sarà "molto felice" di vedere cosa hai fatto in quella macchina... -
    Lei (irrigidendosi): - Cosa? Aspetta... -
    Tu (fingendo): - Considerato poi che ho inviato il tutto alla mia email, potrei una volta a casa anche caricare il tutto su qualche sito porno... -
    Lei (con un principio di lacrime di rabbia agli occhi): - No davvero, aspetta! Cosa vuoi? Che cosa vuoi per cancellare il tutto? -
    Tu: - Mhm... Vediamo... Che cosa avresti da offrire? -
    Lei (trattenendo le lacrime e riflettendo): - Ho... Ho dei soldi con me... Tipo 500 € ti potrebbero bastare? -
    Tu: - Uhm... Non saprei? Qualcos'altro? -
    Lei (mordendosi il labbro per il nervoso): - Io.. Io potrei fare quello che vuoi... - E abbassa lo sguardo -
    Tu: - Mhm... Interessante... Bhe, ora lasciami pensare un po'... Non sparire, ti farò sapere presto la risposta -

    Torni a sedere alla tua poltrona; un po' ti vergogni di quello che stai facendo, però il fatto che hai sempre odiato quel genere di persone e il pensiero delle pazzie
    che la ragazza ti ha detto surclassano tutto; ti guardi un po' in giro.

    Dopo un po', dalla porta vicino a quella che da sul retro, compare Elena; sembra arrabbiata e a seguire arriva anche Filippo, il quale cerca di parlare con lei; i due
    discutono per qualche istante poi fanno pace, mentre dalla stessa porta sopraggiunge una ragazza che non avevi ancora visto, con una lunga treccia nera, che
    esce in giardino.

    Ad un quarto a mezzanotte il tuo amico annuncia che è ora di andare in piscina e segue un via vai pieno di entusiasmo per prendere i salviettoni che lui ha
    recuperato per tutti; gli invitati cominciano ad uscire e Filippo vedendoti ancora seduto ti incita ad unirti a loro, ma tu gli dici che prima devi fare una chiamata;
    escono tutti tranne te e Martina, la quale utilizza la scusa di dover andare al bagno.

    E.2.1 - L'idea della piscina è davvero invitante, dunque opti per concludere al più presto la situazione; decidi di accettare i soldi
    E.2.2 - L'idea dei soldi è davvero invitante, considerato quanto ne avresti bisogno, però vuoi umiliare ulteriormente la ragazza, per farle abbassare la cresta;
    decidi per il "quello che vuoi"


    ---------------- SCELTA E.2.1 (FINALE) :
    Raggiungi la ragazza prima che entri in bagno.

    Tu: - Ok, ho scelto i soldi -

    Martina non dice nulla, apre la porta di fronte, che da su uno sgabuzzino in cui sono tenute le borsette delle ragazze, recupera la sua e dal portafogli all'interno
    tira fuori la cifra pattuita e te li consegna, tutta irrigidita.

    Lei: - Eccoteli... Ora cancella tutto, e voglio vedere! -
    Tu: - Ok, però per evitare possibili ripercussioni eliminerò le copie a casa; per evitare spiacevoli ripercussioni, sai no!? -

    La ragazza pare di tutto altro avviso ma non dice niente e ti guarda cancellare il video e le foto.

    Tu: - Che questo ti sia di lezione! Al di là dei discorsi da pazza che tiri fuori, sembri una ragazza sveglia; non è tardi per smetterla di fare la viziata e la borghese;
    inutile dirti che ci sono persone "povere" che sono mille volte meglio di chi ha una scopa infilata in culo... -

    Te ne vai lasciandola lì da sola e raggiungi gli altri in piscina; l'acqua è meravigliosa perchè è incredibilmente riscaldata e quindi all'arrivo del nuovo anno ti godi
    di più i fuochi d'artificio che illuminano il cielo.

    Finita la festa torni a casa con il portafogli un po' più pieno di prima, sentendoti leggermente in colpa ma rimanendo comunque soddisfatto.

    FINE DEL RACCONTO


    ---------------- SCELTA E.2.2 (FINALE) :

    Martina ha raggiunto il bagno e sta per aprire la porta, dunque ti alzi e velocemente vai da lei.

    Tu: - Ok, ho deciso e scelgo la seconda opzione -
    Lei (fulminandoti con gli occhi): - E che cosa vorresti? -
    Tu: - Bhe, iniziamo ad entrare in bagno, che ne dici? -
    Lei (strabuzzando gli occhi) - Non se ne parla! -
    Tu: - Ok ok, Filippo è in uscito, giusto? No, perchè dovrei dirgli qualcosa -
    Lei (arrabbiata e spaventata): - Eh eh... Stavo scherzando... Va bene, entriamo... -

    Vi ritrovate leggermente alle strette ma comunque riesci a chiudere la porta; la ragazza si allontana da te fin dove può, ovvero pochi passi.

    Tu (con falso dispiacere): - Ah, mi devo scusare... Che sbadato che sono... Ti ho interrotta quando tu avevi bisogno del bagno, forza fai pure -
    Lei (incredula): - Dovrei fare... Dovrei farlo con te qui dentro? -
    Tu: - Oh, non badare a me, davvero fai pure -

    La ragazza ti lancia uno sguardo omicida però poi si solleva l'abito arrotolandoselo intorno alla vita, si abbassa le mutandine leopardate e si siede sul water; tu le
    vai davanti ed falsamente le consigli: - Sai che se allargassi un po le gambe, la faresti meglio? - ; lei non ti guarda ma controvoglia coglie l'ordine e lo esegue,
    mostrandoti di nuovo la sua vagina depilata dalle labbra sporgenti; poco dopo da essa sgorga un piccola cascatella trasparente; aspettando che finisca spaventi
    nuovamente la ragazza sbottonandoti i pantaloni che ti abbassi e poi sfilandoti i boxer; la vista di lei che fa pipì ti ha eccitato e il tuo membro è tornato eretto; di
    fronte a lei c'è un bidet sul quale ti siedi.

    Terminato il suo bisogno Martina tende una mano per afferrare la carta per pulirsi ma tu la blocchi afferrandogliela.

    Tu: - Sai, il mio uccello avrebbe proprio bisogno di una disinfettata, che ne dici di aiutarmi? - Poni maggiore enfasi sull'ultima parola, per ricordarle del precedente
    accaduto.

    Martina si morde il labbro stizzita ma poi ti viene davanti e chinandosi ti sfiora la cappella con le sue labbra vaginali, lasciandoti sopra qualche goccia; tu però
    intendevi altro: la afferri per le natiche e la porti più vicina costringendola a sedersi sopra di te, centrando la sua intimità con il tuo membro e la penetri piano
    piano man mano che lei si abbassa.

    Tu (godendo): - Tutt'altra storia rispetto ad una leva, vero? Ora ti "accoppierai" con il "poveretto" che tanto disprezzi -

    Le molli una sculacciata sul sedere, per incitarla a muoversi, e lei obbedisce prendendo a cavalcarti però a ritmo lento.

    Tu (leccandole la porzione di seno visibile): - Più vai lenta e più tempo passeremo "uniti" -

    La sculacci di nuovo e lei accellera iniziando ad ansimare non per il piacere ma per lo sforzo; per qualche minuto la lasci continuare poi le dai un'altra pacca
    facendola aumentare di nuovo e presto arrivi in vicinanza al culmine.

    Lei (balbettando tra le ansimate): - T-Ti P-preg-g-go no-non d-d-den-tro! -

    Tu non te ne curi e finalmente le eiaculi all'interno della sua intimità e mentre ancora la penetri leggeri schizzi di sperma le gocciolano fuori; ti fai cavalcare fino
    a che il tuo membro non termina gli spasmi di piacere; fai alzare la ragazza che mostra uno stato di sconsolazione tale da farti quasi vergognare, ma nonostante
    ciò le dai l'ultimo ordine di leccarti via il seme che ti è colato sui genitali; Martina si inginocchia rassegnata e con lunghe leccate ti pulisce tutto, poi tu te lo prendi
    in mano e lo spemi per fare fuoriuscire gli ultimi residui e le fai "lavare" anche quelli.

    Ti alzi in piedi e ti rivesti, mentre la ragazza si siede al tuo posto e attivato il rubinetto prende a strofinarsi con foga la vagina, come se volesse strappare via
    l'accaduto; tu vai alla porta e ti giri prima di uscire.

    Tu: - Come promesso cancellerò tutto, non ora ma quando arriverò a casa; che ti sia di lezione... Ricchi o poveri la differenza sta solo nei soldi e da come
    ci si comporta... Se vuoi saperlo un po' mi dispiace di averti costretta a ciò, ma te la sei cercata... Ti consiglio di cercare di cambiare, di smetterla di comportarti
    come una ragazzina snob e viziata, altrimenti in futuro qualcun'altro potrebbe farti qualcosa di veramente peggiore... -

    Esci e ti richiudi la porta alle spalle; la verità è che ti dispiace veramente ed ora che è cessato del tutto l'eccitamento ti vergogni un poco; ti rendi conto che
    fuori sono già iniziati i fuochi d'artificio quindi esci ad assistere allo spettacolo, anche solo per distogliere la testa dai pensieri.

    Arriva la fine della festa e dopo i saluti tu e tutti gli invitati uscite fuori; ti incammini verso la macchina soprappensiero quando alle tue spalle vieni investito da una
    luce dei fari di una macchina; ti rendi conto dal rumore che il veicolo sta accellerando, ti volti per vedere cosa succede e abbagliato fai solo in tempo a percepire
    la sua sagome che ti arriva addosso, poi il nulla.

    FINE DEL RACCONTO

    _______________________________________________________________________________________________________________________________

    SCELTA F :

    SE ARRIVI DALLA SCELTA A.1.3.1 (FINALE):

    La ragazza è davvero disperata e questo ti fa pensare che hai davvero un netto vantaggio su di essa.

    Tu: - Ok, mi hai convito e potrei aiutarti, però il favore te lo chiedo prima -
    Lei (inarcando un sopracciglio): - E che cosa vorresti? -
    Tu (sicuro di avere la posizione di potere): - Mancano... Aspetta... 10 minuti all'ora ics; sei vuoi che ti aiuto mi devi fare un pompino - Ti senti comunque arrossire.
    Lei (arrossendo a sua volta): - Co... Cosa? -
    Tu: - Hai capito bene, anzi devi farlo finché non vengo; e ti ricordo che il tempo scorre, manca poco prima che lui "dimentichi" il cellulare vicino ad Elena; tic tac... -
    Lei: - Non puoi... Non puoi chiedermi una roba simile, chi ti credi di essere? -
    Tu (sforzandoti di sogghignare, nonostante ti batta forte il cuore): -Sono l'unico che ti può aiutare per stasera, ma se vuoi rimandare fa pure; intanto però penso che
    i due fidanzatini si riappacifichino stasera, magari nel letto -

    Puoi quasi sentire gli ingranaggi che lavorano nella sua testa, e puoi benissimo immaginare che stia lottando tra il mandarti a fare in culo e il sottomettersi per
    raggiungere il suo scopo; alla fine pare rassegnarsi e si inginocchia; le vai davanti e con dita tremanti ti sbottoni i pantaloni, facendoteli poi scorrere giù, e a seguire
    ti abbassi anche i boxer, liberandoti il membro che è mezzo a riposo.

    Vittoria totalmente controvoglia vi avvicina la faccia e poi lo prende lentamente in bocca; a quel punto ti si rizza e lei è costretta a staccarsi un poco poi comincia
    subito a succhiartelo di gran lena, chiaramente desiderosa di finire subito quel supplizio; devi ammettere che ci sa davvero fare e inizi ad ansimare piano mentre ad
    ogni spompinata provi maggior piacere.

    Arrivi infine al culmine, le infili le mani tra i capelli e le afferri la testa "aiutandola" a mettere più enfasi nelle succhiate finali, poi le vieni dentro in uno stato di
    estasi; lei ti spinge via, staccandosi di scatto ed iniziando a tossire mentre un filo di sperma ancora unisce il tuo membro alle sue labbra; un rivolo le fuoriesce
    colandole sul mento e poi sul collo e sputacchia qualche goccia in giro, nel frattempo che rimprende fiato.

    In quel momento la porta si apre ed entra Filippo.

    Lui (aprendo la porta): - Piano annull... Cos... Che cazz... Cosa cazzo fate? - E' sconvolto, indietreggia e chiude la porta.

    Passano alcuni istanti di silenzio.

    Lui: - Ma porca puttana! Potevate avvisarmi, cazzo! E in camera mia poi! Non provate ad andarvene senza aver pulito! - Pare davvero scioccato.

    Vittoria, dopo che lui se ne è andato, apre la porta e corre in mezzo al corridoio entrando nell'unica stanza sulla sinistra, e poco dopo la senti vomitare; tu intanto
    prendi dei fazzoletti su un comodino e ti ripulisci, poi ti rivesti; entri nel bagno della camera e utilizzando della carta igienica bagnata pulisci il pavimento schizzato.

    Controllato che tutto è a posto esci e raggiungi la porta dove è sparita la ragazza; da l'accesso ad un bagno spazioso e la vedi chinata sul water in preda a
    conati; fai qualche passo incerto verso di lei, chiedendole se le serve aiuto ma in tutta risposta riesce a mandarti a fanculo prima di rimettere nuovamente.

    Ora potresti scendere le scale e incombere in qualunque cosa orrenda ti aspetta, oppure puoi tentare la fuga da una finestra; a costo di romperti l'osso del collo
    opti per quella scelta; ti viene in mente che il garage sporge un poco sotto il primo piano, dunque ti figuri mentalmente la struttura della casa e capisci a quale
    finestra andare; arrivi in fondo al corridoio, dove svoltando a sinistra arriveresti alla rampa delle scale, e provi a girare la maniglia della stanza posizionata sopra
    il garage, ma scoprì che è chiusa a chiave; leggermente nel panico, provi con quella alla tua destra e per fortuna la porta si apre.

    Ti ritrovi in uno studio modesto, con uno scaffale ed una scrivania con sopra un PC, oltre ad un letto approntato per qualcuno, che sicuramente di solito non è
    presente nella stanza; arrivi alla finestra e la apri notando che forse, ma proprio forse, potresti usufruire della leggera tettoia spiovente che passa tra i due
    piani della casa; pregando di non cadere, ti muovi lentamente passo per passo rasente il muro e dopo una eternità arrivi sopra la parte sporgente del
    garage; nonostante il momento dai una sbirciata dalla finestra della stanza chiusa a chiave, maledicendo chi l'ha chiusa; l'interno è quasi del tutto buio ma
    scorgi un letto e la sagoma di una persona coricata su di esso; la cosa è strana ma non hai tempo per indagare, dunque ti muovi a scendere e finalmente
    riesci a fuggire.

    Quando riprendono i corsi universitari incontri di nuovo Filippo e durante una pausa parlate; lui non è arrabbiato, anzi ti ringrazia perchè da quel momento
    Vittoria ha smesso di stressarlo, e meglio ancora hanno perso i contatti; si era infatti accorto da tempo dell'attrazione della ragazza ma non sapeva come
    troncare la cosa; ti chiede poi come hai fatto ad andartene senza essere visto quella sera e dopo che glielo racconti si mette a ridere per quasi dieci minuti;
    dopo che si è ripreso tira fuori dalla tracolla il giaccone che hai dimenticato nella fuga, e te lo riconsegna.
    FINE DEL RACCONTO

    _______________________________________________________________________________________________________________________________

    SCELTA G :

    Senti Filippo chiudere la porta mentre cammini piano nel corridoio; non hai ancora voglia di tornare di sotto dunque decidi di esplorare il piano, sbirciando
    furtivamente nelle varie stanze; apri la prima porta alla tua destra e scopri un'area dedicata al lavaggio dei vestiti, nulla di che; prosegui sulla tua sinistra ed
    entri in un ampio bagno decorato con un tocco femminile; rimangono due porte, una sulla parete di destra che da accesso ad uno studio modesto con qualche
    mobile ed un letto approntato per qualcuno, e l'altra in fondo al corridoio prima della svolta a sinistra per raggiungere le scale; provi a girare la maniglia ma scopri
    che è chiusa a chiave.

    A.1.1 - Qualunque sia il motivo non sono affari tuoi e comunque possono esserci mille spiegazioni; decidi di andartene tornando al piano di sotto in salotto e ti
    risiedi sulla tua poltrona
    G.1 - La storia ti incuriosisce e decidi di approfondire


    -------- SCELTA G.1 :

    La tua testa inizia a formulare teorie: Sai che Filippo non ha animali e che i suoi genitori non li amano, dunque non può esserce uno dentro; magari potrebbe
    contenere qualcosa di valore, o comunque di importante per gli affari della loro famiglia; oppure potrebbe trattarsi di una di quelle stanze sporcaccione piene
    di perversioni; o magari...

    Decidi di darti una calmata poi accosti l'orecchio all'uscio ma dopo aver ascoltato attentamente per qualche istante non senti alcun suono; guardandoti
    nervosamente attorno allora ti inginocchi e sbirci dal foro della serratura ma vedi solamente il buio; alla fine concludi che in quel modo non scoprirai nulla e
    comincia ad aleggiarti in mente la folle idea di cercare la chiave; inizi a chiederti dove potrebbe essere; se nella stanza ci fosse qualcosa di valore o di
    scandaloso essa sarebbe di sicuro nascosta in cassaforte o l'avrebbe addosso uno dei padroni di casa, e in quel caso sarebbe inarrivabile; se invece non si
    trattasse di qualcosa di importante potrebbe benissimo essere... In qualunque posto della casa...
    Prima di desistere però decidi di dare una veloce occhiata nelle stanze del piano, ad esclusione ovviamente di quella del tuo amico, iniziando con lo studio; piano
    rientri nella stanza e inizi a guardarti intorno: c'è uno scaffale, una scrivania con sopra un computer ed una sedia appresso, e il letto improvvisato; passi velocemente
    sui ripiani non trovando nulla, cerchi dietro al PC e al monitor ma è un altro buco nell'acqua, infine sicuro di fallire nuovamente arrivi al letto ma quasi imprechi ad alta
    voce quando sollevando il cuscino trovi una chiave scura.

    Ancora incredulo la afferri e torni alla porta misteriosa, la infili nella toppa e con il cuore in gola la giri e l'uscio si apre; grazie alla luce del corridoio riesci a scorgere le
    sagome di una mobilia da camera da letto; sei incerto su cosa fare quando senti dei passi provenire dalle scale quindi velocemente ma più silenziosamente possibile
    entri e ti chiudi la porta alle spalle; odi qualcuno passare in corridoio e percorerlo nella sua lunghezza, poi senti bussare e le voci di Filippo con un ragazza che non
    distingui, infine la porta della sua camera chiudersi; sospiri cercando di scacciare la tensione poi ti volti nell'oscurità.

    Poco a poco i tuoi occhi si abituano e noti che su un comodino è accesa una bajour anche se settata al minimo da sembrare quasi spenta; poi ti immobilizzi quando
    scorgi una figura sul letto sotto le coperte; nonostante ti batta forte il cuore e la ragione ti dica di andartene subito, non puoi fare a meno di chiederti perchè ci sia
    una persona chiusa a chiave in una stanza, con la chiave tenuta al di fuori; furtivamente, passo dopo passo, ti avvicini scorgendo alle flebile luce della lampada
    alcuni flaconi di medicine; arrivato al bordo del letto scruti il fagotto che però non si muove minimamente, come se nemmeno respirasse; fai ancora qualche passo e
    ti sporgi per vedere di chi si tratta e capisci che è una donna.

    L'idea che non respiri si fortifica per la mancanza di rumori il suo stato apparente di statua; impaurito ma anche preoccupato tendi una mano tremante e gliela poni
    sotto il naso, senza toccarla, ma ti tranquillizzi un poco quando la senti espirare leggera; non sei un dottore ma non ti pare normale una respirazione simile e
    l'occhio ti ricade sui tubetti sopra al comodino; li prendi in mano e cerchi di leggere nella penombra, scoprendo poco dopo che si tratta di tranquillanti e di un sonnifero;
    il mistero si infittisce perchè ora oltre al fatto di essere chiusa a chiave scopri che è sotto l'effetto di medicinali potenti.

    Ti azzardi ad aumentare la luminosità della bajour, riuscendo a vedere meglio, e noti che la donna è molto bella, con i capelli biondi e folti ed un viso grazioso, e pare
    abbastanza giovane; è sdraiata diritta di schiena ed è coperta quasi fino al mento; dentro di te inizia ad insinuarsi la perversa idea di scoprirla un po'.

    G.1.1 - Scacci con tutto te stesso le idee "da arrapato" e decidi invece di controllare un quadernetto che hai notato sull'altro comodino
    G.1.2 - In fondo non faresti niente di male e magari così coperta ha troppo caldo...


    ---------------- SCELTA G.1.1 :

    Recuperi il quadernetto e torni alla luce della bajour, soprattutto perchè ha tutta l'aria di essere un diario personale, cosa che confermi non appena lo apri.

    Sulla prima pagina bianca vi è scritto solo un nome: Valeria.

    Inizi a sfogliare le pagine leggendo frettolosamente.

    "Mi sento stupida a scrivere su un quaderno, tuttavia è, come dice il mio psicologo, il primo passo per stare meglio.
    Mi ha detto di scrivere come mi sento, cosa provo per ciò che è accaduto... Io provo una rabbia infinita e... E un dolore infinito nel petto... Io non l'ho ancora detto ad
    Arianna, ho paura di come la prenderà... Quel... Quell'essere... Come ha potuto tradirmi? Come ha potuto distruggere 10 anni di matrimonio? Con una dell'est...
    "

    "Ieri non sono riuscita a scrivere altro e ho il forte impulso di stracciare ogni singola pagina di questo quaderno... Ma non posso... Oggi non è cambiato
    nulla, anzi mi sento peggio. Non posso continuare così, mi serve aiuto, qualunque cosa che mi dia sollievo...
    "

    "Non ho più scritto da tre giorni. Ho avuto altre sedute e ogni volta il dottore mi ha ripetuto di riprendere e di non disperare se ora mi pare inutile,
    tuttavia mi ha anche prescritto dei calmanti leggeri. Non sto affatto meglio e cosa ben più peggiore la mia povera dolce Arianna ha scoperto tutto. Ho paura di
    impazzire! Si è chiusa nel silenzio e non so cosa dirle, non so cosa fare per lei, come non lo so per me...
    "

    "Di nuovo ho saltato vari giorni senza nemmeno prendere in mano questo quaderno. Le cose vanno male, io sto male... Arianna ha ricominciato a parlarmi...
    Nonostante soffra molto, è più forte di me tanto che ha persino cercato di consolarmi... E' la luce dei miei occhi ed io devo cercare di tirarmi su, devo farlo per lei...
    "

    "Non sopporto più di stare in questa casa, ora è una prigione che mi tormenta. Ho chiesto a mia sorella se ci può ospitare per qualche tempo e lei ha
    accettato, dunque devo fare i bagagli. Spero che il cambiamento aiuti.
    "

    "Sono passati due giorni. Ora sto scrivendo nella stanza degli ospiti a casa di mia sorella. Lei ed Ettore sono gentili ma la compassione nei loro sguardi
    è come una freccia che mi trapassa, mi fa sentire debole, mi butta giù. Nonostante i calmanti non riesco a dormire bene, passando la notte tra i tormenti.
    "

    "E' quasi la fine dell'anno e mia sorella ed Ettore dovranno andare via per lavoro. Volevano disdire per rimanere con me ma li ho convinti ad andare. Meglio
    così, forse rimanere da sola con Arianna in pace, ci potrà aiutare. Domani tornerà a casa Filippo, il figlio di mia sorella, il quale ha in programma per l'ultimo una festa.
    Anche lui ha cercato di annullare il suo impegno ma l'ho fatto desistere, anche perchè potrebbe essere una distrazione per Arianna. In quanto a me, sono riuscita a
    farmi dare di sonniferi dal dottore. Ne ho bisogno e dunque quella sera non sarò disturbata.
    "

    Chiudi di colpo il quaderno, orripilato dei pensieri sconci che ti erano passati per la testa su quella povera donna; probabilmente sua figlia è la ragazzina che hai visto
    davanti al buffet, e ciò spiegherebbe la presenza di una minorenne; riporti la bajour al minimo e piano esci dalla stanza con cautela, e richiudi a chiave la porta; la
    riporti al suo posto e infine torni in salotto.

    Per il resto della festa cerchi di dimenticare ciò che hai scoperto ma ti pervade un senso di tristezza mista ad inquietudine; ogni tanto guardi di sfuggita la ragazzina
    provando pena fino a quando lei non sale al piano di sopra, e nel vederla passare ti pare di notare il suo volto triste; non riesci a distrarti neppure quando andate tutti
    in piscina e le ragazze restano in costume da bagno, e quando scocca la mezzanotte ed iniziano a scoppiare i fuochi d'artificio pensi che è una stupida illusione, è solo
    un giorno come gli altri.

    La festa finisce verso le due e tu torni a casa ripromettendoti di lasciarti scappare nemmeno una parola con Filippo, perchè tu non avresti dovuto entrare in quella
    stanza.


    ---------------- SCELTA G.1.1 :

    [SPOILER][/SPOILER]

    Edited by atbmatus - 27/2/2018, 13:56
     
    .
8 replies since 1/1/2018, 23:33   768 views
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