Addestramento Galatea Shishi

Hijutsu di livello B - Taru Yuurei no Jutsu

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. H.Basil
        +1   -1
     
    .
    Avatar

    Mercenario

    Group
    Fan
    Posts
    8,019

    Status
    Anonymous
    narrato
    parlato
    pensato
    «parlato altri»
    pensato altri


    Galatea si ridestò da una specie di ipnosi. A qualche metro da lei, vide, il suo clone se ne stava steso supino, le mani dietro la nuca, i capelli adagiati sull'erba come se fossero stati trascinati da un'improvvisa folata di vento. Immaginava come stesse ossessivamente riflettendo su quanto aveva fatto fino ad un quarto d'ora prima, come aveva ragionato e dove quel ragionamento si era rivelato fallace. Probabilmente era anche preda di una certa smania di agire, provare, scoprire, capire se quanto stava pensando era vero o meno, se stava per fare un ulteriore passo avanti o sarebbe retrocessa. Le sarebbe bastato spostare le mani da sotto la testa e agire, invece di rimuginare. Forse aveva speso qualche minuto buono correndo dietro quel filo di pensiero, chiedendosi se quella pausa fosse necessaria e saltando via di palo in frasca fino chissà dove, ma poi alla fine era tornata alla nube gassosa, al barile fantasma e a cosa le stesse mancando perché i due Jutsu si sposassero alla perfezione. Lei, doveva riconoscerlo, negli ultimi minuti si era distratta. A sua discolpa, non aveva molto su cui riflettere, era stato il clone a far pratica; a lei era stata riservata solo qualche nozione teorica, una figura meschina e uno sbuffo di fallimentare gas. Avrebbe piuttosto dovuto aspettare che l'esperienza del Bunshin confluisse nella sua. Non era però partita per la tangente. Si era arrestata quasi subito. All'interno della radura. Su Kisuke. Come era serioso in quelle situazioni, professionale, istituzionale. Non uno sgarro, non un secondo di distrazione o rilassamento. Aveva detto quindici minuti per riflettere ed era stato quindici minuti zitto, muto, in disparte a lasciarla riflettere. Non sapeva se esserne ammirata o scocciata, ma di certo non ne era sorpresa. Era Kisuke, era fatto così e Kaito si impegnava per emularlo con una precocità sorprendente: era uno scricciolo, eppure ci riusciva alla grande. Non faticava ad immaginare che carattere avrebbe avuto tra dieci, quindici anni. Ed ecco che stava partendo per la tangente pure lei, ad immaginarsi chissà quale ipotetica circostanza futura tra loro e Kaito e chissà quale pischella avrebbe rimorchiato un giorno. Si alzò con un mezzo sorrisetto sulle labbra ed eseguì alla lettera le istruzioni del maestro senza fiatare. L'improvvisa mole di pensieri del clone le invase le cervella come un'onda anomala che si abbatte su una spiaggia e, con delusione, constatò che le restava ben poco su cui riflettere: il clone aveva ben pensato ad ogni causa e conseguenza, aveva stabilito il menù e lo aveva anche cucinato, lasciando a lei il solo compito di servirlo a tavola al commensale Kisuke affinché lo giudicasse. Che metafora di merda
    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    GVXt
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più Chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)

    Incrociò le dita e fece apparire un nuovo clone, ultimo ereditiero di tutta l'esperienza accumulata.
    Scusa Kisuke, ma non credo di riuscire a creare anche un secondo clone. Non ho tutte quelle riserve di chakra si giustificò la kunoichi nel disobbedire alle istruzioni del suo compagno. Una terza Galatea avrebbe significato suddividere troppo l'energia e lasciarne ben poca riserva per allenarsi a dovere. Avrebbe provato lei, se proprio il Jounin avesse voluto che fossero in due ad esercitarsi. Cambiare tecnica di partenza complicava un po' le cose, non tanto per la difficoltà in sé della tecnica, quanto perché avrebbe dovuto adattare un meccanismo ancora imperfetto a delle fondamenta differenti. Doveva partire dalla sensazione che il chakra stesse svanendo che aveva avuto il clone durante l'ultimo tentativo. Probabilmente non era quella la sensazione del congelamento, bensì quella del gas che scivolava via non ancora domo. Ma era altrettanto fondamentale, perché se non doveva riottenerla, doveva senza dubbio evitarla. Rielaborò la Endan come fosse un programma in punti progressivi, particolare dopo particolare. Un'idea malata. Senmon creperebbe al solo pensiero. Iniziò a comporre i sigilli, a intagliare nel chakra tutte le caratteristiche che avrebbe dovuto assumere, calore, ampiezza, longevità. Non poteva anticipare ulteriormente il Barile Fantasma o non avrebbe completato del tutto la Endan. Doveva migliorare nella fusione dei due Jutsu, affinché parte del primo non sfuggisse al secondo e il secondo non soffocasse il primo, ma lo cristallizzasse a crisalide. Si chiese se non fosse possibile creare prima il guscio e solo dopo il Jutsu da rinchiuderci. Ci avrebbe pensato, un giorno. Completò la seconda serie di siglli e restò in attesa.

    Chakra: 160-8=152-8=144/160
    Stato fisico e mentale: imbarazzata
     
    .
28 replies since 24/7/2017, 14:27   573 views
  Share  
.
Top