L'Alchimista Homunculus

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  1. GreenStar~
     
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    L'Alchimista Homunculus
    Il nome dell'Alchimista di Ghiaccio si diffonde per tutto lo stato di Amestris e pare che questo grande alchimista sia solo una ragazzina di 16 anni. I fratelli Erlic, che sono alla ricerca della pietra filosofale, si imbattono nelle ricerche di un ricercatore morto, ormai, da anni e scoprono il legame che aveva con l'Alchimista di Ghiaccio. Così si mettono sulle tracce della ragazza per poi scoprire la verità.

    Capitolo 1 - Arrivo a Central City
    Il Comandante supremo King Bradley era solito a tornare a casa in orario, ma quella notte uscì piuttosto tardi dal quartiere generale di Central City. La notte era cupa e tetra, l'uomo avanzava tra le vie della città illuminate dai lampioni verso la sua villa salutando i soldati del turno notturno che incontrava lungo la strada. Nel buio una giovane donna era appoggiata al muro accanto la porta d'ingresso della villa del Comandante supremo: braccia incrociate, il ginocchio destro era leggermente rialzato e il piede appoggiato al muro e sguardo basso. L'uomo tornò alla villa poco dopo e avvicinandosi all'ingresso venne attirato da una voce squillante che lui conosceva molto bene «Comandante supremo King Bradley, è in ritardo sa?».
    «Tessa! Che piacere vederti, come mai da queste parti?» esclamò il Comandante sorridendo.
    «Sono venuta a trovarvi» la ragazza uscì allo scoperto e la luce lunare la illuminò: indossava sempre quel ridicolo vestito spezzato di un grigio scuro, i capelli lunghi e gli occhi castani con striature verdi.
    «Davvero? Non hai l'aria di essere qui per una semplice visita» l'uomo la osservò attentamente cercando di capire le sue intenzioni.
    «Oh comandante, capisce sempre al volo eh? Be' ha ragione, avrei una richiesta da farle, sempre se lei è disposto ad eseguirla» rispose la ragazza ridacchiando ma tornando seria.
    «Dimmi cara» Bradley mostrò tutta la sua disponibilità per lei, dopotutto era come una figlia per lui e ci si era affezionato.
    Tessa lo guardò dritto negli occhi, e il Comandante supremo notò subito tutta la sua determinazione e la sua richiesta lo sbalordì: «Voglio diventare un'alchimista di stato».
    «Alchimista di stato? Come mai questa decisione Tessa?».
    La ragazza chiuse per alcuni secondi gli occhi si abbassò e li riaprì puntandoli sull'uomo, e con la mano sinistra attaccata al suolo creò una lastra di ghiaccio che si alzò fino a sfiorare la gola di King Bradley e tutto in pochi secondi.
    «Ho le capacità. Non le pare?!» esclamò poi.
    «Mmmh. D'accordo mia cara. Le prove ci saranno tra un mese e dovrai prepararti, che dici di rimanere qui per un prepararti?».
    Il ghiaccio si sciolse in pochi secondi e l'acqua sul suolo evaporò, Tessa si rialzò e gli sorrise con occhi decisi «So già tutto quello che c'è da sapere -poi avanzando verso di lui e superandolo disse- con il vostro permesso, ci vediamo fra un mese».
    Poco dopo la ragazza si fermò e disse prima di andarsene: «Ah, un'ultima cosa. Mi saluti Selim!», Bradley si voltò verso la ragazza e disse «Certo, ne sarà felice!». Rimase ad osservare la ragazza andarsene e cercò di trovare una motivazione per la sua decisione di diventare un'alchimista di stato. Tessa proseguì verso il centro tornando all'albergo che aveva pernottato. Rientrò dalla finestra, che aveva lasciata aperta di proposito, e creando una scala di ghiaccio raggiunse la finestra al terzo piano. Rientrata nella stanza chiuse la finestra e si sdraiò su letto. Si tolse le bende che fasciavano il suo braccio sinistro, ma non per le ferite, ma per i strani simboli che il padre le aveva inciso anni prima: simboli e cerchi alchemici. Anche se non capiva il loro significato, da essi la giovane era riuscita a trarre una particolare alchimia: l'alchimia del ghiaccio. Presa nei suoi pensieri il sonno l'avvolse e la giovane si addormentò.

    Era distesa su un letto da lenzuola bianche di seta, aveva entrambi i polsi e caviglie legati da catene d'acciaio, il braccio sinistro era ricoperto da cubetti di ghiaccio.
    «Papà che stai facendo?!» urlò la ragazza quando il padre iniziò a infliggerle tagli sul braccio disegnando cerchi alchemici e misteriosi simboli. «Tessa, bambina mia, calmati andrà bene!».
    Poi, l'uomo prese una boccetta tra le mani contenente uno strano liquido rosso.
    «Papà..?!»
    L'uomo apri la boccetta e versò il liquido nel braccio ferito della figlia, questa non appena sentì il liquido circolare nel suo corpo iniziò ad agitarsi e a urlare.
    «Papà! NO! Fa male... no! NO!».
    In quei pochi minuti Tessa credette di morire e svenne, ma quando riaprì gli occhi si sentì una persona nuova.
    «Tessa, come ti senti?» esclamò l'uomo guardandola soddisfatto e liberandola dalle catene ai polsi e alle caviglie. Questa si mise a sedere sul lettino, poi si guardò il braccio sinistro coperto di cerchi alchemici, strani simboli e sangue. La ragazza scese dal lettino coperto di sangue e guardò negli occhi il padre.
    «Esperimento 51 riuscito alla perfezione! Dopo tutti quei sacrifici finalmente...».
    «Esperimento 51?! Che stai dicendo?».
    «Sono finalmente riuscito a creare una macchina da guerra!» disse l'uomo ridendo sonoramente alzando le braccia.
    «Tu...razza di bastardo!» presa dalla rabbia, Tessa trasmutò la mano sinistra in una lastra di ghiaccio e colpì il padre in pieno petto.
    «Cos..?».
    «Muori!» disse con tono grezzo Tessa ed estrasse il braccio dal petto del padre che cadde a terra privo di vita. «Hai fatto questo anche a mamma vero? Ecco perché era scomparsa così all'improvviso. Non meriti di essere definito uomo, brucia all'inferno!». Detto ciò, si guardò intorno in cerca di una benda per coprirsi il braccio e dei fiammiferi. Poi uscì di casa e la incendiò. I suoi occhi erano così carichi di odio, terrore, vendetta.


    «Ehi fratellone vieni a vedere!».
    «Uhm? Cosa hai trovato Al?».
    «Qui parla di un certo Heiwoc, ricercatore della pietra filosofale ma la pagina è completamente sbiancata.».
    «Fa vedere» disse Edward osservando il libro che il fratello teneva tra le mani «sembra che abbiano cancellato tutto ciò che riguardano questo Heiwoc». Alphonse rimise il libro tra gli scaffali e disse «Credi che il colonnello ne sappia qualcosa?».
    «Deve saperne qualcosa» rispose questo incamminandosi verso l'uscita dalle biblioteca comunale di Central City con il fratello diretti al quartiere generale. Era mattino inoltrato ormai e le strade erano già affollate. Poco dopo arrivarono all'ufficio di Mustang e Edward gli raccontò di ciò che avevano trovato nella biblioteca.
    «Hai detto il ricercatore Heiwoc?».
    «Certo ha capito bene».
    «Da quello che so conduceva ricerche sulla pietra filosofale e faceva esperimenti illegali sugli esseri umani» rispose il colonnello con le mani congiunte e le palpebre socchiuse. Entrambi i fratelli rimasero scioccati dalle parole del colonnello.
    «Cosa?! Esperimenti illegali...»
    «...sugli esseri umani?» concluse Alphonse.
    «Sia la moglie che la figlia sono scomparsi e non sono stati più trovati, e qualcuno ha pensato di ucciderlo e bruciare tutti i suoi appunti» rispose il colonnello.
    «Grazie per l'informazione colonnello» e con un sorriso malizioso, Edward, uscì dallo studio ma il colonnello lo fermò dicendogli: «Acciaio, non cacciarti nei guai come fai sempre!».
    «Certo che no colonnello! Si fidi di me» e uscì seguito dal fratello Alphonse che salutò il colonnello.
    «Fratellone ma che intenzioni hai?!».
    «Lo scoprirai presto Al, molto presto».
    Si era svegliata da poco e si era fatta portare dei nuovi abiti: giacca grigia di pelle, pantaloni e stivali neri di pelle anch'essi. Poi si mise davanti lo specchio si lego i capelli e disse con vanto: «Adesso sono perfetta -facendo l'occhiolino alla sua figura riflessa sullo specchio, poi, prendendo i documenti che si era fatta fare- e con questi documenti nessuno mi riconoscerà. Da oggi il mio nome sarà...Tessa Miriam Crawiler». Poi, uscì dall'albergo e si diresse nella biblioteca pubblica per ripassare i concetti base dell'alchimia. Passò l'intero pomeriggio su quei libri e verso sera tornò nella sua stanza d'albergo. Passò così il resto del mese, fino a quando arrivò il giorno della prima prova.
     
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2 replies since 24/8/2014, 14:25   75 views
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