Addestramento Galatea Shishi

Hijutsu di livello B - Taru Yuurei no Jutsu

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  1. H.Basil
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    Era buffo che ogni volta aspettavano con trepidazione che non accadesse nulla: poteva essere andato tutto a buon fine oppure no e loro non potevano saperlo. Beh, Kisuke poteva, ma escludendo Kisuke dallo scenario, Galatea si sentiva membro di una platea riunitasi ad assistere a uno spettacolo grottesco: il trucco di magia era stato eseguito. Era riuscito? No? Guardavano il clone gesticolare e sapevano - o si fidavano - che stava combinando qualcosa, poi si fermava e... che non accadesse nulla di nulla era proprio quanto doveva succedere. Ma il fatto che non fosse accaduto nulla non significava che fosse successo. Quella situazione di stallo era al contempo sinonimo di vittoria e di sconfitta, successo e insuccesso, miracolo e disastro. Era tutto ed era niente. Ma ciò che più di tutto rendeva la situazione buffa e grottesca era che nemmeno il clone - attore, protagonista unico di quello sceneggiato - sapeva se il trucco fosse riuscito oppure o no: lui ci aveva provato, ora lo spettacolo era finito e ognuno se ne poteva tornare a casa interpretando la scena come preferiva. Nello scenario però Kisuke c'era e Kisuke poteva sapere. Anzi, "vedere".
    «Ok, stiamo buoni e calmi...»
    E chi si muove... Galatea alzò le mani davanti le spalle. E poi sopra, in segno di esultanza: Kisuke aveva sentenziato, il trucco era riuscito, la Endan soggiogata dal Barile Fantasma. In effetti aveva ragione: il clone percepiva la permanenza del chakra al centro del petto, come uno spiritello che fluttuava tra i polmoni. Era come un alone, evanescente, eppure lo percepiva chiaramente, senza dubbio: non era affatto un'allucinazione della sua mente, un malessere da ipocondriaco. Per un attimo ebbe timore anche solo di respirare, come se il più piccolo movimento muscolare potesse far esplodere quell'alone in ciò che veramente era, una palla di fuoco. Un respiro e lo spiritello rimase pacioso. Rilassò la schiena, gonfiò e sgonfiò il petto e dallo spiritello ancora nessuna risposta. Si mosse e ancora nulla. Si calmò: il Barile Fantasma era del tutto indipendente, quasi estraneo rispetto al resto del corpo. Poteva agire quasi dimenticandosi di avere una tecnica dormiente al centro del petto. Si chiese come avrebbe reagito non appena avesse provato ad impastare chakra per una tecnica differente, ma la risposta doveva essere fin troppo ovvia: fosse bastato un nuovo Jutsu a far crollare la prigione del Barile Fantasma, Kisuke non sarebbe stato lì ad insegnargliela. Si risparmiò la domanda, quasi più per risparmiarsi la risposta del Momochi.
    Se deve sciogliersi omogeneamente, pensare a un intrico di fili non mi aiuta molto. Anzi, mi sale il nervoso solo a immaginarmi la scena. Non ha parlato di rottura perché forse un'azione improvvisa e violenta rischia di corrompere la tecnica protetta. Già che ci siamo, con una palla di fuoco, meglio pensare ad una pellicola che si scioglie al calore.
    Iniziò concentrandosi fino a sentire la presenza evanescente per quel che davvero era: un ammasso di chakra, isolato e stabile, ma pur sempre chakra. Ne riconobbe la doppia natura, l'esterno basico e l'interno Katon. S'impegnò per distinguere nettamente le due superfici: doveva sfaldare solo quella più esterna e non intaccare in alcun modo quella interna. Non doveva liberare con la forza la bestia rinchiusa, quanto era la bestia a dover emergere feroce dalla sua prigione. La natura elementale della tecnica coinvolta la aiutava notevolmente in tal senso: la transizione tra un Jutsu e l'altro si notava piuttosto evidente. Esitò qualche istante prima di procedere, incerta sul metodo ottimale per farlo. Un'azione rapida ma "indolore", fluida, naturale. Pensarci troppo non avrebbe certo risolto la cosa. Iniziò a sfaldare il guscio, come un Fuuinjutsu che si libera della sovrastruttura runica e si manifesta come puro chakra. Lo sfogliò dall'alto, petalo dopo petalo, fino a raggiungere la polpa all'interno, la Endan che aveva finalmente via libera.

    Chakra: 160-8=152-8=144-8=136-4-2=130/160
    Stato fisico e mentale: incerta
     
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