Yu-Gi-Oh! Dual: Heaven's Gate

[AVVENTURA][SERIO][FANTASY][VM 13]

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  1. Ipercubo
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    Capitolo 2

    In una comune piazza di New Moon, di dimensioni abbastanza grandi ma non troppo, i cittadini svolgevano normalmente le loro mansioni quotidiane: nelle strade le persone prendevano il caffè al bar, dialogavano fra di loro, o semplicemente attraversavano quel tratto di strada per andare al lavoro o a scuola come in qualsiasi altro giorno. Ma quella quotidianità venne improvvisamente spezzata dal crollo di una parte del muro esterno di uno dei palazzi circostanti, con le macerie che crollavano sulle macchine sottostanti, schiacciandole. Fortunatamente non ci furono feriti, ma tutti i presenti si preoccuparono non poco a quella scena: i più vicini si affrettarono ad allontanarsi, per paura che un’altra porzione del muro potesse cedere, mentre quelli più distanti si chiedevano se si trattasse di un crollo accidentale.
    Quest’ultima ipotesi, tuttavia, venne ben presto confutata dalla figura di un uomo che si lanciò dal primo piano, atterrando su ciò che rimaneva di una delle macchine sottostanti e dirigendosi verso il centro della piazza. Appena fu uscito dalla nuvola di polvere e la sua figura fu chiaramente distinguibile, diversi cittadini lo riconobbero immediatamente: non era un personaggio pubblico, ma nonostante ciò il suo volto era noto ad una buona fetta della popolazione locale.
    Ruy Alexander
    Capo del gruppo mafioso locale Ba Al’Sad

    Era stato proprio quest’uomo a far crollare il muro, allo scopo di aprirsi una via di fuga dall’interno dell’edificio; il suo inseguitore invece era ancora dentro lo stesso, nel punto da cui Ruy era saltato, cercando di analizzare la situazione ed il modo migliore di procedere. Avrebbe voluto inseguire l’altro uomo, ma al tempo stesso non poteva rischiare di coinvolgere i cittadini nei paraggi; era già una fortuna che nessuno fosse rimasto ferito nel crollo del muro, non poteva rischiare che persone estranee venissero coinvolte nel loro combattimento.
    Nonostante la sua figura fosse ancora parzialmente oscurata dalla colonna di polvere che si era sollevata, era possibile distinguerne i particolari: era un uomo sui quarantacinque anni, come del resto anche Ruy, ed aveva capelli neri e molto corti; portava vestiti comuni, sporchi tuttavia di polvere e strappati in più punti, e questo non era dovuto al crollo del muro ma al combattimento che i due avevano verosimilmente avuto prima di quel momento, lo stesso combattimento che ha portato Ruy ad aprirsi una via di fuga in maniera così estrema. Diversamente da quest’ultimo, l’inseguitore era effettivamente un personaggio pubblico, ed in quanto tale fu riconosciuto dalla quasi totalità dei presenti.
    Decimaster Exarion
    Candidato alla Presidenza di New Moon

    “Ehi, ma… Ma quello è Decimaster! Che diavolo sta combinando?!” “Credo che voglia catturare Ruy!” “Chi è Ruy? Quello che si è buttato?” “Al diavolo, io scappo prima che la situazione si faccia pericolosa!” “Io invece voglio restare a guardare.” “Cretino, quello è armato! Pensa a metterti in salvo!” si udì in mezzo alla folla, mentre questa scompariva velocemente dai paraggi; i più impavidi si nascosero a debita distanza in luoghi dove sarebbero stati coperti pur mantenendo una visuale su quanto stava accadendo.
    Ruy, dal canto suo, aveva smesso di correre dopo essersi portato a debita distanza dal suo inseguitore - ma sempre nel suo raggio visivo, ossia rimanendo all’interno della piazza – e stava riflettendo sulle opzioni fra cui poteva scegliere. “A quanto ho capito quel bastardo non può farmi nulla dalla distanza, quindi se ora scappassi in mezzo alla folla riuscirei a scappare senza troppi problemi. Però non posso fare una cosa del genere; per uno come me, l’immagine è tutto! Non posso permettermi né di farmi odiare dai cittadini, né di smettere di incutere loro timore: perderei in entrambi i casi. Di conseguenza, non posso né darmela a gambe né mettermi a distruggere la città con Mek Fortezza. Se invece lo affrontassi correrei un grosso rischio, ma in caso di vittoria ne uscirei persino rafforzato, compensando tutte i danni che ha appena causato alla Ba Al’Sad.” pensò, per poi riprendere a camminare, ma stavolta a passo lento ed in direzione di Decimaster. Quest’ultimo si lanciò sul marciapiede, e i due si avvinarono fino ad aver raggiunto una distanza di circa venti metri.
    “Risolviamo questa cosa senza fare troppi danni al quartiere. E non avvicinarti ulteriormente, non vorrei che facessi qualcosa di stupido.” disse a quel punto Ruy, e il suo avversario si fermò, conscio del fatto che una battaglia troppo violenta non avrebbe giovato neanche a lui;
    LP Ruy: 4000
    LP Decimaster: 4000
    “Inizio io: pesco una carta dal deck.” esordì il primo dei due, iniziando il duello.
    “Posiziono una carta coperta e un mostro coperto, e termino il mio turno.” disse, mentre due carte rivolte verso il basso comparivano sul terreno di gioco.
    “È il mio turno; evoco normalmente Goblindbergh.” disse Decimaster. A queste parole a mezz’aria sul suo lato del terreno comparve un goblin con occhiali da aviatore a bordo di un aeroplano rosso. Nonostante le dimensioni relativamente contenuto di quest’ultimo, appena superiori a quelle del suo pilota, sotto di esso vi era appesa con delle funi una cassa di legno, che venne immediatamente rilasciata; si ruppe in mille pezzi non appena toccò terra, rivelando al suo interno un ventilatore verde dotato di piccole braccia e gambe metalliche. (Goblindbergh / Lv: 4 / DEF: 0) (Genex Ventilatore / LV: 4 / DEF: 1300)
    “Quando Goblindbergh viene evocato normalmente, posso evocare specialmente un secondo mostro di livello 4 o inferiore direttamente dalla mano, a condizione di spostare il primo in posizione di difesa; inoltre, quando Genex Ventilatore viene evocato specialmente, posso aggiungere un mostro “Genex” Oscurità direttamente dal deck alla mano, e io scelgo Genex Alleato Uomo Uccello.” disse il giocatore di turno, aggiungendo la carta nominata alle quattro che aveva in mano.
    “A questo punto, creo una rete di sovrapposizione con i miei due mostri di livello 4: Evocazione Xyz!” esclamò l’uomo, mentre le due creature appena evocate si trasformavano in globi di luce che penetrarono immediatamente all’interno del portale appena apertosi, generando così un’esplosione multicolore.
    “Discendi, Drago Xyz, Ribellione Oscura!”
    Il nuovo mostro di Decimaster era un drago blu e viola, con parti nere sulle gambe, sulle spalle e intorno alla testa. La parte più singolare del suo corpo erano senz’altro le ali, frastagliate e dall’apparenta quasi meccanica a causa della loro rigidità, e avvolte integralmente da scariche di energia elettrica viola generate da due sfere al centro delle stesse. I due globi di luce orbitavano ora intorno al mostro come unità sovrapposte. (Drago Xyz Ribellione Oscura / Oscurità / Tipo: Drago / RG: 4 / ATK: 2500)
    “Già dal primo turno? Beh, tanto meglio: se spreca le sue risorse all’inizio non né avrà quando più gli serviranno.” pensò Ruy fra sé e sé.
    “Ribellione Oscura, attacca il mostro coperto.” comandò Decimaster, e il suo mostro si lanciò in direzione della carta presente dall’altra parte del terreno, aprendo al massimo le sue ali e volando rasoterra. Quando arrivò a destinazione, la carta coperta lasciò il posto a tre sfere metalliche gialle, collegate fra loro da quello che sembrava un cavo di energia blu. Il drago tentò invano di morderne una, senza che questa riportasse alcun danno, e fu quindi costretto a tornare al punto di partenza. (Arma di Titanio Iota / Lv: 4 / DEF: 3000)
    LP Decimaster: 3500
    “Quella è una delle Armi di Titanio, mostri con una difesa elevatissima, e tra l’altro è anche una delle più deboli. Dovrai impegnarti molto più di così per vincere.” lo schernì Ruy, senza però sortire alcuna reazione. “Tuttavia,” continuò “Iota si autodistrugge se l’avversario attiva l’effetto di una sua carta durante la sua Main Phase 2.”
    “Posiziono una carta coperta, e termino il mio turno.” concluse Decimaster.
    “Tocca a me, pesco.”
    “Uff, avrei preferito se avesse attivato un effetto nel tentativo di distruggere Iota.” pensò il giocatore di turno. “Sarei stato contento di fargli sprecare ulteriori risorse, visto che la mia carta coperta, Arma di Titanio Epsilon, impedisce ai miei mostri “Arma di Titanio” di essere distrutti dagli effetti delle carte, compreso quindi dal proprio stesso effetto, nel turno in cui viene attivata.”
    “Attivo dalla mia mano l’effetto di Mek Fortezza: questa carta può infatti essere evocata specialmente, dalla mano o dal cimitero, scartando mostri di Tipo Macchina il cui livello totale sia pari o superiore a 8. Scarto Arma di Titanio Zeta, di Livello 7, e Congegno d’Argento, di Livello 4.” esclamò il giocatore di turno, per poi mandare due carte dalla mano al cimitero. Contemporaneamente, sul suo terreno comparve un mostro simile ad una specie di carro armato, con due file di ruote cingolate ai lati ed una terza al centro, della quale però si vedeva solo l’estremità superiore. Ai lati dei cingoli esterni vi erano due braccia meccaniche, e in cima al mostro quella che sembrava essere una testa. L’elemento più vistoso era comunque la mitragliatrice a lato della stessa, dotata anche di un piccolo carrello per migliorare la precisione. (Mek Fortezza / Terra / Tipo: Macchina / LV: 7 / ATK: 2500)
    A quest’evocazione, tuttavia, Decimaster assunse per la prima un’espressione di autentico odio nei confronti del suo avversario. Poteva infatti percepire che quel mostro era ben diverso dagli altri comparsi finora nel corso del duello, e se lo avessero notato anche quei pochi cittadini che erano rimasti ad assistere al duello probabilmente se la sarebbero data a gambe come la maggioranza dei loro pari. Il mostro appena evocato da Ruy era infatti reale, tangibile, come reale e tangibile era l’arma che aveva incorporata, in quanto esso era stato evocato tramite l’Arca dell’Incarnazione.
    “Maledetto mafioso! Non soltanto ha uno Stand, ma anche la faccia tosta di materializzarlo davanti a me pur sapendo che sarà del tutto inutile.” imprecò Decimaster, ripromettendosi nel contempo di vincere quel duello.
    “Subito dopo” continuò l’avversario come se niente fosse, “attivo l’effetto di Arma di Titanio Iota: durante la mia Main Phase, se questa carta era in precedenza coperta, posso offrirla come tributo per evocare un mostro “Arma di Titanio dal mio cimitero, ignorando le condizioni di evocazione. Evoco quindi l’unico mostro che risponde a tali requisiti: Arma di Titanio Zeta!”
    Iota lasciò il posto a quello che all’apparenza sembrava un insetto metallico con sulla schiena un’enorme sfera percorsa da solchi luminosi concentrici. (Arma di Titanio Zeta / LV: 7 / DEF: 4400)
    “Non è ancora finita, perché di Zeta posso attivare ancora il potere speciale: una volta per turno, posso evocare specialmente un mostro di Tipo Macchina ed Attributo Luce dal deck, in posizione di difesa: io evoco Congegno d’Oro, che a sua volta quando evocato normalmente o specialmente mi permette di evocare un mostro di Tipo Macchina di Livello 4 dalla mano, come Mek Soldato.”
    (Congegno d’Oro / LV: 4 / DEF: 800) (Mek Soldato / LV: 4 / ATK: 1600)
    “Ma nessuno di questi mostri resterà sul terreno a lungo: siccome non ho ancora effettuato evocazioni normali in questo turno, li sacrifico infatti entrambi per evocare per tributo una seconda copia di Mek Fortezza.” esclamò il giocatore di turno, e sul suo terreno comparve un mostro identico a quello evocato in precedenza. Diversamente da quest’ultimo, però, quello appena arrivato non era tangibile.
    “Battle Phase! Attacco Drago Xyz Ribellione Oscura con Mek Fortezza!”
    A quelle parole il mostro di Ruy – quello materializzato con l’Arca – incominciò a sparare dalla propria mitragliatrice una scarica di proiettili in direzione del drago nemico. Prima che questi potessero raggiungerlo, tuttavia, una barriera rossa comparve attorno al mostro di Decimaster.
    “Attivo Annulla Attacco!” esclamò questi, rivelando la sua carta coperta.
    Tuttavia, Mek Fortezza non smise di sparare. Spostò invece la sua traiettoria, in direzione di Decimaster stesso, e in quel momento quest’ultimo realizzò le intenzioni dell’avversario: Ruy non stava cercando di vincere il duello. Stava cercando di fargli abbassare la guardia in attesa del momento giusto per attaccare con Mek Fortezza. Infatti, poiché questo era tangibile per via dell’Arca dell’Incarnazione, anche i proiettili che sparava lo erano, ed ora questi erano diretti nella sua direzione.
    In quel momento, tuttavia, accadde una cosa che non sorprese realmente Ruy, in quanto egli l’aveva già vista più volte in quel giorno, e nemmeno avrebbe sorpreso i cittadini di New Moon, in quanto chiunque conoscesse Decimaster per fama conosceva anche questa sua straordinaria peculiarità, ma che avrebbe certamente lasciato allibito chiunque non ne fosse già a conoscenza e la vedesse in quel momento per la prima volta: nessuno dei proiettili diretti verso di lui lo colpiva. L’uomo non si parava, né cercava di scansarsi. I proiettili non venivano deviati, parati o respinti; semplicemente, cessavano di esistere nel momento stesso in cui entravano a contatto col suo corpo o i suoi vestiti, come se non fossero mai stati materiali.
    Invece quei proiettili materiali lo erano: tutti i colpi che lo mancavano finivano infatti a conficcarsi nel pavimento o nelle macchine o nel muro dietro di lui, causando danni fisici. E tuttavia questo con lui non accadeva.
    “È inutile!” esclamò Decimaster. “Prima hai visto con i tuoi occhi che io ho la capacità di distruggere ogni Stand con cui vengo in contatto, ed ogni parte di essi. I tuoi colpi non possono in alcun modo ferirmi.”
    Ruy questo lo sapeva bene. Ma non si fermò, perché il suo scopo non era quello di ferire Decimaster; e quando anche quest’ultimo se ne rese conto, incominciò a preoccuparsi seriamente.
    I proiettili che non lo colpivano, infatti, andavano in parte a conficcarsi nelle automobili presenti alle sue spalle; queste ultime erano già state pesantemente danneggiate dal crollo del muro, e se un proiettile avesse raggiunto il serbatoio del carburante sarebbero potute esplodere.
    Decimaster fece appena in tempo a buttarsi per terra prima che ciò avvenne: una delle automobili esplose, e nonostante quel salto in avanti gli avesse, nel migliore dei casi, evitato di dover andare in ospedale un frammento di lamiera gli si conficcò nella spalla sinistra.
    “Tu sarai anche invulnerabile agli attacchi degli Stand, ma quell’esplosione non l’ho certo materializzata io con l’Arca dell’Incarnazione, né i frammenti delle automobili sono parte del mio Stand!” esclamò Ruy, spostando nel contempo il getto di proiettili in direzione delle altre automobili vicine.
    “Al diavolo!” pensò Decimaster fra sé e sé, stringendo i denti e portandosi la mano sulla ferita, incominciando contemporaneamente a correre in direzione dell’avversario.
    “È inutile!” gli gridò Ruy. “Anche se nel tragitto fra te e me non ci sono oggetti infiammabili posso ferirti ugualmente.” Aggiunse, e subito dopo Mek Fortezza incominciò a mirare al terreno davanti ai piedi di Decimaster. Questo, quando veniva colpito dai proiettili, lanciava piccole schegge d’asfalto in tutte le direzioni, alcune delle quali andavano a conficcarsi direttamente nelle gambe dell’uomo.
    Nonostante ciò, Decimaster continuò ad avanzare. Man mano che si avvicinava a Mek Fortezza, i colpi di quest’ultimo si facevano più precisi e le schegge più numerose, ma se fosse riuscito a raggiungere quel mostro e a toccarlo anche solo con un dito avrebbe vinto lo scontro.
    Tuttavia, quando questi ebbe percorso circa metà della distanza Mek Fortezza smise di sparare. Decimaster pensò che Ruy stesse escogitando un altro modo per danneggiarlo, ma poi notò sul suo volto un’espressione mista di imbarazzo e colpevolezza, come quella di un bambino disobbediente che si rende conto all’improvviso che la sua ultima bravata si è spinta troppo oltre.
    Preoccupandosi anch’egli, Decimaster si voltò e i suoi timori si rivelarono purtroppo fondati: a parecchi metri di distanza, un ragazzino che stava correndo nella loro direzione era stato colpito al petto da un proiettile vagante, e si era accasciato al suolo.
    “N-Non l’ho fatto apposta!” incominciò a balbettare Ruy, come se stesse cercando di giustificarsi davanti al suo avversario. “E comunque la colpa è anche tua. Se non ti fossi improvvisato giustiziere dei poveri e non fossi venuto ad attaccare la mia onesta organizzazione tutto questo non sarebbe successo; io mi stavo solo difend-”
    “LURIDO VERME!” gridò Decimaster in un impeto d’ira, facendo cadere l’altro all’indietro per lo spavento. “Tu e tutta la tua specie! Gli Stand servono solo a delinquere e a uccidere le persone! Quelli come te dovrebbero implorare di essere liberati dalla loro maledizione, e invece ve ne andate in giro spavaldi a fare ciò che più vi aggrada! Avete reso il mondo un posto violento e pericoloso e sembra non importarvene nulla, vermi schifosi!”
    “Non fare il santo, Decimaster! Anche tu agisci per interessi personali, ti interessa solo di diventare Presidente.” controbatté Ruy, e questo probabilmente fu l’unico sincero scambio di opinioni fra i due, per violento che fosse stato.
    “Arrivati a questo punto, non ci andrò leggero con te.” disse il politico. “Concludiamo questo duello in fretta: è il mio turno; pesco. Evoco normalmente Monaco Evocatore, di cui attivo il potere speciale: scartando dalla mia mano Doppia Evocazione posso evocare specialmente un mostro di livello 4 dal mio deck, e io scelgo Cannonata Nera.”
    Dopo aver pronunciato tali parole, sul suo terreno comparvero nell’ordine un monaco con una tunica viola ed una palla di cannone con un volto disegnato ed una miccia esplosiva. (Monaco Evocatore / Lv: 4 / DEF: 1600) (Cannonata Nera / Lv: 4 / ATK: 100)
    “Attivo quindi il potere di Genex Alleato Uomo Uccello nella mia mano, che mi permette di scambiarlo di posto con un mostro sul terreno.” proseguì, mentre Cannonata Nera gli tornava in mano e, al suo posto, sul campo di gioco comparve un mostro di piccole dimensioni e forma umana, ma dotata di ali meccaniche e coperta da una maschera da uccello. (Genex Alleato Uomo Uccello / Tuner / Lv: 3 / ATK: 1400)
    “A questo punto, synchronizzo Monaco Evocatore e Uomo Uccello: Evocazione Synchro!” esclamò il giocatore di turno, mentre i due mostri si scomponevano rispettivamente in quattro sfere e tre anelli di energia, che subito si allinearono formando una colonna di luce che si innalzava verso il cielo. [3+4=7]
    Quando essa scomparve, al suo posto vi era un drago bianco con una coda lunga più del doppio del corpo e terminante con un uncino, e dotato di un paio di ali ancora più vistose di quelle dell’altro drago, in quanto formate di un materiale trasparente simile al vetro. (Drago Synchro Ala Chiara / Lv: 7 / ATK: 2500)
    “Attivo l’effetto di Drago Xyz Ribellione Oscura: staccando entrambe le sue unità sovrapposte, esso può assorbire metà dell’attacco di un altro mostro sul terreno.”
    Entrambe le sfere di luce che orbitavano attorno al drago nero vennero assorbite all’interno del petto di quest’ultimo, e in seguito a ciò una serie di fili viola fuoriuscirono dalle sue ali e si aggrapparono alla seconda copia di Mek Fortezza – quella non materializzata.
    “In questo momento si attiva l’effetto di Mek Fortezza! Quando viene bersagliato dall’effetto di un mostro avversario, posso guardare la sua ma-”
    “Attivo l’effetto di Drago Synchro Ala Chiara!” lo interruppe Decimaster, prima ancora di ascoltare quello che Decimaster aveva da dire. “Una volta per turno, quando un mostro di Livello 5 o superiore scoperto sul terreno attiva il suo effetto, posso annullare quell’attivazione e distruggerlo.”
    Il secondo drago di Decimaster spalancò le ali, e tramite esse, riflesse dei raggi di luce contro Mek Fortezza, già parzialmente immobilizzato dai fili del primo, causandone l’esplosione.
    “Inoltre, ogni volta che un mostro viene distrutto dall’effetto di Ala Chiara esso guadagna, fino alla fine del turno, il suo attacco originale.” (Drago Xyz Ribellione Oscura ATK: 2500 > 3750) (Drago Synchro Ala Chiara ATK: 2500 > 5000)
    “Subito dopo,” proseguì il giocatore di turno, “equipaggio Ala Chiara con Pioggia di Meteore Fatate, che gli permette di infliggere danno da combattimento anche quando combatte con mostri in posizione di difesa, ed inizio la Battle Phase: attacco il secondo Mek Fortezza con Drago Xyz Ribellione Oscura!”
    Il drago nero si scagliò contro il mostro avversario, il quale cercò di difendersi con un getto di proiettili. Come prima, questi proiettili erano reali e tangibili, ma non riuscirono comunque ad impedire l’avanzamento del mostro avversario, forte della sua superiore statistica di attacco. Ribellione Oscura riuscì quindi a colpire Mek Fortezza, facendolo esplodere senza complicazioni. (Ruy LP: 4000 > 2750)
    “In questo momento si attiva il secondo effetto di Mek Fortezza: quando viene distrutto in battaglia, posso distruggere una carta sul terreno. E poiché Ribellione Oscura ha già attaccato e senza unità sovrapposte non può più attivare il proprio effetto, scelgo di distruggere Ala Chiara.”
    Mek Fortezza si ricompose momentaneamente dai suoi resti, e sparò nuovamente una raffica di proiettili stavolta contro il drago bianco. Questo tuttavia, con grande sorpresa di Ruy fece nuovamente ciò che aveva fatto in precedenza: spalancò le ali e generò un fascio di luce che distrusse prima i proiettili e poi, per la seconda volta, Mek Fortezza, stavolta permanentemente. (Drago Synchro Ala Chiara ATK: 5000 > 7500)
    “Ch-che cosa è successo?!” chiese incredulo l’avversario di Decimaster, e quest’ultimo gli rispose: “Ho attivato l’effetto di Drago Synchro Ala Chiara, distruggendo il suo mostro e guadagnando il suo attacco.”
    “Ma non puoi! L’effetto di quel mostro si può attivare una sola volta per turno, e inoltre il mio mostro non era nemmeno sul terreno quando ha attivato il suo effetto!”
    “Ala Chiara ha due effetti distinti, oltre a quello che gli fa guadagnare l’attacco dei mostri che distrugge: uno che si attiva quando un mostro di livello 5 o superiore sul terreno attiva il proprio effetto, e uno che si attiva quando un mostro di livello 5 o superiore sul terreno viene bersagliato dall’effetto di un altro mostro. E ciascuna di queste due varianti può essere attivata una volta per turno.”
    “Non è possibile… quel mostro ha 7500 punti di attacco?!” commentò Ruy. “E tra l’altro, infligge anche danni perforanti…”
    Sul suo terreno ora rimaneva soltanto l’Arma di Titanio, con 4400 punti di difesa. Decimaster effettuò quindi l’ultima mossa del duello: “Drago Synchro Ala Chiara, attacca Arma di Titanio.”
    Il mostro di Decimaster si lanciò contro quello avversario, riuscendo a trapassarlo da parte a parte nonostante la sua apparente robustezza e andando infine a colpire Ruy stesso, scagliandolo all’indietro di diversi metri.
    LP Ruy: 0
    LP Decimaster: 4000
    Vincitore: Decimaster
    I due draghi ancora in campo scomparvero, così come le carte magia e trappola su entrambi i lati. Il vincitore si avvicinò e raggiunse lo sconfitto, che in quel momento si stava rialzando per, probabilmente, cercare di scappare.
    “Aspetta...” cercò di dire Ruy quando ormai il suo avversario gli fu addosso, ma non venne ascoltato. Decimaster gli pose la mano destra sulla testa, col pollice al centro della fronte, ed in quel momento utilizzò la straordinaria capacità che, apparentemente, nessun altro nel mondo aveva. Non ci furono cose come bagliori di luce o emissioni di energia; semplicemente, Ruy ricadde al suolo, questa volta privo di coscienza. A fianco a lui vi erano le carte che aveva in mano e sul terreno al momento della sconfitta; fra di esse, una delle due copie di Mek Fortezza si trasformò istantaneamente in cenere.
    Questa era la più grande capacità di Decimaster, nonché ciò che lo aveva reso famoso in tutto il mondo: l’abilità di privare permanentemente le persone dell’Arca dell’Incarnazione.
    “Il ragazzo!” esclamò, riferendosi a quello che era stato colpito accidentalmente durante lo scontro con Ruy. “I proiettili facevano parte dello Stand, quindi ora dovrebbero essere scomparsi, ma le sue ferite non sono guarite. Se è stato colpito in zona vitale potrebbe anche essere morto; e in caso contrario ha bisogno di cure mediche immediate.”
    Raggiunse il ragazzo in poco tempo, e lo trovò ancora disteso a terra; tuttavia notò subito che non era morto, giacché proprio in quel momento egli stava lentamente riaprendo gli occhi.
    “Che cosa è successo?” chiese il ragazzo con voce debole. “Stavo venendo qui e…”
    “Sei stato colpito da un proiettile vagante. Chiamo immediatamente un’ambulanza, tu cerca di non sforzarti.” gli rispose Decimaster, cercando contemporaneamente di valutare l’entità della ferita. “Sul suo cappotto c’è un singolo foro, quindi ha subito un colpo solo, ma all’altezza del cuore. Devo cercare di contenere l’emorragia fino all’arrivo dei soccorsi.”
    “Ambulanza? Non ce n’è alcun bisogno, non ho nulla di se-” chiese sorpreso il ragazzo, per poi cambiare bruscamente argomento quando intuì le intenzioni dell’uomo: “Aspetta, non apri-”
    Ormai tuttavia era troppo tardi: Decimaster aveva aperto il cappotto, ed era rimasto molto sorpreso notando un sacchetto di tessuto proprio all’altezza del foro di proiettile. E tale sorpresa aumentò ancora di più quando aprì il sacchetto in questione, vedendone l’interno.
    “Ma questo sacco è pieno di oro e gioielli!” commentò ad alta voce, ed in quel momento il ragazzo comprese di dover dare molte spiegazioni poco verosimili di lì a poco.
    Guardandoli meglio, comunque, l’uomo riuscì a farsi un’idea più chiara della dinamica dei fatti. “Anche il sacco ha un foro da proiettile, ma soltanto da uno dei due lati, e a guardare bene una parte dei gioielli all’interno sono spezzati o estremamente deformati. Probabilmente il proiettile ha proiettile ha colpito il sacco e quest’ultimo ha parato il colpo, ma l’urto è stato comunque sufficiente a fargli perdere conoscenza per pochi minuti. E quando ho rimosso lo Stand di Ruy il proiettile è scomparso con esso, lasciando però i danni fisici causati alle cose. Se questi ragazzino non avesse avuto questi gioielli sotto il cappotto, considerando il punto dove è stato colpito avrebbe seriamente rischiato di morire sul colpo. Che incredibile colpo di fortuna che ha avuto!”
    Tuttavia, Decimaster si limitò a chiedere al ragazzo “Dove hai trovato questi gioielli?”, probabilmente pensando che dirgli che aveva scampato la morte per miracolo non sarebbe stata la cosa migliore per lui in quel momento. “Li hai rubati, per caso?”
    “NO! Io…” incominciò a balbettare il più giovane, alzandosi immediatamente e senza troppo sforzo, confermando quindi di non aver riportato ferite gravi.
    “Io sono scappato di casa! E ho portato i miei gioielli con me!” disse infine. Nelle ore precedenti aveva avuto modo di pensare a diverse scuse con cui avrebbe potuto giustificarsi nel caso in cui qualcuno avesse trovare l’oro, e sebbene questa non fosse la più credibile aveva il pregio di spiegare contemporaneamente anche perché lui vagasse in città senza meta. Inoltre, tecnicamente nulla di ciò che aveva appena detto era una bugia. Ciononostante, appena ebbe finito di pronunciare quelle parole ebbe l’impressione di avere detto la cosa più stupida del mondo.
    Decimaster, infatti, comprese subito che il ragazzo stava nascondendo qualcosa, ma il fatto che prima fosse scampato alla morte per una pura coincidenza gli fece sorgere un bizzarro sospetto: “Possibile che questo ragazzino abbia anche lui uno Stand? Uno Stand che lo rende fortunatissimo e che ha utilizzato prima per rubare i gioielli e poi per parare il colpo? Fra tutti i poteri assurdi che hanno questi cosi, questo non sarebbe nemmeno il più inverosimile. Però, perché mai un portatore di Stand dovrebbe venire da me con la refurtiva nascosta sotto i vestiti anziché approfittare della confusione per dileguarsi?”
    L’altro, dal canto suo, si stava ancora chiedendo preoccupato se l’uomo si fosse bevuto la sua giustificazione o meno. Alla fine, quest’ultimo prese la parola: “Come ti chiami, ragazzo?”
    “Ka… Kaito.” rispose timidamente questi, senza sapere bene come comportarsi in quella situazione.
    “Kaito… ti dispiace se controllo una cosa?” chiese l’uomo, mentre portava la mano destra sulla fronte del ragazzo. Quest’ultimo non rispose, ma Decimaster ormai aveva già fatto il suo controllo.
    “Se avesse avuto uno Stand sarebbe svenuto… allora quella di prima è stata davvero una coincidenza fortuita.” pensò fra sé e sé.
    “Uhm, signore, cosa vuole controllare…?” chiese Kaito, distogliendo l’uomo dai suoi pensieri. “Nulla, lascia perdere.” gli rispose, e contemporaneamente pensò: “Quindi non mi conosce nemmeno…”
    “Comunque, non mi sono ancora presentato. Il mio nome è Decimaster. Tu non sei rimasto ferito, vero?”
    “Uhm, no; mi fanno solo un po’ male le costole dove sono stato colpito, ma niente di importante.”
    “Beh, molto meglio così. Cambiando discorso, tu non hai un posto dove andare, giusto?”
    “Uhm, no, io… io sto cercando una mia amica d’infanzia, chiamiamola così. Però non so dove sia e cosa stia facendo, quindi non so veramente dove stare… Immagino che adesso lei dirà tutto alla polizia, non è vero?”
    “No, non lo farò.” rispose, sorprendendo Kaito. “Anche se scappare di casa è una cosa orribile so bene cosa si prova a vivere in un contesto opprimente e insostenibile, quindi non ti giudico per quello che hai fatto. Piuttosto, ho un’altra proposta da farti.”
    Decimaster fece un respiro profondo, e poi disse in tono serio: “Vieni a vivere con me, ragazzo. In questo momento mia figlia vive in un altro paese, e mi piacerebbe molto tornare ad avere un ragazzino in casa. Inoltre, mi sento parzialmente responsabile per quello che ti è capitato poco fa.”
    Kaito non riusciva a credere a quello che aveva appena sentito; e per quanto la sua reazione più istintiva sarebbe stata quella di rifiutare, ben presto comprese quanto grande fosse l’opportunità che gli si era parata davanti completamente dal nulla. “Possibile che questa sia l’occasione che stavo cercando?” si domandò. “Quando ho sentito quel rumore sono corso qui senza sapere il perché, e adesso sta succedendo questo senza che io abbia fatto nulla per farlo accadere… allora è vero che il destino è dalla mia parte! Ne sono certo! Se coglierò le opportunità che esso mi mette davanti, tutti gli sforzi fatti negli ultimi due anni mi permetteranno di raggiungere il mio obbiettivo. Io ritroverò Claire, costi quel che costi!”

    In quel momento era il Settembre del 1999. Ancora fino alla fine dell’anno, il mondo continuò la sua solita vita senza che nessun evento particolarmente eclatante lo scuotesse particolarmente. E poi, nel primo anno del terzo millennio, esso andò incontro ad una serie di cambiamenti che ne avrebbero alterato drasticamente il corso della storia.

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    Ok, mi ritaglio questo spazio per rispondere a G&D.
    E prima di ogni altra cosa specifico che avevo intenzione di pubblicare questo capitolo il 14 gennaio, ossia ad un mese esatto dal primo. Questo perché questa nuova Fiction dovrebbe contenere, IN TEORIA, qualcosa come una trentina di capitoli e, facendoli uscire ad intervalli regolari di un mese, la concluderei in circa due anni e mezzo.
    Che detto così può sembrare un sacco di tempo, ma il primo Dual - che pur comprendendo più capitoli ha al suo interno meno della metà degli eventi che dovrebbero accadere in Heaven's Gate - ha richiesto tre anni e mezzo per essere completato, e quindi non mi illudo di poter finire tutto entro il 14 dicembre prossimo. Questo è anche il motivo per cui non ho risposto subito al tuo commento, pur potendolo fare: stavo aspettando di pubblicare il capitolo quattro giorni dopo, in modo da poter fare entrambe le cose insieme.
    Sfortunatamente, il me di allora non aveva preso in considerazione un piccolissimo dettaglio: nella settimana in cui dovevo pubblicare il capitolo 2, avevo tre esami scritti all'università, appartenenti a tre materie diverse. E poiché mi mancava da scrivere più di mezzo capitolo, puoi ben immaginare quale sia stata la mia priorità.

    Per quanto concerne le modifiche "retroattive", per così dire, almeno nel mio caso esse sono state quasi sempre frutto di idee applicate troppo in fretta, ossia di elementi di trama che sono stati inseriti nel capitolo che stavo scrivendo proprio mentre quell'idea mi è venuta, senza quindi darmi abbastanza tempo per riflettere a fondo e a "mente fredda" su quali sarebbero state le conseguenze di implementarle. Un esempio abbastanza eloquente è quello relativo a D.O.M., Guardian of Light e il sistema di chat in generale, che ho praticamente inserito nella storia soltanto per avere una fazione in più fra quelle già presenti. Ovviamente, nel caso di quei due personaggi, non ho assolutamente intenzione di far finta che non siano mai esistiti, ed il loro pezzo di trama avrà il suo giusto sviluppo in Heaven's Gate, tuttavia lo spazio che dedicherò loro sarà inferiore di quello che avevo inizialmente in mente. In conclusione, ho imparato la lezione e in futuro prima di apportare modifiche alla trama (se lo farò) ci penserò dieci volte.

    Infine, per quanto riguarda le tue opinioni riguardo Dual e Skaia: ovviamente tali opinioni mi interessano. Il mio consiglio, comunque, è proprio quello pubblicarle nei topic originali (specialmente Le Cronache di Skaia, che non si affatto concluso; anche se me la sto prendendo parecchio comoda, ma il fatto che i protagonisti cambino di saga in saga mi permette di avere le maniche molto più larghe di quanto non le abbia qui) perché quando leggo le Fic altrui personalmente trovo la lettura dei commenti degli altri lettori interessanti quasi quanto i capitoli. Ma capisco anche cosa spinga a non voler riuppare un topic vecchio di quasi un anno, e quindi puoi o pubblicarle qui (ché tanto mi pare di capire di non dovermi più preoccupare degli spoiler di Dual) (scelta consigliata) o se preferisci via MP.
    Quale che sia il mezzo, comunque, mi farebbe solo piacere leggere tali considerazioni. Senza fare spoiler, infatti, posso dire che tutte le considerazioni fatte nel tuo post sono corrette (per quanto riguarda Kaito: no, non lo sa. A dodici anni credo che i bambini non ci pensino nemmeno a tali eventualità, e quindi nemmeno Claire lo sapeva nel momento in cui è scomparsa).
     
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6 replies since 14/12/2017, 23:38   319 views
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