Addestramento Galatea Shishi

Hijutsu di livello B - Taru Yuurei no Jutsu

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    Sensei: Kisuke Momochi
    Allievo: Galatea Shishi
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Luogo d'Allenamento: Montagne di Kirigakure no Sato
    Ore: 07:00

    CITAZIONE
    Taru Yuurei no Jutsu - Tecnica del Barile Fantasma
    ilg4qdr
    Sviluppatore: Kisuke Momochi
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu rende possibile alterare la naturale esecuzione dei Ninjutsu, in modo da renderli più imprevedibili. Infatti, dopo aver proceduto ad utilizzare normalmente un qualsiasi Ninjutsu, permette invece di fermarne la partenza e di tenerlo in sospeso all'interno del proprio corpo, come in un una sorta di limbo immaginario, per poterlo espellere successivamente in qualsiasi momento durante la Quest in corso, senza alcuna necessità d'eseguire Sigilli o rispettare altre condizioni. Attraverso questo procedimento è possibile utilizzare anche altri Jutsu mentre un Ninjutsu rimane in attesa di essere rilasciato, ma si potrà tenere in sospeso un solo Ninjutsu per volta e al massimo di livello A.
    Non è possibile sfruttare questo Jutsu per spararne due contemporaneamente.
    Consumo: Metà del Jutsu sospeso
     
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    Quella che aleggiava sul Villaggio quel giorno non era vera e propria nebbia. Rassomigliava più alla foschia mattutina che si forma nelle zone umide nelle prime ore del giorno e si dissolve con il passare delle ore. L'impressione era che sarebbe gradualmente svanita con quella delicatezza che rende il processo a malapena percepibile, ma conoscendo un minimo il Villaggio e i suoi dintorni, era assai più probabile che la foschia sarebbe caparbiamente rimasta lì dov'era, ben salda, come aggrappata ad ogni edificio e ad ogni pianta; o peggio ancora si sarebbe infittita, concentrata, tanto da non poter esser più considerata foschia, ma nebbia in tutto il suo opaco splendore. E Galatea conosceva quel Villaggio e i suoi dintorni da ventuno anni: un niente, ma abbastanza da sapere che la seconda sarebbe stata l'evenienza che si sarebbe presentata loro, lei e Kisuke, quel giorno. Camminava lungo il sentiero con quel misto di dispiacere e sollievo che provava sempre quando lasciava i suoi due figli ai nonni: un po' si sentiva anche in colpa, soprattutto se le motivazioni erano, come in quell'occasione, piuttosto egoistiche, ma non poteva e mai avrebbe negato che aveva bisogno e non rimpiangeva affatto quelle circostanze in cui pensava e si dedicava esclusivamente a se stessa. Ed ecco perché in realtà ti senti in colpa. Perché ogni tanto hai bisogno di stare senza di loro. Non era stato troppo difficoltoso separarsi dai due piccoli Momochi quel giorno; l'ora fin troppo giovane aveva aiutato di molto in tal senso. Aveva solo dovuto aspettare che si riaddormentassero in quello che era stato il suo letto a casa Shishi e respingere gli entusiasmi del piccolo Kaito di partecipare all'avventurosa giornata di allenamento ninjesco dei suoi genitori con un materno quanto risoluto e irrevocabile no. Era piccolo e troppo interessato alla vita da shinobi del padre, ma quantomeno aveva imparato da subito a rispettare, senza troppe proteste e piagnistei, l'autorità materna. Un no di Galatea era un no. Senza discussioni. Avere uno sguardo freddo ha i suoi vantaggi. Se lo ripeteva sempre, soprattutto quando vedeva altre madri disperate nel tentativo di placare e accontentare i figli. Molto più rognoso era stato respingere le lamentele di sua madre, che malcelava, o non celava affatto, la sua disapprovazione nei confronti di una Galatea che continuava a studiare e imparare tecniche e Jutsu, anche se la sua ultima missione risaliva a quasi un lustro prima e la sua prossima ad un futuro che forse esisteva in un universo parallelo. «Ancora con queste tue manie da kunoichi. A che ti serve» era la litania che si sentiva ripetere puntualmente. A mantenere la promessa che nonostante tutto non avrei smesso di sentirmi ed essere una kunoichi era la replica che immancabilmente pronunciava lei, impunita. In fin dei conti Agave aveva ragione, l'addestramento di quel giorno era inutile. Ma che lo fosse o meno a lei importava meno di zero: per Galatea equivaleva a coltivare una passione che aveva avuto da sempre e a cui aveva rinunciato solo per cause di forza maggiore. Per altri poteva essere collezionare orologi o scolpire nel legno o visitare posti esotici, per lei era studiare e apprendere i segreti del mondo Ninja come fosse stato il primo giorno. E poi equivaleva a passare del tempo con Kisuke, loro due soli. Tempo che per Galatea era troppo prezioso, visto il poco che era loro concesso e che avevano potuto godersi, avendo avuto un pargoletto tra i piedi forse prematuramente. Si sfregò la mano sull'avambraccio sinistro: l'aria era pungente, tanto più in quella zona montagnosa e disabitata in cui Kisuke la stava portando per allenarsi.
    Non vedi l'ora che ci sia Kaito al posto mio, eh?

    Chakra: 160/160
    Stato fisico e mentale: ottimo
     
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    «Non vedi l'ora che ci sia Kaito al posto mio, eh?» esordì galatea durante la camminata per giungere sul luogo dell'addestramento. Sebbene Kisuke non lo avesse mai detto direttamente, in un discorso in cui si sfiorava l'argomento, era veramente palese che morisse dalla voglia di trasformare suo figlio in un ninja.
    «Non ti si può nascondere niente, eh?» ribatté il kiriano, conscio di essere senza speranze sin da subito. «Anche se sono estremamente curioso di vedere il potenziale di Elie, questo non posso nasconderlo. I suoi occhi parlano chiaro sin da ora. Comunque siamo praticamente arrivati sul posto» avvisò Kisuke in tono neutro. «Te lo ricordi?»
    Quel luogo gli era ormai molto vicino, dopo tutte le volte che lo aveva scelto per allenarsi ad apprendere o sviluppare qualche Jutsu o meglio ancora per allenare qualcuno, ed era un'ottima scelta anche ora per far ereditare a Galatea una propria Tecnica Segreta. Si trovavano nei territori limitrofi di Kirigakure no Sato, in direzione dei picchi che costituivano una muraglia naturale per il Villaggio della Nebbia.
    Dopo un viaggio relativamente breve, il luogo in cui giunsero altro non era che una zona semi-segreta e isolata. Uno spiazzo brullo circondato dalla natura poco più che ai piedi delle montagne, dove si ergeva un vecchio tempio abbandonato, un tempo abitato dai monaci guerrieri della Nebbia, e ora ormai in disuso e sigillato con potenti Fuuinjutsu per ingabbiare una presunta maledizione.
    «Ora che siamo qui, prima di iniziare a fare qualsiasi cosa, ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a tenere isolata la zona. Leggende di potenti maledizioni potrebbero non bastare contro dei bastardi ficcanaso» disse Kisuke, forse non necessariamente troppo scurrile, ma da quando si trovava a doversi limitare in presenza dei figli, spesso in compenso eccedeva in banali intercalare pure quando non strettamente necessario. Dopodiché, con un kunai si procurò un taglietto sul pollice sinistro e compose i cinque Sigilli Magici relativi alla Kuchiyose no Jutsu, concentrando il Chakra e schiaffando il palmo a terra.

    Kuchiyose No Jutsu - Tecnica del Richiamo
    8ieQziA
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi dal rango Chuunin in poi. Non per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un Contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano di una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versar anche una minuscola goccia del proprio sangue per poi formare la serie di Sigilli necessari per l'esecuzione del Jutsu, che sono i seguenti: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp.Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
    Consumo: 20/2 = 10

    Uhei [Shura]
    8Zlwc4w
    Uhei si presenta come un cane parzialmente vestito e ricoperto di bende, che possiede il dono della parola. È il secondo dei Ninken per stazza e un ottimo combattente, ma possiede un carattere tranquillo. Forza e velocità sono di livello medio-alto e grazie alla sua capacità di muoversi nel sottosuolo e al suo coraggio può rivelarsi molto utile anche in uno scontro. È in grado di resistere al massimo ad un Jutsu di livello A o due di livello B, dopodiché qualsiasi ferita lo metterebbe fuori combattimento. È molto veloce e il suo olfatto e udito sono buoni ma non eccelsi.


    Sulle pietre del terreno si dipinsero e propagarono una serie di rune nere a raggiera, al cui centro esplose una nuvola di fumo bianco. La cortina rimase in campo per qualche istante, poi si diradò e lasciò spazio alla figura di un cane ninja ricoperto di bende, uno tra i preferiti di Kisuke: Shura.
    «Che succede, Kisuke?» chiese subito il cane.
    «Mi serve che sorvegli la zona per evitare che sia qualcuno abbastanza vicino da poter spiare» gli spiegò rapidamente Kisuke.
    «Un gioco da ragazzi» disse a quel punto il cane, per poi andare a prendere una posizione di guardia.
    «Bene, ora direi che dovremo essere apposto. Controllerò pure io ogni tanto, ma con lui dovremo stare tranquilli tutto il tempo» assicurò Kisuke a Galatea, ben consapevole del potenziale dei suoi fidati ninken.
    «Torniamo a noi. Sei sicura di voler imparare il mio Hijutsu?» le chiese il Jounin. Era l'ultima volta, la conferma definitiva. Più volte aveva cercato di distogliere Galatea all'idea, alcune volte indirettamente ed altre meno, ma sapeva di non poter tirare troppo la corda e che quella era l'ultima occasione che poteva giocarsi per sperare in un cambio d'idea. Non ci credeva nemmeno lui, poiché quando Galatea prendeva una decisione del genere era quella e basta. "Dannazione a me ed a quando ho deciso di mostrartela!" brontolò Kisuke mentalmente, quindi continuò a rivolgersi a Galatea dicendo: «Come mai ti è venuto in mente proprio di voler imparare questo Jutsu? Mi vuoi dire almeno a che ti serve?»

    X
    ChakraFisicoMentale
    290-10= 280- Ferita lieve al pollice sinistro;- Ottimo;
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (10)Fili Metallici (30m)
    Shuriken (20)Fili Metallici (10m)
    Gokan Sakusou (5)Pietra Focaia
    Senbon (20)Accendino
    Cartabomba (5)Pillole del Soldato (3)
    Cartabomba (1)Kit Grimaldelli
    Cartabomba Fasulla (4)Specchio
    Makibishi (30)Rotolo Cadaveri
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Tasca Sup.Spada RaijinRiposta
    Fodero MinoreOttavaSpalla
    FasciaTaglia TesteSchiena
    AbbigliamentoSigilli di ProtezioneIndossati
    AbbigliamentoCopriocchioIndossato
    AbbigliamentoCoprinaso BendeIndossato
    AbbigliamentoGuanti RinforzatiIndossati
    AbbigliamentoAnello ReiPollice destro
    AbbigliamentoAnello KūMignolo sinistro
    AbbigliamentoAnello SeiIndice destro
    AbbigliamentoParabracciaIndossati
    AbbigliamentoParabraccia AltiIndossati
    AbbigliamentoParastinchiIndossati
    AbbigliamentoBendeIndossate
    AbbigliamentoScarpe con LamaIndossate
    Divisa Alternativa
    Armi da LancioAccessori
    Fumogeni (4)Radiolina
    CerbottanaTorcia Elettrica
    Sigilli d'Evocazione
    Armi da LancioShuriken Pesanti
    S. Tre Punte (30)Shuriken Maggiore
    Shuriken (20)Shuriken Maggiore

    Note- Sedici metri di Filo Metallico sono legati agli Shuriken Maggiori: otto ciascuno;
    - Quattordici metri di Filo Metallico sono legati a due Shuriken: sette ciascuno;
    - Dieci metri di Filo Metalico sono legati ad un Kunai;
    - Tre Cartebomba sono legate ad altrettanti Kunai;
    - Due Cartebomba Fasulle sono legate ad altrettanti Kunai;
    - Due Gokan Sakusou sono legate ad altrettanti Kunai
    - Simulacro dello Squalo applicato sulla Taglia Teste;
     
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    Sempre il solito paranoico pensò Galatea, alzando solo mentalmente gli occhi al cielo, mentre salutava con la mano uno dei Ninken del suo compagno. Tutti che vengono a spiare i suoi segreti proprio qui immagino. La giovane conosceva piuttosto bene quel luogo non solo tramite Kisuke, ma anche perché ci era arrivata per studiare alcuni dei Fuuinjutsu che erano stati posti a protezione e delimitazione del tempio ormai derelitto. Con Senmon a farle da guida, aveva scoperto che erano perlopiù dicerie e leggende su Fuuinjutsu in realtà piuttosto comuni, per quanto indubbiamente potenti ed efficaci. Alcuni erano addirittura al di fuori della sua portata, almeno all'epoca. Altri li aveva imparati in breve tempo e li aveva anche replicati per proteggere in segretezza la loro casa. Paranoico sì, ma contagioso ammise a se stessa, riconoscendo di aver fatto quanto in suo potere per proteggere la loro dimora da occhi e presenze indiscrete da quando i due erano diventati genitori.
    In realtà dalle mie parti si crede che sia il tempio ad essere protetto dagli estranei e non viceversa disse Galatea, riferendo quello che si vociferava nel suo ambito di lavoro a proposito di quel luogo. Probabilmente i sigilli dovevano proteggere qualche scomodo e lurido segreto di stato sulla rovina della congrega di monaci combattenti che abitavano quell'eremo da occhi indicreti e ficcanaso. Ma quello è il tuo campo.
    «Torniamo a noi. Sei sicura di voler imparare il mio Hijutsu?»
    Sicurissima rispose lei prontamente.
    «Come mai ti è venuto in mente proprio di voler imparare questo Jutsu? Mi vuoi dire almeno a che ti serve?»
    Perché dovevo ancora riscuotere il debito della Endan e ho scelto a caso replicò in prima battuta, più per prendere qualche secondo di tempo per elaborare una risposta che fosse sensata da ascoltare. Non ne aveva una che potesse spiegare appieno quanto sentiva, non logicamente. In fondo il suo era quasi interamente un capriccio. Né aveva intenzione di ammettere a voce quanto tutti potevano facilmente immaginare: il suo orgoglio le impediva di accettare di fermarsi del tutto e restare passi, falcate, salti interi indietro rispetto alla sua metà. Continuare ad applicarsi come presunta kunoichi la illudeva un po' di non essere un'impiegata qualsiasi.
    Perché avere qualche Jutsu pronto all'occorrenza senza dover perdere tempo può sempre essere utile anche per me. Quando dobbiamo intrappolare o celare qualche Jutsu in un sigillo è comodo averlo già bello e pronto in cantiere mentre elaboriamo il Fuuinjutsu. Spesso purtroppo abbiamo formule incomplete che ci impongono un tempo limite. Si ritenne piuttosto soddisfatta di quella prima parte di replica. E poi mi è comodo se voglio fermare i tuoi figli prima che si facciano male non appena giro un attimo le spalle aggiunse. Aveva subito pensato a quell'evenienza non appena aveva visto il Jutsu. Già le era capitato di acciuffare Kaito usando la Ranji prima che quel discolo si tuffasse di corsa nel laghetto delle carpe in giardino quando lei era vigile e lo seguiva ogni passo che faceva. Poteva sempre presentarsi l'occasione in cui fare i sigilli e non dover fare i sigilli poteva fare la differenza. E poi la sai perché ma rinunciaci perché non lo ammetterò mai a voce alta concluse, pronunciando a velocità doppia quelle ultime parole e sentendo un velo di rossore che le imporporava il viso.
    Piuttosto, con che Jutsu pensi di farmi provare? Vorrei evitare l'autocombustione mentre cerco di immagazzinare qualche jutsu Youton.

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    L'ultima occasione per Kisuke di distogliere Galatea era venuta a sfumare definitivamente. Non che non se lo aspettasse, ma fare un tentativo di certo non guastava mai. Lei aveva le sue motivazioni - almeno quelle che concedeva di voler ammettere - e lui non ne aveva per negarle la possibilità di diventare depositaria di una sua invenzione.
    «Piuttosto, con che Jutsu pensi di farmi provare? Vorrei evitare l'autocombustione mentre cerco di immagazzinare qualche jutsu Youton.»
    «Non cercherei di farti saltare in aria proprio ora, puoi stare tranquilla» la rassicurò subito Kisuke. «Apprenderai questo Ninjutsu mediante i cloni d'ombra, esattamente come io l'ho sviluppato in origine. È l'unico modo sicuro che conosco per fare qualcosa. A parte la collaborazione costante di un ninja medico, anche se si tratta comunque di situazioni che lascio volentieri a chi piace giocare d'azzardo. Per me è sempre meglio fare le cose senza rischi. Ad ogni modo procederemo con cautela. Con un clone sin da subito, sia chiaro, anche se nei primi passi non ci dovrebbero essere grossi rischi di farsi male, quindi anche il dispendio di Chakra per i cloni e la stanchezza che inviano alla scomparsa è tutto ridotto al minimo» concluse Kisuke. Spiegazione e anticipazione forse non troppo breve, ma quanto meno efficace. "Almeno spero..." pensò il Jounin della nebbia, grattandosi i corti capelli neri.
    «Be', passiamo a qualcosa di più concreto. Ti anticipo subito che il segreto principale del mio Hijutsu sta nella velocità, nonostante possa sembrare complicato da domare per altri motivi. Sembrerà banale, ma è così. A parte la realizzazione del Jutsu in sé, intendo quello principale, è importante incastrare a pennello la Tecnica del Barile Fantasma subito dopo» spiegò il kiriano, che risparmiò a Galatea la storia per cui si era spinto a nominare così quell'Hijutsu. Non era importante, tra l'altro, e non ne aveva nemmeno chissà quale interesse. «Posso mostrarti concretamente un esempio pratico, anche se può farti vedere davvero poco.»
    Kisuke congiunse entrambe le mani davanti al petto ed eseguì con non troppa velocità (per permettere a Galatea la sicurezza di non perdere nulla) tutta una serie di Sigilli Magici. All'apparenza sarebbe potuta sembrare una sola, ma in realtà erano due: una era quelle breve della Endan mentre l'altra era quella un po' più discreta del Taru Yuurei no Jutsu.

    Katon: Endan - Palla di Fuoco
    vvPbiV3
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    L'utilizzatore con questa tecnica, al termine di una breve serie di Sigilli, potrà creare una Palla di Fuoco dal diametro di due metri che si dirigerà verso il bersaglio, ad una velocità medio-alta, procedendo fino ad un massimo di quindici metri. Se colpisce causerà un'ustione di media entità.
    Consumo: 4

    Taru Yuurei no Jutsu - Tecnica del Barile Fantasma
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    Sviluppatore: Kisuke Momochi
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu rende possibile alterare la naturale esecuzione dei Ninjutsu, in modo da renderli più imprevedibili. Infatti, dopo aver proceduto ad utilizzare normalmente un qualsiasi Ninjutsu, permette invece di fermarne la partenza e di tenerlo in sospeso all'interno del proprio corpo, come in un una sorta di limbo immaginario, per poterlo espellere successivamente in qualsiasi momento durante la Quest in corso, senza alcuna necessità d'eseguire Sigilli o rispettare altre condizioni. Attraverso questo procedimento è possibile utilizzare anche altri Jutsu mentre un Ninjutsu rimane in attesa di essere rilasciato, ma si potrà tenere in sospeso un solo Ninjutsu per volta e al massimo di livello A.
    Non è possibile sfruttare questo Jutsu per spararne due contemporaneamente.
    Consumo: 2


    Il Jounin della Nebbia aveva scelto proprio la Endan poiché sapeva che Galatea l'avrebbe riconosciuta facilmente - poi l'aveva nominata proprio lei pocanzi, no? - e ad essa vi concatenò la serie di Sigilli relativa all'Hijutsu, fondendo le due Tecniche. Ad un estraneo sarebbe potuta sembrare semplicemente come una banale serie di Sigilli dimostrativa, non impiegata per produrre alcun Jutsu, mentre in realtà la Endan era stata prodotta, ma tenuta in una specie di quarantena dentro il corpo del kiriano.
    «Ora tu sai cosa sarebbe dovuto succedere, ma la Endan è qui» disse Kisuke dando dei colpetti sul petto, poco sotto lo sterno. «I Sigilli Magici che ti permetteranno all'Hijutsu di funzionare sono quelli che hai visto prima: Bue, Topo, Tigre, Topo, Cane, Serpente» elencò il kiriano, eseguendo nel mentre ancora una volta i Sigilli, prima di fare una piccola pausa alla conclusione e poi ricominciare.
    «Inizia a creare un clone e poi fallo esercitare con un Jutsu che non richiede una lunga preparazione, non troppo Chakra e che più piccolo risulta e meglio è. Anche la stessa Endan va bene, o meglio ancora la Kasumi Enbu no Jutsu. Così male che vada - salvo disastri - il clone non se ne va a quel paese... lo lasci riposare, ne crei un altro e poi possono fare a turno. Anzi, prima per sicurezza prova ad esercitarti soltanto un po' con la composizione dei soli Sigilli. Prendi la Endan, la Kasumi e qualunque altro Jutsu che ricade per tipologia in quelle che ho descritto io, e prova ad esercitarti nel comporre rapidamente le due serie di Sigilli, quella del Jutsu e dell'Hijutsu, concatenate e con la mente simula la concentrazione e la pressione di dover comporre due Jutsu quasi contemporaneamente» concluse l'esponente del Clan Momochi, lasciando Galatea con il suo primo compito per padroneggiare la Tecnica del Barile Fantasma.

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    ChakraFisicoMentale
    280-4-2= 274- Ferita lieve al pollice sinistro;- Ottimo;
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    Kunai (10)Fili Metallici (30m)
    Shuriken (20)Fili Metallici (10m)
    Gokan Sakusou (5)Pietra Focaia
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    Cartabomba (5)Pillole del Soldato (3)
    Cartabomba (1)Kit Grimaldelli
    Cartabomba Fasulla (4)Specchio
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    SlotOggettoDescrizione
    Tasca Sup.Spada RaijinRiposta
    Fodero MinoreOttavaSpalla
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    S. Tre Punte (30)Shuriken Maggiore
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    Note- Sedici metri di Filo Metallico sono legati agli Shuriken Maggiori: otto ciascuno;
    - Quattordici metri di Filo Metallico sono legati a due Shuriken: sette ciascuno;
    - Dieci metri di Filo Metalico sono legati ad un Kunai;
    - Tre Cartebomba sono legate ad altrettanti Kunai;
    - Due Cartebomba Fasulle sono legate ad altrettanti Kunai;
    - Due Gokan Sakusou sono legate ad altrettanti Kunai
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    Non che sia piacevole la sensazione di un clone che si dà fuoco da solo vagò momentaneamente coi pensieri Galatea mentre assimilava le prime nozioni che Kisuke aveva da darle. Ma almeno si può sopportare. Già si prefigurava la sensazione fugace del bruciore e quella passeggera di vertigini e nausea data dalla Enbu. Anche se quantomeno alla nausea aveva ormai fatto il callo, avendoci convissuto per interi mesi in passato. Ma rispetto alle ustioni reali che si era provocata grazie alla lava erano quisquilie e la prospettiva non la impensieriva più di tanto.
    Osservò Kisuke eseguire la Endan senza però darle vita, come se avesse solo agitato le mani senza impastare minimamente il chakra. Dall'esterno, era come vedere lo scemo del villaggio che gesticolava senza senso: sulla tecnica in sé non si poteva apprendere nulla, non si capiva assolutamente nulla. Che pure il segreto della tecnica fosse la rapidità, le diceva ben poco: Kisuke eseguiva tutti i sigilli a velocità disumana, era la sua specialità. Lo faceva anche con una mano sola. Era come il cuoco che suggeriva al principiante che il segreto di un buon piatto fosse cucinare bene. Ovvio. Se però doveva lavorare sulle tempistiche, non era certo un concetto inedito: tutti i suoi studi si erano basati sulle tempistiche; da quelle che le permettevano di trasformare il chakra in lava anziché in calce o in gomma a quelle che le garantivano che l'applicazione di un Sigillo fosse efficace e non un fiasco totale. Doveva solo interpretare quella annosa sfida da una prospettiva nuova. Non un Jutsu che fosse completo, ma due Jutsu che si incastravano fino ad essere uno solo. Non fosse un sfida non staresti qui a metterti alla prova.
    Kisuke terminò infine la sua prima fase di spiegazioni e passò la palla alla ragazza.
    Bue topo tigre topo cane serpente ripeté sottovoce a mò di cantilena, aggiungendo alcuni istanti dopo anche l'esercizio delle mani. Sarebbe stato macchinoso solo in principio, poi una volta che le dita si fossero abituate alla serie di incastri e posizioni tutto sarebbe filato via liscio e spedito. Magari solo in fase di attuazione vera e propria del Jutsu avrebbe potuto impicciarsi, a causa della rapidità con cui Kisuke le aveva detto fosse fondamentale svolgere il tutto. Finché non fosse stata pratica del processo, cercare di eseguire tutto con celerità avrebbe reso più ingannevole anche l'azione per un ninja ormai esperto più basilare.
    Non appena fu certa di aver memorizzato i sei sigilli, senza perdersi troppo in cerimonie, l'ex kunoichi incrociò subito le dita davanti al petto al fine di replicare una se stessa identica in tutto e per tutto.
    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    GVXt
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più Chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)

    Aveva deciso di provare partendo dalla Kasumi Enbu. La lezione che aveva imparato studiando i Fuuinjutsu era quella di iniziare sempre dal caso più semplice e andar via via complicandolo, fino ad aver esaminato e testato tutte le possibili combinazioni. La nube incendiaria era un buon punto di partenza, su cui avrebbe lavorato poi per immagazzinare Jutsu più complessi o di natura del tutto differente.
    Il clone si allontanò giusto quanto necessario perché, se solo il Jutsu gli fosse sfuggito dalle labbra, non finisse per coinvolgere i due shinobi. Quindi si preparò mentalmente a interpretare una tecnica che conosceva a menadito come se, una volta terminata, non fosse effettivamente terminata. Ma quel punto lo lasciava un po' perplesso. Kisuke non aveva accennato a come doveva effettivamente lavorare sul chakra prima che assumesse manifestazione fisica, prima che da forza intangibile diventasse vero e proprio gas combustibile. Già sospettava che avrebbe finito per tenersi in gola il gas ormai formato fino a strozzarsi. Quel pensiero gli strappò un sorriso, una piega appena accennata sulle labbra, prima che le mani iniziassero a danzare con precisione e sveltezza davanti al petto.
    Io intanto potrei provare con la Frusta di Gomma suggerì Galatea, mentre il clone si apprestava a dar vita al suo primo tentativo. E' una tecnica del tutto innocua e inizierei a farci il callo con le diverse manipolazioni dello Youton.

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    Alle parole di Galatea, Kisuke trattenne a stento un ghigno divertito.
    «L'importante è che tu non faccia il callo con le fruste in generale» rispose, dunque, il kiriano con evidente ironia. Sapeva che probabilmente con la prossima risposta di lei sarebbe andato tutto a suo svantaggio, ma l'istinto di Kisuke era pur sempre quello. Non si sarebbe fatto mancare l'occasione per sfoderare qualche frecciatina, men che meno alla sua lei.
    «Cazzate a parte, può andare come procedimento. Rimane comunque tutta esperienza che male non fa mai, anche se personalmente non lo trovo il Jutsu più adatto per approcciarsi all'apprendimento. Oltretutto ti ritroverai ad utilizzare questo Hijutsu per Tecniche molto più importanti, se così si può dire. Non volermene, ma non vorrei questa mia creazione finisse per essere relegata ad una banale frusta di gomma. Risulterebbe un po' sprecata, non trovi?» chiese a Galatea, stavolta tutto serio, sebbene poi gli scappò da ridere.
    Il caso concedette loro qualche secondo dopo che Kisuke ebbe terminato di parlare, quindi in disparte sentirono il clone della kunoichi tossire pesantemente. Sembrava proprio come se si stesse quasi soffocando.
    «Qualcosa mi dice che il tentativo è andato storto» chiosò Kisuke per poi portare lo sguardo in direzione del clone, assicurandosi che fosse proprio come avesse immaginato. Non si era sbagliato. Aver respirato direttamente dall'interno il gas doveva essere tutt'altra questione che inalare quello ormai espulso all'aria aperta, e si vedeva perfettamente. Non era scomparsa in una nuvoletta, poiché non era stato propriamente ferito, ma il clone risultava comunque piegato su se stesso, prima a tossire e poi a riprendere fiato. Kisuke lasciò il tempo dovuto perché si riprendesse, quindi parlò a Galatea ed il suo clone.
    «Mi spiace per com'è andata, ma è il naturale decorso. Ti lascio immaginare cosa dev'essere stato il suo sviluppo, ed i primi tentativi con l'acqua...» accennò appena Kisuke, ma abbandonò subito il focus su se stesso. «Ad ogni buon modo, questo risultato ci ha dato dimostrazione che c'è un problema. Ovvero il momento in cui deve essere applicato il Jutsu, che è la prima cosa fondamentale. Senza di questo non si può passare a tutto il resto, che ruota principalmente tutto intorno al momento. Prima ti ho spiegato che è importantissima la velocità, e questo perché? Perché devi riuscire ad applicare il Jutsu prima che lo stesso si sia effettivamente formato. Per dirla in parole povere, ciò che accade è che il Chakra che sfrutti con il Barile Fantasma va a congelare l'altro Jutsu mentre è in fase di nascita. C'è un momento ben preciso in cui applicarlo, ed è quando per parlare terra terra non è né carne e né pesce, ma l'istante preciso purtroppo è personale. In questo senso posso aiutarti molto relativamente...» fu costretto ad ammettere Kisuke. "Al massimo potrei vedere con il Byakugan, ma non riuscirei ad essere ugualmente preciso quanto in realtà servirebbe" pensò lì per lì, scrollando il capo. Non sapeva bene come aiutare al meglio per l'apprendimento del suo Hijutsu, il che da un lato era parecchio ridicolo. Quella tecnica era, per Kisuke, l'esempio lampante che c'era un'enorme differenza tra sviluppare un Jutsu ed insegnarlo. Svilupparlo, da soli, sulla propria pelle... era tutta un'altra cosa. Si vive la creazione del Jutsu dall'inizio alla fine e si arriva quasi a svilupparlo naturalmente. "È come se si dovesse parlare della concezione di un colore, di una sua descrizione o spiegazione. Provaci a descrivere un colore a qualcun altro, per la miseria!" si ritrovò a pensare Kisuke, ma si distolse da quel pensiero e tornò immediatamente con i piedi per terra.
    «Prova un attimo di nuovo, coordinando i tempi alla luce di quanto ti ho detto. Sediamo se cambia qualcosa. Soprattutto tu!» concluse in direzione del clone della kunoichi, che a parere di Kisuke si stava esercitando con un Jutsu ben adeguato per comprendere il funzionamento dell'Hijutsu.

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    E' che a usarle provo un certo godimento ribatté Galatea, fingendo noncuranza. Su quei soggetti che non amano essere sottomessi soprattutto aggiunse, penetrando con lo sguardo l'unica iride visibile del suo compagno. Quei botta e risposta erano immancabili, tra di loro. Tra due caratteri così orgogliosi e focosi era quasi inevitabile: volevano colpire e non accettavano di essere gli ultimi a ricevere il colpo. Sospirò.
    E va bene. Niente frusta. Si inginocchiò, le gambe strette quasi con forza, i glutei a poggiare sui talloni, come irrigidita in una formale cerimonia del tè. Posò entrambi i palmi sulle cosce tese. Vorrà dire che proverò con qualcosa di meno umiliante per il tuo Hijutsu. Poi non venire a rimpiangere le fruste.


    Il clone soffocò l'ultimo attacco di tosse trattenendo il respiro e irrigidendo la gola. Accumulò un po' di saliva e deglutì cercando di distendere i muscoli della gola, nella speranza di far svanire quella sensazione di prurito che, ogni volta che provava a respirare, la faceva tossire di nuovo. Quindi distese la schiena e gonfiò il petto, prendendo stavolta una boccata d'aria a pieni polmoni. Bene pensò. Il peggio pareva essere passato. Si passò le dita lungo il bordo delle palpebre per asciugare l'umido delle lacrime che la convulsione le aveva provocato e fu pronta a prestare attenzione alle parole del suo insegnante. Tutta quella trafila l'aveva distratta dall'inizio del discorso, ma le spiegazioni su dove intervenire riuscì ad ascoltarle tutte. Devo concatenare i due jutsu alla perfezione. Devo quasi sovrapporli. Elaborò per qualche attimo quelle informazioni, una mano sul fianco e l'altra a grattarsi la testa appena sopra la tempia. Cercava di schiarirsi le idee sul processo, come se stesse svolgendo mentalmente una moltiplicazione in colonna e dovesse accuratamente ricordare sequenza e posizione dei totali da sommare.
    «E' un attimo confusionario» ammise infine. «E' come se dovessi fermarmi quando ancora il Jutsu principale non è del tutto completo per bloccarlo con la tua tecnica. Più o meno è questo il concetto.» Rielaborò i pensieri nuovamente e proseguì. «Ma se lo blocco prima per passare all'Hijutsu, vado ad agire sul nulla perché il primo Jutsu sarà monco. Se lo completo però non riesco più a fermarlo.» Aveva come la sensazione di trovarsi di fronte un paradosso: la prima situazione era un fallimento assicurato, ma lo step immediatamente successivo lo sarebbe stato altrettanto. Era una scala in cui le mancava il gradino intermedio, quello corretto. Ci pensò su un paio di secondi, poi sbuffò rassegnata. D'altronde Kisuke l'aveva detto chiaramente, che quel gradino non era insegnabile teoricamente, ma doveva trovarlo da sé. Come se dovessi ri-sviluppare per me la tecnica, dal principio.
    Si preparò ad eseguire la Kasumi come prima, cercando di concentrarsi sul momento esatto in cui il chakra assumeva manifestazione fisica trasmutandosi in gas. Mentalmente lo figurava come un processo che poteva studiare dall'esterno, con calma, come uno scienziato che osserva il gas formarsi e solo a quel punto interviene con il reagente congelante. Ma fisicamente non c'era alcuna separazione tra le fasi. Non c'era tempo. I sigilli Bue, Topo, Tigre, Topo, Cane, Serpente seguirono l'ultimo sigillo della Kasumi senza nemmeno una frazione di pausa.


    Galatea era immobile, gli occhi chiusi. Il chakra Katon quasi emanava calore sul palmo della mano destra, mentre il Fuuinjutsu veniva elaborato tassello dopo tassello. Sollevò le mani dalle gambe ed eseguì i sei sigilli del Barile Fantasma, nel tentativo di addormentare al proprio interno il Katon Tenrou già formato.

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    Una volta ricevuta la grazia sulla questione fruste, ed era da vedere se fosse davvero una grazia, Kisuke ebbe modo di osservare come la kunoichi insieme al proprio clone si esercitasse nell'esecuzione del suo Hijutsu. Tuttavia, mentre il clone sembrava vedere del miglioramento come frutto del proprio impegno, la vera Galatea sembrava aver osato troppo. O meglio, aveva proprio sbagliato la strada in cui provare ad osare: Kisuke vide il palmo di Galatea ricoprirsi di un leggero strato di fiamme quando ancora stava componendo i Sigilli per l'esecuzione della Taru Yuurei no Jutsu, corretta o meno che fosse. Erano fiamme innocue per lei, e non ci fu nessun bisogno che Kisuke le facesse una bella doccia fredda tramite uno dei suoi Jutsu Suiton. Però, la doccia fredda avrebbe dovuta fargliela a parole.
    «Hai provato ad utilizzare il Barile Fantasma con qualcosa che non era un Ninjutsu?» La domanda di Kisuke era palesemente retorica. Conosceva quel Jutsu, per cui sapeva che cosa Galatea avesse utilizzato. «Il mio Hijutsu funziona esclusivamente con i Ninjutsu, non riesce ad avere chimica con le altre categorie. Per cui quel Fuuinjutsu, nonostante la base elementale di cui usufruisce, non può andare in armonia con il Barile Fantasma» spiegò Kisuke alla compagna con fare mesto. Quell'Hijutsu era di natura particolare, talmente particolare che anche per lui che l'aveva ideato continuava a rimanere una mina vagante, per cui sarebbe stato meglio che chi ancora doveva apprenderlo non cercasse di ricrearne una versione migliorata. "Ancora mi chiedo perché l'abbia fatto. Lo sapeva, come funzionava. Però meglio non chiederlo a lei o mi mangerebbe vivo" si disse Kisuke, lasciando che la questione cadesse da sola.
    «Intanto il tuo clone sembra aver fatto un buon lavoro. Non perfetto, ancora, però pur sempre un buon lavoro. Il fatto che non stia soffocando come prima ne é la prova» osservò Kisuke, visto e considerato che il clone questa volta aveva sì risentito del gas ma non allo stesso livello di prima. Ciò significava che aveva fallito, ma aveva fatto progressi avvicinandosi molto di più al punto di connessione, se così si poteva chiamare. «Direi di fare un altro tentativo. Il tuo clone sempre con la Tecnica della Nube Incendiaria con cui ormai sembra aver preso la mano. Tu, invece, prova con qualcos'altro, purché sia un Ninjutsu. Se innocuo e di basso livello è meglio. Dopodiché vediamo come va» concluse Kisuke con fare deciso. La sua intenzione era quella di vedere il risultato, poi far sciogliere la clonazione a Galatea. La kunoichi avrebbe fatto così carico di tutte le conoscenze e avrebbe avuto tutto il materiale da poter ridistribuire in ben altri due cloni che si esercitavano contemporaneamente.

    Mi dispiace per questo genere di risposta e per lo spoiler. Ho aspettato che modificassi, anche dopo averti scritto per MP, ma non è arrivata nessuna modifica. Dopo oltre un mese ho dunque scritto questo post come arrangiamento del tuo errore sul Fuuinjutsu senza però stravolgere nulla a livello di ruolata o rovinare l'addestramento, così riusciamo ad andare avanti (si spera, dato che stiamo andando parecchio a rilento xD) senza problemi.


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    Galatea sbuffò. Mollò il controllo sul chakra e lasciò defluire il concentrato d'energia dalla mano come se avesse aperto uno spiraglio in una diga contenitiva. Il rossore si attenuò rapidamente e la sensazione di calore svanì di colpo. No, non era un prova per il tuo Hijutsu. Era per te. Le fruste non ti piacciono, magari preferivi qualcosa di più... estremo. Dissimulò l'imbarazzo dietro un atteggiamento tra il deluso e lo scontento. Gliel'aveva detto? In quel momento, presa con le mani nel barattolo della marmellata e con la mente concentrata a far funzionare un Jutsu di cui non coglieva bene il funzionamento, lo aveva del tutto rimosso. Zero, nulla, oblio totale. Era passato talmente tanto tempo, da quando aveva chiesto che tipo di tecnica fosse, ad esserne interessata, a convincerlo a insegnargliela nonostante il suo status di kunoichi ritirata, che doveva aver lasciato fuggire dal cassetto dei particolari qualche innocuo elemento. Sospirò. Ci era andata proprio convinta, sul velluto, che ora quasi la vedeva come un'ingiustizia. Per un istante, si calò nei panni di Kaito ed Elie quando ricevevano un no senza possibilità di replica o vedevano deluse le loro speranze bambinesche. Che peccato che lei non poteva strepitare e battere i piedi per terra. Al massimo, ci avrebbe lavorato poi sopra. Quando sarebbe riuscita a capire come diamine collegare quel Barile Fantasma ad un Jutsu qualunque. Un Ninjutsu si rimproverò mentalmente, ancora incapace di capire come potesse aver eliminato una simile informazione dal cervello. Non si sa mai cosa si può scoprire di nuovo, anche dopo tanti anni che ci conosciamo. Passò in una posizione a gambe incrociate, braccio destro poggiato sul ginocchio e guancia adagiata sul pugno chiuso. Magari così avrebbe anche dissimulato il broncio. Nota di merito. Non sei morta di rossore per la vergogna. Guarda il lato positivo. Fai progressi. Dopo appena un lustro.

    Qualche colpo di tosse non le fu risparmiato. Si immaginava piccole nuvolette di gas davanti le labbra ad ogni convulsione, come un draghetto dei fumetti che invece di espellere una fiammata possente dalle narici finisce per strozzarsi e tossire solo qualche pecorella di fumo. Dèi tutti, che figura di merda pensò, suddividendo equamente la colpa ad un onesto novantanove percento alla sua sorgente ed un incoraggiante un percento al suo fallimento. D'altronde, se l'aveva detto Kisuke che aveva fatto un buon lavoro... c'era da fidarsi. Perché lei non lo vedeva da nessuna parte. Ripercorse mentalmente tutto il procedimento appena svolto, gradino dopo gradino, per regolarsi su come modificare la procedura per il tentativo prossimo. Aveva agito nuovamente in ritardo, perché il gas si era formato, ma il Barile Fantasma non era riuscito ad intervenire in tempo per "sigillare" la tecnica all'interno. E forse stava proprio lì l'errore. Se avesse continuato a far prendere forma fisica al chakra, anche solo per un battito di ciglia, non ci sarebbe più stato modo di arrestare il Jutsu. Doveva intervenire nell'istante stesso in cui il chakra iniziava la sua mutazione o nell'istante immediatamente precedente. Avrebbe scoperto quale fosse il punto giusto dei due solo provandoci. Non poteva lavorare sui Fuuinjutsu, ma forse poteva pensare come un Fuuinjutsu, per dirimere la questione: lavorare sul chakra fino a completare del tutto la programmazione del codice di funzionamento del sigillo, ma non premere alla fine il tasto che avrebbe dato il via libera al funzionamento effettivo. Così attuava quotidianamente i suoi Jutsu sigillanti, così poteva provare a rielaborare anche un Jutsu generico. Era un notevole salto pindarico, perché tra Fuuinjutsu e Ninjutsu la differenza era sostanziale, ma un tentativo poteva valere la pena.
    Iniziò la sequenza dei sigilli della Kasumi Enbu, la mente focalizzata su ogni singola modifica attuata sul chakra, per non farsi sfuggire il momento propizio. Stabilì tutti i paletti in base ai quali la tecnica avrebbe dovuto funzionare: modellare il chakra in modo da raggiungere l'estensione massima e la giusta reattività, plasmarlo per conferirgli la velenosità possibile, eliminare eventuale colori. Quando mancava solo l'input affinché il chakra effettivamente diventasse gas, le dita iniziarono a legarsi nei sigilli che componevano la Taru Yuurei no Jutsu.

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    Stavolta ci fu qualcosa di diverso, stavolta nessuno finì vittima del gas. "Che abbia davvero trovato il modo?" si domandò subito Kisuke, realmente stupito. "Se ce l'ha fatta così in fretta, è riuscita a fare un lavoro migliore del mio" pensò il Momochi, poiché per l'appunto sembrava proprio che stesse funzionando, sembrava davvero che la kunoichi non avesse avuto nessun intoppo. Passarono alcuni secondi, ma... dov'era finito il Jutsu? Al che ancora una volta Galatea tossì, ma decisamente in modo molto meno grave rispetto alle volte precedenti. Giusto qualche colpo di tosse e via. Poi, dopo qualche secondo, prima che l'originale finisse si accodò a lei anche il clone. Kisuke lasciò loro il tempo necessario per riprendersi, affinché posassero completa attenzione su di lui, quindi prese a parlare.
    «Non posso dirlo per certo, ma direi che siamo sulla strada giusta» sentenziò il kiriano. «Questo qui è un risultato embrionale, un risultato incompleto, però ci siamo. Sei riuscita a congelare, per così dire, una buona parte del Jutsu mentre il resto ti è sfuggito appena ed è ciò che ti ha fatto tossire ancora. Dubito sinceramente, a questo punto, tu sia riuscita a tenere il controllo della parte congelata, ma è pur sempre il risultato migliore finora. Hai trovato la chiave di lettura del mio Hijutsu, probabilmente d'ora in poi sarà solo in discesa. Prendetevi un quarto d'ora di risposo, non vorrei che il gas a poco a poco vi desse alla testa. Ormai siam qui da un po'. Nel frattempo riflettete su quanto fatto finora, dopodiché riprenderemo» concluse il ninja di Kiri, il quale quindi si sedette da una parte ed orologio alla mano attese lo scadere dei quindici minuti.
    «Ci siamo, un quarto d'ora spaccato» disse poi Kisuke, quindici minuti più tardi. Mise via l'orologio e fu nuovamente in gioco. «Passiamo a qualcosa di più concreto, adesso. Annulla il tuo clone e creane altri due. Per il momento tu starai a guardare, ma loro due si eserciteranno entrambi con l'utilizzo della Endan. Sarà molto più complicato rispetto a prima, oltre che pericoloso, ma sarà in tutto e per tutto la prova del fuoco in cui potrai applicare la chiave di lettura che sei riuscita a trovare. La Nube Incendiaria è fin troppo semplice, sotto molteplici aspetti, quindi arrivati a questo punto non fa più al caso nostro. La Endan, invece, risulta essere più complicata in generale, ma nella sua forma è molto più semplice da congelare rispetto ad una massa di gas. Tuttavia... ci servirà poi la sua natura perché tu possa esercitarti sul tirare nuovamente fuori il Jutsu che hai rinchiuso nel limbo. Questo perché se immagazzinare il Jutsu è difficile, richiamarlo per lanciarlo non è certamente una passeggiata ed anche questo fa parte dell'apprendimento» spiegò Kisuke con tutta calma e naturalezza. "Anche se d'ora in poi, credo proprio che dovrò farmi aiutare dal Byakugan per riuscire a decifrare correttamente il tutto" si disse lo shinobi, per cui non gli rimaneva altro che incrociare le braccia e stare a guardare. Nel vero senso della parola.

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    Galatea si ridestò da una specie di ipnosi. A qualche metro da lei, vide, il suo clone se ne stava steso supino, le mani dietro la nuca, i capelli adagiati sull'erba come se fossero stati trascinati da un'improvvisa folata di vento. Immaginava come stesse ossessivamente riflettendo su quanto aveva fatto fino ad un quarto d'ora prima, come aveva ragionato e dove quel ragionamento si era rivelato fallace. Probabilmente era anche preda di una certa smania di agire, provare, scoprire, capire se quanto stava pensando era vero o meno, se stava per fare un ulteriore passo avanti o sarebbe retrocessa. Le sarebbe bastato spostare le mani da sotto la testa e agire, invece di rimuginare. Forse aveva speso qualche minuto buono correndo dietro quel filo di pensiero, chiedendosi se quella pausa fosse necessaria e saltando via di palo in frasca fino chissà dove, ma poi alla fine era tornata alla nube gassosa, al barile fantasma e a cosa le stesse mancando perché i due Jutsu si sposassero alla perfezione. Lei, doveva riconoscerlo, negli ultimi minuti si era distratta. A sua discolpa, non aveva molto su cui riflettere, era stato il clone a far pratica; a lei era stata riservata solo qualche nozione teorica, una figura meschina e uno sbuffo di fallimentare gas. Avrebbe piuttosto dovuto aspettare che l'esperienza del Bunshin confluisse nella sua. Non era però partita per la tangente. Si era arrestata quasi subito. All'interno della radura. Su Kisuke. Come era serioso in quelle situazioni, professionale, istituzionale. Non uno sgarro, non un secondo di distrazione o rilassamento. Aveva detto quindici minuti per riflettere ed era stato quindici minuti zitto, muto, in disparte a lasciarla riflettere. Non sapeva se esserne ammirata o scocciata, ma di certo non ne era sorpresa. Era Kisuke, era fatto così e Kaito si impegnava per emularlo con una precocità sorprendente: era uno scricciolo, eppure ci riusciva alla grande. Non faticava ad immaginare che carattere avrebbe avuto tra dieci, quindici anni. Ed ecco che stava partendo per la tangente pure lei, ad immaginarsi chissà quale ipotetica circostanza futura tra loro e Kaito e chissà quale pischella avrebbe rimorchiato un giorno. Si alzò con un mezzo sorrisetto sulle labbra ed eseguì alla lettera le istruzioni del maestro senza fiatare. L'improvvisa mole di pensieri del clone le invase le cervella come un'onda anomala che si abbatte su una spiaggia e, con delusione, constatò che le restava ben poco su cui riflettere: il clone aveva ben pensato ad ogni causa e conseguenza, aveva stabilito il menù e lo aveva anche cucinato, lasciando a lei il solo compito di servirlo a tavola al commensale Kisuke affinché lo giudicasse. Che metafora di merda
    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    GVXt
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più Chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)

    Incrociò le dita e fece apparire un nuovo clone, ultimo ereditiero di tutta l'esperienza accumulata.
    Scusa Kisuke, ma non credo di riuscire a creare anche un secondo clone. Non ho tutte quelle riserve di chakra si giustificò la kunoichi nel disobbedire alle istruzioni del suo compagno. Una terza Galatea avrebbe significato suddividere troppo l'energia e lasciarne ben poca riserva per allenarsi a dovere. Avrebbe provato lei, se proprio il Jounin avesse voluto che fossero in due ad esercitarsi. Cambiare tecnica di partenza complicava un po' le cose, non tanto per la difficoltà in sé della tecnica, quanto perché avrebbe dovuto adattare un meccanismo ancora imperfetto a delle fondamenta differenti. Doveva partire dalla sensazione che il chakra stesse svanendo che aveva avuto il clone durante l'ultimo tentativo. Probabilmente non era quella la sensazione del congelamento, bensì quella del gas che scivolava via non ancora domo. Ma era altrettanto fondamentale, perché se non doveva riottenerla, doveva senza dubbio evitarla. Rielaborò la Endan come fosse un programma in punti progressivi, particolare dopo particolare. Un'idea malata. Senmon creperebbe al solo pensiero. Iniziò a comporre i sigilli, a intagliare nel chakra tutte le caratteristiche che avrebbe dovuto assumere, calore, ampiezza, longevità. Non poteva anticipare ulteriormente il Barile Fantasma o non avrebbe completato del tutto la Endan. Doveva migliorare nella fusione dei due Jutsu, affinché parte del primo non sfuggisse al secondo e il secondo non soffocasse il primo, ma lo cristallizzasse a crisalide. Si chiese se non fosse possibile creare prima il guscio e solo dopo il Jutsu da rinchiuderci. Ci avrebbe pensato, un giorno. Completò la seconda serie di siglli e restò in attesa.

    Chakra: 160-8=152-8=144/160
    Stato fisico e mentale: imbarazzata
     
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    «Scusa Kisuke, ma non credo di riuscire a creare anche un secondo clone. Non ho tutte quelle riserve di chakra» spiegò la kunoichi, dopo aver creato un singolo clone, ed aveva pienamente ragione. Stavolta la colpa era di Kisuke. Spesso e volentieri si dimenticava che non tutti gli shinobi e le kunoichi riuscivano ad avere una predisposizione nell'allenare le proprie riserve di Chakra.
    Kisuke si grattò il cranio tatuato. «Non ti preoccupare» si limitò quindi a dire il ninja di Kiri. «Però se ti dovesse servire del Chakra non devi far altro che dirmelo. Posso dartene un po' del mio.»
    Intanto, però, contro ogni aspettativa - e soprattutto direzione - del Jounin, fu lei stessa che insieme al clone si cimentò nel tentativo di domare la Taru Yuurei no Jutsu. Al che Kisuke prontamente ricorse al potere del Byakugan nella sua orbita destra.

    Byakugan [Occhio destro]
    3CITKwQ
    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Il Byakugan quando attivo concede al suo utilizzatore una vista a 359° gradi per un raggio di cinquanta metri e permette di vedere perfettamente non solo oltre ogni cosa, bensì anche il Chakra e i suoi flussi, nonché il sistema circolatorio del Chakra e i suoi 361 punti di fuga. Riesce a vedere anche lievi concentrazioni di Chakra nel corpo delle persone, potendo quindi arrivare a prevedere l'utilizzo di una Tecnica ma non l'elemento o cosa la Tecnica farà, anche se dovrà essere concentrato sul sistema del Chakra del bersaglio. Osservando il flusso del Chakra è anche possibile accorgersi se una persona è sotto l'influsso di un Genjutsu dal moto disturbato del Chakra, ma non è ovviamente possibile utilizzare questa abilità su se stessi.
    Il Byakugan permette, inoltre, all'utilizzatore di concentrarsi e vedere esclusivamente in linea retta aumentando così il raggio visibile all'utilizzatore frontalmente, ma annullerà di conseguenza la possibilità di vedere a 359°.
    [Lunghezza massima per livello: Genin 1 Km; Chuunin 4 Km; Sp 10 Km; ANBU 12 Km; Jounin: 15 Km]

    Consumo: 10 (A Turno)


    Una volta lasciato il Doujutsu libero, a pieno potere, permise a Kisuke di vedere alla perfezione cosa avcadeva all'interno del corpo di Galatea. Per poter vedere al meglio, Kisuke si concentrò solo su una di esse e scelse l'originale (anche per una questione di sicurezza). Questa volta, oltre che poterlo dedurre, l'esponente del Clan Momochi poté esattamente vedere quale fosse il risultato del tentativo. Apparentemente si mostrò una piccola sfiammata affumicata, ma ben più importante era quanto accaduto qualche istante prima. Ovvero i due Jutsu che andavano in contrasto l'uno con l'altro, poiché il primo che cercava di assorbire, congelare la Endan aveva finito solo per soffocarla e farla sparire. Kisuke non l'aveva potuto vedere, ma l'esito fu praticamente identico anche per il clone. "Non avrà tutte queste grandi riserve di Chakra, ma di sicuro nel controllo del Chakra stesso rimane superiore a molti suoi parigrado e non" rifletté il Jounin, il quale da sempre aveva avuto visto il potenziale della sua compagna.
    «Be'... i progressi ci sono senz'ombra di dubbio. Ti sembrerà incredibile, ma stai procedendo ben più in fretta di quanto mi aspettassi. Sarà che forse mi baso troppo sull'infinità di tempo che ci ho messo io a sviluppare questa Tecnica, ma tant'è.» Kisuke scrollò il capo. «Torniamo a noi: osservando il risultato che hai ottenuto con la Endan, penso di aver trovato una soluzione. Almeno Credo. Spero. Diciamo che è una cosa molto azzardata, ma è una cosa che può adattarsi a risolvere il tuo caso personale. Devi provare a dare una sorta di spinta ben decisa al Jutsu che vuoi congelare, in maniera che si completi mentre tu lo abbandoni ed inizi a lavorare sul Chakra del mio Hijutsu, il quale andrà poi a congelarlo. Non potendo sovrapporre i due Jutsu, ovviamente, nel tuo caso la possibile soluzione è questa qui. Così facendo il Chakra Katon completerebbe il Jutsu, quasi in maniera autonoma, mentre tu agisci accuratamente con il Barile Fantasma. Ovviamente non è autonomia del Jutsu, bensì più un comando guida - un input - che tu dai al Chakra. Immagina come se fosse due bozzoli che si chiudono l'uno sull'altro, senza intralciarsi» spiegò, infine, Kisuke. «Ah, è un esperimento, e per forza di cose qui voglio che sia solo il clone a provarci. Andiamo, Galatea numero due, fammi vedere.»

    X
    ChakraFisicoMentale
    274-10= 264/td>- Ferita lieve al pollice sinistro;- Attento;
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (10)Fili Metallici (30m)
    Shuriken (20)Fili Metallici (10m)
    Gokan Sakusou (5)Pietra Focaia
    Senbon (20)Accendino
    Cartabomba (5)Pillole del Soldato (3)
    Cartabomba (1)Kit Grimaldelli
    Cartabomba Fasulla (4)Specchio
    Makibishi (30)Rotolo Cadaveri
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Tasca Sup.Spada RaijinRiposta
    Fodero MinoreOttavaSpalla
    FasciaTaglia TesteSchiena
    AbbigliamentoSigilli di ProtezioneIndossati
    AbbigliamentoCopriocchioIndossato
    AbbigliamentoCoprinaso BendeIndossato
    AbbigliamentoGuanti RinforzatiIndossati
    AbbigliamentoAnello ReiPollice destro
    AbbigliamentoAnello KūMignolo sinistro
    AbbigliamentoAnello SeiIndice destro
    AbbigliamentoParabracciaIndossati
    AbbigliamentoParabraccia AltiIndossati
    AbbigliamentoParastinchiIndossati
    AbbigliamentoBendeIndossate
    AbbigliamentoScarpe con LamaIndossate
    Divisa Alternativa
    Armi da LancioAccessori
    Fumogeni (4)Radiolina
    CerbottanaTorcia Elettrica
    Sigilli d'Evocazione
    Armi da LancioShuriken Pesanti
    S. Tre Punte (30)Shuriken Maggiore
    Shuriken (20)Shuriken Maggiore

    Note- Sedici metri di Filo Metallico sono legati agli Shuriken Maggiori: otto ciascuno;
    - Quattordici metri di Filo Metallico sono legati a due Shuriken: sette ciascuno;
    - Dieci metri di Filo Metalico sono legati ad un Kunai;
    - Tre Cartebomba sono legate ad altrettanti Kunai;
    - Due Cartebomba Fasulle sono legate ad altrettanti Kunai;
    - Due Gokan Sakusou sono legate ad altrettanti Kunai
    - Simulacro dello Squalo applicato sulla Taglia Teste;
     
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28 replies since 24/7/2017, 14:27   573 views
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