Addestramento Galatea Shishi

Hijutsu di livello B - Taru Yuurei no Jutsu

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  1. H.Basil
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    Non appena il clone percepì il nucleo di chakra spegnersi, invece di esplodere, comprese che il Barile era riuscito a sopraffare nei tempi idonei il nascente Globo di Lava. Il fatto che il chakra lavorato non era sparito del tutto, soppresso, annichilito, ma vagheggiava appena percepibile ma nitido al centro del petto, le diede la conferma che il Barile non aveva annullato il Globo di Lava, ma lo aveva correttamente sospeso a tempo indefinito. Messo in pausa temporanea. Tenuto al guinzaglio e con la museruola dietro un cancelletto che solo lei, al segnale convenuto, avrebbe potuto aprire, in modo che la bestia si scatenasse nell'arena. Successo, quindi, trionfo gioia e giubilo, perché voleva dire che oramai le restava un solo ultimo gradino prima che l'addestramento potesse considerarsi concluso a buon fine. Sempre che Kisuke non abbia in programma di proseguire aumentando ancora la difficoltà. No, non voglio credere che Kisuke abbia intenzione di insistere ancora. Beh, non che non sarebbe capace di farlo. In effetti tutta questa sicurezza mica ce l'ho. E' implacabile. Ne sarebbe capacissimo. Ma voleva restare positiva e concentrarsi solo su quell'ultimo passo mancante: il rilascio del Jutsu. L'aveva addormentato, ora però doveva dimostrare di riuscire a risvegliarlo e terminarlo e farlo possibilmente all'esterno del suo corpo. Kisuke parlò di prova del nove. La prova conclusiva. Sospirò di sollievo mentalmente: a meno che non fossero parole dette un po' a caso, era arrivata al traguardo.
    Va bene doverlo rilasciare, non ho intenzione di tornare a casa con qualche decina di chili di potenzale lava accucciata tra le costole. Ma a che scopo avere te come obiettivo? domandò piuttosto scettica la kunoichi. Non che abbia la presunzione di temere che qualche zampillo di lava ti faccia del male. Ti disconoscerei se dovesse succedere. Farti ferire da una kunoichi semipensionata... non ne vedo proprio il motivo ai fini dell'allenamento. Posso prendere qualsiasi altra cosa come bersaglio, no? Dove sputo, sputo, ci sarà qualche Fuuinjutsu che assorbirà la lava come fosse un sifone. E te la risputerà addosso, dovesse essere un Sigillo con i controcoglioni a difesa di qualcosa di davvero oscuro. Ma meglio non fantasticare troppo con le possibilità qui
    «Se ha detto che ci pensa lui, ci pensa lui. Non allunghiamo il brodo» intervenne sbrigativo il clone. Forse perché era lui sotto torchio alla cattedra del professore, a dover fornire le risposte e dimostrare l'esito del proprio studio, ma il clone sentiva un affaticamento che alla Galatea originale sfuggiva, come se lo passasse per intero ad ogni copia creata e, alla sua dissoluzione, tornasse a riceverlo e sentirlo. E aveva perciò ancora più intenzione di chiudere la questione quanto prima. «Tu piuttosto, sciò. Meglio non dover spillare altro chakra anche per difendersi.» Accompagnò le parole con un eloquente gesto della mano, affinché l'originale si facesse da parte, fuori dalla portata di eruzioni vulcaniche improvvise. Non dovrei avere tutte le complicazioni che ho avuto nel formare il Barile rifletté il clone. Alla fine, ho tra le mani la stessa identica situazione precedente: due Jutsu distinti, li percepisco divisi anche perché hanno natura differente. Riesco quasi a figurarmi la superficie di separazione. L'unica differenza è l'ammontare di energia, molto maggiore. Devo infrangere una barriera molto più resistente per liberare e tornare a manipolare una quantità di chakra molto più ingente rispetto ad una Endan. Mi ci vuole più... irruenza, ma anche più controllo. E rapidità elencò. Aveva bisogno di equilibrare quegli elementi: disfare un Barile più consistente avrebbe richiesto più tempo, che non aveva se non voleva perdere controllo dello Youton. Per cui iniziò a pensare diversamente, rispetto a come lavorato prima. Invece di agire sul chakra in sé, poteva tentare un approccio più... violento! Pensò di bombardare il guscio del Barile con altro chakra in modo di mandarlo in frantumi rapidamente ed omogeneamente. Così risolveva la questione tempistica. Un approccio del genere però rendeva molto più fragile il comparto controllo: se avesse esagerato con il bombardamento, avrebbe colpito lo Youton con chissà quale conseguenza. Ma d'altronde un lavoro accurato come aveva già fatto le avrebbe preso troppo tempo e, come nei suoi primi tentativi, il Globo di Lava si sarebbe completato prima ancora che lei si ricordasse di riprenderlo sotto le sue redini. No, ho deciso. Tanto uno dei due aspetti è da sacrificare. Essere troppo cauta non mi porterà da nessuna parte, quindi vada per la risoluzione più decisa.
    «Ti sei allontanata abbastanza?» chiese retoricamente a se stessa. «Tu sei pronto?» Altra domanda retorica, a Kisuke.
    Si concentrò sul chakra dormiente fino ad avere la certezza di riuscire a distinguere chakra del Barile e chakra del Globo di Lava. Analizzò il totale di energia, per regolarsi su quanta altra ne sarebbe servita e su come usarla per non andare a colpire gli strati più interni di chakra. Quindi, con risoluzione, impastò chakra al centro del ventre e lo convogliò verso l'alto e, senza ulteriori esitazioni, iniziò a bombardare tutta la superficie di contenimento del Barile. Sentì il guscio frantumarsi come avrebbe sentito lo spezzarsi di un osso, chiaro, netto, quasi con uno schiocco. Si insinuò tra i cocci e tra le schegge e, idealmente, accolse il nucleo bollente di Youton tra le mani. Era intatto, illeso, innocente come lo era alla sua creazione. Quasi avrebbe voluto tenerlo lì che le riscaldasse il petto. Ma non poteva, né aveva tempo. Ora che il giogo del Barile era stato eliminato, tutto era ritornato sotto il suo controllo. E quel controllo, su una tecnica in piena formazione, non aveva modo di mantenerlo a lungo. Non aveva modo di mantenerlo affatto. Una volta effettuato il passaggio di consegne, il Globo di Lava doveva essere rilasciato, prima che trovasse con la forza la sua via d'uscita. Era accaduto tutto in una frazione di secondo. I resti del Barile Fantasma erano lì che iniziavano a dissolversi e il clone portò il chakra Youton verso l'alto, su per la laringe, la gola, sulla lingua, come se il processo iniziato minuti prima non fosse mai stato interrotto. Sentì che il calore tra i denti non era più una sensazione, ma stava diventando realtà: l'input affinché l'energia diventasse materia era stato dato. Il clone soffiò via dalle labbra una colata di calda, purpurea, sensuale lava che si raggruppò in una sfera e volò verso Kisuke.


    Chakra: 160-8=152-8=144-8=136-4-2=130-8=122-4-2=116-8-4=104/160
    Stato fisico e mentale: incoraggiata
     
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